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15.01.2009 web stats Feed RSS
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Morando, il commissario d'elite

Ricordo di aver conosciuto Enrico Morando in una domenica di settembre del 2001. Venne a Castellammare a presentare presso l'allora sezione "Centro", la sua mozione per il congresso dei Ds.

C'era molta gente e c'erano molti giovani. Tra questi ultimi, come detto, c'ero anche io. La mozione Morando era l'espressione "nero su bianco" di quell'area politico-culturale, in verità assai minoritaria, che molti media avevano preso l'abitudine di definire "liberal". Non che tutti i presenti in quell'affollata assemblea fossero effettivamente "liberal", - a Castellammare il graduale processo "riformista" di passaggio dal vecchio Pci al Pds e poi ai Ds è sempre andato piuttosto a rilento, - ma, evidentemente, c'era molta curiosità per le proposte per certi versi "eretiche" di questo piemontese garbato e dalla loquela sciolta.

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In particolare, proprio tra noi iscritti più giovani, l'idea di un partito nuovo, d'ispirazione "Lib-Lab", più moderno e non più ancorato ai vecchi e rigorosi schemi dell'ortodossia della "via italiana al socialismo"... aveva cominciato a fare diversi proseliti.

La mozione "liberal" (che all'epoca contava sul sostegno di personalità quali Claudio Petruccioli, Michele Salvati, Lanfranco Turci e il gruppo di "Libertàeguale") essendo, tuttavia, l'espressione di un'elite dalle buone idee ma dalle scarse forze, a livello nazionale raccolse un risultato piuttosto magro. Circa il 4%. A Castellammare, però, ottenne un successo a dir poco lusinghiero. Il 34%. Con punte dell'80% alla sezione di "quartiere" di "Moscarella" e uno straordinario e forse ancora più inaspettato boom (in termini percentuali) nella sezione di "fabbrica" della Fincantieri!

©Sergio Staino 2010

Morando sognava il Pd, quando anche soltanto l'idea di un'unica "casa comune" dei riformisti e dei riformismi italiani sembrava poco più di una boutade. I Ds con i post democristiani? La Margherita con i post comunisti? Figurati! Da allora, come sappiamo, tante cose sono cambiate. Non ci sono più i Ds né la Margherita e, per quel che ne so, a Castellammare non ci sono più nemmeno i "liberal", o almeno qualcuno che si definisce ancora così.

Anche Morando è un po' cambiato, se non altro esteriormente. L'ex migliorista ai tempi del Pci, poi riformista "non dalemiano" né in verità veltroniano, oggi è stato chiamato, nel ruolo di commissario, a tentare di sciogliere l'intricata - ad essere ottimisti - matassa del Pd napoletano. Ha annunciato il suo sbarco al "Mattino" così: "Certo, non conosco il dialetto, ma spero di riuscire a farmi capire lo stesso e, soprattutto, di comprendere i miei interlocutori". Non sarà in ogni caso la pecora spedita in mezzo ai lupi che qualcuno, magari, si augura. Infatti, ha subito aggiunto: "Ora si cambia musica". Il nuovo direttore è certamente di valore, resta da capire se gli orchestranti continueranno ad essere sempre, perennemente, gli stessi, che pure tante stecche hanno preso negli ultimi tempi.

Mi piace chiudere questo post su Enrico Morando ricordando un aneddoto - o come dicono proprio a Napoli con un "paraustiello" - che Marianna Rizzini ha riportato, qualche giorno fa, su "Il Foglio". Sembra che il neo-commissario e senatore del Pd abbia proposto alla moglie e alla sua prole come vacanza, una bella visita nel tristissimo grigiore di Bad Godesberg, dove "La Spd tedesca ripudiò il comunismo" (come raccontò anni fa, in un'intervista, lo stesso Morando). Hai voglia a dire "papà vogliamo andare al mare". Non ci fu nulla da fare. A tutti toccò una gita nella triste periferia di Bonn dove: "Non c'era nulla da vedere, ma un omaggio è un omaggio".

A Napoli, almeno da questo punto di vista, il panorama è certamente migliore.


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Ci sono 6 commenti all'articolo

Corsaro rosso scrive: A me personalmente

Morando non mi ha mai estusiasmato. Ricordo quando e' venuto a Castellammare ma forse, anche perche' gia' allora non ero piu' ''giovane'' (anagraficamente parlando), sia chiaro... non l'ho ascoltai. Spero che, come sembra, sia un dirigente capace se non di dipanare l'immensa ''matassa'' impazzita del Pd, almeno di fare un minimo di pulizia ''generazionale'' e morale in quel partito. A cominciare dal duo ''Totonno e Rosetta''... e, soprattutto, dei loro pavidi ed incapaci ''seguaci''.

XXX scrive: resta da capire ancora

Chi cantera' tra Morando, Iervolino e Bassolino quella canzone che fa ''In ginocchio da te, non ti merito piu'...'' :-P

Tess scrive: La situazione e' incancrenita

e Morando e' stimabilissimo, ma temo che da solo e senza l' appoggio di certa societa' napoletana sana non possa farcela. La vignetta e'fantastica Left

davide scrive: Ho avuto il piacere di conoscere il senatore Morando nel 2003

il senatore Morando nel 2003 quando venne a Castellammare per un' iniziativa regionale dell' associazione Liberta'Eguale. Ricordo che scambiammo per pochi minuti alcune idee (a dir la verita' ero solo io ad apprendere). Quando gli chiesi se avremmo mai battuto il cdx lui rispose: loro l'asse comune lo hanno ed e' Berlusconi per noi dovra' essere Prodi, questo va costruito. Oggi non so quale possa essere l' asse di ricostruzione del Pd e del csx in Campania di sicuro il senatore Morando ha le idee chiare.

Leftorium (ADM) scrive: ...e se lo dice davide...

''Ci devi credere'' per forza... :-D

davide scrive: Cosa vuoi dire?!

spacciatore di caramelle alla frutta...

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