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LE POLITICHE SULLA
SICUREZZA DELLA SINISTRA
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La
sinistra italiana sta riscoprendo il fascino
dell'ordine, vuole mandare i tossici ad asfaltare le
strade, levare la patente agli ubriachi, stroncare
il racket dei lavavetri, impedire che i rom
sfruttino i loro bambini e insegnare ai nostri figli
che devono lasciare il posto agli anziani in
autobus.
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Sono d'accordo su tutto, e
quanto al posto in autobus se fossi Tex Willer
solleverei a suon di sberle i teen-agers
stravaccati. Ma c'è un ma. C'è un però. Tutto
questo va benissimo, a patto che uno zelo almeno
pari sia dedicato ai grandi mascalzoni che rubano i
miliardi, ai boss mafiosi, ai manager di camorra, al
padronato del crimine, insomma a quelli che una
volta, efficacemente, si chiamavano "gli affamatori
del popolo".
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Sinistra in fin dei conti
vuol dire soprattutto questo: saper correlare i
meriti e i demeriti all'assetto sociale, saper
vedere la disuguaglianza anche quando è celata dalle
buone maniere degli abbienti e dalla maleducazione
dei poveracci. Alla destra può bastare ripulire le
strade dagli scippatori e dai questuanti e poi bere
un drink tranquilla.
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Ma la sinistra, se vuole fare
il suo mestiere, deve fare qualche passo in più: ad
asfaltare le strade voglio vedere il tossico insieme
al bancarottiere. Magari hanno qualcosa da
insegnarsi a vicenda.
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(09-maggio- 2007. Fonte la Repubblica.it)
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