Il Don Giovanni è un nostro progetto dell' 97 che ci ha comportato piu di un anno di preparazione nella conoscenza dell'opera e tre mesi di lavoro in sala prove. L'idea era di realizzare l'opera completamente in danza, lasciando esprimere il capolavoro di Mozart e Da Ponte nel movimento, dinamica e passione della nostra danza.
L’esigenza di apportare alla danza una nuova dignità, evidenziando degli aspetti che sono spesso messi in secondo piano, mi ha portato lentamente verso la musica lirica.
Aiutato da una validissima collaboratrice, Alexandra Manasse, coautrice insieme a me del progetto originale, sono entrato in un mondo che accoglieva calorosamente il mio modo di sentire la danza: il movimento si integrava alle parole e alla musica per essere e trasmettere emozioni in una sinergia mai più efficace. L’idea dei folletti scaturisce da una mia necessità di ricercare e rappresentare i sentimenti e le emozioni umane, ma fuori dalla struttura etica che le comprende: elfi e fate, nella loro immaginaria purezza ben si prestano, non solo a questa visione, ma soprattutto al mio modo di intendere la danza. Nasce, così, la compagnia di teatrodanza folletti in opera , non a caso, in seno al Don Giovanni, dove la musica sublime diventa fluttuante erotismo che scatena all’impazzata i moti cardiaci di tutto il circondario nella loro sottile e raffinata varietà.
Don Giovanni , per i folletti, è il primo amore, con le gioie e i dolori che esso comporta. Tradurre in teatrodanza il dramma giocoso per eccellenza é una sfida notevole che la musica di Mozart , nella sua perfetta unità di forma e contenuto, ha spesso confuso prima di incoraggiare affinché l’operazione vedesse luce. Siamo riusciti a fare di più: inserire tutta questa ricerca in forma di dissacranti e ironici folletti in un’opera lirica reale, dal vivo. L’intento è senza dubbio arduo, ma il piacere di portare finalmente la danza ad un grado elevato, interprete di propria forza espositiva, pari alla musica e al bel canto, è enorme.
In questa versione del Don Giovanni, un gruppo di folletti evoca la storia del seduttore divertendosi ad interpretarla. Si prendono la libertà di moltiplicare i personaggi, creargli un’eco, smascherare le loro intenzioni più nascoste. Man mano l’evocazione prende corpo: i folletti si alternano ai personaggi “reali”, i cantanti, finché, inevitabilmente, i due piani convergono, le creature soprannaturali saltano nell’opera, aiutando la successione degli eventi. L’azione dei folletti, con i loro numerosi segni, svelerà insieme alla musica quello che va oltre le parole, mettendo in risalto emozioni e pensieri che la storia racconta; tutto ciò in forma giocosa, senza la pesantezza di speculazioni mentali ostentate.
A leggerla sembra una bella storia.
i ns progetti
chi saremo mai??? le news dei folletti come rintracciarci
le foto dei ns spettacoli