Le prime vedute a stampa del Varesotto

 

A Varese le vedute non hanno mai suscitato negli storici e nei cultori di storia locale un vero interesse: spesso sono state usate solo come complemento agli scritti, senza citazioni iconografiche precise, ma limitate a descrizioni generiche quale < veduta del XVII° secolo > con l'aggiunta, talvolta, del tipo di incisione. D' altronde é vero che siamo una delle poche città che non possiede un catalogo ragionato sull'argomento, fatta eccezione per il sontuoso e documentatissimo volume dello Zipoli, aggiornato successivamente da Baroli e Crimi, dedicato al Lago Maggiore, e per le vedute storiche di Varese ( battaglia del 1859 ) il volume di Armocida e Tamborini.

Da parte mia ho proceduto ad una catalogazione "artigianale", avvalendomi spesso solo di cataloghi senza avere una visione diretta delle opere, che riguarda il Varesotto ovvero la parte collinare a nord di Gallarate, comprendendo tutta la sponda lombarda del Lago Maggiore.

Attualmente ho catalogato circa 250 vedute sino alla fine dell' 800, ben consapevole che, soprattutto per gli anni successivi al 1860, la catalogazione é lacunosa.

A partire da quel periodo furono, infatti, editi numerosi volumi sul Risorgimento con molte illustrazioni e furono diffusi diversi periodici ( da Emporio Pittoresco a Cosmorama Pittorico, dall' Illustrazione Italiana all' Illustrazione Popolare ecc. ) che dedicavano spazio a gite nel Varesotto, senza dimenticare le varie guide italiane ed estere ad uso dei viaggiatori colti.

 

Vorrei qui presentarvi, eliminando i troppi dati tecnici, le prime vedute edite tra i primi del 500 e la fine del 700.

fig. 1 1485/1553

La più antica rappresentazione che riguarda il Varesotto é la silografia inserita nell' incunabolo: Supplementum chronicarum di Filippo da Bergamo : la prima edizione risale al 1483 a Venezia presso Bernardino Benaglio.

É una veduta di fantasia , lo stesso legno, in questo volume, é utilizzato più volte per illustrare differenti città, infatti solo per le città principali si eseguirono vignette realistiche,

 

 

 

fig. 1 :Angleria Castello in Lombardia

 

Il titolo sopra la veduta é riportato in caratteri tipografici. La vignetta xilografica inserita nel testo, che descrive " El principio delli Visconti d' Angleria", misura 64 x 82 mm. ed é di autore anonimo.

Giacomo Filippo Foresti, monaco agostiniano originario di Bergamo, vissuto fra il 1434 e il 1520, il 23 agosto 1483 pubblicò a Venezia con lo stampatore Bernardino Benaglio la prima edizione della sua cronaca universale. L'opera contiene 63 vedute di città (nell'edizione 1490), alcune delle quali di tipo "realistico" (fra le quali vi è quella di Venezia), mentre altre sono semplicemente immaginarie. Alla prima seguirono, infatti, nuove edizioni: Brescia, Bonino Bonini, 1485; Venezia, Bernardino Benaglio 1486; Venezia, Bernardino Rizo, 1490; Venezia, lo stesso, 1492 o 1493; Norimberga, Anton Koberger, 1493; Venezia, Albertino da Lissona, 1503 (con il titolo Novissimae historiarum omnium repercussiones, quae supplementum supplementi chronicarum nuncupantur); Venezia, Giorgio Rusconi, 1506 e 1547; Parigi, apud Galiotum, 1535.

 

 

fig. 2 1632

 

Passati oltre cento anni, troviamo sul frontespizio dei " Sacri ragionamenti di Federico Borromeo" del 1639 un piccolo ovale dalla corposa cornice in cui sono raffigurati , contrapposti, Arona e Angera con i rispettivi castelli e paesi, entrambi dominii dei Borromeo.

 

fig. 2

 

(Vignetta inserita nel frontespizio figurato con parte del lago Maggiore comprendente Arona e Angera ) da Zipoli

 

Inserita nella cornice che adorna il frontespizio di "I sacri ragionamenti di Federico Borromeo ...arcivescovo di Milano", incisione 30 x62 mm. ( frontespizio 281 x 182 mm. ), Cesare Bassano da disegno di Carlo Biffi.

 

 

fig. 3 1656

 

Prima di una lunga serie dedicata al Sacro Monte e alle Cappelle, nel 1656 troviamo il

" DISSEGNO DELLA FABRICA DEL Smo. ROSARIO NEL SAGRO MONTE SOPRA VARESE " di Federico Agnelli. É dedicata al Cardinale Alfonso Litta; essa illustra tutta l' area dalla chiesetta dell' Immacolata, oltre il paese sino alla torre degli Ariani. Il borgo é riprodotto in maniera dettagliata: sulla strada troviamo sia persone sia carri ed animali.

La precisione con cui quest'opera viene eseguita fornisce moltissimi elementi di informazione sul paesaggio circostante.

 

fig. 3 : DISSEGNO DELLA FABRICA DEL S. ROSARIO NEL SAGRO MONTE SOPRA VARESE

 

Il titolo é posto nel cartiglio in alto, al centro della stampa; a sin. in alto dedicazione al card. Litta, più sotto panegirico in onore del Litta a cura dei Fabbricieri della Fabbrica; in b. a sin. legenda con 25 richiami, più sotto ; " Federico Agnelli sculpi in Milano MDCLVI "

incisione , 515 x 405 mm..

 

fig. 4 1676

 

Nel 1676 ritroviamo una incisione celebrativa di San Carlo; in essa sono indicate alcune istituzioni religiose da lui fondate; per la provincia di Varese sono ricordate Besozzo, Busto Arsizio e Carnago.

 

fig. 4

« Parte dell'erettioni e fondationi di chiese colegi seminarii monasterii et luoghi pii fatte da questo Servo di Dio [S. Carlo Borromeo] ».

Cesare Laurenti fece. dim. 394x263 mm. Dedicata a Cristoforo Colombo, R. Questore dello Stato di Milano [dal 1676].

Nel mezzo, l'immagine di S. Carlo, contornata dalle seguenti vedute:

 

- Monastero delle Cappuccine di S. Barbara in Milano;

- Chiesa e casa in Groppello;

- Seminario di S. Giovanni Battista in Mil.;

- Seminario di S. Maria in Celana;

- Seminario della Canonica in Mil.;

- Pia Casa di donne rinchiuse al Soccorso in Mil.;

- Noviziato dei Gesuiti in Arona;

- Pio Luogo di donne penitenti in Mil.;

- Seminario di S. Maria alla Noce ad Inverigo;

- Collegio degli oblati e Santuario di Rho;

- Arcivescovado, cortile della Canonica;

- Chiesa Collegiata in Besozzo; Chiesa;

- Collegiata in Busto Arsizio;

- Collegio Borromeo a Pavia;

- Ospedale dei Mendicanti in Mil.;

- Collegio dei Nobili in Mil.;

- Chiesa di S. Fedele in Mil.;

- Chiesa Collegiata in Carnago;

- Collegio delle Vergini in S. Sofìa a Mil.;

-Collegio Elvetico in Mil.;

- Chiesa Collegiata in Legnano; Collegio degli Oblati di S. Ambrogio in Mil.;

- Collegio dei Padri Teatini in Mil.; Monastero delle Cappuccine di S. Prassede in Mil.;

- Chiesa di S. Tomaso in Mil.;

- Collegio di Brera in Mil.

 

« Parte dell'erettioni e fondationi di chiese colegi seminarii monasterii et luoghi pii fatte da questo Servo di Dio [S. Carlo Borromeo] ».Cesare Laurenti fece. Dedicata a Cristoforo Colombo, R. Questore dello Stato di Milano [dal 1676].

 

fig. : 4a Besozzo                     fig.: 4b Carnago

 

 

fig. 5 1697

Sacro Monte sopra Varese nella Diocesi di Milano ».

Tit. entro cart. in a. nel m. In b. a sin.« Giuseppe Petrarca / Diseg. et Fece/ 1697 /Rinovato in / Lodi da Gaet / Bianchi 1739 » In a. de.. dedica al Cardinale Stampa, in 3 r.

fig. 5

 

Ved. prospett. con 15 rimandi entro cart. in a. sin., misura 400 x 510 mm..

La stampa illustra l'area del Sacro Monte e di Santa Maria del Monte, dai cascinali della Prima Cappella sino al Monte delle Tre Croci.

Firmata: «Giuseppe Petrarca disegnò e fece nel 1697. Rinnovata in Lodi da Gaetano Bianchi nel 1739».

 

La stampa del 1739 si rifà ad una immagine del 1697 ma, secondo il Lotti, l'intervento di rinnovo del Bianchi non toccò minimamente la parte illustrativa, quindi la datazione effettiva dell'immagine resta il 1697.

Il Bianchi si limitò a rinnovare il contenuto dei cartigli con gli attestati di paternità e con la dedica, l' uno in basso nell'angolo di destra e l'altro in alto a sinistra.

Il titolo della stampa e la relativa legenda restarono invariati.

 

Esiste una tiratura tarda, attorno al 1950, fatta eseguire dal Marchese Ponti quando venne in possesso dei rami originali: in basso a sinistra " Giuseppe Petrarca delineò e sculpì 1697 ", con dedica al cardinale Odescalchi. Stranamente si può notare come sia ripristinata la paternità originaria.

 

fig. 6 1739

 

fig. 6

La dedica del 1739

Lo stemma sostituisce il precedente con quello del Cardinale Carlo Gaetano Stampa, Arcivescovo di Milano dal 1737 al 1742.

Fu proprio l'Arcivescovo ad incoronare solennemente il simulacro Mariano del Sacro Monte sopra Varese il 5 luglio del 1739.

 

Sia questa incisione, sia quella del 1697 riportano:

 

1) Il campanile del Bernascone è con l'aspetto attuale.

2) La chiesa dell'Annunciata già edificata

3) Sulla XIII Cappella vi é la Colomba dello Spirito santo al posto della croce.

4) Il "Conventino" alla Prima Cappella è riprodotto in forma veritiera unitamente al gruppo di cascinali che lo precedono.

5) Sul monte Tre Croci vi sono già i simboli che gli danno il nome, solo che nell'originale del 1697 sono chiaramente leggibili mentre nel rinnovo del 1739 si fatica ad identificarli.

 

Le misure della lastra d'impressione sono mm 522x410, ridotte per l'incisione a 508x400 mm.. Il foglio da stampa misura 650x520 mm..

 

fig. 7 1699

 

Tratta dal volume:

"Bigiogero D., Le glorie della gran Vergine sul Sagro Monte sopra Varese - Diocesi di Milano - Origine, e progresso della divozione, monistero, e fabrica delle sante cappelle. a Compendio della Vita della Beata Caterina Fondatrice del Monistero, Beata Giuliana sua prima Compagna, e Ven. Madri Sr. Benedetta Bimia, e Sr. Illuminata Alciati seconda e terza Abbadessa." Milano, Marc'Antonio Pandolfo Malatesta, 1699. Notiamo in primo piano la beata Giuliana e sullo sfondo un improbabile Sacro Monte con le Cappelle e gli archi.

 

fig. 7

 

fig. 8 1729

 

Sono raffigurate le beate Caterina e Giuliana inginocchiate a terra, a mezzo busto il S. Ambrogio con pastorale e mitra, affiancato sulla sinistra da due angiolotti di cui uno tiene il flagello. Il santo viene ripreso nell'atto di calare il cordone dell'ordine monastico di «S. Ambrogio ad Nemus» alla fondatrice del convento di S. Maria del Monte.

 

Sotto le figure delle due beate, con il capo contornato dall'aureola, si leggono le seguenti scritte: «B. Catterina fondatrice del V. Monastero di S. Maria Monte sopra Varese, d'ani 41 di sua età, se ne volò al cielo l'ano 1478 alli 6 Aprile», e «B. Giuliana nel V. Monastero di S. Maria Monte sopra Varese, nata l'anno 1427 se ne passò alla patria celeste l'ano 1501 alli 15 Agosto».

Le dimensioni della lastra indicate dal Lotti risultano di 320x439 mm., mentre il foglio misura 460x590 mm..

 

fig. 8

 

Al centro è posto lo stemma cardinalizio che ci trasmette il nome dell'arcivescovo milanese di quel periodo: Benedetto Erba-Odescalchi. La stampa è firmata in basso, a destra, senza data.

L'autore è Marc'Antonio Dal Re, attivo soprattutto in Lombardia e Piemonte. Nato a Bologna il 24 dicembre 1697, si trasferì a Cremona, poi definitivamente a Milano, dove vendeva le proprie stampe «all'insegna dell'Aquila Imperiale» in contrada Santa Margherita; nel 1739, trasferì la bottega in piazza MercantiL'Odescalchi fu eletto arcivescovo di Milano nel 1712, ma si dimise nel l736 per gravi motivi di salute. Con l'Erba-Odescalchi ebbe avvio il processo di beatificazione di Caterina e Giuliana, ma, ancor prima della conclusione ufficiale, si deve a lui la proclamazione del libero culto delle due Romite nel 1729, data indicata dal Lotti come la più probabile.

 

 

fig. 9 1746

 

"Costituzione per le Romite dell'Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus" edito per la prima volta in Milano nel MDCCXLVI dalla stampa di Pietro Francesco Malatesta.

 

fig. 9

 

Su un fondo cielo si staglia un "pan di zucchero" su cui si evidenzia lo zigzagare del Viale del Rosario, dalla Prima Cappella al borgo alto di Madonna del Monte, posto a corona della montagna sacra.

Grazie allo stemma cardinalizio di Giuseppe Pozzobonelli, arcivescovo di Milano eletto nel 1743, in carica dal 1744 al 1783, anno della sua morte, possiamo circoscrivere la data della stampa in questo quarantennio.

Della stampa in oggetto è stato reperito un solo esemplare al Sacro Monte.

Le dimensioni della lastra d'impressione risultano di 130x180 mm., ridotte a 123x173 mm. di stampa effettiva. Le dimensioni totali del foglio sono 215x260 mm.. ( Lotti )

 

fig. 10 1737-42

 

Magnifica veduta dedicata al Cardinale Stampa ( stemma in basso al centro ), che nel 1741 indisse una visita pastorale, limitata a poche pievi perché egli era affetto da un grave vizio cardiaco che lo portò alla tomba il 23 dicembre 1742.

Quale cornice alla grande veduta centrale panoramica, sono riportate le 14 cappelle, i tre archi, il simulacro della Vergine, l'altar maggiore e l'arco trionfale eretto nel 1739 per la solenne incoronazione della statua.

L' opera di Marc'Antonio Dal Re é firmata in basso a destra nella veduta centrale.

Poiché conosco la stampa solo da riproduzioni, non sono in grado di dare le esatte dimensioni.

 

fig. 10

 

fig. 11 1737-42

 

Questa incisione é dedicata al Cardinal Stampa ed é firmata dal Dal Re in basso a sinistra.La vedutina del Sacro Monte é in basso sulla sinistra.

Poichè tratta da un opuscolo, senza indicazioni iconografiche, non si possono fornire ulteriori informazioni.

fig. 11

 

Arrigoni-Bertarelli riportano anche queste due descrizioni :

 

« All'Em.mo Cardinale Carlo Gaetano Stampa Arcivescovo di Milano et cet. L'immagine di Nostra Signora del Sacro Monte... a Voi dedichiamo... in quest'anno mille settecento trentanove... L'Abbadessa, e Monache del Sagro Monte ». Gaetano Bianchi fece in Mil. Ved. dell'intero altare. 500x352 mm..

 

« All'Em.mo ... Cardinale Giuseppe Pozzobonelli Arcives. di Milano. L'immagine di nostra Signora del Sagro M.te sopra Varese..., essendosi fabricato il no.vo altare e rinovato il rame d'essa immagine.. dedichiamo... L'Abb.sa e Monache del Sagro M.ro ». Giulio Cesare Bianchi fece, c. 1770. Ved. dell'intero altare.490 x 345 mm. delle quali non ho trovato riproduzioni.

 

A conclusione di questo mio breve excursus sulle vedute varesotte risalenti sino alla fine del Settecento, sarò grato a coloro che volessero inviarmi segnalazioni e suggerimenti. per integrare ed eventualmente correggere i dati esposti.

 

 

Fernando Cova

Breve bibliografia ( eccettuati i repertori )

 

- Arrigoni P. -Bianconi P.-Vercellotti F. Zipoli L. , Elogio del Lago Maggiore, Banca Popolare di Intra-Officine   Esperia, 1973

- Armocida G.-Tamborini M., Garibaldi a Varese nel 1859, ASK edizioni, Varese, 1982

- Arrigoni P. - Bertarelli A., Piante e Vedute della Lombardia conservate nella Raccolta delle stampe e dei disegni,   Tipografia del Popolo d' Italia, s.l. , 1931

- Baroli S., L' Angolino del Bibliofilo, sta in il Rondò, Nastro editore, Germignaga, 1992

- Baroli S.-Crimi F., Note iconografiche sulla sponda Magra, sta in Loci Travaliae VIII, Biblioteca Civica di   Portovaltravaglia, 1999

- Bianconi p.-Colombo S.-Lozito A.- Zanzi L., IL Sacro Monte sopra Varese, Electa,Venezia/Milano, 1981

- Bondioli P., Studi e ricerche intorno alla B. Giuliana di Busto Arsizio, Milani, Busto Arsizio, 1927

- Del Frate C., S. Maria del Monte sopra Varese , Chiavari , Stab. Civicchioni, 1933.

- Gillespie H. W., Gli inglesi e il lago, sta in il Rondò, Nastro editore, Germignaga, 1990

- Invernizzi-Margheritis-Peverelli-Sinistri, Il lago di Como nelle antiche stampe, a cura degli autori, Como, 1978

- Lotti G.A.ed altri, Madonna del Monte, rivista ,11 numeri pubblicati, Varese, Lotti, 1991/3

- Ufficio Stampa Comune di Milano, L' Ingresso in Milano di Carlo Borromeo, Stucchi, Milano, 1965

 

PUBBLICATO SUL " Calandari d' ra famiglia bosina par or 2002.