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CONSIGLI PER IL PAZIENTE REDUCE DA INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO


Quando potr�guidare l'auto?

Generalmente dopo circa 25-30 giorni si potr�guidare l'auto. Tuttavia �opportuno evitare una guida "aggressiva", fare lunghi viaggi o percorsi cittadini con traffico caotico e "stressante". Ci��importante soprattutto per coloro ai quali la guida comporta emozioni ed ansia.
Se fosse necessario successivamente effettuare viaggi pi lunghi, prevedere un'alternanza nella guida, adeguati periodi di sosta (almeno un periodo di riposo di 10-15 minuti ogni 150 Km). Evitare, in questi casi, pasti pesanti e soprattutto di guidare dopo mangiato.

Per alcune categorie, quali i camionisti, spesso costretti a lunghi tragitti faticosi in lotta contro il tempo, a pasti affrettati e a soste brevi il discorso �diverso: spesso devono cambiare lavoro.

L'attivit�sessuale �proibita?

E' stato stimato che dopo una diagnosi di cardiopatia, circa il 25% dei pazienti riprende una normale attivit�sessuale, il 25% la abbandona ed il restante 50% la riprende in misura ridotta. Molto spesso vi sono motivi di natura psicologica: paura della morte o di un attacco cardiaco durante l’atto sessuale. In realt�la probabilit�di morte durante il rapporto �veramente molto bassa: tra tutti i casi di morte improvvisa solo lo 0,6% avviene durante il coito! Anche l’atteggiamento del partner �fondamentale per la ripresa di una normale attivit�sessuale.
Il rapporto sessuale pu�essere paragonato ad uno sforzo corrispondente alla salita di due rampe di scale. Tuttavia questo paragone �viziato da un fattore non quantificabile: l'emotivit� Tuttavia raramente la frequenza cardiaca supera i 130 battiti al minuto e la pressione arteriosa i 170 mmHg. Per ridurre lo sforzo fisico durante il rapporto, �opportuno evitare le posizioni che comportano contrazioni muscolari prolungate, ad esempio quelle per sostenere il peso del proprio corpo: �preferibile utilizzare la posizione laterale.
Se non controindicato (molto raramente) i rapporti con il partner abituale possono essere ripresi dopo circa 3 settimane dall'infarto. Viceversa, eventuali rapporti con partner occasionali, carichi di forte emotivit� �consigliabile siano ripresi pi tardivamente.

Posso riprendere il lavoro? Quando?

Il momento per la ripresa dell'attivit�lavorativa �variabile, dipendendo sia dal tipo di lavoro svolto, sia dall'entit�del danno subito con l'infarto. E' importante cercare di modificare il proprio stile di vita, qualora l'attivit�lavorativa comporti un certo grado di stress: evitare l'eccesso di competitivit� l'aggressivit�e le tensioni.
Qualora invece l'attivit�lavorativa comporti un'attivit�fisica particolarmente intensa, la ripresa del lavoro andr�discussa con il cardiologo, talora in accordo con il medico del lavoro.
Pu�essere utile un confronto con il datore di lavoro, con il superiore o collaboratore, per valutare se sia possibile modificare gli incarichi.
Nella maggior parte dei casi, la ripresa pu�avvenire dopo un mese e mezzo per i lavori sedentari, e dopo 3 mesi per i lavori manuali. Molto raramente, invece, sar�necessario passare ad un lavoro diverso, pi consono alle nuove condizioni.

Prima di concludere ricordate che riprendere l'attivit�lavorativa favorisce il reinserimento sociale, migliora il senso di benessere, riduce l'ansia ed i timori residui, combatte la depressione. Insomma, vi fa sentire di nuovo "normali"!

Posso usare l'aereo?

Non vi sono controindicazioni all'uso dell'aereo (la pressurizzazione assicura una pressione di ossigeno paragonabile a quella che si trova a 1200 metri di altezza), a meno che ci�non comporti uno stimolo emotivo eccessivo.

Posso andare in montagna ed al mare?

La scelta del luogo di soggiorno per le proprie vacanze non �importante, se si seguono alcuni consigli:
- non iniziare un viaggio faticoso prima di 3 mesi dall'infarto;
- evitare l'auto per i viaggi troppo lunghi (seguire i consigli sovraesposti);
- in montagna non superare mai i 2700 metri (preferire comunque altezze inferiori ai 2000 metri). Quanto pi alto si sale, tanto pi ridotta dev'essere l'attivit�fisica: evitare, quindi, le scalate o gli sforzi intensi proporzionalmente all'altezza a cui ci si trova ed alle condizioni atmosferiche.

Il buon senso e le sensazioni soggettive devono guidare il nostro comportamento: respiro affannoso, cardiopalmo (imparare a "sentire" il battito del cuore al polso �importante!), sudorazione eccessiva, ecc...

L'iperteso dovr�controllare la pressione arteriosa ed eventualmente intensificare la terapia antiipertensiva.

- al mare evitare lunghe esposizioni al sole (soprattutto dalle ore 12 alle ore 16), nuotare al largo o sott'acqua. Entra in acqua gradualmente per evitare lo shock termico, e comunque non immergersi se la temperatura dell'acqua �troppo fredda (< 20 gradi). Lascia passare almeno 3 ore per un pasto abbondante e 2 ore per un pasto leggero.

Posso praticare attivit�sportive?

Alcuni consigli sono gi�stati discussi quando abbiamo spiegato come correggere la sedentariet�e come viene condotta l'attivita' fisica nel Centro di Riabilitazione.
Ricordiamo che nel soggetto con esiti di infarto del miocardio la pratica di un'attivit�sportiva deve essere preventivamente discussa con il cardiologo. Bisogner� comunque, seguire alcune regole:
- non dev'essere di tipo agonistico od effettuata con spirito competitivo;
- l'entit�dello sforzo deve essere commisurata al grado di allenamento;
- fermarsi se compare dispnea, cardiopalmo o stanchezza eccessiva;
- controllare la frequenza del proprio polso (la misurazione pu�essere effettuata contando il numero di pulsazioni per 15 o 30 secondi e moltiplicando poi il risultato rispettivamente per 4 o 2: ad esempio 30 battiti in 15 secondi = 30 x 4 = 120 battiti al minuto): non superare la propria frequenza di allenamento come concordato con il proprio cardiologo. L'ideale �poter seguire la frequenza cardiaca sotto sforzo con un cardiofrequenzimetro, costituito da un trasmettitore fissato sul petto con una cintura che invia la frequenza cardiaca sul quadrante di un orologio;
- dopo uno sforzo intenso programmare un periodo di riposo;
- prevedere sempre un periodo di riscaldamento ed un periodo di defaticamento;
- ricordarsi che alcune situazioni ambientali impegnano di pi il nostro cuore: vento, freddo, caldo ed umidit�eccessivi, digestione, ecc...;
- alcuni sport possono essere pericolosi per i pazienti in terapia anticoagulante (Coumadin o Sintrom), per il rischio di ematomi importanti in caso di traumi.
- sono consigliati il nuoto, la bicicletta (non in salita), la marcia, la corsa a piedi (jogging), il golf, le bocce, lo sci di fondo, la ginnastica a corpo libero, la pesca, la caccia, l'equitazione, il pattinaggio, ecc...
- sono sconsigliati il calcio, il tennis, lo judo, il sollevamento pesi, il rugby, lo windsurf, la pesca subacquea, il ciclismo in salita, ecc...
- il tennis comporta degli sforzi improvvisi spesso mal tollerati. Inoltre implica, anche se inconsciamente, un certo grado di competitivit�(soprattutto nel singolo).
- �importante tener conto delle condizioni ambientali soprattutto per alcuni sport invernali (sci alpino) o per il nuoto (temperatura esterna e dell'acqua).

Che alimentazione devo seguire?

Se il malato �obeso od in sovrappeso, dovr�necessariamente ridurre l'apporto di calorie per raggiungere il peso ottimale.
I pazienti con alterazioni metaboliche (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete mellito, iperuricemia, ecc...) dovranno seguire un'alimentazione corretta, con l'aiuto eventualmente di un dietologo.

consigli dietetici che di seguito elencheremo, non devono essere considerati come regole rigide, come imposizioni che non concedono deroghe. Chi non conosce le parole "chi �senza peccato scagli la prima pietra?". A patto che "il peccato" non sia la regola.
L'alimentazione dovrebbe essere povera di grassi animali, cio�di quei grassi pi dannosi chiamati grassi saturi. Essi aumentano il colesterolo e favoriscono l'arteriosclerosi. I grassi saturi (burro, strutto, ecc...) dovrebbero essere sostituiti da grassi monoinsaturi e poliinsaturi, presenti soprattutto negli oli vegetali (olio d'oliva e di semi).
Infine la dieta non dovrebbe contenere troppi zuccheri od essere povera di fibre, cio�di quelle sostanze che pur non essendo essenziali svolgono un ruolo particolare nel mantenimento dello stato di salute. Poich�le fibre (contenute nella frutta, nella verdura e nei legumi) non vengono "digerite" dagli enzimi dell'apparato digestivo, esplicano la propria azione all'interno dell'intestino, ove esercitano un'azione favorevole sul metabolismo degli zuccheri e dei grassi.
Per ultimo ricordiamo la necessit�di ridurre l'apporto di sale, soprattutto nei pazienti ipertesi.

Cibi consigliati
Pesce (Nasello, Sogliola, ecc...) sia fresco che surgelato
Carne magra (vitello, manzo, carne di cavallo)
Pollame (senza la pelle)
Coniglio
Verdura cotta e cruda
Legumi
Frutta fresca (escluso Uva, Fichi e Banane perch�ricchi di zuccheri)
Pane(non condito) Pasta e Riso(senza eccedere nelle dosi)
Fette biscottate e cracker integrali
Latte totalmente o parzialmente scremato
Olio d'oliva extravergine per condire e per le fritture
Olio di mais, soia, girasole per condire a crudo
Sott'aceti, pepe, mostarda, spezie, aceto, limone
Formaggi magri ( fiocchi di latte magro od altri prodotti a basso contenuto di grassi, tipo "light"; ricotta e scamorza con moderazione)
Yogurt magro (con moderazione)
Uova (non pi di 2 alla settimana)

Cibi sconsigliati
Carni grasse
Cervello, Fegato, Interiora, Rognone
Insaccati (preferire la Bresaola od il Prosciutto crudo senza il grasso visibile)
Anatra ed oca
Pesci grassi (Anguilla, Carpa, ecc...)
Crostacei e molluschi (Calamari, Gamberoni, Scampi, Gamberi, Aragoste)
Cibi fritti
Frutta secca
Formaggi grassi (la maggior parte)
Panna, latte e yogurt intero
Burro, Lardo, Strutto e Margarina "dura"
Maionese
Dolci
COTTURA: preferire cibi cotti alla griglia, arrosto, bolliti, a microonde o al vapore, al cartoccio, al forno e comunque con pochi condimenti. Evitare i fritti.

Posso bere alcolici?

Un po' di vino non �dannoso alla salute, anzi pu�avere un effetto favorevole (vino rosso) aumentando il colesterolo-HDL, quello buono, e rendendo il sangue meno coagulabile, cio�pi fluido..
Tuttavia non bisogna berne oltre ¼ litro al giorno, in quanto a dosi superiori compaiono gli effetti tossici. E' preferibile inoltre assumerlo ai pasti poich�le sostanze benefiche in esso contenute vengono assorbite pi facilmente durante il processo digestivo.
Infine un altro consiglio: assumerlo con regolarit� evitando di utilizzarlo occasionalmente o solo al fine settimana, soprattutto se a dosi elevate.
Evitare i superalcolici, anche se un bicchierino saltuariamente non fa male.

Posso bere il caff�

La caffeina �contenuta anche nella Coca Cola e nella Pepsi Cola.
Contrariamente a quanto si crede il caff�fatto in casa contiene meno caffeina dell'espresso. Inoltre il caff�"lungo" ne contiene di pi di quello "ristretto".

Non vi sono particolari controindicazioni se si bevono 2 tazzine al giorno.
Da evitare comunque nei pazienti con aritmie o che accusano cardiopalmo quando assumono tale bevanda.
Nei pazienti ipertesi abbiamo gi�visto in precedenza il suo effetto.

Quando devo sottopormi a dei controlli?

Non esistono dei criteri rigidi, dipende molto dalla gravit�della malattia. I controlli successivi devono essere programmati con il cardiologo ed il medico curante. Generalmente si effettua una visita cardiologica ogni 6 mesi ed un test ergometrico ogni 1-2 anni, in assenza di particolari problemi e/o disturbi.