RAMELLI Agostino ING/ARCH
Mesenzana 1531- Francia? post 1608
 
Fu fino al 1555 al servizio di Gian Giacomo de' Medici (1495-1555), marchese di Marignano presso il quale ebbe la possibilità di studiare matematica ed architettura.
È possibile che il giovane Ramelli avesse accompagnato il Medeghino nella guerra di Siena e in altre sue avventure militari. E' certo che si trasferì in Francia dove fu al servizio di Enrico d'Angiò (1551-1589), figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici, dal 1574 re di Francia con il nome di Enrico III.
Il Ramelli prese parte all'assedio de La Rochelle in qualità di ingegnere, forse accompagnando un contingente di quattromila soldati italiani comandati dal veneziano Filippo Strozzi.
Durante una missione di esplorazione del porto atlantico di La Rochelle, venne gravemente ferito e fatto prigioniero, ma riottenne presto la libertà, grazie all'intervento del duca.
Con l'ascesa al trono di Enrico, consolidò la sua posizione a corte e decise di pubblicare i suoi studi e i suoi progetti. Essi furono raccolti nel volume <"Le Diverse Et Artificiose Machine Del Capitano Agostino Ramelli Dal Ponte Della Tresia Ingegniero del Christianissimo Re di Francia et di pollonia. .Nelle quali si contengono uarij et industriosi Mouimenti, degni di grandissima Speculatione, per cavarne beneficio infinito in ogni sorte di operatione; Composte in lingua Italiana et Francese. Parigi, in casa dell'Autore 1588., con privilegio del Re "> , poderoso in folio pubblicato nel 1588 a Parigi, nel quale sono raccolte 1 tavola raffigurante l' autoritratto e 194 tavole in rame accompagnate da un testo in italiano e in francese, che presentano le sue geniali invenzioni, parte delle quali immaginarie. Vi sono 110 pompe o meccanismi per innalzare l'acqua, 25 mulini, 10 gru, 7 meccanismi per trascinare strutture pesanti, 4 cassoni per il prosciugamento di fossati, 4 fontane, 15 ponti per attraversare fossati, 14 congegni per sfondare le difese nemiche ed infine dispositivi per lanciare palle da canone e trabocchi.
Quest'opera è un classico dell'ingegneria rinascimentale ed ebbe una significativa influenza sullo sviluppo della meccanica europea nei decenni successivi. Dalla prefazione di detto libro apprendiamo che il Ramelli aveva preparato anche un manoscritto sulle fortificazioni con relativi disegni, ma dei finti amici glielo rubarono; fu impedito dal rifare lo studio dalla morte avvenuta dopo il 1608. È altresì interessante notare che nel frontespizio dell'opera il Ramelli si professa nativo di Ponte Tresa, ma nella pagina seguente si notano sopra il suo ritratto queste parole: "Augustinus De Ramellis De Mezonzana Aetatis Suae An. LVII". Il Ramelli é ricordato in tutte le più importanti storie della tecnica e di meccanica applicata e diverse sue tavole sono lì riprodotte , da esse si desume come egli fosse un anticipatore di soluzioni che in seguito trovano pratica applicazione.
Nell' era di internet é considerato in Europa l' " inventore dell' " ipertesto " per il suo leggio multiplo rotante, da lui definito " ruota biblioteca per lettore gottoso " ( tavola CLXXXVIII )
Di lui si ha ancora notizia nel 1590, quando Filippo Pigafetta (1533-1604) afferma che Parigi, assediata, era difesa con l'aiuto del Capitano Agostino di Lugano. L'ultimo documento ritrovato che lo riguarda è una carta legale datata 1608 con la firma sua e della sua consorte.
Nulla si sa riguardo la sua morte.
 
RANCATI Benedetto PITT
Varese cit. 1683
 
Poco conosciuto pittore del 600 varesino.
In san Giuseppe vi sono due finte cappelle da lui affrescate. Autore dell'architettura degli archi alla Croce di sotto a Bosto (scomparsa). Fu autore di un ritratto del benefattore dell'ospedale Lucio Zeni, tale tela gli fu pagata il 22 novembre 1683.
 
RASETTI Giuseppe INT
Clivio cit. 1718
 
Apparteneva alla famiglia detta Mornè. Fece lavori in legno in Clivio.
 
RASETTI Giuseppe SC
Viggiù 1845-1942
 
Sue opere nei Musei Civici Viggiutesi.
 
RATTAZZINI Rinaldo ING/ARCH
Curiglia?? op. 1852
 
Progettò il nuovo complesso monumentale per accogliere la statua di san Carlo su incarico del vicario Stucchi.
 
REGGIORI Luigi* PITT/CERAM
Laveno op. 1906 - 1925
 
Citato col fratello Marco attivi presso la SCI. Loro opere sono custodite al museo della Ceramica di Cerro. Nella sua produzione sceglie fiori e tematiche vegetali che tratta con una particolare delicatezza e levità di toni e colori.
 
 
REGGIORI Marco* PITT/CERAM
Laveno op. 1906 - 1925
 
Citato col fratello Luigi attivi presso la SCI. Loro opere sono custodite al museo della Ceramica di Cerro. Di particolare interesse è il vaso lilla e giallo decorato da nel 1906 con anse e scena orientaleggiante di pieno gusto liberty. Si caratterizza per i paesaggi con uccelli o nature morte.
 
REMICALI PITT/AFF
Cislago??? cit. 1851
 
Probabilmente è un pittore locale che affrescò la Madonna Assunta sul frontone della facciata della chiesa omonima a Cislago, pagato 40 lire nel 1851.
 
 
RIGHINO Carlo Andrea IMPRESARIO
Marzio cit. 1746
 
Nel 1746, in compagnia del pinerolese Gio Francesco Dlevij, firma un contratto per diversi lavori di muratura e falegnameria da svolgersi presso la scuderia "denominata del Ponte" alla Reggia di Venaria.
In questa occasione si afferma che Carlo Andrea è figlio di Paulo Andrea di Marzio ed è abitante a Torino.
 
 
RIGHINO Francesco Maria CAPOMASTRO
Marzio??? cit. 1733/39
 
Nel 1733, assieme all'impresario Francesco Trolli, firma un contratto per lavori di muratura all'Archivio particolare di Sua Maestà a Torino, impegnandosi a seguire le istruzioni dell'architetto Filippo Juvarra.
Tre anni più tardi, questa volta assieme all'impresario Domenico Ermoglio di Varese, il Righino è impegnato nel cantiere della sala d'arme dell'Arsenale di Torino.
Nel 1739 presta garanzia per il collega Francesco Trolli e per Carlo Maffè che firmano un contratto per lavori di muratura all'Accademia reale.
Lo ritroviamo svolgere il ruolo di garante altre due volte nell'anno 1741: la prima volta a favore di Francesco Trolli e Ludovico Toniacca, la seconda volta a favore di Giovanni Battista Parodi.
Nei contratti si legge sempre che il Righino, abitante a Torino, è figlio del fu Andrea di Marzio nello Stato di Milano.
Può essere inoltre interessante aggiungere che nel 1736 svolge il ruolo di testimone presso l'Ufficio dell'Intendenza generale di Artiglieria, Fabbriche e Fortificazioni di Torino.
 
 
RIGHINO Giacomo IMPRESARIO
Marzio???? cit. 1750
 
Nel 1750, in compagnia di Giuseppe Trolli, firma un contratto per vari lavori di muratura da svolgersi al regio Arsenale di Torino.
In questa occasione si afferma che l'impresario, abitante a Torino, è figlio del Carlo Antonio di Marzio nello Stato di Milano.
 
 
RIGOLA Giuseppe Ignazio INT
Brusino di Brusimpiano cit. 1750
 
Ricordato come l'eremita di Brusino. Nel 1750 dona alla parrocchiale di Besano due armadi, da lui intagliati, alla parrocchiale di Besano.
 
 
RIGOSSI Bartolomeo MIN.
Gallarate op.1465/6
 
Al Getty Museum ci sono due miniature attribuite e provenienti da un libro per cori:
- la iniziale "N" < la ressurezione di Cristo che appare a Maria>
- la iniziale " A" <le donne alla tomba>
Sue opere conservate a anche a Casale Monferrato, Lodi, British Museum, fondazione Cini e alla Morgan di New York.
 
RIVA Luigi ING
Varese 1832-1924
 
Fu capo degli Uffici Tecnici Comunali per trent'anni.
Progettista dell'edicola Foscarini a Cartabbia e Garoni a Casbeno.
 
RIZZI Antonio SC
Viggiù 1858
 
Studiò a Viggiù e a Marsiglia ove si diplomò nel 1877. Trasferitosi a fine secolo a Rosario si dedicò come scultore in un deposito di marmi. Diversi sono le sue opere cimiteriali tra le quali quello a Leopoldo Guerra. Fece parte della commissione direttiva e ispettore alle scuole della società Unione e Benevolenza di Rosario.
 
ROBBIONI Giovanni ARCH/ING
Varese cit. 1807
 
Componente della Commissione del Pubblico ornato a Varese.
 
 
ROGGIANI Luigi * PITT/DEC
Vizzola Ticino 13/10/1896 - Casorate Sempione 4/5/1968
 
Sue decorazioni nella chiesa di sant'Ilario a Casorate Sempione, nelle chiese di Mercallo e Mezzana. Notevoli i suoi quadri con scorci di Casorate. Fu anche restauratore.
 
ROLAND (Francesco) da ARCH
Brusimpiano op. 1565
 
Verso il 1564 Francesco Roland de Brusimpian lavora a Tarnopol, regione di Leopoli come capomastro.
 
ROMANO Carlo * SC
Viggiù 11/7/1810 - Milano 13/3/1883
 
Nel 1833 frequenta Brera sotto Marchesi. E' attivo dal 1856 al 1867 alla fabbrica del Duomo di Milano per la quale produce nel 1852 - santa Radegonda - . A Milano nel 1852 presenta Sansone che strozza il leone e nel 1855 la - coltivazione dei fiori-.
Espone a Torino nel 1855 e Parigi nel 1867.. Scolpì alcune statue per palazzo Reale a Milano. Altre sue opere nel Monumentale di Milano.
 
RONCHELLI Giovanni Battista PITT
Cabiaglio 1/2/1715 - Cabiaglio 24/1/1788
 
Lavorò inizialmente a L'Aquila e nel 1734 a Roma dove dimorò fino al 1740 ed ebbe come maestro Francesco Mancini, allievo di P. A. Magatti, a Varese; in collaborazione lavorarono a Pavia al collegio della Colombina. Visse a Varese dove possedeva una bottega d'arte e fu deputato della Congregazione dell'Ospedale.
Sue opere a Varese:
- ancona nella cappella di S. Caterina in S. Vittore a Varese , posta in opera nel 1770 e celebrata da un componimento poetico del Balestrieri
- quadro della Sacrestia con l'immagine di S. Vittore
- affresco, dipinto nel 1769, nella Sala delle Assemblee a Palazzo Estense (Varese) e medaglione sulle scale del ritiro di Francesco III° d'Este
- affreschi nella chiesa del Sacro Monte e nel Monastero delle Romite al Sacro Monte.
- facciata antico ospedale del Nifontano.
- chiesa di S. Antonio (volta del coro e della chiesa nel 1756)
- chiesa S. Anna in Villa Recalcati
- chiesa di S. Giuseppe, affreschi della parete del coro
- chiesa di san Carlo ( scomparsa) coro e Sancta Sanctorum
- un olio in san Martino
- San Francesco, medaglie a chiaroscuro
- Villa S. Pedrino
- affreschi di casa Alemagna (scomparsa)
- sant'Anna affreschi attribuiti a lui e al Magatti
Nel 1755 per l'ingresso di mons. Pozzobonelli si fece un arco con sue statue
In provincia:
- Azzio (Va): nel convento dei Francescani nella chiesa dei SS. Antonio da Padova ed Eusebio
- Azzate: villa Bossi Zampolli (affreschi).
- Cuvio, chiesa di san Lorenzo
- chiesa di Vergobbio
- Marchirolo in san Martino una pala nell'abside
- Zuigno: Villa Della Porta Bozzolo (edicola delle Muse)
Cabiaglio: chiesa S. Appiano, volta sopra l'altare, medaglioni laterali, Isacco e Melchisedech, pala dell'altare maggiore, 5 pannelli sul pulpito e 15 quadri rotondi e quadri con i misteri del Rosario.
Nella stessa chiesa di sant'Appiano a Castel Cabiaglio Ronchelli dipinse la pala dell'altare maggiore con la Vergine e i Santi Appiano e Agostino.
In Piemonte fu attivo nel Duomo di Casale Monferrato (Storie di S. Evasio), a Vercelli ne Duomo con la Comunione di S. Ambrogio. Lavorò anche a Como in Palazzo Giovio; a Gozzano (No), Basilica di S. Giuliano e Pavia alla Facoltà di Lettere oltre che a Bellinzona nell'Oratorio S. Marta.
Importante ricordare anche che il Ronchelli oltre alla sua intensa e valida attività di pittore fu anche un grande perito d'arte, come lo testimonia l'archivio del Monastero delle Romite del Sacro Monte, attività resa ufficiale in un volume pubblicato nel 1769.
La dimostrazione della sua fama è confermata da un'incisione di una sua opera, Raffaele Arcangelo, da parte dell' incisore Pietro Perfetti di Piacenza probabilmente amico di Magatti.
 
RONCHETTI Giuseppe (Lodovico) * PITT
Bisuschio 19/8/1897 -
 
Fu uno dei fondatori del < Circolo degli artisti > di Varese negli anni '20. Espose nel 1922 alla mostra < Amici dell'arte >.
 
RONCORONI SC
Viggiù cit. 1857
 
Premiato a Brera alla scuola di ornato.
 
ROSSI ORGANARO
Varese da fine 800
 
In società con Marzoli operarono a :
- Induno Olona
- Biumo Inferiore
- Marano Ticino
Furono molto attivi nella Bergamasca e nel Varesotto.
Sciolta la società operò con Vincenzo Mascioni.
 
ROSSI Giovanni Giacomo ( De Rubeis ) INC
Gallarate battezzato nel 1612 noto dal 1627-1691
 

Fu tenuto a battesimo da un Orsini della famiglia dimorante a Roma ma trasferitosi a Cedrate.

Divenne molto abile nell'arte delle incisioni realizzando stampe pregiate riproducenti i particolari prospettici dei monumenti, palazzi, chiesa, fontane, obelischi di Roma.
 
Ecco due esempio delle opere da lui stampate:
 

Falda, Giovan Battista <1643-1678>

- Li giardini di Roma con le loro piante alzate e vedute in prospettiva disegnate ed intagliate da Gio. Battista Falda nuovamente dati alle stampe con direttione e a cura di Gio. Giacomo de Rossi ..Roma : Gio. Giacomo de Rossi, 1680??.

- Vico, Enea <1523?-1567>

Ex gemmis et cameis antiquorum aliquot monumenta ab Aenea Vico Parmen. incis ... Dominico Panarolo Rom. in patrio lyceo medicine professori Io. Dominicus de Ruberis D.D

In Roma : Gio. Giacomo Rossi le stampa alla Pace alli insegna di Parigi.

 
RUSCA da ARCH
Somma (Lombardo) op. 1205/9
 
Autore ed esecutore dell'antica torre campanaria del Parasi di Cannobbio con Gerardo da Sars.
 
RUSCONI Battista SC /LAP
Viggiù op. 1905
 
Restaurò la statua della Immacolata sul colle di san Martino a Viggiù. Abitante a Piamo.
 
RUSCONI(S) Battista SC /LAP
Saltrio op. 1591
 
Risulta console della Corporazione degli scultori e scalpellini a Roma nel giugno 1591.
Autore nel 1588,commissionata da papa Sisto V , della Fontana dei Catecumeni( conosciuta come fontana della Madonna dei Monti) a Roma su disegno di Giacomo della Porta
 
RUSCONI Giovanni QUAD
Castelseprio op. 1859
 
Probabilmente artista locale che eseguì gli ornati nella chiesa dei santi Nazaro e Celso a Castelseprio.
 
RUSCONI Enrico SC
Varese 1856- 1933
 
Attivo in ambito cimiteriale a Como, Varese e Gallarate. Suo il monumento a Cavallotti a Como e quello al carabiniere Ruzzarin a Arcisate, ed il monumento dei Caduti a Castronno. Sue opere a Berlino, Monaco, Londra, Zurigo e in Brasile.
 
 
DA NON CONSIDERARE
 
RUSNATI GiUSEPPE SC/ARCH
Gallarate 1650 - 1713
Milano da padre gallaratese.
Formatosi nel cantiere del Duomo di Milano, fu allievo del Bussola. Studiò a Roma , rientrato nel 1675 a Milano svolse con grande competenza la tematica barocca anticipando alcune soluzioni del rococo. Sue opere anche al Sacro Monte e a Gallarate.