Attivo nel Duomo di Milano con Andrea da
MIlano. Lavorò anche al santuario di Saronno lasciando due
statue < Sibille e Profeti > Si firmava <Julio Ogione de
Varixio > .E' pensabile anche una sua presenza al Sacro Monte
di Varese con Andrea da Saronno.
OLGIATE Francesco SC
Viggiù cit. 1732
Nel 1732 venne stipulato il contratto con i
marmisti Giuseppe Buzzi e Francesco Olgiate di Viggiù per
un un altare con fregi marmorei sul tipo di quelli del Borgo S.
Andrea di Novara per la parrocchiale di Quarna di
Sotto.
ORELLI SALERNI Egogle *
PITT
Induno Olona 1884 - Ganna
1974
Fu premiata dalla società delle Belle
Arti della Permanente di Milano.
Moglie del musicista Federico Salerni, maestro
al Conservatorio di Milano.
ORRIGONI Antonio QUAD/ORN
Viggiù '800
Con i figli Gerolamo, Guido ( 1848-1924) e
Nestore operarono in Duomo.
ORRIGONI Carlo SC
Besano?? cit. primi 900
Riparò il piedestallo della statua
dell'immacolata sul colle san Martino a Besano.
ORRIGONI(E) Giovanni Battista
ARCH
Varese? cit. 1721
Progettò la ricostruzione della chiesa
parrocchiale di Biumo inferiore nel 1721. Colombo ipotizza che
fosse il nobile che abitava davanti la chiesa.
Disegnò la prospettiva dello stradone
di san Francesco a Varese.
A Prato il Convitto nazionale "Cicognini" nel
1773-93 è stato progettato eseguito dal gesuita milanese
Giovan Battista Origoni e si ispira ai grandi istituti di
educazione lombardi (Collegi Borromeo e Ghislieri a Pavia,
Collegio Elvetico a Milano), (qualche documento parla di Giovan
Battista Arrigoni e non di Origoni o Orrigoni sollevando
così un problema di identificazione storica del
personaggio).
OSSOLA Fortunato ORGANARO
Groppello di Gavirate op. 1852 -
1868
Suo l'organo della parrocchiale di Cocquio
Trevisago. Fece restauri a Velate, Besozzo.
Fu attivo in Valtellina.
OTTOBONI INC
Varese prima metà
800
Calcografo di Varese allievo del Toschi alla
scuola parmense.
PAGLIA Federico * CERAMISTA
Varese??? 1878-1954
Era entrato nella S.C.I. nell'ultimo decennio
del XIX secolo e dopo quasi venticinque anni di attività,
divenuto responsabile del reparto decorazione, mette al repertorio
conosciuto come "Catalogo Paglia" che presenta la produzione
ceramistica e i decori della manifattura S.C.I. (Società
Ceramica Italiana) Laveno, dello stabilimento Lago - Settore
terraglia forte con 1561modelli decorati
PANDOLFI VELATI Lina * PITT
Gallarate fine '800 -
Nel 1912 sposa il pittore Alessandro Pandolfi.
Espose nel 1930 a Varese alla mostra san Pedrino. Tenne studio e
scuola a Gallarate.
PAOLO da * ARCH
Campagnano??? op. 1457/84
Figlio di mastro Antonio da
Campagnano.
Dal 1457 al 1458 lavora come muratore al
palazzo Apostolico. Nel 1463 è pagato per lavori alla
navata maggiore della basilica Vaticana. el 1471 opera alla
costruzione della biblioteca Vaticana e l'anno successivo esegue
un soffitto in santa Maria d'Ara Coeli. Nel 1473 è pagato
per lavori di restauro al corridoio tra palazzo Apostolico e
castel sant'Angelo. Nel 1475 lavora a ponte Sisto. Nel 1484
partecipa alla costruzione di palchi per le
artiglierie.
PARACCA Francesco SC
Saltrio cit. 1825/39
Alla Certosa di Pavia con i figli Stefano e
Giuseppe si recano periodicamente da aprile a novembre per
l'esecuzione di opere di rifacimento in pietra di Saltrio, sia
all'interno sia sulla facciata. Ha collaborato anche Giacomo Cassi
di Bernardo.
PARACHA Giovanni Battista
SC
Saltrio op. 1703
A Torino nella Chiesa della Confraternita
della Santissima Trinità ( architetto Juvara) nel 1703 i
Magistri Giovanni Battista Paracha e Andrea Donato Dongo eseguono
i piedistalli laterali dell'Altare Maggiore.
PARACHA Pietro SC
Saltrio op. 1677
Costruì le balaustre di broccadello su
disegno del Rusca nella parrocchiale di Crenna..
PARIETTI Andrea PITT
Bosco Valtravaglia cit.
1856
Dipinse a olio e a fresco Madonne e santi come
autodidatta.
PARIETTI Antonio PITT
Bosco Valtravaglia fine 800 primi
900
La via Crucis di Bosco è ricordata
perché riprodotta in un bel quadro a olio del pittore
boschese eseguito alla fine dell' '800.
Sempre a Bosco Valtravaglia frazione Bonera
esiste una Cappella votiva del XVIII sec., con affreschi
restaurati da Antonio Parietti nel 1919.
PARIETTI Francesco PITT
Bosco Valtravaglia cit.
1856
Figlio di Andrea, allievo del Dotti e del
prof. Scuri. Operò ad olio e a fresco
Nel 1860 affrescò san Carlo nella
cappellina " paradis di can " a Bosco.
Nella Madonna del Castello a Trescore BG gli
affreschi della volta, con le storie della Madonna, sono di
Francesco Parietti, che li esegue negli anni 1843-1844, come
risulta dagli atti dell'archivio.
PARIETTI Giovanni Battista
ING
Luini cit. 1859-64
Fu ingegnere distrettuale. Aveva studio in
Luino.
PARIETTI Massimo PITT
Bosco Valtravaglia fine 800
Nel 1913 affrescò la Madonna di
Caravaggio a Bedero in località Seghitt.
PARIANI Alfredo PITT
Gallarate 29/07/1876 - Pallanza
28/04/1931
Nel 1899 dopo due anni di studio lasciò
l'università per dedicarsi alla pittura, allievo del
Bazzarro.
Partecipò a molte esposizioni con
successo.
Espose a Venezia, Milani, Genova, Torino,
Bologna e Gallarate nel 1904 presso il circolo san
Cristoforo.
PARINI Dante * PITT/SC
Brusimpiano 21/11/1890 -
11/4/1969
Studiò a Brera con Enrico Butti. Si
dedicò prevalentemente all'arte sepolcrale. Suo il
monumento ai Caduti di Niguarda in piazza Gran Paradiso a Milano,
del 1924. Suoi i monumenti ai Caduti di Induno Olona e Tarquinia.
Espose con gli < Amici dell'arte > a Varese nel 1921. Sue
sculture e bassorilievi a san Felice di Parabiago.
PASETTI Antonio PITT
Arcisate 7/11/1882 Milano
1972
Studiò a Brera con Tallone e
Pogliaghi.
Si dedicò prevalentemente all'affresco
sacro, pur eseguendo ritratti e paesaggi.
Partecipò alle biennali di Brera nel
1914 e nel 1920 e mostre alla Permanente e a Varese.
- Sue opere si trovano a:
- Rivolta d'Adda, chiesa
dell'ospedale
- Saronno, chiesa dell'ospedale
- Arcisate, la Crocifissione nella
parrocchiale
- Vedano Olona, nella parrocchiale 1932/3
- Casasco, nella parrocchiale
- Origgio, nella parrocchiale
1940/1
- Milano, palazzo Cornaglia
- Milano, case Lisio e Peck
- Cedegolo BS, villa Simoncini
- Iseo, villa De Vecchi
- Chignolo PO, nella parrocchiale
- Pellio inferiore, nella
parrocchiale
- Madrid, ambasciata italiana
PASETTI Luigi * PITT
Arcisate 1882- 1945
Svolse la sua attività a
Milano.
PEDOTTI Pietro Antonio SC ?
Brenta? op. 1758
Il 10/8/1758 viene pagato per aver eseguito i
lavori all'altare di sant'Antonio a Brenta in san Quirico e
Giolitta.
PEDRASSI PIT
Cislago??? cit. 1836/41
Probabilmente è un pittore locale
autore di un quadro con la beata Vergine e i santi Antonio e
Giulio abate insieme alla nuova chiesa di san Giulio alla Massina
a Cislago.
PEDROCCA Giovan Battista *
PITT/DEC
Castelveccana 1882 - 1969
Ha lasciato graffiti ed affreschi su palazzi
di Luino, Porto Ceresio e Caldè di
Castelveccana.
PELLEGATTA Carlo Cesare SC
Viggiù op. 1723
Eseguì le belle fontane di pietra di
Viggiù a villa Bozzolo. A Novara nella Chiesa Parrocchiale
di San Quirico nel 1727:
< Magistro Giudice Giovanni qd. Bernardino
di Saltrio con Cesare Pellegatta qd. Andrea di Viggiù
eseguono due balaustre >.
PELLEGATTA Giacomo PITT
Viggiù 1768 - 1850
Pittore di prospettiva e ornatista,
considerato fra i capiscuola del genere.
Sue opere:
- sale del ridotto della Scala
- oratorio di Barzanò
- a Como al teatro Sociale
- a Varese sale dei palazzi Dandolo, Adamoli,
Grossi, Adami
- una sala a chiaroscuro nella villa Borromeo
a Viggiù
PELLEGATTA Giacomo QUADR
Viggiù CIT. 1845 -
1875
Fu ornatista quadratore al Duomo di Milano dal
1845 al 1875.
Lavorò a palazzo Borromeo a
Viggiù nel 1839.
PELLEGATTA Santino SC
Viggiù?? 1825-1901
Figlio o nipote di Giacomo.
Scultore e scrittore ( Guida storico-artistica
- descrittiva di Viggiu' e suoi dintorni..., Milano, tip. edit.
Verri, 1894).
PELLEGRINI Giovanni ING
Luino cit. 1860-
Fu a lungo sindaco di Luino. Autore delle case
in Luino:
- in via Pellegrini 63
- di Desiderio Solera in via
Cavallotti
- la rampa per barche in piazza
libertà.
PELLINI ??? ARCH
Marchirolo ?? fine '600
Progettò la facciata della chiesa di
san Pietro a Marchirolo
Un Antonio Pellini, di Marchirolo o Viconago,
operò come scultore con Raggi a Roma nella chiesa di san
Marcello al corso.
PELLINI Eugenio SC
Marchirolo 17/11/1869 - Milano
28/5/1934
A quattordici anni si trasferisce a Milano per
entrare a bottega da un marmista.
Nel 1888 entra a Brera per frequentare i corsi
dello scultore Ambrogio Borghi. Nel 1891 ottiene il Premio Oggioni
per specializzarsi a Roma. Da qui si muove per Parigi dove entra
in contatto con la scultura francese. Tornato a Milano nel 1893
avvia la sua carriera di scultore, dedicandosi contemporaneamente
all'insegnamento: dal 1892 è insegnante alla Scuola
Superiore degli Artefici del Castello Sforzesco di Milano; nel
1898 insegna presso la Scuola di Arti Applicate di Varese;
successivamente dirige per alcuni anni il Liceo Artistico di Busto
Arsizio.
Nel 1897 vince il Premio Tantardini e si
presenta all'Esposizione Universale di Parigi del 1900. E'
presente alla Biennale di Venezia del 1905 e a numerose rassegne
collettive nazionali.
Attivo nella scultura di genere che ha
generato un vasto collezionismo e nella monumentalistica civile e
cimiteriale, sue opere si trovano a Milano, Vigevano, Domodossola;
nel Varesotto, sue opere sono collocate nel capoluogo, a Gallarate
e a Marchirolo ( monumento ai caduti ). Alla Gam sono custodite
moltissime sue opere.
Nel 1991 alle Ville Ponti di Varese viene
allestita una interessante mostra dal titolo ...Di padre in
figlio, dedicata ad Eugenio ed Eros Pellini.
Muore a Milano nel 1934, è sepolto a
Marchirolo.
Fondamentale :F. Buzio Negri (a cura di),
Eugenio Pellini, Eros Pellini, Adriano Bozzolo, catalogo della
mostra, Spazio Scultura, Marchirolo, 1996
PELLINI Giorgio ARCH
Viconago cit. 1874
Lavorò a Milano a fianco dei maggiori
architetti eclettici dell'epoca, poi in zona fu impresario edile e
progettista. Lo stile rielabora la tradizione locale della casa
agricola a logge.
Progettò a Cadegliano:
- la chiesa di santa Maria
- villa Pellini nel 1850
- villa Pellini Pelegatta nel 1860
- ville Alfonso Menotti nel 1870
PELLINI Santino PITT
Marchirolo op. 1829
Nel 1829 effettua un saggio di pittura per la
scelta del pittore che avrebbe affrescato il cimitero di
Germignaga.
PELITTI ( Peliti) famiglia
ARCH
Ganna dal 1567
Famiglia di " magisti da muro" presenti dal
1567 in Ganna con Pietro, Giovanni Battista citato nel 1610,
Aliprando segnalato nel 1628. Ove reperite notizie certe vengono
riportati alle singole voci.
PELITTI Francesco ORN
Ganna 1830 - 1908
Iniziato all'arte a Viggiù, maestro
d'ornato plastico a Brera.
Decorò a Milano la Galleria Vittorio
Emanuele, palazzo Turati, il battistero di san Fedele e l'ex
stazione Centrale di Milano. Fu il vice del Mengoni.
Suoi fregi nella Chiesa di Santa Maria
Maddalena a Monza
PELITTI Giuseppe ARCH
Ganna 10 /9/1715 - 31/3/1789
Impresario, capomastro e
progettista.
Si trasferì a Carignano con la moglie e
il figlio Francesco nel 1750.
Diverse sue opere edili a
Carignano.
La sua opera fu continuata dai
discendenti.
PELITTI Giuseppe ARC?
Varese?? cit. 1592
Come imprenditore capomastro partecipò
all'appalto per la ristrutturazione dell'oratorio di sant'Antonio
alla Motta, vinto dal Bernascone il 21.2.1592
PERABO' Giacomo PITT
Varese? cit. fine 300
Un affresco raffigurante l'apostolo Giacomo
nel Battistero di Varese gli è attribuito ( con dubbio) dal
Giampaolo.
PERABONE ( Portabone) Carlo
INDORATORE
Varese cit. 1654
Citato per un contratto stipulato con la
scuola di sant'Antonio di Varese nel quale si obbliga a indorare
l'altare.
PEREGO Giacomo PITT
Saronno cit. fine 300
Francesco Sforza ordinò al pittore
Perego di dipingere la sua arma in Saronno.
PERRUCHETTI Carlo Antonio
PITT
Valganna ?? op. 1758
Eseguì opere di pittura agli altari di
san Quirico e Giolitta a Brenta
PERRUCHETTI Francesco ARCH
Ganna 8/8/ 1738 - Carignano
31/1/1823
Figlio di Lodovico, architetto a Carignano ove
si trasferisce definitivamente nel 1810.
PERRUCHETTI Lodovico ARCH
Ghirla 15/11/1698
Capomastro e architetto .
Operò a Torino nella chiesa della
Misericordia e al Duomo di Carignano.
PESSINA Bernardo ARCH
Malnate cit. 1698/1751
Regio ingegnere collegiato, fratello di
Ferdinando.
Il 15 febbraio del 1751, era dato incarico
all'Ing. Ducale Bernardo Pessina e in sua vece al fratello,
Ferdinando, di visitare i luoghi del torrente Bozzente, e gli
sviamenti, riferendo al riguardo
PESSINA Ferdinando ARCH
Malnate cit. 1698/1751
Regio ingegnere collegiato e fratello di
Bernardo, ricoprì cariche pubbliche e morì a 54 anni
a Tradate. Col fratello operò principalmente sulla
manutenzione di fiumi e Navigli.
PETROLO de * PITT
Barixio ( Varese ) sec. XV°
sec
Padre di Thomas. Suo un ciclo di quattro
affreschi nella chiesa di santa Maria di Ferno.
E' firmato < Petrolus de Barixio et Thomas
filius esius >
PETROLO Giuseppe ING/ARCH
Luino 1871- 1952
Laureatosi sia a Torino che Genova,tenne
studio anche a Milano e fu protagonista della vita sociale del
paese ricoprendo la carica di sindaco e podestà.
Operò prevalentemente nel settore stradale.
Sue opere:
- villa Cerutti a Luino
- casa di famiglia a Creva
- villa alla Caprera di Luino.
PETTER Paolo PITT
Cabiaglio op. 1802
Nel 1802 eseguì il ritratto di Anton
Tommaso Albuzzi per l'Ospedale di Varese.
Nella chiesa parrocchiale di Cabiaglio,
dedicata a Sant'Appiano, ci sono suoi quadri, le le cappellette
della Via Crucis, fiancheggianti la salita che mette ad una chiesa
soprastante al paese, sono sue opere.
PIANEZZA ?? PITT
Vergobbio cit. 1889
Dipinse una via Crucis su tela destinati alla
chiesa di san Quirico e Giolitta di Brenta pagata 160 lire. Che
fosse di Vergobbio si rileva da annotazioni in matita poste sulla
tela.
PIATTI Antonio PITT
Viggiù 12/6/1875 - Milano 29 /8/1962
Figlio dello scultore Domenico, si
avviò alla scultura sotto la guida paterna e a dodici anni
lavorava nella bottega di famiglia. In seguito si
perfezionò con Leonardo Bistolfi a Torino. Si dedico, poi,
alla pittura . A 17 anni si iscrisse alla scuola di disegno
dell'Istituto tecnico di Cuneo, ove si era trasferita la famiglia
ma seguendo i corsi a Brera.
Ancora studente nel 1901 partecipò alla
prima esposizione d'arte di Varese. Espose a Torino dove ottenne
la medaglia d'argento. Nel 1903 vinse il premio nazionale di
pittura alla biennale di Brera col quadro " Supremo dolore".
Nel 1904 vinse il premio Pensionato Oggioni
che gli permise soggiorni a Parigi e Roma. Da allora
partecipò a tutte le principali esposizioni all'Italia e
all'estero.
Per 16 anni primeggiò alle Biennali di
Venezia. Una sua opera riprodotta su cartolina " Il ponticello dei
sospiri" fu riprodotta con successo per oltre 50 anni.
Inizialmente si indirizzo verso la pittura
storica e di genere, successivamente si accostò alla
ritrattistica e al paesaggio.
Una buona raccolta di sue opere si trova alla
GAM di Milano.
A capolavori di pittura volle ogni tanto
affiancare qualche prodotto della sua primitiva passione per la
scultura, così che egli può essere giustamente
considerato, oltre che pittore, scultore emerito esempio nel 1924
scolpì una lapide con busto incassata nella facciata del
Municipio di Laveno.
Fu amico di molti artisti tra cui Furrer e
Weiss.
E' anche autore di opere letterarie tra cui
Viggiù terra di artisti, Vita d'artista e L'isola del
sole.
PIATTI Domenico PITT
Viggiù ????- 1915
Notevole scultore ed un abile
disegnatore.
La famiglia Piatti originaria del Varesotto,
fin dai primi anni dell'ottocento iniziò la sua
produzione artistica, dapprima nel paese
d'origine poi a seguito dell'estendersi della fama di artisti, sia
in campo pittorico che scultoreo, allargò l'attività
fuori della provincia e all'estero.
Nel corso dell'ottocento, diffondendosi sempre
più la richiesta d'arte cimiteriale da parte della ricca
borghesia in Piemonte e in relazione alla carenza di abili
artigiani nel cuneese, la famiglia Piatti fu indotta a trasferirsi
a Cuneo ed aprire un laboratorio di scultura sull'attuale
Lungogesso Giovanni XXIII, all'angolo con Via
Peveragno.
Apprezzati ben presto in tutta la provincia,
il Laboratorio Piatti eseguì numerose opere d'arte
funeraria e lapidi commemorative, all'inizio in stile eclettico,
successivamente, sotto l'influenza dalla cultura e tendenza
artistica del noto scultore Leonardo Bistolfi, delineò
sempre più con sinuosità e scorrevolezza le
caratteristiche essenziali dello stile "Liberty".
A Cuneo la scalinata "degli sposi" di Corso
Giovanni XXIII è intitolata ai fratelli Antonio, Leonardo e
Luigi Piatti, artisti e scultori varesotti figli di Domenico che
verso la fine dell' 800 si trasferì da Viggiù nel
cuneese per eseguire alcuni lavori presso il Santuario di
Vicoforte, dichiarato in quegli anni monumento
nazionale.
A Cuneo la famiglia Piatti aprì un
laboratorio di lavorazione del marmo che realizzò alcune
opere e monumenti di notevole bellezza artistica.
PIATTI LEONARDO SC
Viggiù 13 /10/ 1 877-Cuneo 11/4/1945
Alla morte del padre nel 1915 ereditò
l'avviato laboratorio di scultura cui seppe dare un'impronta
personale e crescente prestigio.
Leonardo Piatti pur essendo nato a
Viggiù si considerava cittadino cuneese, poiché a
Cuneo sviluppò il Suo estro artistico e diede lustro alla
città con numerose opere tuttora presenti nel Cimitero
Urbano, nel giardino della villa Piatti, nel Santuario di Madonna
della Riva, nel Santuario degli Angeli e in numerosi altri luoghi
della città.
I due busti - "Il giovane guerriero" e
"Afrodite" - collocati a Cuneo sulla scalinata "degli sposi" di
Corso Giovanni XXIII, testimoniano la sua arte.
PIATTI LUIGI SC
Viggiù 22/6/1881- Roma 19/3/
1939
Collaborò con il fratello Leonardo, nel
laboratorio cuneese, alla realizzazione di numerose opere
scultoree esposte in città, prima di trasferirsi a Roma
dove si specializzò nell'arte funeraria E nella decorazione
nella sua bottega vicino al Cimitero del Verano.
Morì in un incidente
ferroviario.
PIATTI PATRIZIO SC
Viggiù??? 1824 - New York
1888
Il <The New York Times> in data 22
luglio 1888 riporta un articolo dedicando alla morte dello
scultore Patrizio Piatti. Lo dice fratello del artista Antonio che
fu incoronato dal governo per i suoi meriti artistici.
Frequentò Brera e partecipò ai moti del 1848 e viene
definito amico intimo di Garibaldi. Arrivò a New York nel
1850 e fu fratello dello scultore Emilio Fernando nato a a New
York nel 1859.
Elenca poi una serie di opere tutte al
Greenwood Cemetery:
- monumento al colonnello Vosburg del 71°
- il monumento al Capitano di mare
- il Griffith Memorial
PIAZZA Giovanni (Giovan Battista)
SC
Viggiù 1801- 1827
Studiò scultura a Brera, allievo del
Pacetti.
A 20 anni vinse il pensionato a Roma, al
ritorno a Milano, a 26 anni, morì.
Opere:
- la famiglia Niobe, bassorilievo in
terracotta premiato nel 1822 a Brera, ora alla Gam
- monumento al padre, chiesa della Croce a
Viggiù
- due medaglioni di apostoli, chiesa della
Madonnina a Viggiù
- due statue nella facciata di san Giuseppe a
Milano ( san Palladio e Pietro l'eremita)
- tre statue per il duomo di
Milano.
PICCINELLI Gioachino ARCH
Brinzio op. 1830 1870
Progettò la parrocchiale della Rasa nel
1870.
Un suo ritratto del 1831 lo troviamo nel
volume dedicato a Brinzio.
PICCININO Giovanni da ARCH
Varese cit. 1474
E' pagato per lavori alla rocca di santa
Marinella unitamente a Giorgio di Varese.
PICCIO Giovanni Carnovali detto il
PITT
Montegrino 29/9/1804 - Coltaro sul Po il
5/7/ 1873
Trasferitosi col padre muratore ad Albino
frequentò la Carrara col Diotti ch aveva divinato il suo
genio: nato per la pittura. A partire dal 1831 viaggiò
molto spesso a Roma (1831), Parma (dove studiò il Correggio
e il Parmigianino), Cremona (1832-36), Milano, Pavia, Parigi
(1845, con l'amico Trécourt) e ancora Roma (1848), Napoli,
prima di stabilirsi definitivamente a Milano nel 1836.
Le sue passioni erano viaggiare a piedi e
nuotare per ore.
Solitario e dal carattere piuttosto
stravagante, si dice che dopo il 1835 non abbia più voluto
mettere piede a Montegrino Valtravaglia a causa della costruzione
della prima strada carrozzabile.
Il Piccio si accosta alla tradizione locale
che unisce il luminismo lombardo al cromatismo veneto. Fu estraneo
alla polemica neoclassico-romanticismo e trasse ispirazione dal
repertorio mitologico e religioso. Condusse un'esistenza appartata
dedicandosi allo studio degli antichi maestri tradotto nel suo
linguaggio pittorico moderno, a macchie e a tocchi avvicinandosi
ai modi di Delacroix.
Morirà nel Po per un malore mentre sta
bagnandosi.
PIETRO ANTONIO da LAP
Saltrio cit. 1536
E' citato in una indizione del 9 luglio 1536
della Congregazione dei Lapicida a Roma.
PIETRO da ARCH
Brusimpiano cit. 1570
Ci giunge la notizia in quanto il prevosto di
Besozzo inviò in curia a Milano " un dissegno della stessa
cappella ( cappella grande in sant' Alessandro a Besozzo) fatto da
un maestro Pietro da Brusimpiano molto perito nell'arte
dell'edificare..."
Colombo commenta:" non è che un abile
capomastro sollecitato dal prevosto a tirar quattro
righe"
PIETRO da INT
Gallarate vedi Donati Giovanni
Pietro
PIETRO da * ARCH
Maracionus (Morazzone ) cit.
1490/2
Nel 1490 costruisce il carcere nella torre del
Soldano a Roma. Due anni dopo è pagato per lavori a piazza
Navona e a castel sant'Angelo.
PIETRO di Giuliano SC?
Olona? cit. 1453
Nel 1453 Pietro di Giuliano di Oholona lavora
alla fontana di Trevi.
PIETRO ORN?
da Luino cit. 1480/90
Collaborò ad eseguire alcuni arazzi per
il cardinale Ascanio Sforza.
PIETRO SC
da Tradate cit. 1396
Lavorò al Duomo di Milano, iniziando
verso il 1396 e con altri fece il grande finestrone gotico di
capocroce, le porte, i tabernacoli e le volte
dell'abside.
Fece due sculture in marmo in collaborazione
con Giacomo da Arona.
Fece parte del gran consiglio della fabbrica
come esperto e tecnico per decidere la forma della copertura del
tempio nel 1424 e nel 1437 divenne procuratore della
fabbrica.
PIETRO da ARCH
Varese OP. 1446-1455
Nipote di Beltramo da Varese, operò a
Roma alla torre di Nicolò V° in Campidoglio del 1452
circa.
Fece costruire parte dei bastioni di Roma, di
Orvieto e la tribuna di san Pietro.
A fine giugno del 1452 è pagato per
lavori in Campidoglio, fra cui una porta di marmo che sta a capo
delle scale nuove e per la torre di Nicolò V. Nel 1453 fa
radicali lavori in san Teodoro
Lavorò nel duomo di Orvieto.
Un Pietro da Varese, lo stesso od un omonimo,
nel 1453/4 cava marmi a santa Maria nuova per il palazzo
apostolico e nel 1455 somministra grandi partite di calce per i
restauri si santa Maria maggiore.
Sempre un Pietro da Varese dal 1455 al 1458
risulta attivo a Castelnuovo a Napoli.
PIETRO da SC ???
Varese cit. inizi 500
Residente a Locarno col figlio Giovan
Pietro.
Il Gilardoni dice: < non siamo riusciti a
scoprire chi fosse il maestro Pietro da Varese che abitava a
Locarno ai primi del XVI° secoli>
PIETRO da PITT
Velate op. primi 500
In santo Stefano a Velate suoi affreschi sulle
pareti del coro, con ascendenze rinascimentali.
Il Tettamanti lo dice operante col figlio
Baldessari tra la fine del 400 e gli inizi del 500 soprattutto a
Milano e Pavia anche nel campo delle vetrate. Nel Duomo di
Milano
esiste una grandiosa Crocefissione estesa su 6
pannelli, fulcro delle Storie della Passione (ante 1525),
partecipò alla realizzazione del rosone cinquecentesco
della vetrata del Nuovo Testamento.
Nel 1483 viene nominato con altri per
risolvere le divergenze sorte fra le parti in merito ai lavori
svolti da nel tiburio della vecchia cappella e in quello sopra
l'altar maggiore della nuova chiesa di Santa Maria di San Satiro
ove anche lui aveva lavorato.
Di Pietro da Velate venne letta una targa
nella chiesa di santa Maria di Binago del 1502.
Da notare che esiste, spesso confuso, un
Pietro da Vailate, intagliatore, abile intarsiatore dei dossali
del coro della Certosa di Pavia negli anni 1495/7 .
PINCIROLLI Giovanni
ORGANARO
Samarate metà 800
Operò restauri nella zona tra
Gallarate, Busto e il Ticino.
PINI Francesco ARCH/DEC ??
Malnate cit. 1758
Realizzò il pavimento in san Matteo a
Malnate , costruito con pianelle di pasta di mattoni
PINTORI PITT
Varese? op. 1770
Vernicia e colora i pavimenti di palazzo
Estense a Varese.
PINZA Giuseppe Carlo
ORGANARO
Lonate Pozzolo cit. 1692
Nipote di Pietro Francesco Bonalanza, opera
prima nella bottega dello zio firmandosi col cognome Bonalanza e
successivamente opera autonomamente.
PINZA Francesco Carlo
ORGANARO
Lonate Pozzolo op. 1713 - 1741
Operò alla collegiata di Intra e al
Santuario di Corbetta.
PIRLA Antonio SC
Marchirolo 2° metà
800
Allievo e compagno del Grandi per 14 anni.
Eseguì la maschera mortuaria del Grandi.
PIRLA Innocente PITT/DEC
Marchirolo cit. 1° metà
900
Per moltissimi anni fu anche organista nella
chiesa di san Martino a Marchirolo e viene definito sia pittore
che decoratore.
PISCENO Giovanni Domenico
SCALPELLINO
Cavona op. 1723-39
Operò a villa della Porta a
Zuigno.
PISONE Rocco STUC
Germignaga op. 1713
Nel 1713 una registrazione relativa alla beata
Vergine Addolorata in san Materno di Maccagno riporta < el
stuco in questa cappella è stato fato dal sig, Rocco filius
quondam Andrea Pisone di Germignaga>.
Operò nel 1731 a Roveredo CH nella
chiesa della Madonna del Ponte Chiuso con dei medaglioni
all'altare dall'Assunzione.
POLIDORO da SC
Busto ( Arsizio ) primi 500
Fratello del Bambaia, fu iscritto nel numero
degli scultori addetti alla lavorazione delle statue del Duomo di
Milano.
POLLINI Antonio INC/PITT
Germignaga 20/10/1894
Acquafortista e autodidatta. Si dedicò
all'acquaforte nel 1924 incitato e seguito a Belgirate dal barone
tedesco Max von Fichard. Ha partecipato a mostre ufficiali come la
Permanente di Milano, a Bolzano e Firenze, ottenendo numerosi
premi. Ottenne il secondo premio alla mostra d'arte montana di
Milano nel 1933.
Sue personali a Stresa e Sesto Calende( 1944 )
. Sue acqueforti compaiono nel libro di C. Ratta < Gli
adornatori del libro in Italia>
E' anche pittore e disegnatore.
POMA Giambattista ARC
Ardena 7/5/1682 op. 1728
Progettò la chiesa di san Pietro d'
Alcantara a Parma costruita tra il 1728/35.
POMA Vincenzo ARC
Ardena ??? cit. 1780
POMPEO da * SC
Gallarate ???
Ha lavorato nella fabbrica del uomo di
Milano.
Allievo di Petitot, nel 1780 vinse il 2°
premio di architettura all'Accademia Parmense
PONTI Carlo ARCH/ING
Varese??? cit. 1843
Dall'Adamollo. Grossi apprendiamo:
1843 " A Pozzovaghetto l'osteria dell'Angelo
fu ornata di nuova facciata , dissegno dell'Ingegnere Carlo Ponti
"
"All'Ing.re Ponti è dovuto il dissegno
dell'osteria da Pavone di Carlo Cattaneo"
Probabilmente collaborò con
Paolo.
PONTI Paolo ARCH/ING
Varese??? op. 1819/46
Dall'Adamollo apprendiamo:
- 1819 disegno per le scuole pubbliche nella
ex chiesa di san Lorenzo
- 1837 progetto per la villa Talamona al
Pravello
- 1837 progetto filanda nel giardino ex
palazzo Estense di proprietà Pellegrini
Robbioni
-1833 Il ponte sul torrente Vellone alla
sortita di Porta Campagna fu ricostruito più ampio, sotto
la direzione dell' Ing.re Paolo Ponti
- 1844 facciata casa Videmario in piazza
Podestà
- 1846 ( Ademollo -Cronaca Grossi ) "La casa
altre volte osteria del Sole in piazza di S. Antonino fu
rifabricata dai Fratelli Rainoldi con bell'ordine dietro disegno
dell' Ing. Ponti....."
- 1846 casa Castelli sul corso
maggiore
Nel 1835 si recò ad Arcisate per una
perizia.
PONZIO Flaminio ARC
Viggiù 1560 &endash; Roma,
1613
Recatosi, ancora giovane,a Roma, operò
nella corrente culturale architettonica conclusiva del manierismo
mediata con accenni al barocco. La protezione della famiglia
Borghese gli assicurò molti importanti incarichi.
Nominato da Paolo V "architetto di Sua
Santità e di Palazzo" principalmente per questo papa che lo
incaricò di ampliare il palazzo del Quirinale
Le principali sue opere principali sono tutte
a Roma:
- 1600 casa di Flaminio Ponzio
- 1605-1611 Cappella di Paolo V° in Santa
Maria Maggiore
- 1605-1607 Facciata su via Ripetta di Palazzo
Borghese
1608 -oratorio in san Gregorio al
Celio
- 1609-1613 Casino di Villa
Borghese
- 1613 Palazzo Sciarra
- restauro, con l'aggiunta di una nuova
cupola, della chiesa di Sant'Eligio degli Orefici
- 1610 la fontana Dell'Acqua Paola al
Gianicolo
- Villa Torlonia in Frascati
- 1612 Basilica di San Sebastiano fuori le
mura, che sarà ultimata da Giovanni Vasanzio( Jan Van
Santen), suoi socio in altre opere.
Altre committenze per :
- Portale seicentesco della Biblioteca di
Agapito
- S. Eligio degli Orefici
- Casa grande dei Barberini
- Convento delle monache cistercensi di S.
Susanna
- Madonna dei Monti
- Palazzo del Quirinale
- Palazzo della Panetteria
- Palazzo Rospigliosi Pallavicini
- Palazzo Sciarra Colonna di
Carbognano
- villa Torlonia a Frascati
PORANI Antonio Maria
PITT/ARC
Cabiaglio op. 1723/33
A villa Bozzolo a Casalzuigno lavorò
nella casa il pittore Porani con i fratelli Paolo e Silvio
Salvione sempre di Cabiaglio.
Il progetto fu affidato ad Antonio Maria
Porani che con numerosi artisti, si occupo' sia della
realizzazione di uno scenografico parco che delle raffinate
decorazioni degli interni.
PORRO Vincenzo PITT
Gallarate op. 1633
Nella primitiva aula del capitolo del
santuario di Saronno affrescò gli stemmi dei Pontefici che
concedettero privilegi al Santuario stesso.
PORTALUPPI Emilio* SC/ARCH
Arcisate 15/10/1881 - Arcisate 18 / 6 /
1974
Partì per Barre, Vermont, la capitale
mondiale del granito, nel 1903. Il suo talento tecnico e artistico
lo portò a Milford, New Hampshire. Viene descritto come
scultore più che scalpellino, cosa che lo faceva emergere
alla Tonella & Sons Granite and Manufacturing Company
specializzata in monumenti funerari di ogni tipo, ma anche nella
pavimentazioni e opere in pietra. Successivamente lo troviamo
impiegato presso la P.C. Felli & Co
Nell'autunno del 1911 Portaluppi fece un
viaggio in Italia per rivedere la famiglia. Nella primavera del
1912 decise di ritornare in America e acquistò un biglietto
di seconda classe sul Titanic. Si imbarcò a Cherbourg in
Francia e il 14 aprile 1912 fu uno dei sopravvissuti alla tragedia
del Titanic.
Nel 1919 lo troviamo nuovamente negli USA a
Passaic, New Jersey. Vicende alterne con frequenti viaggi tra
Stati Uniti e Italia.
Nel 1938 Portaluppi è residente a
Brooklyn, New York impegnato nella società A. Farranda
& Son in Woodside, New York. Problemi con la cittadinanza e
con la famiglia. Portaluppi fece un ultimo viaggio in Italia nel
1965 a bordo del piroscafo Cristoforo Colombo. L'ultimo per
restare poi a trascorrere gli ultimi anni ad Arcisate accanto alla
figlia e alla sua famiglia. Ogni tanto qualche vacanza ad Alassio
dove la fama di sopravvissuto del Titanic lo aveva preceduto e
accompagnato nelle sue passeggiate sul lungomare.
POZZI Gerolamo ING
Varese op. 1922-27
Progettista delle ville Liberty Canova e Pozzi
a Varese. Un'opera si trova al cimitero di Giubiano.
PUGNETTI Natale ARCH
Garabiolo 1809 - Tesserete
13/6/1871
Diplomato all'Accademia di Brera.
Per molti anni fu insegnante di disegno a
Tesserete CH. Nel 1837 progettò la prepositurale SS. Pietro
e Paolo di Luino. Progettò il campanile di
Muceno.
PURICELLI ( Guerra ) Giuseppe
PITT
Gallarate 31/5/1832 - Casirate d'Adda
17/7/1894
Dopo gli studi all'Accademia di Brera, allievo
di Sogni e Hayez, Espose a Torino, Milano e Napoli.
Soggiorno per alcuni anni a Gallarate
eseguendo diversi ritratti. Successivamente, coniugatosi, prese
dimora a Milano e successivamente a Casirate. Fu per alcuni anni
in Russia alla corte dello Zar. Sue opere nella chiesa
dell'Assunta e in Municipio a Gallarate.Coltivò
l'acquarello e la litografia. Condusse una vita movimentata e di
stenti migliorandola solo nella vecchiaia.
Sue opere si trovano alla GAM di Milano e in
molte collezioni private anche in USA.
PUSTERLA Carlo detto Quatrara
PITT
Varese op. 1296/1720
Nell'inventario delle opere d'arte esistenti
in Varese nel 1770, il Marliani riporta:
- nella chiesa di san Cristoforo, già
in piazza Marsala, una sua ancona
- figure a fresco in san Francesco di Varese
nel 1706
- all' Annunziata l'ancona di san Bernardino
ed altri affreschi.
Il Ronchelli in un sua perizia pubblicata nel
1769 lo giudica <pittore mediocre di Varese >.
Suoi affreschi si trovano nella villa Litta
Modigliani a Biumo inferiore.
Tra gli anni 1704/1720 eseguì dei
quadri per villa Bozzolo a Casalzuigno.
Borri ci ricorda che nel 1692 nella chiesa
dell'Ospedale si poneva una tela raffigurante san Giovanni
Evangelista, titolare della chiesa, e guastatasi già nel
1768.
PUSTERLA Maffio SC
Tradate op. 1396
Lavorò con Pietro da Tradate al Duomo
di Milano, probabilmente dal 1396.
Con altri fece il grande finestrone gotico di
capo-croce; lavorò alle porte, ai tabernacoli e alle volte
dell'abside.
Fece parte del gran consiglio della fabbrica
per decidere la forma della copertura del tempio.
QUAGLIA Pietro Paolo ARCH
Bardello 1856-1898
Suoi progetti per alcuni edifici opere
nell'università di Napoli.
Nel 1884 progettò per il II°
concorso per il Palazzo di Giustizia di Roma in collaborazione con
l'architetto D'Aronco.
Suo il progetto del palazzo (ex Prefettura)
oggi sede del Museo d'arte moderna del Sannio a Benevento, nel
1895.
Fu chiamato a progettare il Palazzo
Legislativo Federale a Città del Messico.
QUATTRINI BUZZI Giuseppe SC
Viggiù op. 1759
Eseguì l'altare della SS. Annunciata
nella chiesa di santo Stefano a Viggiù.
da non
considerare
Quadrio Famiglia ARCH
Agno dalla fine 500
Talvolta citati nativi di Ponte Tresa ma sono
originari di Agno.
Composta dal capostipite Giovanni Battista
morto verso il 1590 con i fratelli Antonio, Gabriele e Kilian e i
discendenti Francesco e Martino
Giovanni Battista lavorò principalmente
in Polonia, diffondendo i modi dell' architettura rinascimentale
italiana. Tra le sue opere ricordiamo il Palazzo Municipale di
Poznan´ (1550 - 1560 ca), il Palazzo vescovile di Krob (1550)
e la Cappella del vescovo Konarski (1575) nel Duomo a
Poznan´.
Anche gli stuccatori ( Bernardo, Antonio,
citati alla fine del 600 in Germania Ovest ed in Baviera,
probabilmente non imparentati, sono comunque originari del Lago di
Lugano.
PELUSO Francesco STORICO
ARTE
Milano 1803- Como 1892
Scrittore, artista e storico. Spesso indicato
" di Gornate " ma era solo la sua residenza.