Il libro, qualche volta, ha valore d’ambasciata”! (LUI. 1926)

 

Oggetto - “Commento alla lettera del Segretario Nazionale”

 

Destinazione interna ed ai siti internet del Movimento che vorranno presentarla tra le loro pagine

 

Ai Camerati tutti

 

Non molti tra Voi mi conoscono, e preciso che non rivesto incarico alcuno interno al Movimento. Mi vanto, però, di possederne la tessera d’iscrizione e, forte di ciò, esprimo il mio pensiero con giusto diritto. Non sono perciò addentro alle segrete cose dei generali romani, ma i risultati della loro competenza (?) si vedono!

 

Questo scritto non è un attacco varato verso il Segretario Nazionale che, fuori del Nostro Movimento, continuerò ad elogiare come sempre ho fatto.

 

Voglio però esprimere considerazioni che rivendicano la necessità di una maggiore lungimiranza politica e d’intenti nei confronti dell’idea corporativa che ci contraddistingue, e sostengo che essa deve essere disgiunta dalle logiche delle casualità politiche che, in realtà, coincidono solo con personali ambizioni.

Ho anch’io appreso la ferale notizia che riguarda il comportamento politico della Floriani Scicolone, cui il nome “Mussolini” non compete caratterialmente e politicamente anche per lontana semiseria indiscrezione di suo padre allorché tra intimi la disapprovava precisando: “…è la mia disperazione, …filmetti destinati ad… erotomani”.    

Permettetemi d’affermare, Camerati, sovente sommessamente valutato nuova Cassandra, che da molto tempo ripeto e scrivo che l’acquisto Floriani Scicolone è per Noi più deleterio della peste polmonare o di un maligno cancro. 

Da molto tempo replico, in scritti e verbalmente, dell’enorme pericolo che quella donna per Noi rappresenta, ma anche, inascoltato, sovente ho espresso al causidico Condorelli Caff, della Segreteria Nazionale, la nocività di quella mina ambiziosa e vagante.

 

Ma costui mai ha promosso, a superiori livelli, l’analisi del fenomeno Floriani Scicolone che spesso gli ho presentato nel corso di lunghe e solitarie chiacchierate mentre manifestamente affermava di condividere il discorso che tra noi si componeva.

Perché la mancanza di coraggio? “Certamente per tema d’inimicarsi altri personaggi politici romani che vollero ed accettarono l’ex attricetta, ma anche, chissà, per inesistente competenza politica e brama carrieristica”. 

Anche allo stesso Segretario Nazionale per due volte ebbi a riferire, mentre insieme in macchina ci spostavamo in viaggi all’interno della Sicilia, che l’errore di tenere a Noi vicina quella donna sarebbe stato grossolano.

Purtroppo così è stato!

No, Camerati, non mi vanto di lungimiranza e di capacità superiori. Mi vanto, però, di credere nel diritto della logica che è sovrastante azioni affrettate e raffazzonate, sempre eventi di voluta ed accomodante promiscuità con il “diverso” che sono dettati soltanto da elettorali interessi.

 

            Anch’io, Camerati, ho ricevuto la missiva firmata dal nostro Segretario Nazionale e da questa estrapolo poche righe per ricavarne valutazioni che proporrò.

 

            “…si chiamerà «Destra italiana» e sarà tenuta a battesimo da Adriana Poli Bortone, Marcello Veneziani, Alessandra Mussolini e Franz Turchi... " Spero che questo scriva almeno la parola fine alle chiacchiere e soprattutto ponga un freno alle lingue isteriche che da mesi ciacolano e si affannano ad interpretare, giustificare, sponsorizzare chi tra il sangue e l'oro non ha mai avuto dubbi su cosa sia più conveniente

Luca Romagnoli

Segretario Nazionale MS Fiamma Tricolore

 

La lettera di constatazione del tradimento avvenuto è sì tempestiva, ma tra le righe dell’annuncio s’indovina:

Ve lo avevo detto io che sarebbe finita male!”

 

Sì, buana, mi verrebbe da esclamare, ricorda però che davanti alle analisi di “Cassandra” non hai prestato orecchio.

E, buana, non fu certo la base del Movimento a decidere di cercare la signora Floriani Scicolone che se n’era uscita da quel coacervo d’A. N., mentre s’uniformava al farisaico ebraico costume  intanto che fingeva di stracciarsi le vesti con la cenere in capo.

 

A chiunque di buona volontà sarebbe bastato leggere lo Statuto della fondazione di quel partito per capire che era “partito di testa il -Rinnegato Massimo- politicante capace solo di minore serie”. 

Eppure gli Storace, gli Scicolone… restarono lì, ben aggreppiati alla mangiatoia. Ma affermo di più, amati Camerati: “La manovra d’uscita della Floriani Scicolone dalla -Casa delle Corruzion…- scusate dalla -Casa delle Libertà- (si è mai visto il capitale che crea libertà) puzza d’imbroglio e di perversità destinati a scardinarci".

Sì, perché al signore del “treppiede nella schiena” serve il “SOCIALE” per avere in suo potere l’estensione di tutte le forze socio politiche italiane, e già, malauguratamente, un noto professore dal passato ammirevole, ma dal presente fosco, suocero di un odierno ministro, per interesse personale ha tradito l’Idea e ci ha traditi!

Dicevo, il signore che va in vacanza in Sardegna, dove con i nostri soldi si è fatto costruire anche un tunnel che unisce la sua –villetta- al mare, ha paura del Movimento Sociale Fiamma Tricolore che è nostro e che orgogliosamente deve restare a Noi senza che manovre elettorali, GIA’ IN ATTO, lo trascinino dentro i meandri delle disonestà politiche e delle corruzioni perché qualcuno tra noi trama credendo di divenire senatore.

 

E’ vero, Camerati, siamo una banda di stanchi eroi, ma abbiamo il Dovere di trasmettere il Nostro Credo ai figli che ci seguiranno. Non dimentichiamo le parole del DUCE: LA STORIA MI DARA’ RAGIONE.

LA STORIA GIA’ GLI HA DATO RAGIONE. Il mostro comunista già crollò su se stesso per incapacità di pianificare la sua politica, mentre l’orco neoliberista crollerà su di sé perché privo d’ogni stimolo che appaghi la sfera dell’idealismo umano.

Noi siamo l’idea futura. Noi siamo il futuro. Pensiamoci e non sprechiamo il nostro tempo in ambiziosi personali arrivismi.

 

Ricorda, buana, la Floriani Scicolone ci fu spietatamente imposta, per ben due volte, con atti notarili firmati a Roma anche con altri comparenti che possiedono una cultura politica grandemente diversa e per noi pericolosa.

Ma la circolare a firma del nostro Segretario Nazionale, al contrario, lo asserisco con immenso rammarico, colpevolizza la base del Movimento come responsabile di una situazione che volle e determinò.

Mi sento per ciò ora in obbligo di esporre a tutti i Camerati che proprio a Catania, all’Hotel Excelsior, rumorosamente i presenti, la sempre vituperata base, aborrirono quella donna allorché anche da noi giunse a caccia di… gonzi.

Perché “il Camerata Condorelli Caff, anche in quell’occasione non colse l’opportunità di riferire gli umori dell’assemblea al Segretario Nazionale”?

Perché “questo Movimento, che ha le -ali per volare- è sempre ingessato e trattenuto da una robusta cavezza al palo”?

Perché “c’è chi parte e chi invece rimane”?

Perché “c’è chi in sé accentra più di una carica contravvenendo allo statuto”?

Perché “i revisori non firmano il bilancio essendo la scadenza del 30 giugno ormai alle porte”?

Perché “…”

Mi permetto di rammentare, in chiusura di queste righe, che Noi, Camerati, abbiamo bisogno specialmente di un Segretario Nazionale che ci ascolti e che sia tra Noi presente, che poi egli sia anche parlamentare europeo ci fa enorme piacere.

Infine, teoricamente mi domando: “Se la carica di Segretario Nazionale è ammesso sia  fiduciariamente e discrezionalmente demandata, non e da ritenersi che sia un grave errore lasciarci nelle mani di una persona che non è stata votata e voluta in quella funzione dai Camerati”?

 

Tanti altri perché il tormento mi spinge a scrivere, ma so che la passione deve soggiacere davanti alla positività dell’atto e della necessità, così lascio nel mondo platonico delle idee altri pensieri che contrappongono la potenza del logo alla giusta misura.

 

Carlo Boccadifuoco