W-Day. Oggi è
il giorno di Veltroni. Walter Veltroni. L'americano.
Colui che ha "importato" lo stile dell'"asino"
hollywoodiano. E ha fatto nascere il partito
democratico all'amatriciana. Bucchi aveva
profetizzato con la vignetta che
rappresenta Fassino
dicendo che:"qui non si è
ancora capito che chi vota a sinistra aiuta la
destra" e difatti.. Eccoti il partito un po'
meno di destra. Così la massa quando sarà chiamata a
votare non si potrà più sbagliare. La nascita del PD
come semplificazione della politica. Per aiutare la
massa a non sbagliare più. Da oggi grazie a Fassino
o di qua o di là non c'è più nessuna differenza.
Tutto per agevolare il voto di quella "massa"
ignorante che continuava a votare a sinistra non
capendo che aiutava la destra. La lunga attraversata
del deserto, o meglio, visto che partiamo da
sinistra, l'uscita da mezzo al guado del PCI è stato
l'approdare al PDC: Partito Democratico Cristiano.
E
dire che le radici valgono, la cultura ha un valore:
ma per chi, quando? Se la società (capitalista!)
sprigiona le sue contraddizioni non occorre sanarle
occorre veltronianamente cavalcarle. Andare un
giorno a mangiare a casa di un metalmeccanico e il
giorno dopo a casa di Tronchetti Provera: mangiare
un giorno mortadella e il giorno dopo caviale. Lui,
però. Perché quel "fiattista" torinese continuerà a
mangiare mortadella anche il giorno dopo. Ma per
Walter l'americano non fa nessuna differenza.
L'importante è saper cavalcare le contraddizioni:
siamo in una società aperta. E in una società di questo
stampo ci sta tutto e il contrario di tutto. Basta
prenderne atto e sapersene "servire".
E così
travestendo le "primarie" con i panni della
partecipazione, il metalmeccanico di Torino dopo la
cena si è precipitato pure felicemente ad incoronarlo:Walter
Segretario del PD.
Neo segretario di un potenziale
partito che piazzandosi al centro dello schieramento
politico - nè di destra nè di
sinistra - libero da radici identitarie e
sociali, "schivando i
conflitti sociali e di classe, si potrà accordare
con i poteri industriali e finanziari, potrà
ignorare il lavoro subordinato e precario, potrà
distribuire prebende a quello autonomo, potrà
offrire un po' di carità agli esclusi e un po' di
polizia ai recalcitranti", come ha scritto
Gabriele Polo del Manifesto.
E pensare che
quest'uomo da bambino sognava il sol dell'avvenire.
Che dire! che per l'operaio di Torino domani è
un'altra triste giornata. Mentre per Walter sarà il
giorno più bello della sua vita. Bravo Walter.
Grazie per il PD: da oggi o di qua o di la non è più
possibile sbagliarci, non sarà più possibile pensare
di salvarci.
...Ma la storia non si ferma
all'oggi, caro Walter. La storia dell'uomo, si compirà, anche quando
quel "lavoratore", forse anche meridionale, di Torino, e i suoi figli si
siederanno "fraternamente" tutti i giorni a mangiare con "te", caro
fratello americano.
la repubblica di tersite - 14-
ottobre -2007 |