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Il territorio dell'osso

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 Rocchetta, no tax

 

EDITORIALE
di Tersite

 [in fondo alla pagina la tabella dei costi]

 A gennaio 2008 diversi cittadini, compreso il sottoscritto, inviarono al sindaco di Rocchetta S.Antonio una decina di cartoline.  Oggi chiediamo ragione delle nostre idee con una lettera aperta. Allegando la tabella dei costi dei servizi delle famiglia.

ROCCHETTA: CON L’EOLICO NIENTE PIU’ TASSE*

Alle famiglie un (primo) buono di 1.400 euro all’anno

Lettera ai cittadini; e - per conoscenza - al caro “compagno” Castelli, sindaco di Rocchetta Sant’Antonio

Cari compagni e amici di Rocchetta,

La globalizzazione ha esportato capitali e importato povertà, soprattutto in Italia. Il capitale va in il sindaco di rocchetta Ranieri CastelliCina, in India, in Asia, dove trova forza lavoro a basso costo e produce conseguenze drammatiche, da noi, sul piano dei diritti e del salario, perché per fronteggiare la concorrenza globalizzata appiattisce i salari e gli stipendi misurandoli con quanto guadagna un asiatico.

Volevo scrivere, questa lettera, con un tono confidenziale e interlocutorio. Ma dopo aver visto la trasmissione di Michele Santoro “Annozero” dal titolo rivelatore: “Basta un poco di Zucchero?” mi sono convinto che bisogna usare un tono diretto.

In Basilicata, dieci anni fa si scoprì il petrolio, e niente ora è più come prima. L’Eni, da 10 anni estrae petrolio per 50 miliardi di euro all’anno e compensa la regione con un 7% di royalties, cioè una miseria. Ma la cosa più vergognosa è che il petrolio, che dovrebbe significare ricchezza e benessere, in quella martoria terra, per intere comunità, ha provocato, negli stessi 10 anni di zampillanti trivellazioni, un progressivo aumento del tasso di spopolamento, un aumento della disoccupazione, un tasso di natalità bassissimo che ha costretto diverse scuole a chiudere per mancanza di bambini, come nel comune di Grumento Nuova che da 15 anni ha perso il 25% della popolazione, anche se viene “compensato” con 3 milioni di euro all’anno per le estrazioni. Il petrolio che doveva essere una opportunità di progresso e di sviluppo si è trasformato da sogno a incubo. Il distretto industriale di Viggiano (Pz) che aveva rallentato l’emigrazione, dando lavoro a qualche decina di disoccupati, con la fine delle attività estrattive ha chiuso le “fabbrichette” rimettendo in moto la mai interrotta storica emigrazione verso il nord. Viceversa il petrolio viene immesso nell’oleodotto e inviato verso la raffineria di Taranto e caricato sulle navi per la Turchia. A loro non resta niente. La ricchezza prodotta non si deposita sul loro territorio. Ma nel frattempo si muore di cancro, con almeno un caso per famiglia. La popolazione residente della Valle d’Agri piange, manda “affanculo” i politici ma rimane intrappolata nel suo storico fatalismo: non sa come uscirne. Il capitalismo, anche di Stato, non guarda in faccia a nessuno, in nome del profitto. E finché c’è qualcosa che vale più della vita - il profitto - la vita stessa è messa a rischio. Con buona pace di tutti i riformisti: con l’estrazione del petrolio la valle d’Agri si è trovata più povera di prima.

Questo, ha dimostrato l’inchiesta di Santoro sulla Basilicata. E questo non vogliamo che accada anche da noi, a Rocchetta Sant’Antonio.

cartolina al sindaco Castelli, gennaio 2008Oggi vaste aree dei Monti Dauni hanno mutato il volto tipico di aree rurali e agro-pastorali per assumere quello industriale con le oltre 500 pale eoliche. L'Italia centro-meridionale, grazie all'accesso a cospicui fondi pubblici ed alla liberalizzazione della produzione dell'energia elettrica, è diventata la "terra promessa" dell'energia eolica.

Ma la crescita esponenziale della richiesta, da parte dei produttori, di installare le “fabbriche eoliche", è dovuta soprattutto all'obbligo per i produttori di ottenere almeno il 2 % (certificati verdi) da energie rinnovabili (decreto legislativo n. 79/1999, c.d. decreto Bersani, e D.M. Industria 11/11/1999). Ma c’è di più: l’energia rinnovabile la finanziamo noi contribuenti con la bolletta dell’Enel. Il produttore privato non ha costi né d’investimento né di materia prima: il vento (ed il sole) è gratuito e gli impianti eolici sono finanziati dallo Stato con la legge n. 488/1992.

Ecco perché «Produrre energia dall’eolico è la cosa più facile del mondo – ha sottolineato il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru - I costi sono certi perché certi sono gli investimenti, certa è la produzione in base alle statistiche del vento, il cliente è già individuato così come il prezzo viene già fissato. Si tratta di un mero calcolo finanziario, un business facile facile che utilizza un bene comune e che interviene nel paesaggio in maniera così gravosa».

La corsa alla costruzione di impianti eolici rende conveniente anche un impianto eolico di scarsa ventosità che funziona  anche solo 1.000 ore all'anno. Ed è per questo che i nuovi produttori di energia “verde” hanno abbastanza da guadagnare e possono promettere ed elargire, per agevolare il rilascio delle autorizzazioni all'installazione degli impianti, una mancia dell’1,6% dell’intera produzione sotto forma di compensi ai comuni.

E se il presidente della Regione Puglia, Nicola Vendola, a Bari al Focus sull’ Economia, ha detto che «l’energia e i rifiuti, nel mondo minacciato da una industrializzazione dissennata, prospettano un modello di sviluppo mite, pacificato con l’ambiente e con gli esseri umani, in cui l’elemento della responsabilità delle comunità e degli individui è fondamentale», noi cittadini di Rocchetta vogliamo concorrere per questo modello di sviluppo, “mite e pacificato con l’ambiente e con gli esseri umani”: perciò diciamo che bisogna salvaguardare necessariamente le condizioni sociali e economiche delle popolazioni interessate dalle palificazioni eoliche.

Pertanto i “compensi ai comuni” devono intendersi compensi ai cittadini e non alle casse dell’amministrazione. Per non ripetere la storia della Basilicata la ricchezza prodotta dall’eolico, bisogna destinarla totalmente ai cittadini di Rocchetta, «senza se e senza ma».

Il “caso” Basilicata ci ha dimostrato che l’affare petrolio ha generato una modernizzazione regressiva della società lucana e che la sua apologia di sviluppo, alla prova, ci ha consegnato una comunità più povera. Non si può scaricare sul popolo, con insulsa demagogia riformista, il “prezzo” della necessità del progresso – che nei fatti è regressivo, per le popolazioni - mentre tutta la ricchezza, più del 90%, rimane sempre nelle mani degli “sfruttatori”.

E se per i Comuni di Valleve e Foppolo in Val Brembana, l’energia elettrica è gratuita perché fornita dalla centrale idroelettrica, secondo la convenzione sottoscritta dai Comuni con la società Alben che sfrutta l’acqua del fiume, anche per il comune di Rocchetta Sant’Antonio non si dovranno più pagare le tasse locali per il consumo energetico, idrico e per la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

A gennaio 2008 diversi cittadini, compreso il sottoscritto, hanno inviato al sindaco di Rocchetta una decina di cartoline che interrogavano l’amministrazione circa la destinazione dei tre milioni di euro che il nostro comune incasserà man mano che l’intera produzione di energia da fonte rinnovabile andrà a regime. Non avendo ancora, a distanza di 2 mesi, ricevuto risposta – nessun dibattito, nessun incontro pubblico, nessun consiglio comunale aperto - con questa lettera pubblica formuliamo quanto spetterebbe ad ogni famiglia residente a Rocchetta S. Antonio, in merito ai costi di alcuni servizi essenziali.

TABELLA RIASSUNTIVA TASSE

Dati elaborati su 808 nuclei famigliari; media persone per famiglia 2,5. Costo dell’acqua 0,00046 €/litro o 0,4604 €/m3

BOLLETTA ENERGETICA

Fonte convegno 2005: “produzione di energia da fonti rinnovabili”, Rocchetta Sant’Antonio

Servizi

Costi  totali popolazione

Costi per famiglia

GAS

386.613  €/anno

478  €/anno

ELETTRICITA’

268.454  €/anno

332  €/anno

 

CONSUMO IDRICO

Fonte: rapporto monti daini, 2002, dati forniti dall’AQP SpA per i comuni quali fornisce l’acqua direttamente ai punti di consegna.

Servizio

Costi  totali popolazione

Costi per famiglia

AQP SpA

101.747  €/anno

consumo pro-capite:300 litri/al giorno (300x2,5x0,00046x365x808)

126   €/anno

(101.747€:808 famiglie)

 

TASSAZIONE COMUNALE

Fonte: uffici Rocchetta Sant’Antonio.

Servizio

Costi  totali popolazione

Costi per famiglia

TARSU

177.353   €/anno

219  €/anno

ICI

182.642  €/anno

226  €/anno

ADDIZIONALE IRPEF

20.000   €/anno

25  €/anno

COSTI TOTALI A CARICO DELLE FAMIGLIE     

(478+332+126+219+226+25)=  1.406  €/anno

TOTALI A CARICO DELL’AMMINISTRAZIONE

(1.406€x808) =                 1.136.048  €/anno

(Destinato un milione di euro alle famiglie, al Comune rimangono comunque in cassa altri ben due milioni di euro).

Da noi, il petrolio si chiama eolico. La sua presenza ha avuto inizio più di 10 anni fa e per le popolazioni locali non ha prodotto nessun progresso o sviluppo, come del resto lo è stato il nefasto affare del metano.

Mai come adesso che il gioco è diventato scoperto e gli squilibri politici mondiali hanno prodotto un mutamento sociale nelle democrazie europee che  mi auguro si comprenda la necessità di voler condividere la presente richiesta di redistribuzione egualitaria della ricchezza eolica, se non vogliamo trovarci nell’imminenza di un diffuso stato di necessità preludio di una mobilitazione popolare a difesa della dignità della persona, in coerenza con il governatore pugliese Vendola, quando reclama uno sviluppo “pacificatore”. 

Mattei, presidente dell’Eni, morto tragicamente, diceva che il 50% dello sfruttamento delle risorse doveva andare alle comunità e il 50% ai produttori. In Val d’Agri si sono accontentati del 7% e da noi solo del 1,6%.

Se io fossi sindaco di Rocchetta, avrei ridistribuito, alla popolazione, non solo i 1400 euro, ma l’intero compenso.

Non basta un poco di zucchero, per mandare giù la “pillola” eolica. Se dobbiamo ingoiare la pillola, l’amara vita del popolo va “energicamente” addolcita.

Con rispetto di me, e di tutti, auguro a tutti una Buona Pasqua

 

IL CITTADINO, prof. VITO FENINNO                       Rocchetta Sant’Antonio               Pasqua 2008

*manifesto pubblicato a Rocchetta a pasqua 2008

(La repubblica di tersite, 16 marzo 2008)

monti dauni meridionali, territorio dell'osso

link collegato:

Moratoria eolico

Per Rocchetta un nuovo welfare

 

- la repubblica di tersite -