AVRÌIL

acqua di primavera


- In Avrìil 'na bèla daquàva la var pussée che 'n'ingrassàva
- Ul ciel l'è a pan: sa 'l piöö mia incöö 'l piövarà duman
- Avrìil al fa i fiùur e màag al gh'ha l'unùur
- Aprìil, Aprìilet on dì cald e on dì frecc
- Pril, prilétt un dì a l’è cald, un dì a l’è frécc
- April, aprilet; ogni dì un sguazzet
- Brut d’april, poc vin in du’l baril
- April al gà trenta dì, ma s’el pioev anca trentun no fa mal a nissun
- Aprìl gh’a n’ha trenta, ma sa piùèss trentùgn, faress dann a nisùgn
- Aprìil nanca ‘n fil, màagg adàsi adàsi, giügn a pügn a pügn (scoprisi lentamente)
- Avrìil tücc i dì ‘n barìil.



Si ricordano:
1 - S. Ugo (Ughèto). A Grenoble  sant’Ugo, vescovo, combattè risolutamente per il rinnovamento dei costumi del clero e del popolo e governò questa chiesa per quasi 40 anni con il suo operoso esempio di carità.

A rost o a léss... ul primm d'aprìil al vö 'l sò péss

2 - S. Francesch da Paula, eremita, fondatore dell’Ordine dei Minimi, prescrisse ai suoi discepoli di vivere di elemosine, senza possedere mai nulla di proprio, non maneggiare mai denaro e mangiare solo cibi quaresimali ( non mangiare mai carni ). Protettore dei pescatori, dei marinai e dei naviganti. Nel 1943 papa Pio XII lo nominò protettore della gente di mare italiana.

3 - S. Ricard. A Chichester, in Inghilterra, san Riccardo, vescovo, fu mandato in esilio dal re Enrico III, restituito alla sua sede, si dimostrò munifico nel donare ai poveri. È venerato come protettore dei cocchieri, forse perché quando lavorava nella fattoria paterna, guidava carri e cavalli.

Quand sa sent mia 'l cucù al trìi, o l'è mort o l'è ferìi

4 - S. Isidòor, dimostrò la sua grande erudizione con una vasta produzione letteraria (le «Etimologie»). Fu maestro riconosciuto per tutto il Medioevo.
• A Milano si ricorda la deposizione di sant’Ambrogio, vescovo, il quale andò incontro a Cristo, vincitore della morte, nel giorno del Sabato Santo.  La sua festa, tuttavia, si celebra il 7 Dicembre, giorno che fu ordinato vescovo di Milano.

5 - S. Vincènz , San Vincenzo Ferrer, sacerdote domenicano, spagnolo di nascita, non smise mai di percorrere città, villaggi e contrade dell’Occidente, sollecito della pace e dell’unità della Chiesa, predicò il Vangelo della penitenza e la venuta del Signore. E' ricordato a Caronno Varesino e a Menzago. Protettore dei costruttori.

7 - S. Ermann. Nel monastero di Steinfield, in Germania, sant’Ermanno, sacerdote, rifulse di tenerissimo amore verso la Vergine Maria e celebrò con inni e lodi la devozione verso il Sacro Cuore di Gesù.

Dal sett al quindas rivan i cucù

11 - S. Stanislau     
Intrepido sostenitore della libertà della Chiesa e della dignità dell’uomo, difensore dei piccoli e dei poveri, subì il martirio sotto il re Boleslao II. Canonizzato da Innocenzo IV ad Assisi nel 1253, è patrono della Polonia.

13 - Ss. Gìldo, Ida     
• A Tarragona, in Spagna, sant’Ermenegildo, martire, figlio di Leovigildo, re dei Goti.  Ariano, convertito alla fede cattolica dal vescovo san Leandro, essendosi ribellato alla volontà del padre di ricevere nella Solennità di Pasqua la comunione da un vescovo ariano, fu rinchiuso in carcere e per ordine del suo stesso padre, fu giustiziato con la mannaia. E’ patrono della Spagna.
 
16 - Ss. Lambert, Bernadetta, Bernadette. Maria Bernarda Soubirous, vergine, nata nella città di Lourdes da famiglia poverissima, ancora bambina sperimentò la presenza della Beata Vergine Maria Immacolata e in seguito, preso l’abito religioso, condusse vita nascosta e umile. Protettrice delle donne che lavorano nei campi e dei pastori

17 - Domenica delle Palme. Inizia la solenne annuale celebrazione della Settimana Santa, nella quale vengono ricordati e celebrati gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù.

 Sù in sü i ulìv, aqua in süi ciàpp

18 - S. Galdin. Il milanese Galdino  nel 1165 viene nominato cardinale e succede a Oberto sulla cattedra di Ambrogio. La città però è in rovina. Nel 1167 incomincia la ricostruzione, e uno dei protagonisti è lui. Restaura la cattedrale, aiutato da donne milanesi che donano i pochi gioielli salvati dai saccheggi del Barbarossa. Morirà nel 1176 dopo un sermone, sul pulpito della Basilica di Santa Tecla, l’odierno Duomo.

21 - Ss. Selmu. Anselmo di Aosta, dottore della chiesa,  divenne arcivescovo di Canterbury e primate d’Inghilterra (1093). In difesa della Chiesa sopportò molte contrarietà e un duplice esilio.

23 - S. Giorg. San Giorgio, martire in Palestina, la cui gloriosa morte è celebrata da tutte le chiese d’Oriente e d’Occidente fin dall’antichità. La tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno. Si festeggia a Biumo superiore, Azzate, Bisuschio, Brissago, Castelveccana, Dumenza, Muceno, Venegono Superiore, Ligurno,  Schianno, compatrono di Bodio con Maria Nascente.  E' patrono degli armaioli, cavalcatori, cavalieri e cavalleria, militari, schermitori, scout.

A San Zòrz, la spiga in l'òrz e la sümenza di bigatt a s' mett al cald
Par San Zòrz, dà la völta al trôs ( tralcio della vite )
Aqua de S. Giorg, carestia de figh
Quand S. Giorg  el va in Pasqua, par el mund gh’è burasca ( 1848-1859-1914 )

24 - Pasqua. Nell'evento della morte e della Risurrezione di Cristo la Pasqua assume un significato più denso: l'uscita dal sepolcro di Gesù è infatti allusiva al passaggio per tutti i credenti dalla morte alla vita, dalla schiavitù del peccato alla libertà dei Figli di Dio e alla novità di vita in Cristo.
La celebrazione cade tra il 22 marzo e il 25 aprile denominandola così Pasqua bassa o alta, secondo il periodo in cui capita. Essendo una festa mobile, determina la data di altre celebrazioni ad essa collegate, come la Quaresima, la Settimana Santa, l’Ascensione, la Pentecoste.
Legata alla celebrazione della Pasqua, vi sono alcune tradizioni come ‘l’uovo di Pasqua’; l’uovo è da sempre il simbolo della vita.

Sù in sü i ulìv, aqua in süi ciàpp
S’el piœv a Pasqua, pussè uga che frasca
Natàl al sù, Pasqua al fögh

24 - S. Dalbèrt, S. Fedéel
• Adalberto fu il il suo primo vescovo slavo.
• San Fedele da Sigmaringen, Lo chiamavano "l'avvocato dei poveri" perché difendeva gratuitamente coloro che non avevano denaro a sufficienza per pagarsi un avvocato. Successivamente entrò nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e condusse un’austera vita di veglie e di preghiera. Assiduo predicatore della Parola di Dio, venne mandato nella Rezia per confermare la retta dottrina.  A Seewis, in Svizzera, fu ucciso dagli eretici per la sua fede cattolica. Si ricorda ad Arbizzo con Silvestro.

S'a vegn' la prüìna par Sant Fidel, i s' farà mìa né vin né mel
Se brina par San Fedel, nè vin nè mel

25 - S. March, evangelista  accompagnò san Paolo nei suoi viaggi missionari;  seguì poi san Pietro, che lo chiama “figlio mio” e mise per iscritto la sua predicazione nel Vangelo che porta il suo nome. Marco era figlio di Maria di Gerusalemme, nella cui casa si rifugiò Pietro liberato dal carcere (At 12, 12). La sua festa il 25 aprile è celebrata anche dai copti e dai bizantini. Il suo sepolcro, inizialmente in Egitto, di cui è protovescovo, venne traslato a Venezia nell’828. E' patrono delle segretarie.

Chi par San March u vô i bigatt, l'ha da vèss tütt fatt
S'a piöv par San March o a San Grigöö, l'üga la và tuta in cavriöö
Par San March, a gh'è la föja, vöja o mìia vöja
Tra San Marchett e Crosett on invernett
De San March i vacc passen el varch

27 - B. Catarìna e Giuliàna, venerate al Sacro Monte di Varese.
Diedero origine all’esperienza monastica delle Romite dell’Ordine di sant’Ambrogio ad Nemus di Santa Maria del Monte sopra Varese, dette Romite ambrosiane. Nel 1450 arrivò  Caterina di Pallanza, nel 1454 si unì a lei Giuliana Puricelli, nata nel 1427 a Verghera di Busto. Nel 1460 si aggiunsero a loro altre compagne. Dopo varie tribolazioni e incomprensioni nel 1474 papa Sisto IV autorizzo l’erezione dell’Ordine, in cui si professa la regola di Sant’Agostino, osservando le costituzioni di Sant’Ambrogio ad Nemus e ufficiando secondo la liturgia ambrosiana. Caterina morì il 6 aprile 1478, mentre Giuliana spirò con grandi melodie il 15 agosto 1501.

29 - S. Catarìna ( Rina ), vergine e dottore della Chiesa.  Preso l’abito delle Suore della Penitenza di san Domenico, si sforzò di conoscere e amare Dio e di rendersi conforme a Cristo crocifisso; operò per il ritorno del papa da Avignone, per la composizione dello scisma d’Occidente, per la riforma della Curia Romana, per il miglioramento dei costumi, per l’assistenza ai malati e ai carcerati.
E’ patrona d’Italia (18 giugno 1939), dottore della Chiesa (4 ottobre 1970), compatrona d’Europa (1 ottobre 1999). Protegge i corrieri, gli infermieri e le lavandaie.

Par Santa Caterina o née o brìna


Nella foto: il mese di aprile nel ciclo dei mesi del castello di Trento

pubblicato il 27 marzo 2011 su www.rmfonline.it