ADAMOLI Giovanni                ARCH
Besozzo                cit. 1823
      
Progettò il portico , usato  come primo  luogo di riunione ( 23/3/1823 ) e sopraelevato nel 1827 divenne l' attuale Palazzo comunale di Gavirate

AMBROGIO da    INT/EBAN
Angera        fine 400

Opera con altri agli stalli nel coro al santuario di santa Maria del Monte.

AMBROGIO d’Antonio da*    PITT
Cerro            cit. 1481

E’ solo ricordato come pittore a Milano.

ANTONIO  da*        ING
Tronzano        op. 1388/1400

Lavorò in Duomo a Milano alla fine del ‘300 ai primi del ‘400.

ARIOLI Ferdinando ( Defendente )        ORGANARO
Gemonio 6/6/1805 -  Piedimulera 9/8/1867

Socio di Giovanni Franzetti, la società sarà sciolta nel 1841. Loro opere a:
- Campagnano
- Bosco Valtravaglia
- Brenta
- San Martino Vignone
- Cunardo
Da solo opera a :
- S. Bernardino Verbano
- Caravate, dove si nota la presenza dei figli  
  Giuseppe Antonio e Tobia
- Losone CH con 2 organi
- Ronco sopra Ascona

ARIOLI   Fioravante*    PITT
Laveno M.     16/12/1890 -

Studiò a Brera con Tallone;  con Mentessi e Bicchi approfondì l' arte dell' affresco.
Esordì alla Permanente del 1916, successivamente affiancò Bicchi negli affreschi della Biblioteca di Grimello di Canzo. Dipinse alla maniera classica del  400 toscano. La sua prima mostra fu a Milano nel  1934. Eseguì mosaici, vetrate per chiese di Milano, Piacenza e Monza. Fu un abile ritrattista. Nativo del lago la sua pittura ne é una chiara espressione.
Sue opere a Milano, Roma, Genova e Piacenza ed in città del Sud America ( personale a  Montevideo )

BALESTRA              P
Mesenzana            ???

Frigerio nel 1984 mi segnalava che aveva trovato un indicazione su tale pittore. Non
sono a conoscenza se abbia poi approfondito le ricerche o sia lo stesso di cui sotto.

BALDASSARRE da        AFF
Creppa (Creva )        cit 1440

Abitante a Varese, lasciò affreschi firmati a Croglio ( CH )

BAROGGI Eugenio*        PITT
Maccagno???            cit. 1893

Nel 1839 rinnova le pitture della chiesa di Graglio VA.

BAROGGI Pietro Maria*    STUC
Maccagno            op. 1733

Autore dei pannelli a stucco policromo degli altari della Parrocchiale di San Materno a
Maccagno e di altre nei dintorni. Probabilmente iniziatore di una “ bottega “.

BARONI Giacomo*        PIT
Bosco Valtravaglia    op. 1862-1868

Si ricorda la " Vergine del Rosario " presso la chiesa di San Gottardo alla Rasa di Varese.
A Caravate esisteva un oratorio con un suo quadro raffigurante la B.V. con Sant' Agostino. Dipinse una Madonna di Caravaggio firmata il 3 maggio 1862 nella cappellina in località <paradis di can> a Bosco

BARONI Giovanni *        AFF/ORN
Bosco Valtravaglia     cit. 1866-1887

Si ricordano alcuni affreschi e fu anche ornatista su smalto e porcellane.
Nel 1866 affrescò la < Madonna Addolorata > nella cappellina del cimitero di Bosco. Nel 1887 si ricorda un affresco in località Sorti sempre a Bosco Valtravaglia. Nel 1931 ( forse un discendente) restaura a Bosco la cappellina in località Garzelle.

BELLONI Angelo Maria        ARCH
Germignaga            cir. 1804

Disegna i candelieri in rame argentato per Vira ( CH ).

BELLONI Antonio        ING
Luino 1821 - Cremona ??

Suoi i progetti, non attuati, per il cimitero di Portovaltravaglia e per la sistemazione di piazza Libertà a Luino . Lavorò a Como, Milano e Cremona.

BESOZZI Giovan Battista        INT
Angera                cit. 1688

Nella Parrocchiale santa Maria Assunta di Angera scolpì il pulpito in legno nel 1688, le cronache del tempo gli attribuirono un valore di 750 £. Anche il coro è di sua produzione. Le sculture lignee del presbiterio a destra dell’altare, rappresentanti la Madonna Assunta e San Gregorio, Sant’Ambrogio, San Gerolamo, Sant’Agostino e del coro rappresentanti i dodici apostoli sono solo attribuite.

BESOZZI Giovan Battista*    INT
Besozzo            cit. primi ‘600

Suo un Crocifisso in legno policromo nella cappella del Battistero a Besozzo.
Potrebbe essere l’omonimo nato ad Angera, citato nel 1688.

BESOZZI Giuseppe        ARCH
Sesto Calende            ???

Citato dal Martinola nel 19° secolo.
Martinola g., Spigolando nell’ Archivio di stato di Bellinzona: cita  il pittore Ignazio Appiani di Porto Ceresio; l’architetto Giuseppe Besozzi di Sesto Calende.

BESOZZI Paolo*    PITT/DESIGNER
Laveno 1870 - Novara 1956

Fu un assertore dello stile Liberty. Ecclettico ritrattista, disegnatore di moda, designer di utensili, progettista. Si iscrive nel 1888 al Regio Istituto Tecnico Superiore (poi Politecnico) di Milano, dove segue i primi tre corsi della Facoltà di Ingegneria; interrompe gli studi e inizia a lavorare presso uno studio di ingegneria a Saronno e poi presso la Deputazione Provinciale di Como. Durante la Prima Guerra Mondiale si occupa di costruzioni meccaniche e dal 1919 al 1949 lavora presso le Officine Meccaniche Fauser di Novara. Progetta edifici, ville, monumenti funebri di gusto eclettico soprattutto a Laveno e Mombello sul Lago Maggiore, tra cui il prospetto della chiesa parrocchiale di Santo Stefano (1908), i monumenti funebri Prestini e Marzetta (1920-25), i rifacimenti dell'Albergo del Moro e della Casa Poroli-Stevenazzi (1925-26), il Villino Gasparini (1931) e la Casa Marzetta (1933-34). Partecipa, inoltre, ai concorsi per il Cimitero di Chiasso (1907, primo premio), per il Brefotrofio di Como (nel 1917, premiato), per il Monumento ai Caduti a Intra (1920), per una scuola a La Spezia (1920-21).  Ideò e progettò l’albergo Moro di Laveno. Presso l’Archivio di Stato di Varese sono presenti carteggi, disegni, schizzi, progetti riguardanti monumenti e altre opere del progettista.

BESOZZO Ambrogio         PIT
Besozzo                cit. 1698

Dipinse nel 1698, con altri, gli ovati della pianeta della statua d'argento di Sant' Ambrogio, conservata ne Duomo di Milano.

BINI Carlo*        PITT 
Angera 1873 - Arona 1955

Pittore figurativoche amava riprodurre i fiori.

BOLOGNINI  Francesco Ausano*PITT/DEC
Veddo di Maccagno 28/9/1812 Veddo 30/12/1897

Nipote del famoso architetto Ferdinando Caronesi.
In case private si trovano sue buone decorazioni , raggiunse una discreta fama a Torino dove lavorò a lungo. Con il fratello Giovanni  fu autore degli affreschi nella cappella di san Nicolò in san Materno a Maccagno.

BOLOGNINI Giovanni         PITT/DEC
Veddo di Maccagno        op. 1844??

Con Francesco Bolognini fu autore degli affreschi nella cappella di san Nicolò in san Materno a Maccagno. Questa cappella fu costruita nel 1844


BOSCETTI  Michele *        ARCH
Campagnano di Maccagno    cit. 1769

A Maccagno < si è dato .... per ingrandire la facciata rustica di san Materno, giusta il disegno del sig. Michele Boscetti di Campagnano approvata dal sig. Gaspare Catenazzi di Lozzo>.

CALDERONE Marc’Antonio*      PITT
Germignaga            cit 1713

Sacerdote, canonico di Bedero, citato nel 1713; sono di sua mano le sette pitture ad olio raffiguranti i «Dolori della Vergine>> nella cappella della B. Vergine Addolorata in S. Materno di Maccagno oltre all’ Immacolata.

CAMPAGNANI Giacinto    ING
Germignaga 1872- 1937

Figlio di Giuseppe, fu attivissimo in tutta la zona natia. Tra le sue opere:
- ampliamento dell’Ospedale di Luino
- casa Galli in via Battisti
- sopralzo ala di palazzo Crivelli, sede della
  Banca
- a Porto e dintorni numerosi villini
- la Cooperativa di Musadino
- il municipio-teatro di Cassano Valcuvia.

CAMPAGNANI Giuseppe    ING
Germignaga 1842- 1915

Fu socio di una importante Impresa edile di fine ottocento : la Antonelli-Campagnani & C.. Suo il palazzo Municipale, poi albergo Impero, a Germignaga.

CANTU’  Angelo                     AFF/PITT
Colmegna            cit 1909

Affrescò con simboli e medaglioni san Martino e Barnaba a Montevisco.

CAPPIA Carlo Maria*    SC
Cuvio        op. 1786

Eseguì nella Cappella dell’Immacolata di Cuvio i due rilievi in stucco < l’adorazione dei pastori > e < la presentazione di Gesù al tempio > probabilmente con il figlio Giuseppe.
Ciò è confermato dalla scritta < Carlo Maria Capia fece 1786 / Giuseppe Capia suo figlio scolpì ristalò>. Una successiva scritta afferma che il restauro dell’ambiente fu opera di Fortunato Cappia nel 1920, forse un discendente).

CAPPIA Giuseppe*    SC
Cuvio        op. 1768- 1798

L’interno dalla abbazia della chiesa della abbazia di Lucedio è stato abbellito con decorazioni in stucco dall’artista , che entrò nel cantiere nel 1768: egli impiegò un anno per completare le finissime decorazioni sia delle pareti interne sia del portico esterno.
Operò col padre restaurò sue opere, come detto sopra.

CARNISI Francesco    ORGANARO
Luino 1803 - Luino 23 / 5 /1861

Compare per la prima volta nel 1840.
Opera a :
- Cadero di Veddasca
- nel Duomo di Como
- a Morbegno
- Viconago
- Cavallasca
- Olgiate Comasco
- Tremezzo
- Ardena
- Germignaga
- Olcio
- Breccia
- Albaredo
- Luino
- Tronzano

CARNOVALI Giovanni vedi Piccio

CARONESI  Ferdinando*      ARCH/ING
Veddo di Maccagno 11/10/1794 - Torino 1842
           
È uno degli artisti misconosciuti nati nel Varesotto: fu uno dei più alti
rappresentanti dello stile neoclassico a Torino e Stati Sabaudi. Le sue maggiori opere sono:
- chiesa parrocchiale di Cavalere, sua prima opera,
- chiesa di S. Vittore a Cannobbio,
- nel 1835 vince il concorso, bandito dal comune di Torino, per la facciata della chiesa di San Carlo (la sua più famosa opera)
- disegna la colonna portante la statua della Vergine collocata in piazza Consolata a Torino
- progetta il palazzo d'Agennes a Torino;progetta un'ala del mercato coperto di Chambery
- disegna il palazzo del seminario all'isola di S. Giulio d'Orta
- a Maccagno disegnò la cappella dedicata a S. Nicola di Tolentino.
- seminario arcivescovile di Vercelli, 1842/5
- campanile di san Rocco a Bedero
- la facciata di san Vittore a Curiglia
Morì a Torino a soli 48 anni. Il Giampaolo studiò e divulgò la sua opera in varie occasioni, in particolare in RSS, II, anno 1939, illustra i rapporti che ebbe col paese natio, ove tornava spesso e dove viveva la moglie.

CASNEDI Raffaele*              PITT
Runo 24/9/1822  Milano 29/12/1892

Destinato dal padre alla professione di albergatore poiché a Milano, i genitori gestivano l'albergo S. Marco in via del Pesce, riuscì ad iscriversi a Brera, dove rimase praticamente per tutta la vita. Come allievo dal 1840 al 1850 e come insegnante dal 1860 in poi. Dal 1851 al 1856 visse a Roma avendo vinto il pensionato. Nel 1862 collabora col Bertini per dipingere «Le Atellane» sul sipario della Scala. Nel 1879 fu decorato con la Croce della Corona d’Italia. Fu ottimo pittore accademico pur vivendo con i macchiaioli. Su dedicò all’affresco, principalmente religioso come nella chiesa di san Pietro a Novara al seguito del Sogni, alla parrocchiale di Rho. Nel Lazio a  san Biagio a Palombara e santa Maria sopra Minerva. Altre opere nelle chiese di san Antonio di Valmadrera, san Giovanni Battista di Asso e san Pietro e Marcellino a  Besana Brianza. Altri affreschi si trovano nell’oratorio di villa Carlotta a Tremezzo. Opere civili sono nella lunetta ( mosaico) della Galleria di Milano  e , distrutti, nell’abbattuta Stazione Centrale di Milano oltre che nel municipio di Vertana.  Nel 1862 con Bertini disegnò il sipario della  Scala. A Luino nella chiesa di san Pietro e Paolo sono  suoi i 4 Evangelisti nei pennacchi della cupola. G.B. Reggiori, nel 1911 gli ha dedicato un libro edito da Nicola a Varese.

CATENAZZI Pietro       SC/LAP
Tronzano        prima metà 800

Lapicida nel Locarnese.

CATENAZZI Gaspare        SC
Lozzo            op. 1764

Approva il progetto per la ricostruzione della parrocchiale di Maccagno Superiore approntato da Michele Boschetti, fu poi impegnato alla risoluzione del secolare problema del tiburio del Duomo di Pavia.
Fu esecutore di alcune opere di Luigi Cassani come la chiesa della Trinità a Casteggio.

CERINI Giuseppe    *    SC   
Arcumeggia     27/6/ 1862 -Torino 30/6/1935

A undici anni suo primo apprendistato fu a Vergobbio da un marmista del luogo, per due anni, successivamente si reca a Milano  lavorando nel campo dell'edilizia, assunto alla fine dal cavalier Pelitti di Ganna, proprietario di un grande studio di decorazioni artistiche.
Frequenta anche con profitto corsi presso l'Accademia di Brera, qui si perfeziona nel disegno meritando due medaglie di bronzo.
A diciannove anni si reca per un periodo di sei mesi in Svizzera, a Ginevra ove  sembra abbia frequentato un corso di ornato.
Si sposta a Torino, una prima volta, quindi in Sardegna, a Cagliari. Qui é responsabile di uno studio dello scultore valsesiano Giuseppe Sartorio,artista  attivo nella produzione di monumenti funebri e commemorativi .
Successivamente, verso il 1885, prese dimora a Torino ove dimorava lo scultore Odoardo Tabacchi del quale divenne collaboratore. Frequentò, negli anni 1888-91  i corsi all'Accademia Albertina
A Torino apre un o studio e  inizia a lavorare in proprio, presenta lavori alle esposizioni che la "Società Promotrice di Belle Arti in Torino" tra il 1888 ed il 1902.
Contemporaneamente partecipa a concorsi ottenendo importanti incarichi come, nel 1898, quello per il monumento al colonnello Galliano a Ceva e nella stessa città realizza le targhe commemorative per il tenente di vascello Carlotto, martire in Cina, e per il drammaturgo conte Marenco, entrambi di Ceva, ed anche il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, monumento andato distrutto nell'alluvione del 1994. 
Stabilitosi definitivamente a Torino, sposa Angiolina Chialando, torinese e più giovane di lui di circa vent'anni, dalla quale ha un unico figlio, Teresio che poi, diplomatosi ragioniere, si dedicherà ad attività commerciali.
Il suo lavoro lo vede impegnato in numerose produzioni funerarie, commemorative e religiose che arricchiscono il patrimonio artistico di Torino e del Piemonte. Alcuni suoi lavori attraversano le frontiere per la Francia e la Svizzera.
Sue opere vanno a Buones Aires, dove si reca con il fratello Giacomo; quest'ultimo si ferma lì per due anni quale insegnante di lavorazione del marmo all'accademia di quella città.
Nel 1904  Cerini è nominato cavaliere della Corona d'Italia dal Re Vittorio Emanuele III.
In Piemonte le opere funerarie del Cerini sono numerose: la maggior parte si trova nel cimitero generale di Torino, ma anche a Bra dove, oltre al monumento per Boglione , vi sono diversi suoi lavori. Numerosi anche i monumenti commemorativi di importanza come quello per il cardinal Delle Lanze a S.Benigno Canavese,  o quello di s. Giovanni nel Duomo di Barge, nel cuneese. Realizza lo splendido e imponente complesso "Cristo ed i Profeti" della chiesa di Gesù' Nazareno, nonché' quello degli angeli in bronzo di S. Alfonso ed il don Bosco in San Gioacchino.

Sue opere in zona;
- il monumento ai caduti di Caravate con
  bassorilievi in bronzo su un obelisco 
  commemorativo in pietra,
- la lapide bronzea a ricordo di Domenico
  Adamoli e Lucia Prinetti al municipio di
  Besozzo,
- la targa col busto bronzeo all'ingegnere
  Enrico Peregrini a Cuvio
- la lapide commemorativa a ricordo del
  caduto gemoniese Carlo Francesco Bianchi,
  caduto a Sidi Garbàa durante la guerra
  d'Africa,
- il monumento ai caduti ad Arcumeggia del
  1923.
Poi le sculture cimiteriali di Arcumeggia, Besozzo, Cittiglio, Cuvio e Duno.
Di  rilievo è ad Arcumeggia la suggestiva cappella di famiglia dello stesso Cerini
Non abbiamo notizia di collaboratori o discepoli del Cerini, unicamente sappiamo che con lui lavorò sempre il fratello Giacomo e quindi il nipote Giovanni Vidini, figlio di una sorella, che si era trasferito giovanissimo presso di lui a Torino .
 Sue opere si ritrovano dunque oltre che nella natia Arcumeggia ( numerosi gessi preparatori sono conservati nel cortile della sua casa natale tra cui spicca il ritratto dei genitori), anche a Besozzo, Casalzuigno, Cittiglio, Cuvio, Duno e Gemonio.
Autore della lapide ai coniugi Adamoli a Besozzo. Suo il monumento al generale Galliano a Ceva.

CESARE da Sesto*         PITT
Sesto Calende 1477 - Milano 1523

Lo si considera allievo di Leonardo e fu influenzato, visitando Roma da Raffaello. Notevole la parte paesaggistica dei suoi quadri.
I primi documenti che lo riguardano risalgono al 1508, con pagamenti per la decorazione (perduta) di un ambiente del Palazzo Vaticano a Roma, per conto di Giulio II. A questi anni risalgono probabilmente una lunetta con una Madonna con Bambino affrescata nel convento di Sant'Onofrio sul Gianicolo e alcune pitture recentemente rintracciate nella chiesa di Campagnano Romano. Verso il 1513 si trasferì in Sicilia e dipinse un'importante pala d'altare per la chiesa di S. Giorgio dei Genovesi (oggi a San Francisco, De Young Museum).
Trasferitosi poi a Napoli,  realizzò nel 1515 un monumentale polittico per l'abbazia di Cava dei Tirreni. Tornato a Milano, eseguì, assieme a Bernardino Bernazzano uno dei suoi capolavori, il Battesimo di Cristo oggi in collezione Gallarati Scotti. In questi anni realizzò una serie di tavole che raggiunsero una certa fortuna fra i collezionisti milanesi dei decenni successivi: un S. Girolamo (oggi a Southampton), una Salomè, che fu dell'imperatore Rodolfo II(oggi al Kunsthistorisches di Vienna), e la cosiddetta Madonna del Bassorilievo (oggi all'Hermitage), testimoniata sempre nel palazzo Visconti.
Va segnalato, nel 1517, il suo ritorno a Messina, dove dipinse la sua opera più celebre, l'Adorazione dei Magi per la chiesa dell'Annunciata dei Catalani (oggi a Napoli, Capodimonte), che divenne un modello da imitare per molti artisti del meridione.
Tornato in patria, cominciò a dipingere il polittico di S. Rocco (oggi alla pinacoteca del Castello Sforzesco), una delle sue opere più celebrate dalle fonti per aver riunito in un solo dipinto le maniere di Leonardo e Raffaello (il pannello centrale è ispirato alla Madonna di Foligno), lasciato incompiuto per il sopraggiungere della morte prematuramente.
Sue opere a Milano( Brera - Castello - Poldi Pezzoli - Ambrosiana), Bergamo,Lodi, Napoli, Torino, Brighton, Digione, Madrid, Monaco,Pietroburgo,Southampton,
Vaticano,Vienna.

CLERICI  Andrea dei*        PITT
Maccagno Superiore        cit. 1534

Ha lasciato nel suo paese un affresco datato 1534 eseguito su commissione del sarto Beltramo da Fiore di Maccagno superiore.

CONTINI Domenico Patrizio*        PITT
Gemonio 2/3/1879 - 29/11/1914

Maestro di Salvini. Suoi affreschi in villa Roncari e in casa Contini a Gemonio.
Morì suicida.

COSSONIO Giovanni*        PITT
Valtravaglia        op. 1441

Forse è Giovanni da Valtravaglia.
Sue pitture datate 1441 rinvenute nell’Oratorio di santa Veronica nella Rocca di  Valtravaglia.

DANIELLI Giovanni        ING
Cuveglio        noto 1862

Firmò un progetto per l’allargamento della contrada dei Fiori a Luino e nel 1862 riedificò le case del lato sud-est di piazza Giovanni XXIII°:

DE AMBROSIS  Piero CERAMISTA/PITT
Laveno Mombello 1894 - Pietra Lig.  1984

Fratello di Silvio. Fu caporeparto presso la SCI di Laveno ma oltre che pittore su ceramica si distinse nella pittura ad olio e all’ acquarello. Da pensionato costituì il reparto decorazione della Nuova Verbano a Rosario di Santa Fè in Argentina.

DE AMBROSIS  Silvio      CERAMISTA
Laveno Mombello     attivo primi 900

Fratello di Piero, fu decoratore alla SCI.

DE BERNARDI Domenico*    PITT
Besozzo 21/2/1892- 13/7/1963

Avviato  agli studi di ingegneria li abbandonò per dedicarsi all’arte come autodidatta. Nel 1911 tenne una personale a Ganna e successivamente venne invitato a nel 1920 alla Biennale di Venezia con  il quadro < nebbia > e alla quadriennale d Roma.
Nel 1939 alla Universale di New York ottenne il premio Wilson. Espose in molte città, ottenendo premi e medaglie.
Ha coltivato, co n notevoli risultati la litografia.
Sue opere le possiamo trovare  nelle Gallerie di arte moderna di Roma, Torino, Milano, Latina, Monaco di Baviera e Barcellona. ill museo di Sofia conserva un suo < Inverno >.
Fondamentali i cataloghi delle sue retrospettive a Varese e Besozzo.

DEL BARBERIO Agostino SCALPELLINO
Azzio        op. 1723-39

Operò a villa della Porta a Zuigno.

DE TOMMASI Attilio*        AFF
Cassano Valcuvia 11/11/1889- 23/10/1964

Frequentò Brera e la Scuola del Castello Sforzesco dove fu premiato per un < autoritratto > e per un < Lago di Ganna >. Prevalentemente affreschista operò in diverse chiese soprattutto nella Francia dell’ Est. Sue esposizioni a Basilea, Belfort, Varese.

DOMINICO             SC??
Lago Maggiore        cit. 1491

Un <M. Dominico del lagho magiore di lumbardia> nel 1491 presta la usa opera alla Certosa di Pisa.

FELLI Esterino            SC
Vergobbio

Autore di un reliquario a Duno

FELLI  Vittorino        PITT
Vergobbio            primi ‘900

Suoi affreschi a Duno

FRANZETTI Giovanni            ORGANARO
Gemonio 26/12/1802 - 

Socio di Ferdinando Arioli , la società sarà sciolta nel 1841. Loro opere a:
- Campagnano
- Bosco Valtravaglia
- Brente
- San Martino Vignone
- Cunardo
Da solo opera prevalentemente come  manutentore, ma posa un organo verso il 1860  a La Roche- sur Foron in Savoia.



FURRER Andrea*            PITT
Besozzo 4/2/1890- 1952

Studiò a Brera,allievo del Piatti e del Grandi. Espose alla Promotrice di Torino un paesaggio nel 1928, tenne una personale a Legnano . Partecipò alle Primaverili di Milano nel 1927 e 28 ed alle Sindacali di Como e a  diverse mostre a Legnano
Fu detto “ il grande prealpino “ per i suoi paesaggi,  sulla scia di De Bernardi.
Sue opere , affreschi e decorazioni, si trovano in numerose chiese del varesotto soprattutto a Besozzo e in Valcuvia.
Molte opere presso i discendenti sono illustrate al sito :
http://www.eraproject.it/credit/index.htm

GANDOLLA Santino            SC
Luino???            metà 800

Esegue lo sbozzo per il monumento di Garibaldi a Luino

GIACOMO da        COSTRUTTORE
Tronzano        op. 1630

Edificò la chiesa di Rosano.   

GIOVANNI da        MINIATORE
Leggiuno            op. 1325/7

Realizzò un messale ambrosiano conservato all’Ambrosina, per conto di Roberto Visconti, arcivescovo di Milano dal 1354 al 1361 ora all’Ambrosiana

GIOVANNI di*        PITT
Valtravaglia        sec.XIV-XV°

Pittore di vetrate.

GIOVANNI Battista da    SC
Sesto Calende 1469 - 1519

Fratello di Stefano o Giovanni Stefano da Sesto. Opere:
- san Sebastiano nel capocroce sinistro del
  Duomo di Milano
- Battista nella facciata della Cerosa di Pavia-
  san Sebastiano nel Museo del Duomo
  a Milano
- decorazioni interne ed esterne in santa
  Maria dei Miracoli a Brescia, in
  collaborazione  con il fratello
 Lavorò col Briosco alla facciata della Chiesa (1500/1507) della Certosa di Pavia.

GIUSSANI Cristoforo        PITT
Angera            op. 1706-1727

Si distinse a Roma nel 1706 per aver ottenuto un primo premio sotto il pontefice Clemente XI. Dipinse in S. Bernardino alle Ossa e S. Calogero (quadri perduti)
In Verbanus 5, Bonazzi, cita un Giussani autore di affreschi nel 1726/7 al S. Monte di Arona e riporta una lettera di Padre Bianchi che riferisce lo stato di avanzamento degli stessi. ù
A Varallo Sesia nella parrocchiale vi è un suo ”Angelo custode e Dio padre” mentre ad Arona dipinse nel 1726-1727 S. Carlo Borromeo accolto in cielo dai Santi Ambrogio e Simpliciano sulla volta della chiesa di S. Carlo
Nel Santuario della Santissima Trinità di Cannobio,gli affreschi della volta  vennero realizzati verso il 1725.

GIUSSANI Paolo        INDORATORE
Angera            cit. 1688/1712

In una lettera a Carlo IV Borromeo del 12 gennaio 1712 il padre, l’indoratore Paolo Giussani di Angera, scriveva:< penso che saprà che mio figlio pittore è venutto ala patria e si è casatto vicino a S.ta Maria Pedone per conseglio di S.E. R.dissimo Mons.r Patriarcha>.
Collaborò con Bernardino Castelli (vedi)
Una sua presenza è documentata  a Gavirate e Caronno Varesino.

GLUSIANO  Paolo    DORATORE    Angera    fine 600        vedi Giussani

GRASSI Florindo *        PITT
Maccagno ???    26/11/1871 - 30/12/1918


GUARNERIO Pietro*        SC
Laveno 6/1/1842 - Milano 10/2/1881

Conseguì ne 1864 il premio Canonica a Brera con la composizione in gesso < piedestallo per un monumento a Dante > ora alla Gam.. Sua la statua di san Satiro in Duomo del 1869.
Espose alla Promotrice di Torino.  La Bessone cita varie sue opere senza indicarne la collocazione. Zanzi lo dice nato a Lavena e ne traccia un simpatico ritratto bohémienne e ci conferma che espose a Filadelfia, USA, una statua di Washington.
Molte sue opere sono custodite in USA, una 8 la verità ) al museo di Stoccolma e  una  ( Giovinetto in preghiera ) al museo di Koningsberg.
Studiandolo potremmo fare delle piacevoli scoperte.

GUGLIELMO ( Jotti ? ) da*    AFF/PITT
Montegrino        cit. 1488 -1520

Attivo nel Luinese tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo influenzato da Galdino e  da poco riscoperto.
Fu attivo anche nel Locarnese.
- nella chiesa di Montegrino esiste un suo  affresco datato 1488
Altre sue opere :
 - nella chiesa di san Biagio a Voldomino  del 1503
- del 1517 è la rappresentazione della Madonna col Bambino nella chiesa dedicata  alla Madonna della Neve a Ligurno a  Portovaltravaglia
-nella collegiata di San Vittore di Brezzo di Bedero
- affreschi della chiesa, oggi scomparsa, di S. Donnino a Roggiano (esiste il  il contratto del  1520 con cui  Guglielmo si impegnava in tal senso con i committenti del lavoro).
Il Tettamanti, gli attribuisce anche il ciclo pittorico della collegiata di San Vittore a Brezzo di Bedero.

JEMOLI Giosuè        PITT/AFF
Vergobbio            fine ‘800

Affrescò la parrocchiale di Duno.

JEMOLI Giovan Battista    PITT/AFF
Gemonio 1874- 1934

Affrescatore" Gio. Batta. Jemoli s'obbliga colla mano d'opera a dipingere la Cantoria e la cassa  d'organo "  in san Rocco a Gemonio nel 1825. Giovan Battista Jemoli, oltre che artista  era anche colui che aveva il compito di controllare la costruzione dell’organo  l'ottemperanza del contratto, in quanto agente comunale e tesoriere.
Ha affrescato le volte della chiesa di san Rocco a Gemonio. Nel 1924 restaurò le cappellette della via Crucis di san Pietro a Gemonio.

LOZZIA Augusto        AFF/ PITT/INC
Sangiano 17/9/1896 - Gardone ???

Spaziò dall’affresco, al ritratto, al paesaggio. Espose giovanissimo, nel 1915, alla Permanente; successivamente alle Sindacali e alle interprovinciali milanesi e bresciane.
Nel 1927, dopo il matrimonio con Antonietta Quaranta si ritirò sul lago di Garda.
Sue opere:
- pala d’altare in sant’Eufemia a Milano
- affreschi in santa Trinità e san Calimero a Milano
- ha illustrato il Vittoriale di d’Annunzio in alcune incisioni
-a Via Crucis (quattordici quadri) di Augusto Lozzia nella chiesa di S. Nicolò di Gardone Riviera

LUCINO Giovanni    *    PITT
Luino???            ???

Probabilmente originario di Luino, distinto pittore.

LUINI Ambrogio*        PITT
Luino            op. 16°

Pittore di storia, fratello e allievo di Bernardino, fu probabilmente operoso a Milano. Gli si attribuiscono gli affreschi < la vita della Vergine > nella chiesa della Purificazione di Nostra Signora in Saronno.

LUINI Aurelio*        PITT
Milano        noto 1530-1590

Figlio maggiore di Bernardino ne ereditò insieme ai fratelli la commissione per la decorazione ad affresco di San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano Aurelio incontrò anche problemi con la censura ecclesiastica, come testimonia una misteriosa ordinanza del vescovo Carlo Borromeo che nel 1581, per un breve periodo, gli vietò di dipingere.
 Amico di Giovan Paolo Lomazzo ed affiliato (con il nome di compà Lovìgn) alla sua eterodossa Accademia dei Facchini della Val di Blenio,
Gli vengono attribuite le seguenti opere:
- nel 1560 affrescò il tramezzo del monastero benedettino di S. Maria Assunta a Cairate
- la Vergine, il piccolo Gesù e tre santi, a   Firenze Galleria Reale??
- a palazzo Pitti: la Maddalena, santa Caterina  ed un ritratto di donna
 - S. Tecla per il Duomo (oggi in sacrestia)
- dipinti a san Francesco a Saronno, col fratello Pietro
- battesimo di Cristo a santo Stefano a Varese
- cupola della Madonna in Campagna a  Pallanza
- affreschi al Santuario di Saronno con il  fratello Pietro
-  la Madonna tra i Ss. Rocco e Sebastiano per la cattedrale di Tortona.

LUINI ( Scappi ) Bernardino*        PITT
Luino            1460-1532??

Lo citiamo brevemente  in quanto esiste una vasta bibliografia sempre in aggiornamento All’attività sacra affiancò una intensa attività di decoratore di ville e palazzi lombardi. Influenzato prima dal Solario e dal Bramantino, poi dalla poetica di Leonardo della quale diede una originale interpretazione i numerosi quadri da cavalletto. Il vero cognome era de Schapis, originario di Dumenza, figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Scapis nasce verso il 1480 a Runo, frazione di Dumenza.
Arriva a Milano col padre nel 1500,nel secondo decennio del Cinquecento sposa Margherita Lomazzo (ancora vivente nel 1534), da cui ha quattro figli: Tobia, Evangelista, Giovan Pietro e Aurelio.
Luini si forma forse a Treviso dal 1504 al 1507, rientra a Milano dal Veneto nel 1509,  e si stabilisce definitivamente in Lombardia operando anche in Canton Ticino.
Si  concede e un  viaggio di aggiornamento a Roma verso il 1521,
Tra le sue ultime opere sono gli affreschi della volta della cappella del Cenacolo al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno  del 1531,
Opere in zona:

- Cantevria, quadro attribuito nell’oratorio
- Brusimpiano, santa Maria nascente
- Ardena, privato, dipinto
- Saronno, Santuario, affreschi vasto ciclo nella cappella Maggiore  datato (1525)
- tornato al Santuario di Saronno nel 1531 e dipinge la volta della cappella del Cenacolo
- Caronno Pertusella, santa Maria nuova
 - Castelnovate, chiesa
- Besnate, chiesa parrocchiale
- a Luino l'interno della chiesa cimeteriale di san Pietro vi è una è l "Adorazione dei Magi".
 una delle sue prime prove ad affresco forse del 1505
- a Legnano nella basilica di San Magno dietro l'altare maggiore si conserva un suo bel polittico del 1523.
Importante il catalogo della mostra di Luino :< Sacro e profano nella pittura di Bernardino Luini, Silvana,1975.

LUINI Evangelista*    PITT
Luino 1530 - ??

Figlio minore di Bernardino . Ricordato dal Lomazzo.
Si dedicò alla pittura d’ornamento.
Suoi affreschi nella cappella di San Pietro martire in San Magno a Legnano.
Operò nel santuario di Saronno.


LUINI (Giovan ) Pietro*        PITT
Luino                op. 1578

Figlio di Bernardino, lavorò con Aurelio al Monastero Maggiore di Milano e a san Maurizio. Insieme affrescarono la chiesa di san Francesco a Saronno e il Santuario.
- Cappella di S. Pietro in san Magno Legnano
- nella cappella S. Ippolito nella parrocchiale dedicata ai SS. Eugenio e Maria a Vigano Certosino si conservano affreschi manieristi di Aurelio e Giovanni Pietro Luini del 1578.

MAFFIOLO da*         SC/ORN
Luino            cit. 1399

Nel 1399 incontriamo il maestro Maffiolo da Luino quale custode del cassero di Talamone ( addetto probabilmente alla manutenzione e all’ ingrandimento).
Citato a Siena tra i maestri comaschi e luganesi.

MAFFIOLO ( GABARDO )* da    PITT
Luino            cit. 1483-4

IL 23/6/1483, nell’archivio di Arcisate è registrata u composizione di lite tra M.d.L.
e Giovanni da Sexa. Viotto lo registra come < Maffiolo del fu Petrolo di Gabardo di Luino >
Operò nella chiesa di santa Maria fuori Cuveglio nel 1484.

MAGATTI Giovanni*        ING
Angera        op. 1388 - 1406

Ingegnere generale del castello di Milano e di Pavia, presentato al duca  Gian Maria da Michelino da Besozzo. Attivo anche alla costruzione del Duomo di Milano nel 1406.

MAGNI ( del Magno) Cesare*            PITT
Sesto Calende        op. 1530/1534

Continuatore del Luini a Saronno. Il catalogo di Brera che conserva una sua tela lo indica  seguace di Cesare da Sesto
Opere:
- la Sacra Famiglia nella Parrocchiale di San Biagio e Santa Maria Immacolata a Codogno
- all’Ambrosiana la Madonna con il Bambino  tra San Pietro e San Girolamo
- Crocifissione  nel duomo di Vigevano
- alla Carrara una Madonna del Parto
- nel museo Szepmüvészeti di  Budapest una  sua Sacra Famiglia
Forse attivo anche a Venezia.

MANGEZZI Bernardo        ARCH
Maccagno            cit. 1846

Suo il disegno per il campanile di Caviano nel Locarnese.

MARCHETTI             PITT
Luino            cit. 1898

A Chieri si distinse dipingendo soggetti ad effetto??.

MARGARITELLA Giuseppe ING/ARC
Garabiolo 1 848 -Luino 1935

Fu membro della commissione edilizia di Luini dal 1887. Lavorò  a Luino e in Valtravaglia  dedicandosi a  progetti di ville e case di un certo pregio.
Ad Agra progettò la Latteria Sociale
Il nuovo asilo di Cannobbio fu disegnato dall’arch. Morandi da Cadero e dall’ing. Margaritella da Garabiolo

MARONI C.    *     PITT
Luino???        fine ‘700

E’ detto anche fabbro  operoso a palazzo Estense a Varese  ( vedi M. Antonio ).
In località Ponte Nativo vi è una cappellina dedicata al Santissimo Crocefisso , all’interno un affresco raffigura il Crocefisso, santa Lucia e santa Apollonia e porta la sua firma.
A Bedero affreschi suoi sono in sant’Ilario.

 
MARTINOLI Saverio( Silverio )*    SC
Bedero Valcuvia 17/6/1830 - Varese 11/11/ 1913       

Fu sindaco di Bedero e frequentò gli ambienti di Brera, allievo del Vela. Espose a Parigi, Vienna, Napoli e Milano.
In sant’Ilario a Bedero sue sono le finissime balaustre ad imitazione del barocco.
Esiste una lapide sulla sua casa natale.
Lavorò a Torino col Tabacchi al Monumento del traforo del Frejus.
Sue opere si trovano a Nizza e al Monumentale di  Milano e Varese.
Fu apprezzato da Vittorio Emanuele II, Manzoni e Cavour.
Fu insignito nel 1866 dal re del Portogallo con la Croce di cavaliere dell’Ordine di Cristo

MICHELINO MOLINARI  da *     PIT/MIN/SC
Besozzo            op. 1388-1445

Erede della tradizione lombarda ne assume alcune tipiche caratteristiche come l’eleganza del tratto, il cromatismo vivace  e l’amore per il particolare. E’ tra i maggiori rappresentanti del gotico internazionale sulla linea di Gentile e  Pisanello.
Lavorò prevalentemente in Lombardia.
Alcuni lo dicono nato a Pavia da famiglia originaria di Besozzo.
Nel 1388 l'artista lavorò nel secondo chiostro della chiesa di San Pietro in Ciel d’oro a Pavia, dove rappresentò ad affresco le Scene della vita di sant’Agostino. Tra il 1395 e il 1405 Michelino miniò il Libro d’Ore, ora conservato alla Biblioteca di Avignone; dello stesso è anche il disegno della Natività (Milano, Biblioteca Ambrosiana). Del 1390-1400 sono i quattro santi miniati su quattro distinte pergamene (Parigi, Louvre, Cabinet des Dessins), appartenenti ad uno smembrato Libro d’Ore. Prima opera datata dell'artista è la miniatura con l’Elogio funebre di Gian Galeazzo Visconti (1403: Parigi, Bibliothèque nationale de France, Ms lat. 5888). Dal 1404 al 1418 circa, l'artista lavorò nel Veneto; mentre dal 1410 è citato a Venezia. Nel 1414 lavorò insieme a miniatori veneti al codice Cornaro, con le Epistole di san Gerolamo (Londra, British Library, Egerton 3266). La tavola col Matrimonio mistico di santa Caterina, firmata «Michelinus fecit» (Siena, Pinacoteca Nazionale), è da datare al 1420 circa.
Nel 1418 l'artista tornò a Milano a lavorare per il cantiere del duomo: nel 1421 è pagato, insieme al figlio Leonardo, per i dipinti dell’altare intitolato ai santi Quirico e Giulitta; mentre tra 1423 e il 1425 è nuovamente pagato per la fornitura di disegni della vetrata di santa Giulitta. Intorno al 1430 è da datare l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino e santi, dell’abbazia di Viboldone.
All’ultima attività del maestro è da riferire l'affresco con il Corteo dei Magi, realizzato per la chiesa di Santa Maria di Podone (Milano, Curia Arcivescovile); e, documentati al 1445-1446, i frammenti del Palazzo Borromeo (Rocca di Angera).
Suoi affreschi a:

- Viboldone       
- Rocca di Angera
- San Salvatore a Crevenna sopra Erba
- Pavia             
- Silvano Pietra  PV
- Monte Berico VI, Arca di Marco
- Madonna della Ghianda a Somma L. attr.
- San Pietro in Gemonio attribuiti

MONDINI Felice*        PITT
Tronzano            cit. 1783

Affrescò la chiesa di Tronzano nel giugno del 1783.
< fu imbiancata tutta la chiesa e rinfrescati li colori da mastro Felice Mondini di Tronzano al prezzo di fiorini 70>

MORANDI  G.        PIT
Cadero             cit. 1881

Fu  pittore di successo a Buenos Aires e tornò per morire in patria in giovane età.

MORANDI Vincenzo     ARC
Cadero 1873- 1917

Sono suoi i progetti per :
- chiesa di Creva
- villa Solera a Luino
- scuola di Graglio , non attuato.
- scuole elementari di Luino
Il nuovo asilo di Cannobbio fu disegnato dall’arch. Morandi da Cadero e dall’ing. Margaritella da Garabiolo


MOTTI  Giovanni        PIT
Bedero            cit. 1891

Vinse ad Avignone un premio di arti decorative nel 1891. A Nizza fu definito esimio artista pittore.
<Scommesse sul monumento di Garibaldi nel 1881 a Luino. Il sig. Giovanni Motti di Bedero, esimio artista pittore, dimorante ora a Nizza, trovandosi in quella città in un convegno con alcuni amici francesi, un tale signor Rolland disse di non essersi eretto in Italia finora nessun monumento a Garibaldi essendo ancora vivente. Sosteneva il sig. Motti invece esservene.
Non credendo il signor Rolland tale asserzione, si propose una scommessa di lire 100., per accertarsi della verità. I due amici dovettero partire assieme da Nizza ed infatti arrivarono a Luino l’ultimo giorno dell’anno scorso.
Appena posto piede a terra a Luino, per esser arrivati col piroscafo, il sig. Motti mostrò all’amico la statua di Garibaldi, che qui fu eretta nel 1863. Avendo perduto la scommessa, volle il signor Rolland dimostrare il suo contento per aver veduto il monumento in onore di Garibaldi, facendo radunare la Società Filarmonica di Germignaga colla quale si portò presso la statua e le fece eseguire diversi pezzi di musica, terminando la serata fra bottiglie e l’allegria.>

MUTTONI    Ambrogio*        SC
Leggiuno        cit. 1519

Scultore attivo a Carpi con Barassi ( vedi )

PARIETTI  Andrea *        PITT
Bosco Valtravaglia    cit. 1856

Dipinse a olio e a fresco Madonne e santi  come autodidatta.

PARIETTI  Antonio*        PITT
Bosco Valtravaglia  1867-1950

Dizva lo indica originario di Montegrino. Dopo gli studi a Brera si stabilisce a Parigi per quarant’anni.
La via Crucis di Bosco è ricordata perché riprodotta in un bel quadro a olio del pittore boschese  eseguito alla fine dell' ‘800.
Sempre a Bosco Valtravaglia frazione Bonera  esiste una Cappella votiva del XVIII sec., con affreschi restaurati da Antonio Parietti nel 1919.

PARIETTI  Francesco    *    PITT
Bosco Valtravaglia    cit. 1856

Figlio di Andrea, allievo del Dotti e del prof. Scuri. Operò ad olio e a fresco
Nel 1860 affrescò san Carlo nella cappellina “ paradis di can “ a Bosco.
Nella Madonna del Castello a Trescore BG gli affreschi della volta, con le storie della Madonna, sono di Francesco Parietti, che li esegue negli anni 1843-1844, come risulta dagli atti dell’archivio.

PARIETTI Giovanni Battista ING
Luino        cit. 1859-64

Fu ingegnere distrettuale. Aveva studio in Luino.

PARIETTI  Massimo        PITT
Bosco Valtravaglia    fine 800

Nel 1913 affrescò la Madonna di Caravaggio a Bedero in località Seghitt.

PEDROCCA Giovan Battista *        PITT/DEC
Castelveccana 1882 - 1969

Ha lasciato graffiti ed affreschi su palazzi di Luino, Porto Ceresio e Caldè di Castelveccana.

PELLEGRINI Giovanni ING
Luino            cit. 1860-

Fu  a lungo sindaco di Luino. Autore delle case in Luino:
- in via Pellegrini 63
- di Desiderio Solera in via Cavallotti
- la rampa per barche in piazza libertà.

PETROLO Giuseppe  ING/ARCH
Luino 1871- 1952

Laureatosi sia a Torino che Genova,tenne studio anche a Milano e  fu protagonista della vita sociale del paese ricoprendo la carica di sindaco e podestà. Operò prevalentemente nel settore stradale.
Sue opere:
- villa Cerutti a Luino
- casa di famiglia a Creva
- villa alla Caprera di Luino.

PIANEZZA  ??            PITT
Vergobbio            cit. 1889

Dipinse una via Crucis su tela destinati alla chiesa di san Quirico e Giolitta di Brenta pagata 160 lire. Che fosse di Vergobbio si rileva da annotazioni in matita poste sulla tela.


PICCIO   Giovanni Carnovali  *detto il            PITT
Montegrino 29/9/1804-Coltaro sul Po il 5/7/ 1873       

Trasferitosi col padre muratore ad Albino frequentò la Carrara col Diotti ch aveva divinato il suo genio: nato per la pittura. A partire dal 1831 viaggiò molto spesso a   Roma (1831), Parma (dove studiò il Correggio e il Parmigianino), Cremona (1832-36), Milano, Pavia, Parigi (1845, con l'amico Trécourt) e ancora Roma (1848), Napoli, prima di stabilirsi definitivamente a Milano nel 1836.
Le sue passioni erano viaggiare a piedi e  nuotare per ore.
Solitario e dal carattere piuttosto stravagante, si dice che dopo il 1835 non abbia più voluto mettere piede a Montegrino Valtravaglia a causa della costruzione della prima strada carrozzabile.
Il Piccio si accosta alla tradizione locale che unisce il luminismo lombardo al cromatismo veneto. Fu estraneo alla polemica neoclassico-romanticismo e trasse ispirazione dal repertorio mitologico e religioso. Condusse un’esistenza appartata dedicandosi allo studio degli antichi maestri tradotto nel suo linguaggio pittorico moderno, a macchie e a tocchi avvicinandosi ai modi di Delacroix.
Morirà nel Po  per un malore mentre sta bagnandosi.

PIETRO            ORN?
da Luino             cit. 1480/90

Collaborò ad eseguire alcuni arazzi per il cardinale Ascanio Sforza.

PISCENO Giovanni Domenico        SCALPELLINO   
Cavona            op. 1723-39

Operò a villa della Porta a Zuigno.

PISONE Rocco *        STUC
Germignaga            op. 1713

Nel 1713 una registrazione relativa alla beata Vergine Addolorata in san Materno di Maccagno  riporta < el stuco in questa cappella è stato fato dal sig, Rocco filius quondam Andrea Pisone di Germignaga>.
Operò nel 1731 a Roveredo CH nella chiesa della Madonna del Ponte Chiuso con  dei medaglioni all’altare dall’Assunzione.

POLLINI Antonio *        INC/PITT
Germignaga 20/10/1894       

Acquafortista e autodidatta. Si dedicò all’acquaforte nel 1924 incitato e seguito a Belgirate dal barone tedesco Max von Fichard. Ha partecipato a mostre ufficiali  come la Permanente di Milano, a Bolzano e Firenze, ottenendo numerosi premi. Ottenne il secondo premio alla mostra d’arte montana di Milano nel 1933.
Sue personali a Stresa e Sesto Calende( 1944 ) Sue acqueforti compaiono nel libro di C. Ratta < Gli adornatori del libro in Italia>
E’ anche pittore e disegnatore.

PUGNETTI Natale            ARCH
Garabiolo 1809 - Tesserete 13/6/1871

Diplomato all’Accademia di Brera.
Per molti anni fu insegnante di disegno a Tesserete CH. Nel 1837 progettò  la prepositurale SS. Pietro e Paolo di Luino.  Progettò il campanile di Muceno

RAMELLI Agostino  *    ING/ARCH
Mesenzana 1531- Francia? post 1608

Fu fino al 1555 al servizio di Gian Giacomo de’ Medici (1495-1555), marchese di Marignano presso il quale ebbe la possibilità di studiare matematica ed architettura.
È possibile che il giovane Ramelli avesse accompagnato il Medeghino nella guerra di Siena e in altre sue avventure militari. E' certo che si trasferì in Francia dove fu al servizio di Enrico d’Angiò (1551-1589), figlio di Enrico II e di Caterina de’ Medici, dal 1574 re di Francia con il nome di Enrico III.
Il Ramelli prese parte all’assedio de La Rochelle in qualità di ingegnere, forse accompagnando un contingente di quattromila soldati italiani comandati dal veneziano Filippo Strozzi.
Durante una missione di esplorazione del porto atlantico di La Rochelle, venne gravemente ferito e fatto prigioniero, ma riottenne presto la libertà, grazie all’intervento del duca.
Con l’ascesa al trono di Enrico, consolidò la sua posizione a corte e decise di pubblicare i suoi studi e i suoi progetti. Essi furono raccolti nel volume <"Le Diverse Et Artificiose Machine Del Capitano Agostino Ramelli Dal Ponte Della Tresia Ingegniero del Christianissimo Re di Francia et di pollonia. .Nelle quali si contengono uarij et industriosi Mouimenti, degni di grandissima Speculatione, per cavarne beneficio infinito in ogni sorte di operatione; Composte in lingua Italiana et Francese. Parigi, in casa dell'Autore 1588., con privilegio del Re "> , poderoso in folio pubblicato nel 1588 a Parigi, nel quale sono raccolte 1 tavola raffigurante l' autoritratto e 194 tavole in rame accompagnate da un testo in italiano e in francese, che presentano le sue geniali invenzioni, parte delle quali immaginarie. Vi sono 110 pompe o meccanismi per innalzare l’acqua, 25 mulini, 10 gru, 7 meccanismi per trascinare strutture pesanti, 4 cassoni per il prosciugamento di fossati, 4 fontane, 15 ponti per attraversare fossati, 14 congegni per sfondare le difese nemiche ed infine dispositivi per lanciare palle da canone e trabocchi.
Quest’opera è un classico dell’ingegneria rinascimentale ed ebbe una significativa influenza sullo sviluppo della meccanica europea nei decenni successivi. Dalla prefazione di detto libro apprendiamo che il Ramelli aveva preparato anche un manoscritto sulle fortificazioni con relativi disegni, ma dei finti amici glielo rubarono; fu impedito dal rifare lo studio dalla morte avvenuta dopo il 1608. È altresì interessante notare che nel frontespizio dell'opera il Ramelli si professa nativo di Ponte Tresa, ma nella pagina seguente si notano sopra il suo ritratto queste parole: "Augustinus De Ramellis De Mezonzana Aetatis Suae An. LVII". Il Ramelli é ricordato in tutte le più importanti storie della tecnica e di meccanica applicata e diverse sue tavole sono lì riprodotte , da esse si desume come egli fosse un anticipatore di soluzioni che in seguito trovano pratica applicazione.
Nell' era di internet é considerato in Europa l' " inventore dell' " ipertesto " per il suo leggio multiplo rotante, da lui definito " ruota biblioteca per lettore gottoso " ( tavola. CLXXXVIII )
Di lui si ha ancora notizia nel 1590, quando Filippo Pigafetta (1533-1604) afferma che Parigi, assediata, era difesa con l’aiuto del Capitano Agostino di Lugano. L’ultimo documento ritrovato che lo riguarda è una carta legale datata 1608 con la firma sua e della sua consorte.
Nulla si sa riguardo la sua morte.

RATTAZZINI Rinaldo    ING/ARCH
Curiglia??            op. 1852

Progettò il nuovo complesso monumentale per accogliere la statua di san Carlo su incarico del vicario Stucchi.

REGGIORI Luigi    *    PITT/CERAM
Laveno            op. 1906 - 1925

Citato col  fratello Marco attivi presso la SCI. Loro opere sono custodite al museo della Ceramica di Cerro. Nella sua produzione sceglie fiori e tematiche vegetali che tratta con una particolare delicatezza e levità di toni e colori.

REGGIORI Marco    *    PITT/CERAM
Laveno            op. 1906 - 1925

Citato col fratello Luigi  attivi presso la SCI. Loro opere sono custodite al museo della Ceramica di Cerro. Di particolare interesse è il vaso lilla e giallo decorato da  nel 1906 con anse e scena orientaleggiante di pieno gusto liberty. Si caratterizza per i paesaggi con uccelli o nature morte.

SALLA Ferdinando        EBANISTA
Pino        op. 1846

Autore del pulpito di Caviano nel Locarnese.

SAPORITI Rinaldo*        PITT
Angera 27/4/1840- Milano 29/3/1913

Si diplomò a Brera nel 1870 e nello stesso anno fu premiato all’Esposizione
agricola-industriale-artistica di tutto il Lago Maggiore e suoi versanti. Si dedicò all’insegnamento in scuole pubbliche e private. Pittore di paesaggi  che predilisse l’acquarello, espose a Parma nel 1870 ( Le Alpi - Valle di Susa e Quassa ), Torino nel 1880 ( Riviera di Genova e Adriatico ), sempre a Torino nel 1884 ( Caccia nelle canne e Pesca ) e Milano. Sue opere alla GAM di Torino, alla Pinacoteca di Bologna e in quella di Ferrara.

SPERTINI Giorgio*    CER
Laveno 1877 - 1908       

Nato a Laveno lavora, agli inizi del Novecento, come decoratore, presso la "S.C.I." (Società Ceramica Italiana) di Laveno. Alcuni suoi lavori, rari esempi di ceramica Liberty italiana, sono presentati alla Mostra di Arti Decorative di Milano del 1906.
Nella sala Casanova Scotti del Museo della Ceramica di Cerro è conservato un suo vaso liberty in ceramica smaltata blu e montatura in metallo dorato.

SPOZIO T.            PITT
Brezzo di Bedero        ??

Indicato come pittore operoso a Grenoble.

STOCCHETTI Fratelli        DEC
Besozzo            op. 1874

Il Bizzozzero nel 1874 < ai nostri giorni i fratelli Stocchetti godono di bella fama come decoratori>.
Celso Stocchetti è ricordato a Gallarate  come decoratore nella basilica di santa Maria Assunta.
Nel civico museo di Crema e del cremasco sono conservati sei loro progetti post 1890.
nell’istituto dei Ciechi di Milano  il salone dei concerti e la chiesa, vennero decorati dai pittori Celso Stocchetti e Ferdinando Brambilla, entrambi insegnanti all’Accademia di Belle Arti di Brera.

STOCCHETTI Angelo?        PITT
Besozzo            cit. 1848

Il Brunella dedica ad un pittore Stocchetti un simpatico ritratto. Da questo apprendiamo che, figlio di contadini alle dipendenze della signora Pirinoli, fu inviato dalla stessa a Milano a compiere gli studi, avendo dimostrato buona attitudine al disegno. Nel 1848 abbandonò il lavoro nella chiesa del Beato Nicone in Besozzo per unirsi a Garibaldi a Luino. In detta chiesa affrescò il soffitto e la parete sinistra. Successivamente sembra che dimorasse a Milano.
Il pittore  pittore-stuccatore Angelo Stocchetti lavorò a fine 800 nel palazzo Bagatti Valsecchi di Milano.
Sua la  esecuzione degli affreschi per il Famedio del Cimitero Monumentale e in palazzo Trivulzio.

STRIGELLI Carlo Giuseppe    ING
Luino 24/4/1662 -

Ingegnere e agrimensore a Milano trasferitosi a Milano nel 1676 .  Collaborò ad una “ prospettiva con viali e pilastrini “ per villa della Porta a Casalzuigno.


TABACCHI Fratelli    STUC/DEC
Rancio Valcuvia    op. 1772 - primi 800

Carlandrea
Domenico morto nel 1793 a Foggia
Giuseppe fece testamento nel 1805

Nati probabilmente tra il 1739 e il 1744 a Cantevria, frazione di Rancio.
Provetti stuccatori che lavorarono prevalentemente in Puglia e Basilicata.
Nel testamento di  Giuseppe , stilato dal notaio a Molfetta viene definito di < Ardenna Stato Milano>.
Carlandrea  alla fine degli anni 90 si trasferì con la famiglia ad Ardena.
Loro opere a :
- Molfetta        - Barletta
- Ferrandina        - Bisceglie
A Cantevria VA , oratorio di San Pietro probabilmente eseguirono la volta durante un loro ritorno nel 1777.

TARRA Luigi *        PITT
Luino 4/12/1882 - Roma 31/8/1936
 
Pittore prevalentemente di architetture  ed espressionista. Operò a Roma. Espose alla esposizione nazionale di Firenze nel 1927 presentando : Viterbo e Piazza del Gesù.
Allestì una personale agli Amatori e Cultori di Roma nel 1927 ; prese parte alla Nazionale del paesaggio di Bologna  con < la basilica di santa Maria di Tuscania >.

TERUGIO Carlo *        SC/STUCC
Dumenza            op. 1654

Suoi gli stucchi della Cattedrale di san Martino ad Olivone. Lavorò con artisti ticinesi ed artigiani grigionesi.

THOMAS ( Tommaso) *de   PITT
Creppa ( Creva)        cit. 1433/40

Abitante a Varese  e titolare di una bottega, forse con Baldassarre da Creva lasciò affreschi firmati a Lodrino (1433)  e Croglio ( 1440) in Svizzera.
A Luino gli è attribuito un affresco , strappato, della Madonna del Latte ( altre simili si trovano sulla strada Colmegna-Runo) e a Cantevria sulla casa Leoni un sant’Antonio, Madonna in trono e san Cristoforo. Forse autore di opere al Sacro Monte di Varese e alla Schirannetta di Casbeno.

TINELLI Daniele * FOTOGRAFO / ARCH
Laveno?? 1831 - 1916

Di nobile famiglia lavenese, nel 1865 si recò in Russia, soprattutto a Mosca e Sa Pietroburgo  e concretizzò la sua passione per la fotografia alla quale si dedicò attivamente al suo ritorno a Laveno.

TRAMONTANI Alessandro    ING
 Veccana 1818- 1850

Forse fratello o parente di Giacomo. Dal 1833 al 1836 frequentò architettura a Brera, vincendo un concorso di prospettiva.

TRAMONTANI Giacomo    ING
Ronchiano di Veccana 1806- 1881

Laureatosi a Pavia ebbe una intensa attività in zona: fu a più riprese sindaco di Veccana.
Tra le sue opere:
- campanile della chiesa di Pino LM.
- progetti per i cimiteri di Brezzo di Bedero,
  Portovaltravaglia, Luino e Saltirana con la t
  tomba di famiglia
- facciata della chiesa di Voldomino.

VANOLI Paolo    *    PITT/REST
Voldomino 21/9/1890

Studiò a Brera con Lorenzoli e Mentessi. Fu in particolare restauratore.
Restaurò:
- Milano, il chiostro esterno in santa Maria
  delle Grazie nel 1910
- Melegnano, Prepositurale nel 1914
- Brescia, affreschi di Lattanzio Gambara nel
  1932
- Monza, rotonda dell’Appiani (1932)
- Viboldone, nell’abbazia rimise in luce
  affreschi giotteschi
- Cremona, affrescò la cappella di
  sant’Agostino
Espose olii in diverse mostre e alcuni si trovano nella raccolta del seminario di Cremona.

VIDINI Giovanni   SC
Arcumeggia 1899-1994

Nipote del Cerini, lavorò con lui a Torino.
Sue opere sono esposte ad Arcumeggia

ZANINI S.            ???
Luino            ???

Artista in attività a Nizza.

ZENONI Cesare *        PITT
Bosco Valtravaglia    cit 1856

Apprezzato nella bergamasca quale pittore di ornamenti e architetture. Dizva lo dice di origini bergamasche ma operante a Bosco.

ZENONI Francesco        PITT
Bosco Valtravaglia 1828 Lecco 1890       

Allievo della Accademia di Bergamo, premiato in giovanissima età. Un suo “ Galileo” fu esposto alla Carrara.
Un suo olio “ Diogene” è presso la Carrara