SITO PER CUORI RIBELLI                                    QUESTO SITO E' DEDICATO A TERSITE                                                                       FONDATORE VITO FENINNO                                                                                     Continua il successo di Tersite: grazie ai gentili odissei.
ARCHIVIO EDITORIALE
Home Pornotax Il Principe Sangue a Mezzogiorno No Tav Primarie Unione I segreti del Conclave Europa in fiamme La Devolution Elezioni Palestina Tersite Smile Mistero Buffo Rocchetta nel burrone I Caimani Il valvassore Berlusconi: fine dello show elezioni politiche 2006 il verdetto elettorale Bertinotti Presidente La via crucis di un paese Un compagno al Colle Referendum, voto no La Storia e la Memoria impiccato Saddam Riformismo? Il Partito Democratico Fabbrico, bilancio previsione 2008 Mastella lo sfasciacarrozze il voto del 13 aprile 2008 Politiche 2008, il voto come miracolo Travaglio e tersite, se li conosci li eviti Santoro e la liberta di informazione Caso Travaglio, tv di regime Berlusconi mago dei mutui e dell ici Berlusconi la metamorfosi
Marco Travaglio: se li conosci li eviti
 

 Travaglio e Tersite si sono incontrati a Carpi (Mo) in occasione della presentazione del libro "SE LI CONOSCI LI EVITI". Il giornalista è stato presentato come simbolo della libertà di stampa per il suo coraggio di non far scomparire i fatti raccontando, carta alla mano, le nefandezze della classe politica che governa e si oppone nel nostro paese per metà pulcinella metà macchiavellica. Dopo uno scambio di opinioni e della condivisione sullo stato comatoso permanente del paese, la conversazione si è sciolta davanti ad una tazzina di caffè del Palazzo dei Congressi dove Marco ha tenuto la magistrale lezione sull'informazione applaudito da una folta presenza di cittadini. Questo libro era una guida al voto. Ma, visto come sono andate le cose, a vincere è stata la televisione che con tutta la corte dei suoi paggi che si aggirano nei vari "salotti buoni" dell'intrattenimento politico ha avuto buon gioco sulla semplicità della gente, carpendone la sua fiducia

leggi la lista dei condannati

Saccà gli lecca il culo

feninno, editore
reportage
di Tersite

Travaglio, oggi è un gigante dell’informazione, perché non è reticente, non è servile con il potere politico, non è opportunista.  Questo libro era una guida alle elezioni, perché oltre ad essere lettori siamo anche elettori. Ma purtroppo, visto come sono andate le cose, ancora una volta a vincere è stata la televisione che con tutta la sua corte di paggi che si aggirano nei vari salotti ha buon gioco sulla semplicità del popolo.

 

Riporto il resoconto dell'intervento di Marco Travaglio alla presentazione del suo libro "SE LI CONOSCI LI EVITI" avvenuta il 23 aprile alle ore 18 al palazzo dei congressi del comune di Carpi, Modena.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO "SE LI CONOSCI LI EVITI"

"Emilio Fede e altri sanno quale culo devono leccare"

di Tersite

 Marco Travaglio ha presentato, nel bel Palazzo dei Congressi di Carpi, l’ultimo libro: “Se li conosci li eviti”. Scritto in collaborazione con  Peter Gomez. In oltre 500 pagine ha elencato  i candidati alle Elezioni Politiche del 2008 che per le condanne ricevute sono stati definiti come gli “impresentabili”.

Sono 150 gli impresentabili: dai “tengo famiglia”, cioè coloro che hanno portato in parlamento amici, parenti, portaborse, alimentando l’idea di casta che impera nel paese; ai “nemici della stampa libera”; dalla lista “tengo casa”, alla lista” monnezza“ composta dai politici che hanno approfittato dell’emergenza rifiuti in Campania per attuare delle assunzioni; dalla categoria dei “cattivi”: condannati, indagati, prescritti; alla categoria dei “voltagabbana”.

Marco è stato presentato come simbolo della libertà di informazione, perché ha il coraggio di  raccontare fatti delicati “politicamente scorretti”. Ma non smentibili.

Personalmente aggiungerei che è forse oggi l’unico giornalista che non “serve” le domande ai leader politici - come Vespa - ed è per questo che è un personaggio scomodo. I giornali e soprattutto la televisione – per definizione mezzo di massa – narcotizzano gli spettatori e nascondono la verità dei fatti. Con le solo eccezioni di Annozero e Report, la televisione non fa giornalismo d’inchiesta o di approfondimento. Il giornalista Rai-Mediaset non chiede ai politici il perché la giustizia non funziona, perché l’economia non crea sviluppo e perché la politica è connivente con i poteri criminali diffusamente radicati nel mezzogiorno d’Italia e perché l'Alitalia è stato fatta fallire. Queste dovrebbero essere le domande incalzanti. E di fronte alla faccia di bronzo dei politici occorrerebbe inchiodarli dicendo ma siete voi che governate, non altri!

Ecco perché, oggi, Travaglio, è un gigante dell’informazione: perché non è reticente, non è servile con il potere politico, non è opportunista.

Ma lasciamo parlare Marco. Con riferimento al sistema dell’informazione ha detto <<che marco travaglio e vito feninno, carpi aprile 2008, se li conosci li evitisi danno i soldi ai giornali per farli stare buoni. Che molti giornali chiuderebbero se non venissero finanziati con i soldi dei contribuenti. Non ci sono giornali indipendenti: sono  tutti finanziati. I veri editori dovrebbero essere i lettori che li comprano. Veri editori puri non ci sono. I quattro giornali di tiratura nazionale sono tutti sotto tutela della classe imprenditoriale italiana: la stampa è della Fiat , il messaggero è della famiglia di Caltagirone, il corriere della sera è finanziato da banchieri e industriali, la Repubblica da De Benedetti e Cir. L’ultimo editore puro, che consegnò l’Italia alla P2, fu Rizzoli >>.

Marco parlando della televisione poi ha aggiunto che <<le televisioni per trasmettere hanno bisogno di frequenze. Ma essendo le frequenze limitate non puoi darne la metà ad uno solo e cioè a Berlusconi. Anche perché la legge del 94 dice che chi fa tv deve avere solo 2 canali. E non è comunista chi dice questo. Ma è “comunismo di stato” la pratica di non rispettare le leggi. Un esempio è R4 che è occupata dai squatter e che doveva per legge trasmettere sul satellite, ma il “comunista” di Arcore non ha rispettato questa legge. E anche il centrosinistra è responsabile di questa anomalia italiana, perché ha stabilito che “è brutto mandarli via: sono lì da tanto tempo”. Oscurando vergognosamente il conflitto d’interesse del padrone di Mediaset>>.

<<È difficile bucare il muro della “disinformazione di Stato” ma questo va fatto per portare pulizia e moralità nella politica. Questo ha fatto il libro di Rizzo “la casta” che ha venduto un 1,5 milioni di copie ed è stato letto da 3 milioni di lettori che sono poi elettori. Ed è solo grazie all’iniziativa di Grillo “parlamento pulito” e al libro “la Casta” se oggi abbiano un parlamento con meno pregiudicati>>.

Passando alla politica Travaglio si è detto sicuro che <<con la vittoria del Pdl, forse, nei prossimi anni saranno spostate le celebrazioni del 25 aprile. Visto la larga e robusta maggioranza ottenuta sia alla camera che al senato e le inquietanti dichiarazioni di Dell’Utri sulla riscrittura della Storia al capitolo resistenza e la dichiarazione su Mangano - lo stalliere mafioso della villa di Berlusconi - definito un eroe, in piena campagna elettorale. E   poi ricordiamoci che sono anni ormai che il leader di forza Italia non festeggia la "liberazione" >>.

Berlusconi ce l'ha messa tutta per anticipare la fine della legislatura: <<ha corteggiato a lungo Mastella promettendogli 10 deputati e 10 senatori per fare la crisi di governo: tutto già scritto, ma lui c’ha creduto e l’hanno fregato. Perché alle fine Mastella è diventato impresentabile anche per Berlusconi che non è mai stato così di palato fine. E se Mastella oggi non è in parlamento è solo grazie ad una certa stampa libera che ne ha stigmatizzato le sue clientelari vicende personali e famigliari>>.

E ancora: <<Vetroni perde al nord e dice che bisogna imparare a  parlare col nord. Allora prendetevi un interprete e andate nelle valli. Ma come si può essere credibili al nord parlando di sicurezza se c’è la gente che si è blindata in casa!? >>

E passando alle liste elettorali ha raccontato che <<è stato Di Pietro che impose al Pd le liste pulite. E che grazie alla campagna di Grillo per un "parlamento pulito" anche Forza Italia stava moralizzando le proprie liste, ma visto che i condannati erano talmente tanti Bondi ha dovuto rettificare dicendo che si facevano “salvi i perseguitati politici”. Ma non sono i pm che condannato, sono i tribunali che in nome del popolo italiano emettono le condanne. Ma in barba a questo principio il Pdl ha candidato con spregiudicatezza anche il pluricondannato Ciarrapico che è un fattore di inquinamento per il parlamento, il quale è il più ricco uomo della capitale che risiede in una baracca in periferia di Roma per farla franca con il fisco. Cosa che ha fatto anche Casini, genero dei Caltagirone, che per non scomparire, come la “Sinistra l’Arcobaleno”, ha dovuto candidare l’uomo dei cannoli Cuffaro al senato>>.

Marco poi ha parlato della giustizia e dello sfascio della giustizia, che per <<tutelare i colletti bianchi hanno fatto delle leggi vergognose che non permettono ai giudici di condannare più nessuno. Ecco perché in Italia delinquere è più facile che altrove. Le leggi vergogna hanno sfasciato la legalità e la giustizia. I colletti bianchi rubano più di un ladro di strada: ma il colletto bianco va in parlamento, l’altro forse va in galera. La legge Cirielli che restringe i tempi di prescrizione per i colpevoli in attesa di giudizio fatta dal ministro leghista Castelli o la legge Simeone-Saraceni (uno di An e l’altro dei DS insieme) del 1998 sancisce che chi viene condannato a tre ani di carcere viene affidato ai servizi sociali e non va più in carcere. Una legge fatta per sfuggire al carcere e fatta per i condannati per i processi  Enimont e per salvare il soldato Previti, corruttore dei giudici romani nell’affare Mondadori. Per questo ho votato idv: perché non ha votato l’indulto e ha fatto le liste pulite con nessun condannato>>.

“Di che parlano questi faccia da culo” ha poi tuonato Travaglio. “Certezza della pena, inasprimento delle pene, espulsioni! carcere duro! Ma dove? Per i fessi e in campagna elettorale! per il popolino della televisione. Ma nei fatti hanno sfasciato la giustizia per salvare i colletti bianchi come Previti e altri compari. Una legge seria di giustizia è: o allunghi la prescrizione - che da 22 anni è stata dimezzata a 11 - o accorci i processi, altrimenti la carcerazione preventiva, cautelare, scade e il condannato esce. Non è aumentare le pene, ma darle le pene”.

“Vogliono la castrazione chimica? Ma quando? Prima durante dopo. Per legge non sei condannati fino a sentenza di terzo grado, cioè solo dopo la sentenza definitiva e cioè fra 10 anni. E “questi” in televisione propugnano la castrazione chimica per mostrare al popolino che useranno il pugno duro contro i delinquenti”. Hanno una faccia di bronzo non c'è che dire.

“Ecco perché ci vogliono persone credibili: questi hanno sfasciato la giustizia per salvare il proprio culo e poi in campagna elettorale fanno una campagna sulla sicurezza per spaventare la gente per estorcere la fiducia e capitalizzare sulla loro paura”.

<< Solo se fai rispettare la legge ai padroni poi puoi pretendere di farla rispettare anche ai barboni:qui gli unici che devono rispettare la legge sono gli extracomunitari! Non si può cominciare dalle periferie a volere la tolleranza zero ma occorre applicarla ai vertici>>.

Marco quasi a conclusione del suo intervento ha parlato del conflitto Rai-mediaset ricordandoci della famosa intercettazione telefonica tra Berlusconi e il direttore generale della Rai, Saccà. <<Berlusconi nella telefonata parla di 5 ragazze squinzie da sistemare in rai per adescare un senatore del Pd per far cadere Prodi. Saccà gli lecca il culo con “piangeria” – parola che non esiste, ma è lo stesso Saccà a pronunciarla: dicendo che non è per "piangeria" presidente..., ma spiega bene lo stato di servilismo: lecca lubrificando l’organo - e addirittura si “appecorona” quando nella conversazione dice: "lei è il più amato d’italia presidente". "Si ma per le ragazze mi raccomando" si premura di ricordargli Berlusconi. Ecco: questo è il conflitto d’interesse che in questa campagna elettorale è scomparso e che nessun giornalista ha chiesto conto al cavaliere di Arcore>>.

Infine Marco ci ha rallegrato parlandoci del "caso papa", della morte del papa Giovanni Paolo II. Sempre da una intercettazione si apprende che <<Berlusconi si lamentò con i dirigenti Rai per le poche inquadrature fatte su di lui perché la scena a suo dire gli fu "rubata" dalla bara del pontefice. Sacca e la signora Bergamini, donna che cura l’immagine di Berlusconi, e il direttore di canale cinque sulla morte del papa che avvenne alla vigilia delle elezioni politiche del 2006 si misero d'accordo nel predisporre i palinsesti in modo da far passare la morte del pontefice come un fatto rituale in modo da non compromettere la possibile astensione dei moderati cattolici di andare a votare. Questo è uso criminoso della televisione. E non chi fa domande>>.

<<In rai non è cambiato niente tranne il rientro di Santoro reintegrato grazie ad una sentenza di un tribunale: ma già si sente parlare di "uso criminoso della televisione">>.

Travaglio in chiusura ha ricordato ciò che Montanelli disse di Berlusconi: “se c’è un matrimonio lui vuole essere lo sposo, se ce un funerale lui vuole essere il morto”.

Questo libro era una guida alle elezioni, perché oltre ad essere lettori siamo anche elettori. Ma purtroppo visto come sono andate le cose ancora una volta a vincere è stata la televisione che con tutta la sua corte di paggi che si aggirano nei vari salotti ha buon gioco sulla semplicità del popolo.

tersite

la repubblica di tersite - 26- aprile -2008

- la repubblica di tersite -