Kant, con la sua "ragione
pratica", col suo fanatismo morale, é completamente XVIII secolo: é
ancoRA completamente fuori dal movimento storico; non ha occhi per la realtą
del suo tempo, ad esempio per la Rivoluzione francese; non toccato dalla
filosofia greca; fantastico nel concetto del dovere; sensista, con una recondita
inclinazione al traviamento dogmatico. (La volontą di potenza, af. 95)
Kant: uno psicologo e un conoscitore degli uomini assai
scarso; si sbagliava di grosso circa i grandi valori storici (Rivoluzione
francese); fanatico morale ą la Rousseau, con un acuto cristianesimo dei
valori; completamente dogmatico, ma con un greve disgusto per questa sua
inclinazione, fino a desiderare di dominarla; ma anche dello scetticismo si
stancņ subito; non fu sfiorato dal gusto per il cosmopolitismo, nč da quello
per la bellezza dell'antichitą... Fu un temporeggiatore e un intermediario, non
ebbe nulla di originale. (La volontą di Potenza, af. 101)
La macchia del criticismo kantiano é gradatamente
diventata visibile anche agli occhi pił grossolani: Kant non aveva pił alcun
diritto a distinguere 'fenomeno' e 'cosa in sč' - si era negato il diritto di
continuare a distinguere secondo questa vecchia consuetudine, poichč rifiutava
come illecito l'inferire dal fenomeno una causa del fenomeno- in conformitą con
la sua concezione della causalitą e della validitą puramente intrafenomenica
di tale concetto: un modo di concepire che, d'altra parte, anticipa quella
distinzione, come se la 'cosa in sč' fosse non solo inferita, ma data. (La
volontą di potenza, af. 553)
E ora non parlarmi dell'imperativo categorico, amico
mio! Questa parola mi fa il solletico all'orecchio e non posso fare a meno di
ridere nonostante la tua presenza tanto seria: mi vien fatto di pensare al
vecchio Kant che a titolo di punizione per essersi sgraffinato la 'cosa in sč'
- ridicolissima cosa pure questa! - fu accalappiato dall'imperativo categorico,
e con quello in cuore rifece il cammino all'indietro smarrendosi in 'Dio', 'anima',
'libertą', 'immortalitą', come una volpe che, smarritasi, ritorna nella sua
gabbia- ed era stata la sua forza e accortezza a forzare questa gabbia! (La gaia
scienza, af. 335)
L'istinto erroneo in tutto e per tutto, la contronatura
come istinto, la dčcadence tedesca come filosofia- questo é Kant!-
(L'Anticristo, af. 11)