I Luoghi


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la casa di Rocken dove Nietzsche nasce nel 1844


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La casa di Naumburg dove si trasferisce nel 1850 con la madre e la sorella dopo la morte del padre


La casa di Lipsia - 1865


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Sils Marie, una piccola località incastonata fra i monti svizzeri dell'Engadina,  non lontana da San Moritz.  Nella casa di Sils-Maria il filosofo trascorse le estati dal 1881 al 1888, compiendo lunghe passeggiate lungo i laghi di Sils e Silvaplana; qui concepì Così parlò Zarathustra. 

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La casa di Nietzsche a Sils Maria


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La libreria


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L'archivio


Nell'estate 1879 Friedrich Nietzsche frequenta l'Alta Engadina per la prima volta e soggiorna a St. Moritz, dove scrive le sue prime impressioni: «per me è come se fossi nella terra promessa» e «ora ho preso possesso dell'Engadina e sono come nel mio elemento, è veramente miracoloso, io sono affine a questa natura!». Durante le passeggiate scrive numerosi appunti nei suoi taccuini e da questo nascerà Il viandante e la sua ombra che verrà pubblicato nel dicembre dello stesso anno.

"Come deve sentirsi felice chi prova quella sensazione proprio qui, in quest'aria d'ottobre costante e soleggiata, in questi giochi scherzosamente felici del vento, da mattina a sera, in questo chiarore purissimo, in questa moderata frescura, in tutta questa atmosfera amena e seria di collina, lago e bosco, in quest'altipiano che senza paura si è adagiato vicino alle angoscianti nevi eterne, qui dove Italia e Finlandia si fondono, dove tutte le tonalità dell'argento sembrano aver trovato la loro patria: come deve sentirsi felice chi può dire: "Esistono certamente luoghi più grandiosi e più belli, questa natura, però, mi è più vicina, intima, familiare e ancor più"». (Il viandante e la sua ombra nella traduzione di Marcella Palmara Pult in Emuziuns Grischunas, edito da Scheiwiller Milano e San Giorgio Lugano)


Dal 18 novembre 1882 Nietzsche è sulla Riviera Ligure ( Santa Margherita, Portofino, Genova) e dal 3 dicembre è a Rapallo. La prima parte dello Zarathustra risale a questo periodo. Anzi, ricorda Nietzsche, la prima apparizione di Zarathustra avviene su di una strada del Tigullio.
Fino al febbraio dell’ ’83 Nietzsche resta a Rapallo, dove gli arriva la notizia della morte di Wagner.
Nel 1886, dopo il soggiorno estivo in Engadina, Nietzsche trascorre una parte del mese di ottobre a Ruta Ligure, poi torna a Nizza.

Scrive in Ecce Homo:

"La mattina andavo verso sud, salendo per la splendida strada di Zoagli, in mezzo ai pini, con l'ampia distesa del mare sotto di me; il pomeriggio, tutte le volte che me lo consentiva la salute, facevo il giro di tutta la baia di Santa Margherita, arrivando fin dietro Portofino. Questo luogo e questo paesaggio sono diventati ancora più vicini al mio cuore per il grande amore che l'indimenticabile imperatore tedesco Federico III ha avuto per essi; per caso mi trovavo di nuovo su questa costa nell'autunno 1886, quando egli visitò per la prima volta questo piccolo dimenticato mondo di felicità. - Su queste due strade mi venne incontro tutto il primo Zarathustra, e soprattutto il tipo di Zarathustra stesso: più esattamente, mi assalì…".

Da Rapallo, nel febbraio del 1883, Nietzsche scrive a Peter Gast:
“Ho avuto freddo come mai ne ho sentito in vita mia. Finalmente mi sono rifugiato in un albergo vicino al mare e nella mia camera c’è un camino. Il mio regno attuale si stende da Portofino a Zoagli; abito fra i due paesi, cioè a Rapallo, ma le mie quotidiane passeggiate mi portano fino ai limiti sunnominati del mio regno. La montagna più alta della regione, dietro il mio albergo, si chiama Monte Allegro: un buon auspicio…”.

Del luogo di un fedele ritorno - il colle di Ruta - Nietzsche scrive:
“(…) stupendo angolo di mondo. Un’isola dell’arcipelago greco con delle foreste e dei monti, arbitrariamente sparpagliato, che il caso ha portato fino alla terraferma e che non riesce più a distaccarsene”.

A Portofino, invece, Nietzsche dedicherà una poesia:
“Qui siedo in attesa - in attesa? Ma di nulla,
al di là del bene e del male, e non più bramoso
della luce che dell’oscurità, del meriggio amico e amico dell’eternità”.


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La casa di Tautenburg