Habitat: Questo grazioso Viverride è diffuso nella
Penisola Iberica, in Francia meridionale, nelle Isole Baleari e in Africa.
Descrizione: La genetta è grande quanto un gatto
domestico, anche se in realtà appartiene non alla famiglia dei Felidi, ma a
quella Viverridi, che comprende anche la mangusta. Il suo corpo è allungato
e gli arti sono piuttosto brevi.
Il suo pelo folto e corto presenta lo sfondo variabile tra il giallo ed il
grigio con file di macchie nere disposte longitudinalmente. Ciò che
particolarmente colpisce è la folta e lunga coda che presenta una decina di
anelli neri. Delle macchie bianche sono evidenti sotto gli occhi e vicino
alla punta del naso.
Questo Viverride misura circa 50 cm e quasi altrettanto misura la coda, e
pesa tra 1 e 2,3 kg.
Abitudini: La genetta ha colonizzato ambienti
diversi come l’arida savana, le foreste tropicali, i pendii rocciosi sino a
2500 metri di altitudine.
In relazione al caldo ambiente in cui vive, la genetta è attiva soprattutto
di notte così da sfruttare le migliori condizioni climatiche e da
ottimizzare le strategie di caccia. Per questo motivo i suoi occhi sono
molto grandi, così da percepire la presenza della preda anche con una luce
molto tenue.
Ad eccezione del periodo riproduttivo, questo animale conduce una vita
solitaria. Si muove velocemente, anche su pareti verticali, con estrema
sicurezza ed agilità in assoluto silenzio.
Il periodo dell’accoppiamento cade a febbraio-marzo e a luglio-agosto. Dopo
circa 11 settimane nascono 2÷4 piccoli completamente inetti e ricoperti di
soffice pelo. Dopo qualche giorno si aprono le orecchie e dopo una settimana
dalla nascita gli occhi. Lo svezzamento avviene al sesto mese, ma i piccoli
rimangono in compagnia della madre per un anno.
La sua azione di caccia è rivolta soprattutto a piccoli animali come topi ed
altri Roditori ai quali si avvicina con spostamenti silenziosi e movimenti
sinuosi, sino a sferrare l’attacco con un balzo preciso trattenendo il
malcapitato con le zampe anteriori.
La genetta, dedica molto tempo all’igiene della pelliccia leccandosi spesso
e meticolosamente.
Come altri Viverridi, la genetta possiede delle ghiandole in prossimità
dell’ano che emettono, in caso di necessità, delle sostanze che odorano di
muschio. Un tempo di riteneva che queste secrezione odorose avessero un
azione curativa; oggi questa usanza è ancora presente in Oriente.
Note: Nel Medioevo era tradizione, nell’Europa
meridionale, a tenere in casa la genetta. Questa, infatti, era un ottimo
deterrente per i topi. Tutto questo prima che giungesse il gatto domestico,
che ha completamente sostituito la genetta. |