Scarsissimi sono i dati biografici del pittore
il cui nome "GALDINUS DE VARISIO" compare con la data 1498 nella
targa dipinta presso l'imposta dell'arco destro degli affreschi
nella cappella della Madonna del latte in Santo Stefano di
Bizzozero a Varese
Insieme a "IOB. DE PIORIS" firma ("GALDINUS
VARIXIO") il Polittico già in San Gottardo a Carmine
Superiore , sulla sponda piemontese del lago Maggiore, e ora nella
collegiata di San Vittore a Cannobio.
Si ipotizza che il pittore praticasse la
pittura su vetro. Il primo fu Bertolone a menzione nel 1535 di un
"Bernardinus de Campanigo filius emancipatus magistri Galdini"
ovvero come appartenente alla famiglia dei Campanigo , cui
appartiene anche Giovan Martino Spanzotti lungamente attivo in
Piemonte . La data di morte di Galdino, non è nota ma
vivente nel 1535.
- chiesa di Villa a Castiglione, affresco
parete destra: Bimbo con san Sebastiano e
san Rocco
- affreschi nel ciborio ogivale di sibille e
profeti, dottori della chiesa e simboli degli
evangelisti, 1498, santo Stefano a
Bizzozzero
GALLI Angelo SC
Viggiù 1870 - Milano
1933
Molte opere sono monumenti e figure tombali
che si possono ammirare nel cimitero Monumentale di
Milano.
Nella GAM di Milano si ammirano:
- il bronzo < la piccola vedetta > ed
uno < studio di figura femminile >
GALLI Antonio SC
Viggiù 5/1/1811 -
21/9/1861
Padre di Rizzardo.
Il suo capolavoro è considerato il
marmo di C. Ottavio Castiglione del 1855, nel cortile di Brera.
Altre sue opere:
- le statue di san Giovanni e sant'Anna in
Duomo
- varie opere sepolcrali al Monumentale di
Milano
- bassorilievi sulla facciata di san Fedele a
Milano
- la statua del numismatico Castiglione nel
palazzo del Governo a Lugano
- a Viggiù il busto dell'abate
Giudici
- sempre a Viggiù opere alla Madonnina
( S. Luca ) e alla Madonna della Croce.
A Roma sue opere in villa Torlonia
Fu premiato a Londra nel 1851 e qui vi
è la statua della Figlia di Jefte.
Ad Amboise vi è la Statua di Susanna al
bagno. Altri lavori si trovano a Copenaghen.
GALLI Antonio SC
Viggiù ??fine 500??
Fu soprannominato Galletto
scultore.
Lavorava alla casa degli eredi di Guglielmo
Della Porta a Roma.
Era anche stimatore di corte
GALLI Antonio SC
Clivio 1722-1776
Valente marmista, sua opera principale al
Santuario di Tirano tra il 1748 e il 1754.
L'altare maggiore, dalle sinuose linee
settecentesche, edificato in stile romano nel 1748, in marmo nero
di Varenna e intarsiato con altri marmi policromi, come pure le
balaustre, sono opera di G. B. Galli di Clivio.
GALLI Antonio PITT/AFF
Arcisate cit. 1849
Nel dicembre del 1849 restaura l' affresco
della volta della cappella dell'Addolorata del Magatti in san
Vittore a Varese.
GALLI Attilio SC
Viggiù cit. 1852
Allievo a Brera ebbe il premio Girotti con la
scultura rappresentante un < canestro a forma circolare con
fiori > all'esposizione dell'Accademia di Brera nel
1852
GALLI Carlo Antonio SC
Saltrio cit. 1782/7
A Riva San Vitale CH, nella Chiesa
Parrocchiale esegue le balaustre nella cappella del Crocifisso e
in quella della Madonna. Tra il 1782 e il 1787 lavorò
nella parrocchiale di Binasco.
GALLI Giacinto SC/ORN
Viggiù 1806 - 1880
Laboriosissimo scultore d'ornato;
scolpì i capitelli della chiesa del Crocefisso a Como, i
fregi di casa Traversi a Desio. Suoi ornamenti nel casino dei
Nobili e di palazzo Confalonieri in Milano, nell'Arco Mera di
Varese e e sopra la porta della chiesa della Croce i
Viggù.
Patriota, morì in esilio a
Lione.
GALLI Giovanni Battista* SC
Viggiù op. 1754
Suo l'altar maggiore e la balaustra del
santuario della Madonna di Tirano.
Operò anche all'altar maggiore della
parrocchiale di Mandello Lario.
GALLI Giuseppe SC
Saltrio op. 1798/1822
Esegue nel 1798 come da contratto stipulato
con Carlo Rossi di Arzo due altari e due colonne. per la Chiesa
Parrocchiale di Castelvetro, Canton Ticino.
Nel 1822 a Lugano nella Cattedrale di San
Lorenzo esegue la balaustra che fronteggia la piazza della
cattedrale con Giacomo Cassi .
Un san Francesco rilievo in marmo di Candoglia
nella chiesa della Croce a Viggiù gli è sua
opera.
GALLI (O) Jeronimo
LAPICIDA/SC
Viggiù cit. 1591 /
1594
Partecipa ad una riunione di lapicidi a Roma
nel 1591.
IL 17/6/1594 collauda il campanile della
chiesa di santo Stefano a Viggiù.
GALLI Rizzardo SC
Viggiù 1836 - 1913
Figlio di Antonio, molto noto ai suoi tempi.
Debuttò a Napoli verso il 1877, espose a Roma e Torino.
Il museo municipale di Amsterdam conserva una
sua < testa di femmina >.
A Roma all'esposizione conseguì una
lode per < l'orfanella e l' armonia > nel 1883.
Al Monumentale di Milano si ricorda il
monumento funebre per la famiglia Finzi-Franzi.
Filadelfia (USA) partecipa all'Esposizione
Internazionale del 1876 con le statue di: Cristoforo Colombo, Il
Savoiardo, Lo rivedrò, S. Giovanni Battista;
A Viggiù nella casa natale di Via S.
Elia si conserva un Ritratto del padre Antonio.
A Como in santa Maria degli angeli alla parete
laterale destra sono appoggiati due busti in marmo: quello
femminile, raffigura probabilmente la contessa Giovanna Bressi
Iaut ed è firmato Rizzardo Galli.
GANDINI Elia ORGANARO
Varese cit. dal 1907
Uscito nel 1907 dalla ditta Cesare Bernasconi
e figlio, fondò con Francesco Nasoni una ditta a Varese.
Dopo 8 anni sciolse la società e continuò da solo.
Nel 1921 rilevò la famosa casa Pavese dell'Ing. Giulio
Lingiardi. Considerato tra gli organari più qualificati di
quel periodo, lavorò a Besano, Finero NO, Carbuta
SV.
Lavorò molto anche nel Ticino dove
restaurò, tra l'altro, l'organo di Rancate.
GANDOLLA Santino SC
Luino??? metà 800
Esegue lo sbozzo per il monumento di Garibaldi
a Luino
GARIBOLDI Emilio SC
Bisuschio 1860 - vivente nel
1930
L'artista finanzò istituzioni locali di
Viggiù dopo esser tornato dal sud America dove aveva aver
fatto fortuna. Si recò a Caracas nel 1889, cominciando a
scolpire tombe per il Cimitero Generale. Ottenne poi committenze
pubbliche come il monumento a Bolivar a Maracay , L'Arco della
Federazione, il monumento alla Costituzione. Spesso in spagnolo il
suo cognome viene scritto " Garibaldi".
GARIBOLDI Luigi PITT
Bisuschio cit. 1837
IL 4/7/1837 sottoscrive un contratto per
lavori nella Prepositurale di Arcisate con ornati in stile
gotico.
GARONI Gerolamo FOTOGRAFO
Varese cit. 1862
Nel giugno 1862 si incarica il <
concittadino prof. Gerolamo Garoni, dilettante di fotografia>
di fornire una fotografia dell'interno e una dell'esterno del
Battistero di Varese.
GARZONI(O) Giovanni Antonio
SC/ARCH
Viggiù op. 1570/90
A Caprarola il Farnese fece costruire sulla
collina un altro giardino adibito ai banchetti e una palazzina che
è stata attribuita allo scalpellino Giovanni Antonio
Garzoni da Viggiù, il quale fu promosso supervisore del
completamento dei lavori della villa alla morte del Vignola
(1573).
Operò prevalentemente a Caprarola dopo
il Vignola. Sua la direzione dei lavori alle Scuderie Farnesiane e
all'ospedale di san Giovanni evangelista. Sue a Caprarola la casa
Del Barco ed il Casino del Piacere. Suo il progetto, mutuato dal
Barozzi, della Porta Romana in località Vetralla
(VT).
Operò come ingegnere idraulico per un
ulteriore abbassamento del lago di Vico tra il 1579 e il
1590.
Sua la realizzazione della chiesa di di san
Giacomo e Cristoforo in località Isola Bisentina (VT) su
progetto del Vignola che cominciò la fabbrica intorno al
1588 (come risulta da un contratto custodito nell'Archivio di
Stato di Viterbo) e la portò avanti fino alla morte nel
1590.
GATTONI Fratelli EBANISTI
Cabiaglio op. 1724-33
Operarono a villa della Porta a Zuigno
realizzando o le opere lignee interne , i vestiari e la scrivania
dello studio
GATTONI Mario* SC
Viggiù op. XIX°
sec.???
Suoi i bassorilievi ella cappella di san
Giuseppe a sant'Elia di Viggiù raffiguranti i santi
Crispino e Crispiniano.
GAZZANI Graziano FABBRO
Gornate 800
Opera come fabbro nel Locarnese.
GENARI Angiolino PITT
Marchirolo op. 1828-30
Tra il 1828 e il 1830 effettua un saggio di
pittura per la scelta del pittore che avrebbe affrescato il
cimitero di Germignaga.
GERBINO Giacomo CERAMISTA
Varese?? op.1564
Sua una targa devozionale in terracotta
invetriata conservata nei musei civici di Varese e firmata <
ho. opus.ff. jacobus gerbino a nome / de li bocalerj de
Varexio.1564>
GEROLAMO PITT
de CAMPANIGO
Varese op. 1476 - 1497
Citato nel "compendio Comolli " e nel"
registro Bondioli " come pittore.
GIACOMO da COSTRUTTORE
Tronzano op. 1630
Edificò la chiesa di
Rosano.
GIACOMO ( Jacopo) da ARCH
Varese cit. 1439-58
Dal 1439 il M° da muro G.d.V. lavora alla
costruzione delle fortificazionidi Rieti, continuando ancora negli
anni 1451/2 e poi nel 1458 intraprende la costruzione del castello
della Guardiola sempre a Rieti.
A Ripatransone c'è la Chiesa di S.
Rocco edificata nella prima metà del XVI secolo, con
portale in arenaria opera di M. Giacomo da Varese.
Lavorano con lui:
- Ambrogio a Varese
- Giovanni da Varese e
- Jacopo da Varese ( un altro?)
tutti figli di Pietro da Varese.
Nel 1454 effettua scavi a Monte Caprino per
recuperare marmi ( per lavorarli??).
GIACOMO di Beltrando da*
ARCH/SC
Varese cit. 1488
Lavorò al compimento del palazzo
comunale di Jesi con Cristoforo di Martino di Varese.
Controllare Cristoforo da Varese, indicato a
Jesi nel 1486.
GIAN ANTONIO da MIN
Tradate seconda metà del XV
secolo
Compilò il primo armoriale milanese,
detto codice Trivulziano con circa 2000 stemmi di famiglie e
comunità dell'antico Ducato di Milano, all'epoca della sua
maggiore estensione territoriale.
GIANI Francesco ARCH/SC
Ponte Tresa op. 1839
Progetta la fontana per un monumento a
Marchirolo.
GIORGIO da PITT
Saronno cit. 1529
Nel 1529 dipingeva la Madona della cappellina
campestre di Barna e fu probabilmente l'autore dell'affreso di
Nostra Signora delle Lacrime nel santuario francescano di Dongo.
Suoi affreschi in san Salvatore a Casorezzo.
GIORGIO da SC/ARCH
Varese cit. 1474
Nel 1474 è pagato per lavori alla rocca
di Santa Marinella, insieme a Giovanni Piccinino di
Varese.
GIOVANNI ANTONIO da* SC
Varesio (Varese ) cit. 1560
Lavorò ala loggia superiore del Palazzo
Apostolico a Roma. Potrebbe essere il pittore
Vanosino.
GIOVANNI da INT
Gallarate vedi DONATI Giovanni
Ambrogio
GIOVANNI d'Andrea da SC
Masnago noto 1460/4
Un Johannes marmorarius figura nella lista dei
< ministeria et officia domus pontificalis Pii II°> ma
non è ammesso nel grande tinello ( 1460 ).
Nel 1461/2 un J. Andreae de Masnago ( detto
anche Giovanni Lombardo ) risulta scultore del palazzo Apostolico,
riceve mandati di pagamento in ragione del suo salario. Forse
è lo stesso lapicida che nel 1460 ricevette l'ordine i fare
palle da cannone. Risulta ancora attivo nel 1464.
GIOVANNI da ARC
Sant'Ambrogio ( di Varese) op.
1456
Lavorò col Filarete alla progettazione
dell'Ospedale Maggiore di Milano.
GIOVANNI d'Antonio da ARC
Varese op. 1460-73
Nel 1460/64 un Giovanni da Baveno ( ritenuto
però Giovanni da Varese ) lavora come scalpellinoa san
Pietro in Roma.
Nel 1472 vende un orto a Roma, nel 1473 un
Giovanni da Varese risulta debitore verso Giovanni di Gasparo di
Como, marmoraro.
GIOVANNI da ARCH
Varese op. 1573 c.
Villa Mondragone a Frascati , allora di
proprietà del cardinale Altemps, fu servita di acqua grazie
all'impegno assunto da maestro Giovanni da Varese di
condurvela.
GIOVANNI Antonio da
PITT
Varese detto Vanosino 1535 -
1593
vedi Vanosino
GIOVANNI Giacomo da PITT
Gavirate primi del'500
Il pittore risulta abitate a Locarno ai primi
del'500.
GIOVANNI da ARCH
Busto Arsizio sec.
XVI°
Fu iscritto fra gli ingegneri ducali a Milano
al tempo di Lodovico il Moro.
GIOVANNI da MINIATORE
Leggiuno op. 1327
Scrisse un messale ambrosiano conservato
all'Ambrosina, per conto di Roberto Visconti, arcivesovo di Milano
dal 1354 al 1361.
GIOVANNI da ARCH/ING
Saltrio cit. 1567
E' noto un progetto del 1567 per arginare gli
straripamenti del Tevere.
GIOVANNI Battista da SC
Sesto Calende 1469 - 1519
Fratello di Stefano o Giovanni Stefano da
Sesto. Opere:
- san Sebastiano nel capocroce sinistro del
Duomo di Milano
- san Sebastiano nel Museo del
Duomo
- Battista nella facciata della Cerosa di
Pavia
- decorazioni interne ed esterne in santa
Maria dei Miracoli a Brescia, in collaborazione con il
fratello
Lavorò col Briosco alla facciata della
Chiesa (1500/1507) della Certosa di Pavia.
GIOVANNI di* PITT
Valtravaglia
sec.XIV-XV°
Pittore di vetrate.
GIOVANNI Jacopo di Antonio
PITT
Gavirate op. XVI° sec.
Dipinse gli affreschi della Parrocchiale di
Intragna.
GIOVANNI Piccinino da
SC/ARCH
Varese cit. 1474
Nel 1474 è pagato per lavori alla rocca
di Santa Marinella, insieme a Giorgio da Varese.
GIOVANNI da SC
Cairate cit. 1463-4
Suoi i capitelli marmorei figurati del
porticato nel chiostro piccolo alla certosa di Pavia nel 1463 3 i
capitelli a fogliame all'interno sempre della Certosa nel
1464.
GIOVANNI Pietro da
SC
Gallarate
vedi Donati Giovanni
Pietro
GIOVANNI Pietro da* SC
Varese op. 1481
Lavorò come statuario al Duomo di
Milano.
GIOVANNI Pietro da AFF/PITT
Velate inizi 500
Gli sono attribuiti gli afffreschi in santo
Stefano di Velate e quelli in santa Maria a Binago.
GIOVAN STEFANO da SC
Sesto C.
vedi Stefano da
Sesto
GIUDICE Antonio SC
Saltrio cit. 1763
Nel 1763 a Bellinzona per la Collegiata dei
SS. Pietro e Stefano stipula un contratto con Giacomo Marchesi
per la costruzione dell'Altare Maggiore, messo poi in opera con
Bernardo Giudice.
GIUDICE Bernardo SC
Saltrio ante 1765 - 1789
Mette in opera l 'Altare Maggiore a
Bellinzona nella Collegiata dei SS. Pietro e Stefano.
costruito da Giacomo Marchesi e Antonio
Giudice .
Nel 1760 nella chiesa di Santa Maria della
Cerreta a Castelferro AL, esegue un altare, disegnato
dall'architetto Domenico Caselli. Con i figli Luigi e
Ignazio,è attivo nella chiesa di San Giovanni in Nizza
Monferrato (Asti) tra 1765 e 1789 per diversi arredi
marmorei.
Il 5 settembre 1759, la madre badessa donna
Marianna Giuseppa Lambrizia affidava la costruzione dell'altare
maggiore a Giacomo Marchese e Bernardo Giudice per il Il Monastero
di Sant' Agata delle Suore Benedettine della Congregazione
Cassinese a Lomello.
GIUDICE Giovanni SC
Saltrio cit. 1727
Figlio di Bernardino. Con Cesare Pellegatta
qd. Andrea di Viggiù esegue due balaustre a Novara nella
chiesa parrocchiale di san Quirico ora S. Pietro al
Rosario
GIUDICE Giovanni Domenico
SC
Viggiù cit. 1723/29
A partire dal 1729 realizza l'altare marmoreo
dei Santi Sebastiano e Rocco, progettato da Francesco Gallo e
voluto dall'autorità municipale di Savigliano (Cuneo) nella
chiesa di Sant'Andrea.
Figlio di Francesco Maria e originario del
paese di Viggiù, il suo nome viene più volte
registrato - almeno dal 1723 -come garante di altri impresari
impegnati nei cantieri sabaudi.
GIUDICI Andrea SC
Viggiù cit. 1594
Realizzò la balaustra, in pietra di
Brenno, della chiesa di san Giorgio a Bisuschio.
GIUDICI Annibale SC/LAP
Saltrio cit. 1585
Nel 1585 stipula in società con G:
Francesco Marchesi un contratto per la fornitura di quattro
colonne per reggere il tiburio della chiesa di San Vittore di
Varese.
GIUDICI Bernardino SC
Saltrio op. 1686-90
Lavorò all'altare di Santa Maria di
Chiaravalle e fu operoso in questo cantire dal 1686 1l 1690. Nel
1691 intagliava i gradini in marmo della balaustra e dell' altare
al santuario di Saronno.
GIUDICI Bernardino SC/IMPR
Viggiù cit. 1599
Si impegna con altri a fornire le pietre
bianche per le colonne del Santuario di Saronno.
GIUDICI Bernardo SC
Saltrio cit. 1686
Nell' Abbazia di Chiaravalle il Magistro
Bernardo Giudici da Saltrio e Magistro Ludovico Bianchi di
Viggiù eseguono modifiche all'altare maggiore e fanno i
piedistalli e scalini in marmo nero.
Nell'anno 1700 a Gentilino nella Chiesa di
Sant'Abbondio Giudici Bernardo esegue la pila dell'acqua
santa.
GIUDICI Bernardo SC
Saltrio??? cit. 11/5/1779
Si hanno ricevute per la fornitura alla chiesa
di Traffiume dell'altare in marmo col fratello Luigi.L'altare
della Madonna del Rosario in san Martino a Ronco sopra Ascona TI
di forme neoclassiche è stato rinnovato in marmo da
Bernardo Giudici nel 1788
GIUDICI Carlo Antonio SC
Viggiù op.1743
Nella chiesa di san Rocco a Cuggiono nel 1743
fu realizzato da Carlo Antonio Giudici di Viggiù l'altare
maggiore. Data la provenienza potrebbe essere il
successivo.
GIUDICI Carlo Antonio SC
Saltrio cit 1736 - 58
A Lugano, Chiesa di San Rocco (Cappella della
natività) il Magistro Carlo Antonio Giudici esegue la
balaustra nel 1736.
Anno 1758 a Rancate, Chiesa Parrocchiale
esegue l'altare maggiore.
GIUDICI Carlo Maria
PITT/SC/ARCH
Viggiù 1723 - Milano
1804
A tredici anni era a Roma per studiare i
grandi maestri, si stabilì poi a Milano ove nel 1760
fondò una scuola e fu maestro di Andrea Appiani.
Fu Professore Accademia di Brera e
Protostatuario del Duomo
La sua opera scultorea è considerevole;
come affrescatore si ricordano le opere a san Francesco di Paola
nella volta, a Milano, grande composizione in cui si avverte
l'imminenza del gusto neoclassico.
Le opere pittoriche sono prevalentemente di
storia simili allo stile di Guido Reni.
Marliani gli attribuisce le statue
dell'Annunciata di Varese e Sevesi affreschi in san Fracesco a
Saronno.
Nel 1812 viene costruito da Bartolomeo Argenti
il nuovo altar Maggiore di san
Giovanni Battista a Besano su suo disegno. Sue
opere:
- Viggiù, Chiesa del S. Rosario:
diversi quadri;
- Brenno Useria (VA): Chiesa di S. Antonio
"ancona dell'altare";
- Pasturo (LC) Chiesa parrocchiale: Altare
maggiore con diverse statue.
- Affreschi del 1770 in sant'Antonio abate di
Arcisate
Nel 1758 Carlo Giudice di Viggiù
scolpiva l'altare maggiore in marmi policromi, in sostituzione di
quello antico di legno dorato. nella chiesa di Chiesa di Santa
Maria di Bozzolina di Mottalciata
GIUDICI
Cristoforo SC/LAP
Saltrio cit. 1582
A Clivio il 23 marzo 1582 Magistro Cristoforo
Giudici stipula un contratto con Clemente Orrigono per la
fornitura di un portale.
GIUDICI Domenico SC
Saltrio o Viggiù op.
1522
Sua una rustica Madonnina all'angolo di casa
Marinoni a Saltrio.
GIUDICI Francesco Maria SC
Saltrio cit. 1607-1615
Nel 1607 esegue le piramidi della seconda
Cappella al Sacro Monte di Varese
Nel 1615 firma un contratto per la balaustra
della parrocchiale di Crenna.
GIUDICI Francesco Maria SC
Viggiù cit. 1666
A Saronno mise in opera la balaustra, le
statue della vergine e degli angeli sopra il frontone nel
Santuario di Saronno
Un Giudici Francesco Maria di Viggiù
risulta artiere alla Certosa di Chiaravalle nelperiodo
1686/1690.
GIUDICI Francesco Maria SC
Viggiù cit. 1768
A Torino in san Filippo Neri l'altar maggiore
con sei colonne tortili è sua opera realizzata tra il 1697
e il 1703.
A Roasio in san Maurizio L'altare maggiore in
marmi policromi, così come la balaustra, sono opera dello
scultore Francesco Maria Giudice di Viggiù che li
realizzò nel 1768. Nello stesso 1697 firma un contratto con
i Padri filippini per fornitura di colonne in marmo.
Nel 1714 Francesco Maria Giudice presta
garanzia in favore dei fratelli Solari, in questa occasione si
dichiara che il Giudice è originario del paese di
Viggiù, nello Stato di Milano.
Nel 1717 è lui stesso a sottoscrivere
un contratto per la fornitura di pezzi di alabastro per il
castello di Rivoli;
Nel 1718 firma un contratto con i confratelli
della SS. Trinità a Torino.
Nel 1691 due parroci di Trecate,
rappresentanti della chiesa parrocchiale e delComune, redigono un
istrumento per rinnovare l'altare maggiore, l'atto viene redatto
alla presenza di due marmorari milanesi: Carlo Gerolamo Calderari
e Francesco Maria Giudice, operanti anche alla fabbrica del duomo
di Milano.
A Salussola nel 1757 è eretto l' altare
maggiore in marmo costruito da Francesco Maria Giudice e Francesco
Maria Buzzi di Viggiù, abitanti a Vercelli.
GIUDICI Fedele ARCH
Varese cit. 1807
Componente della Commissione di pubblico
Ornato a Varese.
GIUDICI Fratelli ORN
???? cit. 1708-10
L'altare maggiore in marmo nero di Varenna
è stato costruito dai fratelli Giudici, insieme alle 3
Balaustre degli Altari, tra il 1708 e il 1710 nella collegiata
prepositurale di santo Stefano in Mezzana di Somma.
GIUDICI Galeazzo SC/ORN
Viggiù cit. 1607
Nel giugno 1607 gli commissionarono
cornicioni, fregi e ornamenti per la 14° cappella del Sacro
Monte sopra Varese.
GIUDICI Giacomo * SC
Viggiù op- 1737-40
Costruì l'altare e il tabernacolo della
chiesa di santo Stefano a Viggiù.
GIUDICI Gian Battista SC
Viggiù op. 1737/40
Autore del nuovo altare a santo Stefano di
Viggiù ( 1737/40); nel 1737 rinnovò il contorno
dell'ancona , il ciborio e i gradini dell'altare nella chiesa di
san Giovanni dell'Ospedale di Varese per 1600
£ire.
GIUDICI Giovan Maria* SC
Viggiù op. 1756/1804
Fece bassorilievi per la facciata del Duomo di
Milano , per palazzo Belgioioso e numerose statue un ville
private.
GIUDICI Ignazio SC
Viggiù 1750 -
Figlio di Bernardo e fratello di
Luigi.
Opera col fratello nella parrocchiale di
Casalnoceto.
GIUDICI Luigi SC
Viggiù cit. 1760-70
Figlio di Bernardo e fratello di
Ignazio.
Opera col fratello nella parrocchiale di
Casalnoceto.
GIUDICI Luigi SC
Saltrio??? cit. 11/5/1779
Si hanno ricevute per la fornitura alla chiesa
di Traffiume dell'altare in marmo col fratello
Bernardo.
GIUDICI Luigi ARCH
Viggiù cit.1804
IL 3/4/1804 si inizia la costruzione del
campanile per la chiesa di san Maurizio di Besano, il progetto
è di G.L. ed i lavori termineranno il
20/12/1808.
GIUDICI Pietro ORN
Saltrio cit. 1553
Nel 1505 è presente nel santuario di
Saronno. Nel 1515 un Pietro Giudici detto "il Cadorago" esegue la
statua della SS. Trinità. Nel 1553 si impegna a fornire 40
libbre di cornicione in pietra bianca per il Santuario di
Saronno.
GIUDICI Primo SC
Viggiù 4/1/1852 - Lodi
27/6/1905
Dopo lo studio a Brera si dedicò
prevalentemente ad opere comiteriali. Al Concorso Canonica vinse
1° premio con il gruppo scultoreo: Il leone di
Firenze.
Sua opera più nota il monumento allo
Paolo Gorini a Lodi,particolare curioso di quest'opera è la
tasca destra rovesciata: lo scienziato, che era sempre
estremamente generoso nei confronti di quei poveri che gli
chiedevano un aiuto, era solito uscire di casa con la tasca destra
rovesciata quando non aveva nulla da offrire.
Sue opere a Milano al Cimitero fra cui
l'edicola della famiglia Pierd'Houy. Pubbliche sculture aiGiardini
pubblici di Milano e la statua di Giuseppe Garibaldi a Casale
Monferrato del 1884.
GIUDICI Vespasiano SC
Viggiù citato 4 giugno
1583
Magistro Gio. Maria Sant'Elia stipula un
contratto con Vespasiano Giudici di Viggiù per
l'affidamento del figlio Guido per 4 anni affinché possa
apprendere l'arte dello scalpello.
GIULIANO da ARCH/IMPR
Varese citato 1477
Nel 1477 propose insieme ad altri la
costruzione del castello di Sasso Corbaro Bellinzona.
GIUSSANI Cristoforo PITT
Angera op. 1706-1727
Si distinse a Roma nel 1706 per aver ottenuto
un primo premio sotto il pontefice Clemente XI.
Dipinse in S. Bernardino alle Ossa e S.
Calogero (quadri perduti)
In Verbanus 5, Bonazzi, cita un Giussani
autore di affreschi nel 1726/7 al S. Monte di Arona e riporta una
lettera di Padre Bianchi che riferisce lo stato di avanzamento
degli stessi. ù
A Varallo Sesia nella parrocchiale vi è
un suo "Angelo custode e Dio padre" mentre ad Arona dipinse nel
1726-1727 S. Carlo Borromeo accolto in cielo dai Santi Ambrogio e
Simpliciano sulla volta della chiesa di S. Carlo
Nel Santuario della Santissima Trinità
di Cannobio,gli affreschi della volta vennero realizzati verso il
1725.
GIUSSANI Paolo INDORATORE
Angera cit. 1712
Collaborò con Bernardino Castelli
(vedi)
In
una lettera a Carlo IV Borromeo del 12 gennaio 1712 il padre,
l'indoratore Paolo
Giussani di Angera, scriveva: penso che saprà che mio
figlio pittore è
venutto ala patria e si
è casatto vicino a S.ta Maria Pedone per conseglio di
S.E. R.dissimo Mons.r
Patriarcha.
GLUSIANO Paolo
DORATORE
Angera fine 600
vedi Giussani
GONNELLA DECORATORE
Ghirla op.1864
Con il pittore Valtorta di Milano decora la
chiesa di san Giovanni Battista di Besano.
GRANDI PITT
Varese op. 1751
Dipinse la facciata dell' oratorio della
chiesa di santo Stefano a Viggiù.
GRANDI Giovanni Battista
PITT/QUAD
Bizzozero (Va) 1643-Bizzozzero
20/4/1718.
GRANDI Girolamo PITT/QUAD
Bizzozero 1658 - Milano 3/5/
1718.
In dizva sono considerati gemelli e nati nel
1638.
Esponenti di punta del quadraturismo lombardo
tra Sei e Settecento.
Le loro opere principali:
- eseguirono le riquadrature delle casse
dell'organo e della cantoria di S. Vittore (Varese).
- gli affreschi della cappella dedicata a
Gesù che sale al Pretorio del Sacro Monte di Varallo,
anteriori al 1671, e spettanti solo Giovan Battista
- nella distrutta chiesa di San Francesco a
Varese furono lungamente impegnati a partire dal 1677 (figure di
Federico Bianchi)
- al 1679 circa risalgono gli affreschi della
cappella con Gesù ricondotto davanti a Pilato ancora al
Sacro Monte di Varallo
- dal 1681 al 1693 a Milano, presso la
parrocchia di San Salvatore, Giovan Battista e Gerolamo impegnati
nella decorazione della cappella maggiore e del coro della chiesa
di Sant'Alessandro (il contratto è del 1683 e vi compare
solo il nome di Giovan Battista)
-Certosa di Calci presso Pisa
(1685)
- Sacro Monte di Orta (XIII cappella, con
Federico Bianchi)
-dal 1692 al '99 eseguirono l'architettura
dipinta alla XIII Cappella della discesa dello Spirito Santo, al
Sacro Monte di Varese.
- dal 1695 al 1698 risalgono gli interventi
nella volta della cappella dei Mercanti e in Palazzo Carignano a
Torino.
- dal 1700 al 1702 lavorarono nella cupola di
Santa Maria della Croce a Crema
- nel 1704 affreschi palazzo Litta Modigliani
e nella parrocchiale a Biumo Inferiore
- nel 1715 in Milano presso S. Maria della
Fontana, S. Calimero, nell'oratorio dell'Angelo Custode al S.
Sepolcro e nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
- Livorno, Torino, Bologna, Monza sono altri
dei luoghi in cui furono attivi.
- altre opere sono conservate nella sagrestia
di S. Barnaba a Milano, nelle chiese di S. Maria del Carrobiolo a
Monza e di S. Francesco a Saronno.
Ricordiamo anche interventi a Varese l' ornato
della casa di via Vetera a Varese ( ex Convento ), una edicola in
sant'Antonio, i prospetti architettonici e figure nella chiesa di
san Francesco a Biumo superiore, a Casbeno presso
Villa
Recalcati l'ultima opera dei due fratelli
Grandi, pittori varesini morti nel 1718, fu la
"sala in Casbeno del Sig. Marchese Gabrio Recalcato" ( Adamollo
).
GRANDI Giuseppe Domenico
SC/PITT/INC
Ganna 17/10/1843 - Ganna
30/11/1894
Scultore di profonda sensibilità e
notissimo a suoi tempi nonché amicissimo di Giuseppe Rovani
( ambedue originali nella vita e originali nell'arte ), si
dedicò anche all'incisione e alla pittura. Fu il primo a
tentare l'acquaforte " monotipica "Dopo un breve apprendistato a
Viggiù, lavorò con i marmisti di Brera sotto Lorenzo
Vela.
Fu collaboratore del Tabacchi a Torino fino al
1869 e successivamente influenzò Troubetzkoi, Rosso e
Bistolfi. Fondeva da sè i suoi bronzi come i grandi del
passato.
Sue opere Ulisse a Brera suo primo premio
accademico
- vari bronzi alla GAM ( Cesare
Beccaria,Edera, figura femminile, tumulo recente, il maresciallo
Ney )
- monumento a Cesare Beccaria nella piazza
omonima a Milano del 1870
- monumento alle 5 Giornate inaugurato nel
1895
- al cimitero monumentale di
Milano
- una serie di 12 acqueforti con ritratti tra
cui quelli di Enrico Cairoli, di Tranquillo Cremona considerate
tra le più belle incisioni lombarde del tempo.
GRASSI Florindo * PITT
Maccagno ??? 26/11/1871 -
30/12/1918
da controllare
GRIFFI Corrado* INT/SC
Varese se. XV°
A lui è attribuita <
l'Addolorata> , trittico ligneo che si trova in san Vittore a
Varese(dizva)
Recentemente è stata attribuita a
ANDREA RETONDI da Saronno ( vedi ), conosciuto anche come Andrea
da Milano,vale la pena di ricordare il nominativo per ulteriori
ricerche.
GRITTI Ernesto ARCH
Induno Olona cit. 1891
Si trasferì a Tucuman ove
realizzò numerose costruzioni e partecipò a numerose
attività della collettività italiana
locale.
GRIFFI Lodovico SC/ORN
Varese op.1582-1609
Il Morigia nel 1603 descrive il santuario di
Locarno, Madonna del Sasso < oggidì ampliata e ornata
con stucchi et oro sotto sotto la principale cura d'un frate che
da altre fonti risulterebbe essere il varesino padre Lodovico
Griffi che governò la fabbrica per 27anni>
GRITTI Francesco SC
Saronno cit.1874
Lavorò nel presbiterio a
Cislago.
GROSSI Luigi FOTOGRAFO
Varese 5/4/1779 - Varese
13/11/1846
Famoso personaggio bosino, medico, scrittore,
esperto di agricoltura . Nel suo diario annota < 1842 - Appena
i giornali francesi fecero cenno di fotografia e della scoperta di
Daguerre, che il Dott. Luigi Grossi, dietro quelle semplici
indicazioni, senza alcun modello, si fabbricò un
Daguerrotipo col quale ottenne vedute, paesaggi e caseggiati assai
sorprendenti. In quest' anno poi, con un piccolo e più
perfezionato apparecchio ottenne meravigliosi ritratti in pochi
minuti secondi; né limitossi a ciò soltanto, ma
valendosi dell' apparato galvano-plastico ebbe la soddisfazione di
avere mercé di quello contro-prove assai soddisfacenti, ed
ai primi di maggio scoperse il modo di dare alle dette copie una
forza e vigore tanto sorprendente, da superare di gran lunga li
stessi modelli. Veggasi intorno a ciò l' articolo inserito
nella Biblioteca Italiana di Scienze lettere ed
arti.>
Pubblicò i suoi esperimenti sul
Giornale dell' I. R. Istituto Lombardo di scienze, lettere e arti
(1842 lug, Volume 4, Fascicolo 11) un articolo sui <Ritratti
daguerrotipi >.
GUARNERIO Pietro SC
Laveno 1842 - Milano 1881
Conseguì ne 1864 il premio Canonica a
Brera con la composizione in gesso < piedestallo per un
monumento a Dante >
La Bessone cita varie sue opere senza
indicarne la collocazione. Zanzi lo dice nato a Lavena e ne
traccia un simpatico ritratto bohémienne e ci conferma che
espose a Filadelfia, USA, una statua di Washington.
Molte sue opere sono custodite in USA.
Studiandolo potremmo fare delle piacevoli scoperte.
GUAZZONI Guglielmo ING/ARCH
Gallarate 1852 - Busto Arsizio
1921
Fu ingegnere comunale a
Castellanza.
Più che per i progetti per
l'architettura civile viene ricordato per la progettazione di
numerosi stabili industriali a Busto Arsizio di spiccato gusto
liberty ( Castiglioni, Marcora, Airoldi e Pozzi , ecc ). Ebbe
studio con il Gambini.
GUGLIELMO da AFF/PITT
Montegrino cit. 1488 -1520
Attivo nel Luinese tra la fine del XV e
l'inizio del XVI secolo influenzato da Galdino e da poco
riscoperto.
Fu attivo ache nel Locarnese.
- nella chiesa di Montegrino esiste un suo
affresco datato 1488
altre sue opere :
- nella chiesa di san Biagio a Voldomino
1503
- del 1517 è la rappresentazione della
Madonna col Bambino nella chiesa dedicata alla Madonna della Neve
a Ligurno a Portovaltravaglia
-nella collegiata di San Vittore di Brezzo di
Bedero
- affreschi della chiesa, oggi scomparsa, di
S. Donnino a Roggiano (esiste il il contratto del 1520 con cui
Guglielmo si impegnava in tal senso con i committenti del
lavoro).
Il Tettamanti, gli attribuisce anche il ciclo
pittorico della collegiata di San Vittore a Brezzo di
Bedero.
GUGLIELMO da PITT
Varese seconda metà
400
Figlio di Martino da Varese operoso a
Bellinzona.
GUIDO da SC*
Varese op. 1248/50
Da un'iscrizione sappiamo che operò al
pulpito della chiesa di san Bartolomeo a Pistoia.
A lui sono attribuite un'architrave in san
Pietro Somaldi a Lucca ( il Cristo tra san Pietro e san Paolo ) ed
alcune sculture nel battistero di Pisa.
GUIDO ( Guidone ) da * ARCH
Velate cit. 1061
Il nome ci viene tramandato da in un documento
di permuta di terreni attuata con Landolfo nel 1061, il documento
è conservato nell'archivio di san Vittore a
Varese.
GUNELLA Egidio SC
Viggiù 1864-1934
Scultore residente a Sondrio ed autore del
Monumento ai Caduti ,eretto nel 1920 in commemorazione dei caduti
della Prima Guerra Mondiale a Talamona.
Altra sua opera nel Cimitero talamonese
è il monumento funebre del pittore Gavazzeni. Anche a
Bormio esiste un monumento in memoria della Prima Guerra
Mondiale.
GUSSONI Francesco SC/ARCH
GUSSONI Carlo
Elia SC/ARCH
Viggiù cit.
1823-1840
Nel 1823 Francesco, probabilment efiglio o
fratello di Carlo Elia, visita con due fabbricieri di san Vittore
le cave di Oria per acquistare marmi per la facciata di san
Vittore di Intra. Nel 1824 a Carlo Elia è liquidato per dei
capitelli per la stessa chiesa.
Verso il 1840 il cimitero, che occupava allora
soltanto la parte nord dell'appezzamento, quello che confina con
la strada che porta a Rancate (via Avv. Michele Roggia), era
ancora privo di cancello d'entrata ("ul restell"). Il disegno
presentato dal fabbro non convinse la municipalità la
quale, stizzita per le lungaggini dell'artigiano ligornettese si
rivolse a un disegnatore di Viggiù, il signor Gussoni,
erano quasi tutti scalpellini e marmisti i Gussoni di
Viggiù - il quale presentò all'esecutivo di
Ligornetto un progetto che piacque.
Scultori viggiutesi nel Duomo di
Milano
GIUDICI Giovanni 1794/98
statue e sculture
Ornatisti- quadratori viggiutesi
nel Duomo di Milano
GIUDICI Antonio 1796/97
GIUDICI Carlo 1848/88
GIUDICI Gerolamo1752/54
GIUDICI Luigi 1808/10
GIUDICI Luigi 1838/41
non sono da repertoriare
GIO(V)ANNINI Fratelli
PITT/AFF
Antonio e Giacomo noti 1722 -
1770
Sempre condiderati varesini, ma di origine
emiliana
Marliani, la maggior fonte ci
tramanda:
- 1756 terminate le pitture della chiesa di
san Carlo ( ? ) e il Sancta Santorum fu colorito da Giacomo
Ant.° fratelli Giovanini
- 1770 nell'oratorio di san Domenico le
architetture ( quadature ) della chiesa de' fratelli Giovanini di
Varese
- sempre nel 1770 li troviamo attivi in san
Rocco, santa Teresa a Biumo Inferiore e san Francesco oltre che
nella Madonnina in Prato.
GIANI Bernardino PITT
Ponte Tresa CH 23/11/1823
op.1848
E' svizzero. Professore di disegno a
Lugano.
Eseguì un ritratto di Garibaldi nel
1848.
______________
JACOPINI Giancarlo ( o Giuseppe )
CERAMISTA
Gallarate??? cit. 1906/11
Alcuni suoi piatti da parete in stile Liberty
al Museo della Ceramica a Laveno Mombello.
JACOPINO da SC/ARC
Tradate (1370/80) op.
1401-1440
Dal 1401 al 1425 fu attivo in posizione di
assoluta prevalenza nella fabbrica del Duomo di Milano. <
Straordinario virtuoso che avviluppa le sue immagini, pur
fisionicamente caratterizzate, in panneggi dalle complicatissime e
impeccabili cadenze gotiche>.
Il 12/1/1415 l'amministratore del Duomo di
Mantova scriveva che aveva molta abilità e ingegno nello
scolpire figure umane e d'animali e lo nominava scultore a vita
del duomo e chiedeva di cercarlo per " l'immenso mondo
".
Il figlio Samuele , amico del Mantegna, fu
pregevole scultore.
Si occupò anche di architettura e nella
disputa per la copertura del Duomo riuscì a far trionfare
il suo sistemain per la copertura da dare alla
fabbrica.
Sue opere in Milano:
- uomo nudo, 1404, abside del
duomo
- padre eterno, nel coro in alto nel
duomo
- Martio V°, 1424, seconda campata del
duomo
- san Rocco, san Galdino, Alessandro V, san
Bartolomeo, atribuite, all'esterno del transetto sinistro del
duomo
- testa di cane, museo del duomo
- gesso del monumento a Martino V°, museo
del duomo
- bassorilievo Adorazione dei Pastori,
attribuito, sant'Ambrogio a Milano
- Madonna con Bambino, attribuito, museo
Castello Sforzesco
- lastra tombale arcivescovo Gabriele Sforza,
santa Maria Incoronta, Milano,attribuito,
- mausoleo Torelli, sant'Eustorgio,
Milano
- monumento funebre a Pietro Torelli,
sant'Eustorgio, Milano
- coperchio sarcofago di A. Folperti, Musei
Civici Pavia
JACOPINO da PITT
Velare metà 400
Suo un affresco con i - Funerali della Vergine
- in santa Maria in Selva a Locarno.
JARDINI Paolo ING/ARC
Marchirolo cit. 1889
Progettò il lavatoio di Magnano a
Marchirolo nel 1889.
JARDINI Vittorio PITT
Ghirla 9/9/1862 Bergamo
13/7/1944
In una comunicazione personale del 18/12/1983
don Frecchiami affermava:
J.V. Emanuele nato 11/8/1862 e che sapeva di
sue opere a Bergamo e Racconigi.
Autodidatta, laureatosi ed entrato i
magistratura fu sempre attratto dall'arte. Coltivò
soprattutto l'acquarello riproducendo fiori e nature morte con
finezze coloristiche non comuni.
JEMOLI Giosuè
PITT/AFF
Vergobbio fine '800
Affrescò la parrocchiale di
Duno.
JEMOLI Giovan Battista
PITT/AFF
Gemonio cit. 1825
Affrescatore" Gio. Batta. Jemoli s'obbliga
colla mano d'opera a dipingere la Cantoria e la cassa d'organo ".
in san Rocco a Gemonio nel 1825. Giovan Battista Jemoli, oltre che
artista era anche colui che aveva il compito di controllare la
costruzione dell'organo l'ottemperanza del contratto, in quanto
agente comunale e tesoriere.
JUCKER Carlo Alberto*
PITT/SCUL
FagnanoOlona 1893 -
11/2/1983
Di nobile famiglia milanese, visse isolato in
quanto sordo-muto. Conosciuto come pittore, filosofo ed esageta di
sacra scrittura. Dipinse e scrisse moltissimo.
Nel suo libro < In principio creavit Deus
caelum et terram> compaiono sedici riproduzioni di sue
opere.