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12.07.2008 web stats Feed RSS

Il Dpef, fregatura per fregatura

La manovra del governo riduce il Parlamento ad un ruolo notarile, affida al governo poteri che la Costituzione non gli riconosce, cancella tutte le principali norme di contrasto all'evasione fiscale ed alla criminalità organizzata, scioglie in molti casi l'obbligo di affidare lavori e concessioni attraverso gare pubbliche e copre tutta questa operazione con la scusa del decisionismo.

E' la dura accusa contenuta nelle osservazioni alla manovra economica del governo da parte del NENS, acronimo che sta per Nuova Economia Nuova Società, istituto di studi economici che fa capo agli ex ministri Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco (nella home page di questo blog trovate il link diretto al sito web).

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Non vi sono solo contenuti negativi - prosegue la nota. La manovra comprende anche passaggi condivisibili. Ma ne va colta la portata deflagrante sul piano costituzionale e dei poteri del Parlamento le cui funzioni di controllo e decisione vengono messe in discussione.

Il decreto, però, impone poi a regioni, comuni e province un significativo contributo alla manovra, bloccando nel frattempo la leva fiscale dei predetti enti. Ciò vuol dire che gli enti territoriali dovranno tagliare energicamente la spesa. Il che si tradurrà inevitabilmente o in disavanzi sommersi o nel fatto che i cittadini fruiranno di una minore quantità di servizi. Quali saranno i servizi compromessi ed in che misura, però, ancora non si sa. Non è una questione priva di rilievo politico.

Infine, ma non in ordine di importanza, vi è la cancellazione di tutte le più importanti norme di contrasto dell'evasione fiscale già iniziata col decreto sull'ICI attraverso l'eliminazione della corresponsabilità tra appaltatore e appaltante per quanto riguarda il versamento dell'Irpef e dei contributi sociali. Ora la demolizione continua con l'eliminazione dell'elenco clienti-fornitori, l'eliminazione della tracciabilità dei compensi per i professionisti, l'elevazione a 12.500 euro (da 5.000 euro) del limite dell'uso del contante a fini antiriciclaggio, l'ulteriore allentamento delle norme sugli studi di settore senza preoccuparsi della loro riforma. Ancora una volta si allargherà il solco tra chi paga le imposte in base alla propria dichiarazione e chi è assoggettato a ritenuta (lavoratori dipendenti e pensionati).

A questi interventi - chiosa la nota del NENS - si aggiungono le nuove norme sull'accertamento con adesione per le imposte dirette e l'IVA, grazie alle quali vi sarà un ulteriore dimezzamento delle penalità già fortemente scontate e la possibilità di pagare il dovuto a rate, rendendo trascurabile il rischio di essere sottoposti ad accertamento, e quindi incentivando l'evasione. Non è formalmente un condono. Ma l'effetto sostanziale sarà lo stesso.


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Ci sono 4 commenti all'articolo

Corsaro rosso scrive: Nun chiama' mai governo nuovo...

Sembra passato un secolo da quando l'allora cdl fomentava la piazza, istigando le categorie sociali e i cittadini col piu' becero popolusimo. Visco dipinto come un vampiro, Padoa Schioppa tacciato di insensibilita' e di pensare solo al bilancio dello Stato (cosa poi dovrebbe pensare un ministro dell'economia?) Prodi definito mortadella che impoveriva la gente mentre i tassisti, i benzinai, gli autotrasportatori ecc. scendevano in piazza contro le liberalizzazioni di Bersani e loro, i ''liberali'' a mezzo servizio ad Arcore, soffiavano sul fuoco di quelle proteste. Adesso sono al governo da quasi tre mesi e gia' non mancano di dar prova della loro palese incapacita'. I prezzi aumentano e si mangiano salari, stipendi e pensioni e loro che pensano solo al ''dolo Alfano'' e a confezionare leggi su misura del loro padrone. Proprio dal Dpef emerge un dato incontrovertibile. La pressione fiscale salira' al 43% e non calera' per tutta la legislatura (fino al 2013)! Almeno, pero', sara' chiaro a tutti, compreso a chi li ha votati, chi e' il GOVERNO DELLE TASSE!

Vento scrive: si chiama rappresentanza...

Beh, mica li hanno eletti per niente! I ladri si sentono ben rappresentati dai loro colleghi mafiosi. - (da it.politica)

davide scrive: Muoversi bene

Leggendo l' impostazione del dpef mi sovviene un bruttissimo flash back, da far rabbrividire i reduci del Vietnam. Taglio di tasse che ricadono sugli enti locali, parlamento esautorato delle sue funzioni. Cose gia' accadute fino a 26 mesi fà. Lotta all'evasione fiscale, qui dobbiamo essere più semplici e chiari, perchè su questo terreno l' elettorato non ha premiato Prodi. Per meglio dire Veltroni. Oggi gia' ci sono (purtroppo) le basi per contrastare il governo, bisogna solo agire presto.

Vento scrive: si chiama rappresentanza...

B

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