PSICOLOGIA TRANSPERSONALE

Fin dai tempi più remoti l’uomo si è sempre chiesto: chi sono io? Da dove vengo? Qual è lo scopo della vita? Queste domande esistenziali hanno sempre dominato l’animo umano.

Negli ultimi 1000-1500 anni tali problematiche sono state messe da parte, perché apparentemente irrisolvibili, e si è concentrata l’attenzione sulla vita esteriore, sul benessere psico-fisico e sulla ricchezza materiale.

La psicologia non fa eccezione a tale atteggiamento generale. Invece di indagare sull’aspirazione spirituale dell’uomo sull’estasi mistica o sulla realizzazione del Sé, ha diretto la sua ricerca verso perversioni e malattie mentali: ansie, fobie, psicosi ecc.

Negli anni ‘50 e ‘60 si è sviluppato negli Stati Uniti un tipo di ricerca psicologica, che cercava di valorizzare le riserve di energia inerenti l’anima o lo psichismo dell’uomo. Fu chiamata la psicologia del potenziale umano, che verso la fine degli anni ‘60 si trasformò in "psicologia transpersonale".

In tale periodo avvenne un rigoroso cambio direzionale. Gli psicologi cominciarono a domandarsi se all’interno dell’uomo potevano essere presenti solamente malattie mentali o se invece esistesse anche un campo d’indagine non ancora esplorato che comprende le esperienze estatiche, mistiche, l’attualizzazione del Sé, la felicità, lo stupore, il significato ultimo e trascendentale dell’esistenza, la coscienza cosmica ecc.

Le esperienze che la psicologia transpersonale studia sono uguali a quelle che la New Age cerca di porre in essere. Un esempio sono le esperienze fuori del corpo, l’O.O.B.E. (Out of Body Experience).

Da qualche decennio la gente è affascinata dalle esperienze riportate da persone gravemente ammalate, le quali, in stato di coma hanno avuto la certezza di uscire letteralmente fuori del corpo fisico e di osservare tutto ciò che accadeva nella stanza da un altro punto di vista.

Sono ormai noti i viaggi sciamanici nelle dimensioni superiori o inferiori, oppure i poteri siddhi degli yogin indiani, o ancora i racconti dei viaggi astrali dei maestri sufi. In tutte le tradizioni religiose, anche in quella cristiana, ci sono esempi di esperienze simili, tutte con un comune denominatore: il distacco dal corpo fisico.

Per ammettere la possibilità di tali esperienze è necessario, però, un radicale cambio di paradigma: non è più la realtà fisico-materiale ad avere il primato sullo spirito, ma è lo Spirito ad avere il primato sulla materia.


HOME