Habitat: Questo animale può essere ammirato lungo le
coste del Sud America.
Descrizione: Questo grosso Otaride possiede le
zampe anteriori modificate in pinne che assicurano una spinta eccezionale
durante le immersioni, mentre le zampe posteriori consentono uno spostamento
relativamente agile a terra.
I maschi si distinguono facilmente dalle femmine per la presenza di un
caratteristico naso largo e smussato ed una evidente criniera.
Il colore della pelliccia è molto variabile. Di solito il maschio vira dal
marrone scuro al dorato, con la criniera più chiara; la femmina è simile, ma
è priva di criniera.
Il maschio è lungo circa 260 cm e pesa 300-340 kg; la femmina è leggermente
più piccola ed è lunga circa 200 cm e pesa 140-160 kg.
Abitudini: Sono animali piuttosto sociali e
tendono a creare dei gruppi particolarmente numerosi nel periodo degli
accoppiamenti.
Si nutrono di pesce, cefalopodi, crostacei e calamari, senza dimostrare
particolari esigenze ma adattandosi alla disponibilità.
All’inizio del periodo riproduttivo i maschi si affrontano per difendere un
territorio con il maggior numero di femmine recettive. Lo scontro segue una
particolare sequenza: inizialmente i due pretendenti si colpiscono
reciprocamente la testa emettendo una sorta di abbaio; poi incrociano gli
sguardi obliquamente e cercano di tenere le zampe anteriori il più possibile
lontano dalla bocca dell’avversario, che potrebbe infliggere delle serie
ferite; poi, nuovamente, si colpiscono con la testa abbaiando. Questo
sistema di comunicazione tra individui della stessa specie (più raramente
tra soggetti di specie diverse) è indicato con display o esibizioni:
costituiti da movimenti semplificati, ripetuti ed esagerati senza che si
giunga ad un vero scontro diretto e sicuramente più violento.
Successivamente difende il territorio e il maggior numero possibile di
femmine, con le quali si accoppia. Il maschio è talmente impegnato nella
difesa del territorio e nell’allontanare i rivali, che può digiunare per
molto tempo.
I parti avvengono tra dicembre e febbraio con un picco a metà gennaio. Il
piccolo è allattato per 6-12 mesi, e in questo periodo la madre non si
accoppia.
Note: Anche la temperatura condiziona la strategia
riproduttiva degli Otaridi. Infatti, quando questa supera i 30°C i grossi
maschi soffrono per l’eccessivo calore e necessitano di immergersi: negli
istanti di piacevole refrigerio il territorio non può essere difeso e c’è il
concreto rischio di perderlo. Sicuramente il territorio ideale garantisce un
facile accesso al mare, in modo tale che il detentore possa emettere i suoi
rumorosi messaggi vocali anche dall’acqua.
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