Nel 1807 a Varese fu istituita la commissione del Pubblico Ornato,
è indicato tra i componenti.
AGOSTINO da
MIN Varese
cit...
1697
A Falconara Marittima (AN) nella biblioteca francescana si
segnala un antifonario membranaceo con miniature anche a tutta
pagina redatto nel 1697 da Agostino da Varese e Ferdinando da Vimercate.
ALBA
Ottaviano
INT Varese
cit.
1604
Eseguì gli stalli del coro di S. Antonio in
Varese su disegno del Bernascone.
ALBINO da
* ARC/SC Varese
cit. 1453
Nel 1453 Maestro Albino da Varese, insieme con Jacomo di Tomaso,
entrambi maestri da muro , hanno l' impresa di una strada a Santo Celso
in Roma. Nel 1461 é accertata l' attività di un Albino
Lombardo, scultore. Presumibilmente suo figlio è Pietro di
Albino da Castiglione, attivo sotto Nicolò 5° fino a Paolo
3° .
ALBUZZI Gian Anton
Francesco SCR Varese 13/2/1738 - Milano?
15/3/1802
Scrittore d'arte. Di antica e nobile famiglia , a sedici anni
entrò nella Compagnia di Gesù e vi uscì nel 1768.
Condusse quindi una vita appartata dedicandosi agli studi.
Compilò la "Serie delle vite e ritratti de' pittori lombardi
"dedicata nel 1776, a Maria Teresa. Il manoscritto rimase inedito
e appartenne anche a Giuseppe Bossi, fu pubblicato sulla Rivista "L'
Arte " (luglio 1948-luglio 1951, vol . 18°, la prima parte e sul
vol. 19°, gennaio -agosto 1956, la
seconda parte con introduzione e commenti di Giorgio Nicodemi). Un suo
ritratto dipinto da Paolo Petter si trovava nella quadreria
dell'Ospedale . Fu proprietario della villa del " Pero " che
lasciò con altri suoi beni all' Ospedale di Varese: fu tra i
più generosi ed insigni
benefattori dell' ospedale . Villa Albuzzi è l'attuale villa
Tamagno. Un recente suo profilo biografico sta in Facchin L., L’abate
varesino Giovanni Antonio Francesco Albuzzi conoscitore e critico d’
arte, RSSV, XXV, Galliate , 2008, pag 45 e seguenti.
AMBROGIO ORGANISTA da Varese
cit. 1563/71
Frate del convento di S. Francesco in Lugano, ebbe l'incarico di
suonare l'organo nella chiesa di S. Lorenzo dal 1563 al 1571, anno in
cui, dovendo partire da Lugano, chiese all'autorità del borgo
un'attestazione di buona condotta.
AMBROSETTI Ambrogio
SC Varese
op. 1884
Autore del monumento Teresa Ferrario al Cimitero Monumentale di
Giubiano a Varese.
AMBROSETTI Emilio SC Varese
op. 1911
Autore del colombario Brusa Sonzini al Cimitero Monumentale di
Giubiano a Varese.
AMBROSETTI Giuseppe
SC Varese
op. 1916
Autore del monumento Primo Realini al Cimitero Monumentale di
Giubiano a Varese.
ARCELLAZZI Attilio
ARC/ING Varese ?
cit.
1839/59
Adamollo afferma che la cappella della beata Vergine Addolorata
in S. Vittore di Varese fu interamente riordinata su disegno dei
signori Speroni e Arcellazzi,
nel 1839. Il 26/5/1859, firma un verbale di ricognizione a Castelseprio
come architetto.
Il 6/6/1859 fa parte della Commissione per stimare i danni patiti dai
cittadini.
ARGENTI Antonio*
SC Varese 27/3/1845 -
5/10/1916
Fu allievo a Brera e apprezzato per la linea classica del suo
modellato. Nel 1876 ebbe il premio Canonica con i bassorilievi " Morte
di Giulio Cesare ". Suoi marmi figurarono alle esposizioni di Napoli,
Roma e Venezia ottenendo vari premi. Ottenne la medaglia d' oro all'
esposizione di Londra ( 1884 ) e Liverpool ( 1886 ). Concepì
numerosi monumenti
sepolcrali per il Monumentale di Milano e all' estero ( Germania,
Francia, Romania, Russia, Inghilterra, Americhe ). In Gran Bretagna si
deve ricordare il grandioso mausoleo costruito per la famiglia Osborne
O' Hanan in Londra nel quale si ammira la figura dell" Angelo della
Morte ". Altro pregevole lavoro é la cappella mortuaria eretta a
Dorno di Lomellina per la famiglia Bonacossa, opera apprezzata sia per
la parte architettonica sia per le statue che la adornano. Da
ricordare é anche il sepolcro al Monumentale di Milano " Il
tempo " eretto per la famiglia dello scultore E. Roncati o Ramati. A
Como due bassorilievi " I Genii " fiancheggiano il busto di Volta; il
bassorilievo mostra il Volta a Parigi che spiega la Pila a Bonaparte
presso l' Accademia Francese. A Vigevano, presso la Camera di
Commercio, vi é la statua " L' Industria ". Altre sue
opere ricordate ( senza indicata l' ubicazione ) sono :
- il gruppo " gli orfani "
- statuetta " lo studio forzato "
- il busto " la brianzola "
- il busto " il pensiero
- le statue : Carmen, Flora, Bagnante, la compiacenza, fatica
precoce, visione del
padre morente, caro ricordo, la preghiera, delizia infantile,
capriccioso, promessa sposa,età felice.
BACILIERI Antonio
CORNICIAIO Varese
op. 1789
Nel 1789 è pagato dalla Fabbrica di san Vittore per
una cornice per il disegno della facciata della chiesa ( del Pollack ?
).
Fratello di Giuseppe e spesso è difficile attribuire le opere ad
uno dei due fratelli, pittori di «architetture», ovvero
pittori specializzati nel dipingere motivi architettonici;
solitamente citato Giuseppe o i fratelli Baroffio quasi mai
Giulio singolarmente. Probabilmente fu il meno dotato dei due fratelli.
Marliani cita nel 1755, per la vista del cardinal Pozzobonelli si
fecero alcuni archi con la collaborazione dei migliori pittori locali
ed al nostro < ... e li piedistalli dall’Arch. S.r Giulio Barofio di
Varese...> Nel 1765 < alla sera fuvi fuoco artificiale disegnato
dal pittore Baroffio Giulio...> Sempre il Marliani lo indica, con
dubbio, quale architetto dell’oratorio del Pero a Giubiano.
Fratello di Giulio. Eccellente pittore quadraturista cioè
di prospettiva e di architetture spesso aiutato dal fratello Giulio.
Sue sono le architetture finte, cioè dipinte:
- della Cappella di Palazzo Estense a Varese.
- in S. Antonio alla Motta, chiesa di Varese, databili 1756
- Cappella dell'Addolorata in Basilica di S. Vittore a Varese
- disegni delle porte laterali di S. Vittore a Varese 1727
- oratorio di S. Domenico nel 1770
- l' architettura dell' Ospedale in via Donizetti
- il refettorio di S. Antonino a Varese e all’Annunciata con il
Magatti
- col fratello progettarono la parte finale del campanile di san
Vittore.
Fra il 1736 e il 1737 collabora con il Magatti insieme al fratello
Giulio nel refettorio del convento di san Antonio a Varese. Nel 1758
termina di dipingere la cupola e le due volte dei cori laterali della
Basilica di Santa Maria del Sacro Monte di Varese Ad uno dei due
Baroffio sono pure attribuite in collaborazione con il Magatti e il
Castelli, le decorazioni della chiesa di S. Giorgio in Biumo Superiore
nel 1725-1726 Operoso, oltre che in area varesina, in
Canton Ticino e nella chiesa del Gesù e di Sant'Andrea in
Cittadella a Pavia. Nel 1731 fu attivo al castello di Ludwisburg .
Lavorò presso l'oratorio di S. Maria di Bellinzona.
BAROFFIO Ignazio
PITT/ARC Varese
op.
1756-1762
Nel 1750 progetta l’ingrandimento della sacrestia della
parrocchiale di Besano e Lonate Pozzolo. Lavora col Ronchelli e col
padre Giuseppe, nel 1762 a santa Marta a Bellinzona.
Nel 1756 lavora col Ronchelli all’ ospedale del Nifontano
BARONI Pasquale
INC/DIS Varese?
op. 1880
Disegna e incide le tavole inserite nel volume di G. Cesare
Bizzozzero < Le belle arti del territorio varesino> edito a
Milano da Vallardi nel 1882, ma le tavole sono realizzate dalla
Litografia Varesina nel 1880/1.
BARTOLOMEO di Albino da
SC/SCALP Varese
cit .1468
Nel 1468 spacca e scava pietre presso il Monte Aventino a Roma.
BELLI Antonio
SC Varese 1856-1926
Scultore/capomastro tra i più attivi, era titolare di un’impresa
che realizzò moltissimi monumenti a Giubiano in collaborazione
con diversi professionisti.
E’ stato artefice di numerose opere artistiche.
BELTRAMO di Martino da *
IMP/ARCH? Varese
op. 1447-1469
Conosciuto anche come Beltrando.
Fu uno dei massimi imprenditori edilizi a Roma sotto
Nicolò V° e fu architetto civile, idraulico e militare.
Viene ricordato più per le testimonianze grafiche che per le
opere andate distrutte. Suo nipote fu Pietro da Varese ( vedi ad vocem
). Alcune opere:
- copertura di S. Maria della Febbre
- lavori in Castel Sant'Angelo 1447-52
- restauri alla torre del Soldano e per un muro a Ripa Romea nel
1450
- pagato per lavori in Campidoglio nel 1451
- nel 1452-4 è imprenditore per la parziale
ricostruzione di San Pietro
- diversi lavori edilizi fino al 1469
Nel 1451 un Beltramo lombardo lavora alla rocca di Orvieto.
BERNARDO da *
PITT Varese
attivo
15° sec.
No si hanno ulteriori notizie se non che dipinse una figura di san
Rocco, una Madonna con bambino e un sant’Antonio ( non si sa dove )
BERNASCONE/I Giuseppe
* ARCH Varese Biumo Inf. 1560 - Varese
1629/32
detto il Mancino
Bernascone è Varese e Varese
è il Bernascone.
Nessun altro artista ha lasciato così importanti testimonianze
ed ha caratterizzato il paesaggio della città poiché fu
anche un valido urbanista. Trattandosi di una gloria locale, rimandiamo
ai molti studi disponibili, ci limitiamo ad elencare brevemente le
opere.
- 1580 -1615 direttore dei lavori della riedificazione di San
Vittore in Varese su disegno del Pellegrini
- 15/2/1617 inizia i lavori per il campanile di Varese, lavori che
termineranno solo nel 1773
- progetto della chiesetta dell'Immacolata, delle 14 cappelle,
Santuario e campanile del Sacro Monte sopra Varese, iniziato nel 1604 e
terminato nel 1680
- opere urbanistiche per la via delle cappelle
- 1593 riedificazione della chiesa della Motta
La conferma della sua attività di ingegnere ci viene dal
Gilardoni che registra il 16/1/1618 tra i conti del santuario di
Locarno un pagamento <a M.R.. Gioseffo Mancino di Varese ingegniero
per la visita della strada del monte della Madonna £. 6>
BERNASCONI
PITT Varese ?
cit. 1706
Sua un’ ancona a san Materno al Lazzaretto di Varese
BERNASCONI Famiglia
ORGANARI Varese
Dipendenti di Maroni Biroldi, dopo la sua morte ripresero
l’attività in proprio.
BERNASCONI
Cesare ORGANARO Varese 1829 - ??
Esce dalla bottega dei fratelli nel 1866 e si mette
in proprio. Sue opere a :
- Somma Lombardo 1895
- è coadiuvato dal figlio Giovanni e
insieme operano a:
- S. Vincenzo in Prato a Milano
- in sant’Ambrogio a Milano
- a Finalmarina SV
- Cameri
Rileveranno questa ditta Nasoni e Gandini di Varese.
BERNASCONI
Giuseppe ORGANARO Varese 1814 -
Varese, 1891
Membro della celebre famiglia di organari varesini,
aprì una bottega a Biumo Inferiore iniziando l'attività
nel 1847. In
circa 40 anni costruì più di 100 organi., solo a
Milano se contano ben
quattordici.
Lavorò anche nel Ticino dove costru nel 1872
l'organo di Stabio.
BERNASCONI
Luigi ORGANARO Varese 1860 – 1927
Fu attivo per lo più in Lombardia e nel
varesotto con il padre, il più famoso Pietro Bernasconi. Assieme
a suo padre nel 1876 esegue il
rifacimento dell'organo
meridionale del Duomo di Milano. Dopo la morte del
padre diede un nuovo impulso all'attività di famiglia,
costruendo diversi
strumenti musicali di rilevante
importanza, alcuni dei quali per le chiese della
Valle del
Ticino.
Alcuni tra gli organi più famosi
prodotti:
- Picenengo (CR) organo del 1876
- Locarno (CH ), S. Caterina nel 1897
- Agnadello, parrocchiale di S.
Vittore, 1897
- Riva San Vitale CH - 1900
- Canegrate, Parrocchiale di S. Maria
Assunta
- Lugano Cappella dell'Istituto S.
Anna, 1913
Attivo prima con il fratello Lorenzo,
continuò l'attività con il figlio Luigi fondando la ditta
“Pietro Bernasconi e figlio Luigi . Attivo per
lo più in Lombardia e
varesotto. Sebbene le notizie sulla sua nascita
siano scarse,
di Pietro Bernasconi sappiamo che fu attivo dapprima con il fratello
Lorenzo, continuando
poi l'attività con
il figlio Luigi, con il quale fondò la ditta
"Pietro
Bernasconi e figlio Luigi".
Alcuni tra gli organi più famosi :
- Mendrisio CH, 1876
- Luvinate, SS. Ippolito e Cassiano
- Castel San Pietro 1882
- Milano,San Lorenzo Maggiore 1884
- Lugano, Sant'Antonio 1890
- Milano, Santa Maria della Pace 1891
- Corbetta, San Vittore Martire 1895
Figlio di Ercole, anche lui decoratore e fratello di Giuseppe.
Frequentò diversi corsi di decorazione ed ornato ottenendo anche
un primo premio a Torino nell’ anno scolastico 1912-3. Fu insegnante di
disegno ed ornato alle scuole serali di Varese. In Varese lavorò
come decoratore e restauratore in numerose chiese e ville come San
Martino, San Giuseppe, villa Mozzoni, Panza , Zapelli...
Nel 1949 restaurò le statue delle cappelle del Sacro Monte. Come
pittore predilesse riprodurre i fiori. Fu appassionato di meridiane e
le realizzo in diversi edifici di Varese come nella chiesa di San
Martino, della Brunella, ella casa notaio Zanzi, in villa Zanzi,
casa Bernasconi in via Staurenghi, in villa Crugnola a Cartabbia ed a
Velamio.
Figlio di Ercole, anche lui decoratore e fratello di Francesco.
Studiò ornato e lavorò col fratello fino alla metà
degli ani Trenta. Cn Piero Vignola, suo apprendiste, lavorarono
all’androne di Palazzo Estense, nella villa-castello Martignoni a
Buguggiate, alla chiesina di Valdarno di Albizzate, al ristorante Cairo
e per molte ville a Varese.
BERNASCONI Giuseppe
PITT/AFF Varese 1625-1692
Documentato a Piacenza come allievo del Genovesino, eseguì gli
affreschi della volta con i principali episodi della vita del Santo, i
Patriarchi sulla controfacciata, la Sacra Famiglia sull'arco di accesso
al presbiterio e probabilmente anche gli affreschi della cupola nella
chiesa di san Giuseppe in Campagna a Piacenza.
BERNASCONI
Marc'Antonio INT Varese
cit.
1604
Forse imparentato col Mancino, Brambilla gli attribuisce nel 1604 il
disegno e l'esecuzione degli stalli del coro di S: Antonio abate in
Varese.
Nel 1607 < lavorò alli coppi delle campane > in
Sant'Antonio. Nel 1624 fornì i telai per la cupola di San
Vittore.
Fratello minore del Mancino. Affrescò, secondo Zanzi l'oratorio
di San Rocco, poi casa Frontini in corso Matteotti nel 1634. Pare sia
morto giovanissimo.
BERTINI Pompeo
PITT/VETRATISTA Biumo Sup. 2/V/1825 - Milano 10/VI/1895
Figlio di Giovanni Battista, fratello minore di Giuseppe e padre di
Guido, collaborò col padre alla pittura su vetro. Col fratello
collaborò al restauro delle antiche vetrate del Duomo di Milano.
Lavorò molto all'estero.
Suoi principali lavori:
- vetrata di San Vittore nella lunetta di S. Vittore in Varese
- vetrate storie di S. Ambrogio,Duomo Milano
- vetrate in santa Tecla ( in parte ) a Milano
- in San Martino di Lucca
- Santa Maria sopra Minerva in Roma
- San Petronio in Bologna
- Duomo di Como
- Duomo di Arezzo
- Cattedrale di Glasgow
- diverse chiese in Sud America
Fu scrittore umoristico di fama.
BIANCHI Angelo
FONDITORE Varese
op. XIX
– XX
Operò con i figli come fonditore di campane subentrati alla
famiglia Bizzozzero negli anni Ottanta dell'Ottocento, che a Varese
mantenne una fonderia per più di quattro secoli. Una succursale
dei Bianchi venne aperta a Melide, dove, il 23 V 1894, furono fuse le
prime campane: un concerto di tre campane per Salorino e la campana
maggiore per la chiesa nuova dei signori Martinetti a Barbengo. I
Bianchi furono presenti nel Ticino fino al 1965.
BIANCHI Carlo
ARCH Varese???
op. 1675
Stese un progetto nel 1675 per la costruzione dell'oratorio della
Madonna in Campagna a Cuasso al Piano,. L'opera fu conclusa nel 1691 ed
è simile al Lazzaretto di Varese
BIANCHI Domenico
P/AFF Varese??
cit. 1791
Dipinse le decorazioni e gli scenari del Teatro di Varese.
BIANCHI ???
PITT Varese??
cit. 1729
Dipinse con i fratelli Giovannini presso le monache di santa Teresa.
BIANCHI Federico *
PITT/AFF Velate o Masnago 1638?? - 1706
Genero e scolaro di Ercole Procaccini junior, lavorò verso il
1683 alla cupola di sant’ Alessandro in Milano con Filippo
Abbiati. Fu attivo in diversi centri della Lombardia e del
Piemonte. Non è nota la data di nascita del pittore ma sappiamo
che nel 1658 riceve alcuni pagamenti dalla Fabbrica del Duomo di
Milano.
Sue opere:
- affreschi della cappella della Maddalena alla Certosa di Pavia,
intorno al 1663
- parte della decorazione della cappella di Santa Marta in San
Vittore a Varese, riferibile al 1670
- dal 1677 lavora, a fianco dei fratelli Grandi, nella distrutta
chiesa di San Francesco a Varese, alla cui decorazione
contribuirà fino al 1698
- verso il 1679 nella decorazione delle navate laterali del
santuario di Saronno
- tra il 1683 e il 1698 lo troviamo nella chiesa di Sant'Alessandro a
Milano
- due pale eseguite per la chiesa di Santa Maria del Carmine,
- Deposizione, ora conservata nella parrocchiale di Misinto
- la Carità, nella chiesa di San Vittore a Varese
- affreschi della cappella dell'Umiltà di San Francesco al Sacro
Monte di Orta
- lavora alla XIII cappella del Sacro Monte di Varese
- partecipò ai grandi cicli di teleri commissionati in questi
anni dal Duomo di Milano ( Santa Caterina salva una donna e San Carlo
appare a un ammalato nel Duomo di Monza troviamo l'Ambasciata di
Gregorio Magno a Teodolinda, datata 1704 (Coppa, 1989c).
Fu attivo anche ad Asti , a Torino ( san Maurizio)e Vigevano.
Suoi disegni si trovano all’Ambrosiana.
BIANCHI Francesco
Maria* PITT Fogliaro 1689 ? -
Velate 5/11/1757
Figlio di Salvatore Bianchi e si formò alla scuola del
padre, operò spesso con i Giovannini.
Sue opere:
- 1713-1714 affianca il padre Salvatore nella decorazione ad affresco
della chiesa della Beata Vergine delle Grazie a Busto Arsizio
- 1723 martirii dei Santi Bartolomeo e Lorenzo sulle pareti della
chiesa di San Martino a Varese,
- 1727 affreschi della cappella del Battista nella basilica di San
Giovanni a Busto Arsizio
- 1726/1729 affreschi , perduti, della scomparsa chiesa di Santa Teresa
a Varese
- 1727 pala della Madonna col Bambino e i Santi Francesco e
Lucia, donata alla sua morte da Salvatore Bianchi alla parrocchiale di
Santo Stefano a Velate, ma secondo il Colombo eseguita in
collaborazione con il figlio
- 1731 affreschi nella cappella dell'Angelo Custode nella chiesa
di San Rocco a Busto Arsizio
- 1734 due Storie di Sant'Antonio Abate nel presbiterio
della chiesa di Sant'Antonio a Lugano, entro quadrature dei Giovannini
- 1742 interno della parrocchiale dell'Assunta a Ghemme
- 1752 ciclo di San Cristoforo a Vercelli
- 1757 collabora con il Baroffio alla decorazione della cupola e
dei catini delle absidi minori del santuario di Santa Maria del Monte a
Varese.
Altre opere attribuite:
- affreschi a Palazzo Clerici a Milano
- Venere e Cupido all'Isola Bella
- navata mediana del duomo di Monza
BIANCHI Fratelli
PITT/AFF Masnago
op.
1665 c.
Con Pietro del Sole operarono nella cappella di santa Marta e nel coro
di san Vittore in Varese.
Attivo, soprattutto come freschista e decoratore, in diversi centri
della Lombardia e del Piemonte. Sue opere:
- nel 1674, gli vengono commissionate quattro tele, perdute per
la collegiata di Santa Maria ad Arona, contemporaneamente impegnato a
Milano nel palazzo dei Pusterla, conti di Venegono,
- decorazione di Palazzo Trucchi a Torino, andata perduta
- nel 1683 risulta menzionato come "pittore di Sua Altezza Reale" a
Torino ove opera in Palazzo Reale (1685-1689) insieme ad altri
- ad Asti esegue affreschi con storie bibliche nella chiesa di
Sant'Anastasio (ora Asti, Pinacoteca Civica, 1689?)
- alla fine degli anni Ottanta è certamente a Varese, dove
nel 1688 offre ai deputati della Fabbrica del Sacro Monte la propria
disponibilità per eseguire un affresco sulla parete esterna
della IX cappella, quattro anni più tardi esegue le tre
scene dedicate al Martirio di San Vittore nel coro dell'omonima chiesa
varesina, cui farà seguito l'intervento nel santuario di
Santa Maria del Monte (1696). Sempre a Varese lavorò nella a
distrutta chiesa di San Francesco (1692 e 1723). Altri cicli di
affreschi si trovano della chiesa di San Pietro a Carcegna
(1707), dell'Ossario della chiesa dei Santi Quirico e Giulitta presso
Orta (1711) e della chiesa della Beata Vergine delle Grazie a
Busto Arsizio insieme al figlio Francesco Maria. Nel 1717 il
Bianchi risulta attivo a Torino dove realizza alcuni affreschi,
tuttora esistenti, nel Palazzo Provana di Druent. La sua
attività di freschista arrivò a Bergamo (chiesa
della Trinità) e nelle chiese distrutte di San Colombano a Como
e di San Francesco a Milano. Pier le opere su tela di ricordiamo
la pala della cappella di Villa Alari a Cernusco sul Naviglio e quella
in Santo Stefano a Velate che, come si apprende dall'iscrizione, fu
donata dal pittore nel 1727, anno della sua morte.
Tra gli studi più recenti vedi Caprara V., Documenti per
Salvatore Bianchi, RSSV,XXII, 2001
BIROLDI Famiglia
ORGANARI Varese
Sono stagnini emigrati in Germania dove appresero l’arte di fabbricare
organi da chiesa. Dalla bottega, in tempi successivi,
uscirono altri celebri organari: Pietro Talamona, che
preleverà l’attività dei Biroldi, Luigi Mentasti, i
fratelli Giuseppe e Pietro Bernasconi, cui faranno seguito i fratelli
più giovani, Cesare e Pietro.
BIROLDI Gio.
Batta
ORGANARO Mergozzo NO
5/12/1712 -
Capostipite e padre di Eugenio.
BIROLDI Eugenio
Francesco
ORGANARO Varese
16/11/1756 - Varese 23/10/ 1827
Apprende l’arte dal padre e subito viene segnalato
come uno dei più prestigiosi, abili
e seri organari lombardi. Dalla vasta
produzione segnaliamo:
a Milano gli organi in
- Santa Maria presso S. Celso,
- santa Maria Segreta
- san Lorenzo Maggiore,
- il Carmine,
- sant’Ambrogio.
Fu attivo anche in Ticino
- nel 1775 aggiustò l'organo di S. Pietro e
quello dell'Oratorio della Madonna della
Fontana ad Ascona
- nel 1800 costruì l' organo. nuovo di
S. Carlo a Lugano
- nel 1811 quello di S. Vittore di Balerna
- nel 1822 quello di S. Sisinio a Mendrisio
Operò a Pallanza, in Valtellina, Como, Cremona
In zona :
- Morosolo, Abbiate Guazzone, Prospiano,
Viggiù, Bosto, Laveno, San Vittore e
sant’Antonio a Varese
Non ebbe discendenti ma trasmise le sue conoscenze
al nipote Luigi Maroni che ne
assunse anche il nome.
Nipote e continuatore dell’attività dello zio
Eugenio. Celebrato quanto lo zio. Tra i
suoi lavori :
- Guardabosone VC
- Arcisate
- Torino alla Gran Madre
- Sacro Monte di Varese
- Duomo di Milano
- Milano, chiesa del Carmine
- Milano S. Maria delle Grazie
- Buguggiate
Morì improvvisamente a Novara.
Studiò a Brera con Gerolamo Induno, e fu premiato con l’argento.
Fu un buon ritrattista, schivo e timido. Sue opere presso gli eredi e i
privati di Varese.
BIZZOZERO Famiglia*
FONDITORI
Varese DI
CAMPANE
Bizzozero
Felice op. XIX
Appartiene ad una famiglia di fonditori varesini che
dominò il mercato campanario ticinese della metà del
Settecento per circa
un sec. Imparate l'arte dai Sottile,
rilevarono la loro fonderia varesina verso la
metà del Settecento. È difficile stabilire un elenco
completo delle campane costruite da ogni
singolo membro di questa
famiglia poiché molti bronzi portano la
scritta “Bizzozerus Varisiensis”, “Bizzozeri Varisiensis Fecerunt”,
“Bizzozeri Varesienses
Feverunt” dal 1764, o “Bizzozero
di Varese”
Bizzozero Francesco
op. 1875
Nel 1875 fuse le campane per san Vittore di Varese.
Le campane della Chiesa parrocchiale di Cilavegna nel 1817 sono state
fuse
da un F. Bizzozzero,
probabilmente un suo avo.
Bizzozero
Giambattista op. sec. XVIII
Nel 1760 rinnova la campana grossa dell' Immacolata
Concezione a Lugano e nel 1810 compera una campana rotta agli
amministratori
della stessa chiesa
Nel 1811 fu minacciato di morte da un concorrente
locarnese.
Bizzozero
Giovanni dal 1786
Fonditore di campane varesino. Lavorò nel
Ticino a partire dal 1752 fino ai primi
decenni del sec. successivo .
Bizzozero G. Cesare
Successore di Felice
Bizzozero, Giuseppe
sec. XVIII-XIX
Fonditore di campane varesino.
Bizzozero Innocente
cit. 1823
Bizzozero Parius
op. XVIII°
sec
----------------
BONAVENTURA* da
MIN Varese
op.
XVII° sec
Miniaturista, dipinse col fratello o confratello Ferdinando da Vico
Morcote i 4 " in-folio" dei libri dei cantici per il monastero di
santa Maria degli Angeli a Lugano, firmati Bonaventura à Varisio.
BONAZZOLA Arcangelo
CERAM Varese
CIT. 1787
Il 14 giugno 1787 presenta domanda per poter < eriggere nel borgo di
Varese una fabbrica di piatti di terra >
BONINI ( Bonino ) Giuseppe
PITT
è nato Briga Novarese op. 1766 -1777
BORBONE Ferdinando
PITT/MIN Varese
Adamollo dice che fattosi cappuccino si distinse nella miniatura.
BREGONZIO Giuseppe*
SC Sacro Monte di
Varese vivente 1879
Allievo per molti anni di Vela e poi suo amico. Smise la professione
artistica per subentrare alla cava paterna di pietra bianca al Sacro
Monte. , abitando a Fogliaro. Opere:
- statua di Leopardi modellata dal Tabacchi e scolpita dal Bregonzio
posta ( oggi non più) nella piazza maggiore di Recanati ( la
stessa o una copia potrebbe essere a villa Marazza a Borgomanero )
- a Torino la raffigurante la Scienza, che fa parte del monumento a
Sommelier ( ideatore della galleria del Cenisio ). Questo monumento fu
lavorato a Fogliaro.
BUZZI Gabriele*
SC Varese
cit. 1780
Fratello di Arcangelo, realizzarono insieme un tabernacolo a Velate di
Varese e capitelli e le lesene in san Vittore ad Intra. Altare in
sant’Antonio a Varese opera di Gabriele Buzzi di Viggiù,
lavorato e costruito verso il 1780.
BUZZI Galiano Pietro
ARC Varese
cit.
1590-1600
Le cappelle maggiori del Santuario di Locarno pare siano da scrivere al
padre varesino Pietro Buzzi Galiano che per un quarantennio resse il
convento del Sasso.
BUZZI Giovanni Maria
SC Varese?
op. 1601-5
Aveva bottega di scalpellino e nel 1601-5 lavorò al Sacro Monte
di Varese
CALCAGNO Giuseppe*
PITT Varese 1897-1967
Professore di disegno a Varese e pittore figurativo.
CAMPANIGO famiglia
PITT
di pittori attiva in Varese e nell'area piemontese da cui discendono
Galdino di Varese e lo Spanzotti e imparentata con i Tatti.
GIOVANNI
PITT detto
Ingegnere
cit. 1446 Varese
Padre di Galdino e figlio di Rodolfo ( Redulfus ).
Pittore dimorante a Varese.
Citato nel “compendio Comolli “ e nel” registro
Bondioli “ come pittore. Nel 1916 il pittore Conconi acquisiva per la
sua collezione <
due affreschi firmati da un
ignoto pittore del ‘400, Jeronimo de Varixio,
...>. Dallaj propone l’identificazione con < magister Hieronimus de Campanigo
pictor >.
Dimorava alla Motta ove lasciò un affresco
dedicato alla Adorazione del Bambino ( attribuito ). Nel 1497 redige il
testamento.
PETROLUS
de PITT Varixio cit. 1423 -
morto ante 1467
Figlio di Rodolfo, fratello di Giovanni e Tommaso.
Autore col fratello Tommaso di un affresco nella chiesa campestre di S.
Maria di
Ferno firmato < Petrolus de Varixio et Thomas
fratres eius pinxerunt op. >.
PIETRO
PITT Varese ??? - morto
nel 1470
Da un atto in cui Girolamo è testimone viene
citato < Hieronimus de Campanigo filius quondam magistri Petri
pictoris >. Da non
confondere con Pietro da
Campanigo padre di Martino Spanzotti.
Padre del celebre Giovanni Martino e Francesc o,
spesso indicati come nati a Varese e trasferiti in Piemonte col padre.
Operò a
Casale Monferrato dal 1470 al 1505.
REDULFUS PITT Varese
cit. 1419-1423
E’ detto figlio del fu Martino de Campanigo
TOMMASO
de PITT Varixio
cit.
1423
Figlio di Rodolfo, fratello di Giovanni e Petrolo .
Autore col fratello Petrolo di un
affresco nella chiesa campestre di S. Maria di Ferno
firmato < Petrolus de Varixio et
Thomas fratres eius pinxerunt op. >..
_________________
CANAVESE Giovanni Pietro
INT Varese???
cit. 1689
Fece le cantorie per la chiesa di san Francesco a Varese nel 1689.
CANTU’
Mario
ARCH/ING Varese
fine 800 primi 900
Progettista di varii edifici a Varese, nel 1919 la Conceria Cornelia
con Paolo Cantù, nel 1928 Collegio civico con Vittorio Morpurgo.
Nel 1934 progettò il campanile di san Vittore di Casbeno.
CANTU’
Paolo*
ARCH/ING Varese
cit.
1897/8
Progettista di varii edifici a Varese, nel 1897 progettò la
chiesa di san Vittore a Casbeno e successivamente la parrocchiale di
Cartabbia. Nel 1898 su incarico di Francesco Tamagno progettò
l’oratorio nella villa Tamagno in sostituzione del vecchio.
CARANTANI Andrea*
INT
Varese
cit 1569
In san Vittore di Varese, nella sacrestia si trova un suo armadio
con intagli; è anche autore degli stalli del coro. Discendente
di una famiglia varesina di intagliatori ancora operosa nel 1767 quando
le furono commissionati mobili per palazzo Estense di Varese. E’
l’iniziatore della tradizione locale di intaglio continuata dal
Castelli.
CASTELLI Antonio*
STUC Varese??
op. 1767
Suoi alcuni lavori di stucco a Palazzo Estense di Varese.
Fu battezzato con il nome del padre, morto poco prima della sua
nascita. In gioventù fu priore e tesoriere della confraternita
del S.Rosario con sede nell’Oratorio di S. Domenico a Varese (dal 1687
alla morte, avvenuta nel 1725) . Ebbe probabilmente la sua crescita
artistica nell'ambito della costruzione del Sacro Monte di Varese,
grazie alla protezione dello zio, Don Andrea Castelli, allora parroco
di Santa Maria del Monte. Durante questo periodo poté conoscere
Antonio Pino da Bellagio, che influenzò la sua tecnica e il suo
stile. Collaborò inoltre con il doratore Paolo Glusiano di
Angera . Le sue opere, tutte di carattere religioso e di stile barocco,
si
trovano principalmente nel varesotto.
Ricordiamo nella basilica di San Vittore a Varese
- i pulpiti e la cantoria , 1675
- gli organi
- la battaglia di Lepanto, 1702
- il grande crocifisso, sostenuto da angeli (1712)
- l'altare ligneo ora nella chiesa di San Giorgio a Biumo
Superiore
- il modello in legno di noce del campanile di Varese, alto 4 metri,
ora a villa Mirabello unitamente ad un mobile da sacrestia
- in sant’Antonio a Varese nella navata destra vi è una sua
opera giovanile
altre sue opere:
- gli altari lignei di Caronno Varesino 1684,
- di Daverio (1687)
- nel 1690 lavora a Casorate Sempione, con il maestro Antonio Pino alla
cantoria
- di Vergiate (1691),
- pulpito e gruppo dell’Addolorata in san Rocco a Gemonio
- presbiterio intagliato in san Martino a Marchirolo proveniente
da san Giovanni di Varese
- il crocifisso sull'architrave del presbiterio della chiesa di S.
Stefano a Mezzana (1693) -
- il pulpito della chiesa di San Giulio a Cittiglio (1702).
CATTANEO Alessandro
PITT Varese
attivo
1860
Il 9/6/1860, il pittore Alessandro Cattaneo parte con un manipolo di
varesini per la spedizione di Garibaldi in Sicilia, fu fatto poi
prigioniero il 27/4.
CATTANEO Alessandro
ARCH/ING Varese
attivo
1865
Fu giudice nella commissione per la scelta del concorso per l’erezione
del monumento al Cacciatore delle Alpi assegnato a Luigi Buzzi
Leoni.
Che sia originario di Varese lo rileviamo dalla firma posta
nell’incisione raffigurante il gruppo dell’Addolorata in san Vittore in
Varese. Fu allievo di Longhi, risiedette e lavorò a Milano. L”
Interprete milanese” del 1828 lo cita come incisore a taglio e pittore
in miniatura, domiciliato in contrada del Monte 1261. Era ancora attivo
nel 1836, infatti l” Almanacco del commercio di Milano, guida per
l’anno 1837, edizioni Placido Maria Visaj “ lo cita a pag. 114 come
incisore, sempre dimorante in contrada del Monte. Sue opere.
- incisioni da Raffaello : Strage degli innocenti
- da Bernardino Luini : Vergine col Bambino
- da Marcantonio Raimondi : copie (Raimondi incise la Strage degli
Innocenti
di Raffaello )
COLOMBO Francesco
INT Varese 30/11/164 - 1/11/1905
Restaurò le opere di Bernardino Castelli in san Vittore a Varese.
Espose alla galleria Varese di Varese, un suo ritratto con figlia
eseguito dal Montanari si trova ai Musei di Varese.
CREMONA Gino
ING Varese
cit. 1911
Autore di villa Petracchi a Varese.
CREMONA Giuseppe
PITT Varese??
morto nel 1862
Sacerdote e dilettante di pittura che restaurò
l’Addolorata ( non si sa se la statua o la cappella) Ornò e
dispose buoni quadri nella Prepositurale. Restaurò le statue del
Silva e del Bussola al Sacro Monte di Varese.
CRISTOFORO da Varese
SC/ARCH Varese
cit. 1486
Nel 1486 fu chiamato a compiere lavori nel palazzo Comunale di Jesi,
con lui era Martino da Varese.
CRISTOFORO da
Varese* SC/ARCH Varese
cit. 1495
Lavorò nel Duomo di Como per la < doratura del globo e della
croce sopra il globo che sormonta il tabernacolo che è nel
mezzo della sommità della facciata, e finisce con girevole
pennoncello o banderuola in lamina di ferro>. Probabilmente fu anche
l’ artefice di tutto questo.
CRISTOFORO da Varese
FABBRO Varese
cit. 1535
A confermare l'inizio dei lavori in luglio, nel Santuario di Saronno
è un doppio pagamento, effettuato ad aprile e a giugno del 1535,
al fabbro incaricato di porre delle zanche in ferro in mezzo alla
cupola per issare la scultura del Dio Padre. Il 25 aprile il fabbro
Cristoforo da Varese riceve dai fabbriceri del Santuario 15 lire per il
"faramento che al fa per atacare el Dio Patre" 26 giugno. Vengono
consegnate a Cristoforo da Varese 10 lire "per saldo del feramente
misse al Dio Patre”
CROCE Carlo Maria*
PITT Sacro Monte di Varese
cit. 1775
Marliani in occasione della visita del cardinal Pozzobonelli, nel 1775,
registra < tutte le statue furono dipinte dal Lod.to
pennello del S.r C.M. Croce, allievo del cav. Bianchi di Fogliaro >;
le statue facevano parte dell’allestimento scenico. Dipinse anche le
statue presenti, una volta, in piazza Porcara a Varese.
CROCE Gio. Battista
PITT Sacro Monte di Varese
cit. 1757
Effigiò san Matteo nella chiesa omonima di Malnate nel
1757. Al Sacro Monte , a sinistra dell’organo, mostra un ritratto della
Beata Caterina, opera di Giovan Battista Croci
CRUGNOLA Giovan Battista*
INT Biumo Superiore
op. 1750
Le grandiose bussole lignee in fondo alla navata di san Vittore a
Varese sono opera sua. Continuò la tradizione di intagliatori in
legno iniziata da Andrea Carantano e proseguita da Bernardino Castelli.
DAVERIO Francesco*
ARCH/ING Calcinate del Pesce 3/4/1815 - Roma
3/6/1849
Famoso patriota.
Laureato nel 1839 all’università di Pavia in Ingegneria e
architettura. Fece pratica a Varese presso lo studio dell’ing. Ponti e
operò nel prestigioso studio dell’ ing. Gerli a Milano.
Partecipò ai i moti di Milano del 1848, fu poi Capo di Stato
Maggiore della Repubblica Romana; combatté a Velletri e
morì nella difesa del Casino dei Quattro Venti sul Gianicolo
avendo il grado di capo di Stato Maggiore della Legione italiana.
DAVERIO Pietro Antonio*
SC Varese
op. 1588/1635
Artista molto lodato dal Moriggia. Fu attivo per lunghi anni nel Duomo
di Milano, l’ultima notizia è del 1635.
A Milano lavorò nel sepolcro dell’arch. Pellegrino
Pellegrini.
Nel Duomo di Milano abbiamo:
- la statua di santa Cristina nell’altare di santa Agata
- le statue barocche del timpano dell’altare del Sacro Cuore sono
degli scultori Andrea Rinaldi, Michele Prestinari e Pietro Antonio
Daverio
Alla Cà Granda ( Ospedale Maggiore ) esiste una statua san Carlo
datata 1603, in marmo bianco.
DEL SOLE Giovan Battista*
PITT/INC Varese
op. 1644/82
Brambilla lo qualifica come patrizio varesino.
- affreschi delle Marie al Sepolcro nella cappella di santa Marta
in san Vittore di Varese
- affreschi in san Giuseppe sempre a Varese nella volta nel 1658
- operò anche nello scomparso convento dell’Annunciata.
Nella Collegiata di San Pietro a Broni a destra "La battaglia di
Lepanto" tela del varesino Giovan Battista Del Sole del 1662.
A Olgiate Olona nella chiesa dei santi Stefano e Lorenzo il
Martirio di Santo Stefano, attribuito a Giovan Battista del Sole, ma
più probabilmente di Daniele Crespi.
Operò in varie chiese a Milano come affreschista, sue opere a
Brera e all’Ambrosiana.
DIONIGI da Varese
ARCH Varese
cit. 1543
Tra i pi ù noti architetti del tempo, attivo e stimato a Milano
ove ricoprì cariche ufficiali.
Ristrutturò la chiesa di san Sempliciano a Milano.
DOMINI Oscar
PITT Varese 13/8/1898 - 14/10/1972
Professore a Varese e membro dell’Associazione Artisti indipendenti.
DONATI Riccardo*
PITT/REST Fogliaro
op. 1920
Restaurò alcune cappelle del Sacro Monte di Varese. Nel
1910 ritoccò l'interno della Cappelletta dell’Addolorata a
Brinzio.
Nel 1732 firma, assieme a Ludovico Toniacca, un contratto per lavori
"da mastro da muro" al cantiere delle Regie Segreterie di Torino,
impegnandosi a seguire il progetto e le istruzioni di Filippo Juvarra.
Nel 1736 assieme a Francesco Maria Righino è impegnato nel
cantiere della sala d'arme dell'Arsenale di Torino.
Nel 1740, assieme a Galleazzo Pagano di Valsolda, firma un contratto
per vari lavori alla piazza del castello reale di Torino.
ERMOLLI Vittore
ORGANARO Varese 1853 -
Ex dipendente di Giuseppe Bernasconi. Sue opere a :
- Bellinzago Novarese
- Crevola d’Ossola
- Lainate
FONTANA Luigi
SC Capolago 1865 - 1946
Padre di Lucio e podestà di Comabbio. Nel 1890 apre a Rosario in
Argentina un atelier di scultura. Famoso il Memoriale di Cristoforo
Colombo oltre ad altre molte opere, soprattutto mausolei, tra cui i
monumenti al general Belgrano a Buenos Aires, quello del generale San
Martin a Santa Fè, il monumento <all’Agricoltura> a
Esperanza.
Fu membro della commissione edilizia e presidente della società
degli Ingegneri e Architetti di Rosario, oltre che presidente e
vicepresidente del circolo italiano di Rosario.
Alterna la sua attività tra Italia ed Argentina.
FRANCESCO di Ambrogio da
SC? Varese
cit. 1453
Nel 1453 cava travertini con i suoi soci a santa Adriana a Roma,
possiamo pensare che come scultore stesse scegliendola materia prima?
FRANCISCUS
PITT Velate
cit. 1362
Gli vengono attribuiti gli affreschi di san Cassiano a Velate di
Varese; conosciuto per il testamento fatto con la moglie.
FRASCONE Bernardo
OROLOGIAIO Varese
op. 1756
Marliani ricorda che nel 1756 < si fece fare dalla Comunità
di Varese per opera di B.F. di Varese l’orologio nuovo al
Campanile...... e si pose al medesimo la sfera che prima non c’
era..>
FREGOSI Carlo
PITT Varese 1884 - 1934
Pittore e insegnante alla scuola d’arte G: Bernasconi a Varese, ha
esposto nel 1921 con gli Amici dell’Arte di Varese e con una personale
alla Galleria Prevosti nel 1928. Decorò presso l’istituto
Dell’Acqua di Busto a stucchi e ad affreschi il Salone conferenze
nel 1928.
GALDINO ( Baldinus )*
da PITT Varese
noto dal
1478
Scarsissimi sono i dati biografici del pittore il cui nome "GALDINUS DE
VARISIO" compare con la data 1498 nella targa dipinta presso l'imposta
dell'arco destro degli affreschi nella cappella della Madonna del latte
in Santo Stefano di Bizzozero a Varese
Insieme a "IOB. DE PIORIS" firma ("GALDINUS VARIXIO") il
Polittico già in San Gottardo a Carmine Superiore , sulla sponda
piemontese del lago Maggiore, e ora nella collegiata di San Vittore a
Cannobio.
Si ipotizza che il pittore praticasse la pittura su vetro. Il primo fu
Bertolone a menzione nel 1535 di un "Bernardinus de Campanigo
filius emancipatus magistri Galdini” ovvero come appartenente alla
famiglia dei Campanigo , cui appartiene anche Giovan Martino Spanzotti
lungamente attivo in Piemonte . La data di morte di Galdino, non
è nota ma vivente nel 1535.
- chiesa di Villa a Castiglione, affresco parete destra: Bimbo con san
Sebastiano e san Rocco
- affreschi nel ciborio ogivale di sibille e profeti, dottori
della chiesa e simboli degli
evangelisti, 1498, santo Stefano a Bizzozzero
GANDINI Elia
ORGANARO Varese
cit. dal
1907
Uscito nel 1907 dalla ditta Cesare Bernasconi e figlio, fondò
con Francesco Nasoni una ditta a Varese. Dopo 8 anni sciolse la
società e continuò da solo. Nel 1921 rilevò la
famosa casa Pavese dell’Ing. Giulio Lingiardi. Considerato tra
gli organari più qualificati di quel periodo,
lavorò a Besano, Finero NO, Carbuta SV.
Lavorò molto anche nel Ticino dove restaurò, tra l'altro,
l'organo di Rancate.
GARONI Gerolamo
FOTOGRAFO Varese
cit. 1862
Nel giugno 1862 si incarica il < concittadino prof. Gerolamo Garoni,
dilettante di fotografia> di fornire una fotografia dell’interno e
una dell’esterno del Battistero di Varese.
GERBINO Giacomo
CERAMISTA Varese??
op.
1564
Sua una targa devozionale in terracotta invetriata conservata nei musei
civici di Varese e firmata < ho. opus.ff. jacobus gerbino a nome /
de li bocalerj de Varexio.1564>
GHIGGINI famiglia
DEC/STUCC/
INDORATORI/ CORNICIAI Varese dal 1822 ad oggi
Nasce nel 1822 quando Eugenio Ghiggini apre un negozio di “ indoratore
ed inverniciatore di carrozze e serramenti “ in pazza delle Oche. Per
molti anni si distinsero anche nella produzione di soprammobili in “
carta Varese”. Dal 1976 diventa galleria d’arte tuttora operativa.
Molte ville, nel lungo periodo di attività, sono state
restaurate e decorate da questa “ bottega “. Ricordiamone alcune :
a Varese
villa Esengrini, Casa Cattaneo in via Fiume, villa Ponti a Biumo
superiore, palazzo Litta Modigliani a Biumo Inferiore,
a Casciago villa Lauger
a Bisuschio villa Cicogna Mozzoni,
a Casciago villa Castelbarco
oltre che lavori di pregio a Milano nelle case degli stessi di cui
sopra.
Ricordiamo i loro nomi:
Eugenio 1802 - ???
Emilio 1845 - 1889
Achille 1874 - 1941
Emilio 1897 - 1974
Achille 1926 - 2002
Emilio 1953 - vivente
GIACOMO di Beltrando da*
ARCH/SC Varese
cit. 1488
Lavorò al compimento del palazzo comunale di Jesi con Cristoforo
di Martino di Varese.
Controllare Cristoforo da Varese, indicato a Jesi nel 1486.
GIACOMO ( Jacopo) da
ARCH Varese
cit.
1439-58
Dal 1439 il M° da muro G.d.V. lavora alla costruzione delle
fortificazioni di Rieti, continuando ancora negli anni 1451/2 e
poi nel 1458 intraprende la costruzione del castello della Guardiola
sempre a Rieti.
A Ripatransone c'è la Chiesa di S. Rocco edificata nella prima
metà del XVI secolo, con portale in arenaria opera di M. Giacomo
da Varese.
Lavorano con lui:
- Ambrogio a Varese
- Giovanni da Varese e
- Jacopo da Varese ( un altro?)
tutti figli di Pietro da Varese.
Nel 1454 effettua scavi a Monte Caprino per recuperare marmi (
per lavorarli??).
GIORGIO da*
SC/ARCH Varese
cit. 1474
Nel 1474 è pagato per lavori alla rocca di Santa Marinella,
insieme a Giovanni Piccinino di Varese.
GIOVANNI ANTONIO da*
SC Varesio (Varese )
cit. 1560
Lavorò ala loggia superiore del Palazzo Apostolico a Roma.
Potrebbe essere il pittore Vanosino.
GIOVANNI d’Andrea da*
SC Masnago
noto
1460/4
Un Johannes marmorarius figura nella lista dei < ministeria et
officia domus pontificalis Pii II°> ma non è ammesso nel
grande tinello ( 1460 ).
Nel 1461/2 un J. Andreae de Masnago ( detto anche Giovanni
Lombardo ) risulta scultore del palazzo Apostolico, riceve mandati di
pagamento in ragione del suo salario. Forse è lo stesso lapicida
che nel 1460 ricevette l’ordine i fare palle da cannone. Risulta ancora
attivo nel 1464.
GIOVANNI d’Antonio da*
ARC Varese
op.
1460-73
Nel 1460/64 un Giovanni da Baveno ( ritenuto però Giovanni da
Varese ) lavora come scalpellino a san Pietro in Roma.
Nel 1472 vende un orto a Roma, nel 1473 un Giovanni da Varese risulta
debitore verso Giovanni di Gasparo di Como, marmoraro.
GIOVANNI da
ARCH Varese
op. 1573
Villa Mondragone a Frascati , allora di proprietà del cardinale
Altemps, fu servita di acqua grazie all’impegno assunto da
maestro Giovanni da Varese di condurvela.
GIOVANNI Antonio
da PITT
Varese detto Vanosino vedi Vanosino
GIOVANNI da*
ARC Sant’Ambrogio ( di Varese)
op. 1456
Lavorò col Filarete alla progettazione dell’Ospedale Maggiore di
Milano.
GIOVANNI Piccinino da SC/ARCH Varese
cit. 1474
Nel 1474 è pagato per lavori alla rocca di Santa Marinella,
insieme a Giorgio da Varese.
GIOVANNI Pietro da*
SC Varese
op. 1481
Lavorò come statuario al Duomo di Milano.
GIOVANNI Pietro da *
AFF/PITT Velate
inizi 500
Gli sono attribuiti gli affreschi in santo Stefano di Velate e quelli
in santa Maria a Binago.
GIUDICI Fedele
ARCH Varese
cit. 1807
Componente della Commissione di pubblico Ornato a Varese.
GIULIANO da
ARCH/IMPR Varese
citato
1477
Nel 1477 propose insieme ad altri la costruzione del castello di Sasso
Corbaro Bellinzona.
GRANDI Gio. Antonio *
PITT Varese
op. 1751
Dipinse la facciata dell’ oratorio della chiesa di santo Stefano a
Viggiù.
GRANDI GIOVAN BATTISTA*
PITT/QUAD Bizzozero (Va) 1643 - Bizzozzero
20/4/1718.
In dizva è considerato gemello di Girolamo entrambi nati nel
1638. Per le opere vedi il fratello Girolamo.
GRANDI GIROLAMO*
PITT/QUAD Bizzozero 1658 - Milano 3/5/ 1718.
Esponenti di punta del quadraturismo lombardo tra Sei e Settecento.
Le loro opere principali:
- eseguirono le riquadrature delle casse dell'organo e della cantoria
di S. Vittore (Varese).
- gli affreschi della cappella dedicata a Gesù che sale al
Pretorio del Sacro Monte di Varallo, anteriori al 1671, e spettanti
solo Giovan Battista
- nella distrutta chiesa di San Francesco a Varese furono lungamente
impegnati a partire dal 1677 (figure di Federico Bianchi)
- dal 1681 al 1693 a Milano, presso la parrocchia di San
Salvatore, Giovan Battista e Gerolamo impegnati nella decorazione
della cappella maggiore e del coro della chiesa di Sant'Alessandro (il
contratto è del 1683 e vi compare solo il nome di Giovan
Battista)
- al 1679 circa risalgono gli affreschi della cappella con
Gesù ricondotto davanti a Pilato ancora al Sacro Monte di
Varallo
-Certosa di Calci presso Pisa (1685)
- Sacro Monte di Orta (XIII cappella, con Federico Bianchi)
-dal 1692 al '99 eseguirono l'architettura dipinta alla XIII Cappella
della discesa dello Spirito Santo, al Sacro Monte di Varese.
- dal 1695 al 1698 risalgono gli interventi nella volta della
cappella dei Mercanti e in Palazzo Carignano a Torino.
- dal 1700 al 1702 lavorarono nella cupola di Santa Maria della Croce a
Crema
- nel 1704 affreschi palazzo Litta Modigliani e nella
parrocchiale a Biumo Inferiore
- nel 1715 in Milano presso S. Maria della Fontana, S.
Calimero, nell'oratorio dell'Angelo Custode al S. Sepolcro e nella
Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
- Livorno, Torino, Bologna, Monza sono altri dei luoghi in cui furono
attivi.
- altre opere sono conservate nella sagrestia di S. Barnaba a Milano,
nelle chiese di S. Maria del Carrobiolo a Monza e di S. Francesco a
Saronno.
Ricordiamo anche interventi a Varese l’ ornato della casa di via
Vetera a Varese ( ex Convento ), una edicola in sant'Antonio, i
prospetti architettonici e figure nella chiesa di san Francesco a Biumo
superiore, a Casbeno presso Villa
Recalcati l’ultima opera dei due fratelli
Grandi, pittori varesini morti nel 1718, fu la “sala in Casbeno del
Sig. Marchese Gabrio Recalcato” ( Adamollo ).
GRIFFI Corrado*
INT/SC Varese
se.
XV°
A lui è attribuita < l’Addolorata> , trittico ligneo che
si trova in san Vittore a Varese
Recentemente è stata attribuita a ANDREA RETONDI da
Saronno ( vedi ), conosciuto anche come Andrea da Milano,vale la pena
di ricordare il nominativo per ulteriori ricerche.
GRIFFI Lodovico
SC/ORN Varese
op.
1582-1609
Il Morigia nel 1603 descrive il santuario di Locarno, Madonna del Sasso
< oggidì ampliata e ornata con stucchi et oro sotto sotto la
principale cura d’un frate che da altre fonti risulterebbe essere il
varesino padre Lodovico Griffi che governò la fabbrica per 27
anni>
GROSSI Luigi
FOTOGRAFO Varese 5/4/1779 - Varese 13/11/1846
Famoso personaggio bosino, medico, scrittore, esperto di agricoltura .
Nel suo diario annota < 1842 - Appena i giornali francesi fecero
cenno di fotografia e della scoperta di Daguerre, che il Dott. Luigi
Grossi, dietro quelle semplici indicazioni, senza alcun modello, si
fabbricò un Daguerrotipo col quale ottenne vedute, paesaggi e
caseggiati assai sorprendenti. In quest' anno poi, con un piccolo e
più perfezionato apparecchio ottenne meravigliosi ritratti in
pochi minuti secondi; né limitossi a ciò soltanto, ma
valendosi dell' apparato galvano-plastico ebbe la soddisfazione di
avere mercé di quello contro-prove assai soddisfacenti, ed ai
primi di maggio scoperse il modo di dare alle dette copie una
forza e vigore tanto sorprendente, da superare di gran lunga li stessi
modelli. Veggasi intorno a ciò l' articolo inserito nella
Biblioteca Italiana di Scienze lettere ed arti.>
Pubblicò i suoi esperimenti sul Giornale dell' I. R. Istituto
Lombardo di scienze, lettere e arti (1842 lug, Volume 4, Fascicolo
11)un articolo sui <Ritratti daguerrotipi >.
GUGLIELMO da
PITT Varese
seconda metà 400
Figlio di Martino da Varese operoso a Bellinzona.
GUIDO da SC* Varese
op. 1248/50
Da un’iscrizione sappiamo che operò al pulpito della chiesa di
san Bartolomeo a Pistoia.
A lui sono attribuite un’architrave in san Pietro Somaldi a Lucca
( il Cristo tra san Pietro e san Paolo ) ed alcune sculture nel
battistero di Pisa.
GUIDO ( Guidone ) da *
ARCH Velate
cit. 1061
Il nome ci viene tramandato da un documento di permuta di terreni
attuata con Landolfo nel 1061, il documento è conservato
nell’archivio di san Vittore a Varese.
JACOPINO da *
PITT Velate
metà 400
Suo un affresco con i - Funerali della Vergine - in santa Maria in
Selva a Locarno.
Firmato < Hoc opus Iacobinus da Vaulate pinxit >.
Ebbe i primi insegnamenti da Camillo Rapetti, poi continuò da
autodidatta. Tratto la figura e soggetti di vita lombarda con una
tecnica tutta personale.
Esordì nel 1927 alla Permanente di Milano e partecipò a
varie mostre dei Sindacati. Espose a Roma, Torino, Napoli, Varese e
Gallarate. Nel 1933 alla mostra del Sindacato regionale di Milano
presentò :
- Venzia
- Eva
Suoi lavori si trovano i Germania e Svizzera presso privati.
LONGHI Luigi *
PITT Varese 1887 - Milano 1975
Nipote di Roberto Longhi. Partecipò a tre Biennali a Venezia.
MACCHI Giulio
ING/ARCH Varese 1865-1934
Collaborò con Sommaruga nella realizzazione delle grandi opere
in stile Liberty al Campo dei fiori e sul colle Campigli.
Sue villa Macchi e casa Bianchi in via Morosini a Varese. Come
industriale fu il fondatore
della Carrozzeria Macchi evoluta dalla produzione di
carrozze prima , automobili e aerei.
Dopo un iniziale soggiorno di studio a Bologna, presso Gian
Gioseffo Dal Sole, opera a Codogno nel 1724-1725 per dipingere la
via Crucis nel chiostro delle Grazie, poi in Santa Maria di
Sabbioncello di Merate nel 1715, e nel chiostro del convento
dell'Annunciata di Varese, 1726, disegna poi le statue dell'altare
maggiore di San Vittore, realizzate in marmo nel 1742 da Elia V. Buzzi
e le decorazioni profane in ville come la Recalcati e la
Menafoglio.
A Milano operò in Palazzo Dugnani, in Santa Maria Podone, in
Santa Margherita, in San Nazaro, in Santo Sepolcro e in San Simpliciano.
Sue opere in Palazzo Mezzabarba a Pavia, e per l'Arciconfratenita
del Santissimo del Duomo. Altre opere le troviamo nelle chiese di Busto
Arsizio (San Michele),
di Como (San Bonaventura San Colombano e Santa Croce in Boscaglia) di
Orta San Giulio.
Altre opere in Varese opere in :
- San Rocco, del 1717, perduti
- San Domenico, del 1718, perduti
- gli affreschi della chiesa di San Martino a
Varese, del 1722-1723,
- quelli del coro e dell'anticoro della chiesa
di San Giorgio a Biumo Superiore,
- la pala della Madonna del Rosario per la
basilica di San Vittore a Varese
- Ospedale
- san Giuseppe
- san Carlo
- sant'Anna, Biumo sup.
- san Francesco, Biumo superiore
- santa Trinità a Bosto
- sala Veratti
- stemma di Varese col Baroffio
- tela san Vittore a Casbeno
- ex voto al museo Baroffio
- santa Trinità a Malnate
L'ultima opera di vasto respiro è la decorazione ad affresco
della chiesa di San Francesco a Pavia, eseguita in collaborazione con
l'allievo Giovan Battista Ronchelli,
Negli ultimi anni, causa malattia agli occhi, stemperò i suoi
quadri con troppo color ceruleo.
Fu creato cavaliere e conte lateranense da Clemente XII con diploma
27/6/1731
Fondamentale il catalogo della mostra <Coppa S. - Bernardini A. ,
Pietro Antonio Magatti, 1691-1767, Silvana, Cinisello, 2001>
MAGGI Giuseppe
FONDITORE DI CAMPANE. Varese
op. sec.
XVIII
Fa parte di una famiglia di fonditori presenti nel 1792 a Mezzovico e
nel 1799 a Moghegno ( CH ).
MARLIANI
INDORATORE Varese ??
cit. 1769
Lavorò a palazzo Estense a Varese e all’isola Bella.
< 1710 nov 30. Reg. di pag. per lavori alla galleria dei quadri di
palazzo Borromeo a Milano ”All`indoratore Marliani lire ottanta s. 10
d. – per due cornice grandi adorate, et altre fatture fatte nella
galleria di questa casa, per mandato n. 624 >
MARONI Antonio
FABBRO Varese
op. 1770
Sue le inferriate e le ringhiere nella cappella del Battista a
palazzo Estense a Varese.
MARTELLI
PITT Varese
cit. 1770
Probabilmente fu allievo del Magatti. Sua era un’ancona nell’oratorio
Dralli a Casbeno.
MARTINO da
PITT Varese
op. post
1466
Padre di Guglielmo, indicato anche come Martinus de Campanigo de
Variscio quindi imparentato con Galdino.
Attivo nel 1400 a Bellinzona, alla bottega di Nicola e Cristoforo da
Seregno operosi nelle valli superiori del Ticino. Unica sua opera una
< Trinità> in santa Maria della Misericordia di Ascona
firmata “ MARTINUS DE VARIXIO”.
MARZOLI
ORGANARO Varese fine 800
In società con Rossi operarono a :
- Induno Olona
- Biumo Inferiore
- Marano Ticino
Furono molto attivi nella Bergamasca e nel Varesotto.
MASINI Alessandro
PITT Varese ?
op. 1675
Dipinse parte dell’apparato funebre in san Vittore a Varese per il
funerale di don Antonio Buzzi.
MASNAGO Alessandro
INCISORE CAMMEI Masnago
fine 500 primi 600
Alessandro Masnago, abbinato alcune volte al fratello ( o padre ? )
Antonio come eccellente incisore di cammei noto. Si ricorda
soprattutto per aver operato alla corte di Rodolfo II° (
affascinante collezionista di estrosità ) morto nel 1611.
Operò tra il 1576 e il 1612, probabilmente a Milano; il Morigia
segnala una sua presenza alla corte di Rodolfo a Praga dal 1595.
Enrich Kris ai primi del novecento fece una catalogazione delle opere
delle opere passate da Praga al Kunsthistorisches Museum Vienna,le
opere certe sono:
- Giove che fulmina i giganti
- Madonna col Bambino posta sulla nuvola
- Psiche
- Proserpina che va all’inferno rapita da
Plutone
- “ fortuna dell’armata di Enea “ o anche
Enea all’Inferno
- Latona tra gli agricoltori , opera con varie
pietre che “ paiono pinte e colorite “
- Corteo di Diana e ratto di Proserpina
- Nettuno e Amfitrite.
- Giove ed Io
- Giasone alla conquista del vello d'oro.
MASNAGO Giovanni Antonio
INCISORE CAMMEI Masnago
fine 500 primi 600
vedi Alessandro
MASSIMI( NI ) Alessandro PIT Casbeno di Varese
cit. 1676
Nel 1676 < furono dipinte tutte le finestre e portine del Prevosto
dal sig. Aless. Massimo detto il “Pittorello”>.
Dipinse una serie di immagini delle Beate sulle porte esterne del
Sacro Monte e nel monastero delle Romite, alcune oggi ancora visibili.
Al Sacro Monte dipinse pure le insegne i riquadri sopra la
porta delle quattro osterie : di S. Ambrogio, del Moro, del
Prestino, della Cassina a Cassina Moroni di proprietà delle
monache, le prime tre verso il 1676 e l' ultima qualche anno dopo. In
tutte e quattro è raffigurata la Vergine con le beate Caterina e
Giuliana. Lotti ci ha riportato integralmente le illustrazioni e la
perizia effettuata sugli affreschi da due noti pittori nostrani, Giovan
Battista Ronchelli e Carlo Maria Giudici e pubblicata nel 1769. La
perizia recita: < questo pittore era assai ordinario, e si chiamava
Pittorello di Casbeno per sopranome, e dalle sue storpiature, e
caricature, non solo da pittori, ma da ogni mezzano intelligente si
conosce la sua maniera mancante di disegno, d’idea, e colorito>
Il Giampaolo ci fa sapere fu incaricato dal conte di correggere
alcune finestre della facciata e dipingerne altre finte nel Palazzo
Cicogna a Bisuschio.
MATTEO da
SC Varese
op. 1492
Nel 1492 è impegnato in opere di restauro alla cinta
settentrionale delle mura di Bellinzona.
MAZZUCCHELLI Francesco
PITT Varese 1868
Arrivò in Argentina già artista formato ed ebbe uno degli
studi più frequentati a Buenos Aires. Espose all’esposizione
nazionale del 1898-9. Si dedicò all’arte decorativa e
collaborò con numerosi periodici.
MAZZUCCHELLI Fratelli
FABBRI Masnago
‘800
Operano come fabbri nel Locarnese.
MENTASTI Giovanni
ORGANARO Varese
cit. 1871
Citato per la costruzione di un Organo a Dumenza.
MENTASTI Luigi
ORGANARO Varese
op. dal 1832
Poche le notizie, opera:
- nel 1832 al Sacro Monte di Varese
- all’abbazia di Ganna nel 1833
- nel 1858 a Rogolo in Valtellina con Arioli
Operò in società con Pietro Talamona anche in provincia
di Novara. Ebbe tre figli che continuarono l’attività paterna:
-Giovanni, nato nel 1829
- Paolo nel 1836, abiterà a Casale
Monferrato
- Alessandro nel 1844
MENTASTI Pietro Giovanni ORGANARO Varese 19/4/1790 -
Probabilmente dopo un apprendistato con Gio.Batta Biroldi si
trasferisce ad Avignone.
Sue opere a :
- Avignone
- Valréas dal 1824
- Isle sur la Sorgue dal 1825
-Bagnols-sur-Cèze fino al 1837
- Pont-St-Esprit
- Saint Gilles
- Cavaillon nel 1840 e qui si perdono le sue tracce
MOTTA Giuseppe
PITT/RESTAURATORE Varese 1899 - 21/1/1981
Diplomato a Brera, insegnò dal 1921 al 1978 presso le scuole
serali di disegno di sant’Ambrogio e alla medie in Varese.
Restaurò la cappella cinquecentesca della Madonna di via Oriani
in Varese. Nel 1945 espose alla Bottega d’Arte di Varese.
MOTTA Giuseppe
PITT/RESTAURATORE Varese 1899 - 21/1/1981
Diplomato a Brera, insegnò dal 1921 al 1978 presso le scuole
serali di disegno di sant’Ambrogio e alla medie in Varese.
Restaurò la cappella cinquecentesca della Madonna di via Oriani
in Varese. Nel 1945 espose alla Bottega d’Arte di Varese.
NASONI Francesco
ORGANARO Varese
inizi 900
Dopo esser stato socio del Gandini dal 1915 opera in un piccolo
laboratorio a Giubiano intervenendo a Malgesso, Casorate Sempione e
Menzago
NICOLO’ di Guglielmo
da* ORN Varese
cit. 1467
Un maestro Nicola Guillelmi de Varisio, muratore, è pagato con
60 aiuti e manovali, per lavori in san Marco a Roma.
OGGIONI Giulio*
SC Varese
cit.
1538-56
Attivo nel Duomo di Milano con Andrea da Milano. Lavorò anche al
santuario di Saronno lasciando due statue < Sibille e Profeti >
Si firmava <Julio Ogione de Varixio > . E’ pensabile anche una
sua presenza al Sacro Monte di Varese con Andrea da Saronno. ORRIGONI(E) Giovanni Battista ARCH Varese? cit. 1721
Progettò la ricostruzione della chiesa parrocchiale di Biumo
inferiore nel 1721. Colombo ipotizza che fosse il nobile che abitava
davanti la chiesa. Disegnò la prospettiva dello stradone di san
Francesco a Varese. A Prato il Convitto nazionale "Cicognini" nel
1773-93 è stato progettato eseguito dal gesuita milanese Giovan
Battista Origoni e si ispira ai grandi istituti di educazione lombardi
(Collegi Borromeo e Ghislieri a Pavia, Collegio Elvetico a Milano),
(qualche documento parla di Giovan Battista Arrigoni e non di Origoni o
Orrigoni sollevando così un problema di identificazione storica
del personaggio).
OTTOBONI *
INC Varese
dal 1873
Calcografo di Varese allievo del Toschi alla scuola parmense.
PAGLIA Federico *
CERAMISTA Varese??? 1878-1954
Era entrato nella S.C.I. nell'ultimo decennio del XIX secolo e dopo
quasi venticinque anni di attività, divenuto responsabile del
reparto decorazione, mette al repertorio conosciuto come "Catalogo
Paglia" che presenta la produzione ceramistica e i decori della
manifattura S.C.I. (Società Ceramica Italiana) Laveno, dello
stabilimento Lago - Settore terraglia forte con 1561 modelli decorati
PELITTI Giuseppe
ARC?
Varese??
cit.
1592
Come imprenditore capomastro partecipò all’appalto per la
ristrutturazione dell’oratorio di sant’Antonio alla Motta, vinto
dal Bernascone il 21.2.1592
PERABO’ Giacomo
PITT Varese?
cit.
fine 300
Un affresco raffigurante l’apostolo Giacomo nel Battistero di Varese
gli è attribuito ( con dubbio) dal Giampaolo.
PERABONE ( Portabone)
Carlo
INDORATORE Varese
cit. 1654
Citato per un contratto stipulato con la scuola di sant’Antonio di
Varese nel quale si obbliga a indorare l’altare.
PETROLO de *
PITT Barixio ( Varese )
sec.
XV° sec
Padre di Thomas. Suo un ciclo di quattro affreschi nella chiesa di
santa Maria di Ferno.
E’ firmato < Petrolus de Barixio et Thomas filius esius >
PICCININO Giovanni * da
ARCH Varese
cit. 1474
E’ pagato per lavori alla rocca di santa Marinella unitamente a Giorgio
di Varese.
PIETRO ( di Giovanni ) da
ARCH Varese
OP.
1446-1455
Nipote di Beltramo da Varese, operò a Roma alla
torre di Nicolò V° in Campidoglio del 1452 circa.
Fece costruire parte dei bastioni di Roma, di Orvieto e la tribuna di
san Pietro.
A fine giugno del 1452 è pagato per lavori in Campidoglio, fra
cui una porta di marmo che sta a capo delle scale nuove e per la torre
di Nicolò V. Nel 1453 fa radicali lavori in san Teodoro
Lavorò nel duomo di Orvieto nel 1450.
Un Pietro da Varese, lo stesso od un omonimo, nel 1453/4 cava
marmi a santa Maria nuova per il palazzo apostolico e nel 1455
somministra grandi partite di calce per i restauri si santa Maria
maggiore.
Sempre un Pietro da Varese dal 1455 al 1458 risulta attivo a
Castelnuovo a Napoli.
PIETRO da
SC ??? Varese
cit.
inizi 500
Residente a Locarno col figlio Giovan Pietro.
Il Gilardoni dice: < non siamo riusciti a scoprire chi fosse il
maestro Pietro da Varese che abitava a Locarno ai primi del
XVI° secoli>
PIETRO da
* PITT/INT/VETR Velate 1454 - 1514
In santo Stefano a Velate suoi affreschi sulle pareti del coro, con
ascendenze rinascimentali.
Il Tettamanti lo dice operante col figlio Baldessari tra la fine del
400 e gli inizi del 500 soprattutto a Milano e Pavia anche nel campo
delle vetrate. Nel Duomo di Milano
esiste una grandiosa Crocefissione estesa su 6 pannelli, fulcro
delle Storie della Passione (ante 1525), partecipò alla
realizzazione del rosone cinquecentesco della vetrata del Nuovo
Testamento.
Nel 1483 viene nominato con altri per risolvere le divergenze sorte fra
le parti in merito ai lavori svolti da nel tiburio della vecchia
cappella e in quello sopra l’altar maggiore della nuova chiesa di
Santa Maria di San Satiro ove anche lui aveva lavorato.
Di Pietro da Velate venne letta una targa nella chiesa di santa Maria
di Binago del 1502.
Da notare che esiste, spesso confuso, un Pietro da Vailate,
intagliatore, abile intarsiatore dei dossali del coro della Certosa di
Pavia negli anni 1495/7 .
PINTORI
PITT Varese?
op. 1770
Vernicia e colora i pavimenti di palazzo Estense a Varese.
PONTI Carlo
ARCH/ING Varese???
cit. 1843
Dall’Adamollo-Grossi apprendiamo:
1843 " A Pozzovaghetto l'osteria dell'Angelo fu ornata di nuova
facciata , dissegno dell'Ingegnere Carlo Ponti " "All'Ing.re
Ponti è dovuto il dissegno dell'osteria da Pavone di Carlo
Cattaneo" Probabilmente collaborò con Paolo.
PONTI Paolo
ARCH/ING Varese???
op. 1819/46
Dall’Adamollo apprendiamo:
- 1819 disegno per le scuole pubbliche nella ex chiesa di san Lorenzo
- 1837 progetto per la villa Talamona al Pravello
- 1837 progetto filanda nel giardino ex palazzo Estense di
proprietà Pellegrini Robbioni
-1833 Il ponte sul torrente Vellone alla sortita di Porta Campagna fu
ricostruito più ampio, sotto la direzione dell' Ing.re Paolo
Ponti
- 1844 facciata casa Videmario in piazza Podestà
- 1846 ( Ademollo -Cronaca Grossi ) "La casa altre volte osteria del
Sole in piazza di S. Antonino fu rifabricata dai Fratelli Rainoldi con
bell'ordine dietro disegno dell' Ing. Ponti....."
- 1846 casa Castelli sul corso maggiore
Nel 1835 si recò ad Arcisate per una perizia.
POZZI Gerolamo
ING Varese
op. 1922-27
Progettista delle ville Liberty Canova e Pozzi a Varese. Un’opera si
trova al cimitero di Giubiano.
PUSTERLA Carlo detto Quatrara
* PITT Varese
op.
1696/1720
Nell’inventario delle opere d’arte esistenti in Varese nel 1770, il
Marliani riporta:
- nella chiesa di san Cristoforo, già in piazza Marsala, una sua
ancona
- figure a fresco in san Francesco di Varese nel 1706
- all’Annunziata l’ancona di san Bernardino ed altri affreschi.
Il Ronchelli in un sua perizia pubblicata nel 1769 lo giudica
<pittore mediocre di Varese >.
Suoi affreschi si trovano nella villa Litta Modigliani a Biumo
inferiore.
Tra gli anni 1704/1720 eseguì dei quadri per villa Bozzolo a
Casalzuigno tra cui il ritratto di Carlo Girolamo I°. Borri ci
ricorda che nel 1692 nella chiesa dell’Ospedale si poneva
una tela raffigurante san Giovanni Evangelista, titolare della chiesa,
e guastatasi già nel 1768.
RANCATI Benedetto
PITT Varese
cit. 1683
Poco conosciuto pittore del 600 varesino. In san Giuseppe vi sono due
finte cappelle da lui affrescate. Autore dell’architettura degli archi
alla Croce di sotto a Bosto (scomparsa). Fu autore di un ritratto del
benefattore dell’ospedale Lucio Zeni, tale tela gli fu pagata il 22
novembre 1683.
RIVA Luigi
ING Varese 1832-1924
Fu capo degli Uffici Tecnici Comunali per trent’anni. Progettista
dell’edicola Foscarini a Cartabbia e Garoni a Casbeno.
ROBBIONI Giovanni
ARCH/ING Varese
cit. 1807
Componente della Commissione del Pubblico ornato a Varese.
ROSSI
ORGANARO Varese
dal fine 800
In società con Marzoli operarono a :
- Induno Olona
- Biumo Inferiore
- Marano Ticino
Furono molto attivi nella Bergamasca
e nel Varesotto.
Sciolta la società operò con Vincenzo Mascioni.
RUSCONI Enrico
* SC Bisuschio o Varese 11/2/1856-Viggiù 25/6/1933
Attivo in ambito cimiteriale a Como, Varese ( tomba Tenconi ) e
Gallarate. Suo il monumento a Cavallotti a Como e quello al carabiniere
Ruzzarin a Arcisate, ed il monumento dei Caduti a Castronno. Sue opere
a Berlino, Monaco, Londra, Zurigo e in Brasile.
SABAINI ( signora)
PITT Varese?
cit.
1860
Unica donna citata nel 1860 dona un suo quadro per la lotteria pro
Sicilia.
SACHINI Giovanni
ING/ARC Varese
cit. 1807
Nel 1807 componente della commissione per il Pubblico Ornato.
SERVADIO da *
ARCH Varese
primi 500
Ingegnere sovrintendente alla fabbrica del Duomo a Milano.
Operò anche a Rieti.
SESSA *
SC Velate
op. 1606
Sua la statua lignea colorita di sant’Antonio abate nella omonima
chiesa di Varese.
SIMONE da
ARCH Varese
primi
‘500
Ai primo del 500 dirigeva i lavori della rocchetta di Porta Romana a
Milano.
SOTTILE Famiglia
(Subtilis) FONDITORi DI CAMPANE. Varese
op. sec.
XVII
Forse non tutti sono nativi di Varese.
Francesco
sec. XVII
La sua famiglia, originaria di Lothringen (Lorena),
si trasferì prima a Lucerna e poi a Varese, fece nel
1666 una campana per Leontica in
collaborazione con C. A.
Bonavilla, una per Claro con Carlo Brambilla e
rifuse una campana della chiesa di Torello.
Giovanni Battista
sec. XVII-XVIII
Fonde nel 1683 una campana per la chiesa della
Madonna del Rosario a Besazio. Nel 1706 fonde le campane di S. Lorenzo
a Lugano dove
ritornerà per ripararle nel
1716. Due anni più tardi rifonde la
campana
più piccola della chiesa di S. Maria dell'Ospedale a Lugano e
nel 1719 rigetta la campana
grossa delle chiesa di Laveno. Giovanni
Pietro sec. XVII
Fece una campana nel 1652 per la chiesa dei SS.
Giorgio e Andrea a Carona. In quel
periodo risiedeva probabilmente a Maroggia, prima
del 1667 si trasferì a Varese
dove, nel 1676 fuse una campana per la chiesa di S.
Maria dei Miracoli a Morbio Inf.
Sottile
Nicolao sec. XVII
Fuse una campana per la chiesa di Pazzalino nel 1620
e in collaborazione con
Desiderio Bonavilla fece una campana per la chiesa
di Ponto Valentino nel 1633.
Sottile Nicolao
sec. XVII-XVIII
Secondo di questo nome, fu attivo nel Ticino dal
1676 al 1717 con diversi lavori
eseguiti in particolare nel Sopraceneri.
____________
SPERONE G. da
ARCH Varese
cit. 1079
Viene indicato come progettista della chiesa di san Vittore a
Cannobbio, dal Rivoire e dal Carinella ma questa notizia viene smentita
dallo Zamaretti in una corrispondenza con il sottoscritto. Il Brambilla
riferisce questo progetto al XVIII° secolo.
SPERONI Giovanni Antonio*
ARCH Varese
op.
1722/6
Architetto di corte. Suo il progetto per il campanile della chiesa
della Madonnina a Varese nel 1722. Autore della raffinata facciata di
san Giuseppe a Varese nel 1725.
Autore a Varese degli stucchi della chiesa di san Martino nel
1722, nel 1723 del campanile di san Francesco, nel 1726 degli stucchi
di san Giorgio a Biumo superiore unitamente al fratello Giovanni
Battista
SPERONI Giovanni
ARCH Varese
cit.
1807/39
Componente della Commissione di ornato a Varese. Ebbe cariche
politiche e fu Podestà di Varese. Nel 1813 progettò il
rifacimento del municipio. Nel 1820 progettò la bonifica della
vasta zona detta Carreggio tra Cuvio e Casalzuigno. Nel 1822
compilò un progetto per l’ampliamento dell’Ospedale. Nel 1839
con l’ingegner Arcellazzi riprogettò la cappella dell’Addolorata
in san Vittore.
SPERONI Giovanni Battista
STUC Varese
op. 1726
Nel 1726 degli stucchi di san Giorgio a Biumo superiore unitamente al
fratello Giovanni Antonio.
STEFANO da
PITT?? Varese
cit. 1416
Il frate Stefano da Varese è attestato per opere, non
specificate, nel convento di san Francesco a Locarno.
STEFANO da *
ARCH Velate
cit. 1347
Nel 1347 uno Stefano da Velate erigeva a Locarno l’arca funeraria di
Giovanni Orelli con bassorilievi, tuttora visibile in piazza san
Francesco.
STEFANO di Ghirardo ( Girardo) *
ARCH Varese
op. metà ‘400
Lavorò a Roma sotto Papa Paolo II°. Lavorò sotto la
direzione di Pietro Barbo.
TACCOLINI Enrico* PITT Varese
op. fine ‘800
Generale a riposo si dedicò alla pittura e fece parte
dell’Associazione Artisti indipendenti di Varese.
TALAMONA Pietro
ORGANARO Varese
post.
1842 - 1858
Alla chiusura della ditta Maroni Biroldi ne assunse la successione.
Operò poi con Luigi Mentasti anche in provincia di Novara.
TATTO ( Tatti o de’ Tatti )
Famiglia Varese op. 1400 -
1500
Importante famiglia di artisti presente a Varese per quasi due secoli;
imparentata con i Campanigo.
TATTI
Benedetto PITT/OREFICE Varese
op. 1518-1554
Figlio di Giovanni Antonio, prima si
dedicò alla pittura e successivamente seguì le orme del
padre, orefice anche lui.
TATTO Benedetto
* PITT Varese
metà 500
Figlio di Francesco, probabilmente, lavorò
alle lunette di santa Maria in Piazza a Busto Arsizio. Este Milani,in
una corrispondenza
privata, le attribuisce a G.B. della
Cerva.
TATTO ( de’ Tatti)*
Francesco PITT Varese
op.
1516/7
L'unico documento al momento noto, relativo al
pittore riporta la commissione di una "anchona" in sette scomparti da
parte del
prevosto di Varese Giovan Guido
Orrigoni. L'origine varesina del pittore è
avallata dalla scritta posta in calce al disegno con la Madonna
in gloria e i Santi
Rocco e Sebastiano a Venezia in cui si
firma "Franciscus de Tactis de Varisi" Sue
opere:
- Nancy, Musée des Beaux-Arts, Madonna in
trono col Bambino, due angeli e un putto sua prima opera nota,
- Craveggia, Polittico di cui resta la Pietà
nella chiesa dei Santi Giacomo e Filippo
-Domodossola, Polittico di nella chiesa della
Madonna della Neve, siglato "F.T.P." e datato "1516"
-Milano, nel 1517 realizza il Polittico della
Pinacoteca del Castello Sforzesco a Milano già in San Michele di
Bosto a Varese ma in
origine destinato probabilmente
alla chiesa di un convento francescano
- Milano,due tavolette con una Annunciazione e una
Natività conservate al Museo Poldi-Pezzoli
- Gazzada, attribuibili gli affreschi già nel
coro dell'oratorio di San Bernardino
Nel Settecento il Sormani legge la data 1519 e la
firma "Francesco Tatti" su affreschi, oggi perduti, in Santa Maria
Annunciata a
Brunello qui si conservano un
affresco con la Madonna del latte, datato 1520 e
siglato"F.T.P." ed un Polittico.
TATTI
Gabriele OREFICE Varese
op. 1511-1554
Figlio di Giovanni Antonio, orefice anche lui. Fu
apprendista a Milano presso Gaspare Bossi nel 1511.
TATTI Giovanni
Antonio
OREFICE Varese
op.
1479 - 1513
Padre del pittore Francesco e figlio di Gabriele,
probabilmente orefice anche lui. Fu pagato dalla Basilica di san
Vittore per opere di
oreficeria ed alcuni calici. Per il
Comune di Cabiaglio, nel 1498, si impegna a
realizzare una croce astile disegnata da Gerolamo da Seregno
-------------
TORELLI Andrea *
ING Varese??
op. 1884
Progettista e realizzatore della travia Varese-Prima Cappella
Sacromonte. Colla borò con Paolo Cantù. Partecipò
attivamente alla vita sociale di Varese.
TORELLI Ottavio
* ARCH Varese
cit. 1791
Progettò e presiedette la costruzione del nuovo Teatro di
Varese. dopo aver firmato un contratto con l’ospedale nel 1778.
TROLLI Francesco
MAGISTER Varese
cit.
1619/24
Lavorò per la cupola di san Vittore a Varese. Figura nei libri
di pagamento al febbraio 1624.
VALENTINO
ARCH Varese
PRIMI 600
Capomastro nell’edificazione del campanile di Varese, su disegno del
Bernascone
VANINI Giovanni
PITT Varese??
cit.
1844
Eseguì il ritratto del benefattore dell’ ospedale Ignazio Carini
nel 1844.
VANNETTI Giuseppe
ARCH Varese
op. 1783
Lavorò prevalentemente in Toscana. Operò anche nel Museo
del Santuario del SS. Crocifisso a Borgo a
Buggiano a Pescia nel 1772. La Chiesa Collegiata di S. Andrea
Montecarlo, provincia di Lucca, venne completamente ristrutturata
intorno al 1783 su disegno dell’architetto Giuseppe Vannetti da Varese
e dell’ingegnere Giuseppe Bernardi, di Pescia. Riedificò nel
1787 in stile neoclassico la Chiesa di S. Giovanni
Battista a Fucecchio. A Firenze nel 1767 vi è l’apertura del
teatro di borgo de’ Greci
di Giuseppe Vannetti
VANOSINO Gian Antonio *
PITT Varese 1535 - 1593
Nel palazzo Farnese a Caprarola la sala del Mappamondo fu affrescata da
Giovanni Antonio da Varese e da Raffaellino da Reggio nel 1574.
L’elemento maggiore è costituito dalle carte geografiche sulle
pareti lunghe, dipinte e lumeggiate in oro, dei quattro continenti
allora conosciuti
Per la Sala del Mappamondo venne chiamato Antonio Vanosino da
Varese su programma di Orazio Trigini de' Marij, ricordato da Egnazio
Danti nei commentari al Vignola mentre il resto si deduce chiaramente
da una lettera di Fulvio Orsini del 1573 che si incaricò di
trovare il programma e il pittore: «Io sto a ordine per venire a
Caprarola quando V.S. mi commanderà che io venga, havendole
scritto l'altro giorno che non mi moverò prima che V.S. m'ordini
s'io havrò da condurre meco quel Giovanni Antonio che dipinse la
Cosmographia in Palazzo, col quale, se V.S. si ricorda, fu trattato che
dovesse fare quelle della Sala di Caprarola, secondo il disegno che se
li darrà da Messere Orazio Mari; et non sarebbe forse hora fuori
di proposito che alla presenza di V.S. dessi un occhiata al luogo et
che lo compartissi per i cartoni che s'haranno a fare». Nel corso
degli anni la villa si accrebbe anche di immensi giardini abbelliti da
statue antiche restaurate e da elaborate fontane. Furono creati due
giardini privati contigui alla villa, collegati con ponti levatoi. In
seguito, il Farnese fece costruire sulla collina un altro giardino
adibito ai banchetti e una palazzina che è stata attribuita allo
scalpellino Giovanni Antonio Garzoni da Viggiù, il quale fu
promosso supervisore del completamento dei lavori della villa alla
morte del Vignola (1573).
VEDANI Giuseppe
ORGANARO Varese, 1857 - Varese, 1911
All'inizio dell'attività costituì una società con
Pietro Talamona. Insieme eseguirono molti lavori nel Canton Ticino dove
furono molto apprezzati. Costruirono gli organi delle della chiese di
- Besazio, nel 1866
- Novazzano
- nel 1888 quello di Ponto Valentino.
Nel 1889 sciolsero la società e il Vedani continuò a
lavorare nel Ticino effettuando riparazioni o nuove realizzazioni
ad Arzo , in S. Maria degli Angioli a Lugano, a Airolo,
Cavergno , nella chiesa di S. Martino e di S. Rocco di Soazza.
Altre sue opere all’ Immacolata a Lugano , a Morcote, ad Agno, nella
chiesa di S. Rocco a Lugano.
VERATTI Giuseppe *
ARCH/ING Varese
op.
1767/85
Era l’uomo di fiducia del ricco mercante Orrigoni che cedette parte
delle sue proprietà per costruire Palazzo Estense.
Autore, nel 1767, dell’oratorio della beata Vergine Addolorata
all’entrata di villa Mirabello allora di proprietà Clerici, oggi
musei civici, e contenente ai tempi una Madonna attribuita al Bambaia.
Nel 1777 fu incaricato del progetto per la nuova infermeria
dell’Ospedale e l’ anno dopo fece una perizia perché l’ospedale
voleva acquistare proprietà contigue.
Dopo il dono della facciata della demolenda chiesa di san Francesco
alla collegiata di san Vittore, fu incaricato di adattarla alla
chiesa di san Vittore nel 1785.
In una diatriba col Soave per il progetto della facciata di san Vittore
afferma < sono sessant’anni di vita e quarantacinque di questa mia
professione....>
Nel 1796 gli sono attribuiti i progetti per l’allargamento
dell’ospedale.
Suo figlio fu Prevosto in san Vittore.
VERRATI Gerolamo
ING Varese?
cit. 1827
Redasse una mappa catastale della casa Perabò ai Mioni.
VINCENZO da *
MURATORE Varese
cit. 1475
Lavora come muratore per la Camera Apostolica.
VISCONTI Giacomo
CAPOMAS/ARCH Varese???
cit.
1617
Posa la prima pietra del campanile di Varese il 7 giugno 1617.
VISCONTI LUIGI
OROLOGIAIO Varese
cit.
24/1/1840
Orologiaio patentato, collauda l’orologio della chiesa dei santi Nazaro
e Celso a Tradate.
VISCONTINI Francesco
ORGANARO Varese op. 1832 - 36
Aggiustò e accordò l'organo di Morbio Inferiore, mentre
nel 1836 restaurò e accordò lo strumento della chiesa di
S. Lorenzo a Lugano.
ZAVATTONE Carlo Gerolamo *
PITT Velate
cit. 1668/83
Carlo , per Marliani Gerolamo, ma dovrebbero essere la medesima
persona; abitante a Fogliaro.
- Varese, san Carlo ancona dietro il coro ( la chiesa sorgeva di fronte
alla chiesa di san Martino)
- affreschi < Cristo giunto al Calvario> alla IX cappella del
sacro Monte di Varese, oggi scomparsi. Il Bigiogero ricorda < fu un
attestato che volle lasciarvi per sua devozione Carlo Zavattone pittore
nativo d’uno dei luoghi contigui al Sacro Monte >
Al santuario del Sacro Monte, sopra le arche delle Beate vi erano sue
pitture che furono giudicate dal Ronchelli così: < le
conosco dalla sua maniera alquanto secca, dal colorito poco bello, dal
dissegnare stravagante >
Nel 1682 dipinse il cornicione nella chiesa di san Francesco in Varese.
ZETTA (Ceta) Pietro
ORN/SC Sacro Monte Varese?
cit. 1607
Era abitante a santa Maria ( al Sacro Monte) e fornì cornicioni,
fregi, collarini per l’edificazione della quinta cappella del
Sacro Monte di Varese.
ZUCCHI C.
SC Varese
op. 1903
Sua la tomba Giardini nel cimitero di Sesto Calende.