LA CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
Cos'e' la cardiologia riabilitativa?
Un tempo la cura dell'infarto
miocardico comprendeva periodi prolungati di riposo a letto e di
ricovero in ospedale. Il recupero di una buona condizione psicofisica
era molto lento ed incompleto. Troppo frequentemente residuavano
timori, ansie ed una scadente qualit�di vita.
Oggi non �pi cos� Certi
timori erano del tutto ingiustificati come ha dimostrato la scienza
medica!
Infatti
una lunga degenza a letto comporta alcune gravi conseguenze:
predispone alla formazione di trombi nelle vene, facilita la caduta
della pressione arteriosa e
l'eccessivo incremento della frequenza cardiaca
mettendosi in piedi, riduce la capacit�di ventilazione dei
polmoni e la capacit�di esercizio fisico, ecc...
L'organizzazione mondiale della sanit�(OMS) ha definito la riabilitazione dei pazienti
con malattia cardiovascolare, come la "somma degli interventi
richiesti per garantire le migliori condizioni fisiche, psicologiche
e sociali in modo che i pazienti con cardiopatia
cronica o post-acuta possano conservare o riprendere il proprio ruolo
nella societ�.
Da questa definizione si pu�comprendere come la riabilitazione sia indicata
non solo al paziente con infarto miocardico, ma
anche ai soggetti sottoposti a rivascolarizzazione miocardica
(bypass aorto-coronarico, angioplastica),
a intervento di sostituzione valvolare e a trapianto cardiaco. E’
indicata anche nei soggetti con cardiopatia
ischemica stabile o con arteriopatia cronica periferica (ischemia
cronica agli arti inferiori che causa dolore
muscolare, detta anche claudicatio intermittens). Non solo, �utile anche nel paziente con scompenso cardiaco.
La CARDIOLOGIA
RIABILITATIVA �quindi una forma di terapia, che insieme a
quella farmacologica e/o chirurgica, deve far parte integrante del
trattamento di un cardiopatico.
La riabilitazione
cardiovascolare, combinando la prescrizione dell'attivit�fisica con la modificazione dei fattori di rischio
(prevenzione secondaria), ha come obiettivo la
riduzione dei sintomi legati alla malattia, il miglioramento della
capacit�di esercizio fisico, la riduzione
della disabilit� il reinserimento lavorativo e la riduzione
del rischio di nuovi eventi cardiovascolari. E'
stato infatti dimostrato che un programma di esercizio fisico
personalizzato ed una adeguata correzione dei fattori di rischio
comportano oltre ad un miglioramento della qualit�di vita, un
prolungamento della durata della vita stessa.
Il
paziente, all'inizio della riabilitazione,
viene sottoposto ad una prova da sforzo e a tutti quegli accertamenti
che si rendano necessari per una migliore valutazione delle
condizioni cardiocircolatorie. A questo punto, presso il Centro di
Riabilitazione viene eseguito un programma di ricondizionamento
fisico, di educazione sanitaria e dove necessario anche un
trattamento da parte dello psicologo. E' consigliabile che anche i
famigliari vengano coinvolti nei programmi educativi.
La durata di questa fase sar�personalizzata in base alle problematiche presenti in ciascun
soggetto e potr�variare dalle 2 alle 8 settimane. Al termine
di questo periodo, seguir�una fase di mantenimento che dovr�essere proseguita per tutta la vita. Questa fase, verr�gestita autonomamente dagli stessi pazienti, che potranno trovare nei
club coronarici un punto d'incontro e di stimolo,
per mantenere ed incrementare i risultati ottenuti.
Come viene praticato l'esercizio
fisico?
Nel Centro di Riabilitazione,
il programma di allenamento individualizzato
inizier�dopo che il paziente avr�eseguito gli
accertamenti necessari, in particolare il test da sforzo. Infatti, se
non vi sono stati segni di ischemia o aritmie importanti, la
frequenza cardiaca che bisogner�raggiungere durante le sedute di allenamento corrisponder�al
70-85% di quella massima raggiunta al test da sforzo.
Lo sforzo (con cyclette, corsa
od esercizi che devono interessare grossi gruppi muscolari) inizier�con un breve periodo di riscaldamento (5 minuti), proseguir�con una fase di lavoro pi intenso (almeno
20 minuti) e terminer�con un periodo di defaticamento (5
minuti).
L'organizzazione mondiale della sanit�(OMS) ha definito la riabilitazione dei pazienti con malattia cardiovascolare, come la "somma degli interventi richiesti per garantire le migliori condizioni fisiche, psicologiche e sociali in modo che i pazienti con cardiopatia cronica o post-acuta possano conservare o riprendere il proprio ruolo nella societ�.
Da questa definizione si pu�comprendere come la riabilitazione sia indicata non solo al paziente con infarto miocardico, ma anche ai soggetti sottoposti a rivascolarizzazione miocardica (bypass aorto-coronarico, angioplastica), a intervento di sostituzione valvolare e a trapianto cardiaco. E’ indicata anche nei soggetti con cardiopatia ischemica stabile o con arteriopatia cronica periferica (ischemia cronica agli arti inferiori che causa dolore muscolare, detta anche claudicatio intermittens). Non solo, �utile anche nel paziente con scompenso cardiaco.
La durata di questa fase sar�personalizzata in base alle problematiche presenti in ciascun soggetto e potr�variare dalle 2 alle 8 settimane. Al termine di questo periodo, seguir�una fase di mantenimento che dovr�essere proseguita per tutta la vita. Questa fase, verr�gestita autonomamente dagli stessi pazienti, che potranno trovare nei club coronarici un punto d'incontro e di stimolo, per mantenere ed incrementare i risultati ottenuti.
Lo sforzo (con cyclette, corsa od esercizi che devono interessare grossi gruppi muscolari) inizier�con un breve periodo di riscaldamento (5 minuti), proseguir�con una fase di lavoro pi intenso (almeno 20 minuti) e terminer�con un periodo di defaticamento (5 minuti).