La mattina ogni qualvolta leggo un quotidiano, specie per quanto attiene le prime quattro-cinque pagine, vengo ripetutamente affascinato da come gli uomini politici, magari dello stesso partito, gestiscono le loro polemiche. E' una sottile scherma, un incessante assalto di fioretto... essi, i politici, sono diplomatici, sanno destreggiarsi... non provocano mai lo scontro frontale... ma manovrano con singolare abilità, dicendo a nuora, perché suocera intenda...
Ora vi spiego come vanno le cose. Mettiamo che l'Uomo Politico A sia in disaccordo con l'Uomo Politico B, che fa A? Tiene un discorso in un Teatro di Caserta e spiega all'auditorio, al quale non gliene importa niente, il suo dissidio, ovviamente in modo velato se non criptico, con B. Ora che fa B? Il giorno dopo B rilascia un'intervista ad un settimanale turco nel quale controbatte, allo stesso modo, le dichiarazioni di A.
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A questo punto, A scrive una lettera aperta al Presidente di una Onlus, seminando tra le righe la sua replica piccata alla risposta di B. E così via. Ad libitum.
Beh guardate, secondo me questa tecnica che è distensiva e non provocatoria, dovrebbe essere adottata anche da noi comuni mortali nelle nostre beghe di tutti i giorni.
No so, per esempio, un tizio ha una vertenza condominiale? Invece di affrontare a muso duro l'odiato condomìno, parte per Ariccia, va alla rituale Sagra della porchetta, e lì tiene un discorso sulla convenienza sociale degli infissi verdi. L'altro condomìno mica lo manda a quel paese? No. Si fa invece ospitare da Bruno Vespa e lì elenca le superiori convenienze degli infissi gialli.
Va beh, direte voi. Ma andando avanti di questo passo quando verrà presa una decisione? E cioè gli infissi si faranno verdi o gialli? Questo non è dato sapere... La risoluzione del problema verrà rimandata al prossimo "Congresso"... del Condominio. Proprio come avverrà nel Pd.
- Ammesso che per quella data ci sia ancora un condominio d'amministrare ed, eventualmente, pure un suo amministratore. Magari solamente fallimentare.
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