Le castagne di una volta.....


tanti cibi scordati



In questi giorni si parla di castagne in tono preoccupato: le piante sono infatti attaccate da un parassita, non vengono più coltivate, siamo pertanto obbligati ad importare questo delizioso frutto autunnale da Avellino.

Parecchi anni fa la castagnata era una bella gita nei boschi per raccogliere castagne consumate sul posto o cotte in forno a nel camino.
Negli ultimi anni invece la raccolta delle castagne ha perso interesse, la gente che vi si dedica  sempre di meno, al massimo  acquista il cartoccio arrostito per strada ( mundèll ) a costi stratosferici.

Una volta la castagna, al contrario era un alimento base della nostra alimentazione e nella nostra zona vi erano castagni di notevole età e dimensioni segnalati come curiosità nei libri di viaggi ( esempio il castagno di Venegonno noto dai primi dell'ottocento).

Anche il Manzoni ci ricorda: < Presto, presto, il sarto ordinò ad una figlioletta..........che andasse a cavar dal riccio quattro castagne primaticce,che erano riposte in un canto ; e le ponesse arrostire.>



Nel 1864 veniva pubblicata una relazione anonima che descriveva l'uso di questo frutto nelle nostre zone: < In aggiunta........posso dirti, per la pratica che io ne ho, che gli abitanti delle montagne che circondano i nostri laghi Maggiore, di Como, Lugano e Varese, dove la castagna abbonda, si cibano di questa che forma gran parte  e forse la maggiore ( in alcuni paesi però )  del loro alimento per circa sei mesi dell'anno, incominciando alla maturanza, cioè al principio di ottobre e continuando sino verso aprile, ed alle volte più in là, a seconda del raccolto. Mentre sono fresche le mangiano tigliate ( peladej in vernacolo,[ peradèj in bosino: sbucciate e bollite con semi di finocchio ]) le donne col latte, gli uomini a preferenza col vino, quando possono; a pranzo lessate col guscio cioè succiole ( farù, in bosino farü), la sera arrostite 
( boroeul o biroeul, cotte sotto la cenere) ed anco a questo pasto le mangiano nel latte e nel vino, egualmente nel vino durante l'inverno, secche (
stracadènt in bosino).>

Altri tempi, altri gusti.



pubblicato il 24/10/2010 su www.rmfonline.it

foto olii di Guttuso