SVILUPPO ?

NO GRAZIE !
 

IMMIGRAZIONE ?

A DIO PIACENDO !
 

Ovvero

Sul compagno “Teocrazia Cattolica” e l’immoralità dello spendere e spandere
 

di

 Carlo Boccadifuoco


Comune è ricordare l’antica espressione …Ahi serva Italia, di doloreostello,nave sanza nocchiere in gran tempesta,non donna di province, ma bordello… cui ben possono far seguito, riferendoci al loro esplicito significato,altri meno celebrati versi. Ma questi ultimi,durante il secolo scorso a molti noti,devono,però, diversamente interpretarsi dal loro originario dire che,ormai disimparato, così scandiva: …Squadriglia disperata che non si ferma mai. Con l’ala tricolor! Come aquila indomata l’assalto sempre sferra… al motto di uno squillante Me ne frego che, modernamente, più non è quello di una fiera anche se povera Italia ormai nel tempo lontana. La nuova indecorosa Disperata eccola qua! Un manipolo oligarchico e plutocratico, niente affatto aristocratico, di una classe dirigente mai sazia che l’assalto sempre sferra alla nazionale economia per proprio tornaconto, immemore degli antichi italiani mali che dalla clientelare politica del democristianesimo furono inaugurati sin dell’immediato dopo guerra. Il misero ed amorale ma abbiente drappello oggi governa ilGiardino d’Europa ormai desolato e poco nostalgico Paese di una Roma dal glorioso passato, e ciò per l’autocrazia di un sol uomo che mostra di saper condurre solo una politica miope e di piccolo cabotaggio, ma che ormai ben può affermare “la legge sono io”, sempre dimentico, insieme con i suoi, del remoto aventiniano Menenio Agrippa e dei Tribuni della Plebe. Così, nell’imperante economico, politico e sociale caos, mentre i nostri debiti nazionali crescono ed apparentemente si riducono le tasse, aumenta il costo della vita perché il Governo affarista, solo boliviana banda, continua una dissennata politica economica sempre alimentando discriminazioni e privilegi, ostentando, però, un buonismo che cavalca a sinistra la stessa Sinistra. Ma il già grave malessere diviene ancora assai più greve, perché trapela e serpeggia la paura che il Cavaliere” salga sul “Colle più alto d’Italia, e che l’uomo che compì il novello grande insulto alla Nazione, ai suoi Eroi caduti in guerra ed alla Storia del Paese, possa giungere in quel lasciato vacante. Ma nuove tempeste si annunciano già in apertura di questo nuovo anno, così che gli organi d’informazione, quelli pagati per rilevare dati nazionali strepitano: La Giustizia è malata, questo il coro che da tante parti giunge. Tuttavia quest’anno aggettivano, quella Penale, ad ogni buon conto non contrapposta al “Civile, perché anch’esso cagionevole, aggiungo io! L’uomo qualunque, però, ciò da tempo già patisce e sa.La Sanità è inefficiente, lo afferma anche il ministro Sirchia. L’uomo qualunque, però, ciò da tempo già patisce e sa. Il Servizio Radiotelevisivo pubblico è servo dei padroni, ondeggiando,secondo convenienza, tra questo e quello, così a turno sostengono questi e quelli. L’uomo qualunque, però, ciò da tempo già patisce e sa. La Scuola Pubblica, -il biglietto da visita di una Nazione-, è un crogiolo senza fine d’iniquità culturali ed amministrative interne, pur costando un maggior esborso di denaro di quanto avviene negli altri paesi europei. L’uomo qualunque, però, ciò da tempo già patisce e sa. Intanto, Aziende dell’acqua e Farmaceutiche, Enel e Petrolieri, Telecom ed Assicurazioni, Ferrovie del Nord e del Sud, per pendolari o nuovi emigranti…, profittano, lucrando proventi per compiacenti permissive leggine, in un arengo che sempre è unico cartello del settore. Anzi, la monopolista Telecom ha proibito, di fatto, l’uso dell’ADSL libera con decorrenza dal 1/Gennaio/2005. Ciò, nonostante il Garante per le Comunicazioni avesse già in precedenza imposto alla Società di porre altri Provider nella possibilità di offrire, ai loro utenti, la linea dati senza vincolarli ai servizi vocali. Un’altra vacca grassa che il Governo Italiano continua a mungere, però sempre sprecandone il ricavato, è il mancato riesame della legge che regola il rapporto tra Stato Sovrano e Chiesa. Istituzione, quest’ultima, che per sua definizione predica l’umiltà e la povertà -quella degli altri- e l’eguaglianza -solo a parole-, sempre mistificando e celando le proprie enormi mondiali ricchezze e fagocitando, anche quest’anno, l’8%° che vale quasi due miliardi d’euro. Perché non si debbano investire questi soldi nei servizi pubblici, almeno una tantum, si domanda l’uomo qualunque, che, tuttavia, con saggezza da lungo tempo ormai ha compreso che la vera ricchezza di un Paese è l’uomo che lavora e non il capitale. Perché la Chiesa deve essere quella dei Prelati nepotisti e non quella dei Francesco”? “Perché i prelati della Chiesa ed i loro gradi minori devono interessarsi di vicende politiche italiane intervenendo, dunque, in questioni che non li riguardano poiché sono cittadini di uno stato estero. Quale diritto li conduce ad intromettersi? L’ho sempre confermato in tutti i miei scritti, e torno a ripeterlo, costoro vorrebbero che la teocrazia cristiana cattolica tornasse in auge così da riprendere il loro sport preferito,quello della caccia ai dissidenti del loro credo ripristinando i boia, i patiboli ed i roghi. Per essere direttamente chiaro, vi faccio rilevare l’ultimo cronologico insulto alla Nazione Italiana. Immediatamente dopo la comunicazione ai cittadini italiani della decisione del Legislatore di svolgere quattro referendum su cinque in materia di fecondazione assistita, si è senza indugio riunita, a Bari, una commissione d’alti prelati della Chiesa presieduta dal nuovo politico e politigolo OnorevoleCardinale Martini. Questi personaggi, che sono cittadini esteri, hanno deciso, comunicandolo alla stampa, insulto al laicismo ed allo Stato Sovrano, in che modo il Legislatore Italiano dovrà comportarsi dandogli consigli sul modo di condurre l’attacco-difesa del cattolicesimo nei confronti d’ogni altra autoctona tradizione. I consigli, forse meglio direttive mai richieste, furono già sconfessati poco tempo addietro anche in sede europea allorché il filosofo, forse bravissimo, Onorevole Buttiglione, ma pessimo politico, almeno in quell’occasione, ebbe modo di svelare il suo pensiero. Oggi, l’Italia, oltre che Stato Sovrano è anche Europa, e l’Europa ha rifiutato la matrice cattolica nella sua politica. Così, per logica conseguenza, perché i servi del dio non eseguono gli affari propri nella loro città che benignamente il padre di tutti noi, Camillo,lasciò per troppa bontà o per prematura morte in loro balia? Sempre in tema di fecondazione assistita, si deve anche ricordare che le commissioni di bioetica fanno di tutto per trarre la Scienza in un discorso filosofico che non la interessa e che mai essa farà di sua pertinenza. Questa, infatti, indica soltanto una serie di dati veritieri o in ogni modo mai comunicati con dolo che però la teocrazia vuole sovvertire. In ogni modo non ho ancora ascoltato alcun esponente cattolico esprimersi sull’esatto momento in cui l’embrione possiede l’anima. Sarà forse già allo stadio d’oocita di terzo tipo o in quello di cellula uovo, oppure essa si presenterà allorché la morula, prima nomade, si annicchia nel fondo uterino, o invece si dovrà aspettare che si trasformi in blastula o gastrula o che abbia sviluppato la notocorda e lo stadio dei somiti? Oppure la cellula staminale già possiede l’anima perché è capace di riprodursi creando due cellule, una staminale e l’altra capostipite di una popolazione cellulare specializzata. Certo deve essere qui la sede del peccato originale, nella staminale, perché crea strutture diverse e secondarie. Ma se così non fosse, anche lo spermatozoo di gatto o di verme, quando non si suddivide per scissura agamica, potrebbe già possedere un’anima che si ripartisce seguendo il destino cellulare. A questo punto, non per polemica ma con tono provocatorio, affermo che dal cattolicesimo è più tutelato un individuo che non c’è, che un malato che nutre le sue sofferenze spesso mortali. In ogni modo attenti voi onanisti, perché gettate le anime nello sciacquone. Questa volontà di supremazia politica teocratica ci affianca ai loro,per me rispettabilissimi,nemici di sempre,i tanto,sempre da loro,denigrati islamici. Torno a ripetere che quest’atteggiamento è intollerabile ed insopportabile perché,se è vero percentualmente che sono, io ritengo per natura ed ancora per ruolo, le più suggestionabili signore ad essere più vicine ai bambini dando loro un’educazione familiare tradizionalmente vicina al dettato capillarmente impartito dai parroci, non è assolutamente accertato che in questa operazione svolgano il vero interesse del futuro cittadino o, in ogni modo, dell’uomo di domani. La pur sempre importantissima tradizione, non è il caso di addentrarsi in lunghe dimostrazioni, indica avvenimenti spesso mitici di un tempo lontano che sono apprezzabili per comprendere l’evoluzione sociale, ma non può essa cristallizzare od inibire il consorzio umano nel suo divenire. Quando ed ovunque ciò avviene il governo teocratico ha il sopravvento su ogni altra spinta evolutiva, e l’enorme Potere sacerdotale mistico magico misterico inibisce, di fatto, ogni sviluppo attraverso il timore che incute sulla sfera emotiva dell’uomo che soffre, volente o nolente, di paura fobica della morte e che vuole perciò credere in un Oriente Sole Aton Yahweh (Geova) Elohim (Elohim) Dio che lo salverà dall’annichilimento. L’uomo qualunque, però, ciò da tempo già patisce e sa. Ora, nuova notizia vociferata dalla vox populi, il nostro allegro Governo, specialmente il
partito trasversale delle spese di cui capo cordata è Alleanza Nazionale, vorrebbe investire soldi del contribuente anche in scuole e moschee per i mussulmani, promuovendo corsi per favorire, in casa nostra, la cultura islamica. In questo modo avverrebbe uno scontro tra religioni, e non di culture che è cosa ben diversa, perché il credo dogmatico non è patrimonio di conoscenze, ma solo arrogante prepotenza dei meno culturalmente avanzati. Certo questa è cosa rilevante per lo sviluppo delle relazioni tra Paesi diversi, ma perché questo Governo non si occupa, altresì, di pianificare insediamenti industriali, agricoli e zootecnici, o turistici alberghieri del profondo e da sempre emarginato
Sud? Sud d’Italia che potrebbe divenire, componendo la sua multiforme potenziale produzione, il nuovo volano per la crescita dell’esausta economia del Paese! Purtroppo l’intera produzione agroalimentare di queste latitudini da anni langue insieme
con ogni suo indotto. Estesi territori, per esempio gran parte dell’interno della Sicilia, tra l’altro ricco in acqua, sono dall’agricoltura necessariamente abbandonati perché quest’indispensabile arte non è convenientemente sostenuta. Ma anche la zootecnia soffre dello stesso male, mentre gli inquinanti colossi dell’industria chimica del siracusano, del messinese, del gelese, del palermitano, che non hanno mai offerto reali stimoli economici locali, perché i capitali prodotti hanno sempre preso la via del Nord, sono ormai cattedrali d’elevatissimo inquinamento ambientale e di fatiscente ferrame corroso dalla ruggine. In quest’Isola, ameno centro dell’antico Mare Nostrum, anche le ferrovie sono antiquate, e non è esagerato affermare inconsistenti.

1 L’intera costiera compresa tra Catania e Siracusa, sino agli anni cinquanta del secolo scorso incantevole lunga zona di verde e di mare blu cobalto, oggi è irrimediabilmente distrutta da vapori tossici d’ogni tipo, ed il terreno si mostra di un bianco sporco che tinge anche le poche erbe rimaste che nascono asfittiche e clorotiche. L’atmosfera è grigiastra per quest’inquinamento chimico che è il più elevato d’Italia, ed il territorio mostra un plateau di teratologia neo-natale e di cancri che hanno un indice d’incidenza che solo Quirras” (Sardegna), con la sua “Sindrome di Q da radiazioni atomiche, supera per numero di patologie e mortalità percentuali. elettrificate, i ritardi dei convogli sono notevoli e le tratte, pur brevi, necessitano di lunghi tempi per essere percorse. Non migliore è la situazione delle strade statali e provinciali, mentre l’autostrada non congiunge i nove centri provinciali dei quasi ventiseimila chilometri quadrati. Anche l’attività della pesca, in passato naturale sbocco economico di molti isolani, è in stato di degrado, mentre il servizio marittimo commerciale è scadente e d’autostrade del mare, veloci da realizzare, poco costose, assolutamente non deturpanti e meno inquinanti del trasporto su gomma, nessuno mai ne parla.
 

2 Governo di Dio che pressa anche la nazione giudea ed apparentemente meno quelle cristiane. Illusorio monoteismo di verosimile derivazione egizia, ed in particolare d’invenzione di Amenhotep I che Amenhotep IV [-nominato negli scritti della sua età anche come Akhenaton o Ikhanaton- e rapidamente liquidato dagli studiosi –di parte- come il faraone eretico, (Nuovo Regno d’Egitto -dopo la cacciata degli Hyksos-, XVIII dinastia dal 1538 a.n.e. con Ahmose, al 1332 a.n.e. proprio con Amenhotep IV-)] riuscì a realizzare distruggendo i culti e gli idoli precedenti spostando il nuovo centro culturale e religioso d’Ahton, il dio senza forma e senza immagine perché puro spirito, da Tebe ad una località oggi chiamata el-Amarna. Non migliore è la situazione calabra, pugliese, campana o lucana, che solo possiede, quest’ultima, come servizio stradale la lunga Basentana. Dunque, oltre il danno che il Sud in particolare patisce, ora anche la beffa per la prossima concessione all’islam di cui già abbiamo accennato. Non sono razzista, e non lo sono perché agnostico, perciò mi dispiace dovermi esprimere in questi termini, come chiedendo scusa ai baciapile della tolleranza ad oltranza. In ogni modo, sostengo e sempre sosterrò che chiunque venga nel mio Paese deve adattarsi alle mie usanze e non viceversa, e, sempre ai baciapile, totalmente ignoranti di lingua e costumi islamici, suggerisco che sarebbe bello se studiassero un po’ di quelle tradizioni e di quella parlata. Così, i buonisti per costume, fomentati dagli interessati che detengono il Potere, presto si renderebbero conto che non potrà mai esservi un accordo tra il credo religioso occidentale, che essi praticano, e quello coranico che essi non conoscono. Ciò, non perché l’uno valga più dell’altro o viceversa, dato che pari sono, ma per la ragione che nell’islamismo la società, la politica e l’economia sono, di fatto, completamente ed esasperatamente assoggettate alla teocrazia.Ma, mentre l’Islam nato intorno al VII secolo non rinnega i suoi affascinanti richiami alla koiné, ai Qumran esseni ed all’Antico Testamento ammettendo la sua derivazione giudaica cristiana poiché ne detiene in comune gli stessi patriarchi, giudaismo e cristianesimo assolutamente non accettano la tesi, sempre più dimostrata, che la loro fede ebbe origine nell’antico culto egizio, per ciò giungendo anche a creare intralci e ritardi nella pubblicazione delle traduzioni dei documenti della fonte Q. Altrettanto categoricamente, sempre questi due trinitari dogmi ed i loro notabili rifiutano anche ciò che la scienza sempre più divulga sui loro più antichi legami con la misteriosofia asiatica mesopotamica, di cui, peraltro, il mitico Abram, poi Abramo o Haber od anche Heber, possiede un retaggio culturale personale assai forte. Infatti, di suo padre Tehra, originario di Ur in Caldea, sappiamo che se n’allontanò per spostarsi a Haran nella Mesopotamia del nord da cui lui, pastore-mercante errante, partì per Canaan già consolidato possesso egizio, da
dove, per avvenimenti fantastici legati anche a sua moglie Sarai, poi Sarah, fu condotto ad incontrare il faraone, probabilmente il geniale Amenhotep IV. In ogni modo, al di là della storia sulle origini delle tre accennate religioni, l’islamico concetto di totale divina dipendenza d’ogni umana azione spiega l’esistenza di una povera economia che, certamente, non può favorire sviluppi sociali moderni come l’integrazione delle donne, il loro diritto allo studio ed al lavoro… mostrandoci anche un’assolutista ricchissima e potente minoranza che sovrasta l’intero popolo che langue nell’indigenza.


3 Ricordo che, già durante la mia frequenza alle scuole elementari, la carta geopolitica d’Europa affissa alla parete dell’aula non mostrava la Turchia. Anzi, ancor ragazzetti sapevamo, lo raccontavano i preti dell’oratorio sventolando immagini di croci, crociati e mezzelune sempre cadute, che loro, i mammaliturchi, erano stati combattuti durante molti secoli con guerre feroci e scacciati, più volte, dalle nostre latitudini. Questa la spietata versione che il “pio” cattolicesimo, mentendo pro domo sua, sempre ci ha trapassato sulla cultura “araba” e, comunque, descrivendoci ogni “diverso” come eretico da punire. Questo pensiero teocratico, particolarmente dominante nell’islam, sarà il grave problema che porterà lo scontro politico, all’inizio del prossimo decennio, nella Comunità Europea per l’accettazione od il rifiuto della Turchia nell’area dell’euro.

4 Il dramma moderno di questo grande Paese, economicamente forte e militarmente nella N.A.T.O., con un esercito che è considerato il terzo più potente nel pianeta, è quello di ravvedere la necessità di avvicinarsi all’Europa economica, ma di non riuscire a scrollarsi il giogo teocratico che lo travaglia. Ascoltavo un’emittente televisiva che affrontava il tema dell’islamismo intervistando quelle genti ormai qui immigrate. Ebbene, più di uno di questi espresse il pensiero che sempre sarebbe rimasto mussulmano ovunque si trovasse, e che assolutamente non avrebbe sopportato la presenza di donne senza il burka, che lavorino o studino, e che anche in casa non stessero con le gelosie abbassate per non essere viste dai passanti. Purtroppo, anche se certa stampa nazionale afferma che esiste un islam moderato non può essere creduta, perché il dogma islamico con la shahada, la jihad e la nyyah, o è integralmente rispettato o è calpestato. In esso, infatti, non esistono possibilità di mutamenti morali come nell’elastico cattolicesimo sempre pronto a ghermire le occasioni. Per chiarire quelli che secondo me sono i tratti fondamentali dell’islamismo, riporto, traducendole, alcune piccole ayat(versi) delle sure (i capitoli del Corano) più notevoli, anche informando che tutto il credo è basato sull’inalterabilità della fiqh, in altre parole la saggezza fatta divenire scienza immutabile e, dunque, loro diritto penale e civile, che su base teocratica sociale diviene shariah "la Legge.
 

1) “Combattono per la Jihad tutti quelli che sacrificano la propria vita terrena per quell’ultraterrena. Perché a chi combatterà nella via d’Allah, (o al-Rahman, o al-Rahim, o al-… 99 sono le denominazioni di Dio, da cui molti nomi propri di persona con prefisso abd –servo-) e vivrà o sarà ucciso, Noi daremo gran premio (IV-76)”.
 

2) “Vi è stata comandata la guerra benché vi dispiaccia: -Ma è giusto che vi sia disgustoso ciò che per voi è bene, e vi sia gradito ciò che invece è male (per voi)-! al-Rahman sa, mentre voi non sapete (II-212)”.
 

3) “Combattete, fedeli, nella via di Dio, tutti quelli che vi saranno nemici (II-186)”.
 

4) “Uccideteli ovunque lì trovate (gli infedeli), e scacciate i sopravvissuti (II-187)”.
 

5) “Ed a voi che avete avuto fiducia quando vi fu detto -scendete in campo per la jihad-, e non vi siete abbarbicati con forza alle cose terrene indicando di preferire la vita di questo mondo a quella futura, aspettate(vi) da Noi cose generose oltre i
premi di vittoria e sacrificio
(IX- 38 e IX-52).
 

6) “ A loro, i combattenti, ogni bene, essi solo prospereranno (IX-88-89)”.
 

7) “al-Rahim ha predisposto per loro (i guerrieri) giardini dove riposeranno ed in cui l’acqua non mancherà, questa è la grande felicità donata (IX-90)”.
 

8) “Non appena incontrerete quelli che non credono uccideteli fino a farne una strage, e quelli che scamperanno teneteli schiavi (XLVII-4)”.
 

9) “Non mostratevi deboli, né mai concedete la pace (XLVII-37)”.
 

10) “La vita terrena è solo un gioco ed un passatempo (XLVII-38)”.
 

11) “Chiunque si mostrerà avaro, lo sarà solo contro se stesso.- [espressione idiomatica che significa- chi vuol salvare la propria vita la perderà, ma chi crederà vivrà in eterno- (XLVIII-40)”.
 

12) “…gli empi preferiranno essere tra quelli che rimarranno (attaccati alle cose terrene), così un marchio sarà segnato nei loro cuori affinché non comprendano… Ma l’Apostolo e quelli che confidano e combattono per lui (Allah) lottano con ciò che possiedono, anche facendo uso (come arma) delle loro stesse persone. Completamente opposta all’immutabile società islamica è quella cattolica, qui, infatti, la tradizione, che vorrebbero statica con pensiero di odio-amore, è più un fenomeno letterario, elastico, rimaneggiabile; e questa povera Italia, già ostaggio di clandestini immigrati e regime di cartelli e privilegi dettati dal capitale, mostra molti mali perché nulla va bene. Però, nel novembre scorso, una voce autorevole, cui sarebbe bene dare ascolto, si è levata contro i Partiti della spesa e dell’indebitamento pubblico. Il Presidente Ciampi, durante la sua visita in Sicilia nelle province di Enna e Caltanissetta ha esordito con un discorso che ha colpito le tante picare che quest’isola sofferente sopporta. Egli ha, infatti, rimarcato due notevoli concetti, uno indirizzato ai giovani siciliani e l’altro destinato al Governo. “Non aspettatevi alcun regalo dal Nord [e dal Governo], ha proferito richiamandosi ai giovani, subito dopo però esortandoli ad abbandonare quella tipica apatia meridionale dell’attesa di “Godot”. Nessuno sembra avere volontà di risolvere i vostri annosi problemi, né il Governo mostra segnali d’interessamento al rilancio di queste zone. Voi, però, siate più oculati nell’eleggere la vostra classe politica, perché le sue malefatte amministrative, si comprende tra le righe del discorso, sono state a tutto oggi notevoli. Ha poi ancora aggiunto, riferendosi al Governo, che è ormai insopportabile la forchetta sempre più divaricata tra Nord e Sud in proposito di sviluppo industriale, infrastrutture, occupazione e P.I.L. Nonostante la buona disposizione del Presidente, questo non sarà,purtroppo, l’ultimo autorevole appello per far crescere un’economia meridionale reale. Al contrario, dobbiamo rammentare che la questione meridionale esiste dai tempi del latifondo agrario e dunque dai moti risorgimentali di questo Paese. Ma per quanto più da vicino riguarda lo spendere e spandere dobbiamo meglio precisare il pensiero in precedenza espresso. Nel bipolarismo esistente, certo troppo grossolana e assai numerosa distinzione di Partiti con correnti, spifferi, soffi a tendenze separate, si trovano due grandi carrozzoni non codificati da statuti, ma di fatto esistenti che propendono per la spesa inutile e per tagli alla spesa corrente. Il primo di questi, il “partito della spesa inutile”, strano mostro a più teste alberga in A.N., nell’U.D.C., ma anche emerge appariscente tra i D.S., nella Margherita e tra i bizzarri resti del P.S.I., non dimenticando che ne fanno parte per diritto di prelazione e vocazione anche i “Partiti Comunisti” ed i “Verdi”. Questo coacervo di genti dai diversi indirizzi sostiene il “partito della spesa improduttiva e dei rami secchi”, per intenderci tutto quel gran serbatoio di voti formato dalle sopravvissute cariatidi del clientelismo doroteo e Socialista dei trascorsi Governi che hanno favorito amici, ed amici degli amici, anche come pubblici inoperosi dipendenti, inetti ed infingardi e, cosa altrettanto grave, anche in eccessivo esubero. Sempre nello strampalato bipolarismo italiano esiste un’altra idra, il carrozzone numero due, che invoca a gran voce un rilevante taglio della spesa pubblica. Questa “impresa inefficiente e maldestra”, che grida allo scandalo per le enormi spese nazionali così si comporta per interesse di parte perché composta di ricchi imprenditori, ed ha dimora in F.I., tra i D.S., nella Margherita e, nuovamente, tra i resti dell’antico P.S.I. Come si vede, dunque, i due schieramenti sono tra loro così confusi da non essere separabili come il loglio dal grano e sono spinti da opposti interessi, di fatto rallentando od anche sommergendo ogni sensata azione politica. Stigmatizzando i due diversi comportamenti presto ci accorgiamo che gli Onorevoli del carrozzone uno traggono “profitti” personali, speriamo almeno solo di tipo elettorale, dal rilascio di pregi, discriminazioni e privilegi clientelari, gli altri, quelli del secondo grosso carro, non badano al fatto che ci sono ampie sacche d’Italia che ospitano bisognosi reali che non possono, purtroppo, fare a meno dell’assistenzialismo, ed in ciò l’intero Sud è ancora in testa. In questo modo “odnaznava”, lo stellone d’Italia sempre più diverrà una cometa filante chissà verso dove, ma certamente non in direzione un avvenire radioso di benessere. Unica voce discorde nella calca imperante, flebile ed ancora poco efficace anche per sua colpa, è quella del M.S.F.T. che non ha saputo mantenere i suoi obiettivi politici e che, sarebbe ormai il momento, al canto glorioso dell’Inno a Roma s’avanzi poderoso come unico reale contro altare al malcostume imperante promuovendo gli ideali di Patria e Libertà a noi tanto cari, ricordando a tutto il popolo che tante beghe politiche possono essere brillantemente risolte alla luce della “Carta dei diritti del Lavoro”, e dei “Diciotto punti di Verona”.

CarBoc