Peter Gast

4 gennaio 1889:

Cantami un nuovo inno: il mondo è trasfigurato e tutti i cieli esultano. Il Crocifisso.

Peter Gast non riconobbe in questo biglietto la follia nell'amico, tanto che così gli rispose:

"Grandi cose devono accadere in Lei in questo momento! Il Suo entusiasmo, la Sua salute (...) debbono scuotere anche i più infermi; Lei è una sanità contagiosa; l'epidemia che Lei un tempo ha augurato alla salute, l'epidemia della Sua salute non può più farsi attendere".
(Janz, Vita di Nietzsche, vol III, tr., Laterza 1983, p. 13)

Secondo Janz questo mancato riconoscimento della follia di Nietzsche fa si che:

"Occorrerà tener presente questa scarsa facoltà di giudizio in occasione delle successive importanti decisioni".
(Janz, op. cit., p. 13)

In realtà affermazioni del genere costellano le opere di Nietzsche, da Zarathustra alla Gaia scienza, alla Genealogia della morale, ecc.
Dunque Gast, che conosce  profondamente l'amico, non trova così strana e folle una tale affermazione.