In Umano, troppo umano, pubblicato nel 1878,
Nietzsche scrive il suo distacco da Wagner e da Schopenhauer.
Dal 1879, costretto a lasciare la cattedra per motivi di salute, vive con una
pensione datagli dall'università, tra la costiera francese e quella italiana e
in Svizzera. Nel 1880 esce la seconda parte di Umano, troppo umano, che
porta il titolo Il viandante e la sua ombra.
Il
Menschliches
Il
tema principale di questa raccolta di aforismi è lo «spirito
libero». Libero è lo spirito quando pensa diversamente da quello che,
secondo il suo sviluppo storico, l'ambiente, le opinioni dominanti del tempo,
dovrebbe pensare.
Egli è l'eccezione e non importa se gli spiriti schiavi lo rimprovereranno. Il
concetto di libertà spirituale è però negativo: non è proprio degli spiriti
liberi avere idee giuste, quanto piuttosto l'essersi sbarazzati di una
tradizione; essi vogliono delle ragioni, mentre gli altri si accontenteranno
della fede.
Per quanto la prima edizione dell'opera sia dedicata a Voltaire, lo spirito che
la anima è lontano dall'illuminismo: questo ha fiducia nella ragione, per
Nietzsche invece tale fiducia è un mito sorto dalle esigenze di determinate
situazioni storiche e di determinate necessità pratiche. La morale e la
religione devono essere superate, poiché solo elevandosi sopra di esse è
possibile comprenderle. L'arte è una finzione ipocrita e menzognera, da
commedianti, la musica un veleno dello spirito.
Storia, morale, religione, arte però devono essere sperimentate perché la vita
diventi strumento del conoscere e sia possibile raggiungere la saggezza. Il
Genio è un mistificatore, è il grande commediante che presenta l'apparenza
sotto veste di realtà. Quest'ultima affermazione offese Wagner,
che rispose con parole amare sulle «Bayreuther Blatter». Ma Wagner, che aveva
ormai scritto il Parsifal, aveva assunto una posizione religiosa e mistica agli
antipodi di quella nietzschiana. Lo spirito libero non può trovarsi sulla terra
che nella condizione di un viandante in perenne errare, non per raggiungere una
meta, poiché questa non esiste, ma per tenere gli occhi bene aperti su tutto
quello che gli si presenta nel mondo, e non può lasciare quindi che il suo
cuore si leghi troppo salda mente a una cosa sola (Der Wanderer und sein
Schatten, il viandante e la
sua ombra, 1880; e il 2° voi. di Menschiiches Allzumenschliches).