Socio di Giovanni Franzetti, la società sarà sciolta nel
1841. Loro opere a:
- Campagnano
- Bosco Valtravaglia
- Brenta
- San Martino Vignone
- Cunardo
Da solo opera a :
- S. Bernardino Verbano
- Caravate, dove si nota la presenza dei figli
Giuseppe Antonio e Tobia
- Losone CH con 2 organi
- Ronco sopra Ascona
ARIOLI
Fioravante* PITT Laveno M. 16/12/1890
-
Studiò a Brera con Tallone; con Mentessi e Bicchi
approfondì l' arte dell' affresco.
Esordì alla Permanente del 1916, successivamente affiancò
Bicchi negli affreschi della Biblioteca di Grimello di Canzo. Dipinse
alla maniera classica del 400 toscano. La sua prima mostra fu a
Milano nel 1934. Eseguì mosaici, vetrate per chiese di
Milano, Piacenza e Monza. Fu un abile ritrattista. Nativo del lago la
sua pittura ne é una chiara espressione.
Sue opere a Milano, Roma, Genova e Piacenza ed in città del Sud
America ( personale a Montevideo )
BALESTRA
P Mesenzana
???
Frigerio nel 1984 mi segnalava che aveva trovato un indicazione su tale
pittore. Non
sono a conoscenza se abbia poi approfondito le ricerche o sia lo stesso
di cui sotto.
BALDASSARRE da
AFF Creppa (Creva )
cit 1440
Abitante a Varese, lasciò affreschi firmati a Croglio ( CH )
BAROGGI Eugenio*
PITT Maccagno???
cit. 1893
Nel 1839 rinnova le pitture della chiesa di Graglio VA.
BAROGGI Pietro
Maria* STUC Maccagno
op. 1733
Autore dei pannelli a stucco policromo degli altari della Parrocchiale
di San Materno a
Maccagno e di altre nei dintorni. Probabilmente iniziatore di una “
bottega “.
Si ricorda la " Vergine del Rosario " presso la chiesa di San Gottardo
alla Rasa di Varese.
A Caravate esisteva un oratorio con un suo quadro raffigurante la B.V.
con Sant' Agostino. Dipinse una Madonna di Caravaggio firmata il 3
maggio 1862 nella cappellina in località <paradis di can>
a Bosco
BARONI Giovanni *
AFF/ORN Bosco Valtravaglia
cit. 1866-1887
Si ricordano alcuni affreschi e fu anche ornatista su smalto e
porcellane.
Nel 1866 affrescò la < Madonna Addolorata > nella
cappellina del cimitero di Bosco. Nel 1887 si ricorda un affresco in
località Sorti sempre a Bosco Valtravaglia. Nel 1931 ( forse un
discendente) restaura a Bosco la cappellina in località Garzelle.
BELLONI Angelo Maria
ARCH Germignaga
cir. 1804
Disegna i candelieri in rame argentato per Vira ( CH ).
BELLONI Antonio
ING Luino 1821 - Cremona ??
Suoi i progetti, non attuati, per il cimitero di Portovaltravaglia e
per la sistemazione di piazza Libertà a Luino . Lavorò a
Como, Milano e Cremona.
BESOZZI Giovan
Battista INT Angera
cit. 1688
Nella Parrocchiale santa Maria Assunta di Angera scolpì il
pulpito in legno nel 1688, le cronache del tempo gli attribuirono un
valore di 750 £. Anche il coro è di sua produzione. Le
sculture lignee del presbiterio a destra dell’altare, rappresentanti la
Madonna Assunta e San Gregorio, Sant’Ambrogio, San Gerolamo,
Sant’Agostino e del coro rappresentanti i dodici apostoli sono solo
attribuite.
BESOZZI Giovan
Battista* INT Besozzo
cit. primi ‘600
Suo un Crocifisso in legno policromo nella cappella del Battistero a
Besozzo.
Potrebbe essere l’omonimo nato ad Angera, citato nel 1688.
BESOZZI Giuseppe
ARCH Sesto Calende
???
Citato dal Martinola nel 19° secolo.
Martinola g., Spigolando nell’ Archivio di stato di Bellinzona:
cita il pittore Ignazio Appiani di Porto Ceresio; l’architetto
Giuseppe Besozzi di Sesto Calende.
Fu un assertore dello stile Liberty. Ecclettico ritrattista,
disegnatore di moda, designer di utensili, progettista. Si iscrive nel
1888 al Regio Istituto Tecnico Superiore (poi Politecnico) di Milano,
dove segue i primi tre corsi della Facoltà di Ingegneria;
interrompe gli studi e inizia a lavorare presso uno studio di
ingegneria a Saronno e poi presso la Deputazione Provinciale di Como.
Durante la Prima Guerra Mondiale si occupa di costruzioni meccaniche e
dal 1919 al 1949 lavora presso le Officine Meccaniche Fauser di Novara.
Progetta edifici, ville, monumenti funebri di gusto eclettico
soprattutto a Laveno e Mombello sul Lago Maggiore, tra cui il prospetto
della chiesa parrocchiale di Santo Stefano (1908), i monumenti funebri
Prestini e Marzetta (1920-25), i rifacimenti dell'Albergo del Moro e
della Casa Poroli-Stevenazzi (1925-26), il Villino Gasparini (1931) e
la Casa Marzetta (1933-34). Partecipa, inoltre, ai concorsi per il
Cimitero di Chiasso (1907, primo premio), per il Brefotrofio di Como
(nel 1917, premiato), per il Monumento ai Caduti a Intra (1920), per
una scuola a La Spezia (1920-21). Ideò e progettò
l’albergo Moro di Laveno. Presso l’Archivio di Stato di Varese sono
presenti carteggi, disegni, schizzi, progetti riguardanti monumenti e
altre opere del progettista.
BESOZZO Ambrogio
PIT Besozzo
cit. 1698
Dipinse nel 1698, con altri, gli ovati della pianeta della statua
d'argento di Sant' Ambrogio, conservata ne Duomo di Milano.
BINI Carlo*
PITT Angera 1873 - Arona 1955
Pittore figurativoche amava riprodurre i fiori.
BOLOGNINI Francesco
Ausano*PITT/DEC Veddo di Maccagno 28/9/1812 Veddo
30/12/1897
Nipote del famoso architetto Ferdinando Caronesi.
In case private si trovano sue buone decorazioni , raggiunse una
discreta fama a Torino dove lavorò a lungo. Con il fratello
Giovanni fu autore degli affreschi nella cappella di san
Nicolò in san Materno a Maccagno.
BOLOGNINI Giovanni
PITT/DEC Veddo di Maccagno
op. 1844??
Con Francesco Bolognini fu autore degli affreschi nella cappella di san
Nicolò in san Materno a Maccagno. Questa cappella fu costruita
nel 1844
BOSCETTI Michele
* ARCH Campagnano di
Maccagno cit. 1769
A Maccagno < si è dato .... per ingrandire la facciata
rustica di san Materno, giusta il disegno del sig. Michele Boscetti di
Campagnano approvata dal sig. Gaspare Catenazzi di Lozzo>.
CALDERONE
Marc’Antonio* PITT Germignaga
cit 1713
Sacerdote, canonico di Bedero, citato nel 1713; sono di sua mano le
sette pitture ad olio raffiguranti i «Dolori della
Vergine>> nella cappella della B. Vergine Addolorata in S.
Materno di Maccagno oltre all’ Immacolata.
CAMPAGNANI Giacinto
ING Germignaga 1872- 1937
Figlio di Giuseppe, fu attivissimo in tutta la zona natia. Tra le sue
opere:
- ampliamento dell’Ospedale di Luino
- casa Galli in via Battisti
- sopralzo ala di palazzo Crivelli, sede della
Banca
- a Porto e dintorni numerosi villini
- la Cooperativa di Musadino
- il municipio-teatro di Cassano Valcuvia.
CAMPAGNANI Giuseppe
ING Germignaga 1842- 1915
Fu socio di una importante Impresa edile di fine ottocento : la
Antonelli-Campagnani & C.. Suo il palazzo Municipale, poi albergo
Impero, a Germignaga.
CANTU’ Angelo
AFF/PITT Colmegna
cit 1909
Affrescò con simboli e medaglioni san Martino e Barnaba a
Montevisco.
CAPPIA Carlo Maria*
SC Cuvio
op. 1786
Eseguì nella Cappella dell’Immacolata di Cuvio i due rilievi in
stucco < l’adorazione dei pastori > e < la presentazione di
Gesù al tempio > probabilmente con il figlio Giuseppe.
Ciò è confermato dalla scritta < Carlo Maria Capia
fece 1786 / Giuseppe Capia suo figlio scolpì ristalò>.
Una successiva scritta afferma che il restauro dell’ambiente fu opera
di Fortunato Cappia nel 1920, forse un discendente).
CAPPIA Giuseppe* SC Cuvio
op. 1768- 1798
L’interno dalla abbazia della chiesa della abbazia di Lucedio è
stato abbellito con decorazioni in stucco dall’artista , che
entrò nel cantiere nel 1768: egli impiegò un anno per
completare le finissime decorazioni sia delle pareti interne sia del
portico esterno.
Operò col padre restaurò sue opere, come detto sopra.
Compare per la prima volta nel 1840.
Opera a :
- Cadero di Veddasca
- nel Duomo di Como
- a Morbegno
- Viconago
- Cavallasca
- Olgiate Comasco
- Tremezzo
- Ardena
- Germignaga
- Olcio
- Breccia
- Albaredo
- Luino
- Tronzano
CARNOVALI Giovanni
vedi Piccio
CARONESI
Ferdinando* ARCH/ING Veddo di Maccagno 11/10/1794 - Torino
1842
È uno degli artisti misconosciuti nati nel Varesotto: fu uno dei
più alti
rappresentanti dello stile neoclassico a Torino e Stati Sabaudi. Le sue
maggiori opere sono:
- chiesa parrocchiale di Cavalere, sua prima opera,
- chiesa di S. Vittore a Cannobbio,
- nel 1835 vince il concorso, bandito dal comune di Torino, per la
facciata della chiesa di San Carlo (la sua più famosa opera)
- disegna la colonna portante la statua della Vergine collocata in
piazza Consolata a Torino
- progetta il palazzo d'Agennes a Torino;progetta un'ala del mercato
coperto di Chambery
- disegna il palazzo del seminario all'isola di S. Giulio d'Orta
- a Maccagno disegnò la cappella dedicata a S. Nicola di
Tolentino.
- seminario arcivescovile di Vercelli, 1842/5
- campanile di san Rocco a Bedero
- la facciata di san Vittore a Curiglia
Morì a Torino a soli 48 anni. Il Giampaolo studiò e
divulgò la sua opera in varie occasioni, in particolare in RSS,
II, anno 1939, illustra i rapporti che ebbe col paese natio, ove
tornava spesso e dove viveva la moglie.
CASNEDI Raffaele*
PITT Runo 24/9/1822 Milano 29/12/1892
Destinato dal padre alla professione di albergatore poiché a
Milano, i genitori gestivano l'albergo S. Marco in via del Pesce,
riuscì ad iscriversi a Brera, dove rimase praticamente per tutta
la vita. Come allievo dal 1840 al 1850 e come insegnante dal 1860 in
poi. Dal 1851 al 1856 visse a Roma avendo vinto il pensionato. Nel 1862
collabora col Bertini per dipingere «Le Atellane» sul
sipario della Scala. Nel 1879 fu decorato con la Croce della Corona
d’Italia. Fu ottimo pittore accademico pur vivendo con i macchiaioli.
Su dedicò all’affresco, principalmente religioso come nella
chiesa di san Pietro a Novara al seguito del Sogni, alla parrocchiale
di Rho. Nel Lazio a san Biagio a Palombara e santa Maria sopra
Minerva. Altre opere nelle chiese di san Antonio di Valmadrera, san
Giovanni Battista di Asso e san Pietro e Marcellino a Besana
Brianza. Altri affreschi si trovano nell’oratorio di villa Carlotta a
Tremezzo. Opere civili sono nella lunetta ( mosaico) della Galleria di
Milano e , distrutti, nell’abbattuta Stazione Centrale di Milano
oltre che nel municipio di Vertana. Nel 1862 con Bertini
disegnò il sipario della Scala. A Luino nella chiesa di
san Pietro e Paolo sono suoi i 4 Evangelisti nei pennacchi della
cupola. G.B. Reggiori, nel 1911 gli ha dedicato un libro edito da
Nicola a Varese.
CATENAZZI
Pietro SC/LAP Tronzano
prima metà 800
Lapicida nel Locarnese.
CATENAZZI
Gaspare SC Lozzo
op. 1764
Approva il progetto per la ricostruzione della parrocchiale di Maccagno
Superiore approntato da Michele Boschetti, fu poi impegnato alla
risoluzione del secolare problema del tiburio del Duomo di Pavia.
Fu esecutore di alcune opere di Luigi Cassani come la chiesa della
Trinità a Casteggio.
CERINI Giuseppe
* SC Arcumeggia
27/6/ 1862 -Torino 30/6/1935
A undici anni suo primo apprendistato fu a Vergobbio da un marmista del
luogo, per due anni, successivamente si reca a Milano lavorando
nel campo dell'edilizia, assunto alla fine dal cavalier Pelitti di
Ganna, proprietario di un grande studio di decorazioni artistiche.
Frequenta anche con profitto corsi presso l'Accademia di Brera, qui si
perfeziona nel disegno meritando due medaglie di bronzo.
A diciannove anni si reca per un periodo di sei mesi in Svizzera, a
Ginevra ove sembra abbia frequentato un corso di ornato.
Si sposta a Torino, una prima volta, quindi in Sardegna, a Cagliari.
Qui é responsabile di uno studio dello scultore valsesiano
Giuseppe Sartorio,artista attivo nella produzione di monumenti
funebri e commemorativi .
Successivamente, verso il 1885, prese dimora a Torino ove dimorava lo
scultore Odoardo Tabacchi del quale divenne collaboratore.
Frequentò, negli anni 1888-91 i corsi all'Accademia
Albertina
A Torino apre un o studio e inizia a lavorare in proprio,
presenta lavori alle esposizioni che la "Società Promotrice di
Belle Arti in Torino" tra il 1888 ed il 1902.
Contemporaneamente partecipa a concorsi ottenendo importanti incarichi
come, nel 1898, quello per il monumento al colonnello Galliano a Ceva e
nella stessa città realizza le targhe commemorative per il
tenente di vascello Carlotto, martire in Cina, e per il drammaturgo
conte Marenco, entrambi di Ceva, ed anche il monumento ai caduti della
prima guerra mondiale, monumento andato distrutto nell'alluvione del
1994.
Stabilitosi definitivamente a Torino, sposa Angiolina Chialando,
torinese e più giovane di lui di circa vent'anni, dalla quale ha
un unico figlio, Teresio che poi, diplomatosi ragioniere, si
dedicherà ad attività commerciali.
Il suo lavoro lo vede impegnato in numerose produzioni funerarie,
commemorative e religiose che arricchiscono il patrimonio artistico di
Torino e del Piemonte. Alcuni suoi lavori attraversano le frontiere per
la Francia e la Svizzera.
Sue opere vanno a Buones Aires, dove si reca con il fratello Giacomo;
quest'ultimo si ferma lì per due anni quale insegnante di
lavorazione del marmo all'accademia di quella città.
Nel 1904 Cerini è nominato cavaliere della Corona d'Italia
dal Re Vittorio Emanuele III.
In Piemonte le opere funerarie del Cerini sono numerose: la maggior
parte si trova nel cimitero generale di Torino, ma anche a Bra dove,
oltre al monumento per Boglione , vi sono diversi suoi lavori. Numerosi
anche i monumenti commemorativi di importanza come quello per il
cardinal Delle Lanze a S.Benigno Canavese, o quello di s.
Giovanni nel Duomo di Barge, nel cuneese. Realizza lo splendido e
imponente complesso "Cristo ed i Profeti" della chiesa di Gesù'
Nazareno, nonché' quello degli angeli in bronzo di S. Alfonso ed
il don Bosco in San Gioacchino.
Sue opere in zona;
- il monumento ai caduti di Caravate con
bassorilievi in bronzo su un obelisco
commemorativo in pietra,
- la lapide bronzea a ricordo di Domenico
Adamoli e Lucia Prinetti al municipio di
Besozzo,
- la targa col busto bronzeo all'ingegnere
Enrico Peregrini a Cuvio
- la lapide commemorativa a ricordo del
caduto gemoniese Carlo Francesco Bianchi,
caduto a Sidi Garbàa durante la guerra
d'Africa,
- il monumento ai caduti ad Arcumeggia del
1923.
Poi le sculture cimiteriali di Arcumeggia, Besozzo, Cittiglio, Cuvio e
Duno.
Di rilievo è ad Arcumeggia la suggestiva cappella di
famiglia dello stesso Cerini
Non abbiamo notizia di collaboratori o discepoli del Cerini, unicamente
sappiamo che con lui lavorò sempre il fratello Giacomo e quindi
il nipote Giovanni Vidini, figlio di una sorella, che si era trasferito
giovanissimo presso di lui a Torino .
Sue opere si ritrovano dunque oltre che nella natia Arcumeggia (
numerosi gessi preparatori sono conservati nel cortile della sua casa
natale tra cui spicca il ritratto dei genitori), anche a Besozzo,
Casalzuigno, Cittiglio, Cuvio, Duno e Gemonio.
Autore della lapide ai coniugi Adamoli a Besozzo. Suo il monumento al
generale Galliano a Ceva.
CESARE da Sesto*
PITT Sesto Calende 1477 - Milano 1523
Lo si considera allievo di Leonardo e fu influenzato, visitando Roma da
Raffaello. Notevole la parte paesaggistica dei suoi quadri.
I primi documenti che lo riguardano risalgono al 1508, con pagamenti
per la decorazione (perduta) di un ambiente del Palazzo Vaticano a
Roma, per conto di Giulio II. A questi anni risalgono probabilmente una
lunetta con una Madonna con Bambino affrescata nel convento di
Sant'Onofrio sul Gianicolo e alcune pitture recentemente rintracciate
nella chiesa di Campagnano Romano. Verso il 1513 si trasferì in
Sicilia e dipinse un'importante pala d'altare per la chiesa di S.
Giorgio dei Genovesi (oggi a San Francisco, De Young Museum).
Trasferitosi poi a Napoli, realizzò nel 1515 un
monumentale polittico per l'abbazia di Cava dei Tirreni. Tornato a
Milano, eseguì, assieme a Bernardino Bernazzano uno dei suoi
capolavori, il Battesimo di Cristo oggi in collezione Gallarati Scotti.
In questi anni realizzò una serie di tavole che raggiunsero una
certa fortuna fra i collezionisti milanesi dei decenni successivi: un
S. Girolamo (oggi a Southampton), una Salomè, che fu
dell'imperatore Rodolfo II(oggi al Kunsthistorisches di Vienna), e la
cosiddetta Madonna del Bassorilievo (oggi all'Hermitage), testimoniata
sempre nel palazzo Visconti.
Va segnalato, nel 1517, il suo ritorno a Messina, dove dipinse la sua
opera più celebre, l'Adorazione dei Magi per la chiesa
dell'Annunciata dei Catalani (oggi a Napoli, Capodimonte), che divenne
un modello da imitare per molti artisti del meridione.
Tornato in patria, cominciò a dipingere il polittico di S. Rocco
(oggi alla pinacoteca del Castello Sforzesco), una delle sue opere
più celebrate dalle fonti per aver riunito in un solo dipinto le
maniere di Leonardo e Raffaello (il pannello centrale è ispirato
alla Madonna di Foligno), lasciato incompiuto per il sopraggiungere
della morte prematuramente.
Sue opere a Milano( Brera - Castello - Poldi Pezzoli - Ambrosiana),
Bergamo,Lodi, Napoli, Torino, Brighton, Digione, Madrid,
Monaco,Pietroburgo,Southampton,
Vaticano,Vienna.
CLERICI Andrea
dei* PITT Maccagno Superiore
cit. 1534
Ha lasciato nel suo paese un affresco datato 1534 eseguito su
commissione del sarto Beltramo da Fiore di Maccagno superiore.
Fratello di Silvio. Fu caporeparto presso la SCI di Laveno ma oltre che
pittore su ceramica si distinse nella pittura ad olio e all’
acquarello. Da pensionato costituì il reparto decorazione della
Nuova Verbano a Rosario di Santa Fè in Argentina.
DE AMBROSIS
Silvio CERAMISTA Laveno Mombello
attivo primi 900
Fratello di Piero, fu decoratore alla SCI.
DE BERNARDI
Domenico* PITT Besozzo 21/2/1892- 13/7/1963
Avviato agli studi di ingegneria li abbandonò per
dedicarsi all’arte come autodidatta. Nel 1911 tenne una personale a
Ganna e successivamente venne invitato a nel 1920 alla Biennale di
Venezia con il quadro < nebbia > e alla quadriennale d
Roma.
Nel 1939 alla Universale di New York ottenne il premio Wilson. Espose
in molte città, ottenendo premi e medaglie.
Ha coltivato, co n notevoli risultati la litografia.
Sue opere le possiamo trovare nelle Gallerie di arte moderna di
Roma, Torino, Milano, Latina, Monaco di Baviera e Barcellona. ill museo
di Sofia conserva un suo < Inverno >.
Fondamentali i cataloghi delle sue retrospettive a Varese e Besozzo.
DEL BARBERIO Agostino SCALPELLINO Azzio
op. 1723-39
Operò a villa della Porta a Zuigno.
DE TOMMASI Attilio*
AFF Cassano Valcuvia 11/11/1889- 23/10/1964
Frequentò Brera e la Scuola del Castello Sforzesco dove fu
premiato per un < autoritratto > e per un < Lago di Ganna
>. Prevalentemente affreschista operò in diverse chiese
soprattutto nella Francia dell’ Est. Sue esposizioni a Basilea,
Belfort, Varese.
DOMINICO
SC?? Lago Maggiore
cit. 1491
Un <M. Dominico del lagho magiore di lumbardia> nel 1491 presta
la usa opera alla Certosa di Pisa.
FELLI Esterino
SC Vergobbio
Autore di un reliquario a Duno
FELLI
Vittorino PITT Vergobbio
primi ‘900
Suoi affreschi a Duno
FRANZETTI Giovanni
ORGANARO Gemonio 26/12/1802 -
Socio di Ferdinando Arioli , la società sarà sciolta nel
1841. Loro opere a:
- Campagnano
- Bosco Valtravaglia
- Brente
- San Martino Vignone
- Cunardo
Da solo opera prevalentemente come manutentore, ma posa un organo
verso il 1860 a La Roche- sur Foron in Savoia.
FURRER Andrea*
PITT Besozzo 4/2/1890- 1952
Studiò a Brera,allievo del Piatti e del Grandi. Espose alla
Promotrice di Torino un paesaggio nel 1928, tenne una personale a
Legnano . Partecipò alle Primaverili di Milano nel 1927 e 28 ed
alle Sindacali di Como e a diverse mostre a Legnano
Fu detto “ il grande prealpino “ per i suoi paesaggi, sulla scia
di De Bernardi.
Sue opere , affreschi e decorazioni, si trovano in numerose chiese del
varesotto soprattutto a Besozzo e in Valcuvia.
Molte opere presso i discendenti sono illustrate al sito :
http://www.eraproject.it/credit/index.htm
GANDOLLA Santino
SC Luino???
metà 800
Esegue lo sbozzo per il monumento di Garibaldi a Luino
GIACOMO da
COSTRUTTORE Tronzano
op. 1630
Edificò la chiesa di Rosano.
GIOVANNI da
MINIATORE Leggiuno
op. 1325/7
Realizzò un messale ambrosiano conservato all’Ambrosina, per
conto di Roberto Visconti, arcivescovo di Milano dal 1354 al 1361 ora
all’Ambrosiana
GIOVANNI di*
PITT Valtravaglia
sec.XIV-XV°
Pittore di vetrate.
GIOVANNI Battista da
SC Sesto Calende 1469 - 1519
Fratello di Stefano o Giovanni Stefano da Sesto. Opere:
- san Sebastiano nel capocroce sinistro del
Duomo di Milano
- Battista nella facciata della Cerosa di Pavia-
san Sebastiano nel Museo del Duomo
a Milano
- decorazioni interne ed esterne in santa
Maria dei Miracoli a Brescia, in
collaborazione con il fratello
Lavorò col Briosco alla facciata della Chiesa (1500/1507)
della Certosa di Pavia.
GIUSSANI Cristoforo
PITT Angera
op. 1706-1727
Si distinse a Roma nel 1706 per aver ottenuto un primo premio sotto il
pontefice Clemente XI. Dipinse in S. Bernardino alle Ossa e S. Calogero
(quadri perduti)
In Verbanus 5, Bonazzi, cita un Giussani autore di affreschi nel 1726/7
al S. Monte di Arona e riporta una lettera di Padre Bianchi che
riferisce lo stato di avanzamento degli stessi. ù
A Varallo Sesia nella parrocchiale vi è un suo ”Angelo custode e
Dio padre” mentre ad Arona dipinse nel 1726-1727 S. Carlo Borromeo
accolto in cielo dai Santi Ambrogio e Simpliciano sulla volta della
chiesa di S. Carlo
Nel Santuario della Santissima Trinità di Cannobio,gli affreschi
della volta vennero realizzati verso il 1725.
GIUSSANI Paolo
INDORATORE Angera
cit. 1688/1712
In una lettera a Carlo IV Borromeo del 12 gennaio 1712 il padre,
l’indoratore Paolo Giussani di Angera, scriveva:< penso che
saprà che mio figlio pittore è venutto ala patria e si
è casatto vicino a S.ta Maria Pedone per conseglio di S.E.
R.dissimo Mons.r Patriarcha>.
Collaborò con Bernardino Castelli (vedi)
Una sua presenza è documentata a Gavirate e Caronno
Varesino.
GLUSIANO
Paolo DORATORE
Angera fine 600
vedi Giussani
GUARNERIO Pietro*
SC Laveno 6/1/1842 - Milano 10/2/1881
Conseguì ne 1864 il premio Canonica a Brera con la composizione
in gesso < piedestallo per un monumento a Dante > ora alla Gam..
Sua la statua di san Satiro in Duomo del 1869.
Espose alla Promotrice di Torino. La Bessone cita varie sue opere
senza indicarne la collocazione. Zanzi lo dice nato a Lavena e ne
traccia un simpatico ritratto bohémienne e ci conferma che
espose a Filadelfia, USA, una statua di Washington.
Molte sue opere sono custodite in USA, una 8 la verità ) al
museo di Stoccolma e una ( Giovinetto in preghiera ) al
museo di Koningsberg.
Studiandolo potremmo fare delle piacevoli scoperte.
Attivo nel Luinese tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo
influenzato da Galdino e da poco riscoperto.
Fu attivo anche nel Locarnese.
- nella chiesa di Montegrino esiste un suo affresco datato 1488
Altre sue opere :
- nella chiesa di san Biagio a Voldomino del 1503
- del 1517 è la rappresentazione della Madonna col Bambino nella
chiesa dedicata alla Madonna della Neve a Ligurno a
Portovaltravaglia
-nella collegiata di San Vittore di Brezzo di Bedero
- affreschi della chiesa, oggi scomparsa, di S. Donnino a Roggiano
(esiste il il contratto del 1520 con cui Guglielmo si
impegnava in tal senso con i committenti del lavoro).
Il Tettamanti, gli attribuisce anche il ciclo pittorico della
collegiata di San Vittore a Brezzo di Bedero.
Affrescatore" Gio. Batta. Jemoli s'obbliga colla mano d'opera a
dipingere la Cantoria e la cassa d'organo " in san Rocco a
Gemonio nel 1825. Giovan Battista Jemoli, oltre che artista era
anche colui che aveva il compito di controllare la costruzione
dell’organo l'ottemperanza del contratto, in quanto agente
comunale e tesoriere.
Ha affrescato le volte della chiesa di san Rocco a Gemonio. Nel 1924
restaurò le cappellette della via Crucis di san Pietro a Gemonio.
LOZZIA Augusto
AFF/ PITT/INC Sangiano 17/9/1896 - Gardone ???
Spaziò dall’affresco, al ritratto, al paesaggio. Espose
giovanissimo, nel 1915, alla Permanente; successivamente alle Sindacali
e alle interprovinciali milanesi e bresciane.
Nel 1927, dopo il matrimonio con Antonietta Quaranta si ritirò
sul lago di Garda.
Sue opere:
- pala d’altare in sant’Eufemia a Milano
- affreschi in santa Trinità e san Calimero a Milano
- ha illustrato il Vittoriale di d’Annunzio in alcune incisioni
-a Via Crucis (quattordici quadri) di Augusto Lozzia nella chiesa di S.
Nicolò di Gardone Riviera
LUCINO Giovanni
* PITT Luino???
???
Probabilmente originario di Luino, distinto pittore.
LUINI Ambrogio*
PITT Luino
op. 16°
Pittore di storia, fratello e allievo di Bernardino, fu probabilmente
operoso a Milano. Gli si attribuiscono gli affreschi < la vita della
Vergine > nella chiesa della Purificazione di Nostra Signora in
Saronno.
LUINI Aurelio*
PITT Milano
noto 1530-1590
Figlio maggiore di Bernardino ne ereditò insieme ai fratelli la
commissione per la decorazione ad affresco di San Maurizio al Monastero
Maggiore a Milano Aurelio incontrò anche problemi con la censura
ecclesiastica, come testimonia una misteriosa ordinanza del vescovo
Carlo Borromeo che nel 1581, per un breve periodo, gli vietò di
dipingere.
Amico di Giovan Paolo Lomazzo ed affiliato (con il nome di
compà Lovìgn) alla sua eterodossa Accademia dei Facchini
della Val di Blenio,
Gli vengono attribuite le seguenti opere:
- nel 1560 affrescò il tramezzo del monastero benedettino di S.
Maria Assunta a Cairate
- la Vergine, il piccolo Gesù e tre santi, a Firenze
Galleria Reale??
- a palazzo Pitti: la Maddalena, santa Caterina ed un ritratto di
donna
- S. Tecla per il Duomo (oggi in sacrestia)
- dipinti a san Francesco a Saronno, col fratello Pietro
- battesimo di Cristo a santo Stefano a Varese
- cupola della Madonna in Campagna a Pallanza
- affreschi al Santuario di Saronno con il fratello Pietro
- la Madonna tra i Ss. Rocco e Sebastiano per la cattedrale di
Tortona.
Lo citiamo brevemente in quanto esiste una vasta bibliografia
sempre in aggiornamento All’attività sacra affiancò una
intensa attività di decoratore di ville e palazzi lombardi.
Influenzato prima dal Solario e dal Bramantino, poi dalla poetica di
Leonardo della quale diede una originale interpretazione i numerosi
quadri da cavalletto. Il vero cognome era de Schapis, originario di
Dumenza, figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Scapis nasce verso il
1480 a Runo, frazione di Dumenza.
Arriva a Milano col padre nel 1500,nel secondo decennio del Cinquecento
sposa Margherita Lomazzo (ancora vivente nel 1534), da cui ha quattro
figli: Tobia, Evangelista, Giovan Pietro e Aurelio.
Luini si forma forse a Treviso dal 1504 al 1507, rientra a Milano dal
Veneto nel 1509, e si stabilisce definitivamente in Lombardia
operando anche in Canton Ticino.
Si concede e un viaggio di aggiornamento a Roma verso il
1521,
Tra le sue ultime opere sono gli affreschi della volta della cappella
del Cenacolo al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di
Saronno del 1531,
Opere in zona:
- Cantevria, quadro attribuito nell’oratorio
- Brusimpiano, santa Maria nascente
- Ardena, privato, dipinto
- Saronno, Santuario, affreschi vasto ciclo nella cappella
Maggiore datato (1525)
- tornato al Santuario di Saronno nel 1531 e dipinge la volta della
cappella del Cenacolo
- Caronno Pertusella, santa Maria nuova
- Castelnovate, chiesa
- Besnate, chiesa parrocchiale
- a Luino l'interno della chiesa cimeteriale di san Pietro vi è
una è l "Adorazione dei Magi".
una delle sue prime prove ad affresco forse del 1505
- a Legnano nella basilica di San Magno dietro l'altare maggiore si
conserva un suo bel polittico del 1523.
Importante il catalogo della mostra di Luino :< Sacro e profano
nella pittura di Bernardino Luini, Silvana,1975.
LUINI Evangelista*
PITT Luino 1530 - ??
Figlio minore di Bernardino . Ricordato dal Lomazzo.
Si dedicò alla pittura d’ornamento.
Suoi affreschi nella cappella di San Pietro martire in San Magno a
Legnano.
Operò nel santuario di Saronno.
LUINI (Giovan )
Pietro* PITT Luino
op. 1578
Figlio di Bernardino, lavorò con Aurelio al Monastero Maggiore
di Milano e a san Maurizio. Insieme affrescarono la chiesa di san
Francesco a Saronno e il Santuario.
- Cappella di S. Pietro in san Magno Legnano
- nella cappella S. Ippolito nella parrocchiale dedicata ai SS. Eugenio
e Maria a Vigano Certosino si conservano affreschi manieristi di
Aurelio e Giovanni Pietro Luini del 1578.
MAFFIOLO da*
SC/ORN Luino
cit. 1399
Nel 1399 incontriamo il maestro Maffiolo da Luino quale custode del
cassero di Talamone ( addetto probabilmente alla manutenzione e all’
ingrandimento).
Citato a Siena tra i maestri comaschi e luganesi.
MAFFIOLO ( GABARDO )*
da PITT Luino
cit. 1483-4
IL 23/6/1483, nell’archivio di Arcisate è registrata u
composizione di lite tra M.d.L.
e Giovanni da Sexa. Viotto lo registra come < Maffiolo del fu
Petrolo di Gabardo di Luino >
Operò nella chiesa di santa Maria fuori Cuveglio nel 1484.
MAGATTI Giovanni*
ING Angera
op. 1388 - 1406
Ingegnere generale del castello di Milano e di Pavia, presentato al
duca Gian Maria da Michelino da Besozzo. Attivo anche alla
costruzione del Duomo di Milano nel 1406.
MAGNI ( del Magno)
Cesare* PITT Sesto Calende
op. 1530/1534
Continuatore del Luini a Saronno. Il catalogo di Brera che conserva una
sua tela lo indica seguace di Cesare da Sesto
Opere:
- la Sacra Famiglia nella Parrocchiale di San Biagio e Santa Maria
Immacolata a Codogno
- all’Ambrosiana la Madonna con il Bambino tra San Pietro e San
Girolamo
- Crocifissione nel duomo di Vigevano
- alla Carrara una Madonna del Parto
- nel museo Szepmüvészeti di Budapest una sua
Sacra Famiglia
Forse attivo anche a Venezia.
MANGEZZI Bernardo
ARCH Maccagno
cit. 1846
Suo il disegno per il campanile di Caviano nel Locarnese.
MARCHETTI
PITT Luino
cit. 1898
A Chieri si distinse dipingendo soggetti ad effetto??.
MARGARITELLA Giuseppe ING/ARC Garabiolo 1 848 -Luino 1935
Fu membro della commissione edilizia di Luini dal 1887.
Lavorò a Luino e in Valtravaglia dedicandosi a
progetti di ville e case di un certo pregio.
Ad Agra progettò la Latteria Sociale
Il nuovo asilo di Cannobbio fu disegnato dall’arch. Morandi da Cadero e
dall’ing. Margaritella da Garabiolo
MARONI C.
* PITT Luino???
fine ‘700
E’ detto anche fabbro operoso a palazzo Estense a Varese (
vedi M. Antonio ).
In località Ponte Nativo vi è una cappellina dedicata al
Santissimo Crocefisso , all’interno un affresco raffigura il
Crocefisso, santa Lucia e santa Apollonia e porta la sua firma.
A Bedero affreschi suoi sono in sant’Ilario.
Fu sindaco di Bedero e frequentò gli ambienti di Brera, allievo
del Vela. Espose a Parigi, Vienna, Napoli e Milano.
In sant’Ilario a Bedero sue sono le finissime balaustre ad imitazione
del barocco.
Esiste una lapide sulla sua casa natale.
Lavorò a Torino col Tabacchi al Monumento del traforo del Frejus.
Sue opere si trovano a Nizza e al Monumentale di Milano e Varese.
Fu apprezzato da Vittorio Emanuele II, Manzoni e Cavour.
Fu insignito nel 1866 dal re del Portogallo con la Croce di cavaliere
dell’Ordine di Cristo
MICHELINO MOLINARI da *
PIT/MIN/SC Besozzo
op. 1388-1445
Erede della tradizione lombarda ne assume alcune tipiche
caratteristiche come l’eleganza del tratto, il cromatismo vivace
e l’amore per il particolare. E’ tra i maggiori rappresentanti del
gotico internazionale sulla linea di Gentile e Pisanello.
Lavorò prevalentemente in Lombardia.
Alcuni lo dicono nato a Pavia da famiglia originaria di Besozzo.
Nel 1388 l'artista lavorò nel secondo chiostro della chiesa di
San Pietro in Ciel d’oro a Pavia, dove rappresentò ad affresco
le Scene della vita di sant’Agostino. Tra il 1395 e il 1405 Michelino
miniò il Libro d’Ore, ora conservato alla Biblioteca di
Avignone; dello stesso è anche il disegno della Natività
(Milano, Biblioteca Ambrosiana). Del 1390-1400 sono i quattro santi
miniati su quattro distinte pergamene (Parigi, Louvre, Cabinet des
Dessins), appartenenti ad uno smembrato Libro d’Ore. Prima opera datata
dell'artista è la miniatura con l’Elogio funebre di Gian
Galeazzo Visconti (1403: Parigi, Bibliothèque nationale de
France, Ms lat. 5888). Dal 1404 al 1418 circa, l'artista lavorò
nel Veneto; mentre dal 1410 è citato a Venezia. Nel 1414
lavorò insieme a miniatori veneti al codice Cornaro, con le
Epistole di san Gerolamo (Londra, British Library, Egerton 3266). La
tavola col Matrimonio mistico di santa Caterina, firmata
«Michelinus fecit» (Siena, Pinacoteca Nazionale), è
da datare al 1420 circa.
Nel 1418 l'artista tornò a Milano a lavorare per il cantiere del
duomo: nel 1421 è pagato, insieme al figlio Leonardo, per i
dipinti dell’altare intitolato ai santi Quirico e Giulitta; mentre tra
1423 e il 1425 è nuovamente pagato per la fornitura di disegni
della vetrata di santa Giulitta. Intorno al 1430 è da datare
l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino e santi, dell’abbazia di
Viboldone.
All’ultima attività del maestro è da riferire l'affresco
con il Corteo dei Magi, realizzato per la chiesa di Santa Maria di
Podone (Milano, Curia Arcivescovile); e, documentati al 1445-1446, i
frammenti del Palazzo Borromeo (Rocca di Angera).
Suoi affreschi a:
- Viboldone
- Rocca di Angera
- San Salvatore a Crevenna sopra Erba
- Pavia
- Silvano Pietra PV
- Monte Berico VI, Arca di Marco
- Madonna della Ghianda a Somma L. attr.
- San Pietro in Gemonio attribuiti
MONDINI Felice*
PITT Tronzano
cit. 1783
Affrescò la chiesa di Tronzano nel giugno del 1783.
< fu imbiancata tutta la chiesa e rinfrescati li colori da mastro
Felice Mondini di Tronzano al prezzo di fiorini 70>
MORANDI G.
PIT Cadero
cit. 1881
Fu pittore di successo a Buenos Aires e tornò per morire
in patria in giovane età.
MORANDI
Vincenzo ARC Cadero 1873- 1917
Sono suoi i progetti per :
- chiesa di Creva
- villa Solera a Luino
- scuola di Graglio , non attuato.
- scuole elementari di Luino
Il nuovo asilo di Cannobbio fu disegnato dall’arch. Morandi da Cadero e
dall’ing. Margaritella da Garabiolo
MOTTI Giovanni
PIT Bedero
cit. 1891
Vinse ad Avignone un premio di arti decorative nel 1891. A Nizza fu
definito esimio artista pittore.
<Scommesse sul monumento di Garibaldi nel 1881 a Luino. Il sig.
Giovanni Motti di Bedero, esimio artista pittore, dimorante ora a
Nizza, trovandosi in quella città in un convegno con alcuni
amici francesi, un tale signor Rolland disse di non essersi eretto in
Italia finora nessun monumento a Garibaldi essendo ancora vivente.
Sosteneva il sig. Motti invece esservene.
Non credendo il signor Rolland tale asserzione, si propose una
scommessa di lire 100., per accertarsi della verità. I due amici
dovettero partire assieme da Nizza ed infatti arrivarono a Luino
l’ultimo giorno dell’anno scorso.
Appena posto piede a terra a Luino, per esser arrivati col piroscafo,
il sig. Motti mostrò all’amico la statua di Garibaldi, che qui
fu eretta nel 1863. Avendo perduto la scommessa, volle il signor
Rolland dimostrare il suo contento per aver veduto il monumento in
onore di Garibaldi, facendo radunare la Società Filarmonica di
Germignaga colla quale si portò presso la statua e le fece
eseguire diversi pezzi di musica, terminando la serata fra bottiglie e
l’allegria.>
MUTTONI
Ambrogio* SC Leggiuno
cit. 1519
Scultore attivo a Carpi con Barassi ( vedi )
PARIETTI Andrea
* PITT Bosco Valtravaglia
cit. 1856
Dipinse a olio e a fresco Madonne e santi come autodidatta.
Dizva lo indica originario di Montegrino. Dopo gli studi a Brera si
stabilisce a Parigi per quarant’anni.
La via Crucis di Bosco è ricordata perché riprodotta in
un bel quadro a olio del pittore boschese eseguito alla fine
dell' ‘800.
Sempre a Bosco Valtravaglia frazione Bonera esiste una Cappella
votiva del XVIII sec., con affreschi restaurati da Antonio Parietti nel
1919.
PARIETTI
Francesco * PITT Bosco Valtravaglia
cit. 1856
Figlio di Andrea, allievo del Dotti e del prof. Scuri. Operò ad
olio e a fresco
Nel 1860 affrescò san Carlo nella cappellina “ paradis di can “
a Bosco.
Nella Madonna del Castello a Trescore BG gli affreschi della volta, con
le storie della Madonna, sono di Francesco Parietti, che li esegue
negli anni 1843-1844, come risulta dagli atti dell’archivio.
PARIETTI Giovanni Battista ING Luino
cit. 1859-64
Fu ingegnere distrettuale. Aveva studio in Luino.
PARIETTI
Massimo PITT Bosco Valtravaglia
fine 800
Nel 1913 affrescò la Madonna di Caravaggio a Bedero in
località Seghitt.
Ha lasciato graffiti ed affreschi su palazzi di Luino, Porto Ceresio e
Caldè di Castelveccana.
PELLEGRINI Giovanni ING Luino
cit. 1860-
Fu a lungo sindaco di Luino. Autore delle case in Luino:
- in via Pellegrini 63
- di Desiderio Solera in via Cavallotti
- la rampa per barche in piazza libertà.
PETROLO Giuseppe ING/ARCH Luino 1871- 1952
Laureatosi sia a Torino che Genova,tenne studio anche a Milano e
fu protagonista della vita sociale del paese ricoprendo la carica di
sindaco e podestà. Operò prevalentemente nel settore
stradale.
Sue opere:
- villa Cerutti a Luino
- casa di famiglia a Creva
- villa alla Caprera di Luino.
PIANEZZA ??
PITT Vergobbio
cit. 1889
Dipinse una via Crucis su tela destinati alla chiesa di san Quirico e
Giolitta di Brenta pagata 160 lire. Che fosse di Vergobbio si rileva da
annotazioni in matita poste sulla tela.
PICCIO Giovanni
Carnovali *detto il
PITT Montegrino 29/9/1804-Coltaro sul Po il
5/7/ 1873
Trasferitosi col padre muratore ad Albino frequentò la Carrara
col Diotti ch aveva divinato il suo genio: nato per la pittura. A
partire dal 1831 viaggiò molto spesso a Roma (1831),
Parma (dove studiò il Correggio e il Parmigianino), Cremona
(1832-36), Milano, Pavia, Parigi (1845, con l'amico Trécourt) e
ancora Roma (1848), Napoli, prima di stabilirsi definitivamente a
Milano nel 1836.
Le sue passioni erano viaggiare a piedi e nuotare per ore.
Solitario e dal carattere piuttosto stravagante, si dice che dopo il
1835 non abbia più voluto mettere piede a Montegrino
Valtravaglia a causa della costruzione della prima strada carrozzabile.
Il Piccio si accosta alla tradizione locale che unisce il luminismo
lombardo al cromatismo veneto. Fu estraneo alla polemica
neoclassico-romanticismo e trasse ispirazione dal repertorio mitologico
e religioso. Condusse un’esistenza appartata dedicandosi allo studio
degli antichi maestri tradotto nel suo linguaggio pittorico moderno, a
macchie e a tocchi avvicinandosi ai modi di Delacroix.
Morirà nel Po per un malore mentre sta bagnandosi.
PIETRO
ORN? da Luino
cit. 1480/90
Collaborò ad eseguire alcuni arazzi per il cardinale Ascanio
Sforza.
PISCENO Giovanni
Domenico
SCALPELLINO Cavona
op. 1723-39
Operò a villa della Porta a Zuigno.
PISONE Rocco *
STUC Germignaga
op. 1713
Nel 1713 una registrazione relativa alla beata Vergine Addolorata in
san Materno di Maccagno riporta < el stuco in questa cappella
è stato fato dal sig, Rocco filius quondam Andrea Pisone di
Germignaga>.
Operò nel 1731 a Roveredo CH nella chiesa della Madonna del
Ponte Chiuso con dei medaglioni all’altare dall’Assunzione.
POLLINI Antonio *
INC/PITT Germignaga 20/10/1894
Acquafortista e autodidatta. Si dedicò all’acquaforte nel 1924
incitato e seguito a Belgirate dal barone tedesco Max von Fichard. Ha
partecipato a mostre ufficiali come la Permanente di Milano, a
Bolzano e Firenze, ottenendo numerosi premi. Ottenne il secondo premio
alla mostra d’arte montana di Milano nel 1933.
Sue personali a Stresa e Sesto Calende( 1944 ) Sue acqueforti compaiono
nel libro di C. Ratta < Gli adornatori del libro in Italia>
E’ anche pittore e disegnatore.
Diplomato all’Accademia di Brera.
Per molti anni fu insegnante di disegno a Tesserete CH. Nel 1837
progettò la prepositurale SS. Pietro e Paolo di
Luino. Progettò il campanile di Muceno
RAMELLI Agostino
* ING/ARCH Mesenzana 1531- Francia? post 1608
Fu fino al 1555 al servizio di Gian Giacomo de’ Medici (1495-1555),
marchese di Marignano presso il quale ebbe la possibilità di
studiare matematica ed architettura.
È possibile che il giovane Ramelli avesse accompagnato il
Medeghino nella guerra di Siena e in altre sue avventure militari. E'
certo che si trasferì in Francia dove fu al servizio di Enrico
d’Angiò (1551-1589), figlio di Enrico II e di Caterina de’
Medici, dal 1574 re di Francia con il nome di Enrico III.
Il Ramelli prese parte all’assedio de La Rochelle in qualità di
ingegnere, forse accompagnando un contingente di quattromila soldati
italiani comandati dal veneziano Filippo Strozzi.
Durante una missione di esplorazione del porto atlantico di La
Rochelle, venne gravemente ferito e fatto prigioniero, ma riottenne
presto la libertà, grazie all’intervento del duca.
Con l’ascesa al trono di Enrico, consolidò la sua posizione a
corte e decise di pubblicare i suoi studi e i suoi progetti. Essi
furono raccolti nel volume <"Le Diverse Et Artificiose Machine Del
Capitano Agostino Ramelli Dal Ponte Della Tresia Ingegniero del
Christianissimo Re di Francia et di pollonia. .Nelle quali si
contengono uarij et industriosi Mouimenti, degni di grandissima
Speculatione, per cavarne beneficio infinito in ogni sorte di
operatione; Composte in lingua Italiana et Francese. Parigi, in casa
dell'Autore 1588., con privilegio del Re "> , poderoso in folio
pubblicato nel 1588 a Parigi, nel quale sono raccolte 1 tavola
raffigurante l' autoritratto e 194 tavole in rame accompagnate da un
testo in italiano e in francese, che presentano le sue geniali
invenzioni, parte delle quali immaginarie. Vi sono 110 pompe o
meccanismi per innalzare l’acqua, 25 mulini, 10 gru, 7 meccanismi per
trascinare strutture pesanti, 4 cassoni per il prosciugamento di
fossati, 4 fontane, 15 ponti per attraversare fossati, 14 congegni per
sfondare le difese nemiche ed infine dispositivi per lanciare palle da
canone e trabocchi.
Quest’opera è un classico dell’ingegneria rinascimentale ed ebbe
una significativa influenza sullo sviluppo della meccanica europea nei
decenni successivi. Dalla prefazione di detto libro apprendiamo che il
Ramelli aveva preparato anche un manoscritto sulle fortificazioni con
relativi disegni, ma dei finti amici glielo rubarono; fu impedito dal
rifare lo studio dalla morte avvenuta dopo il 1608. È
altresì interessante notare che nel frontespizio dell'opera il
Ramelli si professa nativo di Ponte Tresa, ma nella pagina seguente si
notano sopra il suo ritratto queste parole: "Augustinus De Ramellis De
Mezonzana Aetatis Suae An. LVII". Il Ramelli é ricordato in
tutte le più importanti storie della tecnica e di meccanica
applicata e diverse sue tavole sono lì riprodotte , da esse si
desume come egli fosse un anticipatore di soluzioni che in seguito
trovano pratica applicazione.
Nell' era di internet é considerato in Europa l' " inventore
dell' " ipertesto " per il suo leggio multiplo rotante, da lui definito
" ruota biblioteca per lettore gottoso " ( tavola. CLXXXVIII )
Di lui si ha ancora notizia nel 1590, quando Filippo Pigafetta
(1533-1604) afferma che Parigi, assediata, era difesa con l’aiuto del
Capitano Agostino di Lugano. L’ultimo documento ritrovato che lo
riguarda è una carta legale datata 1608 con la firma sua e della
sua consorte.
Nulla si sa riguardo la sua morte.
RATTAZZINI Rinaldo
ING/ARCH Curiglia??
op. 1852
Progettò il nuovo complesso monumentale per accogliere la statua
di san Carlo su incarico del vicario Stucchi.
REGGIORI Luigi
* PITT/CERAM Laveno
op. 1906 - 1925
Citato col fratello Marco attivi presso la SCI. Loro opere sono
custodite al museo della Ceramica di Cerro. Nella sua produzione
sceglie fiori e tematiche vegetali che tratta con una particolare
delicatezza e levità di toni e colori.
REGGIORI Marco
* PITT/CERAM Laveno
op. 1906 - 1925
Citato col fratello Luigi attivi presso la SCI. Loro opere sono
custodite al museo della Ceramica di Cerro. Di particolare interesse
è il vaso lilla e giallo decorato da nel 1906 con anse e
scena orientaleggiante di pieno gusto liberty. Si caratterizza per i
paesaggi con uccelli o nature morte.
SALLA Ferdinando
EBANISTA Pino
op. 1846
Autore del pulpito di Caviano nel Locarnese.
SAPORITI Rinaldo*
PITT Angera 27/4/1840- Milano 29/3/1913
Si diplomò a Brera nel 1870 e nello stesso anno fu premiato
all’Esposizione
agricola-industriale-artistica di tutto il Lago Maggiore e suoi
versanti. Si dedicò all’insegnamento in scuole pubbliche e
private. Pittore di paesaggi che predilisse l’acquarello, espose
a Parma nel 1870 ( Le Alpi - Valle di Susa e Quassa ), Torino nel 1880
( Riviera di Genova e Adriatico ), sempre a Torino nel 1884 ( Caccia
nelle canne e Pesca ) e Milano. Sue opere alla GAM di Torino, alla
Pinacoteca di Bologna e in quella di Ferrara.
SPERTINI Giorgio* CER Laveno 1877 - 1908
Nato a Laveno lavora, agli inizi del Novecento, come decoratore, presso
la "S.C.I." (Società Ceramica Italiana) di Laveno. Alcuni suoi
lavori, rari esempi di ceramica Liberty italiana, sono presentati alla
Mostra di Arti Decorative di Milano del 1906.
Nella sala Casanova Scotti del Museo della Ceramica di Cerro è
conservato un suo vaso liberty in ceramica smaltata blu e montatura in
metallo dorato.
SPOZIO T.
PITT Brezzo di Bedero
??
Indicato come pittore operoso a Grenoble.
STOCCHETTI Fratelli
DEC Besozzo
op. 1874
Il Bizzozzero nel 1874 < ai nostri giorni i fratelli Stocchetti
godono di bella fama come decoratori>.
Celso Stocchetti è ricordato a Gallarate come decoratore
nella basilica di santa Maria Assunta.
Nel civico museo di Crema e del cremasco sono conservati sei loro
progetti post 1890.
nell’istituto dei Ciechi di Milano il salone dei concerti e la
chiesa, vennero decorati dai pittori Celso Stocchetti e Ferdinando
Brambilla, entrambi insegnanti all’Accademia di Belle Arti di Brera.
STOCCHETTI Angelo?
PITT Besozzo
cit. 1848
Il Brunella dedica ad un pittore Stocchetti un simpatico ritratto. Da
questo apprendiamo che, figlio di contadini alle dipendenze della
signora Pirinoli, fu inviato dalla stessa a Milano a compiere gli
studi, avendo dimostrato buona attitudine al disegno. Nel 1848
abbandonò il lavoro nella chiesa del Beato Nicone in Besozzo per
unirsi a Garibaldi a Luino. In detta chiesa affrescò il soffitto
e la parete sinistra. Successivamente sembra che dimorasse a Milano.
Il pittore pittore-stuccatore Angelo Stocchetti lavorò a
fine 800 nel palazzo Bagatti Valsecchi di Milano.
Sua la esecuzione degli affreschi per il Famedio del Cimitero
Monumentale e in palazzo Trivulzio.
STRIGELLI Carlo
Giuseppe ING Luino 24/4/1662 -
Ingegnere e agrimensore a Milano trasferitosi a Milano nel 1676 .
Collaborò ad una “ prospettiva con viali e pilastrini “ per
villa della Porta a Casalzuigno.
TABACCHI Fratelli
STUC/DEC Rancio Valcuvia op.
1772 - primi 800
Carlandrea Domenico morto nel 1793 a Foggia Giuseppe fece testamento nel 1805
Nati probabilmente tra il 1739 e il 1744 a Cantevria, frazione di
Rancio.
Provetti stuccatori che lavorarono prevalentemente in Puglia e
Basilicata.
Nel testamento di Giuseppe , stilato dal notaio a Molfetta viene
definito di < Ardenna Stato Milano>.
Carlandrea alla fine degli anni 90 si trasferì con la
famiglia ad Ardena.
Loro opere a :
- Molfetta - Barletta
- Ferrandina - Bisceglie
A Cantevria VA , oratorio di San Pietro probabilmente eseguirono la
volta durante un loro ritorno nel 1777.
TARRA Luigi *
PITT Luino 4/12/1882 - Roma 31/8/1936
Pittore prevalentemente di architetture ed espressionista.
Operò a Roma. Espose alla esposizione nazionale di Firenze nel
1927 presentando : Viterbo e Piazza del Gesù.
Allestì una personale agli Amatori e Cultori di Roma nel 1927 ;
prese parte alla Nazionale del paesaggio di Bologna con < la
basilica di santa Maria di Tuscania >.
TERUGIO Carlo *
SC/STUCC Dumenza
op. 1654
Suoi gli stucchi della Cattedrale di san Martino ad Olivone.
Lavorò con artisti ticinesi ed artigiani grigionesi.
THOMAS ( Tommaso) *de PITT Creppa ( Creva)
cit. 1433/40
Abitante a Varese e titolare di una bottega, forse con
Baldassarre da Creva lasciò affreschi firmati a Lodrino
(1433) e Croglio ( 1440) in Svizzera.
A Luino gli è attribuito un affresco , strappato, della Madonna
del Latte ( altre simili si trovano sulla strada Colmegna-Runo) e a
Cantevria sulla casa Leoni un sant’Antonio, Madonna in trono e san
Cristoforo. Forse autore di opere al Sacro Monte di Varese e alla
Schirannetta di Casbeno.
Di nobile famiglia lavenese, nel 1865 si recò in Russia,
soprattutto a Mosca e Sa Pietroburgo e concretizzò la sua
passione per la fotografia alla quale si dedicò attivamente al
suo ritorno a Laveno.
TRAMONTANI
Alessandro ING Veccana 1818- 1850
Forse fratello o parente di Giacomo. Dal 1833 al 1836 frequentò
architettura a Brera, vincendo un concorso di prospettiva.
TRAMONTANI Giacomo
ING Ronchiano di Veccana 1806- 1881
Laureatosi a Pavia ebbe una intensa attività in zona: fu a
più riprese sindaco di Veccana.
Tra le sue opere:
- campanile della chiesa di Pino LM.
- progetti per i cimiteri di Brezzo di Bedero,
Portovaltravaglia, Luino e Saltirana con la t
tomba di famiglia
- facciata della chiesa di Voldomino.
VANOLI Paolo
* PITT/REST Voldomino 21/9/1890
Studiò a Brera con Lorenzoli e Mentessi. Fu in particolare
restauratore.
Restaurò:
- Milano, il chiostro esterno in santa Maria
delle Grazie nel 1910
- Melegnano, Prepositurale nel 1914
- Brescia, affreschi di Lattanzio Gambara nel
1932
- Monza, rotonda dell’Appiani (1932)
- Viboldone, nell’abbazia rimise in luce
affreschi giotteschi
- Cremona, affrescò la cappella di
sant’Agostino
Espose olii in diverse mostre e alcuni si trovano nella raccolta del
seminario di Cremona.
VIDINI Giovanni SC Arcumeggia 1899-1994
Nipote del Cerini, lavorò con lui a Torino.
Sue opere sono esposte ad Arcumeggia
ZANINI S.
??? Luino
???
Artista in attività a Nizza.
ZENONI Cesare *
PITT Bosco Valtravaglia
cit 1856
Apprezzato nella bergamasca quale pittore di ornamenti e architetture.
Dizva lo dice di origini bergamasche ma operante a Bosco.
ZENONI Francesco
PITT Bosco Valtravaglia 1828 Lecco
1890
Allievo della Accademia di Bergamo, premiato in giovanissima
età. Un suo “ Galileo” fu esposto alla Carrara.
Un suo olio “ Diogene” è presso la Carrara