TUNISIA Tour 2009


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Tunisia

 I paesaggi più suggestivi, villaggi berberi arroccati sulle colline o case troglodite scavate nel sottosuolo, tutto visto ed approfondito a bordo di un fuoristrada per gustare anche gli angoli più inediti.

«Un viaggio come questo ti avvicina al deserto lentamente, facendoti quasi apparire scontati panorami che, se riguardi seduti sul comodo divano di casa, appaiono come luoghi descritti dai racconti de Le mille e una notte.»

TUNISIA verso l'OASI di KSAR GHILANE

Sosta a Bir Soltane

«Ksar Ghilane è una delle mete emergenti del turismo tunisino, un sito alle porte del Grande Erg Orientale, il tratto di Sahara sabbioso, ricco di campi di dune che si estende a perdita d'occhio all'interno della vicina Algeria. Considerata una delle oasi più belle del nord africa Ksar Ghilane unisce la bellezza dei luoghi alla relativa facilità con la quale si raggiunge, consentendo escursioni anche di un giorno solamente.»

 

TUNISIA - Le piste Berbere

  Chenini

«E' un villaggio troglodita berbero nel distretto di Tataouine nella Tunisia meridionale. Situato su un altopiano vicino al moderno villaggio con lo stesso nome costruito nel 1960, Chenini era un granaio fortificato, detti KSAR. Come gli altri Ksour creati dalle comunità Berbera Nordafricana, Chenini è costruita tra due picchi montuosi, per ripararla dalle incursioni. Le strutture più antiche sul lato della collina risalgono al XII secolo; alcune costruzioni sono ancora oggi usate per il grano per gli abitanti della valle sottostante. Chenini è una forzata per i tour dehli ksar con i villaggi di Douiret, Ksar Ouled Soltane e Ksar Hadada.»

TUNISIA

L'equipaggio

Non abbiamo storia perchè i nostri padri l'hanno scritta sulla sabbia ed il vento l'ha portata via. Il deserto sembra eterno a colui che lo abita ed offre questa eternità all'uomo che saprà essergli fedele...

Ksar Hallouf

Nessun uomo dopo aver conosciuto il deserto può restare lo stesso. Porterà incisa per sempre dentro di se l'impronta del deserto ... il più profondo dei suoi desideri è quello di ritornarvi.

Svegliarsi ogni mattina in un punto diverso del vasto deserto. Uscire dalla tenda e trovarsi davanti allo splendore di un nuovo mattino: tendere le braccia, stirarsi nell'aria fredda e pura; riempirsi di luce e di spazio; conoscere, al risveglio, la straordinaria ebbrezza di respirare solamente, di vivere solamente...

Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia, non si vede nulla, non si sente nulla, e tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.

 

 
IL DESERTO

E’… Il deserto è una distesa di sabbia bruciata dal sole e tormentata dal vento.
E’ un mare di onde dorate che si increspano all’infinito, oltre l’orizzonte, fino a dissolversi nell’aria tremula che ne riproduce il ritmo.
E’ un’infinita varietà di colori, soggiogati da una luce instancabile, mai uguale a se stessa: tanto generosa di riflessi quanto avida di ombre, maestra di gradazioni e sfumature. Il deserto è la morsa del ghiaccio che rattrappisce un cuore ormai privo di impulsi.
Il deserto è l’immersione nell’ignoto, il naufragio nell’immenso, l’estatico oblio delle certezze e l’inebriante annichilimento delle incertezze. E’ la calma dell’incedere senza tempo, verso un dove senza confini.
Il deserto è la solitudine di un’anima tormentata che non vorrebbe arrendersi all’impero dell’aridità. E’ la forza di una passione irrefrenabile che non conosce ostacoli: un fuoco inestinguibile, un ardore imperituro.
Il deserto è la nobiltà di un uomo il cui respiro si confonde con l’alito che modella le dune, il cui cammino segue tracce ancestrali fatte di voci, di canti, di narrazioni, i cui occhi incorniciati da drappeggi d’indaco si abbassano soltanto quando da oriente giunge il richiamo alla preghiera.
Il deserto è un sinuoso felino dal manto fulgido: elegante, sensuale, ammaliante, feroce, brutale.
Il deserto è l’illusione che esista qualcosa di deserto: un luogo deputato al nulla dove ogni forma di vita assume connotati leggendari; un silenzio assoluto dove lo sciabordio del sangue nelle vene diventa assordante; uno spazio sconfinato dove si assume la dimensione di un granello di sabbia e si diventa parte del tutto.

Valentina Gualandi

 

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