BACILIERI Antonio CORNICIAIO
Varese op. 1789
 
Nel 1789 è pagato dalla Fabbrica di san Vittore per una cornice per il disegno della facciata della chiesa ( del Polllach ? ).

 

 
BALESTRA P
Mesenzana ???
 
Frigerio nel 1984 mi segnalava che aveva trovato un indicazione su tale pittore. Non
sono a conoscenza se abbia poi approfondito le ricerche o sia lo stesso di cui sotto.
 
BALDASSARRE da AFF
Creppa (Creva ) cit 1440
 
Abitante a Varese, lasciò affreschi firmati a Croglio ( CH )
 
BAMBAIA BUSTI Agostino detto il SC
Busto A. 1483 Milano 1548
 
Il Bambaia, col fratello Polidoro, fu iscritto nel 1512 tra scultori del Duomo di Milano Si educò alla tradizione lombarda dell' Amadeo e di Benedetto Briosco.
La sua prima opera, è il monumento sepolcrale di Lancino Curzio nel museo del Castello di Milano del 1513, cui collaborò anche lo scultore Cristoforo Lombardo. La sua opera più famosa è senz'altro il monumento sepolcrale al capitano Gastone di Foix, opera considerata fin dal Cinquecento meravigliosa per concezione ed esecuzione ed oggi riunita in parte, 27 pezzi, nel Castello Sforzesco di Milano. Bambaia. lavorò all'opera dal 1515 al 1523 aiutato dal fratello e da altri , artisti minori. Alcuni pezzi di questo monumento si trovano presso la Pinacoteca Ambrosiana: tra cui dodici splendide sculture in marmo bianco statuario.
 
Sempre all' Ambrosiana si trovano quattro bassorilievi raffiguranti scene della vita di Gesù appartenenti alla tomba della famiglia Birago. L'altra parte della tomba si trova nella cappella del palazzo Borromeo all'isola Bella. Sono sempre episodi della Passione e sopra l'arca del sarcofago si erge la statua di Giovanni Battista, rappresentata con grande ricchezza di stile. Opere del Bambaia si conservano nel Duomo di Milano e nell'annesso Museo. Altre sue opere si trovano varie chiese di Milano, alla Certosa di Pavia, a Treviso, a Firenze, a Vienna, Parigi, Madrid e Berlino.
Un tempo, anche in Varese vi da era un'opera del Bambaia, da alcuni solo attribuita: si trovava sull' altare dell' oratorio della Beata Vergine Addolorata al Mirabello di Varese, contiguo ai musei civici.
Ora l' opera é catalogata a Varese, collezione Litta Modigliani.
Un' annotazione curiosa, fino ad una ventina di anni fa agli amanti dell' acquaforte veniva proposto il Bambaia, quale " Maestro del 1515 " ora la critica ha spostato questa attribuzione verso un maestro incisore di scuola veneta veneta .
Per un approfondimento rimandiamo a due recenti cataloghi: Fiorio M.T., Bambaia, catalogo Completo, Cantini, Firenze, 1990 e AGOSTI G., Bambaia ed il classicismo Lombardo, Einaudi, Torino, 1990
 
BARASSI ( Barrasi ) Giacomo* SC
Barasso??? op. 15° sec.
 
 
BARASSI(Barasso)Giovanni Domenico* SC
Barasso??? - morto 1530
 
Probabilmente figlio di Giacomo. Lavorò con Ambrogio Muttoni di Legiuno a Carpi nel 1519.
 
BARIOCCHI Pietro PITT
Cislago? cit 1838
 
Affrescò la volta della Parrocchiale di Cislago.
 
BAROFFIO Giulio PITT/AFF
Varese 7/7 /1703 -25/4/1778
 
Fratello di Giuseppe e spesso è difficile attribuire le opere ad uno dei due fratelli, pittori di «architetture», ovvero pittori specializzati nel dipingere motivi architettonici; solitamente citato Giuseppe o i fratelli Baroffio quasi mai Giulio singolarmente. Probabilmente fu il meno dotato dei due fratelli. Marliani cita nel 1755, per la vista del cardinal Pozzobonelli si fecero alcuni archi con la collaborazione dei migliori pittori locali ed al nostro < ... e li piedistalli dall'Arch. S.r Giulio Barofio di Varese...> Nel 1765 < alla sera fuvi fuoco artificiale disegnato dal pittore Baroffio Giulio...> Sempre il Marliani lo indica, con dubbio, quale architetto dell'oratorio del Pero a Giubiano.
 
BAROFFIO Giuseppe PITT/ARCH
Varese 20 /10/1692 - Varese 6 /7/1778
 
Fratello di Giulio. Eccellente pittore quadraturista cioè di prospettiva e di architetture spesso aiutato dal fratello Giulio.
Sue sono le architetture finte, cioè dipinte:
- della Cappella di Palazzo Estense a Varese.
- in S. Antonio alla Motta, chiesa di Varese, databili 1756
- Cappella dell'Addolorata in Basilica di S. Vittore a Varese
- disegni delle porte laterali di S. Vittore a Varese 1727
- oratorio di S. Domenico nel 1770
- l' architettura dell' Ospedale in via Donizetti
- il refettorio di S. Antonino a Varese e all'Annunciata con il Magatti
- col fratello progettarono la parte finale del campanile di san Vittore.
 
Fra il 1736 e il 1737 collabora con il Magatti insieme al fratello Giulio nel refettorio del convento di san Antonio a Varese.
Nel 1758 termina di dipingere la cupola e le due volte dei cori laterali della Basilica di Santa Maria del Sacro Monte di Varese
Ad uno dei due Baroffio sono pure attribuite in collaborazione con il Magatti e il Castelli, le decorazioni della chiesa di S. Giorgio in Biumo Superiore nel 1725-1726
Operoso, oltre che in area varesina, in Canton Ticino e nella chiesa del Gesù e di Sant'Andrea in Cittadella a Pavia. Nel 1731 fu attivo al castello di Ludwisburg nel 1731
Lavorò presso l'oratorio di S. Maria di Bellinzona.
 
BAROFFIO Ignazio PITT/ARC
Varese op. 1756-1762
 
Nel 1750 progetta l'ingrandimento della sacrestia della parrocchiale di Besano.
Lavora col Ronchelli e col padre Giuseppe, nel 1762 a santa Marta a Bellinzona.
Nel 1756 lavora col Ronchelli all' ospedale del Nifontano.
 
BAROGGI Eugenio PITT
Maccagno??? cit. 1893
 
Nel 1839 rinnova le pitture della chiesa di Graglio VA.
 
BAROGGI Pietro Maria STUC
Maccagno cit. I° 1/2 '700
 
Autore dei pannelli a stucco policromo degli altari della Parrocchiale di San Materno a
Maccagno e di altre nei dintorni.
 
BARONI Giacomo PIT
Bosco Valtravaglia op.1862-1868
 
Si ricorda la " Vergine del Rosario " presso la chiesa di San Gottardo alla Rasa di Varese.
A Caravate esisteva un oratorio con un suo quadro raffigurante la B.V. con Sant' Agostino. Dipinse una Madonna di Caravaggio firmata il 3 maggio 1862 nella cappellina in località <paradis di can> a Bosco
 
BARONI Giovanni AFF/ORN
Bosco Valtravaglia cit.1866-1887
 
Si ricordano alcuni affreschi e fu anche ornatista su smalto e porcellane.
Nel 1866 affrescò la < Madonna Addolorata > nella cappellina del cimitero di Bosco. Nel 1887 si ricorda un affresco in località Sorti sempre a Bosco Valtravaglia. Nel 1931 ( forse un discendente) restaura a Bosco la cappellina in località Garzelle.
 
BARONI Pasquale INC/DIS
Varese? op. 1880
 
Disegna e incide le tavole inserite nel volume di G. Cesare Bizzozzero < Le belle arti del territorio varesino> edito a Milano da Vallardi nel 1882, ma le tavole sono realizzate dalla Litografia Varesina nel 1880/1.
 
BARONIO Domenico CER
Cunardo op. fine '700
 
Fu invitato alla ceramica di Premia, per risollevarla dopo un decennio di difficoltà nell'avvio e nella gestione dell'attività.
 
BARTOLOMEO DA PITT/AFF
Ponte Tresa op.1531
 
Fu allievo del Luini, è ricordato per il ciclo pittorico in Sant'Antonio abate di Viconago datato 27 settembre 1531; raffigura :
- gli apostoli Bartolomeo, Matteo, Giovanni e Marco sulla parete laterale;
- l'adorazione dei Magi nella lunetta
- i padri della chiesa Ambrogio, Agostino, Gerolamo e Gregorio Magno nella volta
- Sant'Antonio abate sul pilastro tra le due absidi
- altri santi negli intradossi con aiuti
 
 
BARTOLOMEO di Albino da SC/SCALP
Varese cit .1468
 
Nel 1468 spacca e scava pietre presso il Monte Aventino a Roma.
 
BARTOLOMEO da SC
Saltrio op. 1563
 
Scultore attivo a Roma nel 1563.
 
BATTAGLIA MATHIEU PITT
Brusimpiano - morto ante 1926
 
Visse in Francia e il Bénézit lo considera francese. Fu fondatore del Salon des Indipéndent nel 1884. Sue opere soprattutto fiori e paesaggi figurano in diverse esposizioni dal 1910 alla retrospettiva degli Indipéndent nel 1926.
 
BATTAINI Giuseppe PITT
Arcisate op. fine 800
 
Sue le decorazioni a graffito nel mausoleo Ottolini nel cimitero di Busto Arsizio
 
BATTISTA di Filippo da SC/SCALP
Saltrio cit. 1507
 
Nel 1507 è testimone al testamento di M° Maso da Settignano.
 
BATTISTA da* ARCH
Castiglione? op. 1464
 
Nobile e <scutiferus et familiar > e il titolo di < Commissarius fabricae arcis terrae cassiae > oltre che cubiculario di Paolo II. Nel 1465 presiede alla fabbrica del Palazzo Apostolico sotto Paolo II°. Dirige anche la fabbrica di san Marco sempre a Roma.
 
BATTISTA da SC
Saronno op. 1541
 
Nel 1541 lavorò con Marco d' Agrate ad un arco di trionfo eretto davanti a Porta Romana a Milano in onore di Carlo V°; fece con altri una statua in legno per il Duomo di Milano.
 
BATTISTELLA Giovanni SC
Malnate 1886 - 21 maggio 1916
 
Morto nella prima guerra mondiale, fu scultore e tra l'altro aveva allungato e adattato l'antica balaustra al nuovo altare della chiesa di Malnate.
 
BAVAGLI Luigi * PITT
Arcisate 10/7/1891-Varese 3/4/1982
 
Decorò tre cappelle per la chiesa di S. Ambrogio, l'abside della chiesa dei Cappuccini a Varese. A Carnago decorò il Battistero e altre sue opere sono a Cairate e Albusciago. Come pittore eseguì prevalentemente dei fiori.
 
BELLI Antonio SC
Varese 1856-1926
 
Scultore/capomastro tra i più attivi, era titolare di un'impresa che realizzò moltissimi monumenti a Giubiano in collaborazione con diversi professionisti.
E' stato artefice di numerose opere artistiche.
 
BELLONI Angelo Maria ARCH
Germignaga cir. 1804
 
Disegna i candelieri in rame argentato per Vira ( CH ).
 
 
BELLONI Antonio ING
Luino 1821 - Cremona ??
 
Suoi i progetti, non attuati, per il cimitero di Portovaltravaglia e per la sistemazione di piazza Libertà a Luino . Lavorò a Como, Milano e Cremona.
 
BELLOTTI Biagio PITT
Busto Arsizio 26/2/1714 - 15/8/1789
 
Formatosi presso il padre Leopoldo e altri pittori della sua famiglia.Diciottenne era stimato buona promessa per l'arte ed il sacerdozio a cui era avviato. Fu organista, musicista, compositore di canti religiosi e direttore di cori e scultore. Come pittore risente dell'influsso dei veneti e soprattutto del Tiepolo. Diventato sacerdote nel 1742, alternò questo ministero con la pittura e la musica: fu clavicembalista e organista in San Giovanni a Busto Arsizio. Si cimentò anche nel teatro in dialetto bustocco con il il suo <Maritaggio di Mommina ovvero la Signora paesana>..
Attivo come pittore dal 1732, eseguì affreschi e tele per chiese e case di Busto fra cui occorre menzionare almeno la decorazione di San Gregorio (1745), del presbiterio e dell'abside (1757-1759 ca.) e della cappella della Beata Giuliana (1780) in San Giovanni e il grande affresco sulla volta della Madonna in Prato (dal 1774).
Lavorò an che a Gallarate, Lonate Ceppino, Mozzate, Montonate, Olgiate Olona, Saronno, San Giorgio su Legnano , a san Donato di Sesto e Milano in Palazzo Sormani e alla Certosa di Garegnano.
Sue opere in architettura sono il corpo aggiunto di San Gregorio (1745) il mortorio presso San Michele (dal i761) e la penitenzieria di San Giovanni (dal 1783).
 
BELLOTTI (GELLI) Ambrogio* PITT
Busto Arsizio? op. metà '700
 
Fratello di Biagio, Francesco e Michelangelo. Dipinse con Francesco e Biagio gli affreschi nella Basilica di Busto Arsizio.
Fece un ritratto ad Annibale Brivio, allievo del Collegio Borromeo a Pavia, che si
laureò in legge ora quadreria dell'ospedale Maggiore di Milano
 
 
BELLOTTI Francesco* PITT
Busto Arsizio? op. 1670/80
 
Fratello di Ambrogio, Biagio e Michelangelo. Dipinse con Ambrogio e Biagio gli affreschi nella Basilica di Busto Arsizio. Lavorò a Milano verso il 1720. Attivo alla badia di Dulzago (NO) negli anni 1670-80.
 
 
BELLOTTI Michelangelo* PITT
Busto Arsizio - morto 1744
 
Fratello di Ambrogio, Biagio e Francesco. Famoso per il restauro " distruttivo" del Cenacolo di Leonardo. Per santa Maria delle Grazie nel 1729 dipinse una tela raffigurante Lodovio il Moro e la moglie . Sua una Trinità in santa Maria di Caravaggio. In san Vincenzo a Gravedona nel 1735 dipinse due storie che raffigurano San Vincenzo davanti al Sultano e il Martirio del Santo.
 
BELTRAMO di Martino da IMP/ARCH?
Varese op.1447-1469
Conosciuto anche come Beltrando.
 
Fu uno dei massimi imprenditori edilizi a Roma sotto Nicolò V°. Viene ricordato più per le testimonianze grafiche che per le opere andate distrutte. Suo nipote fu Pietro da Varese ( vedi ad vocem ). Alcune opere:
- copertura di S. Maria della Febbre
- lavori in Castel Sant'Angelo 1447-52
- restauri alla torre del Soldano e per un muro
a Ripa Romea nel 1450
- pagato per lavori in Campidoglio nel 1451
- nel 1452-4 è imprenditore per la parziale
ricostruzione di San Pietro
- diversi lavori edilizi fino al 1469
Nel 1451 un Beltramo lombardo lavora alla rocca di Orvieto.
 
BERNARDO da * PITT
Varese attivo 15° sec.
 
No si hanno ulteriori notizie se non che dipinse una figura di san Rocco, una Madonna con bambino e un sant'Antonio ( non si sa dove )
 
BERNARDO de* INTAGL
Abiate (Guazzone) op. 1487/98
 
Operoso a Milano nel 1487 ed eseguì da schizzi di Leonardo lavori nella cupola del Duomo. Nel 1497 un Bernardo è pagato per lavori ed un altro nell'anno successivo è citato in un testamento con Battista di Filippo da Saltrio.
 
BERNASCONI Francesco* DECOR/PITT
Varese 24/6/1891 - 23/3/1975
 
Figlio di Ercole, anche lui decoratore e fratello di Giuseppe. Frequentò diversi corsi di decorazione ed ornato ottenendo anche un primo premio a Torino nell' anno scolastico 1912-3.
Fu insegnante di disegno ed ornato alle scuole serali di Varese. In Varese lavorò come decoratore e restauratore in numerose chiese e ville come San Martino, San Giuseppe, villa Mozzoni, Panza , Zapelli...
Nel 1949 restaurò le statue delle cappelle del Sacro Monte. Come pittore predilesse riprodurre i fiori. Fu appassionato di meridiane e le realizzo in diversi edifici di Varese come nella chiesa di San Martino, della Brunella, ella casa notaio Zanzi, in villa Zanzi, casa Bernasconi in via Staurenghi, in villa Crugnola a Cartabbia ed a Velamio.
 
BERNASCONE/I Giuseppe ARCH
Varese Biumo Inf. 1560 - Varese 1629/32
detto il Mancino
 
Bernascone è Varese e Varese è il Bernascone.
 
Nessun altro artista ha lasciato così importanti testimonianze ed ha caratterizzato il paesaggio della città poiché fu anche un valido urbanista.
Trattandosi di una gloria locale, rimandiamo ai molti studi disponibili, ci limitiamo ad elencare brevemente le opere.
- 1580 -1615 direttore dei lavori della riedificazione di San Vittore in Varese su disegno del Pellegrini
- 15/2/1617 inizia i lavori per il campanile di Varese, lavori che termineranno solo nel 1773
- progetto della chiesetta dell'Immacolata, delle 14 cappelle, Santuario e campanile del Sacro Monte sopra Varese, iniziato nel 1604 e terminato nel 1680
- opere urbanistiche per la via delle cappelle
- 1593 riedificazione della chiesa della Motta
La conferma della sua attività di ingegnere ci viene dal Gilardoni che registra il 16/1/1618 tra i conti del santuario di Locarno un pagamento <a M.R.. Gioseffo Mancino di Varese ingegniero per la visita della strada del monte della Madonna £. 6>
 
BERNASCONI Giuseppe* DECOR/PITT
Varese 1885 -2/3/1946
 
Figlio di Ercole, anche lui decoratore e fratello di Francesco. Studiò ornato e lavorò col fratello fino alla metà degli ani Trenta. Cn Piero Vignola, suo apprendiste, lavorarono all'androne di Palazzo Estense, nella vill-castello Martignoni a Buguggiate, alla chiesina di Valdarno di Albizzate, al ristorante Cairo e per molte ville a Varese.
 
BERNASCONI PITT
Varese ? cit. 1706
 
Sua un' ancona al Lazzaretto di Varese
 
BERNASCONI Famiglia ORGANARI
Varese
Dipendenti di Maroni Biroldi, dopo la sua morte ripresero l'attività in proprio.
 
 
BERNASCONI Cesare ORGANARO
Varese 1829 - ??
 
Esce dalla bottega dei fratelli nel 1866 e si mette in proprio. Sue opere a :
- Somma Lombardo 1895
- è coadiuvato dal figlio Giovanni e insieme operano a:
- S. Vincenzo in Prato a Milano
- in sant'Ambrogio a Milano
- a Finalmarina SV
- Cameri
Rileveranno questa ditta Nasoni e Gandini di Varese
 
BERNASCONI Giuseppe ORGANARO
Varese 1814 - Varese, 1891.
 
Membro della celebre famiglia di organari varesini, aprì una bottega a Biumo Inferiore iniziando l'attività nel 1847. In circa 40 anni costruì più di 100 organi., solo a Milano se
contano ben quattordici. Lavorò anche nel Ticino dove costruì nel 1872 l'organo di Stabio.
 
BERNASCONI Luigi ORGANARO
Varese 1860 &endash; 1927
 
Fu attivo per lo più in Lombardia e nel varesotto con il padre, il più famoso Pietro Bernasconi.Assieme a suo padre nel 1876 esegue il rifacimento dell'organo meridionale del Duomo di Milano. Dopo la morte del padre diede un nuovo impulso all'attività di famiglia, costruendo diversi strumenti musicali di rilevante importanza, alcuni dei quali per le chiese della Valle del Ticino.Alcuni tra gli organi più famosi prodotti:
- Picenengo (CR) organo del 1876
- Locarno (CH ), S. Caterina nel 1897
- Agnadello, parrocchiale di S. Vittore, 1897
- Riva San Vitale CH - 1900
- Canegrate, Parrocchiale di S. Maria Assunta
- Lugano Cappella dell'Istituto S. Anna, 1913
 
BERNASCONI Lorenzo ORGANARO
Varese 1822 - Varese, 25 / 5 /1890
 
Lavorò col fratello Pietro
 
BERNASCONI Pietro ( Piero) ORGANARO
Varese 1834 &endash; Varese 27/ 5 /1895
Attivo prima con il fratello Lorenzo, continuò l'attività con il figlio Luigi fondando la ditta "Pietro Bernasconi e figlio Luigi .Attivo per lo più in Lombardia e varesotto. Sebbene le notizie sulla sua nascita siano scarse, di Pietro Bernasconi sappiamo che fu attivo dapprima con il fratello Lorenzo, continuando poi l'attività con il figlio Luigi, con il quale fondò la ditta "Pietro Bernasconi e figlio Luigi".Alcuni tra gli organi più famosi
- Mendrisio CH, 1876
- Luvinate, SS. Ippolito e Cassiano
- Castel San Pietro 1882
- Milano,San Lorenzo Maggiore 1884
- Lugano, Sant'Antonio 1890
- Milano, Santa Maria della Pace 1891
- Corbetta, San Vittore Martire 1895
 
__________
 
 
BERNASCONI Giuseppe PITT/AFF
Varese 1625-1692
 
Documentato a Piacenza come allievo del Genovesino, eseguì gli affreschi della volta con i principali episodi della vita del Santo, i Patriarchi sulla controfacciata, la Sacra Famiglia sull'arco di accesso al presbiterio e probabilmente anche gli affreschi della cupola nella chiesa di san Giuseppe a Piacenza.
 

BERNASCONI Marc'Antonio INT

Varese cit. 1604
 Forse imparentato col Mancino, Brambilla gli attribuisce nel 1604 il disegno e l'esecuzione degli stalli del coro di S: Antonio abate in Varese.Nel 1607 < lavorò alli coppi delle campane > in Sant'Antonio. Nel 1624 fornì i telai per la cupola di San Vittore.
 
BERNASCONI Raffaele (Raffaello) PITTVarese cit. 1634
 Fratello minore del Mancino. Affrescò, secondo Zanzi l'oratorio di San Rocco, poi casa Frontini in corso Matteotti nel 1634. Pare sia morto giovanissimo.
 
BERTINI Pompeo PITT/VETRATISTA
Biumo Sup. 2/V/1825 - Milano 10/VI/1895
 
Figlio di Giuseppe, fratello minore di Giuseppe, collaborò col padre alla pittura su vetro. Col fratello collaborò al restauro delle antiche vetrate del Duomo di Milano.
Lavorò molto all'estero.
Suoi principali lavori:
- vetrata di San Vittore nella lunetta di S. Vittore in Varese
- vetrate storie di S. Ambrogio,Duomo Milano
- vetrate in santa Tecla ( in parte ) a Milano
- in San Martino di Lucca
- Santa Maria sopra Minerva in Roma
- San Petronio in Bologna
- Duomo di Como
- Duomo di Arezzo
- Cattedrale di Glasgow
- diverse chiese in Sud America
Fu scrittore umoristico di fama.
 
BESOZZI Giovan Battista INT
Besozzo cit. primi '600
 
Suo un Crocifisso in legno policromo nella cappella del Battistero a Besozzo.
Potrebbe essere l'omonimo nato ad Angera, citato nel 1688.
 
BESOZZI Giovan Battista INT
Angera cit. 1688
 
Nella Parrocchiale di Angera scolpì il pulpito in legno nel 1688, le cronache del tempo gli attribuirono un valore di 750 £.
 
BESOZZI Giuseppe ARCH
Sesto Calende ???
 
Citato dal Martinola nel 19° secolo.
 
 
BESOZZI Paolo PITT/DESIGNER
Laveno 1870 - Novara 1956
 
Fu un assertore dello stile Liberty. Paolo Besozzi si iscrive nel 1888 al Regio Istituto Tecnico Superiore (poi Politecnico) di Milano, dove segue i primi tre corsi della Facoltà di Ingegneria; interrompe gli studi e inizia a lavorare presso uno studio di ingegneria a Saronno e poi presso la Deputazione Provinciale di Como. Durante la Prima Guerra Mondiale si occupa di costruzioni meccaniche e dal 1919 al 1949 lavora presso le Officine Meccaniche Fauser di Novara. Progetta edifici, ville, monumenti funebri di gusto eclettico soprattutto a Laveno e Mombello sul Lago Maggiore, tra cui il prospetto della chiesa parrocchiale di Santo Stefano (1908), i monumenti funebri Prestini e Marzetta (1920-25), i rifacimenti dell'Albergo del Moro e della Casa Poroli-Stevenazzi (1925-26), il Villino Gasparini (1931) e la Casa Marzetta (1933-34). Partecipa, inoltre, ai concorsi per il Cimitero di Chiasso (1907, primo premio), per il Brefotrofio di Como (nel 1917, premiato), per il Monumento ai Caduti a Intra (1920), per una scuola a La Spezia (1920-21).Eclettico ritrattista, disegnatore di moda, designer di utensili, progettista . Ideò e progettò l'albergo Moro di Laveno. Presso l'Archivio di Stato di Varese sono presenti carteggi, disegni, schizzi, progetti riguardanti monumenti e altre opere del progettista.
 
BESOZZO Ambrogio PIT
Besozzo cit. 1698
 
Dipinse nel 1698, con altri, gli ovati della pianeta della statua d'argento di Sant' Ambrogio, conservata ne Duomo di Milano.
 
BETTOLI Famiglia
 
Sono documentati da Gianpiero e Cinzia Buzzi nel volume dedicato ad Ardena, edizioni santuario, 1982, : originari di Ardena operarono e si stabilirono a Parma; riportiamo quelli nati ad Ardena:
 
Angelo Francesco CAPOMAS
di Giobatta
Ardena 28/XI/1666
 
Padre di Giovan Battista e di Ottavio, fratello di Cristoforo; lavorò alla chiesa di sant' Antonio abate unitamente a Cristoforo
 
Antonio Maria di Battista ARCH
Ardena 25/VIII/1694
 
Progettò l'ampliamento della chiesa delle Teresiane, nel 1747 diresse i lavori per la costruzione della torre della chiesa di San Rocco a Parma.
 
Cristoforo di G. Battista detto Trivelino ARCH
Ardena 22/XI/1669 - Parma VIII/1733
 
fratello di Angelo, operò:
- a sant'Antonio abate 1712-14
- alla Steccata 1719
- chiesa di san Tiburzio 1720
- chiesa di santa Cristina
 
Cristoforo di Ottavio ARCH
Ardena 18/I/1747 - Parma 2/V/1811
 
Allievo del Petitot progettò la pianta del fabbricato per la ricostruzione della Porta Santa Maria nella 2° metà del 700
Ad un Cristoforo, quale fra i tanti?, sono attribuiti anche;
- il rifacimento della volta meridionale del Duomo sempre di Parma
- il progetto dell'albergo Reale che vinse un premio nel concorso accademico nel 1774
 
 
Domenico di Pietro Maria CAPOM
Ardena 28/X/1706 - Parma ante 1786
 
Capomastro e perito in arte della comunità di Parma, diresse i lavori per
- la porta di San Lazzaro
- il campanile della chiesa di San Rocco
 
Giovanni Battista CAPOM
di Angelo Francesco
Ardena 11/IX/1714 -
 
Nel 1759 col fratello Ottavio riprese i lavori nella facciata della chiesa di San Pietro ( nell' attico vi è il grande trofeo in stucco di Benigno Bossi di Porto Ceresio ) e costruirono la chiesa di Trecasali
 
Luigi Giobatta CAPOM
di Antonio Maria
Ardena 12/IX/1746
 
Padre di Giacomo e Nicola il più celebre dei Bettoli
 
Ottavio ARCH
di Angelo Francesco detto Trivelino
Ardena 7/IX/1709 -
 
Lavorò col fratello Giovanni Battista, nel 1739 da solo diresse l'ampliamento della chiesa delle Teresiane
 
Pietro Ilarione CAPOM/ARCH
di Carlo Antonio
Ardena 21/X/1725 -
 
Dal 1766 coprì l'incarico di < Capomastro della Comunità di Parma > succedendo a Domenico e dal 1768 è < Perito della Real Corte >
 
Pietro Maria ARCH
di Cristoforo
Ardena 4/XI/1663
 
Fu padre di Domenico, si ricorda una sua Pianta del Palazzo dell'Università.
 
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BIANCHI Achille SC
Viggiù cit. 1591
 
A Roma partecipa ad una adunata di scultori e lapicidi.
 
BIANCHI Angelo FONDITORE
Varese op. XIX &endash; XX
 
Operò con i figli come fonditore di campane subentrati alla famiglia Bizzozero negli anni Ottanta dell'Ottocento, che a Varese mantenne una fonderia per più di quattro secoli. Una succursale dei Bianchi venne aperta a Melide, dove, il 23 V 1894, furono fuse le prime campane: un concerto di tre campane per Salorino e la campana maggiore per la chiesa nuova dei signori Martinetti a Barbengo. I Bianchi furono presenti nel Ticino fino al 1965.
 
BIANCHI Carlo ARCH
Varese??? op. 1675
 
Stese un progetto nel 1675 per la costruzione dell'oratorio della Madonna in Campagna a Cuasso al Piano,. L'opera fu conclusa nel 1691 ed è simile al Lazzaretto di Varese
 
BIANCHI Domenico P/AFF
Varese?? cit. 1791
 
Dipinse le decorazioni e gli scenari del Teatro di Varese.
 
BIANCHI ??? PITT
Varese?? cit. 1729
 
Dipinse con i fratelli Giovannini presso le monache di santa Teresa.
 
BIANCHI Federico PITT/AFF
Masnago 1638?? noto 1658-1718
 
Genero e scolaro di Ercole Procaccini junior, lavorò verso il 1683 alla cupola di s. Alessandro in Milano con Filippo Abbiati.
Allievo e genero di Ercole Procaccini, fu attivo in diversi centri della Lombardia e del Piemonte. Non è nota la data di nascita del pittore ma sappiamo che nel 1658 riceve alcuni pagamenti dalla Fabbrica del Duomo di Milano.
Sue opere:
- affreschi della cappella della Maddalena alla Certosa di Pavia, intorno al 1663
- parte della decorazione della cappella di Santa Marta in San Vittore a Varese, riferibile al 1670
- dal 1677 lavora, a fianco dei fratelli Grandi, nella distrutta chiesa di San Francesco a Varese, alla cui decorazione contribuirà fino al 1698
- verso il 1679 nella decorazione delle navate laterali del santuario di Saronno
- tra il 1683 e il 1698 lo troviamo nella chiesa di Sant'Alessandro a Milano
- due pale eseguite per la chiesa di Santa Maria del Carmine,
- Deposizione, ora conservata nella parrocchiale di Misinto
- la Carità, nella chiesa di San Vittore a Varese - affreschi della cappella dell'Umiltà di San Francesco al Sacro Monte di Orta
- lavora alla XIII cappella del Sacro Monte di Varese
- partecipò ai grandi cicli di teleri commissionati in questi anni dal Duomo di Milano ( Santa Caterina salva una donna e San Carlo appare a un ammalato nel Duomo di Monza troviamo l'Ambasciata di Gregorio Magno a Teodolinda, datata 1704 (Coppa, 1989c).
Fu attivo anche ad Asti , a Torino ( san Maurizio)e Vigevano. Suoi disegni si trovano all'Ambrosiana.
 
BIANCHI Francesco Maria PITT
Fogliaro 1689 ? - Velate 15757
 
Figlio di Salvatore Bianchi e si formò alla scuola del padre, operò spesso con i Giovannini.
Sue opere:
 
- 1713-1714 affianca il padre Salvatore nella decorazione ad affresco della chiesa della Beata Vergine delle Grazie a Busto Arsizio
- 1723 martirii dei Santi Bartolomeo e Lorenzo sulle pareti della chiesa di San Martino a Varese,
- 1727 affreschi della cappella del Battista nella basilica di San Giovanni a Busto Arsizio
- 1726/1729 affreschi , perduti, della scomparsa chiesa di Santa Teresa a Varese
- 1727 pala della Madonna col Bambino e i Santi Francesco e Lucia, donata alla sua morte da Salvatore Bianchi alla parrocchiale di Santo
Stefano a Velate, ma secondo il Colombo
eseguita in collaborazione con il figlio
- 1731 affreschi nella cappella dell'Angelo
Custode nella chiesa di San Rocco a Busto Arsizio
- 1734 due Storie di Sant'Antonio Abate nel presbiterio della chiesa di Sant'Antonio a Lugano, entro quadrature dei Giovannini
- 1742 interno della parrocchiale dell'Assunta a Ghemme
- 1752 ciclo di San Cristoforo a Vercelli
- 1757 collabora con il Baroffio alla decorazione della cupola e dei catini delle absidi minori del santuario di Santa Maria del Monte a Varese.
Altre opere attribuite:
- affreschi a Palazzo Clerici a Milano
- Venere e Cupido all'Isola Bella
- navata mediana del duomo di Monza
 
BIANCHI Giovanni Battista SC
Saltrio verso il 1520 - Roma 1600
 
Citato principalmente come restauratore di opere antiche, specificatamente di un gruppo nel 1575 di Roberto di Borgo San Sepolcro. Per Caravati operoso nel 1598
 
BIANCHI Lodovico ART
Viggiù op. 1686-90
 
Eseguì con altri opere in marmo a santa Maria di Chiaravalle , abbazia cistercense.
 
BIANCHI Pietro detto il Bustino(i) PITT
Busto Arsizio op. 17° sec
 
Pittore a Como,operò nelle chiese di san Colombano e sant'Anna. Fu figlio adottivo e allievo di Benedetto Crespi .
A Morbegno, nella chiesa di san Pietro, nel 1712/1713, con tre scene raffiguranti il martirio del santi Pietro e Paolo; la gloria dei due santi; il trionfo della Cattedra di Pietro sorretta dai quattro grandi Dottori della Chiesa Occidentale.
 
BIANCHI Pietro* ARCH
Tradate op. 1593/1604
 
Operoso in Polonia al Castello e alla Cattedrale di Cracovia.
 
BIANCHI Fratelli P/AFF
Masnago op. 1665 c.
 
Con Pietro del Sole operarono nella cappella di santa Marta e nel coro di san Vittore in Varese.
 
BIANCHI Salvatore P/AFF
Fogliaro 1653 - Velate 1727
 
Attivo, soprattutto come freschista e decoratore, in diversi centri della Lombardia e del Piemonte. Sue opere:
 
- nel 1674, gli vengono commissionate quattro tele, perdute per la collegiata di Santa Maria ad
Arona, contemporaneamente impegnato a Milano nel palazzo dei Pusterla, conti di Venegono,
- decorazione di Palazzo Trucchi a Torino, andata perduta
- nel 1683 risulta menzionato come "pittore di Sua Altezza Reale" a Torino ove opera in Palazzo Reale (1685-1689) insieme ad altri
- ad Asti esegue affreschi con storie bibliche nella chiesa di Sant'Anastasio (ora Asti, Pinacoteca Civica, 1689?)
- alla fine degli anni Ottanta è certamente a Varese, dove nel 1688 offre ai deputati della Fabbrica del Sacro Monte la propria disponibilità per eseguire un affresco sulla parete esterna della IX cappella, quattro anni più tardi esegue le tre scene dedicate al Martirio di San Vittore nel coro dell'omonima chiesa varesina, cui farà seguito l'intervento nel santuario di Santa Maria del Monte (1696). Sempre a Varese lavorò nella a distrutta chiesa di San Francesco (1692 e 1723). Altri cicli di affreschi si trovano della chiesa di San Pietro a Carcegna (1707), dell'Ossario della chiesa dei Santi Quirico e Giulitta presso Orta (1711) e della chiesa della Beata Vergine delle Grazie a Busto Arsizio insieme al figlio Francesco Maria. Nel 1717 il Bianchi risulta attivo a Torino dove realizza alcuni affreschi, tuttora esistenti, nel Palazzo Provana di Druent. La sua attività di freschista arrivò a Bergamo (chiesa della Trinità) e nelle chiese distrutte di San Colombano a Como e di San Francesco a Milano. Pier le opere su tela di ricordiamo la pala della cappella di Villa Alari a Cernusco sul Naviglio e quella in Santo Stefano a Velate che, come si apprende dall'iscrizione, fu donata dal pittore nel 1727, anno della sua morte.
 
BIANCHI Stefano ART
Viggiù op. 1686-90
 
Eseguì con altri opere in marmo a santa Maria di Chiaravalle.
 
BIGNOLI Antonio PITT
Viggiù?? CIT. 1839
 
Lavorò a palazzo Borromeo a Viggiù
 
BINI Carlo* PITT
Angera 1873 - Arona 1955
 
Pittore figurativo che amava riprodurre i fiori.
 
 
BIROLDI Famiglia ORGANARI
Varese
 
Sono stagnini emigrati in Germania dove appresero l'arte di fabbricare organi da chiesa. Dalla bottega, in tempi successivi, uscirono altri celebri organari: Pietro Talamona, che preleverà l'attività dei Biroldi, Luigi Mentasti, i fratelli Giuseppe e Pietro Bernasconi, cui faranno seguito i fratelli più giovani, Cesare e Pietro.
 
BIROLDI Gio. Batta ORGANARO
Varese ? op. 1745
 
Capostipite e padre di Eugenio.Operò a Brenta, in sant'Antonino a Varese, Velate e Castello Cabiaglio e Domo. Costruì una tastiera per il concerto di campane per san Vittore di Varese.
 
BIROLDI Eugenio Francesco ORGANARO
Varese 16/11/1756 - Varese 23/10/ 1827
 
Apprende l'arte dal padre e subito viene segnalato come uno dei più prestigiosi,
abili e seri organari lombardi. Dalla vasta produzione segnaliamo: a Milano gli organi in
- Santa Maria presso S. Celso,
- santa Maria Segreta
- san Lorenzo Maggiore,
- il Carmine,
- sant'Ambrogio.
Fu attivo anche in Ticino
- nel 1775 aggiustò l'organo di S. Pietro e quello dell'Oratorio della Madonna della
Fontana ad Ascona
- nel 1800 costruì l' org. nuovo di S. Carlo a Lugano
- nel 1811 quello di S. Vittore di Balerna
- nel 1822 quello di S. Sisinio a Mendrisio
Operò a Pallanza, in Valtellina,Como, Cremona
In zona :
- Morosolo, Abbiate Guazzone, Prospiano, Viggiù, Bosto, Laveno, San Vittore e
sant'Antonio a Varese. Non ebbe discendenti ma trasmise le sue conoscenze al nipote Luigi Maroni che ne assunse anche il nome.
 
MARONI BIROLDI Eugenio ORGANARO
Varese 14/8/1790 - Novara 15/5/1842
 
Nipote e continuatore dell'attività dello zio Eugenio. Celebrato quanto lo zio. Tra i
suoi lavori :
- Guardabosone VC
- Arcisate
- Torino alla Gran Madre
- Sacro Monte di Varese
- Duomo di Milano
- Milano, chiesa del Carmine
- Milano S. Maria delle Grazie
- Buguggiate
Morì improvvisamente a Novara.
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BIZZOZZERO Attilio PIT
Varese 28/8/1876 - 1/7/1913
 
Studiò a Brera con Gerolamo Induno, e fu premiato con l'argento.
Fu un buon ritrattista, schivo e timido. Sue opere presso gli eredi e i privati di Varese.
 
BIZZOZERO Famiglia FONDITORI Varese
                                 DI CAMPANE
 
Bizzozero Felice op. XIX
Appartiene ad una famiglia di fonditori varesini che dominò il mercato campanario ticinese della metà del Settecento per circa un sec. Imparate l'arte dai Sottile, rilevarono la loro fonderia varesina verso la metà del Settecento. È difficile stabilire un elenco completo delle campane costruite da ogni singolo membro di questa famiglia poiché molti bronzi portano la scritta "Bizzozerus Varisiensis", "Bizzozeri Varisiensis Fecerunt", "Bizzozeri Varesienses Feverunt" dal 1764, o "Bizzozero di Varese"
 
Bizzozero Francesco op. 1875
Nel 1875 fuse le campane per san Vittore di Varese. Le campane della Chiesa parrocchiale di Cilavegna nel 1817 sono state fuse da un F. Bizzozzero, probabilmente un suo avo.
 
Bizzozero Giambattista op. sec. XVIII
Nel 1760 rinnova la campana grossa dell' Immacolata Concezione a Lugano e nel 1810 compera una campana rotta agli amministratori della stessa chiesa
 
Bizzozero Giovanni dal 1786
Fonditore di campane varesino. Lavorò nel Ticino a partire dal 1752 fino ai primi decenni del sec. successivo .
 
Bizzozero G. Cesare
Successore di Felice
 
Bizzozero, Giuseppe sec. XVIII-XIX Fonditore di campane varesino.
 
Bizzozero Innocente cit. 1823
 
Bizzozero Parius op. XVIII° sec
Nel 1777 fece una campana per la chiesa della Purificazione a Comano.
 
 
BOLOGNINI Francesco Ausano PITT/DEC
Veddo di Maccagno 28/9/1812 - Veddo30/12/1897
 
Nipote del famoso architetto Ferdinando Caronesi. In case private si trovano sue buone decorazioni , raggiunse una discreta fama a Torino dove lavorò a lungo. Con il fratello Giovanni fu autore degli affreschi nella cappella di san Nicolò in san Materno a Maccagno.
 
BOLOGNINI Giovanni PITT/DEC
Veddo di Maccagno op. 1844??
 
Con Francesco Bolognini fu autore degli affreschi nella cappella di san Nicolò in san Materno a Maccagno. Questa cappella fu costruita nel 1844
 
BONALANZA Famiglia ORGANARI
Lonate Pozzolo
 
Bottega Organaria originaria di Lonate Pozzolo dove fa la sua comparsa agli inizi del XVII° secolo. IL capostipite è Simone, nato nel 1598, chiamato " Mastro " ma non si sa in quale arte.
 
BONALANZA Carlo Giuseppe Pietro ORGANARO
Lonate Pozzolo cit. 1678
 
Citato in un contratto per la fornitura di un organo alla Collegiata di Dairago
unitamente allo zio Pietro Francesco e cugino di Marco Antonio. Successivamente si firma Pinza ( vedi ), e opera autonomamente.
 
BONALANZA Marco Antonio ORGANARO
Lonate Pozzolo cit. 1692
 
In un contratto si impegna per il padre Pietro Francesco alla fornitura
di un organo alla Parrocchiale di sant'Ilario a Casorate Sempione .
 
BONALANZA Pietro Francesco ORGANARO
Lonate Pozzolo cit. 1678
 
Citato in un contratto per la fornitura di un organo alla Collegiata di Dairago
unitamente al nipote Carlo Giuseppe Pietro. Operò col figlio a Mezzana.
 
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BONAVENTURA da MIN
Varese op. XVII° sec
 
Miniaturista, dipinse col fratello o confratello Ferdinando da Vico Morcote i 4 " in-folio" dei libri dei cantici per il monastero di santa Maria degli Angeli a Lugano, firmati Bonaventura à Varisio.
 
BONAZZOLA Arcangelo CERAM
Varese cir. 1787
 
Il 14 giugno 1787 presenta domanda per poter < eriggere nel borgo di Varese una fabbrica di piatti di terra >
 
BONINI ( Bonino ) Giuseppe PITT
Briga Novarese op. 1766 -1777
vedi in calce
 
BORBONE cappuccino PITT/MIN
Varese
 
Adamollo dice che fattosi cappuccino si distinse nella miniatura.
 
BORGOMANERI Demetrio PITT
Gallarate 18/6/1840 -Gallarate 15/2/1921
 
Un suo < Studio di paese> è alla GAM di Milano
 
BORRI Cristoforo SC
BORRI Paolo SC
Marchirolo citati nel 1731
 
La Borri ci ricorda che nella chiesa Prepositurale esiste un manoscritto del Prevosto che recita relativamente alla cappella della Madonna nella parrocchiale < Addì 7 marzo Cristoforo e Borri e Paolo suo figlio da Marchirolo, del Cantone di Lavorì, abbiamo fatto quest'opera l'anno do...> probabilmente nel 1731. Inoltre Cristoforo fu < quadretaro capo della fabbrica del Duomo di Monza >
 
BORRI Giacomo ARCH
Marchirolo citato nel 1760
 
La cancellata della chiesa di san Pietro a Marchirolo fu progettata dal Giacomo Borri che ebbe ospite in Marchirolo il Cunibert, insieme lavorarono a Racconigi.
Nel 1760 progettò l'imponente scalinata del san Martino di Marchirolo.
 
BORRONI Jacopo ARCH
Saronno citato nel 1575
 
L'altare di santa Maria dei Miracoli , che racchiude il simulacro, venne disegnato nel 1575 da J.B. , patrizio saronnese.
 
BORSANO Stefano IMP/CAPOMASTRO
Viggiù cit. 1735/6
 
Nel 1735, assieme a Bartolomeo Mossino, firma un contratto per vari lavori di muratura presso le fortificazioni della città di Torino; anche l'anno successivo si impegna nella stessa tipologia di lavori, ma questa volta in compagnia di Tommaso Lezzeni.
 
BOSCETTI Michele ARCH
Campagnano di Maccagno cit. 1769
 
A Maccagno < si è dato .... per ingrandire la facciata rustica di san Materno, giusta il disegno del sig. Michele Boscetti di Campagnano approvata dal sig. Gaspare Catenazzi di Lozzo>.
 
BOSSI Agostino ST
Porto Ceresio 30/8/1740 - 9/12/1799
 
Del terzo fratello non si hanno notizie; si sa che aiutò sia suo zio che gli altri due fratelli, ma non sono stati pubblicati studi come per gli due.
I tre fratelli erano figli di Natale Bossi e di Clara Daldini di Lugano.
 
BOSSI Aluigi Antonio STUC
Porto Ceresio 1/9/1731
 
Con i fratelli Materno Vespasiano ed Agostino raggiunse lo zio Giuseppe Antonio in Germania nel 1743. Dopo avergli insegnato il mestiere lo zio lo mandò alla corte di Wurtemberg dove collaborò con Giovanni Pietro Brilli, indi al castello di Stoccarda, e dal 1757 al 1759 a Ludwigsburg nella residenza del duca Carlo Eugenio. Lavorò anche a Ellwangen.
Dal 1762 al 1768 è « stuccatore di corte ». Nel 1763 lavora al castello di Monrepos, l'anno successivo deve correre a Wurzburg al capezzale dello zio. Qui porta a termine i lavori rimasti incompiuti e si ferma sino al 1766. Torna nuovamente a Ludwigsburg e decora il castello Solitude. In seguito le sue notizie si fanno sempre più rare, nel 1770 è a Friburgo (in Brisgovia) dove decora il palazzo al n. 21 della Sazstrasse, nel 1772 è attivo a Stoccarda, poi di lui non si hanno più notizie .
 
BOSSI Ambrogio MIN
Busto Arsizio 1517 - 1549
 
Fu canonico della parrocchiale di Busto.
Allievo del miniatore Francesco Crespi, collaborò con diversi artisti in Lombardia.
Gli sono attribuite le miniature di un antifonario rinascimentale custodito a Busto.
 
BOSSI Angelo INT
Azzate operoso nel 1851
 
I pulpiti, in legno di noce a bassorilievi rappresentanti fatti del nuovo testamento, sono opera del sordomuto Angelo Bossi, su disegno del Macciachini
 
BOSSI BENIGNO (Carlo Giovanni Alberto Benigno) INC/STUC/PITT
Porto Ceresio 31/8/1727- morto a Parma 4/11/1792
 
Seguì il padre, stuccatore, che nel periodo 1743-51 lavorò al castello di Huberstburg (Sassonia), a Norimberga e a Dresda.
Dal padre apprese l'arte dello stucco e, durante il soggiorno tedesco, iniziò la sua attività come incisore, esistono infatti un'incisione datata 1754 e un'altra Dresdae 1755 .
Nel 1757, allo scoppio della Guerra dei sette anni, ritornò in Italia, soggiornando prima a Milano, testimoniata da un incisione segnata Mediolani 1758, e trasferendosi intorno al 1760 a Parma dato che esistono incisioni segnate Parma 1760 e già nel 1759, a Parma, fu pubblicata la Iconologie tirée de divers auteurs di J.-B. Boudard, per la quale egli incise alcune tavole.
Qui iniziò la sua collaborazione con l'architetto ed incisore Ennemond Alexandre Petitot (1727-1801) che nel 1753 era stato nominato architetto delle fabbriche ducali e nel 1764 il Bossi incise su suoi disegni la <Suite des vases>.
Dal 1° aprile 1766 il Bossi risulta impiegato come stuccatore di Corte. Nello stesso anno insegnò anche nell'Accademia di Belle Arti, dove vinse il premio di ornato. Nel 1767 ebbe inizio la ristrutturazione del Palazzo del Giardino. Il Bossi è l'autore degli stucchi interni, i più importanti dei quali, i medaglioni nelle volte delle gallerie laterali, andarono purtroppo distrutti durante la seconda guerra mondiale. In quegli anni eseguì lavori a stucco nel Palazzo del giardino a Parma, nell'oratorio del Casino di Copermio presso Colorno, e nella locale chiesa ducale, dove si possono ammirare alcuni quadri a lui attribuiti.
Ma l'incisione fu l'attività artistica nella quale ottenne i risultati più lusinghieri. In particolare, egli portò l'acquatinta, da sola o associata ad altre tecniche, alle sue più elevate possibilità tecniche ed espressive.
Molta parte della sua attività di incisore fu dedicata alle opere del Parmigianino, per cui nutrì un vero culto. Nacque così, prima in tavole sciolte, poi, nel 1772, in volume, la Raccolta di disegni originali di Fra.co Mazzola detto il Parmigianino, tolti dal gabinetto di sua eccellenza il sig.re conte Alessandro Sanvitale, incisi da Benigno Bossi Milanese stuccatore regio e professore della reale Accademia delle Belle Arti, che può considerarsi il suo capolavoro. Il Bossi incise altre opere del Parmigianino, del Correggio, del Guercino, del Landonio, già suo allievo, del La Rue. Del Petitot incise, oltre alla Suite de vases tirée du cabinet de Monsieur du Tillot marquis de Felino (Milano, 1764), ad alcune tavole per il volume stampato da Bodoni nel 1769 che riporta le Feste celebrate in Parma in occasione delle nozze di Ferdinando di Borbone e Maria Amalia e le vignette del frontespizio delle Pastorelle d'Arcadia, feste campestri, stampato sempre da Bodoni nel 1769, alcuni Caminetti di ispirazione piranesiana e una Mascarade à la Grecque d'après les dessins originaux tirés du cabinet de le marquis de Felino (Parma, 1771). Non contento di fare, come incisore, solo opera di riproduzione, intagliò fin dai primordi anche rami di sua invenzione e su di essi anzi si compiacque di porre l'accento, quasi a rivendicare la sua genialità creativa, riunendoli più e più volte, con varianti, in volumi dai titoli diversi (Raccolta di teste inventate, disegnate ed incise da Benigno Bossi, Fisionomie possibili, Prove all'Acquaforte, Miscellanea, Trofei), oltre a molte illustrazioni e frontespizi per libri, quali Le Stagioni di G. Guttierez nella prima edizione rizzardiana (Brescia, 1760), i Discorsi accademici del conte Gastone Della Torre di Rezzonico (Parma, 1772), I versi sciolti e rimati di Dorelli Dafneo (è il Rezzonico, Parma, 1773).
 
BOSSI Fratelli SC
Porto Ceresio operosi fine 800
 
Le statue della facciata della Parrocchiale di Agno sono opera di non meglio identificati fratelli Bossi di Porto Ceresio.
 
BOSSI Giuseppe PITT
Busto Arsizio 17 /8/1777- Milano il 9/12/1815
 
Uomo eclettico e di grande talento, il Bossi non si limitò alla pittura, ma fu anche personaggio politico, letterato, collezionista e bibliofilo.
Fondatore e segretario dell'Accademia di Brera per la quale su incitamento di Francesco Melzi si procurò molto materiale a scopo didattico a Roma presso le chiese soppresse. Promosse la fondazione di una scuola di anatomia e una di mosaico.
Scolaro di Tiraboschi e Appiani, suo grande amico. Fu amico intimo del Porta.
Operò prima a Milano con Traballesi e coll'Appiani, poi a Roma con Domenico Conti. Tornato a Milano nel 1801 dove vinse il « Concorso della riconoscenza» con <Allegoria della riconoscenza verso il Bonaparte>, vi trascorse quasi tutta la vita e fu l'iniziatore e l'osservatore della Pinacoteca e delle istituzioni delle esposizioni annuali dell'Accademia di Brera, della quale nel 1803 compilò gli statuti. Con lo stesso Statuto fu dato grande impulso alla Pinacoteca di Brera, che venne dotata del suo primo nucleo di opere. Ricoprì tale incarico fino al 1807 anno in cui, con sua grande amarezza, rassegnò le dimissioni.
Dal 1807 che Bossi inizia a scrivere le sue Memorie sotto forma di diario della propria vita, attività che sospenderà soltanto pochi giorni prima di morire nel 1815. Scrisse quattro libri intorno alla vita e alle opere dell'autore del "Cenacolo", il "discorso sull'utilità politica delle arti del disegno", un'epistola a Giuseppe Zanoia e le "vite dei pittori milanesi".
Insieme ad altri artisti di tendenze neoclassiche, effettua le decorazioni degli interni della Villa Melzi d' Eril a Bellagio. Fu anche in Francia. Come l'Appiani, fu pittore neoclassico, ma eseguì anche qualche ritratto con spiccati caratteri romantici. Non ha lasciato molte opere, perché si dedicò agli studi leonardeschi e fu scrittore e poeta erudito,dando un grande contributo nella critica dell'arte. Fu anche poeta dialettale. Negli ultimi anni a causa dell'aggravarsi dello stato di salute, dipinse poco.
Morì nel 1815 alla giovane età di 38 anni
Il Foscolo gli dedicò questa breve poesia denigratoria:
 
CONTRO IL PITTORE GIUSEPPE BOSSI
 
Se come fredde son le tue pitture
Fosser le tue censure,
O come calde son le tue censure
Fosser le tue pitture,
Saresti buon censore,
E forse buon pittore
 
Alcune sue opere:
 
Autoritratto, ritratto di Napoleone Bonaparte, Apoteosi, i due Parnasi, i sogni di Anacreonte, l' apoteosi dei più gran di poeti italiani, Giove che sotto le sembianze di Diana seduce Callisto, ritratto di Gaspare Landi, Carlo Porta, Felice Bellotti, il Sacrificio di Lystra, Madonna del sonno, Trionfo di Cupido, La notte e l'aurora, 69 disegni acquerellati, ritratto di giovane gentiluomo.
 
BOSSI Giuseppe Antonio STUCC/AFF
Porto Ceresio 16 /2/1699 - Wurzburg 10/2/1764
 
Operò principalmente in Baviera ove la sua fama è leggendaria, non si sa quando abbandonò il paese nè da chi imparò arte e mestiere. Alla morte del fratello Natale nel 1742 si preoccupò di dare un'educazione ai tre nipoti che volle con sè in Germania. A loro dedicò la sua celibe esistenza e ne formò tre valentissimi stuccatori ( Luigi Antonio, Materno Vespasiano ed Agostino ). Fu un ottimo disegnatore ed il principe vescovo Friedrich Carl Von Schonborn lo nominò il 18 dicembre 1734 « stuccatore di corte ». Con lui, oltre ai tre nipoti, lavorarono anche altri porto ceresini (Ignazio e Carlo Bossi). Nel 1757 a causa della salute ormai logorata da febbri violente che lo perseguitarono per tutta la vita, fu costretto a licenziare i suoi oltre 40 lavoranti ed a cessare l'attività. Si ritirò nella sua casa di Wurzburg in Petersplatz n. 2 . Riprese il lavoro dal 1759 al 1761 quando il male pareva avviarsi ad un leggero miglioramento, ma peggiorato si ritirò e morìin stato di ottenebrazione mentale.
Nel 1752 Giuseppe Antonio era stato interprete artistico tra Giovanni Battista Tiepolo e l'abate del convento di Munsterschwarzach. Si dedicò anche ai lavori in scagliola ed agli affreschi, dopo aver studiato pittura con il celebre maestro Rudolf Byss. La maggior parte della sua attività si svolse a Wurzburg, ma in molte altre città tedesche vi sono suoi capolavori. La critica è certa che l'artista abbia operato
anche in Francia, lo stesso principe Friedrich Carl disse di lui : La sua maniera francese è evidente e ravvivata da qualche idea viennese.
 
Ecco un incompleto inventario dei luoghi ove si trovano suoi stucchi od affreschi :
- abbazia di Ottobeuren,
- duomo di Wurzburg,
- residenza imperiale di Wurzburg, Magonza,
- cappella di corte a Bamberga,
- castello di Veitshocheim castello di Seehof,
- castello di Werneck, castello di Gaibach,
- abbazia di Munsterschwarzach,
- abbazia di Amorbach,
- chiesa capitolare di Zeuzleben.
 
BOSSI Luigi PITT
Cislago cit. 1850
 
Restauro la chiesa di Cislago. Suo quadro : Incoronazione di Maria Vergine
 
BOSSI Materno Vespasiano STUCC
Porto Ceresio 18 /7/1737 - Wurzburg 17/8/1802
 
Il più celebre dei tre nipoti di Giuseppe Antonio , nel 1755, con il fratello Agostino aiuta lo zio a Wurzburg. Nel 1763-64 è con l'altro fratello al castello di Monrepos e qui rimane solo quando Luigi si reca a Wurzburg per la morte dello zio. Nel 1768 decora la Chiesa capitolare di Fuchsstadt e nel 1769, alla partenza da Wurzburg di Luigi, prende il suo posto e viene nominato « stuccatore di corte ». Mantiene questo incarico sino alla morte. Nel 1778 gli era stato conferito il titolo di Kammerdiener e nel 1783 gli venne concessa la cittadinanza di Wurzburg .
Fu il principale decoratore della residenza di Würzburg; sono infatti opera sua gli stucchi dello scalone, dell'appartamento Ingelheimer, della sala da gioco, del capitolo, dell'appartamento "di parata", della cappella, nella quale vi è anche un suo pulpito, e del parco (1769-1788). Nel parco ci sono poi alcuni suoi gruppi in stucco. Inoltre lavorò, sempre a Würzburg, nelle chiese di S. Stefano e di S. Michele. A Bamberga decorò la chiesa di S. Martino e la residenza, ad Eichstätt il palazzo vescovile (1785), ad Erbach la chiesa e il convento dei Cistercensi. Sono opera sua alcuni altari nelle chiese di Kirchheim, Triefestein, Werneck, Zellingen e altri ancora. Fu stuccatore di corte anche in Baviera. Lavorò anche a Mergentheim, a Heidenfeld, nel palazzo reale di Ansbach.
 
Altre sue opere a :
 
- Seehof - Veitshocheim - Aub - Bad Bocklet    - Fuchstadt
- Kissingen - GauLonigshofen - Dettelbach - Eichstatt
- Kitzingen - Ellwangen - Mergentheim - Amerdingen - Jullusspital - Rannenberg
 
BOSSI Pasquale PIT
Fagnano Olona 13/8/1892
 
Soldato nella grande guerra, fu mutilato vicino ad Oslavia. Studiò a Brera, fu futurista e partecipò alla esposizione di Roma. Fu presente alle prime sindacali di Milano. Fu insegnante e pittore di paesaggi e ritratti.
 
BOSSI Pietro Luigi STUC
Porto Ceresio 19/10/1690 Dresda 1754
 
Stuccatore di valore,padre di Benigno.
Nel 1743 lavora agli stucchi del castello di Hubertsburg in Sassonia, nel 1751 opera a Norimberga, successivamente a Dresda ove morì. Bossi (o Bussi) Pietro (sec. XVIII). Intorno al 1755 decorò di stucchi il Gewandhaus di Lipsia. Lavorò in altre città della Germania,. È il padre del celebre stuccatore Benigno Bossi (o Bussi).
 
BOTTIGELLI Angelo PIT / ACQ
Busto Arsizio 3 / 10 /1897 - 1989
 
Allievo di Enrico Felisani, dipinse ad olio paesaggi e figure. Si dedicò anche all' acquarello, all' acquaforte e al monotipo. E' anche poeta dialettale.
Sue opere a Milano, Firenze, Bolzano e Busto.
 
BOTTIGELLI Pietro MIN
Busto Arsizio citato 1544
 
Allievo di Francesco Crespi miniatore.
 
BOTTINELLI Angelo SC
Viggiù 26/1/1854 Viggiù 22/10/1890
 
Professore di disegno e scultore. Studiò a Brera e ivi tenne il suo studio.
Scolpì monumenti funebri per il Monumentale di Milano, per Sinigaglia, sia per la Francia. Principali opere, tutte veristiche:
- gruppo Dafne e Cloe
- Torquato Tasso alla corte di Ferrara
- Carlotta Corday
- al bagno
- busto del padre a l cimitero di Viggiù
 
BOTTINELLI Antonio SC
Viggiù 26/1/1854 Viggiù 22/10/1890
 
Studiò all'Accademia di Brera a Milano e proseguI i suoi studi dal 1852, all'Accademia S. Luca a Roma, dove ebbe uno studio per anni ma passava i mesi estivi nel luogo natio. Nel 1858 si recò a Parigi e al «Salon» espose l'opera Armida. Nel 1859 tornò in patria per arruolarsi come volontario nella Guerra d'Indipendenza e poi si trasferì a Milano dove fu attivo nella Fabbrica del Duomo negli anni dal 1863 al 1869. Fu premiato alle esposizioni mondiali di Vienna (1873), Filadelfia, Melbourne, Nizza. Fu Cavaliere e socio onorario dell'Accademia di Belle Arti di Brera e di Urbino. Apprezzati i suoi nudi romantici e i suoi ritratti. Tre sue statue sono nel Duomo di Milano. Nell'ultimo anno della sua vita realizzò alcune statue per la Fontana dei Mesi ideata da Carlo Ceppi a Torino. Opere di scuola neoclassica:
Prime rose, l'eroina Camilla, Modestia ora nella cappella Corti nel cimitero di Viggiù, la vanità, la solitudine, la toilette inviata a Parigi nel 1867 , la pudicizia, la gioia, l'ondina, la schiava, Prima Comunione, Stella del mattino, Saffo, il bacio, l'agricoltura, la romana, Sant'Aquila, Santa Paola.
 
BOTTINELLI Battista SC
Viggiù op. 1836
 
Con Pietro Cocchi e Battista Bottinelli, tutti di Viggiù, costruirono il nuovo altare della chiesa di san Giorgio a Bisuschio.
 
BOTTINELLI Battista PITT/SC/ORN
Viggiù attivo nel 1871 - 1898
 
Eseguì numerosi disegni di capitelli, fregõ, lesene, mensole, rivestimenti ed altre decorazioni per la Galleria dei Portici settentrionali di Milano, passati poi per l' esecuzione ai laboratori associati F. M. Argenti, Francesco Cassani, Monti, Bottinelli, Caravati, Pellegatta. Sviluppò i disegni per i mosaici del pavimento della Galleria di Milano.
Buzzi : nel 1898, l' 8/8 < un fulmine spezzò i piedi alla statua dell'Immacolata sul colle san Martino di Besano, il restauro venne immediatamente fatto dallo scultore B.B.>
 
BOTTINELLI Carlo SC - ORN
Viggiù , morto post 1878
 
Lavorò alla facciata della Chiesa della Madonna della Croce di Viggiù. Dal 1838 al 1842 lavorò per il Duomo di Milano. Fu il primo insegnante della locale « Scuola d'Arte Industriale» sorta a Viggiù nel 1872. Zanzi, descrivendo la scuola di disegno nel 1878 ricorda B.C, quale incaricato per il disegno ornamentale.
 
BOTTINELLI Giuseppe ORN
Viggiù morto nel 1861
 
Per parecchi anni fu modellatore dei più bei lavori della fonderia l'<Elvetica> di Milano.
Scultore d'ornato, decorò in gesso alcune sale del Castello di Tradate. Importanti lavori di ornamenti dorati li eseguì in stile «renaissance» nell'interno del Teatro di Lugano. Eseguì un pregevole camino in marmo bianco, premiato all'Esposizione Universale di Londra nel 1861.
Un monumento in marmo era all'ospedale Fatebenefratelli di Milano.
 
 
BOTTINELLI Luigi SC
Viggiù 1836 - 1917
 
Trasferitosi a Biella , lavorò prevalentemente in Piemonte, padre dello scultore Giuseppe ( Biella 1865- 1934).
Sue opere una lapide dedicata a Caduti nel Municipio di Biella, a Rosazza, Masserano, nei cimiteri di Candelo e Oropa.
 
BOZZOLO Onorato STUC DEC
Marchirolo 1850-1915
 
Operante in Italia, a Vienna, in Svizzera, a Zurigo e Lucerna come decoratore e stuccatore. Appartiene ad una famiglia di artisti: padre di Sante Bozzolo pittore, scultore e decoratore e nonno di Adriano Bozzolo, scultore e pittore. Fece molti lavori per altari e soffitti.
 
BOZZOLO Sante* PITT/SC/DEC
Marchirolo 11/10/1887 - 29/6/1974
 
Figlio di Onorato e padre di Adriano. Autodidatta, affermatosi giovanissimo nella decorazione, passò poi alla scultura ma si dedicò poi per quarant'anni alla pittura.
Espose moltissimo in Italia e all'estero ( Austria, Francia, Germania e Spagna ).
Suoi lavori a gesso e a stucco si trovano in palazzi, chiese, ville in tutta l'Italia settentrionale, in Austria, Francia e Svizzera.
 
BRANDA da Castiglione SC
Castiglione Olona op. 1462 1472
 
Nel 1462 fece lavori in cotto nel piccolo Chiostro della Certosa di Pavia.
Attivo nel 1472 al Duomo di Milano. In una nota del 25 novembre 1471 in cui si legge «A Branda da Castiglione in conto di opere da farsi al Gandolia per far certe colonne da collocarsi sopra il Tiburio ».
Egli fu attivo con Bartolomeo da Gorgonzola, ingegnere generale era Guinforte.
 
BREGONZIO Giuseppe SC
Sacro Monte di Varese vivente 1879
 
Allievo per molti anni di Vela e poi suo amico.
Smise la professione artistica per subentrare alla cava paterna di pietra bianca al Sacro Monte. , abitando a Fogliaro. Opere:
- statua di Leopardi modellata dal Tabacchi e scolpita dal Bregonzio posta ( oggi non più) nella piazza maggiore di Recanati ( la stessa o una copia potrebbe essere a villa Marazza a Borgomanero )
- a Torino la raffigurante la Scienza, che fa parte del monumento a Sommelier ( ideatore della galleria del Cenisio ). Questo monumento fu lavorato a Fogliaro.
 
BROGGIA (Brogli ) Andrea SC
BROGGIA (Brogli ) Francesco SC
Saltrio cit. 1741
 
Ad Arosio nella Chiesa di San Michele nella Cappella della Beata Vergine del Rosario eseguono la balaustra.
 
BROGGI Giovanni SC
Ligurno di Cantello 26/5/1853 - 1919.
 
Studiò all'Accademia di Brera a Milano. Fu abile scultore soprattutto nel campo cimiteriale, eseguendo numerosi busti e statue nel Cimitero Monumentale di Milano ed in altre città lombarde. Nel 1884 espose alla Promotrice di Belle Arti di Torino. La scultura cimiteriale fu per Broggi, come per tanti scultori di questo periodo, uno dei maggiori profitti della loro attività. Fu autore di molte statue di ispirazione romantica. Il Comune di Cantello possiede sue opere:
- Tentazione di S. Gerolamo -Addio del Marinaio
- Giovane donna - Scena di caccia
- S. Caterina - Medaglione - S. Giacomo, medaglione
- Modelli per Cappella Funebre della Famiglia Mareggi - Monumento Sepolcrale .
Fu socio onorario dell'Accademia di Brera.
Sue opere:
- Tombe di Giulia Melci d' Eril, delle famiglie Bellinzoni, De Maestri, Falcetti, Monaca,
Altre opere rappresentative si trovano ora in Germania, Stati Uniti, Argentina.
 
BROGGI Luigi A. ARCH
Tradate 1871 - Buenos Aires 1958
 
Si laureò a Buenos Aires nella facoltà di Scienze esatte e Fisica di Buenos Aires.
Sue opere oltre che per privati sono la chiesa di sant'Agostino, l'Istituto Frenoterapico, il palazzo de La Immobiliaria e il Circolo Italiano di Buenos Aires.
Fu per due volte vicepresidente della Società Centrale di Architettura e pubblicò diversi lavori sulla urbanizzazione delle città.
 
BRUSATORI Luigi PITT/SC
Sant'Antonino Ticino di Lonate Pozzolo 20/7/1885 - 9/8/1942
 
Dapprima calzolaio, contadino e manovale,si iscrisse alla scuola di Brera per seguire i corsi di disegno e dopo solo due anni realizzò il suo primo affresco nella chiesa di San Macario, andato perduto. Le sue qualità di artista furono subito intuite dai conterranei che gli chiesero di affrescare anche in altri paesi del circondario. A17 anni Brusatori entrò per meriti artistici nella Regia Accademia d'arte di Milano lasciando nel contempo il proprio segno nelle chiese del capoluogo lombardo. Fu per anni in California( 1912/21) dove rimangono suoi lavori nelle chiese di Nostra Segnora de Guadalupe e a san Francesco in San Francisco. Sue opere religiose si trovano anche in Lombardia e Piemonte come nella parrocchiale di Crenna, nel cimitero di Ferno, ad Alessandria, Domodossola, Casale Monferrato e Vigevano.
 
 
BUSTINI Fratelli PITT
Busto Arsizio '600
Eseguirono figure nel santuario di Busto e sono stimati massimi nei quadri di piccole dimensione.
 
BUTIIS ( Buscis ) Paolo SC
Viggiù XIV-XV sec
 
Scultore di successo alla corte papale a Roma, padre di santa Francesca Romana.Attivo nel Duomo di Milano nel 1559 con la Statua del Redentore.Attribuitogli a Bosco Marengo (AL) nella Chiesa di Santa Croce,il Mausoleo di Pio qui nato il 17 gennaio 1504.
 
BUTTI Bernardo INT
Viggiù primi '800
 
Padre di Enrico,non abbiamo notizie
 
BUTTI Enrico SC
Viggiù 3/4/1847 - Viggiù 21/1/1932
 
Fu essenzialmente scultore, ma dopo l' ottantesimo compleanno, ritiratosi nel paese natio, dipinse anche ottime tele con irruenza coloristica e di carattere descrittivo e naturalistico come:
- Il Caino del 1929 - Laude mattutina
- su la verna - autoritratto
- l'incendio
Si recò a Roma a 14 anni, ebbe gli inizi difficili e solo nel 1874 cominciò a farsi conoscere con l' opera Eleonora d'Este. Nel 1879 ottenne il premio Principe Umberto con il monumento alla famiglia Cavi-Bussi. Ottenne il gran premio all'esposizione universale nel 1889.
Sue opere:
a Milano
- monumento a Verdi 1913, piazza Buonarrotti
- minatore nel guardino di villa Reale
- minatore, bronzo, galleria via Palestro
- monumento al gen .Sirtori , giardini pubblici
- diversi monumenti al Cimitero monumentale
Altri monumenti a:
- Sesto Calende, battaglia di Legnano, 1900
- ai caduti, Gallarate, piazza Risorgimento, 1924
- ai caduti, Varese, piazza Repubblica
- 2 monumenti ai caduti a Viggiù
 
Sue opere, sculture e quadri, si trovano nella Gipsoteca di Viggiù
 
BUTTI de' Galli Guido SC
Viggiù op. 1767
 
Conosciuto solo per lavori al palazzo Estense di Varese. Tagliò e pose in opera < li sassi > della porta orientale e fu il < tagliatore di marmi > per il grande camino del Salone
L' 8 giugno 1769 furono pagate Lire 603 e 15 denari per il camino, sei camini e tre sogli.
 
BUTTI Girolamo SC
Viggiù 1/9/1766 - Viggiù 16/1/1843
 
Fu decoratore e scultore e il suo nome è tra i viggiutesi che lavoravano all'Arco della Pace in Milano.
La sua attività presso il Duomo di Milano è documentata nel VI volume degli annali della Veneranda Fabbrica dal 1810 al 1813.
 
BUTTI Guido SC
Viggiù 3 /4/1805 - Porto Ceresio 8/8/1878
 
Cugino di Enrico. Giovane andò a Milano ove studiò con Gaetano Monti, ebbe due volte il premio ai concorsi di scultura; fu allievo di Pompeo Marchesi.
Lascia Milano per Roma. Qui passò dal laboratorio di uno scultore ad un altro, ma affermatosi nel 1840 decise di tornare a Milano dove aprì uno studio tutto suo.
In quello studio spesso si riunivano artisti, letterati e patrioti. Guido non fu insensibile all'amor patrio e partecipò ai sogni ed alle speranze di libertà che culminarono nel 1848 nelle Cinque Giornate. Tramontato il sogno lo scultore amareggiato e molestato dalla polizia lasciò l'Italia per gli Stati Uniti.
A Washington realizzò bassorilievi e statue che ornano il Palazzo del Governo, i saloni dell'Assemblea Legislativa ed altri edifici pubblici sorti nella città dove lo scultore trascorse oltre dieci anni. Nel 1860, mutato il clima politico, ritornò in patria. Si stabilì a Porto Ceresio presso la madre che era rimasta vedova quando Guido aveva 4 anni e si era risposata portandolo da Viggiù a Porto. Alla morte beneficiò sia Viggiù con lasciti, sia Porto legando l'attuale palazzo comunale.
Le poche opere in Italia si trovano a Viggiù
- intarsi e bassorilievi della Fuga in Egitto nella Parrocchiale di santo Stefano
- statua di san Giovanni Battista nella chiesa della Madonnina
- Alceste morente, alla Galleria d'Arte Moderna di Milano;
Buzzi annota:
<Guido Butti appartiene ad una famiglia di artisti i cui maggiori espo nenti sono Enrico (1847-1932), Stefano (1807-1880).
 
Il vero cognome della famiglia era Galli. « Buti » era il nomignolo del nonno di Guido i cui due figli Gerolamo Mansueto e Stefano Angelo vennero poi registrati alla nascita col cognome Butti. Stefano Angelo era il papà di Guido scultore, come abbiamo visto; Gerolamo Mansueto era il padre dello scultore Stefano e di Bernardo Lino. Enrico era figlio di Bernardo Lino.
Dunque una stretta parentela legava i massimi artisti della famiglia: Guido era cugino di Stefano e cugino di Bernardo Lino, padre di Enrico >
 
BUTTI Stefano SC
Viggiù 1807 morto 1880
 
Zio di Enrico e fratello di Guido. Trascorse molti anni a Torino, ove aveva lo studio, gareggiando col celebre Marocchetti. Qui eseguì le sue opere principali:
- statua del generale Pepe
- i gruppi " la strage degli innocenti" e " il diluvio universale" per il monumento a Carlo
Alberto il gruppo " salus infirmorum" per il monumento alla Savoia
- altorilievo " san Carlo ed Emanuele Filiberto" sul portale di ingresso della chiesa di san Carlo
A Viggiù, abbiamo le seguenti opere:
- il busto di Felice Argenti a villa Borromeo
- il monumento ad Antoni Buzzi Quattrini e san Apollonio nella chiesa della Croce
- la statua di Maria Santissima nella chiesa della Madonnina
 
BUZZI Arcangelo SC
Varese cit. 1780
 
Fratello di Gabriele, realizzarono insieme un tabernacolo a Velate di Varese.
 
BUZZI Battista SC
Viggiù cit. 1527
 
Fu maestro nel sagomar cornici, portali e balaustre di due scale aeree all'aperto, con i modi cristallini di un maturo rinascimento. Lasciò la sua firma in casa Marinoni : B.B. fu Stefano fu autore di quest'opera nel 1527.
 
BUZZI Bernardino SC
Viggiù cit. 1758-1760
 
In data 3/7/1785, fu pagato per i gradini di marmo dell'altare di san Quirico di Brenta.
In data 14/8/1760 stipula un contratto per la fornitura della balaustra per l' altar maggiore di Traffiume.
 
BUZZI Carlo PIT/ ARCH
Viggiù ?? morto nel 1649
 
Figlio di Lelio, venne ammesso fra i pittori del Duomo di Milano nel 1603, eseguì per la veneranda fabbrica diversi dipinti fra cui:
- "il quadro delle azioni del beato Carlo quando istituì li collegi"
A S. Giorgio a Talamona: sull'altar maggiore vi è la pala d'altare raffigurante la Madonna col Bambino tra i Ss. Giorgio e Adalberto vescovo, del milanese Carlo Buzzi, datata 1602.
 
BUZZI Carlo SC
Viggiù citato 1750
 
Fratello di Elia ( vedi ) e di Girolamo, nel 1724- 25 eseguì col fratello Girolamo l'altare della Addolorata in santo Stefano a Viggiù, gli angeli sono del fratello Elia.
1742 - si terminò il tabernacolo...per opera dei f.lli Buzzi di Viggiù presso san Vittore in Varese
Nel 1750 gli fu affidato l'altare della Madonna del Sasso a Locarno
 
BUZZI Carlo PIT
Viggiù operoso 1733/4
 
A Morbegno, nella chiesa di san Giovanni Battista: nel presbiterio l'altare maggiore (di Carlo ed Elia Vincenzo Buzzi, su disegno di Pietro Ligari, 1733-1734) è sormontato dal reliquiario della S. Spina.
 
BUZZI Carlo ARC
Viggiù noto 1638 morto 1668
 
Successe al Richino, nel 1638, nella direzione della Fabbrica del Duomo.
A Milano suo il seicentesco Palazzo delle Scuole Palatine, costruito nel 1644-45.
Nel 1647 venne approvato il progetto dell'architetto Carlo Buzzi sempre per il Duomo.
1652, 17 giugno, progetta un arco in Piazza del Duomo per l'ingresso del cardinale a Milano.
1653, 7 aprile, delibera per la costruzione della facciata del Duomo secondo il progetto di Carlo Buzzi. I lavori vengono sospesi quasi subito per le perplessità nei confronti del progetto gotico.
Nel 1653 lavorò per il Duomo di Como.
1654, 6 settembre , è' approvato il progetto di Carlo Buzzi per la porta della Pescheria in Piazza Mercanti. Col Richino, progettò per la chiesa interna dell'Ospedale maggiore, di fronte all'entrata. Sua la Chiesa di santa' Agnese a Somma.
A Imbersago santuario della Madonna del Bosco, significativo esempio di edificio religioso dedicato al culto della Madonna, ripreso nel 1640 su suo disegno , il santuario fu portato a compimento nel 1646.
 
BUZZI Carlo Antonio SC
Arcisate citato 1660
 
Nell'Ospedale di Varese si faceva aprire un portone dirimpetto al portico e tramezzare la chiesa di san Giovanni evangelista e questi nuovi lavori eseguivansi da B.C.A. da Arcisate, < maestro più a proposito in queste parti>
 
BUZZI Elia SC
Viggiù op. 1665
 
Gli vengono assegnate:
- statua di Cristo in san Vittore a Varese
- statue dell'altar maggiore in san Vittore a Varese
 
BUZZI Elia ARC
Viggiù op. 1762
 
Nel 1762 B. E. era maestro della veneranda Fabbrica del Duomo a Milano
 
BUZZI Elia Vincenzo SC
Viggiù 1708- 1780
 
Fu scultore statuario del Duomo di Milano ove lavorò dal 1729 al 1760; nel 1753 venne nominato protostatuario del Duomo con l'obbligo di insegnare a 4 allievi.
Sue opere:
- altare e statua nella cappella di san Giovanni Bon o Buono, Duomo di Milano ( 1760)
- Madonna con bambino, navata mediana del transetto sinistro del Duomo Milano ( 1768)
- due angeli, presbiterio san Vittore al corpo, Milano 1755
1724- 25 eseguì per l'altare l'altare della Addolorata in santo Stefano a Viggiù, gli angeli me tre l'altare è dei fratelli.
Marliani, per Varese, annota per la basilica di san Vittore a Varese:
< 1742 - si terminò il tabernacolo...per opera dei f.lli Buzzi di Viggiù e le statue di Elia B. f.lli tutti detti Storni >
1750 < si posero in opera i marmi fatti da Buzzi di Viggiù all'altare di santa Caterina > in san Vittore
Scolpì la statua del Cristo Risorto per san Vittore, l'altare venne eseguito dai suoi fratelli Carlo e Girolamo.
 
BUZZI DI MARCO INT/SC
Viggiù cit. 1810
 
Presente nell'elenco degli intagliatori e quadratori impiegati nella Fabbrica del Duomo di Milano
 
BUZZI DI MARCO Carlo Antonio* SC/ CARICATURISTA
Viggiù 1889- 1976
 
Realizzò molti monumenti funebri e molti monumenti ai caduti, specialmente nella zona di Asola e dintorni
 
BUZZI DONELLI Gio.Batta SC
Viggiù op. 1808-21
 
Registrato come statuario in Duomo a Milano
Autore della Cappella < ai Scirè > eretta nel 1843 per la fine del colera a Viggiù.
 
BUZZI DONELLI Pietro SC
Viggiù 1854 -1904
 
Figlio dello scultore Luigi Luigi Registrato come statuario in Duomo a Milano
Autore del medaglione a Federico Schmidt a Brera.
 
BUZZI DONELLI Luigi SC
Viggiù op.
 
Padre dello scultore Pietro e nonno del pittore Antonio Piatti.
 
BUZZI Elia Antonio SC
Viggiù op. 1751/59
 
Realizza l' ancona con cornice all'altare , presso la chiesa di di S. Stefano all'altare dell'Annunciata nel 1754.
 
BUZZI Francesco SC
Viggiù op. 1595-1619
 
Uno scalpellino F.B. viene citato nel 1595 a Perchtolsdorf (Austria inferiore) Collegiato nel 1619
 
BUZZI Francesco Maria* PITT
Viggiù op. sec. XIX°
 
Lavorò alla facciata della chiesa della Madonna della Croce a Viggiù come pittore ornatista.
 
BUZZI Francesco Maria SC
Viggiù op. 1757
 
A Salussola nel 1757 è eretto l' altare maggiore in marmo nella Chiesa della Confraternita di San Nicola da Tolentino e fu costruito da Francesco Maria Giudice e Francesco Maria Buzzi di Viggiù, abitanti a Vercelli.
 
BUZZI Galiano Pietro ARC
Varese cit. 1590-1600
 
Le cappelle maggiori del Santuario di Locarno pare siano da scrivere al padre varesino Pietro Buzzi Galiano che per un quarantennio resse il convento del Sasso.
 
BUZZI Giacobbe SC
Viggiù cit. 1746
 
Citato in un atto come scalpellino
 
 
BUZZI GIBERTO ??* SC
Viggiù XIX°
 
Lavorò con Davide Argenti allo Scurolo di san Carlo in Milano.
 
BUZZI GIBERTO Francesco Maria SC
Viggiù 5/11/1813 - 15/7/ 1894
 
Scultore nel genere caricatura satirica-umoristica, fu buon ornatista, come si può vedere nelle sue opere sulla facciata della chiesa della Croce di Viggiù.
Padre di Paolo e Luigi
 
BUZZI GIBERTO Luigi SC
Viggiù 1838 - Milano 1915
 
Scultore di arte funeraria ed autore di diversi progetti ( rimasti gli acquarelli ) per il monumento nazionale a Vittorio Emanuele II° a Roma ed esposti nel municipio di Viggiù.
Busto della figlia Emilia( Museo Varese ?) come pure la Testa di contessina e Superbia e umiltà donati dal prof. Emilio Giudici nel 1980.
Figlio di Francesco Maria e fratello di Paolo
 
BUZZI GIBERTO Paolo SC
Viggiù 8/1/1842- 24/10/1872
 
Figlio di Francesco Maria e fratello di Luigi.
Morto giovane, ebbe premi alle esposizioni di Milano, Lisbona e Varese.
Eseguì le statue di Washington e Lincoln per il ginnasio di Filadelfia
 
BUZZI Giovanni Battista * SC
Viggiù - Milano 30/7/1648
 
Fece diverse statue di santi e bassorilievi per il Duomo di Milano egli anni 1626-1633-1636. Lavorò anche al cimitero Monumentale di Milano.
 
 
BUZZI Giovanni Battista ( Speziè) SC/INT
Viggiù op. 1729/1746
 
Lavorò con i suoi cugini e fratelli Giuseppe e Girolamo. Eseguì l'altare maggiore ed il tabernacolo della chiesa di san Giorgio in Palazzo a Milano nel 1729.
Lavorò anche in san Fedele a Milano. Il 28/12/1746 è documentato un pagamento per gli intagli da lui eseguiti sopra il Canterrà nella sacrestia della chiesa di santo Stefano a Viggiù.
 
BUZZI Giovanni Donato SC
Viggiù cit. 1595
 
Lapicida, al Vaticano, al Quirinale, a san
Salvatore, fece ornamenti alla sepolture di san Pio V.
 
BUZZI Giovanni Maria SC
Varese? op. 1601-5
 
Aveva bottega di scalpellino e nel 1601-5 lavorò al Sacro Monte di Varese
 
BUZZI Girolamo SC
Viggiù citato 1751
 
Fratello di Elia ( vedi ) e Carlo.
1742 - si terminò il tabernacolo...per opera dei f.lli Buzzi di Viggiù presso san Vittore in Varese
1724- 25 eseguì col fratello Carlo l'altare della Addolorata in santo Stefano a Viggiù, gli angeli sono del fratello Elia.
Nel 1750 gli fu affidato l'altare della Madonna del Sasso a Locarno
 
BUZZI Giulio* ARCH
Viggiù??? op. 1680
 
Figlio dell'architetto Carlo. Suoi i disegni per la XIV° cappella del Sacro Monte di Varese, costruita tra il 1681 e il 1696.E' l'unica cappella alla quale non sovraintese il Bernascone.
 
BUZZI Giuseppe Maria SC
Viggiù? op. 1750-2
 
Figlio di Carlo Girolamo. Fece altari a Brione( CH) nel 1750 e nel 1752 a Contra
 
BUZZI Gabriele SC
Varese cit. 1780
 
Fratello di Arcangelo, realizzarono insieme un tabernacolo a Velate di Varese e capitelli e le lesene in san Vittore ad Intra.
Altare in sant'Antonio a Varese opera di Gabriele Buzzi di Viggiù, lavorato e costruito verso il 1780.
 
 
 
BUZZI Giuseppe SC
Viggiù cit. 1732
 
Nel 1732 venne stipulato il contratto con i marmisti Giuseppe Buzzi e Francesco Olgiate di Viggiù per un un altare con fregi marmorei sul tipo di quelli del Borgo S. Andrea di Novara per la parrocchiale di Quarna di Sotto.
 
BUZZI Giuseppe SC
Viggiù cit. 1751-55
 
Noto a Losone ( CH) nel 1751 e a Locarno nel 1755 per la realizzazione di altari.
 
BUZZI Giuseppe SC/STAT
Viggiù cit. 1791- 1823
 
Statuario del Duomo di Milano dove lavorò dal 1791 al 1823, esprimendo uno stile neoclassico.
Tra i suoi numerosissimi lavori , statue e bassorilievi, collocati quasi tutti sulla facciata:
statue di
- san Giovanni Battista - san Giacomo apostolo
- san Sabazio - san Caio
- san Teodosio - santa Liberata
- santa Caterina
medaglioni e bassorilievi di:
- Mosè - Sansone che soffoca il leone
- Sansone con le porte di Gaza - fuga di Agar
Gilardoni ricorda che nel 1792 si ricorse all'architetto G.B. detto il milanese ma di Viggiù che esegue il nuovo disegno per laltar maggiore dea Madonna del Sasso di Locarno ( è la stessa persona od un altro artista? )
 
BUZZI ( Butio) Ippolito SC
Viggiù 1562 morto 24/10/1634
 
Figlio di Ercole; sue opere in Roma sono:
- bassorilievo ( la pace tra il re di Francia e il re di Spagna sulla tomba di Clemente VIII° in
santa Maria Maggiore
- bassorilievo Incoronazione del Papa sulla tomba di Paolo V in santa Maria Maggiore
- statua di san Bartolomeo per il duomo di Orvieto ora nel palazzo papale ( firmato < opus
hypolyti butii civis romani an 1617>)
- lavori a villa Taverna a Frascati
 
BUZZI Lelio ARCH
Viggiù op. 1553-1609
 
Da lapicida divenne capomastro a Milano al servizio del Pellegrini architetto del Duomo dal 1569 al 1585. nel 1593 supplì l'arch. Martino Basso, successo al Pellegrini, nella direzione dei lavori della Fabbrica del Duomo fino al 1598.
Fu architetto del palazzo dell'Ambrosina ( 1607-9) e responsabile della costruzione della facciata della Madonna dei Miracoli a Saronno, disegnata dal Pellegrini.
 
BUZZI LEONE Francesco SC
Viggiù cit. 1750
 
Nel 1750 a Varese presso il pittore G. Baroffio si stipula un contratto per l'altar maggiore della Madonna del Sasso a Locarno su disegni di F.B.L. affidato all'officina di Carlo
 
 
BUZZI LEONE Francesco SC
Viggiù op. 1813
 
Operoso nel Duomo di Milano co sue sculture poste sulle guglie.
 
 
BUZZI LEONE Francesco Maria* SC
Viggiù op. 1862/1903
 
Figlio di Luigi. Operoso nel Duomo di Milano dal 1862. Fu direttore dei lavori in Duomo. Girolamo Buzzi.
 
BUZZI LEONE Giacomo SC/ ORN/ARC
Viggiù 1787 - 1858
 
Padre di Luigi, scultore di ornato e disegnatore, fu direttore dei lavori di architettura nel duomo di Milano dal 1848. Era soprannominato < il Maometto > poiché aveva soggiornato per alcuni anni ad Alessandria d'Egitto e al Cairo lavorando per il Kedivè,e dove una Accademia di belle arti,
Sue opere.
- facciata della chiesa della Croce a Viggiù
- ornamentazioni dell'Arco della Pace a Milano
- decorazioni interne alla Scala
 
BUZZI LEONE Giuseppe SC
Viggiù 1812 - Milano 29/1/1843
 
Noto scultore animalista, figlio Giacomo e fratello di Luigi. Studiò a Brera e si perfezionò a Parigi
Fu espositore ai Salon parigini, sempre lodatissimo dai critici francesi. Ricordiamo:
- due mucche - un leone che divora un'aquila
- pecora giacente - leone che atterra un toro
Molte opere ( elenco in Piatti ) sono conservate dagli eredi.
 
BUZZI LEONE Luigi SC
Viggiù 1823 - 1909
 
Figlio dello scultore Giacomo e soprannominato < il preciso >.
Caravati lo descrive < scultore esimio, nobilmente dignitoso, austero, malgrado la vita per lui avara di soddisfazioni e di fortuna.> Discepolo di Marchesi, Fraccarolo e amico di Vela, studiò a Brera e fu premiato per il bassorilievo - il corpo di Cristo portato al sepolcro, vincendo il pensionato di tre anni a Roma.
Suoi bassorilievi :
- il conte Ugolino alla Gam di Milano - la morte di Gaddo alla Gam di Milano
- Francesca da Rimini presentato a Parigi nel 1867 - la fuga in Egitto del 1856
-Primavera
Tra il 1855 ed il 1867 risiede nel capoluogo lombardo dove trova impiego presso la fabbrica del Duomo. Modellò le due colossali statue nel 1865 < la notte e il giorno > per la facciata del Duomo di Milano.
Scolpì inoltre:
- tre statue di santi per il Duomo di Milano - otto statue per il duomo di Como.
A Viggiù si conservano due medaglioni di Davide e Mosè sulla facciata della chiesa della Croce, statue nell'oratorio del Rosario ed un bassorilievo - la dolente -ed una cappella per la famiglia Marinoni nel cimitero vecchio del paese natio. Sue opere nei cimiteri di Cittiglio, Viggiù, Como.
La sua opera principale è il - Monumento al Cacciatore delle Alpi ( Garibaldino ) - a Varese, sempre per Varese nel 1876 eseguì un monumento per Sacco e nel 1883 uno per Garibaldi. Altre opere nella sua gipsoteca a Viggiù.
 
 
BUZZI (Buzio) Marco Antonio* INCISORE
Viggiù op. 1594
 
Viene citato in un pagamento in data 28/10/1594 per la realizzazione dell'instromento della fabbrica dell'Oratorio della scuola del Santissimo sopra l'atrio della chiesa di S. Stefano in Viggiù. Un omonimo o lo stesso viene citato per la morte avvenuta nel 1615 e attivo in Roma nel 1567 e presso l'ospedale di san Giacomo nel 1588.
 
BUZZI Onorato SC
Viggiù??? op. 1727-28
 
Autore dell'altare del Crocefisso in Santo Stefano a Viggiù.
 
BUZZI QUATTRINI Giuseppe SC
???? op. 1759
 
Autore dell'altare della Santissima Annunciata in Santo Stefano a Viggiù.
 
BUZZI RESCHINI Giacomo SC
Viggiù 1881-1962
 
Lavorò a Torino e Milano. Deve la sua fama alla scultura <stella alpina > che venne acquistata dal Re all'Esposizione di Torino del 1909. Sue opere in Vaticano, e nei cimiteri di Milano, Torino e Viggiù.
 
BUZZI Stefano SC
Clivio op. 700-800
 
Esecutore di una quantità di altari
 
 
BUZZI Stefano SC
Viggiù op. 1598/1604
 
Lavorò a Roma
 
 
Artieri viggiutesi a Roma dal 1500 al 1650
 
BIANCHI Vincenzo
artiere
 
BUTII DE Antonio
artiere
 
BUTII G. Donati
lapicida, al Vaticano, al Quirinale, a san
Salvatore, fece ornamenti alla sepolture
di san Pio V
 
BUTII DE Gian. Ant.,
scultore del Papa dal 1570
 
BUTII DE QUATTRINO Francesco
artiere
 
BUTII Maino
scalpellino
 
BUTIO Ercole
scalpellino, padre di Ippolito
 
BUZIO Gabriele
lavorava per privati
 
Buzzi Agostino
operoso alla chiesa di Cerveteri
 
BUZZI Gerolamo
lapicida, lavorò alla Pinciana
 
 
Scultori viggiutesi nel Duomo di Milano
 
BUTTI Gerolamo 1810/14
statue di santi
 
BUZZI DONELLI Giov.Batt. 1808/32
statue di santi e bassorilievi
 
BUZZI Giovanni Battista 1626/33
statue di santi e bassorilievi
 
BUZZI Giovanni Battista 1808/9
statue di santi e bassorilievi
 
 
Ornatisti- quadratori viggiutesi nel Duomo di Milano
 
BOTTINELLI Ambrogio 1863/64
 
BOTTINELLI Camillo 1839/41
 
BOTTINELLI Carlo 1836/42
 
BUZZI DONELLI Stefano 1830/33
 
BUZZI DONELLI Pietro 1880/1903
 
BUZZI ERCOLINI Andrea 1841
 
BUZZI GIBERTO Giacomo 1848
 
BUZZI GIBERTO Giuseppe 1817/20
 
BUZZI Giovanni Battista
detto Speziè 1839
 
BUZZI LEONE Francesco Maria 1875/1903
 
BUZZI RESCHINI Stefano 1848/75
 
 
non sono da repertoriare
 
 
BATTISTA da SC
Sesto (Calende) cit 1496-1519
 
Lavorò, alla Certosa di Pavia ed in Duomo a Milano.
Da verificare se Sesto Milanese o Trezzo come alcune volte indicato.
 
BONINI ( Bonino ) Giuseppe PITT
Briga Novarese op. 1766 -1777
 
Nell'archivio parrocchiale di Briga un manoscritto della chiesa parrocchiale, a pagina 144 annota <Fatto in quest'anni 1771: il quadro di s. Gio Battista posto in mezzo del coro, opera del sig.r Bonino de Oleggio Grande abitante in Varese, già discepolo del celebre cavalier Maggatti.>.
E' sempre stato considerato un pittore locale di Varese e la sua fama è legata soprattutto all'esecuzione del Ritratto di Francesco III d'Este, commissionatogli dall'Ospedale della città il 17 febbraio 1776 ed eseguito l'anno successivo e del quale esiste una replica, con poche varianti, presso il Palazzo Estense di Varese. Sempre secondo il Borri, il Bonino eseguì per l'Ospedale, tra il 1776 e il 1777, anche il Ritratto di Giovan Battista Bianchi, tuttora in loco. Alcuni parlano di "fratelli Bonino" ma solo per il fatto che firmò solo con il cognome quadri dallo stile differente.
Opere :
 
- i quattro ritratti su rame, datati tra il 1766 e il 1769 e appartenenti in origine all'albero genealogico della famiglia Martignoni
- affreschi del coro e della facciata della distrutta chiesa di San Francesco in località Giubiano e
- un'Adorazione dei Magi tuttora nella chiesa di San Vittore a Casbeno,
- il Castiglioni segnala invece l'esistenza di dipinti del Bonino nella dispersa collezione di casa Alemagna a Varese.
- Ritratto del cardinale Millo, originariamente al centro dell'albero genealogico della famiglia Martignoni.
-Briga una grande tela settecentesca raffigurante il patrono san Giovanni Battista.
 
 
BOTTA Giovanni INC/ACQ
Biriago di Varese 29/10/1896
 
Coltiva l'acquaforte e la puntasecca con particolare cura per gli ex libris.
Appassionato collezionista di stampe
Probabilmente è Binago in provincia di Como
 
 
BUZZI Giulio ARCH / ING
Milano cit. 1644-91
 
Nato a Milano, ma originario di Viggiù, figlio di Carlo. Fu collegiato il 22/12/1677 e fu presente nel collegio degli Ingegneri - Architetti si Milano dal 1680 al 1691.
Progettista della cappella dell'Assunta al Sacro Monte di Varese.