Stoico. C'é una serenità
nello stoico, quando si sente oppresso dal rituale che lui stesso ha prescritto
al proprio tenore di vita; quivi egli gode se stesso come dominatore. (Aurora,
af.251)
Lo stoico si esercita a trangugiare pietre e vermi,
schegge di vetro e scorpioni e a essere insensibile alla nausea; il suo stomaco
deve infine diventare indifferente a tutto ciò che vi travasa il caso
dell'esistenza. (La gaia scienza, af.306)