ADREANI Costantino ( Tin )
* AFF Cunardo 1850 /60 - Cunardo fine
800
Autore di vari affreschi in case, cascine; cappelline di Cunardo.
É conosciuto come
il " pittore delle Madonne ": generalmente la Madonna tiene il Bimbo in
grembo ed il manto è di un blu cinabro, il tipico “blu Cunardo”.
Fu autore anche di affreschi con temi vari eseguiti a Cunardo,
con aiuti, nella chiesa della B.V. del Rosario.
AJMETTI
Cipriano
ARC Ganna
cit. 1851
Progetto per un monumento celebrativo in onore di Carlo Alberto da
erigersi a
Torino, poi non realizzato.
Villa Vela a Ligurnetto fu voluta dallo scultore Vincenzo Vela
con la triplice funzione di abitazione, laboratorio e museo privato, ed
edificata negli anni 1862-1865 dall'architetto ticinese Isidoro
Spinelli secondo i piani di Cipriano Aimetti, attivo alla corte
piemontese
AJMETTO
Leonardo AFF Ganna
cit. 1612
Nell' attuale atrio di casa Grandi a Campobella di Ganna esiste un
affresco della Madonna del Carmelo a firma Leonardo Ajmetto 1612. Il
cognome é
documentato in loco. Potrebbe essere l' autore oppure il finanziatore.
Nel 1733, assieme ad Antonio Maria Maffei (originario di Marzio), firma
un contratto per lavori presso le Regie Segreterie di Torino,
impegnandosi a seguire le istruzioni dell'architetto Filippo Juvarra.
In questa occasione si dichiara che l'Ajmetti, ora abitante in Torino,
è figlio del fu Antonio Maria di Gana nello Stato di Milano.
Già nel 1731 l'Ajmetti era comparso come garante per
l'impresario Giuseppe Visetti, originario di Valsolda.
Il suo nome ritorna nel 1741 quando nuovamente fa da garante in favore
dell'impresario Gio Antonio Pezzi di Drano, impegnato a svolgere lavori
di muratura in Palazzo reale a Torino.
ANDREANI Davide
CERAM Cunardo
op. da fine ‘700
Fondò una manifattura di maioliche a Cunardo, produsse anche
terraglie fini con decorazioni a rilievo con argille di importazione
nei primi anni dell'Ottocento. Una fabbrica di ceramiche intestata ai
fratelli Andreani fu incorporata prima del 1880 dalla Ceramiche
Richard. E’ documentato a fine ‘800 un Bernardino Andreani.
ARGANINI Girolamo Fr.co Pasquale ARC Valganna 27/9/1764 - m 19/8/1839
Figlio di Andrea e di Maria Antonia Grandi.Progettò diversi
palazzi patrizi tra cui
il palazzo Borromeo d'Adda in via Manzoni, 45 a Milano, che fu eretto
nel 1820/25. Il palazzo ha una lunga facciata con balcone
centrale su 4 colonne e fu caro a Stendhal.
É suo il progetto della Sala d' Oro di palazzo Spinola in via S.
Paolo a Milano, che fu uno splendido ambiente neoclassico costruito nel
1818/21, ora
rifatto. In palazzo Spinola dal 1818 ha sede la Società del
Giardino.
Nel 1825 progetta a costruzione del pronao esastilo sulla facciata di
S. Tomaso in Terra Amara (via Broletto)
ARRIGHI
STUCC Fabiasco
cit. 1763
Stipulò una convenzione con il priore di sant’Antonio di
Cunardo per la costruzione di un altare con la sua ancona.
BARONIO Domenico
CER Cunardo
op. fine ‘700
Fu invitato alla ceramica di Premia, per risollevarla dopo un decennio
di difficoltà nell'avvio e nella gestione dell'attività.
BARTOLOMEO da*
PITT/AFF Ponte Tresa
op. 1531
Fu allievo del Luini, è ricordato per il ciclo pittorico in
Sant'Antonio abate di Viconago datato 27 settembre 1531; raffigura :
- gli apostoli Bartolomeo, Matteo, Giovanni e Marco sulla parete
laterale;
- l'adorazione dei Magi nella lunetta
- i padri della chiesa Ambrogio, Agostino, Gerolamo e Gregorio Magno
nella volta
- Sant'Antonio abate sul pilastro tra le due absidi
- altri santi negli intradossi con aiuti
BORRI Cristoforo
SC BORRI Paolo
SC Marchirolo
citati nel 1731
La Borri ci ricorda che nella chiesa Prepositurale esiste un
manoscritto del Prevosto che recita relativamente alla cappella
della Madonna nella parrocchiale < Addì 7 marzo
Cristoforo e Borri e Paolo suo figlio da Marchirolo, del Cantone di
Lavorì, abbiamo fatto quest'opera l'anno do...>
probabilmente nel 1731.
Inoltre Cristoforo fu < quadretaro capo della fabbrica del Duomo di
Monza >
BORRI Giacomo
ARCH Marchirolo
citato nel 1760
La cancellata della chiesa di san Pietro a Marchirolo fu progettata dal
Giacomo Borri che ebbe ospite in Marchirolo il Cunibert, insieme
lavorarono a Racconigi.
Nel 1760 progettò l'imponente scalinata del san Martino di
Marchirolo.
BOZZOLO Onorato *
STUC DEC Marchirolo 1850-1915
Operante in Italia, a Vienna, in Svizzera, a Zurigo e Lucerna come
decoratore e stuccatore. Appartiene ad una famiglia di artisti: padre
di Sante Bozzolo pittore, scultore e decoratore e nonno di Adriano
Bozzolo, scultore e pittore. Fece molti lavori per altari e soffitti.
Figlio di Onorato e padre di Adriano. Autodidatta, affermatosi
giovanissimo nella decorazione, passò poi alla scultura ma si
dedicò poi per quarant’anni alla pittura.
Espose moltissimo in Italia e all’estero ( Austria, Francia, Germania e
Spagna ).
Suoi lavori a gesso e a stucco si trovano in palazzi, chiese, ville in
tutta l’Italia settentrionale, in Austria, Francia e Svizzera.
CABIALIA (Cabiaglia)
Giovanni SC Marchirolo 1849-Roma
30/6/1878
Studiò all’Accademia Ligustica di Genova ove fu premiato
nel 1867 e si perfezionò a Roma . Espose alla Promotrice di
Genova nel 1871 ed a Napoli nel 1877.
Diverse sue opere si trovano al cimitero di Staglieno a Genova.
CHINI Giovanni
* SC Boarezzo Ganna 1/6/1871 -
11/8/1943
A undici anni iniziò l’attività lavorativa come
scalpellino nelle cave di Saltrio.
L’anno successivo, vista la sua bravura, fu inviato a Viggiù
quale apprendista per i lavori in marmo e l’anno successivo si
trasferisce a Milano presso lo studio del professor Francesco Pelitti,
valgannese, e insegnante di plastica ornamentale all’Accademia.
Frequenta le scuole serali dell’Accademia e contemporaneamente la
Scuola Superiore d’Arte applicata all’ Industria ove al concorso
finale ottiene il <Gran Premio Governativo> per la composizione e
la modellazione. Dopo alcuni viaggi all’estero a 23 anni inizia la
nuova industria delle pietre e marmi artificiali ( colando graniglie di
cemento in forme preparate ispirato dalle opere in cemento dagli
scultori Calori e Marinetti ed anticipando la nascita della produzione
seriale in architettura. Chini intuì che l'uso ornamentale del
marmo era troppo costoso, in quanto pietra (naturale) molto preziosa;
decise così di utilizzare per le sue opere il cemento, un
materiale semplice che egli riuscì a nobilitare grazie ad
effetti pittorici straordinari, trattandolo come un antico calcare.
Le prime opere furono le decorazioni della chiesa di san Gottardo e di
villa Hoepli a Milano che destarono l’ammirazione e l’interessamento
dei tecnici italiani. Approfondisce anche l’uso del cemento
armato. Crea successivamente uno studio artistico per la modellazione e
la scultura in marmo e pietra artificiale. Il crescente successo lo
portano a fondare la S.A. Italiana Chini che aprirà nel tempo
diversi filiali in Italia e a Tripoli ove costruì molti palazzi
e alberghi ed il lungomare.
Ebbe premi e riconoscimenti anche in Vaticano e vinse anche una
cattedra a Reggio Emilia e professore onorario all'Accademia di Belle
Arti di Urbino.
Opere notevoli sono a Milano ( Stazione Centrale ed Acquario), il
palazzo delle Nazioni a Ginevra, a Locarno e Lugano, a Genova, Messina
e Reggio Calabria.
FUMAGALLI
STUC/DECORAT Ponte Tresa
cit. 1894
Nessuna notizia ma solo citato
GENARI Angiolino
PITT Marchirolo
op. 1828-30
Tra il 1828 e il 1830 effettua un saggio di pittura per la scelta
del pittore che avrebbe affrescato il cimitero di Germignaga.
GIANI Francesco
ARCH/SC Ponte Tresa
op. 1839
Progetta la fontana per un monumento a Marchirolo.
GONNELLA
DECORATORE Ghirla
op. 1864
Con il pittore Valtorta di Milano decora la chiesa di san Giovanni
Battista di Besano.
GRANDI Giuseppe Domenico
* SC/PITT/INC Ganna 17/10/1843 - Ganna
30/11/1894
Scultore di profonda sensibilità e notissimo a suoi tempi
nonché amicissimo di Giuseppe Rovani ( ambedue originali nella
vita e originali nell’arte ), si dedicò anche
all’incisione e alla pittura. Fu il primo a tentare l’acquaforte “
monotipica “Dopo un breve apprendistato a Viggiù, lavorò
con i marmisti di Brera sotto Lorenzo Vela.
Fu collaboratore del Tabacchi a Torino fino al 1869 e successivamente
influenzò Troubetzkoi, Rosso e Bistolfi. Fondeva da
sè i suoi bronzi come i grandi del passato.
Sue opere Ulisse a Brera suo primo premio accademico
- vari bronzi alla GAM ( Cesare Beccaria,Edera, figura femminile,
tumulo recente, il maresciallo Ney )
- monumento a Cesare Beccaria nella piazza omonima a Milano del 1870
- monumento alle 5 Giornate inaugurato nel 1895
- al cimitero monumentale di Milano
- una serie di 12 acqueforti con ritratti tra cui quelli di
Enrico Cairoli, di Tranquillo Cremona considerate tra le più
belle incisioni lombarde del tempo.
JARDINI Paolo
ING/ARC Marchirolo
cit. 1889
Progettò il lavatoio di Magnano a Marchirolo nel 1889.
In una comunicazione personale del 18/12/1983 don Frecchiami
affermava:
J.V. Emanuele nato 11/8/1862 e che sapeva di sue opere a Bergamo e
Racconigi.
Autodidatta, laureatosi ed entrato i magistratura fu sempre attratto
dall’arte. Coltivò soprattutto l’acquarello riproducendo fiori e
nature morte con finezze coloristiche non comuni.
LEONE Giovan Battista
PITT Ferrera
cit 1708
Pittore che viene pagato per lavori a Zuigno nella villa Dell
Porta.
MAFFEI Antonio Maria
IMPR/CAPOMASTRO Marzio??
cit. 1733
Nel 1733, assieme all'impresario Leonardo Ajmetti (originario di Gana
nello Stato di Milano), firma il contratto per la costruzione dei
portici delle Regie Segreterie a Torino, impegnandosi a seguire le
istruzioni di Filippo Juvarra.
In questa occasione il Maffei, abitante nella città di Torino,
è detto figlio del fu Mateo di Marzio nello Stato di Milano.
PELLINI ???
ARCH Marchirolo
?? fine ‘600
Progettò la facciata della chiesa di san Pietro a Marchirolo
Un Antonio Pellini, di Marchirolo o Viconago, operò come
scultore con Raggi a Roma nella chiesa di san Marcello al corso.
PELLINI Eugenio
* SC Marchirolo
17/11/1869 - Milano 28/5/1934
A quattordici anni si trasferisce a Milano per entrare a bottega da un
marmista.
Nel 1888 entra a Brera per frequentare i corsi dello scultore Ambrogio
Borghi. Nel 1891 ottiene il Premio Oggioni per specializzarsi a Roma.
Da qui si muove per Parigi dove entra in contatto con la scultura
francese. Tornato a Milano nel 1893 avvia la sua carriera di
scultore, dedicandosi contemporaneamente all'insegnamento: dal 1892
è insegnante alla Scuola Superiore degli Artefici del Castello
Sforzesco di Milano; nel 1898 insegna presso la Scuola di Arti
Applicate di Varese; successivamente dirige per alcuni anni il Liceo
Artistico di Busto Arsizio.
Nel 1897 vince il Premio Tantardini e si presenta all’Esposizione
Universale di Parigi del 1900. E’ presente alla Biennale di Venezia del
1905 e a numerose rassegne collettive nazionali.
Attivo nella scultura di genere che ha generato un vasto collezionismo
e nella monumentalistica civile e cimiteriale, sue opere si trovano a
Milano, Vigevano, Domodossola; nel Varesotto, sue opere sono collocate
nel capoluogo, a Gallarate e a Marchirolo ( monumento ai caduti ). Alla
Gam sono custodite moltissime sue opere.
Nel 1991 alle Ville Ponti di Varese viene allestita una interessante
mostra dal titolo ...Di padre in figlio, dedicata ad Eugenio ed Eros
Pellini.
Muore a Milano nel 1934, è sepolto a Marchirolo.
Fondamentale :F. Buzio Negri (a cura di), Eugenio Pellini, Eros
Pellini, Adriano Bozzolo, catalogo della mostra, Spazio Scultura,
Marchirolo, 1996
PELLINI Giorgio
ARCH Viconago
cit. 1874
Lavorò a Milano a fianco dei maggiori architetti eclettici
dell’epoca, poi in zona fu impresario edile e progettista. Lo stile
rielabora la tradizione locale della casa agricola a logge.
Progettò a Cadegliano:
- la chiesa di santa Maria
- villa Pellini nel 1850
- villa Pellini Pelegatta nel 1860
- ville Alfonso Menotti nel 1870
PELLINI Santino PITT Marchirolo
op. 1829
Nel 1829 effettua un saggio di pittura per la scelta del pittore che
avrebbe affrescato il cimitero di Germignaga.
________________
PELITTI (
Peliti) famiglia ARCH/IMPRESARI Ganna
dal 1567
Famiglia di “ magistri da muro” presenti dal 1567 in Ganna con Pietro,
Giovanni Battista citato nel 1610, Aliprando segnalato nel 1628.
PELITTI Francesco
ORN Ganna 1830 - 1908
Iniziato all’arte a Viggiù, maestro d’ornato plastico a Brera.
Decorò a Milano la Galleria Vittorio Emanuele, palazzo Turati,
il battistero di san Fedele e l’ex stazione Centrale di Milano e
palazzo Poldi Pezzoli . Fu il vice del Mengoni.Suoi fregi nella Chiesa
di Santa Maria Maddalena a Monza. Eseguì anche opere cimiteriali.
PELITTI Giuseppe
ARCH Ganna 10 /9/1715 -
31/3/1789
Impresario, capomastro e progettista. Si trasferì a
Carignano con la moglie e il figlio Francesco nel 1750. Diverse
sue opere edili a Carignano. La sua opera fu continuata dai discendenti.
______________
PERRUCHETTI
Francesco ARCH Ganna 8/8/ 1738 - Carignano 31/1/1823
Figlio di Lodovico, architetto a Carignano ove si trasferisce
definitivamente nel 1810.
PERRUCHETTI Lodovico
ARCH Ghirla 15/11/1698
Capomastro e architetto .
Operò a Torino nella chiesa della Misericordia e al Duomo di
Carignano.
PIRLA Antonio
SC Marchirolo
2° metà 800
Allievo e compagno del Grandi per 14 anni. Eseguì la maschera
mortuaria del Grandi.
PIRLA Innocente
PITT/DEC Marchirolo
cit. 1° metà 900
Per moltissimi anni fu anche organista nella chiesa di san Martino a
Marchirolo e viene definito sia pittore che decoratore.
RIGHINO Francesco Maria CAPOMASTRO Marzio???
cit. 1733/39
Nel 1733, assieme all'impresario Francesco Trolli, firma un contratto
per lavori di muratura all'Archivio particolare di Sua Maestà a
Torino, impegnandosi a seguire le istruzioni dell'architetto Filippo
Juvarra.
Tre anni più tardi, questa volta assieme all'impresario Domenico
Ermoglio di Varese, il Righino è impegnato nel cantiere della
sala d'arme dell'Arsenale di Torino.
Nel 1739 presta garanzia per il collega Francesco Trolli e per Carlo
Maffè che firmano un contratto per lavori di muratura
all'Accademia reale.
Lo ritroviamo svolgere il ruolo di garante altre due volte nell'anno
1741: la prima volta a favore di Francesco Trolli e Ludovico Toniacca,
la seconda volta a favore di Giovanni Battista Parodi.
Nei contratti si legge sempreche il Righino, abitante a Torino,
è figlio del fu Andrea di Marzio nello Stato di Milano.
Può essere inoltre interessante aggiungere che nel 1736 svolge
il ruolo di testimone presso l'Ufficio dell'Intendenza generale di
Artiglieria, Fabbriche e Fortificazioni di Torino.
RIGHINO Giacomo IMPRESARIO Marzio????
cit. 1750
Nel 1750, in compagnia di Giuseppe Trolli, firma un contratto per vari
lavori di muratura da svolgersi al regio Arsenale di Torino.
In questa occasione si afferma che l'impresario, abitante a Torino,
è figlio del Carlo Antonio di Marzio nello Stato di Milano.
Fratello di Luigi e nato casualmente a Ganna in quanto la famiglia
risiedeva ad Ardena. Fu professore all’Accademia Albertina di Torino
dal 1867 formando numerosi allievi ed ebbe una considerevole
influenza sui giovani scultori italiani.
Dopo i primi studi a Brera dal 1845,, completò la formazione a
Firenze e Roma. Tornato a Milano lavorò come aiuto del
Tantardini ( monumento a Cavour 1863) e per il Magni ( Leonardo 1872).
Fu attivo alla fabbrica del Duomo dal 1865 al 1867.
A Milano ebbe uno studio proprio dal 1860 al 1868 e
concentrò la propria attività soprattutto sulla scultura
monumentale.
Espose anzi nelle principali mostre italiane e anche a Parigi e Vienna.
Sue opere, oltre che in molte collezioni private e nei cimiteri, si
trovano a :
- Varese, villa Ponti il bronzo Michelangelo
Buonarrotti e Dante Alighieri
- a Biumo il marmo Angelo del giudizio
- Gallarate, santa Maria Assunta
- Brescia, piazza Arnaldo da Brescia
- Milano, piazza Cavour
- Torino, monumento a Garibaldi
- Asti, monumento a Vittorio Emanuele
- Oropa, tombe al cimitero
TROLLI Domenico PITT Ponte Tresa
???
Fratello di Santino, originarii di Lavena. Dipinse alle isole
Borromee e a Londra.
TROLLI Francesco
ING/CAPOMASTRO Lavena ???
cit. 1733/1741
Nel 1726 firma un documento come misuratore per i lavori al castello di
Guarene. Nel 1733 firma, assieme a Francesco Maria Righino, un
contratto per lavori alla fabbrica dell'Archivio particolare di Sua
Maestà a Torino, impegnandosi a seguire le istruzioni
dell'architetto Filippo Juvarra.
In questa occasione si afferma che il Trolli, abitante a Torino,
è figlio del fu Nicolao di Lavena nello Stato di Milano.
Nel 1736 presta garanzia a favore del suo precedente collega, Francesco
Maria Righino, impegnato a svolgere lavori di muratura nell'Arsenale di
Torino.
Nel 1739 sottoscrive un nuovo contratto, questa volta in compagnia del
torinese Carlo Maffè, per lavori di muratura all'Accademia reale
di Torino.
Nel 1741, assieme al luganese Toniacca, si impegna per altri lavori
all'Accademia reale di Torino.
TROLLI Giuseppe
ING/CAPOMASTRO Lavena ???
cit. 1733/1741
Nel 1750, in compagnia di Giacomo Righino, firma un contratto per vari
lavori di muratura da svolgersi al regio Arsenale di Torino.
In questa occasione si afferma che l'impresario, abitante a Torino,
è figlio del fu Marco di Lavena nello Stato di Milano.