Curiosità bosine : fregüj de Vares

Un menu varesino del 1248

 

Un documento conservato in san Vittore, datato 6 maggio 1248, chiude una controversia tra il Capitolo di Varese e l'ordinario milanese Ambrogio Pozzobonelli titolare del beneficio di S.Maria e S. Giorgio di Biumo Superiore relativamente alla nomina dei canonici.

Questa carta riconosce l' obbligo di preparare per il Capitolo Varesino , nella domenica della Maternità della Madonna (IV di Avvento ) un pasto la cui composizione è molto dettagliata.

trascriviamo questo menu dall' Ademollo :

 

< videlicet panis frumentini boni, et bene cocti et albi, et vini boni et puri ad sufficientiam, et caponorum, videlicit unum inter duos plenum. et carnium bovis, et porci, cum bonis piperatis, videlicet frustum unum, sive petiam bovis competentem, et bonam inter duos, ed aliud frustrum, sive petiam unam carnis porcine assate, sive rostite cum paniciis inter duos: et haec omnia ad sufficientiam, secundum quod decet; prestet singulis annis, ut supra dictum est in dominica que precedit festum natalis Domini, in qua dominica est festum B. Marie>

 

Riassumendo:

< naturalmente del buon pane di frumento, ben cotto e bianco, e del buon vino puro a sufficienza, e dei capponi, senza dubbio uno ogni due ripieno, e carne di bue, di porco, ben speziate, naturalmente una porzione, di carne porcina arrostita ed impanata, il tutto a sufficienza >

Pur essendo una sentenza possiamo trarre qualche indicazione culinaria sulle usanze del tempo.

Innanzitutto la frase " rostite cum paniciis " dovrebbe far riferimento alla cotoletta alla milanese, già in altri atti ( ad esempio il menu milanese del 1148 dei canonici di sant'Ambrogio ) a cun panitio o cum panicio è stato dato il significato di impanatura.

Notiamo, inoltre, la salsa piperata, come la rituale vivanda "plena" (in questo caso capponi ripieni ) che erano una delle prelibatezze medioevali.

Si prescrive che il pane sia di frumento, ben cotto e bianco: allora il pane era generalmente di mistura con altre farine e si usava il trucco di preparare il pane malcotto perché pesasse di più; qui lo si vuole bianco e ben cotto.

Anche il vino, prescritto buono e puro, ci fa capire che spesso il vino che non era "buono" e "puro", ma più spesso un intruglio acquoso: da secoli l'oste disonesto è una figura folcloristica citato in tutti i luoghi dove si vende vino.

 

 

Vatti a fidare !!

 

Anni fa don Alberio ripubblicò una cronaca varesina, dal 1869 al 1893, che narrando le dispute tra le due bande musicali, il " Ranscett " e la " Maroni " o " Còdega ", riferiva anche di avvenimenti locali del tempo.

Da essa traiamo questa gustosa notizia:

 

1870 A Milano, nel mese di luglio, moriva il varesino rag. Crotti Giuseppe, impiegato alla Centrale della Cassa di Risparmio. Nel testamento legava alla città nativa Lire 5000, coll'obbligo di capitalizzare gli interessi fino al 31 dicembre 2000. In quel giorno il Comune sarà facoltizzato a disporre delle.....enorme somma accumulata, che salirà a più di due milioni!

Le 5000 lire del 1870 corrispondono a 36.421.876 £. attuali ( Istat).

Che fine ha fatto il lascito ?

Chi si prende la briga di calcolare se sarebbero veramente stati oltre due milioni !

Cosa si comprava allora e cosa si compra oggi con tali somme ?

 

 

 

Joséphine, Imperatrice dei Francesi, e Vincenzo Dandolo

 

Vincenzo Dandolo conobbe Joséphine nell' ottobre 1797 a Passariano; a lei consegnò, in un incontro nei giardini della villa, un sontuoso regalo del valore di centomila ducati, affinché perorasse la causa presso Napoleone, per aggregare Venezia alla Repubblica Cisalpina . Sappiamo poi che il tutto non andò a buon fine in quanto Venezia passò con il trattato di Campoformio sotto l' Austria.

I contatti tra i due non si esaurirono in quella infelice occasione.

Una lettera venduta all' asta nel 2000 ci conferma che i rapporti continuarono.

Purtroppo l' insensibilità del mercante di Ginevra non mi ha permesso di avere una fotocopia del documento nè ulteriori notizie per rintracciarlo.

 

Bisogna affidarsi solo alla descrizione del catalogo:

 

JOSÉPHINE Tascher de la Pagerie - Lettre écrite et signée par un secrétaire (?), 1 p. in-12 ; (Malmaison,        1811).

 

Curieuse missive adressée (sur la IVe page) à un noble vénitien, le Sénateur Vincenzo DANDOLO (1759-1819) pour l'inviter à lui rendre de nouveau visite : "... j'étais trop triste pour voir personne, mais quelques soient mes chagrins... j'ai bien grondé mes inbéciles de Domestiques..." qui avaient empêché la rencontre. "... J'ai plus que jamais besoin de vous parler...".

 

(Joséphine Tascher de la Pagerie - Lettera scritta e firmata da un segretario(?), 1 pag. in 12°, Malmaison, 1811.

 

Curiosa lettera indirizzata ( sulla quarta pagina ) ad un nobile veneziano, il Senatore Vincenzo Dandolo (1759-1819) per invitarlo a rendergli di nuovo visita: "ero troppo triste per vedere qualcuno, ma quali che fossero i mie dispiaceri....ho ben sgridato i mie i imbecilli Domestici..." che avevano impedito l'incontro " Ho più che mai bisogno di parlarvi ....)"

Come possiamo notare non è una lettera formale, ma presuppone un rapporto amichevole e continuativo.

Giuseppina Tascher de la Pagerie nacque nel 1763 in Martinica, vedova di Beauharnais, sposò Napoleone nel 1796 e divorziò nel 1809, per mancanza di eredi maschi, ritirandosi nel castello Malmaison, vicino a Parigi. Morì alla Malmaison nel 1814.

La tristezza, pertanto, poteva essere causata dalla sua situazione di divorziata per ragioni di stato.

Ricordiamo che il 27 aprile 1797 Joséphine fu in visita a Varese, alloggiando in casa Serbelloni, e fu raggiunta il giorni seguente da Napoleone; Dandolo, invece, si trasferì a Varese nel gennaio del 1798.

 

Un francobollo dedicato a Ramelli

 

Agostino Ramelli è uno dei " grandi " della terra bosina, ma poco è conosciuto e ricordato.

Nell' epoca di internet è riconosciuto dagli internauti come l' inventore dell' ipertesto avendo inventato il leggio multiplo ruotante da lui definito " ruota biblioteca per lettore gottoso " ( tavola. CLXXXVIII ) fu ideato per consentire la lettura contemporanea di più testi in quanto offre la possibilità di disporre di diversi libri, mantenuti orizzontali da un complesso sistema di ruote dentate, in modo che " non cascheranno, ne si muoveranno dal luogo dove si sono posti: anzi resteranno sempre nel medesimo stato, et si ripresenteranno sempre davanti al lettore nella medesima maniera che si sono posto sopra le sue tavolette, senza che ci sia di bisogno di legarli, ne ritenerli con cosa alcuna. "

Il Lussemburgo, nazione nella quale nei secoli sono stati presenti moltissimi mulini idraulici soprattutto, ha dedicato un francobollo al mulino di Ramelli, riproducendolo da una tavola del suo volume:

"Le Diverse Et Artificiose Machine Del Capitano Agostino Ramelli Dal Ponte Della Tresia Ingegniero del Christianissimo Re di Francia et di pollonia. .Nelle quali si contengono uarij et industriosi Mouimenti, degni di grandissima Speculatione, per cavarne beneficio infinito in ogni sorte di operatione; Composte in lingua Italiana et Francese. Parigi, in casa dell'Autore 1588., con privilegio del Re " .

Riproduciamo qui il francobollo emesso nel 1997.