CAMPIONE del MONDO 1953
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Alberto Ascari nasce il 13 luglio 1918 a Milano.
Figlio d'arte il babbo Antonio corse con Fiat e Alfa negli anni pionieristici
dell' automobilismo sportivo, la gavetta i primi allori , la gloria, poi
l'infame destino che lo colse in corsa nel Gp di Francia a Montlhéry il 26
luglio 1925.
Alberto era poco piu' d'un bambino ma la tragedia della scomparsa del padre non
ne offusco' l'animo e la febbre della velocita'.
Certo che l'eredita' sportiva del padre non era facile da raccogliere, a quei
tempi cerano piloti del calibro di Nuvolari, Varzi ,Campari.
Comincio' nel 1936 a farsi le ossa sulle motociclette , Sertum, Gilera, e
soprattutto Bianchi, qualche vittoria ma il vero obbiettivo di Alberto erano le
quattro ruote.
L'occasione venne quattro anni dopo nel 1940, incontrando Enzo Ferrari impegnato
a costruire la sua prima automobile dopo il divorzio con l'Alfa, ed aveva da
poco fondato la Auto Avio Costruzioni non potendo usare il proprio nome per
contratto.
L'auto era 815 un miscuglio di meccanica e carrozzeria proveniente dalla Fiat e
Alfa Romeo.
Alberto Ascari racimolò con molta fatica le ventimila lire necessarie e ordinò
uno dei due esemplari costruiti.
La 815 fu ultimata poche ore prima di quello che sarebbe stato il suo debutto,
la Mille Miglia 1940.
La gara si chiamava Gran Premio Brescia Mille Miglia, venne disputata sul
percorso Brescia Mantova Cremona.
Al via Ascari era in coppia col cugino Giovanni Minozzi, una condotta di gara
prudente consenti ad Ascari di portarsi in testa alla classifica della sua
categoria, ma per poco, a meta' gara la rottura di una valvola lo costrinse al
ritiro.
La guerra si avvicina, intanto corre il Gp di Tripoli piazzandosi nono e la
Targa Florio con meno fortuna, uscira' di pista.
Scoppia la guerra, Alberto commercia in carburanti per l'esercito ed evita cosi'
la chiamata alle armi, il 22 gennaio 1942 sposa Mietta Tavola che gli dara' due
figli, Tonino nel 1942 e nel 1946 Patrizia.
Ad accendere ancora la passione per le corse fu Piero Dusio patron della
Cisitalia nel 1947, corre con Cisitalia e Maserati una trentina di corse con
quattro vittorie e numerosi piazzamenti fino a quando nel 1949 Ferrari lo
ingaggiò.
Il 27 maggio 1949 venne ufficializzato l'accordo con la Ferrari 100.000 lire
annue piu' la meta' degli ingaggi e dei premi di gara.
Dal 1949 al 1953 partecipa a quasi tutte le competizioni conquistando 52 podi
,vincendo 41 gare , 8 secondi posti e 3 terzi posti piu' numerosi piazzamenti, e
conquista due titoli mondiali consecutivi nel 1952 e nel 1953.
Ma fu proprio l'ultimo titolo a scalfire il rapporto con Ferrari, dopo un
battibecco con il Drake si senti' dire che "vince la macchina no il pilota"
Ascari prese sul serio quelle parole e nel 1954 lascio' la Ferrari, dopo una
breve apparizione al Gp d'Italia il 5 settembre del 1954 su Ferrari 625 .
La gara ebbe per lui un esito poco felice con il ritiro al 49° giro per la
rottura di una valvola , approdo' alla Lancia con la cui D24 Sport domino' la
Mille Miglia del 1954.
Nel 1955 la Lancia gli mette a disposizione la mitica D 50 ed Ascari la porta
subito alla vittoria, a Napoli e Torino e potrebbe ripetersi anche nel Gp di
Monaco ma, a 20 giri dalla fine mentre era in testa esce alla chicane del porto
e vola in mare.
Ripescato con qualche contusione, torna a Milano per riposare qualche giorno, il
26 maggio si recò a Monza in visita all'amico Castellotti che provava una
Ferrari Sport 3 Litri in vista del Gp Supercortemaggiore, la tentazione fu
irresistibile e chiese di provarla.
Furono i suoi ultimi chilometri, fece poco piu' di due giri la dove ora c'è per
l'appunto la variante Ascari, esce di pista misteriosamente e muore.
Le vere cause non furono mai chiarite c'è chi disse un malore altri di postumi
dell'incidente di Montecarlo, Ferrari da parte sua ci tenne a precisare che dopo
attente ispezioni alla vettura non erano emerse anomalie e quindi le cause erano
da imputare ad un errore del pilota.
Alberto Ascari fu il primo ed ultimo pilota Italiano a vincere un titolo
mondiale lasciando un vuoto incolmabile.
Campione del Mondo 1952--1953
Campione d' Italia 1949--1950--1951--1952
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