ADAMOLI     Giuseppe                  ING    
Varese                cit. 1807    
 
Nel 1807 a Varese fu istituita la commissione del Pubblico Ornato, è indicato tra i  componenti.

AGOSTINO  da         MIN
Varese            cit... 1697

A Falconara Marittima (AN) nella biblioteca francescana si segnala  un antifonario membranaceo con miniature anche a tutta pagina redatto nel 1697 da Agostino da Varese e Ferdinando da Vimercate.

ALBA Ottaviano                INT
Varese            cit. 1604

Eseguì gli stalli del coro di S. Antonio in
Varese su disegno del Bernascone.

ALBINO da     *    ARC/SC
Varese        cit. 1453    

Nel 1453 Maestro Albino da Varese, insieme con Jacomo di Tomaso, entrambi maestri da muro , hanno l' impresa di una strada a Santo Celso in Roma. Nel 1461 é accertata l' attività di un Albino Lombardo, scultore. Presumibilmente suo figlio è Pietro di Albino da Castiglione, attivo sotto Nicolò 5° fino a Paolo 3° .

ALBUZZI  Gian Anton Francesco      SCR
Varese 13/2/1738 -   Milano? 15/3/1802

Scrittore d'arte. Di antica e nobile famiglia , a sedici anni entrò nella Compagnia di Gesù e vi uscì nel 1768. Condusse quindi una vita appartata dedicandosi agli studi. Compilò la "Serie delle vite e ritratti de' pittori lombardi "dedicata nel 1776, a Maria Teresa. Il  manoscritto rimase inedito e appartenne anche a Giuseppe Bossi, fu pubblicato sulla Rivista "L' Arte " (luglio 1948-luglio 1951, vol . 18°, la prima parte e sul vol. 19°, gennaio -agosto 1956, la
seconda parte con introduzione e commenti di Giorgio Nicodemi). Un suo ritratto dipinto da Paolo Petter si trovava nella quadreria dell'Ospedale . Fu proprietario della villa del " Pero " che lasciò con altri suoi beni all' Ospedale di Varese: fu tra i più generosi ed insigni
benefattori dell' ospedale . Villa Albuzzi è l'attuale villa Tamagno. Un recente suo profilo biografico sta in Facchin L., L’abate varesino Giovanni Antonio Francesco Albuzzi conoscitore e critico d’ arte, RSSV, XXV, Galliate , 2008, pag 45 e seguenti.

AMBROGIO     ORGANISTA
da Varese        cit. 1563/71

Frate del convento di S. Francesco in Lugano, ebbe l'incarico di suonare l'organo nella chiesa di S. Lorenzo dal 1563 al 1571, anno in cui, dovendo partire da Lugano, chiese all'autorità del borgo un'attestazione di buona condotta.

AMBROSETTI Ambrogio    SC
Varese        op. 1884

Autore del monumento Teresa Ferrario al Cimitero Monumentale di Giubiano a Varese.

AMBROSETTI Emilio    SC
Varese        op. 1911

Autore del colombario Brusa Sonzini  al Cimitero Monumentale di Giubiano a Varese.

AMBROSETTI Giuseppe        SC
Varese        op. 1916

Autore del monumento Primo Realini  al Cimitero Monumentale di Giubiano a Varese.

ARCELLAZZI Attilio    ARC/ING
Varese ?             cit. 1839/59    

Adamollo afferma che la cappella della beata Vergine  Addolorata in S. Vittore di Varese fu interamente riordinata su disegno dei signori Speroni e Arcellazzi,
nel 1839. Il 26/5/1859, firma un verbale di ricognizione a Castelseprio come architetto.
Il 6/6/1859 fa parte della Commissione per stimare i danni patiti dai cittadini.

ARGENTI Antonio*        SC
Varese  27/3/1845 - 5/10/1916        

Fu allievo a Brera e  apprezzato per la linea classica del suo modellato. Nel 1876 ebbe il premio Canonica con i bassorilievi " Morte di Giulio Cesare ". Suoi marmi figurarono alle esposizioni di Napoli, Roma e Venezia ottenendo vari premi. Ottenne la medaglia d' oro all'
esposizione di Londra ( 1884 ) e Liverpool ( 1886 ). Concepì numerosi monumenti
sepolcrali per il Monumentale di Milano e all' estero ( Germania, Francia, Romania, Russia, Inghilterra, Americhe ). In Gran Bretagna si deve ricordare il grandioso mausoleo costruito per la famiglia Osborne O' Hanan in Londra nel quale si ammira la figura dell" Angelo della Morte ". Altro pregevole lavoro é la cappella mortuaria eretta a Dorno di Lomellina per la famiglia Bonacossa, opera apprezzata sia per la parte architettonica sia per le statue che la  adornano. Da ricordare é anche il sepolcro al Monumentale di Milano " Il tempo " eretto per la famiglia dello scultore E. Roncati o Ramati. A Como due bassorilievi " I Genii " fiancheggiano il busto di Volta; il bassorilievo mostra il Volta a Parigi che spiega la Pila a Bonaparte presso l' Accademia Francese. A Vigevano, presso la Camera di Commercio, vi é la  statua " L' Industria ". Altre sue opere ricordate  ( senza indicata l' ubicazione ) sono :
- il gruppo " gli orfani "
- statuetta " lo studio forzato "
- il busto " la brianzola "
- il busto " il pensiero
- le statue : Carmen, Flora, Bagnante, la  compiacenza, fatica precoce, visione del
  padre morente, caro ricordo, la preghiera, delizia infantile, capriccioso, promessa sposa,età felice.

BACILIERI Antonio    CORNICIAIO
Varese        op. 1789

Nel 1789 è   pagato dalla Fabbrica di san Vittore per una cornice per il disegno della facciata della chiesa ( del Pollack ? ).

BAROFFIO Giulio      *          PITT/AFF
Varese 7/7 /1703 -25/4/1778

Fratello di Giuseppe e spesso è difficile attribuire le opere ad uno dei due fratelli, pittori di «architetture», ovvero pittori specializzati nel dipingere motivi architettonici; solitamente  citato Giuseppe o i fratelli Baroffio quasi mai Giulio singolarmente. Probabilmente fu il meno dotato dei due fratelli. Marliani cita nel 1755, per la vista del cardinal Pozzobonelli  si fecero alcuni archi con la collaborazione dei migliori pittori locali ed al nostro < ... e li piedistalli dall’Arch. S.r Giulio Barofio di Varese...> Nel 1765 < alla sera fuvi fuoco artificiale disegnato dal pittore Baroffio Giulio...> Sempre il Marliani lo indica, con dubbio, quale architetto dell’oratorio del Pero a Giubiano.

BAROFFIO Giuseppe*            PITT/ARCH
Varese 20 /10/1692 - Varese 6 /7/1778

Fratello di  Giulio. Eccellente pittore quadraturista cioè di prospettiva e di architetture spesso aiutato dal fratello Giulio.

Sue sono le architetture finte, cioè dipinte:
- della Cappella di Palazzo Estense a Varese.
- in S. Antonio alla Motta, chiesa di Varese, databili 1756
- Cappella dell'Addolorata in Basilica di S. Vittore a Varese
- disegni delle porte laterali di S. Vittore a Varese 1727
- oratorio di S. Domenico nel 1770
- l' architettura dell' Ospedale in via Donizetti
- il refettorio di S. Antonino a Varese e all’Annunciata  con il Magatti
- col fratello progettarono la parte finale del campanile di san Vittore.

Fra il 1736 e il 1737 collabora con il Magatti insieme al fratello Giulio nel refettorio del convento di san Antonio a Varese. Nel 1758 termina di dipingere la cupola e le due volte dei cori laterali della Basilica di Santa Maria del Sacro Monte di Varese  Ad uno dei due Baroffio sono pure attribuite in collaborazione con il Magatti e il Castelli, le decorazioni della chiesa di S. Giorgio in Biumo Superiore nel 1725-1726   Operoso, oltre che in area varesina, in Canton Ticino e  nella chiesa del Gesù e di Sant'Andrea in Cittadella a Pavia. Nel 1731 fu attivo al castello di Ludwisburg . Lavorò presso l'oratorio di S. Maria di Bellinzona.

BAROFFIO Ignazio    PITT/ARC
Varese            op. 1756-1762

Nel 1750 progetta l’ingrandimento della sacrestia  della parrocchiale di Besano e Lonate Pozzolo. Lavora col Ronchelli e col padre Giuseppe, nel 1762 a santa Marta a Bellinzona.
Nel 1756 lavora col Ronchelli all’ ospedale del Nifontano

BARONI Pasquale        INC/DIS
Varese?                op. 1880

Disegna e incide le tavole inserite  nel volume di G. Cesare Bizzozzero < Le belle arti del territorio varesino> edito a Milano da Vallardi  nel 1882, ma le tavole sono realizzate dalla Litografia Varesina  nel 1880/1.

BARTOLOMEO di Albino da     SC/SCALP
Varese                cit .1468

Nel  1468 spacca e scava pietre presso il Monte Aventino a Roma.

BELLI Antonio        SC
Varese 1856-1926

Scultore/capomastro tra i più attivi, era titolare di un’impresa che realizzò moltissimi monumenti a Giubiano in collaborazione con diversi professionisti.
E’ stato artefice di numerose opere artistiche.

BELTRAMO di Martino da *   IMP/ARCH?
Varese         op. 1447-1469
Conosciuto anche come Beltrando.

Fu uno dei massimi imprenditori edilizi  a Roma sotto Nicolò V° e fu architetto civile, idraulico e militare. Viene ricordato più per le testimonianze grafiche che per le opere andate distrutte. Suo nipote fu Pietro da Varese ( vedi ad vocem ). Alcune opere:
- copertura di S. Maria della Febbre
- lavori in Castel Sant'Angelo 1447-52
- restauri alla torre del Soldano e per un muro  a Ripa Romea nel 1450
- pagato per lavori in Campidoglio nel 1451
- nel 1452-4 è imprenditore per la parziale
   ricostruzione di San Pietro
- diversi lavori edilizi fino al 1469
Nel 1451 un Beltramo lombardo lavora alla rocca di Orvieto.

BERNARDO da *        PITT
Varese            attivo 15° sec.

No si hanno ulteriori notizie se non che dipinse una figura di san Rocco, una Madonna con bambino e un sant’Antonio ( non si sa dove )

BERNASCONE/I Giuseppe  *     ARCH
Varese Biumo Inf. 1560 - Varese 1629/32    
 detto il Mancino

Bernascone è Varese e Varese è il Bernascone.

Nessun altro artista ha lasciato così importanti testimonianze ed ha caratterizzato il paesaggio della città poiché fu anche un valido urbanista. Trattandosi di una gloria locale, rimandiamo ai molti studi disponibili, ci limitiamo ad elencare brevemente le opere.
- 1580 -1615 direttore dei lavori della riedificazione di  San Vittore in Varese su disegno del Pellegrini
- 15/2/1617 inizia i lavori per il campanile di Varese, lavori che termineranno solo nel 1773
- progetto della chiesetta dell'Immacolata, delle 14 cappelle, Santuario e campanile del Sacro Monte sopra Varese, iniziato nel 1604 e terminato nel 1680
- opere urbanistiche per la via delle cappelle
- 1593 riedificazione della chiesa della Motta
La conferma della sua attività di ingegnere ci viene dal Gilardoni che registra il 16/1/1618 tra i conti del santuario di Locarno un pagamento <a M.R.. Gioseffo Mancino di Varese ingegniero per la visita della strada del monte della Madonna £. 6>

BERNASCONI             PITT
Varese ?                cit. 1706

Sua un’ ancona  a san Materno al Lazzaretto di Varese

BERNASCONI  Famiglia    ORGANARI
Varese

Dipendenti di Maroni Biroldi, dopo la sua morte ripresero l’attività in proprio.

    BERNASCONI Cesare        ORGANARO
    Varese 1829 - ??

    Esce dalla bottega dei fratelli nel 1866 e si mette in proprio.  Sue opere a :
    - Somma Lombardo 1895
    - è coadiuvato dal figlio  Giovanni e insieme  operano a:
    - S. Vincenzo in Prato a Milano
    - in sant’Ambrogio a Milano
    - a Finalmarina SV
    - Cameri
    Rileveranno questa ditta Nasoni e Gandini di Varese.

    BERNASCONI Giuseppe        ORGANARO
    Varese 1814  - Varese, 1891

    Membro della celebre famiglia di organari varesini, aprì una bottega a Biumo Inferiore iniziando l'attività nel 1847. In circa 40 anni costruì più di 100 organi., solo a         Milano se  contano ben quattordici. Lavorò anche nel Ticino dove costru nel   1872 l'organo di Stabio.

    BERNASCONI Luigi        ORGANARO
    Varese 1860 – 1927

    Fu attivo per lo più in Lombardia e nel varesotto con il padre, il più famoso Pietro Bernasconi. Assieme a suo padre nel 1876 esegue il rifacimento dell'organo
    meridionale del Duomo di Milano. Dopo la morte del padre diede un nuovo impulso all'attività di famiglia, costruendo diversi strumenti musicali di rilevante        
    importanza, alcuni dei quali per le chiese della Valle del Ticino.
    Alcuni tra gli organi più famosi  prodotti:

    - Picenengo (CR) organo del 1876
    - Locarno (CH ), S. Caterina nel 1897
    - Agnadello, parrocchiale di S.
      Vittore, 1897
    - Riva San Vitale  CH - 1900
    - Canegrate, Parrocchiale di S. Maria
      Assunta   
     - Lugano Cappella dell'Istituto S.
       Anna, 1913

     BERNASCONI Lorenzo        ORGANARO
    Varese 1822 - Varese, 25 / 5 /1890

    Lavorò col fratello Pietro

    BERNASCONI Pietro ( Piero)         ORGANARO
    Varese 1834 – Varese 27/ 5 /1895

    Attivo prima con il fratello Lorenzo, continuò l'attività con il figlio Luigi fondando la ditta “Pietro Bernasconi e figlio Luigi . Attivo per lo più in Lombardia e        
    varesotto. Sebbene le notizie sulla sua nascita siano scarse, di Pietro Bernasconi sappiamo che fu attivo dapprima con il fratello Lorenzo, continuando poi l'attività con
    il figlio Luigi, con il quale fondò la ditta "Pietro Bernasconi e figlio Luigi".
    Alcuni tra gli organi più famosi :
    - Mendrisio CH, 1876
     - Luvinate, SS. Ippolito e Cassiano
    - Castel San Pietro 1882
    - Milano,San Lorenzo Maggiore 1884
    - Lugano, Sant'Antonio  1890
    - Milano, Santa Maria della Pace 1891
    - Corbetta, San Vittore Martire 1895

BERNASCONI Francesco*  DECOR/PITT
Varese 24/6/1891 - 23/3/1975

Figlio di Ercole, anche lui decoratore e fratello di Giuseppe. Frequentò diversi corsi di decorazione ed ornato ottenendo anche un primo premio a Torino nell’ anno scolastico 1912-3. Fu insegnante di disegno ed ornato alle scuole serali di Varese. In Varese lavorò come decoratore e restauratore in numerose chiese e ville come San Martino, San Giuseppe, villa Mozzoni, Panza , Zapelli...
Nel 1949 restaurò le statue delle cappelle del Sacro Monte. Come pittore predilesse riprodurre i fiori. Fu appassionato di meridiane e le realizzo in diversi edifici di Varese come nella chiesa di San Martino, della Brunella, ella casa notaio Zanzi,  in villa Zanzi, casa Bernasconi in via Staurenghi, in villa Crugnola a Cartabbia ed a Velamio.

BERNASCONI Giuseppe* DECOR/PITT
Varese 1885 -2/3/1946

Figlio di Ercole, anche lui decoratore e fratello di Francesco. Studiò ornato e lavorò col fratello fino alla metà degli ani Trenta. Cn Piero Vignola, suo apprendiste, lavorarono all’androne di Palazzo Estense, nella villa-castello Martignoni a Buguggiate, alla chiesina di Valdarno di Albizzate, al ristorante Cairo e per molte ville a Varese.

BERNASCONI Giuseppe    PITT/AFF
Varese 1625-1692

Documentato a Piacenza come allievo del Genovesino, eseguì gli affreschi della volta con i principali episodi della vita del Santo, i Patriarchi sulla controfacciata, la Sacra Famiglia sull'arco di accesso al presbiterio e probabilmente anche gli affreschi della cupola nella chiesa di san Giuseppe in Campagna a Piacenza.

BERNASCONI  Marc'Antonio     INT
Varese             cit. 1604

Forse imparentato col Mancino, Brambilla gli attribuisce nel 1604 il disegno e l'esecuzione degli stalli del coro di S: Antonio abate in Varese.
Nel 1607 < lavorò alli coppi delle campane > in Sant'Antonio. Nel 1624 fornì i telai per la cupola di San Vittore.

BERNASCONI  Raffaele (Raffaello)  PITT
Varese                  cit. 1634

Fratello minore del Mancino. Affrescò, secondo Zanzi l'oratorio di San Rocco, poi casa Frontini in corso Matteotti nel 1634. Pare sia morto giovanissimo.

BERTINI Pompeo        PITT/VETRATISTA
Biumo Sup. 2/V/1825 - Milano 10/VI/1895

Figlio di Giovanni Battista, fratello minore di Giuseppe e padre di Guido, collaborò col padre alla pittura su vetro. Col fratello collaborò al restauro delle antiche vetrate del Duomo di Milano. Lavorò molto all'estero.
Suoi principali lavori:
- vetrata di San Vittore nella lunetta di S. Vittore in Varese
- vetrate storie di S. Ambrogio,Duomo Milano
- vetrate in santa Tecla ( in parte ) a Milano
- in San Martino di Lucca
- Santa Maria sopra Minerva in Roma
- San Petronio in Bologna
- Duomo di Como
- Duomo di Arezzo
- Cattedrale di Glasgow
- diverse chiese in Sud America
Fu scrittore umoristico di fama.

BIANCHI Angelo         FONDITORE
Varese            op. XIX – XX

Operò con i figli come fonditore di campane subentrati alla famiglia Bizzozzero negli anni Ottanta dell'Ottocento, che a Varese mantenne una fonderia per più di quattro secoli. Una succursale dei Bianchi venne aperta a Melide, dove, il 23 V 1894, furono fuse le prime campane: un concerto di tre campane per Salorino e la campana maggiore per la chiesa nuova dei signori Martinetti a Barbengo. I Bianchi furono presenti nel Ticino fino al 1965.

BIANCHI Carlo              ARCH
Varese???                op. 1675

Stese un progetto nel 1675 per la costruzione dell'oratorio della Madonna in Campagna a Cuasso al Piano,. L'opera fu conclusa nel 1691 ed è simile al Lazzaretto di Varese

BIANCHI Domenico          P/AFF
Varese??                cit. 1791

Dipinse le decorazioni e gli scenari del Teatro di Varese.

BIANCHI  ???             PITT
Varese??                cit. 1729

Dipinse con i fratelli Giovannini presso le monache di santa Teresa.

BIANCHI  Federico *     PITT/AFF
Velate o Masnago 1638?? - 1706

Genero e scolaro di Ercole Procaccini junior, lavorò verso il 1683 alla cupola di sant’ Alessandro in Milano con Filippo Abbiati.  Fu attivo in diversi centri della Lombardia e del Piemonte. Non è nota la data di nascita del pittore ma sappiamo che nel 1658 riceve alcuni pagamenti dalla Fabbrica del Duomo di Milano.
Sue opere:
-  affreschi della cappella della Maddalena alla Certosa di Pavia, intorno al 1663
-  parte della decorazione della cappella di Santa Marta in San Vittore a Varese, riferibile al 1670
- dal  1677 lavora, a fianco dei fratelli Grandi, nella distrutta chiesa di San Francesco a Varese, alla cui decorazione contribuirà fino al 1698
- verso il  1679  nella decorazione delle navate laterali del santuario di Saronno
- tra il 1683 e il 1698 lo troviamo nella chiesa di Sant'Alessandro a Milano
-  due pale eseguite per la chiesa di Santa Maria del Carmine,
-  Deposizione,  ora conservata nella parrocchiale di Misinto
-  la Carità, nella chiesa di San Vittore a Varese
- affreschi della cappella dell'Umiltà di San Francesco al Sacro Monte di Orta
- lavora alla XIII cappella del Sacro Monte di Varese
- partecipò ai grandi cicli di teleri commissionati in questi anni dal Duomo di Milano ( Santa Caterina salva una donna e San Carlo appare a un ammalato nel  Duomo di Monza troviamo l'Ambasciata di Gregorio Magno a Teodolinda, datata 1704 (Coppa, 1989c).
Fu attivo anche ad Asti , a Torino ( san Maurizio)e Vigevano.
Suoi disegni si trovano all’Ambrosiana.

BIANCHI Francesco Maria*    PITT
Fogliaro 1689 ? -     Velate 5/11/1757

Figlio di Salvatore Bianchi  e si formò alla scuola del padre, operò spesso con  i Giovannini.
Sue opere:

- 1713-1714 affianca il padre Salvatore nella decorazione ad affresco della chiesa della Beata Vergine delle Grazie a Busto Arsizio
- 1723 martirii dei Santi Bartolomeo e Lorenzo sulle pareti della chiesa di San Martino a Varese,
- 1727 affreschi della cappella del Battista nella basilica di San Giovanni a Busto Arsizio
- 1726/1729 affreschi , perduti, della scomparsa chiesa di Santa Teresa a Varese
- 1727  pala della Madonna col Bambino e i Santi Francesco e Lucia, donata alla sua morte da Salvatore Bianchi alla parrocchiale di Santo Stefano a Velate, ma secondo il Colombo  eseguita in collaborazione con il figlio
- 1731  affreschi nella cappella dell'Angelo Custode nella chiesa di San Rocco a Busto Arsizio
-  1734  due Storie di Sant'Antonio Abate nel presbiterio della chiesa di Sant'Antonio a Lugano, entro quadrature dei Giovannini
- 1742 interno della parrocchiale dell'Assunta a Ghemme
- 1752  ciclo di San Cristoforo a Vercelli
- 1757  collabora con il Baroffio alla decorazione della cupola e dei catini delle absidi minori del santuario di Santa Maria del Monte a Varese.
Altre opere attribuite:
- affreschi a Palazzo Clerici a Milano
- Venere e Cupido all'Isola Bella
- navata mediana del duomo di Monza

BIANCHI Fratelli        PITT/AFF
Masnago            op. 1665 c.

Con Pietro del Sole operarono nella cappella di santa Marta e nel coro di san Vittore in Varese.

BIANCHI  Salvatore *        P/AFF
Fogliaro o Velate 24/5/1653  - Velate 25/1/1727

Attivo, soprattutto come freschista e decoratore, in diversi centri della Lombardia e del Piemonte. Sue opere:
- nel 1674, gli  vengono commissionate quattro tele, perdute per la collegiata di Santa Maria ad Arona, contemporaneamente impegnato a Milano nel palazzo dei Pusterla, conti di Venegono,
- decorazione di Palazzo Trucchi a Torino, andata perduta
- nel 1683 risulta menzionato come "pittore di Sua Altezza Reale" a Torino ove opera in Palazzo Reale (1685-1689) insieme ad altri
- ad Asti esegue affreschi con storie bibliche  nella chiesa di Sant'Anastasio (ora Asti, Pinacoteca Civica, 1689?)
- alla fine degli anni Ottanta  è certamente a Varese, dove nel 1688 offre ai deputati della Fabbrica del Sacro Monte la propria disponibilità per eseguire un affresco sulla parete esterna della IX cappella, quattro anni più tardi  esegue le tre scene dedicate al Martirio di San Vittore nel coro dell'omonima chiesa varesina, cui farà seguito l'intervento  nel santuario di Santa Maria del Monte (1696). Sempre a Varese lavorò nella a distrutta chiesa di San Francesco (1692 e 1723). Altri cicli di affreschi si trovano  della chiesa di San Pietro a Carcegna (1707), dell'Ossario della chiesa dei Santi Quirico e Giulitta presso Orta (1711) e della chiesa della Beata Vergine delle Grazie a  Busto Arsizio  insieme al figlio Francesco Maria. Nel 1717 il Bianchi risulta  attivo a Torino dove realizza alcuni affreschi, tuttora esistenti, nel Palazzo Provana di Druent.  La sua attività di freschista arrivò  a Bergamo (chiesa della Trinità) e nelle chiese distrutte di San Colombano a Como e di San Francesco a Milano. Pier le opere su tela di  ricordiamo la pala della cappella di Villa Alari a Cernusco sul Naviglio e quella in Santo Stefano a Velate che, come si apprende dall'iscrizione, fu donata dal pittore nel 1727, anno della sua morte.
Tra gli studi più recenti vedi Caprara V., Documenti per Salvatore Bianchi,  RSSV,XXII, 2001

BIROLDI Famiglia    ORGANARI
Varese

Sono stagnini emigrati in Germania dove appresero l’arte di fabbricare organi da chiesa. Dalla bottega, in tempi successivi,  uscirono   altri celebri organari: Pietro Talamona, che preleverà l’attività dei Biroldi, Luigi Mentasti, i fratelli Giuseppe e Pietro Bernasconi, cui faranno seguito i fratelli più giovani, Cesare e Pietro.

    BIROLDI Gio. Batta        ORGANARO
    Mergozzo NO 5/12/1712 -

    Capostipite e padre di Eugenio.
    
    BIROLDI Eugenio Francesco       ORGANARO
    Varese  16/11/1756 - Varese 23/10/ 1827    

    Apprende l’arte dal padre e subito viene segnalato come uno dei più prestigiosi, abili
    e seri organari  lombardi. Dalla vasta produzione  segnaliamo:
    a Milano gli organi in
    - Santa Maria presso S. Celso,
    - santa Maria Segreta
    - san Lorenzo Maggiore,
    - il Carmine,
    - sant’Ambrogio.
    Fu attivo anche in Ticino
    - nel 1775 aggiustò l'organo di S. Pietro e quello dell'Oratorio della Madonna della
    Fontana ad Ascona
    - nel 1800 costruì l' organo. nuovo di S.  Carlo a Lugano
    - nel 1811 quello di S. Vittore di  Balerna
    - nel 1822 quello di S. Sisinio a  Mendrisio
    Operò a Pallanza, in Valtellina, Como, Cremona
    In zona :
    - Morosolo, Abbiate Guazzone, Prospiano,  Viggiù, Bosto, Laveno, San Vittore e
    sant’Antonio a Varese
    Non ebbe discendenti ma trasmise le sue conoscenze al nipote Luigi Maroni che ne
    assunse anche il nome.

    MARONI BIROLDI Eugenio        ORGANARO
    Varese 14/8/1790 - Novara 15/5/1842

    Nipote e continuatore dell’attività dello zio Eugenio. Celebrato quanto lo zio. Tra i
    suoi lavori  :
    - Guardabosone VC
    - Arcisate
    - Torino alla Gran Madre
    - Sacro Monte di Varese
    - Duomo di Milano
    - Milano, chiesa del Carmine
    - Milano S. Maria delle Grazie
    - Buguggiate
    Morì improvvisamente a Novara.

BIZZOZZERO Attilio*        PIT
Varese 28/8/1876 - 1/7/1913

Studiò a Brera con Gerolamo Induno, e fu premiato con l’argento.
Fu un buon ritrattista, schivo e timido. Sue opere presso gli eredi e i privati di Varese.

BIZZOZERO Famiglia*    FONDITORI     Varese            DI CAMPANE

    Bizzozero Felice    op.  XIX

    Appartiene ad una famiglia di fonditori varesini che dominò il mercato campanario ticinese della metà del Settecento per circa un sec. Imparate l'arte dai Sottile,
    rilevarono la loro fonderia varesina verso la metà del Settecento. È difficile stabilire un elenco completo delle campane costruite da ogni singolo membro di questa
    famiglia poiché molti bronzi portano la scritta “Bizzozerus Varisiensis”, “Bizzozeri Varisiensis Fecerunt”, “Bizzozeri Varesienses Feverunt” dal 1764, o “Bizzozero
    di Varese”

    Bizzozero Francesco op. 1875

    Nel 1875 fuse le campane per san Vittore di Varese. Le campane della Chiesa parrocchiale di Cilavegna nel 1817 sono state fuse da un F. Bizzozzero,
    probabilmente un suo avo.

    Bizzozero Giambattista op. sec. XVIII

    Nel 1760 rinnova la campana grossa dell' Immacolata Concezione a Lugano e nel 1810 compera una campana rotta agli amministratori della stessa chiesa
    Nel 1811 fu minacciato di morte da un concorrente locarnese.

    Bizzozero Giovanni  dal 1786

    Fonditore di campane varesino. Lavorò nel Ticino a partire dal 1752 fino ai primi
    decenni del sec. successivo .
 
    Bizzozero G. Cesare  

    Successore di Felice

    Bizzozero, Giuseppe sec. XVIII-XIX
    Fonditore di campane varesino.
 
    Bizzozero Innocente     cit. 1823

    Bizzozero Parius     op. XVIII° sec

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BONAVENTURA*   da       MIN
Varese            op. XVII° sec

Miniaturista, dipinse col fratello o confratello Ferdinando da Vico Morcote i 4  " in-folio" dei libri dei cantici per il monastero di santa Maria degli Angeli a Lugano, firmati Bonaventura à Varisio.

BONAZZOLA   Arcangelo  CERAM
Varese            CIT. 1787

Il 14 giugno 1787 presenta domanda per poter < eriggere nel borgo di Varese una fabbrica di piatti di terra >

BONINI ( Bonino ) Giuseppe         PITT è nato Briga Novarese op. 1766 -1777

BORBONE  Ferdinando        PITT/MIN
Varese

Adamollo dice che fattosi cappuccino si distinse nella miniatura.

BREGONZIO Giuseppe*        SC
Sacro Monte di Varese    vivente 1879

Allievo per molti anni di Vela e poi suo amico. Smise la professione artistica per subentrare alla cava paterna di pietra bianca al Sacro Monte. , abitando a Fogliaro. Opere:
- statua di Leopardi modellata dal Tabacchi e scolpita dal Bregonzio posta ( oggi non più) nella piazza maggiore di Recanati ( la stessa o una copia potrebbe essere a villa Marazza a Borgomanero )
- a Torino la raffigurante la Scienza, che fa parte del monumento a Sommelier ( ideatore della galleria del Cenisio ). Questo monumento fu lavorato a Fogliaro.

BUZZI Gabriele*        SC
Varese            cit. 1780

Fratello di Arcangelo, realizzarono insieme un tabernacolo a Velate di Varese e capitelli e le lesene in san Vittore ad Intra. Altare in sant’Antonio a Varese  opera di Gabriele Buzzi di Viggiù, lavorato e costruito verso il 1780.

BUZZI Galiano Pietro        ARC
Varese            cit. 1590-1600

Le cappelle maggiori del Santuario di Locarno pare siano da scrivere al padre varesino Pietro Buzzi Galiano che per un quarantennio resse il convento del Sasso.

BUZZI Giovanni Maria        SC
Varese?                op. 1601-5

Aveva bottega di scalpellino e nel 1601-5 lavorò al Sacro Monte di Varese

CALCAGNO Giuseppe*        PITT
Varese 1897-1967

Professore di disegno a Varese e pittore figurativo.

CAMPANIGO  famiglia     PITT
di pittori attiva in Varese e nell'area piemontese da cui discendono Galdino di Varese e lo Spanzotti e imparentata con i Tatti.

    GIOVANNI            PITT
    detto Ingegnere        cit. 1446
    Varese

    Padre di Galdino e figlio di Rodolfo ( Redulfus ). Pittore dimorante a Varese.

    JERONIMO ( Gerolamo )* de PITT
    Varixio ( Varese )    cit. 1462-97        

    Citato nel “compendio Comolli “ e nel” registro Bondioli “ come pittore. Nel 1916 il pittore Conconi acquisiva per la sua collezione < due affreschi firmati  da un
    ignoto pittore del ‘400, Jeronimo de Varixio, ...>. Dallaj propone l’identificazione con < magister Hieronimus de Campanigo pictor >.
    Dimorava alla Motta ove lasciò un affresco dedicato alla Adorazione del Bambino ( attribuito ). Nel 1497 redige il testamento.

    PETROLUS de    PITT
    Varixio cit. 1423 - morto ante 1467

    Figlio di Rodolfo, fratello di Giovanni e Tommaso. Autore col fratello Tommaso di un affresco nella chiesa campestre di S. Maria di Ferno firmato < Petrolus de
    Varixio et Thomas fratres eius pinxerunt op. >.

    PIETRO        PITT
    Varese ??? - morto nel 1470

    Da un atto in cui Girolamo è testimone viene citato < Hieronimus de Campanigo filius quondam magistri Petri pictoris >. Da non confondere con Pietro da
    Campanigo padre di Martino Spanzotti.

    SPANZOTTI Pietro( da Campanigo )*        PITT
    Varese        op. 1470 - 1505

    Padre del celebre Giovanni Martino e Francesc o, spesso indicati come nati a Varese e trasferiti in Piemonte col padre. Operò a Casale Monferrato dal 1470 al 1505.

    REDULFUS  PITT
    Varese     cit. 1419-1423

    E’ detto figlio del fu Martino de Campanigo

    TOMMASO  de    PITT
    Varixio         cit. 1423

    Figlio di Rodolfo, fratello di Giovanni e Petrolo . Autore col fratello Petrolo di un
    affresco nella chiesa campestre di S. Maria di Ferno firmato < Petrolus de Varixio et         Thomas  fratres eius pinxerunt op. >..
_________________

CANAVESE Giovanni Pietro    INT
Varese???         cit. 1689

Fece le cantorie per la chiesa di san Francesco a Varese nel 1689.

CANTU’ Mario             ARCH/ING
Varese               fine 800 primi 900

Progettista di varii edifici a Varese, nel 1919 la Conceria Cornelia con Paolo Cantù, nel 1928 Collegio civico con Vittorio Morpurgo. Nel 1934 progettò il campanile di san Vittore di Casbeno.

CANTU’ Paolo*             ARCH/ING
Varese            cit. 1897/8

Progettista di varii edifici a Varese, nel 1897 progettò la chiesa di san Vittore a Casbeno e successivamente la parrocchiale di Cartabbia. Nel 1898 su incarico di Francesco Tamagno progettò l’oratorio nella  villa Tamagno in sostituzione del vecchio.

CARANTANI  Andrea*    INT                     
Varese            cit 1569

In san Vittore di Varese,  nella sacrestia si trova un suo armadio con intagli; è anche autore degli stalli del coro. Discendente di una famiglia varesina di intagliatori ancora operosa nel 1767 quando le furono commissionati mobili per palazzo Estense di Varese. E’ l’iniziatore  della tradizione locale di intaglio continuata dal Castelli.

CASTELLI Antonio*        STUC
Varese??        op. 1767

Suoi alcuni lavori di stucco a Palazzo Estense di Varese.

CASTELLI     Bernardino    *    INT/SC
Velate battezzato 30/3/1646 - Varese 22/5/1725

Fu battezzato con il nome del padre, morto poco prima della sua nascita. In gioventù fu priore e tesoriere della confraternita del S.Rosario con sede nell’Oratorio di S. Domenico a Varese (dal 1687 alla morte, avvenuta nel 1725) . Ebbe probabilmente la sua crescita artistica nell'ambito della costruzione del Sacro Monte di Varese, grazie alla protezione dello zio, Don Andrea Castelli, allora parroco di Santa Maria del Monte. Durante questo periodo poté conoscere Antonio Pino da Bellagio, che influenzò la sua tecnica e il suo stile. Collaborò inoltre con il doratore Paolo Glusiano di Angera . Le sue opere, tutte di carattere religioso e di stile barocco, si trovano principalmente nel varesotto.
Ricordiamo nella basilica di San Vittore a Varese
-  i pulpiti e la cantoria , 1675
- gli organi
- la battaglia di Lepanto, 1702
-  il grande crocifisso, sostenuto da angeli (1712)
- l'altare ligneo ora  nella chiesa di San Giorgio a Biumo Superiore
- il modello in legno di noce del campanile di Varese, alto 4 metri, ora a villa Mirabello unitamente ad un mobile da sacrestia
- in sant’Antonio a Varese nella navata destra vi è una sua opera giovanile
altre sue opere:
-  gli altari lignei di Caronno Varesino 1684,
 - di Daverio (1687)
- nel 1690 lavora a Casorate Sempione, con il maestro Antonio Pino alla cantoria
 - di Vergiate (1691),
- pulpito e gruppo dell’Addolorata in san Rocco a Gemonio
- presbiterio intagliato in san Martino a Marchirolo  proveniente da san Giovanni di Varese
- il crocifisso sull'architrave del presbiterio della chiesa di S. Stefano a Mezzana (1693) -
-  il pulpito della chiesa di San Giulio a Cittiglio (1702).

CATTANEO Alessandro     PITT
Varese            attivo 1860

Il 9/6/1860, il pittore Alessandro Cattaneo parte con un manipolo di varesini per la spedizione di Garibaldi in Sicilia, fu fatto poi prigioniero il 27/4.

CATTANEO Alessandro     ARCH/ING
Varese            attivo 1865

Fu giudice nella commissione per la scelta del concorso per l’erezione del monumento al  Cacciatore delle Alpi assegnato a Luigi Buzzi Leoni.

COLOMBO  Aurelio*    INC/PITT
Varese 1785 - vivente 1836

Che sia originario di Varese lo rileviamo dalla firma posta nell’incisione raffigurante il gruppo dell’Addolorata in san Vittore in Varese. Fu allievo di Longhi, risiedette e lavorò a Milano. L” Interprete milanese” del 1828 lo cita come incisore a taglio e pittore in miniatura, domiciliato in contrada del Monte 1261. Era ancora attivo nel 1836, infatti l” Almanacco del commercio di Milano, guida per l’anno 1837, edizioni Placido Maria Visaj “ lo cita a pag. 114 come incisore, sempre dimorante in contrada del Monte. Sue opere.
- incisioni da Raffaello : Strage degli innocenti
- da Bernardino Luini : Vergine col Bambino
- da Marcantonio Raimondi : copie (Raimondi incise la Strage degli Innocenti
  di Raffaello )

COLOMBO Francesco        INT
Varese 30/11/164 - 1/11/1905

Restaurò le opere di Bernardino Castelli in san Vittore a Varese.

COLOMBO Giulio*        SC
Varese 26/11/1886 - Varese 28/4/1966

Espose alla galleria Varese di Varese, un suo ritratto con figlia eseguito dal Montanari si trova ai Musei di Varese.

CREMONA Gino        ING
Varese        cit. 1911

Autore di villa Petracchi a Varese.

CREMONA Giuseppe        PITT
Varese??        morto nel 1862

Sacerdote e dilettante di pittura che restaurò  l’Addolorata ( non si sa se la statua o la cappella) Ornò e dispose buoni quadri nella Prepositurale. Restaurò le statue del Silva e del Bussola al Sacro Monte di Varese.

CRISTOFORO da Varese    SC/ARCH
Varese            cit. 1486

Nel 1486 fu chiamato a compiere lavori nel palazzo Comunale di Jesi, con lui era Martino da Varese.

CRISTOFORO da Varese*    SC/ARCH
Varese            cit. 1495

Lavorò nel Duomo di Como per la < doratura del globo e della croce sopra il globo  che sormonta il tabernacolo che è nel mezzo della sommità della facciata, e finisce con girevole pennoncello o banderuola in lamina di ferro>. Probabilmente fu anche l’ artefice di tutto questo.

CRISTOFORO da Varese    FABBRO
Varese            cit. 1535

A confermare l'inizio dei lavori in luglio, nel Santuario di Saronno è un doppio pagamento, effettuato ad aprile e a giugno del 1535, al fabbro incaricato di porre delle zanche in ferro in mezzo alla cupola per issare la scultura del Dio Padre. Il 25 aprile il fabbro Cristoforo da Varese riceve dai fabbriceri del Santuario 15 lire per il "faramento che al fa per atacare el Dio Patre" 26 giugno. Vengono consegnate a Cristoforo da Varese 10 lire "per saldo del feramente misse al Dio Patre”

CROCE Carlo Maria*    PITT
Sacro Monte di Varese    cit. 1775

Marliani in occasione della visita del cardinal Pozzobonelli, nel 1775, registra   < tutte le statue furono dipinte dal Lod.to pennello del S.r C.M. Croce, allievo del cav. Bianchi di Fogliaro >; le statue facevano parte dell’allestimento scenico. Dipinse anche le statue presenti, una volta, in piazza Porcara a Varese.

CROCE Gio. Battista        PITT
Sacro Monte di Varese    cit. 1757

Effigiò  san Matteo nella chiesa omonima di Malnate nel 1757. Al Sacro Monte , a sinistra dell’organo, mostra un ritratto della Beata Caterina, opera di Giovan Battista Croci

CRUGNOLA Giovan Battista*    INT
Biumo Superiore        op. 1750

Le grandiose bussole lignee in fondo alla navata di san Vittore a Varese sono opera sua. Continuò la tradizione di intagliatori in legno iniziata da Andrea Carantano e proseguita da Bernardino Castelli.

DAVERIO Francesco*    ARCH/ING
Calcinate del Pesce 3/4/1815 - Roma 3/6/1849

Famoso patriota.
Laureato nel 1839 all’università di Pavia in Ingegneria e architettura. Fece pratica a Varese presso lo studio dell’ing. Ponti e operò nel prestigioso studio dell’ ing. Gerli a Milano. Partecipò ai i moti di Milano del 1848, fu poi Capo di Stato Maggiore della Repubblica Romana; combatté a Velletri e morì nella difesa del Casino dei Quattro Venti sul Gianicolo avendo il grado di capo di Stato Maggiore della Legione italiana.

DAVERIO Pietro Antonio*        SC
Varese         op. 1588/1635

Artista molto lodato dal Moriggia. Fu attivo per lunghi anni nel Duomo di Milano, l’ultima notizia è del 1635.
A Milano  lavorò  nel sepolcro dell’arch. Pellegrino Pellegrini.
Nel Duomo di Milano abbiamo:
- la statua di santa Cristina nell’altare di santa Agata
- le statue barocche del timpano dell’altare del Sacro Cuore  sono degli scultori Andrea Rinaldi, Michele Prestinari e Pietro Antonio Daverio
Alla Cà Granda ( Ospedale Maggiore ) esiste una statua san Carlo datata 1603, in marmo bianco.

DEL SOLE Giovan Battista*    PITT/INC
Varese         op. 1644/82

Brambilla lo qualifica come patrizio varesino.
- affreschi  delle Marie al Sepolcro nella cappella di santa Marta in san Vittore di Varese
- affreschi in san Giuseppe sempre a Varese nella volta nel 1658
- operò anche nello scomparso convento dell’Annunciata.
Nella Collegiata di San Pietro a Broni  a destra "La battaglia di Lepanto" tela del varesino  Giovan Battista Del Sole del 1662.
A Olgiate Olona nella chiesa dei santi Stefano e Lorenzo  il Martirio di Santo Stefano, attribuito a Giovan Battista del Sole, ma più probabilmente di  Daniele Crespi.
Operò in varie chiese a Milano come affreschista, sue opere a Brera e all’Ambrosiana.

DIONIGI da Varese        ARCH
Varese            cit. 1543

Tra i pi ù noti architetti del tempo, attivo e stimato a Milano ove ricoprì cariche ufficiali.
Ristrutturò la chiesa di san Sempliciano a Milano.

DOMINI Oscar        PITT
Varese 13/8/1898 - 14/10/1972

Professore a Varese e membro dell’Associazione Artisti indipendenti.

DONATI Riccardo*    PITT/REST
Fogliaro         op. 1920

Restaurò alcune cappelle del Sacro Monte di Varese. Nel 1910  ritoccò l'interno della Cappelletta dell’Addolorata a Brinzio.

ERMOGLIO Domenico        IMPRESARIO/ING
Varese        cit. 1736/40

Nel 1732 firma, assieme a Ludovico Toniacca, un contratto per lavori "da mastro da muro" al cantiere delle Regie Segreterie di Torino, impegnandosi a seguire il progetto e le istruzioni di Filippo Juvarra. Nel 1736  assieme a Francesco Maria Righino è impegnato nel cantiere della sala d'arme dell'Arsenale di Torino.
Nel 1740, assieme a Galleazzo Pagano di Valsolda, firma un contratto per vari lavori alla piazza del castello reale di Torino.

ERMOLLI Vittore     ORGANARO
Varese 1853 -

Ex dipendente di Giuseppe Bernasconi. Sue opere a :
- Bellinzago Novarese
- Crevola d’Ossola
- Lainate

FONTANA Luigi        SC
Capolago 1865 -  1946

Padre di Lucio e podestà di Comabbio. Nel 1890 apre a Rosario in Argentina un atelier di scultura. Famoso il Memoriale di Cristoforo Colombo oltre ad altre molte opere, soprattutto mausolei, tra cui i monumenti al general Belgrano a Buenos Aires, quello del generale San Martin a Santa Fè, il monumento <all’Agricoltura> a Esperanza.
Fu membro della commissione edilizia e presidente della società degli Ingegneri e Architetti di Rosario, oltre che presidente e vicepresidente del circolo italiano di Rosario.
Alterna la sua attività tra Italia ed Argentina.

FRANCESCO di Ambrogio da     SC?
Varese            cit. 1453

Nel 1453 cava travertini con i suoi soci a santa Adriana a Roma,  possiamo pensare che come scultore stesse scegliendola materia prima?

FRANCISCUS            PITT
Velate            cit. 1362

Gli vengono attribuiti gli affreschi di san Cassiano a Velate di Varese; conosciuto per il testamento fatto con la moglie.

FRASCONE Bernardo    OROLOGIAIO
Varese            op. 1756

Marliani ricorda che nel 1756 < si fece fare dalla Comunità di Varese per opera di B.F. di Varese l’orologio nuovo al Campanile...... e si pose al medesimo la sfera che prima non c’ era..>

FREGOSI Carlo        PITT
Varese 1884 - 1934

Pittore e insegnante alla scuola d’arte G: Bernasconi a Varese, ha esposto nel 1921 con gli Amici dell’Arte di Varese e con una personale alla Galleria Prevosti nel 1928. Decorò presso l’istituto Dell’Acqua di Busto a stucchi e ad affreschi il Salone conferenze
 nel 1928.

GALDINO  ( Baldinus )* da    PITT
Varese            noto dal 1478

Scarsissimi sono i dati biografici del pittore il cui nome "GALDINUS DE VARISIO" compare con la data 1498 nella targa dipinta presso l'imposta dell'arco destro degli affreschi nella cappella della Madonna del latte in Santo Stefano di Bizzozero a Varese
Insieme a "IOB. DE PIORIS"  firma ("GALDINUS VARIXIO") il Polittico già in San Gottardo a Carmine Superiore , sulla sponda piemontese del lago Maggiore, e ora nella collegiata di San Vittore a Cannobio.
Si ipotizza che il pittore praticasse la pittura su vetro. Il primo fu Bertolone  a menzione nel 1535 di un "Bernardinus de Campanigo filius emancipatus magistri Galdini” ovvero come appartenente alla famiglia dei Campanigo , cui appartiene anche Giovan Martino Spanzotti lungamente attivo in Piemonte . La data di morte di Galdino, non è nota ma vivente nel 1535.
- chiesa di Villa a Castiglione, affresco parete destra: Bimbo con san Sebastiano e  san Rocco
- affreschi nel ciborio ogivale di sibille e  profeti, dottori della chiesa e simboli degli
  evangelisti, 1498, santo Stefano a Bizzozzero

GANDINI Elia        ORGANARO
Varese            cit. dal 1907

Uscito nel 1907 dalla ditta Cesare Bernasconi e figlio, fondò con Francesco Nasoni una ditta a Varese. Dopo 8 anni  sciolse la società e continuò da solo. Nel 1921 rilevò la famosa casa Pavese dell’Ing. Giulio Lingiardi.  Considerato tra gli organari più qualificati di quel periodo, lavorò  a Besano, Finero NO, Carbuta SV.
Lavorò molto anche nel Ticino dove restaurò, tra l'altro, l'organo di Rancate.

GARONI Gerolamo    FOTOGRAFO
Varese        cit. 1862

Nel giugno 1862 si incarica il < concittadino prof. Gerolamo Garoni, dilettante di fotografia> di fornire una fotografia dell’interno e una dell’esterno del Battistero di Varese.

GERBINO Giacomo    CERAMISTA
Varese??            op. 1564

Sua una targa devozionale in terracotta invetriata conservata nei musei civici di Varese e firmata < ho. opus.ff. jacobus gerbino a nome / de li bocalerj de Varexio.1564>

GHIGGINI  famiglia        DEC/STUCC/ INDORATORI/ CORNICIAI
Varese dal 1822 ad oggi

Nasce nel 1822 quando Eugenio Ghiggini apre un negozio di “ indoratore ed inverniciatore di carrozze e serramenti “ in pazza delle Oche. Per molti anni si distinsero anche nella produzione di soprammobili in “ carta Varese”. Dal 1976 diventa galleria d’arte tuttora operativa. Molte ville, nel lungo periodo di attività, sono state restaurate e decorate da questa “ bottega “. Ricordiamone alcune :
 a Varese
villa Esengrini, Casa Cattaneo in via Fiume, villa Ponti a Biumo superiore, palazzo Litta Modigliani a Biumo Inferiore,
a Casciago villa Lauger
a Bisuschio villa Cicogna Mozzoni,
a Casciago villa Castelbarco
oltre che lavori di pregio a Milano nelle case degli stessi di cui sopra.
Ricordiamo i loro nomi:
    Eugenio 1802 - ???
    Emilio 1845 - 1889
    Achille 1874 - 1941
    Emilio 1897 - 1974
    Achille 1926 - 2002
    Emilio 1953 - vivente

GIACOMO di Beltrando da*        ARCH/SC
Varese                cit. 1488

Lavorò al compimento del palazzo comunale di Jesi con Cristoforo di Martino di Varese.
Controllare  Cristoforo da Varese, indicato a Jesi nel 1486.

GIACOMO ( Jacopo) da         ARCH
Varese            cit. 1439-58

Dal 1439 il M° da muro G.d.V. lavora alla costruzione delle fortificazioni di Rieti, continuando ancora negli anni  1451/2 e poi nel 1458 intraprende la costruzione del castello della Guardiola sempre a Rieti.
A Ripatransone c'è la Chiesa di S. Rocco edificata nella prima metà del XVI secolo, con portale in arenaria opera di M. Giacomo da Varese.
Lavorano con lui:
- Ambrogio a Varese
- Giovanni da Varese e
- Jacopo da Varese ( un altro?)
tutti figli di Pietro da Varese.
Nel 1454 effettua scavi a Monte Caprino  per recuperare marmi ( per lavorarli??).

GIORGIO da*        SC/ARCH
Varese            cit. 1474

Nel 1474 è pagato per lavori alla rocca di Santa Marinella, insieme a Giovanni Piccinino di Varese.

GIOVANNI ANTONIO da*        SC
Varesio (Varese )        cit. 1560

Lavorò ala loggia superiore del Palazzo Apostolico a Roma. Potrebbe essere  il pittore Vanosino.

GIOVANNI d’Andrea da*        SC
Masnago             noto 1460/4

Un Johannes marmorarius figura nella lista dei < ministeria et officia domus pontificalis Pii II°> ma non è ammesso nel grande tinello ( 1460 ).
Nel 1461/2  un J. Andreae de Masnago ( detto anche Giovanni Lombardo ) risulta scultore del palazzo Apostolico, riceve mandati di pagamento in ragione del suo salario. Forse è lo stesso lapicida che nel 1460 ricevette l’ordine i fare palle da cannone. Risulta ancora attivo nel 1464.

GIOVANNI d’Antonio da*       ARC
Varese            op. 1460-73

Nel 1460/64 un Giovanni da Baveno ( ritenuto però Giovanni da Varese ) lavora come scalpellino a san Pietro in Roma.
Nel 1472 vende un orto a Roma, nel 1473 un Giovanni da Varese risulta debitore verso Giovanni di Gasparo di Como, marmoraro.

GIOVANNI da        ARCH
Varese            op. 1573

Villa Mondragone a Frascati , allora di proprietà del cardinale Altemps, fu  servita di acqua grazie all’impegno assunto da maestro Giovanni da Varese di condurvela.


GIOVANNI Antonio da       PITT        Varese detto Vanosino vedi Vanosino

GIOVANNI da*            ARC
Sant’Ambrogio ( di Varese)        op. 1456

Lavorò col Filarete alla progettazione dell’Ospedale Maggiore di Milano.

GIOVANNI Piccinino da SC/ARCH
Varese            cit. 1474

Nel 1474 è pagato per lavori alla rocca di Santa Marinella, insieme a Giorgio da Varese.

GIOVANNI Pietro da*     SC
Varese        op. 1481

Lavorò come statuario al Duomo di Milano.

GIOVANNI Pietro da *    AFF/PITT
Velate            inizi 500

Gli sono attribuiti gli affreschi in santo Stefano di Velate e quelli in santa Maria a Binago.

GIUDICI Fedele        ARCH
Varese            cit. 1807

Componente della Commissione di pubblico Ornato a Varese.

GIULIANO da        ARCH/IMPR
Varese            citato 1477

Nel 1477 propose insieme ad altri la costruzione del castello di Sasso Corbaro  Bellinzona.

GRANDI Gio. Antonio *        PITT
Varese        op. 1751

Dipinse la facciata dell’ oratorio della chiesa di santo Stefano a Viggiù.

GRANDI GIOVAN BATTISTA*                        PITT/QUAD
Bizzozero (Va) 1643 - Bizzozzero 20/4/1718.

In dizva è considerato gemello di Girolamo entrambi nati nel 1638. Per le opere vedi il fratello Girolamo.

GRANDI GIROLAMO*                                PITT/QUAD
Bizzozero 1658 - Milano 3/5/ 1718.

Esponenti di punta del quadraturismo lombardo tra Sei e Settecento.
Le loro opere principali:
- eseguirono le riquadrature delle casse dell'organo e della cantoria di S. Vittore (Varese).
- gli affreschi della cappella dedicata a Gesù che sale al Pretorio del Sacro Monte di Varallo, anteriori al 1671, e spettanti solo Giovan Battista
- nella distrutta chiesa di San Francesco a Varese furono lungamente impegnati a partire dal 1677 (figure di Federico Bianchi)
-  dal 1681 al 1693 a Milano, presso la parrocchia di San Salvatore, Giovan Battista e Gerolamo impegnati  nella decorazione della cappella maggiore e del coro della chiesa di Sant'Alessandro (il contratto è del 1683 e vi compare solo il nome di Giovan Battista)
-  al 1679 circa risalgono gli affreschi della cappella con Gesù ricondotto davanti a Pilato ancora al Sacro Monte  di Varallo
-Certosa di Calci presso Pisa (1685)
- Sacro Monte di Orta (XIII cappella, con Federico Bianchi)
-dal 1692 al '99 eseguirono l'architettura dipinta alla XIII Cappella della discesa dello Spirito Santo, al Sacro Monte di Varese.
- dal 1695 al 1698 risalgono gli interventi  nella volta della cappella dei Mercanti e in Palazzo Carignano a Torino.
- dal 1700 al 1702 lavorarono nella cupola di Santa Maria della Croce a Crema
- nel 1704  affreschi palazzo Litta Modigliani  e nella parrocchiale a Biumo Inferiore
- nel  1715  in Milano presso S. Maria della Fontana, S. Calimero, nell'oratorio dell'Angelo Custode al S. Sepolcro e nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
- Livorno, Torino, Bologna, Monza sono altri dei luoghi in cui furono attivi.
- altre opere sono conservate nella sagrestia di S. Barnaba a Milano, nelle chiese di S. Maria del Carrobiolo a Monza e di S. Francesco a Saronno.
Ricordiamo anche interventi a Varese  l’ ornato della casa di via Vetera a Varese ( ex Convento ), una edicola in sant'Antonio, i prospetti architettonici e figure nella chiesa di san Francesco a Biumo superiore, a Casbeno presso Villa
Recalcati  l’ultima opera dei due fratelli
Grandi, pittori varesini morti nel 1718, fu la “sala in Casbeno del Sig. Marchese Gabrio Recalcato” ( Adamollo ).

GRIFFI Corrado*        INT/SC
Varese            se. XV°

A lui è attribuita < l’Addolorata> , trittico ligneo che si trova in san Vittore a Varese
Recentemente è stata attribuita a ANDREA   RETONDI da Saronno ( vedi ), conosciuto anche come Andrea da Milano,vale la pena di ricordare il nominativo per ulteriori ricerche.

GRIFFI Lodovico        SC/ORN
Varese            op. 1582-1609

Il Morigia nel 1603 descrive il santuario di Locarno, Madonna del Sasso < oggidì ampliata e ornata con stucchi et oro sotto sotto la principale cura d’un frate che da altre fonti risulterebbe essere il varesino padre Lodovico Griffi che governò la fabbrica per 27 anni>

GROSSI Luigi        FOTOGRAFO
Varese 5/4/1779 - Varese 13/11/1846

Famoso personaggio bosino, medico, scrittore, esperto di agricoltura . Nel suo diario annota < 1842 - Appena i giornali francesi fecero cenno di fotografia e della scoperta di Daguerre, che il Dott. Luigi Grossi, dietro quelle semplici indicazioni, senza alcun modello, si fabbricò un Daguerrotipo col quale ottenne vedute, paesaggi e caseggiati assai sorprendenti. In quest' anno poi, con un piccolo e più perfezionato apparecchio ottenne meravigliosi ritratti in pochi minuti secondi; né limitossi a ciò soltanto, ma valendosi dell' apparato galvano-plastico ebbe la soddisfazione di avere mercé di quello contro-prove assai soddisfacenti, ed ai primi di maggio scoperse il modo  di dare alle dette copie una forza e vigore tanto sorprendente, da superare di gran lunga li stessi modelli. Veggasi intorno a ciò l' articolo inserito nella Biblioteca Italiana di Scienze lettere ed arti.>
Pubblicò i suoi esperimenti sul Giornale dell' I. R. Istituto Lombardo di scienze, lettere e arti (1842 lug, Volume 4, Fascicolo 11)un articolo sui <Ritratti daguerrotipi >.

GUGLIELMO  da        PITT
Varese        seconda metà 400

Figlio di Martino da Varese operoso a Bellinzona.

GUIDO da    SC*
Varese        op. 1248/50

Da un’iscrizione sappiamo che operò al pulpito della chiesa di san Bartolomeo a Pistoia.
 A lui sono attribuite un’architrave in san Pietro Somaldi a Lucca ( il Cristo tra san Pietro e san Paolo ) ed alcune sculture nel battistero di Pisa.

GUIDO ( Guidone ) da *        ARCH
Velate        cit. 1061

Il nome ci viene tramandato da un documento di permuta di terreni  attuata con Landolfo nel 1061, il documento è conservato nell’archivio di san Vittore a Varese.

JACOPINO da *        PITT
Velate        metà 400

Suo un affresco con i - Funerali della Vergine - in santa Maria in Selva a Locarno.
Firmato < Hoc opus Iacobinus da Vaulate pinxit >.

LITTA MODIGLIANI Gianpaola  PITT
Biumo Inferiore 22/9/1899

Ebbe i primi insegnamenti da Camillo Rapetti, poi continuò da autodidatta. Tratto la figura e soggetti di vita lombarda con una tecnica tutta personale.
Esordì nel 1927 alla Permanente di Milano e partecipò a varie mostre dei Sindacati. Espose a Roma, Torino, Napoli, Varese e Gallarate. Nel 1933 alla mostra del Sindacato regionale di Milano presentò :
- Venzia
- Eva
Suoi lavori si trovano i Germania e Svizzera presso privati.

LONGHI Luigi *        PITT
Varese 1887  - Milano 1975

Nipote di Roberto Longhi. Partecipò a tre Biennali a Venezia.

MACCHI Giulio        ING/ARCH
Varese 1865-1934

Collaborò con Sommaruga nella realizzazione delle grandi opere in stile Liberty al Campo dei fiori e sul colle Campigli.
Sue villa Macchi e casa  Bianchi in via Morosini a Varese. Come industriale fu il fondatore
della Carrozzeria Macchi  evoluta dalla produzione  di carrozze prima , automobili e aerei.

MAGATTI Pietro Antonio*    PITT
Varese 20/6/1691  - Varese  26 /9/ 1767

Dopo un iniziale  soggiorno di studio a Bologna, presso Gian Gioseffo Dal Sole, opera a Codogno nel 1724-1725  per dipingere la via Crucis nel chiostro delle Grazie, poi in Santa Maria di Sabbioncello di Merate nel 1715,  e nel chiostro del convento dell'Annunciata di Varese, 1726, disegna poi le statue dell'altare maggiore di San Vittore, realizzate in marmo nel 1742 da Elia V. Buzzi e  le decorazioni profane in ville come la Recalcati e la Menafoglio.
A Milano operò in Palazzo Dugnani, in Santa Maria Podone, in Santa Margherita, in San Nazaro, in Santo Sepolcro e in San Simpliciano.
Sue opere in Palazzo Mezzabarba a Pavia, e per l'Arciconfratenita  del Santissimo del Duomo. Altre opere le troviamo nelle chiese di Busto Arsizio (San Michele),
di Como (San Bonaventura San Colombano e Santa Croce in Boscaglia) di Orta San Giulio.
Altre opere in  Varese opere in :
- San Rocco, del 1717, perduti
- San Domenico, del 1718,  perduti
- gli affreschi della chiesa di San Martino a  
  Varese, del 1722-1723,
- quelli del coro e dell'anticoro della chiesa
  di San Giorgio a Biumo Superiore,
-  la pala della Madonna del Rosario per la
   basilica di San Vittore a Varese
- Ospedale
- san Giuseppe
- san Carlo
- sant'Anna, Biumo sup.
- san Francesco, Biumo superiore
- santa Trinità a Bosto
- sala Veratti
- stemma di Varese col Baroffio
- tela san Vittore a Casbeno
- ex voto al museo Baroffio
- santa Trinità a Malnate
L'ultima opera di vasto respiro è la decorazione ad affresco della chiesa di San Francesco a Pavia, eseguita in collaborazione con l'allievo Giovan Battista Ronchelli,
Negli ultimi anni, causa malattia agli occhi, stemperò i suoi quadri con troppo color ceruleo.
Fu creato cavaliere e conte lateranense da Clemente XII con diploma 27/6/1731
Fondamentale il catalogo della mostra <Coppa S. - Bernardini A. , Pietro Antonio Magatti, 1691-1767, Silvana, Cinisello, 2001>

MAGGI Giuseppe     FONDITORE DI CAMPANE.
Varese            op. sec. XVIII

Fa parte di una famiglia di fonditori presenti nel 1792 a Mezzovico e nel 1799 a Moghegno  ( CH ).
 
MARLIANI        INDORATORE
Varese ??        cit. 1769

Lavorò a palazzo Estense a Varese e all’isola Bella.
< 1710 nov 30. Reg. di pag. per lavori alla galleria dei quadri di palazzo Borromeo a Milano ”All`indoratore Marliani lire ottanta s. 10 d. – per due cornice grandi adorate, et altre fatture fatte nella galleria di questa casa, per mandato n. 624 >

MARONI Antonio        FABBRO
Varese             op. 1770

Sue le inferriate  e le ringhiere nella cappella del Battista a palazzo Estense a Varese.

MARTELLI            PITT
Varese            cit. 1770

Probabilmente fu allievo del Magatti. Sua era un’ancona nell’oratorio Dralli a Casbeno.

MARTINO da         PITT
Varese            op. post 1466

Padre di Guglielmo, indicato anche come Martinus de Campanigo de Variscio quindi imparentato con Galdino.
Attivo nel 1400 a Bellinzona, alla bottega di Nicola e Cristoforo da Seregno operosi nelle valli superiori del Ticino. Unica sua opera una < Trinità> in santa Maria della Misericordia di Ascona firmata  “ MARTINUS DE VARIXIO”.

MARZOLI        ORGANARO
Varese    fine 800

In società con Rossi operarono a :
- Induno Olona
- Biumo Inferiore
- Marano Ticino
Furono molto attivi  nella Bergamasca e  nel Varesotto.

MASINI  Alessandro        PITT
Varese ?                op. 1675

Dipinse parte dell’apparato funebre in san Vittore a Varese per il funerale di don Antonio Buzzi.

MASNAGO Alessandro    INCISORE  CAMMEI
Masnago        fine 500 primi 600

Alessandro Masnago, abbinato alcune volte al fratello ( o padre ? ) Antonio come eccellente incisore di cammei noto. Si ricorda  soprattutto per aver operato alla corte di Rodolfo II° ( affascinante collezionista di estrosità ) morto nel 1611.
Operò tra il 1576 e il 1612, probabilmente a Milano; il Morigia segnala una sua presenza alla corte di Rodolfo a Praga dal 1595.
Enrich Kris ai primi del novecento fece una catalogazione delle opere delle opere passate da Praga al Kunsthistorisches Museum Vienna,le opere certe sono:

- Giove che fulmina i giganti
- Madonna col Bambino posta sulla nuvola
- Psiche
- Proserpina che va all’inferno rapita da
   Plutone
- “ fortuna dell’armata di Enea “ o anche
     Enea all’Inferno
- Latona tra gli agricoltori , opera con varie
  pietre che “ paiono pinte e colorite “
- Corteo di Diana e ratto di Proserpina
 - Nettuno e Amfitrite.
- Giove ed Io  
- Giasone alla conquista del vello d'oro.

MASNAGO Giovanni Antonio         INCISORE CAMMEI
Masnago        fine 500 primi 600

vedi Alessandro

MASSIMI( NI )  Alessandro PIT
Casbeno di Varese        cit. 1676

Nel 1676 < furono dipinte tutte le finestre e portine del Prevosto dal sig. Aless. Massimo detto il “Pittorello”>.
 Dipinse una serie di immagini delle Beate sulle porte esterne del Sacro Monte e nel monastero delle Romite, alcune oggi ancora visibili. Al Sacro Monte dipinse pure le insegne  i riquadri sopra la porta  delle quattro osterie : di S. Ambrogio, del Moro, del Prestino, della Cassina a Cassina Moroni di proprietà delle monache, le prime tre verso il 1676 e l' ultima qualche anno dopo. In tutte e quattro è raffigurata la Vergine con le beate Caterina e Giuliana. Lotti ci ha riportato integralmente le illustrazioni e la perizia effettuata sugli affreschi da due noti pittori nostrani, Giovan Battista Ronchelli e Carlo Maria Giudici e pubblicata nel 1769. La perizia recita: < questo pittore era assai ordinario, e si chiamava Pittorello di Casbeno per sopranome, e dalle sue storpiature, e caricature, non solo da pittori, ma da ogni mezzano intelligente si conosce la sua maniera mancante di disegno, d’idea, e colorito>
Il Giampaolo ci fa sapere  fu incaricato dal conte di correggere alcune finestre della facciata e dipingerne altre finte nel Palazzo Cicogna a Bisuschio.

MATTEO da        SC
Varese            op. 1492

Nel 1492 è impegnato in opere di restauro alla cinta settentrionale delle mura di Bellinzona.

MAZZUCCHELLI Francesco    PITT
Varese 1868

Arrivò in Argentina già artista formato ed ebbe uno degli studi più frequentati a Buenos Aires. Espose all’esposizione nazionale del 1898-9. Si dedicò all’arte decorativa e collaborò con numerosi periodici.

MAZZUCCHELLI Fratelli    FABBRI
Masnago            ‘800

Operano come fabbri nel Locarnese.

MENTASTI  Giovanni    ORGANARO
Varese        cit. 1871

Citato per la costruzione di un Organo a Dumenza.

MENTASTI  Luigi        ORGANARO
Varese        op. dal 1832

Poche le notizie, opera:
- nel 1832 al Sacro Monte di Varese
- all’abbazia di Ganna nel 1833
- nel 1858 a Rogolo in Valtellina con Arioli
Operò in società con Pietro Talamona anche in provincia di Novara. Ebbe tre figli che continuarono l’attività paterna:
-Giovanni, nato nel 1829
- Paolo nel 1836, abiterà a Casale
  Monferrato
- Alessandro nel 1844

MENTASTI  Pietro Giovanni ORGANARO
Varese 19/4/1790 -

Probabilmente dopo un apprendistato con Gio.Batta Biroldi si trasferisce ad Avignone.
Sue opere a :
- Avignone
- Valréas dal 1824
- Isle sur la Sorgue dal 1825
-Bagnols-sur-Cèze fino al 1837
- Pont-St-Esprit
- Saint Gilles
- Cavaillon nel 1840 e qui si perdono le sue tracce

MENTASTI BELLIA Gioachino EBANISTI
Varese 1802-1882
MENTASTI BELLIA Spirito EBANISTI
Varese 1837-1904

Noti ebanisti e inventori.

MOTTA Giuseppe        PITT/RESTAURATORE
Varese 1899 - 21/1/1981

Diplomato a Brera, insegnò dal 1921 al 1978 presso le scuole serali di disegno di sant’Ambrogio e alla medie in Varese. Restaurò la cappella cinquecentesca della Madonna di via Oriani in Varese. Nel 1945 espose alla Bottega d’Arte di Varese.

MOTTA Giuseppe        PITT/RESTAURATORE
Varese 1899 - 21/1/1981

Diplomato a Brera, insegnò dal 1921 al 1978 presso le scuole serali di disegno di sant’Ambrogio e alla medie in Varese. Restaurò la cappella cinquecentesca della Madonna di via Oriani in Varese. Nel 1945 espose alla Bottega d’Arte di Varese.

NASONI Francesco     ORGANARO
Varese         inizi 900

Dopo esser stato socio del Gandini dal 1915 opera in un piccolo laboratorio a Giubiano intervenendo a Malgesso, Casorate Sempione e Menzago

NICOLO’ di Guglielmo  da*    ORN
Varese           cit. 1467

Un maestro Nicola Guillelmi de Varisio, muratore, è pagato con 60 aiuti e manovali, per lavori in san Marco a Roma.

OGGIONI Giulio*        SC
Varese            cit. 1538-56

Attivo nel Duomo di Milano con Andrea da Milano. Lavorò anche al santuario di Saronno lasciando due statue < Sibille e Profeti > Si firmava <Julio Ogione de Varixio > . E’ pensabile anche una sua presenza al Sacro Monte di Varese con Andrea da Saronno.
 
ORRIGONI(E) Giovanni Battista ARCH
Varese? cit. 1721
 
Progettò la ricostruzione della chiesa parrocchiale di Biumo inferiore nel 1721. Colombo ipotizza che fosse il nobile che abitava davanti la chiesa. Disegnò la prospettiva dello stradone di san Francesco a Varese. A Prato il Convitto nazionale "Cicognini" nel 1773-93 è stato progettato eseguito dal gesuita milanese Giovan Battista Origoni e si ispira ai grandi istituti di educazione lombardi (Collegi Borromeo e Ghislieri a Pavia, Collegio Elvetico a Milano), (qualche documento parla di Giovan Battista Arrigoni e non di Origoni o Orrigoni sollevando così un problema di identificazione storica del personaggio).

OTTOBONI *            INC
Varese            dal 1873

Calcografo di Varese allievo del Toschi alla scuola parmense.

PAGLIA Federico *        CERAMISTA
Varese??? 1878-1954

Era entrato nella S.C.I. nell'ultimo decennio del XIX secolo e dopo quasi venticinque anni di attività, divenuto responsabile del reparto decorazione, mette al repertorio conosciuto come "Catalogo Paglia"  che presenta la produzione ceramistica e i decori della manifattura S.C.I. (Società Ceramica Italiana) Laveno, dello stabilimento Lago - Settore terraglia forte con 1561 modelli decorati

PELITTI Giuseppe        ARC?        
Varese??            cit. 1592

Come imprenditore capomastro partecipò all’appalto per la ristrutturazione dell’oratorio di sant’Antonio alla Motta,  vinto dal Bernascone il 21.2.1592

PERABO’  Giacomo    PITT
Varese?            cit. fine 300

Un affresco raffigurante l’apostolo Giacomo nel Battistero di Varese gli è attribuito ( con dubbio) dal Giampaolo.

PERABONE  ( Portabone) Carlo       INDORATORE
Varese            cit. 1654

Citato per un contratto stipulato con la scuola di sant’Antonio di Varese nel quale si obbliga a indorare l’altare.

PETROLO de *        PITT
Barixio ( Varese )        sec. XV°  sec

Padre di Thomas. Suo un ciclo di quattro affreschi nella chiesa di santa Maria di Ferno.
E’ firmato < Petrolus de Barixio et Thomas filius esius >

PICCININO Giovanni * da     ARCH
Varese            cit. 1474

E’ pagato per lavori alla rocca di santa Marinella unitamente a Giorgio di Varese.

PIETRO ( di Giovanni ) da     ARCH
Varese            OP. 1446-1455

Nipote di Beltramo da Varese,  operò a Roma  alla torre di Nicolò V° in Campidoglio del 1452 circa.
Fece costruire parte dei bastioni di Roma, di Orvieto e la tribuna di san Pietro.
A fine giugno del 1452 è pagato per lavori in Campidoglio, fra cui una porta di marmo che sta a capo delle scale nuove e per la torre di Nicolò V. Nel 1453 fa radicali lavori in san Teodoro
Lavorò nel duomo di Orvieto nel 1450.
Un Pietro da Varese, lo stesso od un omonimo, nel 1453/4  cava marmi a santa Maria nuova per il palazzo apostolico e nel 1455 somministra grandi partite di calce per i restauri si santa Maria maggiore.
Sempre un Pietro da Varese dal 1455 al 1458 risulta attivo a Castelnuovo a Napoli.

PIETRO da            SC ???
Varese            cit. inizi 500

Residente a Locarno col figlio Giovan Pietro.
Il Gilardoni dice: < non siamo riusciti a scoprire chi fosse il maestro Pietro da Varese che abitava  a Locarno ai primi del XVI° secoli>

PIETRO da    *    PITT/INT/VETR
Velate 1454 - 1514    

In santo Stefano a Velate suoi affreschi sulle pareti del coro, con ascendenze rinascimentali.
Il Tettamanti lo dice operante col figlio Baldessari tra la fine del 400 e gli inizi del 500 soprattutto a Milano e Pavia anche nel campo delle vetrate. Nel Duomo di Milano
esiste una grandiosa Crocefissione  estesa su 6 pannelli, fulcro delle Storie della Passione (ante 1525), partecipò alla realizzazione del rosone cinquecentesco della vetrata del Nuovo Testamento.
Nel 1483 viene nominato con altri per risolvere le divergenze sorte fra le parti in merito ai lavori svolti da nel tiburio della vecchia cappella e in quello sopra l’altar maggiore della nuova chiesa di  Santa Maria di San Satiro ove anche lui aveva lavorato.
Di Pietro da Velate venne letta una targa nella chiesa di santa Maria di Binago del 1502.
Da notare che esiste, spesso confuso, un Pietro da Vailate, intagliatore, abile intarsiatore dei dossali del coro della Certosa di Pavia negli anni 1495/7 .

PINTORI            PITT
Varese?            op. 1770

Vernicia e colora i pavimenti di palazzo Estense a Varese.

PONTI Carlo        ARCH/ING
Varese???        cit. 1843

Dall’Adamollo-Grossi  apprendiamo:
1843 " A Pozzovaghetto l'osteria dell'Angelo fu ornata di nuova facciata , dissegno dell'Ingegnere Carlo Ponti "  "All'Ing.re Ponti è dovuto il dissegno dell'osteria da Pavone di Carlo Cattaneo" Probabilmente collaborò con Paolo.

PONTI Paolo        ARCH/ING
Varese???        op. 1819/46

Dall’Adamollo apprendiamo:
- 1819 disegno per le scuole pubbliche nella ex chiesa di san Lorenzo
- 1837 progetto per la villa Talamona al Pravello  
- 1837 progetto filanda nel giardino ex palazzo Estense di proprietà Pellegrini Robbioni
-1833 Il ponte sul torrente Vellone alla sortita di Porta Campagna fu ricostruito più ampio, sotto la direzione dell' Ing.re Paolo Ponti
- 1844 facciata casa Videmario in piazza Podestà
- 1846 ( Ademollo -Cronaca Grossi ) "La casa altre volte osteria del Sole in piazza di S. Antonino fu rifabricata dai Fratelli Rainoldi con bell'ordine dietro disegno dell' Ing. Ponti....."
- 1846 casa Castelli sul corso maggiore
Nel 1835 si recò ad Arcisate per una perizia.

POZZI Gerolamo        ING
Varese        op. 1922-27

Progettista delle ville Liberty Canova e Pozzi a Varese. Un’opera si trova al cimitero di Giubiano.

PUSTERLA Carlo detto Quatrara *   PITT
Varese            op. 1696/1720

Nell’inventario delle opere d’arte esistenti in Varese nel 1770, il Marliani riporta:
- nella chiesa di san Cristoforo, già in piazza Marsala, una sua ancona
- figure a fresco in san Francesco di Varese nel 1706
- all’Annunziata l’ancona di san Bernardino ed altri affreschi.
Il Ronchelli in un sua perizia  pubblicata nel 1769 lo giudica <pittore mediocre di Varese >.
Suoi affreschi si trovano nella villa Litta Modigliani a Biumo inferiore.
Tra gli anni 1704/1720 eseguì dei quadri per villa Bozzolo a Casalzuigno tra cui il ritratto di Carlo Girolamo I°. Borri ci ricorda che  nel 1692  nella chiesa dell’Ospedale si poneva una tela raffigurante san Giovanni Evangelista, titolare della chiesa, e guastatasi già nel 1768.

RANCATI Benedetto        PITT
Varese            cit. 1683

Poco conosciuto pittore del 600 varesino. In san Giuseppe vi sono due finte cappelle da lui affrescate. Autore dell’architettura degli archi alla Croce di sotto a Bosto (scomparsa). Fu autore di un ritratto del benefattore dell’ospedale Lucio Zeni, tale tela gli fu pagata il 22 novembre 1683.

RIVA Luigi        ING
Varese 1832-1924

Fu capo degli Uffici Tecnici Comunali per trent’anni. Progettista dell’edicola Foscarini a Cartabbia e Garoni a Casbeno.

ROBBIONI Giovanni    ARCH/ING
Varese            cit. 1807

Componente della  Commissione del Pubblico ornato a Varese.

ROSSI        ORGANARO
Varese        dal fine 800

In società con Marzoli operarono a :
- Induno Olona
- Biumo Inferiore
- Marano Ticino
Furono molto attivi  nella Bergamasca
e  nel Varesotto.
Sciolta la società operò con Vincenzo Mascioni.

RUSCONI Enrico    *    SC
Bisuschio o Varese 11/2/1856-Viggiù 25/6/1933

Attivo in ambito cimiteriale a Como, Varese ( tomba Tenconi ) e Gallarate. Suo il monumento a Cavallotti a Como e quello al carabiniere Ruzzarin a Arcisate, ed il monumento dei Caduti a Castronno. Sue opere a Berlino, Monaco, Londra, Zurigo e in Brasile.

SABAINI ( signora)        PITT
Varese?            cit. 1860

Unica donna citata nel 1860 dona un suo quadro per la lotteria pro Sicilia.

SACHINI  Giovanni    ING/ARC
Varese            cit. 1807

Nel 1807 componente della commissione per il Pubblico Ornato.

SERVADIO  da *        ARCH
Varese            primi 500

Ingegnere sovrintendente alla fabbrica del  Duomo a Milano. Operò anche a Rieti.

SESSA *        SC
Velate            op. 1606

Sua la statua lignea colorita di sant’Antonio abate nella omonima chiesa di Varese.

SIMONE  da            ARCH
Varese            primi ‘500

Ai primo del 500 dirigeva i lavori della rocchetta di Porta Romana a Milano.

SOTTILE  Famiglia (Subtilis)    FONDITORi DI CAMPANE.
Varese            op. sec. XVII
Forse non tutti sono nativi di Varese.

     Francesco     sec. XVII

    La sua famiglia, originaria di Lothringen (Lorena), si trasferì prima a Lucerna e poi a  Varese,  fece nel 1666 una campana per Leontica in collaborazione con C. A.    
    Bonavilla, una per Claro con Carlo Brambilla e rifuse una campana della chiesa di Torello.

    Giovanni Battista     sec. XVII-XVIII

    Fonde nel 1683 una campana per la chiesa della Madonna del Rosario a Besazio. Nel 1706 fonde le campane di S. Lorenzo a Lugano dove ritornerà per ripararle nel
    1716.  Due anni più tardi rifonde la campana più piccola della chiesa di S. Maria dell'Ospedale a Lugano e nel 1719 rigetta la campana grossa delle chiesa di Laveno.
 
    Giovanni Pietro    sec. XVII

    Fece una campana nel 1652 per la chiesa dei SS. Giorgio e Andrea a Carona. In quel
    periodo risiedeva probabilmente a Maroggia, prima del 1667 si trasferì a Varese
    dove, nel 1676 fuse una campana per la chiesa di S. Maria dei Miracoli a Morbio Inf.

    Sottile  Nicolao    sec. XVII

    Fuse una campana per la chiesa di Pazzalino nel 1620 e in collaborazione con
    Desiderio Bonavilla fece una campana per la chiesa di Ponto Valentino nel 1633.
 
    Sottile Nicolao     sec. XVII-XVIII

    Secondo di questo nome, fu attivo nel Ticino dal 1676 al 1717 con diversi lavori
    eseguiti in particolare nel Sopraceneri.

____________

SPERONE   G. da        ARCH
Varese            cit. 1079

Viene indicato come progettista della chiesa di san Vittore a Cannobbio, dal Rivoire e dal Carinella ma questa notizia viene smentita dallo Zamaretti in una corrispondenza con il sottoscritto. Il Brambilla riferisce questo progetto al XVIII° secolo.

SPERONI Giovanni Antonio*    ARCH
Varese            op. 1722/6

Architetto di corte. Suo il progetto per il campanile della chiesa della Madonnina a Varese nel 1722. Autore della raffinata facciata di san Giuseppe a Varese nel 1725.
Autore a Varese degli stucchi della chiesa di san Martino  nel 1722, nel 1723 del campanile di san Francesco, nel 1726 degli stucchi di san Giorgio a Biumo superiore unitamente al fratello Giovanni Battista

SPERONI Giovanni        ARCH
Varese            cit. 1807/39

Componente della Commissione di ornato a Varese. Ebbe  cariche politiche e fu Podestà di Varese. Nel 1813 progettò il rifacimento del municipio. Nel 1820 progettò la bonifica della vasta zona detta Carreggio tra Cuvio e Casalzuigno. Nel 1822 compilò un progetto per l’ampliamento dell’Ospedale. Nel 1839 con l’ingegner Arcellazzi riprogettò la cappella dell’Addolorata in san Vittore.

SPERONI Giovanni Battista    STUC
Varese            op. 1726

Nel 1726 degli stucchi di san Giorgio a Biumo superiore unitamente al fratello Giovanni Antonio.

STEFANO da        PITT??
Varese            cit. 1416

Il frate Stefano da Varese è attestato per opere, non specificate, nel convento di san Francesco a Locarno.

STEFANO da *        ARCH
Velate            cit. 1347

Nel 1347 uno Stefano da Velate erigeva a Locarno l’arca funeraria di Giovanni Orelli con bassorilievi, tuttora visibile in piazza san Francesco.

STEFANO di Ghirardo ( Girardo) *  ARCH
Varese        op. metà ‘400

Lavorò a Roma sotto Papa Paolo II°. Lavorò sotto la direzione di Pietro Barbo.

TACCOLINI  Enrico*  PITT
Varese        op. fine ‘800

Generale a riposo si dedicò alla pittura e fece parte dell’Associazione Artisti indipendenti di Varese.

TALAMONA Pietro    ORGANARO
Varese            post. 1842 - 1858

Alla chiusura della ditta Maroni Biroldi ne assunse la successione. Operò poi con Luigi Mentasti anche in provincia di Novara.

TATTO ( Tatti o de’ Tatti  ) Famiglia
Varese     op. 1400 - 1500
Importante famiglia di artisti presente a Varese per quasi due secoli; imparentata con i Campanigo.

    TATTI Benedetto     PITT/OREFICE
    Varese     op. 1518-1554

    Figlio di Giovanni Antonio,  prima si dedicò alla pittura e successivamente seguì le orme del padre, orefice anche lui.

    TATTO Benedetto *    PITT
    Varese            metà 500

    Figlio di Francesco, probabilmente, lavorò alle lunette di santa Maria in Piazza a Busto Arsizio. Este Milani,in una corrispondenza privata, le attribuisce a G.B. della
    Cerva.

    TATTO ( de’ Tatti)* Francesco PITT
    Varese        op. 1516/7

    L'unico documento al momento noto, relativo al pittore riporta la commissione di una "anchona" in sette scomparti da parte del prevosto di Varese Giovan Guido        
    Orrigoni. L'origine varesina del pittore è avallata dalla scritta posta in calce al disegno con  la Madonna in gloria e i Santi Rocco e Sebastiano a Venezia in cui si
    firma "Franciscus de Tactis de Varisi"  Sue opere:

    - Nancy, Musée des Beaux-Arts, Madonna in trono col Bambino, due angeli e un putto sua prima opera nota,
    - Craveggia, Polittico di cui resta la Pietà nella chiesa dei Santi Giacomo e Filippo
    -Domodossola, Polittico di nella chiesa della Madonna della Neve, siglato "F.T.P." e datato "1516"
    -Milano, nel 1517 realizza il Polittico della Pinacoteca del Castello Sforzesco a Milano già in San Michele di Bosto a Varese ma in origine destinato probabilmente
    alla chiesa di un convento francescano
    - Milano,due tavolette con una Annunciazione e una Natività conservate al Museo Poldi-Pezzoli
    - Gazzada, attribuibili gli affreschi già nel coro dell'oratorio di San Bernardino
    Nel Settecento il Sormani legge la data 1519 e la firma "Francesco Tatti" su affreschi, oggi perduti, in Santa Maria Annunciata a Brunello  qui si conservano un
    affresco con la Madonna del latte, datato 1520 e siglato"F.T.P." ed un Polittico.

    TATTI Gabriele    OREFICE
    Varese     op. 1511-1554

    Figlio di Giovanni Antonio, orefice anche lui. Fu apprendista a Milano presso Gaspare Bossi nel 1511.

    TATTI Giovanni Antonio                                OREFICE
    Varese         op. 1479 - 1513

    Padre del pittore Francesco e figlio di Gabriele, probabilmente orefice anche lui. Fu pagato dalla Basilica di san Vittore per opere di oreficeria ed alcuni calici. Per il
    Comune di Cabiaglio, nel 1498,  si impegna a realizzare una croce astile disegnata da Gerolamo da Seregno

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TORELLI Andrea *        ING
Varese??        op. 1884

Progettista e realizzatore della travia Varese-Prima Cappella Sacromonte. Colla borò con Paolo Cantù. Partecipò attivamente alla vita sociale di Varese.

TORELLI Ottavio    *    ARCH
Varese            cit. 1791

Progettò e presiedette la costruzione  del nuovo Teatro di Varese. dopo aver firmato  un contratto con l’ospedale nel 1778.

TROLLI Francesco    MAGISTER
Varese            cit. 1619/24

Lavorò per la cupola di san Vittore a Varese. Figura nei libri di pagamento al febbraio 1624.

VALENTINO        ARCH
Varese            PRIMI 600

Capomastro nell’edificazione del campanile di Varese, su disegno del Bernascone

VANINI Giovanni        PITT
Varese??            cit. 1844

Eseguì il ritratto del benefattore dell’ ospedale Ignazio Carini nel 1844.

VANNETTI Giuseppe    ARCH
Varese            op. 1783

Lavorò prevalentemente in Toscana. Operò anche nel Museo del Santuario del SS. Crocifisso a Borgo a Buggiano a Pescia nel 1772. La Chiesa Collegiata di S. Andrea  Montecarlo, provincia di Lucca, venne completamente ristrutturata intorno al 1783 su disegno dell’architetto Giuseppe Vannetti da Varese e dell’ingegnere Giuseppe Bernardi, di Pescia. Riedificò nel 1787 in stile neoclassico la Chiesa di S. Giovanni Battista a Fucecchio. A Firenze nel 1767 vi è l’apertura del teatro di borgo de’ Greci di Giuseppe Vannetti

VANOSINO Gian Antonio *     PITT
Varese     1535 - 1593

Nel palazzo Farnese a Caprarola la sala del Mappamondo fu affrescata da Giovanni Antonio da Varese e da Raffaellino da Reggio nel 1574.
L’elemento maggiore è costituito dalle carte geografiche sulle pareti lunghe, dipinte e lumeggiate in oro, dei quattro continenti allora conosciuti
 Per la Sala del Mappamondo venne chiamato Antonio Vanosino da Varese su programma di Orazio Trigini de' Marij, ricordato da Egnazio Danti nei commentari al Vignola mentre il resto si deduce chiaramente da una lettera di Fulvio Orsini del 1573 che si incaricò di trovare il programma e il pittore: «Io sto a ordine per venire a Caprarola quando V.S. mi commanderà che io venga, havendole scritto l'altro giorno che non mi moverò prima che V.S. m'ordini s'io havrò da condurre meco quel Giovanni Antonio che dipinse la Cosmographia in Palazzo, col quale, se V.S. si ricorda, fu trattato che dovesse fare quelle della Sala di Caprarola, secondo il disegno che se li darrà da Messere Orazio Mari; et non sarebbe forse hora fuori di proposito che alla presenza di V.S. dessi un occhiata al luogo et che lo compartissi per i cartoni che s'haranno a fare». Nel corso degli anni la villa si accrebbe anche di immensi giardini abbelliti da statue antiche restaurate e da elaborate fontane. Furono creati due giardini privati contigui alla villa, collegati con ponti levatoi. In seguito, il Farnese fece costruire sulla collina un altro giardino adibito ai banchetti e una palazzina che è stata attribuita allo scalpellino Giovanni Antonio Garzoni da Viggiù, il quale fu promosso supervisore del completamento dei lavori della villa alla morte del Vignola (1573).

VEDANI Giuseppe    ORGANARO
Varese, 1857  - Varese, 1911

All'inizio dell'attività costituì una società con Pietro Talamona. Insieme eseguirono molti lavori nel Canton Ticino dove furono molto apprezzati. Costruirono gli organi delle della chiese di
- Besazio, nel 1866
- Novazzano
-  nel 1888 quello di Ponto Valentino.
Nel 1889 sciolsero la società e il Vedani continuò a lavorare nel Ticino effettuando riparazioni  o nuove realizzazioni ad Arzo , in  S. Maria degli Angioli a Lugano, a  Airolo, Cavergno , nella chiesa di S. Martino e  di S. Rocco di Soazza.
Altre sue opere all’ Immacolata a Lugano , a Morcote, ad Agno, nella chiesa di S. Rocco a Lugano.

VERATTI Giuseppe *    ARCH/ING
Varese            op. 1767/85

Era l’uomo di fiducia del ricco mercante Orrigoni che cedette parte delle sue proprietà per costruire  Palazzo Estense.
Autore, nel 1767, dell’oratorio della beata Vergine  Addolorata all’entrata di villa Mirabello allora di proprietà Clerici, oggi musei civici, e contenente ai tempi una Madonna attribuita al Bambaia.
Nel 1777 fu incaricato del progetto per la nuova infermeria dell’Ospedale e l’ anno dopo fece una perizia perché l’ospedale voleva acquistare proprietà contigue.
Dopo il dono della facciata della demolenda chiesa di san Francesco alla collegiata di san Vittore, fu incaricato di adattarla  alla chiesa di san Vittore nel 1785.
In una diatriba col Soave per il progetto della facciata di san Vittore afferma < sono sessant’anni di vita e quarantacinque di questa mia professione....>
Nel 1796 gli sono attribuiti i progetti per l’allargamento dell’ospedale.
Suo figlio fu Prevosto in san Vittore.

VERRATI Gerolamo         ING
Varese?        cit. 1827

Redasse una mappa catastale della casa Perabò ai Mioni.

VINCENZO da *    MURATORE
Varese            cit. 1475

Lavora come muratore  per la Camera Apostolica.

VISCONTI Giacomo   CAPOMAS/ARCH
Varese???            cit. 1617

Posa la prima pietra del campanile di Varese il 7 giugno 1617.

VISCONTI LUIGI    OROLOGIAIO
Varese            cit. 24/1/1840

Orologiaio patentato, collauda l’orologio della chiesa dei santi Nazaro e Celso a Tradate.

VISCONTINI Francesco    ORGANARO
Varese     op. 1832 - 36

Aggiustò e accordò l'organo di Morbio Inferiore, mentre nel 1836 restaurò e accordò lo strumento della chiesa di S. Lorenzo a Lugano.

ZAVATTONE  Carlo Gerolamo *  PITT
Velate         cit. 1668/83

Carlo , per Marliani Gerolamo,  ma dovrebbero essere la medesima persona; abitante a Fogliaro.
- Varese, san Carlo ancona dietro il coro ( la chiesa sorgeva di fronte alla chiesa di san Martino)
- affreschi < Cristo giunto al Calvario> alla IX cappella del sacro Monte di Varese, oggi scomparsi. Il Bigiogero ricorda < fu un attestato che volle lasciarvi per sua devozione Carlo Zavattone pittore nativo d’uno dei luoghi contigui al Sacro Monte >
Al santuario del Sacro Monte, sopra le arche delle Beate vi erano sue pitture che furono giudicate dal Ronchelli così: < le  conosco dalla sua maniera alquanto secca, dal colorito poco bello, dal dissegnare stravagante >
Nel 1682 dipinse il cornicione nella chiesa di san Francesco in Varese.

ZETTA (Ceta) Pietro    ORN/SC
Sacro Monte Varese?    cit. 1607

Era abitante a santa Maria ( al Sacro Monte) e fornì cornicioni, fregi, collarini  per l’edificazione della quinta cappella del Sacro Monte di Varese.

ZUCCHI C.        SC
Varese        op. 1903

Sua la tomba Giardini nel cimitero di Sesto Calende.