Cartesio
"Si pensa: di
conseguenza c'é qualcosa che pensa": così conclude l'argomentazione di
Cartesio. Ma questo é un porre la nostra credenza nel concetto di sostanza come
'vera a priori'. Dire che, se si pensa, deve esserci qualcosa 'che pensi' é
semplicemente una formula della nostra abitudine grammaticale, che assegna a
un'azione un autore. In breve, qui si enuncia già un postulato
logico-metafisico- non si fa una semplice constatazione... Sulla via di Cartesio
non si giunge a una certezza assoluta, ma solamente al fatto di una credenza
molto forte. Se si riduce quella proposizione a quest'altra: "si pensa, di
conseguenza ci sono pensieri", si ha una semplice tautologia che non tocca
precisamente ciò che é in questione, cioè la 'realtà del pensiero'- ossia,
in questa forma non si può rifiutare l' 'apparenza' del pensiero. Ma ciò che
Cartesio voleva é questo: che il pensiero non abbia soltanto una realtà
apparente, ma una realtà in sè. (La volontà di potenza, af. 484)