Habitat: In natura ama le steppe e i terreni
agricoli. Il criceto è presente in Europa centrale ed orientale ed in Asia
centrale. Sfortunatamente lo sfruttamento intensivo da parte dell’uomo ha
degenerato a tal punto l’ambiente rurale da rendere sporadica la presenza di
questo simpatico Roditore.
Descrizione: Molti tra noi hanno avuto l’occasione
di allevare o di ammirare un criceto. La sua folta pelliccia è pezzata con
la parte superiore bruno-giallastra con setole a punta nera, talvolta è
anche giallognola, fulva, screziata o tutta nera o bianca; la parte
inferiore è nera e sul muso e sulle spalle sono presenti delle macchie
chiare. Le orecchie, praticamente prive di pelo, sono arrotondate. La
corporatura è piuttosto massiccia, il collo è grosso, la testa è appuntita e
le zampe anteriori sono fornite di piccole unghie.
La lunghezza varia tra i 20 e i 30 cm, la coda è lunga circa 2÷3 cm ed il
peso varia tra 1 150 e i 400g.
Abitudini: Il criceto vive in ambienti non
eccessivamente umidi sino ai 300÷400 m di altitudine, questo garantisce un
ambiente ideale per la costruzione della sua dimora posta ad 1-2 m di
profondità.
Questa comprende, oltre alla tana vera e propria imbottita di fieno, degli
spazi per deporre le feci ed altri per le dispense. La femmina costruisce
delle tane più profonde del maschio, questo perché dovendo allevare i
piccoli non può rifornirsi di grosse scorte e così preferisce un letargo
invernale più lungo e profondo; diversamente il maschio, durante il letargo,
si sveglia spesso per sgranchirsi le zampe e farsi una scorpacciata delle
tante provviste alimentari, per poi riprendere il proprio sonno invernale, e
per risvegliarsi definitivamente in primavera quando tutte le scorte sono
esaurite.
Di solito il periodo degli accoppiamenti cade tra aprile e luglio.
L’accoppiamento generalmente avviene nella tana della femmina che allontana
il partner subito dopo.
Al termine di una gestazione di circa tre settimane nascono generalmente 4÷8
cuccioli, completamente nudi e ciechi. Questi, dopo un allattamento di circa
3 settimane, sono indipendenti alla quarta settimana di vita. La tana della
femmina presenta più aperture, così i piccoli che giocano in prossimità
dell’uscio possono velocemente trovare rifugio in caso di pericolo.
Diversamente, la tana del maschio presenta una sola apertura.
Al di fuori del periodo degli accoppiamenti, i criceti vivono rigidamente
separati in singoli territori gelosamente delimitati; non ha importanza che
l’intruso sia un maschio, una femmina o un cucciolo o un figlio, comunque
viene allontanato talvolta con aggressività.
Questo comportamento offensivo scaturisce dalla necessità di difendere le
proprie risorse alimentari rappresentate da graminacee, piante erbacee,
radici, frutti spontanei, cereali, insetti, lumache, vermi, rane, piccoli
uccelli e piccoli Mammiferi. Il criceto possiede delle sacche guanciali
nelle quali è stipato il cibo, poi, con l’aiuto delle zampe, queste sono
svuotate nelle dispense. In questo modo, durante l’estate in previsione
dell’inverno, sono stipate grandi quantità di cibo.
I suoi principali predatori sono la faina, la donnola, gli ermellini, le
puzzole e i rapaci diurni, come la poiana ed il nibbio, e notturni, come il
gufo. Talvolta, grazie alla sua innata aggressività e teatralità, può anche
riuscire a sfuggire a qualche temibile predatore: infatti, il criceto inizia
a ringhiare, digrignare i denti, a soffiare e soprattutto gonfia le sacche
guanciali che fanno apparire la testa molto più grande di quanto non lo sia. |