Probabilmente di Barasso; forse padre dello scultore Giovanni
Domenico.Attivo nel duomo di Ferrara al terzo ordine del campanile.
BARASSI(Barasso)Giovanni
Domenico* SC Barasso??? - morto 1530
Probabilmente figlio di Giacomo. Lavorò con Ambrogio Muttoni di
Legiuno a Carpi nel 1519.
BOSSI Angelo
INT Azzate
operoso nel 1851
I pulpiti, in legno di noce a bassorilievi rappresentanti fatti del
nuovo testamento, sono opera del sordomuto Angelo Bossi, su disegno del
Macciachini
COMOLLI *
PITT Azzate
op.1924-28
Con il pittore Bertini disegnò l’attuale pavimento a mosaico del
salone a pianterreno di Palazzo Estense a Varese.
DAVERIO LUZZI
Gerolamo PITT Daverio
op. 1844/58
Ricordato dal Borri relativamente all’Ospedale di San Giovanni di
Varese:
- dona un piccolo quadro di san Giovanni Evangelista
- esegue nel 1844 un ritratto del benefattore Dr. fisico Giuseppe Broggi
- esegue un ritratto del benefattore sac. Benedetto Crespi verso il 1858
DEL SOLE Guido
PITT Bardello 29/8/1887 -
6/7/1975
Dal 1910 al 1933 fu impegnato nella decorazione delle cappelle di san
Vittore di Casbeno lavorando con il pittore Bizzozzero di Varese
GIOVANNI Jacopo di Antonio
PITT Gavirate
op. XVI° sec.
Dipinse gli affreschi della Parrocchiale di Intragna.
MAIMERI Gianni*
PITT Varano Borghi 21/6/1884 - Milano
25/11/1951
E’ stato un pittore e imprenditore italiano. La Maimeri Spa, è
una delle aziende leader nella produzione e distribuzione di colori per
artisti italiana, nota in tutto il mondo. Non appena ventenne si
trasferisce prima a Venezia poi a Milano per apprendere le tecniche
pittoriche. Fu allievo del Bazzarro, amico di Emilio Gola. Dal 1906 al
1921 visse in solitudine da autodidatta per perfezionarsi. La sua prima
personale fu alla galleria Geri nel 1918. Trattò quadri di
genere. Nel 1929 ottenne l’oro alla 3° biennale di Bologna. Nel
1931 espose alla galleria Pesaro a Milano. Nel 1948 alla galleria
Salvetti espose solo quadri illustranti il Naviglio prima della
distruzione.
Originale una raccolta di disegni di musicisti che va da Horowitz a
Menhuin, da Rubinstein a Prokofiev, da Gieseking a Fisher, passando per
i nostri Toscanini, Mascagni, Pizzetti, De Sabata, Casella presentata
recentemente al teatro Dal Verme di Milano.
Interessanti i suoi “ Diari”
Alla GAM di Milano:
- paesaggio lombardo, olio
- carte e chicchera, olio su tavola
- neve, olio
OSSOLA Fortunato
ORGANARO Groppello di Gavirate
op. 1852 - 1868
Suo l’organo della parrocchiale di Cocquio Trevisago. Fece restauri a
Velate, Besozzo. Fu attivo in Valtellina.
QUAGLIA Pietro Paolo
* ARCH Bardello 1856-1898
Suoi progetti per alcuni edifici opere nell’università di
Napoli. Nel 1884 progettò per il II° concorso per il Palazzo
di Giustizia di Roma in collaborazione con l’architetto D’Aronco. Suo
il progetto del palazzo (ex Prefettura) oggi sede del Museo d’arte
moderna del Sannio a Benevento, nel 1895. Fu chiamato a progettare il
Palazzo Legislativo Federale a Città del Messico.
Ha esposto alla XXV Biennale Internazionale di Venezia e la
Società delle Belle Arti e Permanente di Milano ha accolto per
ben due volte, la seconda postuma, sue esposizioni personali.
1905 - il giovane Salvini si dedica là con impegno alla pittura
e segue un corso serale di disegno sotto la guida del prof. Gilli di
Luino.
1910 - Per due anni, fra il 1910 e il 1912, il giovane Salvini
può recarsi a Milano segue contemporaneamente due corsi: quello
di decorazione alla Umanitaria con il Persico e i corsi serali
dell'Accademia di Brera dove sviluppa con il prof. Bolgiani .
1912 - incontra il pittore Siro Penagini che tanta influenza ebbe sul
nostro.
1937 - La Galleria delle Arti di Gallarate lo ospita nella sua prima
"personale" presentato dallo scrittore e storico Mario Mazzucchelli.
1947 - A partire da allora la fama del Salvini valica i limiti della
provincia:
Salvini negletto fino a quell'epoca trova un'ampia affermazione nella
mostra personale a Milano, tenuta nel 1948 alla Galleria Annunciata.
alla quale segue nel 1949 con la presentazione del futurista Luigi
Russolo una Mostra alla Galleria Delfino di Rovereto.
1950 - espone ancora a Milano alla Galleria S. Fedele. Nello stesso
anno è presente alla XXV Biennale Internazionale di Venezia.
1954 - ritorna, forte dell'avallo critico di Emilio Zanzi, alla
Galleria S. Fedele.
1962 - Fra il 1962 e il 1963 prepara e realizza una serie di grandi
affreschi nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Laveno Mombello, e
tiene una grande mostra antologica a Luino sotto gli auspici del locale
Istituto Civico di Cultura diretto dal dott. Giulio Benecchi.
1966 - è visitato da Monsignor Pasquale Macchi, Segretario
particolare di S.S. Paolo VI che acquista alcuni quadri per i Musei
vaticani.
1969 - Mostra ufficiale organizzata dal Comune di Varese e dall'Ente
Provinciale Turismo nel Salone dell'Azienda Autonoma Soggiorno.
Nell'occasione viene edita una monografia a cura del critico G. Maffina.
1971 - Esegue l'affresco "Il taglio della polenta" ad Arcumeggia.
1972 - Milano gli dedica una mostra antologica presso il Palazzo della
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente.
1973 – E’ presente con alcune opere all'inaugurazione della Collezione
d'Arte Religiosa moderna dei Musei Vaticani.
1972/1978 - In questo periodo il Salvini frequenta assiduamente il
laboratorio di serigrafia d'arte dell'amico Mario Ravasi di Genestrerio
dove cura l'edizione di particolari delle sue grandi tele. L'ultima di
tali opere viene terminata nel novembre 1978. Sarà l'ultima sua
fatica.