L'equipaggio
Non
abbiamo storia perchè i nostri padri l'hanno scritta
sulla sabbia ed il vento l'ha portata via. Il deserto
sembra eterno a colui che lo abita ed offre questa eternità
all'uomo che saprà essergli fedele...
Ksar Hallouf
Nessun
uomo dopo aver conosciuto il deserto può restare lo
stesso. Porterà incisa per sempre dentro di se l'impronta
del deserto ... il più profondo dei suoi desideri è
quello di ritornarvi.
Svegliarsi
ogni mattina in un punto diverso del vasto deserto.
Uscire dalla tenda e trovarsi davanti allo splendore
di un nuovo mattino: tendere le braccia, stirarsi nell'aria
fredda e pura; riempirsi di luce e di spazio; conoscere,
al risveglio, la straordinaria ebbrezza di respirare
solamente, di vivere solamente...
Mi
è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna
di sabbia, non si vede nulla, non si sente nulla, e
tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.
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IL DESERTO
E’…
Il deserto è una distesa di sabbia bruciata dal sole
e tormentata dal vento.
E’ un mare di onde dorate che si increspano all’infinito,
oltre l’orizzonte, fino a dissolversi nell’aria tremula
che ne riproduce il ritmo.
E’ un’infinita varietà di colori, soggiogati da una
luce instancabile, mai uguale a se stessa: tanto generosa
di riflessi quanto avida di ombre, maestra di gradazioni
e sfumature. Il deserto è la morsa del ghiaccio che
rattrappisce un cuore ormai privo di impulsi.
Il deserto è l’immersione nell’ignoto, il naufragio
nell’immenso, l’estatico oblio delle certezze e l’inebriante
annichilimento delle incertezze. E’ la calma dell’incedere
senza tempo, verso un dove senza confini.
Il deserto è la solitudine di un’anima tormentata che
non vorrebbe arrendersi all’impero dell’aridità. E’
la forza di una passione irrefrenabile che non conosce
ostacoli: un fuoco inestinguibile, un ardore imperituro.
Il deserto è la nobiltà di un uomo il cui respiro si
confonde con l’alito che modella le dune, il cui cammino
segue tracce ancestrali fatte di voci, di canti, di
narrazioni, i cui occhi incorniciati da drappeggi d’indaco
si abbassano soltanto quando da oriente giunge il richiamo
alla preghiera.
Il deserto è un sinuoso felino dal manto fulgido: elegante,
sensuale, ammaliante, feroce, brutale.
Il deserto è l’illusione che esista qualcosa di deserto:
un luogo deputato al nulla dove ogni forma di vita assume
connotati leggendari; un silenzio assoluto dove lo sciabordio
del sangue nelle vene diventa assordante; uno spazio
sconfinato dove si assume la dimensione di un granello
di sabbia e si diventa parte del tutto.
Valentina Gualandi
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