Studiò all'Accademia Ligustica di
Genova ove fu premiato nel 1867 e si perfezionò a Roma .
Espose alla Promotrice di Genova nel 1871 ed a Napoli nel
1877.
Diverse sue opere si trovano al cimitero di
Staglieno a Genova.
CADORAGO SC
Viggiù cit 1515
Autore della statua della Trinità nella
cappellina di via delle Cave a Viggiù.
Anno 1515 Pietro Giudici detto "il Cadorago"
esegue la statua della SS. Trinità
- Anno 1525 Statua della Madonna col Bambino
firmata "De Judicibus" (si pensa possa essere lo stesso magistro
che fece la statua della SS. Trinità).
CAGNOLA Edoardo ING/ARCH
Cassano Magnago 1873 - Busto Arsizio
1924
Ingegnere comunale a Solbiate
Olona.
Progettò il dormitorio per operaie del
cotonificio Ottolini e l'ingresso del calzaturificio Lombardo
Borri e Vitale a Busto.
CALCAGNO Giuseppe* PITT
Varese 1897-1967
Professore di disegno a Varese e pittore
figurativo.
CALDERONE Marc'Antonio PITT
Germignaga cit 1713
Sacerdote, canonico di Bedero, citato nel
1713; sono di sua mano le sette pitture ad olio raffiguranti i
«Dolori della Vergine>> nella cappella della B. Vergine
Addolorata in S. Materno di Maccagno.
CAMPAGNANI Giuseppe
ING
Germignaga 1842- 1915
Fu socio di una importante Impresa edile di
fine ottocento : la Antonelli-Campagnani & C.. Suo il palazzo
Municipale, poi albergo Impero, a Germignaga.
CAMPAGNANI Giacinto ING
Germignaga 1872- 1937
Figlio di Giuseppe, fu attivissimo in tutta la
zona natia. Tra le sue opere:
- ampliamento dell'Ospedale di
Luino
- casa Galli in via Battisti
- sopralzo ala di palazzo Crivelli, sede della
Banca
- a Porto e dintorni numerosi
villini
- la Cooperativa di Musadino
- il municipio-teatro di Cassano
Valcuvia.
CAMPANIGO famiglia
di pittori attiva in Varese e nell'area
piemontese da cui discendono Galdino di Varese e lo Spanzotti e
imparentata con i Tatti.
GIOVANNI PITT
detto Ingegnere cit.
1446
Varese
Padre di Galdino e figlio di Rodolfo (
Redulfus ). Pittore
dimorante a Varese.
JERONIMO de PITT
Varixio ( Varese ) cit.
1462-97
Nel 1916 il pittore Conconi acquisiva per
la sua collezione < due
affreschi firnati da un ignoto pittore del
'400, Jeronimo de Varixio, ...>.
Dallaj propone l'identificazione con <
magister Hieronimus de Campanigo pictor >.
Dimorava alla Motta ove lascò un
affresco dedicato alla Adorazione
del Bambino ( attribuito ). Nel 1497 redige
il testamento.
PETROLUS de PITT
Varixio cit. 1423 - morto ante
1467
Figlio di Rodolfo, fratello di Giovanni e
Tommaso. Autore col fratello Tommaso di
un affresco nella chiesa campestre di S.
Maria di Ferno firmato < Petrolus de Varixio
et Thomas fratres eius pinxerunt op.
>.
PIETRO PITT
Varese ??? - morto nel
1470
Da un atto in cui Girolamo è
testimone viene citato < Hieronimus de Campanigo
filius quondam mgistri Petri pictoris >. Da
non confondere con Pietro da Campanigo padre di Martino
Spanzotti.
REDULFUS ( Rodolfo )PITT
Varese cit. 1419-1423
E' detto figlio del fu Martino de
Campanigo
TOMMASO de PITT
Varixio cit. 1423
Figlio di Rodolfo, fratello di Giovanni e
Petrolo . Autore col fratello Petrolo di un
affresco nella chiesa campestre di S. Maria
di Ferno firmato < Petrolus de Varixio et homas fratres eius
pinxerunt op. >..
______________________
CANAVESE Giovanni Pietro
INT
Varese??? cit. 1689
Fece le cantorie per la chiesa di san
Francesco a Varese nel 1689.
CANDIANI Leopoldo ING/ARCH
Busto Arsizio 1853 - Somma Lombardo
1930
Lauratosi al Politecnico di Milano nel 1875.
ed ebbe diverse cariche pubbliche. Fu propugnatore di progetti
nell'ambito delle bonifiche e dei collegamenti
ferroviari.
Fu autore di progetti per fabbriche a Busto e
Somma.
Lavorò con Villoresi al progetto del
canale Villoresi e realizzò il progetto della ferrovia
delle Centovalli. autore dei libri:
- L'irrigazione dell'altopiano milanese
- Il nuovo Ospedale di Busto
Arsizio.
CANDIANI Paolo* ARCH/PITT
Busto Arsizio 23/8/1897 -Gorla Minore 10/8/
1981
Durante la frequentazione del Liceo Classico,
manifesta una forte predisposizione al disegno e una vocazione
agli studi artistici, osteggiato dal parere del padre che progetta
per lui un futuro nell'industria cotoniera di famiglia. Il cognato
Augusto Trovasoli conduce il giovane nello studio di Corso
Garibaldi di Cesare Tallone, che accetta il quindicenne Paolo come
allievo privato nel 1912 . Frequenterà i corsi fino al
1915, alla partenza per la Guerra Mondiale. Il suo primo ritratto
sarà quello della modella Dea, nel 1913. Laureato in
Architettura al Politecnico di Milano nel 1923, per la sospensione
dell'evento bellico, è attivo anche nella ditta di
famiglia, il cotonificio Enrico Candiani, di cui diventa
Consigliere delegato e poi Presidente. Continua a dedicarsi alla
pittura e diventa un collezionista delle opere di Cesare Tallone e
di capolavori di antichi maestri, spesso procurategli dall'amico
Ermanno Tallone, mercante d'arte in Milano di gusto raffinatissimo
e profonda cultura. nel 1950 viene eletto presidente
dell'Accademia di Brera carica che ricoprirà per ben 17
anni.
. Sarà presidente anche del Poldi
Pezzoli, dell'Opera Pia Lombardi e Croci, dell'Ente Isola
Comacina, enti per i quali provvede al riordino e presidente
dell'ordine degli Architetti. Realizza la prima Mostra
Internazionale delle Accademie nel 1953. Dal 1955 al 1958 diventa
anche Presidente della Famiglia Artistica Milanese e a lui si deve
il trasferimento nella sede di Piazza Cavour. Viene nominato
Commendatore della Repubblica nel 1954, Medaglia d' Argento dei
Benemeriti della Scuola della Cultura e dell' Arte il 2 giugno del
1955, promosso Gran Ufficiale della Repubblica nel 1957 e nel 1961
Commendatore dell'Ordine della Corona del Belgio, per la sua opera
di riordino dell'Isola Comacina, allora proprietà
dell'Accademia di Brera, dono del Re del Belgio. Nel 1964 apre a
Busto Arsizio la sezione staccata del Liceo Artistico di Brera che
nel 1968 diventa Liceo autonomo. Conserva con amore geloso le
opere di paesaggio del suo antico maestro che tra i primi
riconosce come opere eccelse.
CANE Carlo PITT
Gallarate 1608 - Milano
16/8/1688
Pittore di storia, di paesaggi, di
animali
Studiò con Melchiorre Gilardini e
studiò il Morazzone, imitandone lo stile.
Dipinse per chiese e privati principalmente a
Milano, Gallarate, Monza cerosa di Pavia e Torino. Suo allievo fu
Cesare Fiori. Sue opere:
- Pranzo di caccia, grande olio nella
pinacoteca del Castello a Milano
- storie di san Nicola di Bari in sant'
Antonio abate a Milano
- alla Certosa di Pavia, storie di sant'
Ambrogio, affreschi
- affreschi nell'abside del Duomo di
Monza
- olio martirio di sant'Agnese nella
parrocchiale di Somma Lombardo
- diversi affreschi ( 1651-58) e olii in santa
Maria Assunta di Gallarate
- tela di san Raimondo Nonnato in Madonna in
Campagna a Gallarate
CANTU' Angelo AFF/PITT
Colmegna cit 1909
Affrescò con simboli e medaglioni san
Martino e Barnaba a Montevisco.
CANTU' Mario ARCH/ING
Varese fine 800 primi 900
Progettista di varii edifici a Varese, nel
1919 la Conceria Cornelia con Paolo Cantù, nel 1928
Collegio civico con Vittorio Morpurgo. Nel 1934 progettò il
campanile di san Vittore di Casbeno.
CANTU' Paolo ARCH/ING
Varese cit. 1897
Progettista di varii edifici a Varese, nel
1897 progettò la chiesa di san Vittore a Casbeno e
successivamente la parrocchiale di Cartabbia.
CAPPIA Carlo Maria* SC
Cuvio op. 1786
Eseguì nella Cappella dell'Immacolata
di Cuvio i due rilievi in stucco < l'adorazione dei pastori
> e < la presentazione di Gesù al tempio >
probabilmente con il figlio Giuseppe.
Ciò è confermato dalla scritta
< Carlo Maria Capia fece 1786 / Giuseppe Capia suo figlio
scolpì ristalò>. Una successiva scritta afferma
che il restauro dell'ambiente fu opera di Fortunato Cappia nel
1920, forse un discendente).
CAPPIA Giuseppe* SC
Cuvio op. 1768- 1798
L'interno dalla abbazia della chiesa della
abbazia di Lucedio è stato abbellito con decorazioni in
stucco dall'artista , che entrò nel cantiere nel 1768: egli
impiegò un anno per completare le finissime decorazioni sia
delle pareti interne sia del portico esterno.
Operò col padre restaurò sue
opere, come detto sopra.
CARANTANI Andrea INT
Varese cit 1569
In san Vittore di Varese, nella sacrestia si
trova un suo armadio con intagli; è anche autore degli
stalli del coro. Discendente di una famiglia varesina di
intagliatori ancora operosa nel 1767 quando le furono
commissionati mobili per palazzo Estense di Varese. E'
l'iniziatore della tradizione locale di intaglio continuata dal
Castelli.
CARNISI Francesco ORGANARO
Luino 1803 - Luino 23 / 5
/1861
Compare per la prima volta nel 1840. Opera a
:
- Cadero di Veddasca
- nel Duomo di Como
- a Morbegno
- Viconago
- Cavallasca
- Olgiate Comasco
- Tremezzo
- Ardena
- Germignaga
- Olcio
- Breccia
- Albaredo
- Luino
- Tronzano
CARONESI Ferdinando
ARCH/ING
Veddo di Maccagno 11/10/1794 - Torino
1842
È uno degli artisti misconosciuti nati
nel Varesotto: fu uno dei più alti rappresentanti dello
stile neoclassico a Torino e Stati Sabaudi. Le sue maggiori opere
sono:
- chiesa parrocchiale di Cavalere, sua prima
opera,
- chiesa di S. Vittore a
Cannobbio,
- nel 1835 vince il concorso, bandito dal
comune di Torino, per la facciata della chiesa di
San Carlo (la sua più famosa
opera)
- diseg na la colonna portante la statua della
Vergine collocata in piazza Consolata a
Torino
- progetta il palazzo d'Agennes a
Torino;progetta un'ala del mercato coperto di
Chambery
- disegna il palazzo del seminario all'isola
di S. Giulio d'Orta
- a Maccagno disegnò la cappella
dedicata a S. Nicola di Tolentino.
- seminario arcivescovile di Vercelli,
1842/5
Morì a Torino a soli 48 anni. Il
Giampaolo studiò e divulgò la sua opera in varie
occasioni, in particolare in RSS, II, anno 1939, illustra i
rapporti che ebbe col paese natio, ove tornava spesso e dove
viveva la moglie.
CASABELLA
Antonio SC/LAP
CASABELLA Pietro SC/LAP
Saltrio cit.
1780/9
Si trasferirono a Torino verso il 1780 Torino
e condussero un laboratorio per la lavorazione di marmi e
fornitura di altari e balaustre.
CASALE Coronato SC
Somma Lombardo cit 1881
All'esposizione di Milano del 1881 vinse il
primo premio per una scultura in legno.
CASANOVA Stefano ARC/ORN/QUAD
Viggiù cit 1850-1875
Ornatista e quadratore in Duomo dal 1850 al
1875. Assistente ai lavori presso la veneranda Fabbrica del Duomo
di Milano nel 1867.
CASNEDI Raffaele PITT
Runo 24/9/1822 Milano
29/12/1892
Destinato dal padre alla professione di
albergatore poichè a Milano, i genitori gestivano l'albergo
S. Marco in via del Pesce, riuscì ad iscriversi aBrera,
dove rimase praticamente per tutta la vita. Come allievo dal 1840
al 1850 e come insegnante dal 1860 in poi. Dal 1851 al 1856 visse
a Roma avendo vinto il pensionato. Nel 1862 collabora col Bertini
per dipingere «Le Atellane» sul sipario della Scala. Nel
1879 fu decorato con la Croce della Corona d'Italia.Fu ottimo
pittore accademico pur vivendo con i macchiaioli. Su dedicò
all'affresco, principalmente religioso come nella chiesa di san
Pietro a Novara al seguito del Sogni, alla parrocchiale di Rho.
Nel Lazio a san Biagio a Palombara e santa Maria sopra Minerva.
Altre opere nelle chiese di san Antonio di Valmadrera, san
Giovanni Battista di Asso e san Pietro e Marcellino a Besana
Brianza. Altri affreschi si trovano nell'oratorio di villa
Carlotta a Tremezzo. Opere civili sono nella lunetta ( mosaico)
della Galleria di Milano e , distrutti, nell'abbattuta Stazione
Centrale di Milano oltre che nel municipio di Vertana. Nel 1862
con Bertini disegnò il sipario della Scala. A Luino nella
chiesa di san Pietro e Paolo sono suoi i 4 Evangelisti nei
pennacchi della cupola. G.B. Reggiori, nel 1911 gli ha dedicato un
libro edito da Nicola a Varese.
CASSANI Francesco STUCC
Viggiù?? op. 1850-80
Eseguì numerosi capitelli, lesene,
mensole, rivestimenti ed altre decorazioni per la Galleria dei
Portici settentrionali di Milano, per i laboratori associati F. M.
Argenti, Francesco Cassani, Monti, Bottinelli, Caravati,
Pellegatta su disegno di Battista Bottinelli.
Suoi i nuovi stucchi della Cappella
dell'Addolorata verso il 1850.
CASSI Antonio SC
Saltrio op.
1846
Nel 1846 a Magadino CH, nella Parrocchiale
esegue l'altare maggiore.
CASSI Enrico SC
Cuasso al Monte 19/2/1863 -
Milano12/2/913
La famiglia era originaria di
Saltrio.
Studiò a Brera sotto il Barzaghi, ed
alla sua morte rimase nello studio portando a termine tra gli
altri i due bassorilievi del monumento a Luciano Manara eretto nel
1895 sui bastioni del Giardino Pubblico a Milano. Fu un lavoratore
fecondo che ebbe largo successo in importanti concorsi ed
esposizioni.
Sue opere:
- il gruppo - la guerra - che vinse il
concorso nel 1894 della Società della Pace
- a Pavia il monumento ai fratelli Cairoli,
alto oltre 13 metri e considerato il suo
capolavoro
- Emigrante del 1891
- il monumento del genrale Dezza ai Giardini
Pubblici del 1902
- busto di -Donna Lombarda-
- in bronzo: Voluttà e
Poesia
- molte opere sono al Monumentale di Milano, e
a Cuggiono
CASSI Giacomo SC
Saltrio op.
1822
Nel 1822 a Lugano nella Cattedrale di San
Lorenzo con Giuseppe Galli, esegue la balaustra che fronteggia la
piazza della cattedrale.
CASTELLI Antonio* STUC
Varese?? op. 1767
Suoi alcuni lavori di stucco a Palazzo Estense
di Varese.
CASTELLI Bernardino INT/SC
Velate battezzato 30/3/1646 - Varese
22/5/1725
Fu battezzato con il nome del padre, morto
poco prima della sua nascita. In gioventù fu priore e
tesoriere della confraternita del S.Rosario con sede nell'Oratorio
di S. Domenico a Varese (dal 1687 alla morte, avvenuta nel 1725) .
Ebbe probabilmente la sua crescita artistica nell'ambito della
costruzione del Sacro Monte di Varese, grazie alla protezione
dello zio, Don Andrea Castelli, allora parroco di Santa Maria del
Monte. Durante questo periodo poté conoscere Antonio Pino
da Bellagio, che influenzò la sua tecnica e il suo stile.
Collaborò inoltre con il doratore Paolo Glusiano di Angera
.
Le sue opere, tutte di carattere religioso e
di stile barocco, si trovano principalmente nel varesotto.
Ricordiamo nella basilica di San Vittore a
Varese
- i pulpiti e la cantoria , 1675
- gli organi
- la battaglia di Lepanto, 1702
- il grande crocifisso, sostenuto da angeli
(1712)
- l'altare ligneo ora nella chiesa di San
Giorgio a Biumo Superiore
- il modello in legno di noce del campanile di
Varese, alto 4 metri, ora a villa Mirabello
unitamente ad un mobile da
sacrestia
- in sant'Antonio a Varese nella navata destra
vi è una sua opera giovanile
altre sue opere:
- gli altari lignei di Caronno Varesino
1684,
- di Daverio (1687)
- nel 1690 lavora a Casorate Sempione, con il
maestro Antonio Pino alla cantoria
- di Vergiate (1691),
- pulpito e gruppo dell'Addolorata in san
Rocco a Gemonio
- presbiterio intagliato in san Martino a
Marchirolo proveniente da san Giovanni di
Varese
- il crocifisso sull'architrave del
presbiterio della chiesa di S. Stefano a Mezzana (1693)
- il pulpito della chiesa di San Giulio a
Cittiglio (1702).
CASTIGLIONE NICORA Francesco PITT
Castglione ?? cit. 1859
Dipinse nella chiesa Collegiata della Beata
Vergine e dei Santi Stefano e Lorenzo di Castiglione
Olona
Le pareti sono decorate in stile neogotico da
Francesco Nicora (1859) .
CATELLA Fratelli SC/MARM
Viggiù??? op. fine
'800
Originari probabilmente di Viggiù si
trasferirono a Torino aprendo un importante laboratorio e furono
attivi anche a Pinerolo. A Torino loro sculture decorative al
caffè Mulassano in piazza Castello e nel palazzo delle
Poste, loro altre opere a Fenestrelle e nel castello neogotico di
Mazzè.
CATELLA G. SC
Viggiù cit. 1814
Nel 1814 l'altar maggiore in legno di
sant'Ambrogio a Lonate Pozzolo fu sostituito da un altro in marmo
opera del Catella, con una spesa di 900 lire milanesi in sei
anni
CATENAZZI Gaspare SC
Lozzo op.1764
Approva il progetto per la ricostruzione della
parrocchiale di Maccagno Superiore approntato da Michele
Boschetti, fu poi impegnato alla risoluzione del secolare problema
del tiburio del Duomo di Pavia.
Fu esecutore di alcune opere di Luigi Cassani
come la chiesa della Trinità a Casteggio.
CATENAZZI Pietro SC/LAP
Tronzano prima metà
800
Lapicida nel Locarnese.
CATTANEO Alessandro PITT
Varese attivo 1860
Il 9/6/1860, il pittore Alessandro Cattaneo
parte con un manipolo di varesini per la spedizione di Garibaldi
in Sicilia, fu fatto poi prigioniero il 27/4.
CATTANEO Alessandro
ARCH/ING
Varese attivo 1865
Fu giudice nella commissione per la scelta del
concorso per l'erezione del monumento al Cacciatore delle Alpi
assegnato a Luigi Buzzi Leoni. (br)
CATTO' Antonio ARCH
Clivio cit. 1877
Distinto architetto trasferitosi a Bergamo,
ottimo disegnatore e autore dei più maestosi altari nel
Bergamasco.
CATTO' Domenico SC
Clivio cit. 1828
Operoso al Duomo di Milano
CATTO' Giovanni SC
Clivio op. 1773
Autore di fregi sul campanile del Bernascone a
Varese con G.B : Imperiali di Arzo.
CATTO' Piero INT
Clivio morto verso 1858
Lavorò a Milano con Vela e Tandardini
Fu anche abile musicista. Fratello di Santino.
CATTO' Maurilio INT
Clivio morto 1879
Modesto artista ma facoltoso commerciante di
marmi a Bellinzona.
CATTO' Santino INT
Clivio morto verso 1864
Fratello di Piero, allievo col fratello del
Molinari a Clivio. Fu operoso a Pavia
CATTO' Vincenzo INT
Clivio 1878 Milano 1938
Dopo aver frequentato l'Accademia a Milano,
collaborò con Butti, Wildt, Pogliaghi ed altri. Il suo
capolavoro è considerato - Cristo e l'apoteosi
dell'anina-.
Suo il monumento ai Caduti a
Clivio.
CERINI Giuseppe SC
Arcumeggia 27/6/ 1862 -Torino 30/6/1935
A undici anni suo primo apprendistato fu a
Vergobbio da un marmista del luogo, per due anni, successivamente
si reca a Milano lavorando nel campo dell'edilizia, assunto alla
fine dal cavalier Pelitti di Ganna, proprietario di un grande
studio di decorazioni artistiche.
Frequenta anche con profitto corsi presso
l'Accademia di Brera, qui si perfeziona nel disegno meritando due
medaglie di bronzo.
A diciannove anni si reca per un periodo di
sei mesi in Svizzera, a Ginevra ove sembra abbia frequentato un
corso di ornato.
Si sposta a Torino, una prima volta, quindi in
Sardegna, a Cagliari. Qui é responsabile di uno studio
dello scultore valsesiano Giuseppe Sartorio,artista attivo nella
produzione di monumenti funebri e commemorativi .
Successivamente, verso il 1885, prese dimora a
Torino ove dimorava lo scultore Odoardo Tabacchi del quale divenne
collaboratore. Frequentò, negli anni 1888-91 i corsi
all'Accademia Albertina
A Torino apre un o studio e inizia a lavorare
in proprio, presenta lavori alle esposizioni che la
"Società Promotrice di Belle Arti in Torino" tra il 1888 ed
il 1902.
Contemporaneamente partecipa a concorsi
ottenendo importanti incarichi come, nel 1898, quello per il
monumento al colonnello Galliano a Ceva e nella stessa
città realizza le targhe commemorative per il tenente di
vascello Carlotto, martire in Cina, e per il drammaturgo conte
Marenco, entrambi di Ceva, ed anche il monumento ai caduti della
prima guerra mondiale, monumento andato distrutto nell'alluvione
del 1994.
Stabilitosi definitivamente a Torino, sposa
Angiolina Chialando, torinese e più giovane di lui di circa
vent'anni, dalla quale ha un unico figlio, Teresio che poi,
diplomatosi ragioniere, si dedicherà ad attività
commerciali.
Il suo lavoro lo vede impegnato in numerose
produzioni funerarie, commemorative e religiose che arricchiscono
il patrimonio artistico di Torino e del Piemonte. Alcuni suoi
lavori attraversano le frontiere per la Francia e la Svizzera.
Sue opere vanno a Buones Aires, dove si reca
con il fratello Giacomo; quest'ultimo si ferma lì per due
anni quale insegnante di lavorazione del marmo all'accademia di
quella città.
Nel 1904 Cerini è nominato cavaliere
della Corona d'Italia dal Re Vittorio Emanuele III.
In Piemonte le opere funerarie del Cerini sono
numerose: la maggior parte si trova nel cimitero generale di
Torino, ma anche a Bra dove, oltre al monumento per Boglione , vi
sono diversi suoi lavori. Numerosi anche i monumenti commemorativi
di importanza come quello per il cardinal Delle Lanze a S.Benigno
Canavese, o quello di s. Giovanni nel Duomo di Barge, nel cuneese.
Realizza lo splendido e imponente complesso "Cristo ed i Profeti"
della chiesa di Gesù' Nazareno, nonché' quello degli
angeli in bronzo di S. Alfonso ed il don Bosco in San Giacchino.
Sue opere in zona;
- il monumento ai caduti di Caravate con
bassorilievi in bronzo su un obelisco commemorativo in pietra,
- la lapide bronzea a ricordo di Domenico
Adamoli e Lucia Prinetti al municipio di
Besozzo,
- la targa col busto bronzeo all'ingegnere
Enrico Peregrini a Cuvio
- la lapide commemorativa a ricordo del caduto
gemoniese Carlo Francesco Bianchi, caduto a Sidi Garbàa
durante la guerra d'Africa,
- il monumento ai caduti ad Arcumeggia del
1923...
Poi le sculture cimiteriali di Arcumeggia,
Besozzo, Cittiglio, Cuvio e Duno.
Di rilievo è ad Arcumeggia la
suggestiva cappella di famiglia dello stesso Cerini
Non abbiamo notizia di collaboratori o
discepoli del Cerini, unicamente sappiamo che con lui
lavorò sempre il fratello Giacomo e quindi il nipote
Giovanni Vidini, figlio di una sorella, che si era trasferito
giovanissimo presso di lui a Torino .
Sue opere si ritrovano dunque oltre che nella
natia Arcumeggia ( numerosi gessi preparatori sono conservati nel
cortile della sua casa natale tra cui spicca il ritratto dei
genitori), anche a Besozzo, Casalzuigno, Cittiglio, Cuvio, Duno e
Gemonio. Autore della lapide ai coniugi Adamoli a Besozzo. Suo il
monumento al generale Galliano a Ceva.
CERVINI Rodolfo ING/IMP
Castronno 1855 - Buenos Aires
1974
Laureato al Politecnico di Milano, si
trasferì in Argentina nel 1908. Dopo aver lavorato come
progettista inaugurò una propria impresa con il fratello
Italo. Fecero numerosi edifici nella capitale argentina tra i
quali il monumentale " Kavanagh" del 1936, in piazza san Martino.
L'impresa si dedicò ad un gran numero di opere idrauliche
nelle province di Buenos Aires e santa Fè. Fu anche molto
attivo nella vita sociale degli immigrati italiani.
CESARE da Sesto PITT
Sesto Calende 1477 - Milano
1523
Lo si considera allievo di Leonardo e fu
influenzato, visitando Roma da Raffaello. Notevole la parte
paesaggistica dei suoi quadri.
I primi documenti che lo riguardano risalgono
al 1508, con pagamenti per la decorazione (perduta) di un ambiente
del Palazzo Vaticano a Roma, per conto di Giulio II. A questi anni
risalgono probabilmente una lunetta con una Madonna con Bambino
affrescata nel convento di Sant'Onofrio sul Gianicolo e alcune
pitture recentemente rintracciate nella chiesa di Campagnano
Romano. Verso il 1513 si trasferì in Sicilia e dipinse
un'importante pala d'altare per la chiesa di S. Giorgio dei
Genovesi (oggi a San Francisco, De Young Museum).
Trasferitosi poi a Napoli, realizzò nel
1515 un monumentale polittico per l'abbazia di Cava dei
Tirreni.Tornato a Milano, eseguì, assieme a Bernardino
Bernazzano uno dei suoi capolavori, il Battesimo di Cristo oggi in
collezione Gallarati Scotti. In questi anni realizzò una
serie di tavole che raggiunsero una certa fortuna fra i
collezionisti milanesi dei decenni successivi: un S. Girolamo
(oggi a Southampton), una Salomè, che fu dell'imperatore
Rodolfo II(oggi al Kunsthistorisches di Vienna), e la cosiddetta
Madonna del Bassorilievo (oggi all'Hermitage), testimoniata sempre
nel palazzo Visconti.
Va segnalato, nel 1517, il suo ritorno a
Messina, dove dipinse la sua opera più celebre,
l'Adorazione dei Magi per la chiesa dell'Annunciata dei Catalani
(oggi a Napoli, Capodimonte), che divenne un modello da imitare
per molti artisti del meridione.
Tornato in patria, cominciò a dipingere
il polittico di S. Rocco (oggi alla pinacoteca del Castello
Sforzesco), una delle sue opere più celebrate dalle fonti
per aver riunito in un solo dipinto le maniere di Leonardo e
Raffaello (il pannello centrale è ispirato alla Madonna di
Foligno), lasciato incompiuto per il sopraggiungere della morte
prematuramente. Sue opere a Milano( Brera - Castello-Poldi
Pezzoli- Ambrosiana), Bergamo,Lodi, Napoli, Torino, Brighton,
Digione, Madrid, Monaco,Pietroburgo,Southampton,
Vaticano,Vienna.
CHECCHI Giacomo PITT
Gallarate 2/9/1895 - Gallarate
25/12/1958
Autodidatta dipinse dal vero paesaggi e nature
morte, Espose a Milano nel 1958 alla galleria Ranzini.
CHINI Giovanni SC
Boarezzo Ganna 1/6/1871 - 11/8/1943
A undici anni inziò l'attività
lavorativa come scalpellino nelle cave di Saltrio.
L'anno successivo, vista la sua bravura, fu
inviato a Viggiù quale apprendista per i lavori in marmo e
l'anno successivo si traferisce a Milano presso lo studio del
professor Francesco Pelitti, valgannese, e insegnante di plastica
ornamentale all'Accademia. Frequenta le scuole serali
dell'Accademia e contemporaneamnete la Scuola Superiore d'Arte
applicata all' Industria ove al concorso finale ottiene il
<Gran Premio Governativo> per la composizione e la
modellazione. Dopo alcuni viaggi all'estero a 23 anni inizia la
nuova industria delle pietre e marmi artificali ( colando
graniglie di cemento in forme preparate )ispirato dalle opere in
cemento dagli scultori Calori e Marinetti ed anticipando la
nascita della produzione seriale in architettura. Chini
intuì che l'uso ornamentale del marmo era troppo costoso,
in quanto pietra (naturale) molto preziosa; decise così di
utilizzare per le sue opere il cemento, un materiale semplice che
egli riuscì a nobilitare grazie ad effetti pittorici
straordinari, trattandolo come un antico calcare.
Le prime opere furono le decorazioni della
chiesa di san Gottardo e di villa Hoepli a Milano che destarono
l'ammirazione e l'interessamen-to dei tecnici italiani.
Approfondisce anche l'uso del cemento armato.Crea successivamente
uno studio artistico per la modellazione e la scultura in marmo e
pietra artificiale. Il crescente successo lo portano a fondare la
S.A.Italiana Chini che aprirà nel tempo diversi filiali in
Italia e a Tripoli ove costruì molti palazzi e alberghie ed
il lungomare.
Ebbe premi e riconoscimenti anche in Vaticano
e vinse anche una cattedra a Reggio Emilia e professore onorario
all'Accademia di Belle Arti di Urbino.
Opere notevoli sono a Milano ( Stazione
Centrale ed Acquario), il palazzo delle Nazioni a Ginevra, a
Locarno e Lugano, a Genova, Messina e Reggio Calabria.
CLERICI Andrea dei PITT
Maccagno Superiore cit.
1534
Ha lasciato nel suo paese un affresco datato
1534 eseguito su commissione del sarto Beltramo da Fiore di
Maccagno superiore.
COCCHI Luigi SC
Viggiù CIT. 1856 -
75
A Milano ornò la chiesa di
sant'Eustorgio, altre su opere sono
- la primavera
- la ninfa sorpresa al fonte.
Insieme al Brocca fece l'Ossario di
Magenta.
Nel 1856, nella chiesa del soppresso ospedale
di Varesefurono collocate le statue:
- la Vergine Addolorata-
-san Giovanni.
Nella Chiesa di Santa Maria Maddalena di Monza
quattro statue di Santa Maria Maddalena, Santa Teresa, San Michele
e San Giuseppe.
Dal 1860 al 1875 è statuario in
Duomo.
COCCHI Pietro SC
Viggiù op. 1836
Con Giacinto Galli e Battista Bottinelli,
tutti di Viggiù, costruirono il nuovo altare della chiesa
di san Giorgio a Bisuschio.
COCQUIO Carlo AFF/PITT
Ligurno di Cantello 25/8/1899 - Varese
12/2/1983
Frequentò i corsi all'Umanitaria e
successivamente a Brera con Ambrogio Alciati. Ha partecipato ad
alcune Biennali a Venezia e a collettive a Varese, Milano,
Firenze, Roma e Torino. Noto affreschista ha eseguito affreschi in
chiese ( Affori, Cavronno, Varese, san Mamete ) e in santuari
lombardi e piemontesi ( Anzola d'Ossola ) .
Opere in zona sono nella
- Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo in Cantello,
- di S. Giorgio di Ligurno,
- S. Bernardino a Gaggiolo.
- Divino Redentore a Varano
Un suo mosaico (1964) è posto sul retro
della Cappella di san Gemolo a Ganna.
Nel 1926 sulla facciata principale dello
stabilimento Realini a Stabio un affresco rappresenta la Pace e la
Giustizia e nella Chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e
Cristoforo .
Nella parrocchiale di santa Giustina ad Affori
l'interno il semicatino sovrastante l'altare maggiore,
raffigurante la gloria di Cristo attorniato da angeli e dai Santi.
Dello stesso pittore possiamo ammirare le quattro nelle transenne
laterali (1942), sulle facciate delle cappelle della B. Vergine e
di S. Giuseppe e la grande cupola, detta "il cupolone", ove vi
è raffigurata la gloria di S. Giustina (1946). Dello stesso
artista anche la "Via Crucis": 14 quadri dipinti ad olio e donati
al Parroco Mons. Tognola. A Como nel Santuario del Sacro Cuore
sopra la porta dell'ingresso laterale di destra si può
ammirare il grande dipinto raffigurante S. Antonio da Padova (1954
olio su tela), con ai lati rispettivamente, a sinistra il beato
Luigi Guanella e, a destra suor Marcellina Bosatta, cofondatrice
dell'Opera.
Cocquio: ha realizzato diversi quadri su S.
Giovanni di Dio, attorniato da gruppi
di malati e bisognosi, presenti nelle case di
Erba, Solbiate, San Colombano al
Lambro (il Santo salva i malati nell'incendio
dell'ospedale Reale di Granada) e S.Maurizio, nonché quello
presso l'ospedaledi Milano, distrutto nei bombardamenti aerei
dell'agosto 1943.
COLOMBO Abramo SC/ORN
Malnate fine 800
Usò la pietra in modo decorativo, sue
opere a villa d'Este a Cernobbio. Ai primi del 900 è
documentata a Malnate una cava di pietra arenaria intestata a
Abramo Colombo.
COLOMBO Aurelio INC/PITT
Varese 1785 - vivente 1836
Che sia originario di Varese lo rileviamo
dalla firma posta nell'incisione raffigurante il gruppo
dell'Addolorata in san Vittore in Varese..
Fu allievo di Longhi, risiedette e
lavorò a Milano.
L" Interprete milanese" del 1828 lo cita come
incisore a taglio e pittore in miniatura, domiciliato in contrada
del Monte 1261.
Era ancora attivo nel 1836, infatti l"
Almanacco del commercio di Milano, guida per l'anno 1837, edizioni
Placido Maria Visaj " lo cita a pag. 114 come incisore, sempre
dimorante in contrada del Monte. Sue opere.
- incisioni da Raffaello : Strage degli
innocenti
- da Bernardino Luini : Vergine col
Bambino
- da Marcantonio Raimondi : copie (Raimondi
incise la Strage degli Innocenti
di Raffaello )
COMOLLI Angelo PITT
Bisuschio op. 1889/93
Lavora col padre Pietro agli affreschi
'interni della chiesa di san Giorgio a Bisuschio in particolare
realizza:
- i quattro Evangelisti
- il Trionfo del SS. Sacramento
- Trionfo della Croce
- l'Immacolata.
COMOLLI Demo PITT
Somma Lombardo 1/7/1849 - vivente
1881
Studiò a Brera e si dedicò ad
illustrare i fiori in più tecniche. Ci rimangono diverse
composizioni su ventagli e pergamene miniate. Nel 1881
all'Esoisizione di Milani presentò un ventaglio che fu
acquistato dalla regins Margherita e venne molte vote replicato su
ventagli destinati alle nobili signore milanesi.
COLOMBO Giulio* SC
Varese 26/11/1886 - Varese
28/4/1966
Espose alla galleria Varese di Varese, un suo
ritratto con figlia eseguito dal Montanari si trova ai Musei di
Varese.
COMOLLI Frank* SC
Arcisate fine '800
Emigrato giovanissimo negli Stati Uniti. Sue
opere si trovano presso la Libreria del Congresso a Washington e
un suo Crocifisso nella chiesa Episcopale Troy in New
York.
COMOLLI Giovanni * PITT
Brenno Useria 28/9/1888 - vivo nel
1951
Emigrato in Svizzera e successivamente in
America. Un disegno di G. Comolli realizzato nel 1908 presso la
scuola SOMS di Brenno è stato donato alla Società
Operaia di Barre( Vermonte - USA ) ove era emigrato.
COMOLLI Ludovico STUC
Brenno Useria 16 /9/1872 -
??
Ricordato non come artista ma come anarchico,
processato nel 1889 (ma assolto) per associazione a delinquere
contro la sicurezza dello Stato, emigrato in Svizzera e poi a
Londra negli anni Novanta. Nel 1930 abitava in via Ampère a
Milano e lavorava nella ditta del fratello Antonio.
COMOLLI Martino* SC
Arcisate 18/)/1880 -
17/5/1951
Operoso in Usa:
- statua America Doughboy a
Marlboro
-Rock of Ages a Chicago
- Queen Mother and Children a
Boston
COMOLLI Pietro PITT
Bisuschio op. 1889/93
Padre di Angelo. Lavora al rifacimento degli
affreschi dell'interno della chiesa di san Giorgio a Bisuschio.
Alcuni affreschi sono del figlio.
COLOMBO Francesco INT
Varese 30/11/164 -
1/11/1905
Restaurò le opere di Bernardino
Castelli in san Vittore a Varese.
COLOMBO G. PITT
Arcisate??? cit. 1871
Citato operoso in Arcisate
COLOMBO Renzo ( Lorenzo) SC
Gallarate 16/2/1856 - Fougères
25/9/1885
Dopo aver frequentato Brera, diviene allievo
del Duprè, successivamente si perfeziona a Roma e torna a
Gallarate dove lascia busti, medaglioni, monumenti funerari e
gruppi. Soggiorna successivamente a Torino presso Odoardo
Tabacchi, poi a Genova ed infine nel 1882 a Marsiglia. Nel 1884 fu
nominato direttore artistico del Museo Grevin di Parigi. Espone al
Salon del 1884. Sue opere:
- Teseo morente del 1878
- Socratre davanti ai giudici
- San Girolamo,
- busti di Napoleone in marmo e
fusi
- Archimede uscente dal bagno
- discesa dal Golgota
- monumento ai soldati bretoni caduti nella
battaglia di Champigny del 1870, morì durante
l'inaugurazione di questo monumento.
COMERIO Famiglia FONDITORI
Malnate DI CAMPANE
Originati di Malnate operosi spesso in
Svizzera. Nell'Ottocento erano in concorrenza con i Bizzozero. La
fonderia cessa verso la metà dell'ottocento:
COMERIO Antonio Maria
Malnate operoso sec. XVIII
Con il fratello Pietro fuse campane per le
chiese di Aquila (1738), Olivone (1740), Villa Luganese (1745),
Olivone (1747), Porza (1775), Rovio (1776).
COMERIO Antonio Maria
op. sec. XIX
Fuse le campane di Curio (1829), Carabbia e
Novaggio (1830), Cimadera e Sonvico (1833), Rasa, Sala e Quinto
(1835), Aranno (1837), Breno (1855), Gravesano, Lamone e Ponte
Capriasca (1858), Ligornetto (1860), Palagnedra (1862), Sala
(1866).
COMERIO Francesco
operoso nel sec. XVI.
Fuse campane per Chiggiogna (1510) e per la
chiesa della B. V. Maria Assunta di Caneggio.
COMERIO Giuseppe
operoso sec. XVIII
Proveniente da Malnate nel 1758 fuse una
campana per la parrocchiale di Bodio.
COMERIO Luigi
operoso nel sec. XVIII
Il 22 luglio del 1700 firmò un
contratto con gli amministratori della chiesa di S. Giovanni
Evangelista a Morbio Sup., impegnandosi a rifondere la campana
rotta.
COMERIO Michele
operoso sec. XVIII
Fonditore di campane milanese ???. Tra il 1812
e il 1847 fuse molte campane per le chiese ticinesi.
COMERIO Pietro
operoso nel sec. XVIII
Oltre ai bronzi fusi con il fratello Antonio
Maria, fece campane per Intragna (1745), Ligornetto (1749) e per
la chiesa di S. Vittore a Roveredo (1757).
CONTI Pietro PITT
Arcisate ??? cit.1804
Prsesenta il 12/5/1804 un preventivo per la
decorazione della chiesa di Bisuschio.
CONTINI Domenico Patrizio*
PITT
Gemonio 2/3/1879 -
29/11/1914
Maestro di Salvini. Suoi affreschi in villa
Roncari e in casa Contini a Gemonio.
Morì suicida.
CORTI Elia SC
Viggiù 21/12/1869 -Barre
5/10/1903
Corti Elia Giuseppe richiede passaporto nel
1884 per America NY.
Elia Corti, scalpellino di Viggiù
emigrato a Barre, negli Usa afferma il proprio talento artistico
di scultore, fino a mettersi in proprio con un'officina e alcuni
dipendenti, ma rimane fedele al credo anarchico. Suo il monumento
a Robert Burns a Barre (USA)
Qui, il 3 ottobre 1903, scoppia un parapiglia:
gli anarchici aggrediscono i socialisti a colpi di martello un
proiettile raggiunge all'addome Corti che muore due giorni dopo,
ma fa in tempo a riconoscere l'omicida.
CORTELEZZI Pietro PITT
Tradate 19/5/1898 -Sanremo
1978
Affreschista di chiese ed edifici publici, ha
anche eseguito quadri ad olio.
Affreschi a
- Tradate nel santuario del Santo
Crocifisso
- sacrestia a Venegono superiore
- Duomo di Feltre
- Ossario a Belluno
- Palazzo Marino a Milano
- in santi Gervasio e Protaso a
Milano
- parrocchia di Giussano
- santa Maria Rosa
Sue opere ( affreschi le filatrici, la musica,
la vergine e olio il vasaio alla Galleria d'Arte ) Moderna a
Milano .
COSSONIO Giovanni* PITT
Valtravaglia op. 1441
Forse è Giovanni da
Valtravaglia.
Sue pitture datate 1441 rinvenute
nell'Oratorio di santa Veronica nella Rocca di
Valtravaglia.
CRAFFONARA Aurelio PITT/ILL
Gallarate 15/9/1875 - Genova
5/2/1945
Nipote del pittore trentino Giuseppe, si
trasferì a Genova all'età di 10 anni, si
formò all'Accademia Ligustica di Belle Arti allievo di
Tammar Luxoro.
Valente pittore e cartellonista,
iniziò
la propria attività a Genova agli inizi
del secolo collaborando con il noto stampatore Barabino &
Graeve. Realizzò numerosi manifesti per le località
dellaRiviera Ligure, alternando un segno dolce e ricco di
particolari a linee vagamente caricaturali sviluppati lavorando
come illustratore su periodici satirici col nome di " Lelo
".
Dipinse ceramiche e piastrelle, acquarelli e
fu illustatore di libri.
Espose ripetutamente con il gruppo degli
acquerellisti lombardi a Milano.
Espose molto in Italia ( Genova,Milano,
Trieste, Taranto, Napoli) e all'estero ( Liegi, Anversa, Londra,
Monaco, Capetown e Cairo ).
Con Sacheri, Nomellini e Bardinero
decorò la ex sede del Banco di Chiavari e della Riviera
ligure ( oggi Banca popolare di Lodi) in via
Garibaldi.
Molte sue opere sono alla Galleria di arte
moderna a Genova, l'immagine del Conte Rosso, realizzata nel 1921
si estende sulla parete della pista da ballo e sul soffitto.
CREMONA sacerdote PITT
Varese?? cit.1827
Dilettante di pittura che restaurò
l'Addolorata ( non si sa se la statua o la cappella)
Ornò e dispose buoni quadri nella
Prepositurale.
CREMONA Gino ING
Varese cit. 1911
Autore di villa Petracchi a
Varese.
CRENNA Aluigi ARCH?
CRENNA Giovan Angelo op.
1585/88
Attivi come capomastri al collegio Papio di
Ascona.
CRESPI Andrea SC/INT
????? secolo XVI°
Nell'attuale parrocchiale di Venegono
inferiore è stata trasportata la statua del Crocefisso
attribuito a C.A.
CRESPI Alessandro MIN
CRESPI Ambrogio MIN
Busto Arsizio cit. 1544
Miniatori allievi di Francesco
Crespi
Collaboratori di Francesco Crespi de' Roberti
alla realizzazione dei suoi antifonari.
CRESPI Antonio Maria PITT
Busto Arsizio 1615-1680
Figlio e allievo di Benedetto Crespi,
eseguì anche lavori di intaglio.
Il pittore detto "Bustino", Antonio Maria
Crespi, dipinse presso Como nella chiesa di Breccia una
Visitazione, dove Zaccaria e Giuseppe seguono Maria ed Elisabetta.
Alcuni ritengono che il parroco di Breccia, , per evitare le
visite periodiche al Sacro Monte abbia indotto l'autore, il
pittore Antonio Maria Crespi, a suggerire precisi scenari che
rimanderebbero attivamente alla VII Cappella del Sacro Monte di
Orta; quest'operazione venne compiuta fra il 1628 e il 1629.
Altra sua opera al Sacro Monte di San
Francesco di Orta San Giulio.
Nel 1641 un volume di un Antonio Maria Crespi,
L'interpretation des chiffres, edito a Parigi, parla di
prospettiva pittorica.
Fu copioso " inventore" per incisoni, di lui
si ricordano:
- presentazione di Gesù al
tempio
- massacro degli innocenti
- diverse Ressurezioni
- riposo del pastore
Lasciò il suo studio a Pietro Bianchi
anche lui detto Bustino.
CRESPI BALBI Camillo
ARCH/ING
Marnate 1860 - 1932
Studia architettura al Politecnico con Camillo
Boito. Sue opere si trovano prevalentemente tra Busto Arsizio e
Legnano. Fu lui a chiamare in zona Mazzucotelli. Un suo monumento
per la famiglia Mentasti Bellia si trova a Giubiano.
CRESPI Benedetto PITT
detto " Bustino "
Busto Arsizio cit. metà XVII°
sec
Attivo a Como nella metà del 17°
secolo.
Già Lanzi e Orlandi definiscono la sua
pittura < per una maniera vigorosa ed elegante al tempo
stesso>. Sue opere:
- Circoncisione di Cristo a Brera,
Milano
- Carità Romana a Madrid
- l'olio su tavola "Madonna che allatta"
proprietà Cassa Risparmio di Firenze
- Annunciazione, Collegiata
Borgomanero
La parrocchiale di Laino, dedicata a S.
Lorenzo, presenta affreschi dello Scotti e del bustese Benedetto
Crespi.
Suo figlio Antonio Maria fu suo
allievo.
CRESPI CASTOLDI Antonio Maria
PITT
Busto Arsizio 1590-1630
Appartenente alla famiglia dei Crespi
Castoldi, imparentata con lo stesso Cerano e proveniente da Busto
Arsizio. Sua prima opera del 1611 è la < Consacrazione
episcopale di S: Benedetto Crespi > in san Giovanni a Busto
Arsizio. Successivamente si sposta a Como ove svolgerà
prevalentemente la sua attività. Fu apprezzato copista di
ritratti eseguiti per l'erudito comasco Gerolamo
Borsieri.
Sue opere si trovano a
- Museo civico di Novara :
Annunciazione
- Chiesa Domenicana di Como : Cristo
vittorioso con quattro santi
- chiesa di san Bartolomeo a Como: Adorazione
dei pastori
- varie opere nella parrocchiale di
Brienno
- affreschi nella VII° cappella al Sacro
Monte d'Orta
- altre opere in varie chiese di
Busto
-nell'oratorio della cascina dei poveri vi era
un dipinto di Antonio Crespi Castoldi intitolato "Madonna col
Bambino, il beato Bernardino da Busto e la Beata
Giuliana".
CRESPI Daniele PITT
Busto Arsizio 1597/1598 -
Milano1630
E' uno dei pittori più grandi del suo
secolo per il suo stile personale formatosi dopo un aver studiato
con il Cerano e il Procaccini. Fu chiamato all'Accademia di
pittura dal cardinal Federico Borromeo. La sua breve ma intensa
attività si svolse prevalentemente in Lombardia e
Piacenza.
-la pala col Martirio di san Giovanni Battista
nella chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia a Milano del
1618
- affreschi della cappella di sant'Antonio
nella chiesa milanese di san Vittore al corpo e, soprattutto,
l'affresco con l'Adorazione dei Magi nella sacrestia della chiesa
di Sant'Alessandro a Milano, entrambi del 1619,
- la pala d'altare con la Morte di san Paolo
eremita, 1621
- cappella di sant'Antonio in San Vittore al
corpo dove
- affreschi in sant'Eustorgio a Milano nel
1621, nello stesso anno in cui risulta documentata la sua
partecipazione a una seduta dell'Accademia Ambrosiana, fondata
l'anno precedente dal cardinale Federico Borromeo e presieduta dal
Cerano.
- ciclo di tele e eseguite fra il 1623 e il
1624 per la chiesa milanese di San Protaso ad Monachos e oggi
nella parrocchiale di Busto Arsizio
- il Digiuno di san Carlo Borromeo, il Cristo
morto sorretto dall'angelo e, insieme a Giuseppe Vermiglio, la Via
passionis, oltre a vari ritratti di membri dell'Ordine dei
Canonici Lateranensi
- nel 1629 il grande ciclo di affreschi con le
Scene della vita di san Bruno nella Certosa milanese di santa
Maria Assunta in Garegnano ( ammirate da Byron )e quello sempre
con Scene della vita di san Bruno e Scene della vita di Cristo
nella Certosa di Pavia.
Fu anche un grande ritrattista, autore di
quadri da stanza per una committenza raffinata ed eccellente
quanto prolifico disegnatore.La grande importanza sta nell'essere
punto altissimo di sintesi fra il barocco emiliano e quello
lombardo.
Sue opere in zona oltre cha a Milano ao
Castello, all'Ambrosina, a Brera sono a:
- Busto Arzioni
- Albizzate ( attribuita)
CRESPI de' ROBERTI Francesco
MIN/PITT
Busto Arsizio op. 1565
Francesco Crespi de' Roberti, fu parroco di
San Giovanni a Busto. Fu dotto ecclesiatico e latinista e scrisse
salmi e canti ecclesiastici, compilando cinque volumi, degni di
nota per l'eleganza del carattere e le miniature.Due cuori,
conservati nella Chiesa di San Giovanni con l'indicazione
dell'anno 1565, dimostrano la sua rara abilità nel
dipingere. Attorno a lui fiorì una vera scuola della quale
fecero parte i bustesi:
- Bossi Ambrogio ( vedi )
- Bottigelli Pietro ( vedi )
- Crespi Ambrogio e Alessandro ( vedi
)
- Vermezio Gian Battista
CRESPI de' ROBERTI Paolo *
PITT/MIN
Busto Arsizio op. 1582/3
A lui si attribuisce < San Carlo in atto di
benedire Busto >, ora in san Michele a Busto.
CRESPI Enrico PITT/INC/ARCH
Busto Arsizio 13/12/1854 - Milano
11/3/1929
Studiò architettura concorrendo anche
per la facciata del Duomo di Milano.
Famoso la sua acquaforte con il ritratto del
Manzoni. Sue opere nelle civiche raccolte d'arte di Busto
Arsizio.
Citato con i fratelli Ferruccio, scultore, e
Gaetano detto Bustuchell fondatore della Famiglia artistica di
Milano.
CRESPI Ferruccio SC
Busto Arsizio 1861 - Milano
5/8/1891
Morì suicida. Espose a Torino, Brera,
Venezia e Firenze.
Specializzato in ritratti e soggetti
militari.
Sue opere:
- gruppi e statue di cavalli e
soldati
- monumento per Adriano Boneschi
- Cavallo nelle praterie
- Dopo la battaglia
- Un soldato
- L'ora di riposo
- Muzio Scevola
- Il cavallo ferito
- il marchese Villani
- Garibaldi
- Testa di soldato d'artiglieria
- Buon giorno,
- la vedetta
- l'Amazzone
- la Duchessa Melzi, bronzo
- canonico Antonio Greco
CRESPI Giovanni Pietro
PITT/AFF
Busto Arsizio op. 1510 -
1531
Capostipite della famiglia pittorica dei
Crespi, ricordato per gli affreschi in santa Maria a Busto nel
1531 . Altre sue opere: lo pseudopolittico < Matrimonio mistico
di santa Caterina> e la tavola < Cristo Crocifisso tra la
Vergine e San Giovanni Evangelista. > a santa Caterina del
Sasso firmata - petri crispi opus busti 1510-.
( chiamato anche Greppi Pietro )gli sono
attribuiti degli affreschi in una chiesa di Golasecca e nella
parrocchiale di Lonate Pozzolo. Il Bondioli ha proposto
di
identificarlo con quel Giovan Pietro Crespi
attivonel santuario di Santa Maria di Piazza a Busto nel quarto
decennio del Cinquecento,
Al Crispi è stato pure attribuito
I'affresco datato 1518 raffigurante la Madonna col Bambino, Santi
e devoti nel santuario della Madonna Addolorata a Mozzate;
nell'affresco compariva una firma, già interpretata come
"De Cribbis", per cui si è proposta la lettura "De
Crispis".
CRESPI Raffaele PITT/AFF
Busto Arsizio noto 1557
-1594
Padre del Cerano.
Suoi gli affreschi in santa Maria di
Piazza.
Nel 1561 operò nell'attuale Plazzo
Marino di Milano. A Milano fu famoso come pittore di grottesche e
fu citato nelle Rime di Lomazzo pe "varie cartelle", "strani
giramenti", "mascheron","capricci".
A Romagnano nel 1569 eseguì la pala
d'altare con l'Adorazione dei pastori e nel 1571 firma il
contratto per la decorazione della cappella della confraternita di
San Giuseppe in San Silano.
A Cerano, nel 1578, egli lasciava alcuni
affreschi nella cappella del Beato Pacifico annessa alla
parrocchiale con le immagini del Beato, di San Gaudenzio e di due
angeli.
A Trecate, gli è attribuita la
cosiddetta Icona del Beato Pacifico, oggi nascosta sotto i pesanti
rifacimenti ottocenteschi, ma documentata in una memoria in una
stampa del 1627.
Nel1582 a Cerano pittura della sfera
dell'orologio del campanile.
Nel 1597, Raffaele siglava la convenzione per
l'arredo pittorico della cappella di Sant'Agostino di San Nicola
da Tolentino.
Nel 1557 e nel 1561 il Crespi era detto
residente a Milano, in San Protaso ad monachos, ove era registrata
anche la madre. Dal 1573 e fino al febbraio 1585, egli risultava
abitante di Romagnano Sesia.
Dal1586 era residente a Cerano almeno fino al
1594e qui nel 1589 èregistrato come Priore della Compagnia
del Santissimo Sacramento, nel 1591 e nel 1592 tra i sindaci della
chiesa parrocchiale e tesoriere della Fabbrica23. Alla luce del
forte radicamento di Raffaele a Cerano è facile comprendere
le fitte commissioni acquisite da Giovan Battista, nell'ultimo
decennio del Cinquecento, in questa località e in altri
luoghi vicini, spesso legati tra di loro da interessi, traffici e
legami parentali.
CRISTOFORO da * SC
Saltrio 1510 -
Solamente citato come nato a Saltrio nel
1510-
CRISTOFORO da Varese*
SC/ARCH
Varese cit. 1495
Lavorò nel Duomo di Como per la <
doratura del globo e della croce sopra il globo che sormonta il
tabernacolo che è nel mezzo della sommità della
facciata, e finisce con girevole pennoncello o banderuola in
lamina di ferro>. Probabilmente fu anche l' artefice di tutto
questo.
CRISTOFORO da Varese
SC/ARCH
Varese cit. 1486
Nel 1486 fu chiamato a compiere lavori nel
palazzo Comunale di Jesi, con lui era Martino da
Varese.
CRISTOFORO da Varese FABBRO
Varese cit. 1535
Ad confermare l'inizio dei lavori in luglio,
nel Santuario di Saronno è un doppio pagamento, effettuato
ad aprile e a giugno del 1535, al fabbro incaricato di porre delle
zanche in ferro in mezzo alla cupola per issare la scultura del
Dio Padre. 25 aprile. Il fabbro Cristoforo da Varese riceve dai
fabbriceri del Santuario 15 lire per il "faramento che al fa per
atacare el Dio Patre"
26 giugno. Vengono consegnate a Cristoforo da
Varese 10 lire "per saldo del feramente misse al Dio
Patre"
CROCE Carlo Maria PITT
Sacro Monte di Varese
cit.1775
Marliani in occasione della visita del
cardinal Pozzobonelli, nel 1775, registra
< tutte le statue furono dipinte dal Lod.to
pennello del S.r C.M. Croce, allievo del cav. Bianchi di Fogliaro
>; le statue facevano parte dell'allestimento
scenico.
CROCE Gio. Battista PITT
Sacro Monte di Varese
cit.1757
Effiggiò san Matteo nella chiesa
omonima di Malnate nel 1757.
Al Sacro Monte , a sinistra dell'organo,
mostra un ritratto della Beata Caterina, opera di Giovan Battista
Croci
CROSTA Ettore PITT/DEC
Castiglione Olona op.1908
Nel 1908 l'oratorio Maschile di Castiglione
Olona fu decorato internamente dal pittore locale C.E. che segue
le orme degli zii Nicora.
CRUGNOLA Giovan Battista
INT
Biumo Superiore op. 1750
Le grandiose bussole lignee in fondo alla
navata di san Vittore a Varese sono opera sua.
non sono da repertoriare
CASTIGLIONE Giuseppe PITT
Castiglione o Milano
1698-1766
Originario di Castiglione ma nato
aMilano
Missionario e gesuita, pittore in Cina con il
nome di Lang Shih-ning