Habitat: Il suo habitat è
rappresentato da aree semidesertiche e dalla savana, mai ambienti chiusi. La
possiamo ammirare in Africa a sud del Sahara.
Per quanto riguarda la iena bruna la possiamo incontrare in alcune zone
dell'Africa meridionale e la iena striata in Africa settentrionale e
centrorientale, nell'Asia Minore e in India.
Descrizione:
Le dimensioni della iena ricordano quelle di un cane lupo, con la porzione
posteriore molto schiacciata.
Il pelo non è particolarmente lungo e la schiena presenta una folta e ruvida
criniera. Il mantello della iena maculata (Crocuta crocuta) varia dal
giallo scuro al rossastro con macchie nere. Oltre alla iena maculata
possiamo ammirare la iena bruna (Hyaena brunea) con il mantello
brunastro quasi completamente uniforme (eccetto alcune striature sulle
zampe) e la iena striata (Hyaena hyaena o striata) il cui
mantello è grigio-giallognolo con numerose strisce nere trasversali. La coda
termina con un vaporoso ciuffo di peli scuri.
Gli arti anteriori sono evidentemente più lunghi di quelli posteriori e le
quattro dita delle zampe sono provviste di unghie non retrattili e forti,
estremamente utili per scavare.
La iena possiede una mascella poderosa e una dentatura potente, che hanno un
ruolo fondamentale per strappare la carne e triturare le ossa.
In prossimità dell’ano è presente una grossa ghiandola che produce delle
sostanze dall’odore molto forte (quasi nauseante) che si diffondono su tutto
il corpo: queste consentono il reciproco riconoscimento tra gli individui
del medesimo branco.
Tutti i suoi sensi sono molto sviluppati, così da individuare la preda a
chilometri di distanza.
Abitudini: La iena maculata vive
in branchi di 10-30 individui, ognuno dei quali instaura forti ed articolati
legami con gli altri componenti (relazioni intraspecifiche). All’interno del
gruppo sono le femmine a stabilire le relazioni ed i maschi non hanno alcuna
voce in capitolo: basta lo sguardo severo di una femmina per mettere in fuga
un qualsiasi maschio (vige, quindi, il matriarcato).
Tra le femmine stesse si instaura un rapporto gerarchico, evidenziando una
netta dominanza di una femmina e delle sue figlie rispetto agli altri
componenti.
Dopo una gestazione di circa tre mesi, la femmina partorisce generalmente
3-5 cuccioli, raramente 7. La iena può partorire una sola volta all’anno. La
femmina dominante accede al cibo per prima e anche la quantità disponibile
per i suoi piccoli è maggiore rispetto alle altre madri, cosicché queste non
hanno cibo a sufficienza per la prole. Spesso lo scettro di femmina
dominante passa di madre in figlia: questo perché la sua prole si dimostra
più aggressiva, più forte e meglio nutrita rispetto alle altre figliate del
gruppo.
I maschi adulti sono costretti ad abbandonare il branco materno e, con
estrema cautela e riservatezza, inserirsi in un nuovo gruppo seguendo le
femmine come un’ombra, attendendo pazientemente un loro segnale di consenso.
La iena, oltre ad essere una specie sociale, è territoriale: ossia il gruppo
difende una superficie di circa 15-30 km quadrati, marcando continuamente
l’area con l’urina e con le secrezioni della ghiandola perianale.
Talvolta questi branchi tendono a spostarsi in relazione alle migrazioni
degli erbivori. Un tempo si riteneva che la iena si nutrisse esclusivamente
di carogne e cadaveri; ora si sa con certezza che questo carnivoro è un
cacciatore attivo e che spesso deve cedere le proprie prede ad altri
predatori, come i leoni. Come la maggior parte dei carnivori africani, la
iena è attiva soprattutto nelle ore notturne, e dissotterrando il cibo
emette dei caratteristici suoni che ricordano una risata. Le ore diurne
questo interessante carnivoro le trascorre nel folto della vegetazione.
Il momento della pulizia comprende piacevoli bagni nel fango e lunghe
leccate reciproche, importanti non solo sotto il punto di vista igienico, ma
anche nello stabilire, mantenere e migliorare il rapporto tra i diversi
soggetti.
Si ritiene che questo Ienide possa vivere oltre i 25 anni (in cattività sino
a 40).
Note: La femmina di iena dimostra
il suo carattere aggressivo e belligerante sin dalla giovane età, quando
aggredisce i fratelli. Alcuni studi hanno sottolineato che questo
particolare comportamento è imputabile alla presenza di sostanze nel sangue
(ormoni) simili a quelli che inducono il comportamento aggressivo nel
maschio. Questo, associato agli evidenti organi sessuali (simili a quelli
del maschio), aveva fatto erroneamente supporre che la iena fosse
ermafrodita, ossia un individuo con caratteri maschili e femminili. |