Musica assoluta

L'espressione "Musica assoluta" appare nel lessico estetologico per la prima volta nel programma di sala presentato da Wagner per l'esecuzione della IX sinfonia di Beethoven, che ebbe luogo nell'aprile del 1846. Nel programma di sala l'espressione viene introdotta per designare la pura musica strumentale.
A rigore, l'uso dell'aggettivo "assoluto" in riferimento alla musica era già stato usato nel 1785 da Stefano Arteaga che con il termine intendeva un genere musicale che sarebbe piaciuto a tutti e in ogni tempo (S. Arteaga, Le rivoluzioni del teatro musicale italiano, 3 voll., Bologna, Carlo Trenti, 1783-88, ripr. Bologna, Forni, 1967, Vol II, p. 144).
Pochi anni prima del saggio wagnerisno, nella Filosofia della musica di Raimondo Boucheron, viene definito assoluto il motivo esposto senza preamboli all'inizio di una composizione strumentale (R. Boucheron, Filosofia della musica o estetica applicata a quest'arte, Milano, Ricordi, 1842, p. 113).
In ogni caso quello wagneriano è il concetto generalmente accettato.