Alla ricerca dei tempi perduti, mi sono ricordato che oggi è quasi scomparsa la coppietta d'innamorati al cinema.
Diciamo la verità per noi teenager di provincia di tre o quattro lustri fa, il cinema era il solo luogo dove complice l'oscurità, ci si poteva scambiare qualche effusione amorosa, per altro molto contenuta.
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In genere si occupavano le ultime file... la "maschera" già lo sapeva e ti ci portava automaticamente e in più si sceglievano i giorni in cui si proiettavano film orrendi. Secondo la nostra filosofia più brutto era il film, meno gente ci si trovava. E allora incuranti di ciò che si svolgeva sullo schermo erano parole sussurrate, mani che si intrecciavano, bocche che si cercavano... e in genere quest'ultimo fatto accadeva sempre nello stesso istante in cui, all'improvviso, tornava la luce in sala.
Allora lei arrossiva e lui cercava di darsi un po' di contegno, nella speranza di sfuggire agli sguardi censori degli altri spettatori più anziani. I quali invece sapevano tutto e al caso, in cuor loro, non ci criticavano: tutto al più ci invidiavano per la nostra spensieratezza.
D'altronde noi studenti e studentesse stabiesi innamorati dove altro avremmo mai potuto "inguattarci"...? Forse solo in Villa comunale, sulla ringhiera del Lungomare, oppure sulle panchine nei pressi dei "Cento metri", tormentate dai nostri pennarelli indelebili, con cui lasciavamo la firma del nostro passaggio... se non del nostro "eterno" amore.
Puntuale come un orologio svizzero, con l'arrivo dei primi caldi giorni di primavera, arrivava il classico "filone" a scuola. A questo punto due erano le tappe obbligate. Si andava alla stazione della Circumvesuviana e si sceglieva la destinazione: Nord oppure Sud. Nord voleva dire "Scavi di Pompei" che per noi, allora, l'ingresso era ancora gratuito. Sud, invece, voleva dire Costiera sorrentina. Le mete di questo laico e un po' profano pellegrinaggio, in genere, erano la spiaggia di Vico Equense oppure quella di Meta o, più raramente, Sorrento.
Per gli spiriti più ardimentosi era possibile ancora un'altra opzione. L'ascesa in funivia sul Faito. Il panorama mozzafiato, che si può ancora godere lassù dal Belvedere, era la giusta ricompensa per chi, come il sottoscritto, a causa delle vertigini... durante la salita assumeva tutte o quasi le tonalità dell'iride.
Oggi il cinema non serve più agli innamorati. Il sesso gira a ruota libera un po' ovunque tra l'indifferenza di tutti. Oggi, inutilmente nella penombra di una sala cinematografica, anche quando proiettano un film ucraino con i sottotitoli in sanscrito... troverete una coppietta d'innamorati.
Secondo me, con buona pace dei "cine-panettoni" di Natale, la crisi del cinema dipende anche da questo.
Post scriptum. Il video di oggi non ha alcuna correlazione necessaria con testo. Si tratta invece di una sorta di "video-dedica" a due persone a me molto care. A mia madre che, ultimamente, non se la sta passando molto bene. Ma lei è la mia Wonder woman. E come Wonder woman è indistruttibile. Devi esserlo! L'altra, invece, è per un visino che per alcuni è sempre un po' imbronciato. In realtà, è semplicemente dolce e solare come nessun altro (who knew?) Chi proprio ha il tempo, la voglia e la pazienza di leggere e tradurre dall'inglese... qui trova i versi della canzone.
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