HOME
DYNASTY 0
FIRST DYNASTY
SECOND DYNASTY
THIRD DYNASTY
 
NOTE:   For a more recent and updated version (in english) see the DYNASTY 0 Page
 
Sino ad alcuni anni fa la storia egiziana era fatta iniziare con il faraone unificatore di alto e
basso Egitto MENES-NARMER,collocando il re Scorpione immediatamente prima, tra gli
ultimi sovrani "predinastici". Oggi si preferisce collocare questi due sovrani alla fine della
dinastia 0 che annovera anche Iry Hor e Ka (Orizzonte B) e la I dinastia inizia con Aha.
Identificato dal geroglifico-pittogramma di uno scorpione visto dall'alto talvolta accompa-
gnato da una rosetta a 6 o 7 petali, il R.S. è noto unicamente come re dell'alto Egitto;
non indossa mai la corona rossa e non è attestato nel Basso Egitto come Narmer.
Appare su di una nota testa calcarea di mazza proveniente da Nekhen (Hierakonpolis) ;
indossa la corona bianca dell'alto Egitto,tunica,gonnellino e porta alla cintura una coda di
toro; é in piedi,scalzo, con una zappa in mano che sembra servire allo scavo di un canale;
alle sue spalle due uomini tengono in alto gli stendardi.
Di fronte il fiore-stella a 7 punte e lo scorpione del suo nome; compare un uomo presso un
palo(?) con sotto,sullo stesso piano del re,un agricoltore che volge verso il RS un cesto
in cui il re getta della terra.Più in basso la parte alta di un albero di palma dentro una stuoia,
un uomo con aratro ed altri due sulle rive opposte di un fiume che scavano un canale.
Il resto è un insieme di scene di giubilo, danze, una parata di stendardi e 'Rekhyt' che
pendono sotto ogni emblema; alcuni di questi simboli sono identici alle insegne dei futuri
Nomoi dell'Egitto unificato. I pavoni egli archi appesi ai pali porta-stendardo simboleggiano
le vittorie sulla coalizione di popoli del delta e sui nomadi del deserto rispettivamente(9 Archi).
Benchè quindi fuori dal periodo dinastico, questo sovrano è tra i primi di cui conosciamo il
nome,assieme a KA ed IRY HOR; non é raffigurato con simbolismo animale come sulle prece-
denti "palette"(tori,avvoltoi) tipiche del gerzeano finale,cammina sui campi dei propri contadi-
ni,scalzo,uomo come loro,benchè ritratto da eroe, la stazza esagerata volutamente al fine di
ricordarne così la dignità superiore attribuitagli; facciamo notare comunque che il fatto che il
re sia ritratto senza i sandali (che spesso sono portati dal funzionario addetto) può stare a
sottolineare il valore e la sacralità dell'atto che compie;da quì anche l' importanza del controllo
del regime delle acque nilotiche in epoca arcaica (Butzer 1976) che fa dell' irrigazione uno dei
fattori cardine all' interno del sottosistema tecnologico.
Al di là dell'aspetto rituale delle raffigurazioni della testa di mazza, preme quì sottolineare che
questo reperto, e la parte che di esso manca, va inquadrato in un periodo in cui erano già ini-
ziati gli attacchi altoegiziani contro i popoli del Basso Egitto (Naqada IIIc1) ma ancora non vi
era stata l'unificazione; sappiamo che questa divenne definitiva con Narmer ed Aha ma ci si
domanda anche quando cominciassero le azioni militari altoegiziane contro il Basso Egitto:
Naqada IIIa2 sembra essere ancora privo di questo tipo di relazioni; il sovrano della tomba
U-j ma anche i suoi immediati successori ebbero relazioni commerciali con il Delta e,di sicuro,
attraverso la mediazione del Delta. Certamente, come la mitologia attesta, l' attacco dovette
partire da Hieraconpolis, i cui re poi si stabilirono ad Abydo solo con la vittoria di Narmer (?);
prima di lui e di Scorpione(quest'ultimo assente ad Abydo ma,pare,già in lotta contro il Delta)
ovvero nel periodo Naqada IIIb1/2, deve essere cominciata l' espansione verso Nord dei re
meridionali; quanti anni prima non è dato saperlo, ma questo non è il solo mistero.
Non si sa se gli scontri armati abbiano avuto un inizio improvviso e più o meno circoscrivibile
in un determinato periodo oppure se si sia trattato invece di una lenta azione; in tal senso si
potrebbe anche parlare di secoli di lotte prima di raggiungere l' unificazione.
Quando cessarono le amichevoli relazioni commerciali e subentrarono quelle belliche e, in
realtà, chi erano e di quali "capitali" erano le due fazioni contendenti?
Testimonianze archeologiche che confermino quelle religioe-mitologiche(Buto e Hieraconpoli)
non se ne sono invero trovate.
Inoltre, nonostante i vari modelli proposti (Kemp 1989), si ignorano anche le modalità ed il
periodo esatto in cui avvenne la prima ondata dei re di Hieraconpolis su Naqada e poi Abydo
(le uniche ricostruzioni possibili sono per fasi ceramiche v. Kaiser in MDAIK 16 e 17 e GJ 6):
non è quindi dimostrabile che i re altoegiziani si siano installati definitivamente ad Abydos pri-
ma (come si presuppone di solito) o dopo aver ottenuto il successo sul Basso Egitto.
Il luogo di sepoltura di R.S. sovrano non è noto; si crede debba essere Hieraconpolis ma non
vi sono certezze, anche perchè gli oggetti del Deposito Principale (tempio di Nekhen) furono lì
posti molti secoli dopo il periodo di R.S.
Per le scarse tracce di Scorpione da Abydo v. Petrie R.T. II tav. III,19 e 'Thinitenzeit' p. 92-4.
Come si vedrà oltre è stato recentemente trovato materiale su un ulteriore e più antico Re
Scorpione (o Coccodrillo); l' unica cosa che resta da evidenziare è che, a parte alcune iscrizio-
ni molto discutibili quanto a chiarezza (Minshat Abu Omar, Tura) ed il materiale riferibile con
certezza al citato Scorpione I , il nome di questo predecessore di Narmer rimane legato unica-
mente ai pochi reperti ascrittigli del deposito del Tempio di Hieraconpolis.
Testimonianze di incisioni rupestri (Needler in J.A.R.C.E. 6 p.87-91) nei pressi di Wadi Halfa
mostrano uno scorpione che afferra prigionieri; ma, come per i tre scorpioni incisi davanti ad
un falco su una paletta da Abu Umuri, presso Nag Hammadi (Kaplony in Or. 34 p. 132-67),
non si può essere certi che si riferiscano al Re Scorpione. (L' iscrizione dipinta su vaso da
Tura è stata sottoposta agli infrarossi v. Kaiser in Z.A.S. 91 p.102 seg.)
 
Le tracce di Scorpione sono meno che tenui fuori da Hieraconpolis; E. Baumgartel pensava che
lo Scorpione e la rosetta non fossero altro che titoli di Narmer, ma ciò è assai improbabile.
Iscrizioni dipinte su vasi provenienti da Tarkhan contengono nel Serekh un segno corsivo molto
simile al geroglifico SND che è stato interpretato come uno Scorpione o un Coccodrillo;
quest' ultima ipotesi (Dreyer in 'Followers of Horus' 1992) farebbe di questo re Coccodrillo, da
leggersi forse HMS o Meseh, un sovrano coevo alla Dinastia 0 ma ad essa opposto e regnante
solo su parte del Delta; perciò si tratterebbe di uno degli ultimi successori di quei sovrani che
sono attestati sempre da iscrizioni quasi tutte su vasi (dove i Serekh sono o privi di falco oppure
con uno o due falchi sopra ed il nome o manca o è posto al loro fianco es.: Hat Hor e Ni Hor) da
Tarkhan, Helwan,Tura, Minshat Abu Omar, Ezbet Tell,Beda,Abusir el Meleq,Zawyet el Aryan
Tell Ibrahim Awad, Tell Iswid, Rafiah,Abu Roash,Buto-strato III-,Gebel Sheik Suleiman in alta
Nubia -graffito-,deserto occidentale-graffito-, Palestina Meridionale:Tell Erani, En Basor)
(Wilkinson J.E.A. 81 p.205-10; M.D.A.I.K. 38 p. 211-69;Van den Brink in Spencer A.E.E.1996).
Altri predecessori di Narmer e Scorpione sono IRY HOR e KA / SEKHEN ;
il primo, più antico, è attestato praticamente solo ad Abydos (tomba B1/2 Umm el Qaab) e fu
scoperto da Petrie (R.T. I e II); il suo nome ,di lettura non sicura (Kaplony lo chiama WR R),
è costituito da un falco le cui zampe poggiano sul segno della bocca; va notato che non tutti gli
studiosi lo ritengono un nome regale : Wilkinson(J.E.A. 81 p. 243-5) pensa che si possa forse
trattare di un marchio della tesoreria regia, ma comunque certamente non del nome di un re
(contra Wignal in G.M. 162 p. 104-5 oltre a Kaiser e Dreyer op. cit. e Kaplony I.A.F.).
Il suo probabile successore, KA (il geroglifico nel Serekh è un segno KA sempre capovolto e
per questo motivo Kaplony preferiva leggerlo SEKHEN), fu sepolto sempre ad Umm el Qaab
(tomba B7/9) ed è attestato anche da iscrizioni a Tarkhan ed Helwan.
Questi regnanti della Dinastia 0 (Naqada III b2/c1) furono preceduti da altri re sepolti ancora
ad Umm el Qaab (Abydos) nel cimitero precedente a quello B, la Necropoli U.
Questa necropoli, sita a nord della B, copre tutto il periodo tra Naqada I-III a2 ; diventa un
cimitero d' elite in periodo Naqada IId ed annovera la grande tomba U-j e le U-k ed U-i
(Naqada IIIa2), le U-s, U-t (IIIa2-IIIb) e le U-v, U-w ed U-y (IIIb). (M.D.A.I.K. 49 p.24-56).
Sembra esserci continuità tra le ultime tombe della necr. U e le prime della necr. B.
Tutto ciò che sappiamo su questa fase pre-dinastia 0 proviene dal materiale recuperato
dalle tombe che i tedeschi hanno scavato negli ultimi dieci anni nella necropoli U (din. 00).
La tomba U-j, (meno di 50 anni dall' inaugurazione della necr. B) conteneva materiale in
avorio (scettro heqa,pezzi da gioco), ossidiana, 150 vasi in argilla (W ware) ed esemplari di
vasellame d' importazione cananea con un esempio di impronta di sigillo a motivi animali.
La tomba è lunga più di 9 metri, quasi 10 nel lato s.e., e larga 7,15/7,25;
inizialmente comprendeva la grande camera funeraria s.o. ed i 9 magazzini n.e., poi vennero
aggiunte le due camere s. s.e.; in una di qeste (11) furono rinvenute 125 etichette in osso con
incisioni numerali e glifiche (quasi certamente toponimi); (piccole etichette del genere furono
trovate da Petrie nella tomba di Aha, v. RT II tav. III in basso a sinistra).
Anche le tombe più antiche e più recenti della U-j hanno restituito materiale interessante :
serekh anonimi dipinti su vasi cilindrici (t. U-s ed U-t) ed una tavoletta con processioni di
prigionieri su un lato e file di animali sull' altro (dalla tomba U-127 di fine gerzeano, N. II d).
Trarre conclusioni su questo periodo non è facile ma possiamo fare delle affermazioni certe:
quella fase preparatoria della civiltà dinastica 'thinita' che un tempo si credeva attuatasi nel
cinquantennio circa dei regni immediatamente pre AHA (Scorpione e soprattutto Narmer),ha
un periodo di incubazione molto più lungo; segni caratteristici delle "civiltà", la scrittura su
tutti, che apparivano essersi sviluppati con una rapidità sconcertante rispetto ai lenti passi
fatti in Mesopotamia (Uruk IV-III) vedono ora distendersi i tempi del primo sviluppo grazie
alle testimonianze che la necropoli U ha fornito sul periodo Naqada II finale e III iniziale.
Ancor prima dell' età di Narmer alcuni capi (regionali o sovraregionali) erano riusciti a rag-
giungere posizioni ed organizzazione tali da poter stabilire traffici con l' area siropalestinese
(di certo esistenti già nei periodi anteriori, Naqada I-II a sud e Maadi-Buto a nord), ad accu-
mulare notevoli quantità di ricchezze e farsi costruire tombe 'monumentali' se paragonate al-
le fosse della gente comune. (v. Kaiser in M.D.A.I.K. 46 p. 287-99)
Alcuni simboli della regalità dinastica sono già presenti (scettro Heqa, mazze, ingenti offerte
funerarie, necropoli regia elitaria, sigillatura di vasi, tavolette) e la scrittura muove i primi
passi comparendo su etichette d'osso che designano località di provenienza delle merci e loro
quantità; tra i glifi ci sono toponimi del delta: (Per) Udjat, (Per) Bast, Pe-Buto, segno forse
che questi capi non erano ancora in lotta con i basso Egizani; le tavolette sono dirette antena-
te delle più celebri di fattura tinita che sono comuni a partire da AHA (ma recentemente ne è
trovato un esemplare a nome di Narmer sempre ad Umm el Qaab).
 
Se andiamo ancora più indietro (Naqada II c) raggiungiamo i primissimi capi regionali come il
proprietario della Tomba 100 a Hieraconpolis o quelli della ancora poco nota Buto (strato II),
e, ad Umm el Qaab, i primi capi della necropoli U che, benchè iniziata in periodo amratiano ,
mostra segni di evidente gerarchizzazione solo da Naqada IId.
Siamo perciò in un'età in cui questi chiefdoms stanno cominciando a percorrere la via che con-
durrà alcuni di loro a dominare la scena sovraregionale in siti quali Hieraconpolis, Abydos e
Naqada in Alto Egitto e, con modalità e forme che solo di recente cominciano ad emergere,
a Buto, Maadi e in molti altri siti del Delta in Basso Egitto.
 
(Helck Thinitenzeit 1987; Kaiser in Z.A.S. 91 p.86-125; Kaiser-Dreyer M.D.A.I.K. 37,38,43,
46,49,54,(Umme el Qaab); per il materiale da Buto v. bibl. in Von der Way M.D.A.I.K. 45 ).