BARASSI ( Barrasi ) Giacomo*        SC
Barasso???            op. 1473.

Probabilmente di Barasso; forse padre dello scultore Giovanni Domenico.Attivo nel duomo di Ferrara al terzo ordine del campanile.

BARASSI(Barasso)Giovanni Domenico*  SC
Barasso??? - morto 1530

Probabilmente figlio di Giacomo. Lavorò con Ambrogio Muttoni di Legiuno a Carpi nel 1519.

BOSSI  Angelo            INT
Azzate        operoso  nel 1851

I pulpiti, in legno di noce a bassorilievi rappresentanti fatti del nuovo testamento, sono opera del sordomuto Angelo Bossi, su disegno del Macciachini

COMOLLI *        PITT
Azzate        op.1924-28

Con il pittore Bertini disegnò l’attuale pavimento a mosaico del salone a pianterreno di Palazzo Estense a Varese.

DAVERIO  LUZZI Gerolamo    PITT
Daverio            op. 1844/58

Ricordato dal Borri relativamente  all’Ospedale di San Giovanni di Varese:
- dona un piccolo quadro di san Giovanni Evangelista
- esegue nel 1844 un ritratto del benefattore Dr. fisico Giuseppe Broggi
- esegue un ritratto del benefattore sac. Benedetto Crespi verso il 1858

DEL SOLE Guido        PITT
Bardello    29/8/1887 - 6/7/1975

Dal 1910 al 1933 fu impegnato nella decorazione delle cappelle di san Vittore di Casbeno lavorando con il pittore Bizzozzero di Varese

GIOVANNI Jacopo di Antonio    PITT
Gavirate        op. XVI° sec.

Dipinse gli affreschi della Parrocchiale di Intragna.

MAIMERI Gianni*        PITT
Varano Borghi 21/6/1884 - Milano 25/11/1951

E’ stato un pittore e imprenditore italiano. La Maimeri Spa, è una delle aziende leader nella produzione e distribuzione di colori per artisti italiana, nota in tutto il mondo. Non appena ventenne si trasferisce prima a Venezia poi a Milano per apprendere le tecniche pittoriche. Fu allievo del Bazzarro, amico di Emilio Gola. Dal 1906 al 1921 visse in solitudine da autodidatta per perfezionarsi. La sua prima personale fu alla galleria Geri nel 1918. Trattò quadri di genere. Nel 1929 ottenne l’oro alla 3° biennale di Bologna. Nel 1931 espose alla galleria Pesaro a Milano. Nel 1948 alla galleria Salvetti espose solo quadri illustranti il Naviglio prima della distruzione.
Originale una raccolta di disegni di musicisti che va da Horowitz a Menhuin, da Rubinstein a Prokofiev, da Gieseking a Fisher, passando per i nostri Toscanini, Mascagni, Pizzetti, De Sabata, Casella presentata recentemente al teatro Dal Verme di Milano.
Interessanti i suoi “ Diari”
Alla GAM di Milano:
- paesaggio lombardo, olio
- carte e chicchera, olio su tavola
- neve, olio

OSSOLA Fortunato     ORGANARO
Groppello di Gavirate    op. 1852 - 1868

Suo l’organo della parrocchiale di Cocquio Trevisago. Fece restauri a Velate, Besozzo. Fu attivo in Valtellina.

QUAGLIA Pietro Paolo    *    ARCH
Bardello 1856-1898

Suoi progetti per alcuni edifici opere nell’università di Napoli. Nel 1884 progettò per il II° concorso per il Palazzo di Giustizia di Roma in collaborazione con l’architetto D’Aronco. Suo il progetto del palazzo (ex Prefettura) oggi sede del Museo d’arte moderna del Sannio a Benevento, nel 1895. Fu chiamato a progettare il Palazzo Legislativo Federale a Città del Messico.

SALVINI Innocente *        PITT
Cocquio Trevisago 13/5/1889  - Trevisago 23/1/1979

Ha esposto alla XXV Biennale Internazionale di Venezia e la Società delle Belle Arti e Permanente di Milano ha accolto per ben due volte, la seconda postuma, sue esposizioni personali.
1905 - il giovane Salvini si dedica là con impegno alla pittura e segue un corso serale di disegno sotto la guida del prof. Gilli di Luino.
1910 - Per due anni, fra il 1910 e il 1912, il giovane Salvini può recarsi a Milano segue contemporaneamente due corsi: quello di decorazione alla Umanitaria con il Persico e i corsi serali dell'Accademia di Brera dove sviluppa con il prof. Bolgiani .
1912 - incontra il pittore Siro Penagini che tanta influenza ebbe sul nostro.
1937 - La Galleria delle Arti di Gallarate lo ospita nella sua prima "personale" presentato dallo scrittore e storico Mario Mazzucchelli.
1947 - A partire da allora la fama del Salvini valica i limiti della provincia:
Salvini negletto fino a quell'epoca trova un'ampia affermazione nella mostra personale a Milano, tenuta nel 1948 alla Galleria Annunciata. alla quale segue nel 1949 con la presentazione del futurista Luigi Russolo una Mostra alla Galleria Delfino di Rovereto.
1950 - espone ancora a Milano alla Galleria S. Fedele. Nello stesso anno è presente alla XXV Biennale Internazionale di Venezia.
1954 - ritorna, forte dell'avallo critico di Emilio Zanzi, alla Galleria S. Fedele.
1962 - Fra il 1962 e il 1963 prepara e realizza una serie di grandi affreschi nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Laveno Mombello, e tiene una grande mostra antologica a Luino sotto gli auspici del locale Istituto Civico di Cultura diretto dal dott. Giulio Benecchi.
1966 - è visitato da Monsignor Pasquale Macchi, Segretario particolare di S.S. Paolo VI che acquista alcuni quadri per i Musei vaticani.
1969 - Mostra ufficiale organizzata dal Comune di Varese e dall'Ente Provinciale Turismo nel Salone dell'Azienda Autonoma Soggiorno. Nell'occasione viene edita una monografia a cura del critico G. Maffina.
1971 - Esegue l'affresco "Il taglio della polenta" ad Arcumeggia.
1972 - Milano gli dedica una mostra antologica presso il Palazzo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente.
1973 – E’ presente con alcune opere all'inaugurazione della Collezione d'Arte Religiosa moderna dei Musei Vaticani.
1972/1978 - In questo periodo il Salvini frequenta assiduamente il laboratorio di serigrafia d'arte dell'amico Mario Ravasi di Genestrerio dove cura l'edizione di particolari delle sue grandi tele. L'ultima di tali opere viene terminata nel novembre 1978. Sarà l'ultima sua fatica.