Scritto nel 1875 e pubblicato nel 1976.
L'opera è un'esaltazione del personaggio
Wagner e dell'ambiente di Bayreuth: il musicista qui appare bravo in tutto, e
per questo motivo questo scritto viene da molti sottovalutato e considerato come
opera minore e frutto di una esaltata amicizia di Nietzsche nei confronti di
Wagner.
In realtà già in questa inattuale, in una chiave di lettura più attenta, si manifestano
perplessità e critiche velate sul personaggio Wagner, critiche che preannunciano la
futura e definitiva "rottura" di Nietzsche con il musicista.
Per questi motivi in questa opera molti non riescono a vedere la genialità
e l'intuizione nell'analisi che in realtà viene fatta del dramma musicale
wagneriano.
In realtà qui traspare un modo nuovo di concepire la musica, un modo che
ravvisa un rapporto strettissimo tra mondo uditivo e mondo visivo, un
rapporto che tende ad una sorta di demoniaca comunicabilità.
Tutto ciò fa di questo scritto forse il miglior saggio su Wagner scritto da un
letterato.