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07.05.2008 web stats Feed RSS

Con gli occhi di Emma

Con gli occhi di Emma era il titolo di un film, uscito qualche anno fa, che aveva per protagonista l'attrice Elisabeth Montgomery (la protagonista della serie mia moglie è una strega). Allo stesso modo, forse, si sarebbe potuto intitolare l'intervista-sfogo, pubblicata da Repubblica Napoli, alla segretaria provinciale del Pd Emma Giammattei.

"Contro di me alza la voce gente con idee vecchie. Vecchissime. Gente che non vuole il rinnovamento. La verità è che i rifiuti hanno fatto perdere voti al Pd in tutta Italia e che qui, in aggiunta, c'è chi era convinto di avere vagonate di voti e invece non ha vinto neppure nel suo condominio". Insomma la colpa della debacle del Pd napoletano sarebbe da imputare solo all'anonimo, per quanto di questi tempi maleodorante, sacchetto di "munnezza" e non a chi è stata chiamata in nome del "Rinnovamento" alla travagliata gestazione del Pd sotto il Vesuvio.

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La Giammattei, finora, mi era nota per essere una intellettuale di sicuro talento e valore. Un po' meno per essere una cultrice del solipsismo politico. Alle numerose critiche piovutegli addosso - soprattutto dall'interno del suo partito -, la segretaria ha risposto con un disarmante anacoluto che - sia chiaro - trova comunque una giustificazione psicologica, dovuto all'urgere delle emozioni. "Ringrazio anche gli sciacalli che hanno profittato di un mio piccolo incidente per inventare le storie più assurde sulla mia assenza". "Il punto - sostiene la Giammattei - è che certi politici continuano a discriminare i professori universitari o, più in generale, gli intellettuali. Anche per questo bisogna rinnovare persone e metodi. E non credo che la strada giusta per risalire la china sia nelle trovate dell´assessore regionale al turismo Claudio Velardi. Per recuperare non basta offrire sfogliatelle ai turisti. Per recuperare bisogna lavorare sodo. Il caso Campania ha avuto un valore negativo a livello nazionale, è diventato emblema dell'incapacità del Pd nel risolvere i problemi. L'emergenza rifiuti nelle urne ha pesato come un macigno".

Non basteranno le sfogliatelle di Velardi (e siamo d'accordo) ma non bastano nemmeno gli intellettuali prestati alla politica o, come qualcun altro sospetta, prestati all'involontario ruolo di "specchietto per le allodole". In politica, quando si assumono certe responsabilità, prima o poi si è sempre chiamati a risponderne. Fossi alla Giammattei diffiderei molto più dei suoi interessati adulatori che dei critici.

La professoressa Giammattei, certamente, conosce la leggenda della spada di Damocle. Un giorno Damocle, rivolto al suo tiranno Dionigi II, lo adulò per la sua potenza, disse che lui era l'uomo più felice del mondo. Allora il tiranno lo fece sedere sul suo trono, sopra il quale pendeva la nota spada, appesa al soffitto mediante un crine di cavallo. Damocle capì e immediatamente si alzò. Adesso, resta ancora da capire se la Giammattei si ispira nella sua opera politica a Dionigi II oppure a Damocle?


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Ci sono 14 commenti all'articolo

gennaro scrive: Di-visioni culturali

Forse i vecchi sacchetti raccolti in discariche politiche hanno disegnato nuovi partiti di-visione antica. E dietro un velo nuovo si nascondono i vecchi artefici del vecchio modo di porsi alla gente. Se all'interno fioriscono ancora con raccapricciante leggiadria, le trame i compromessi gli incroci,i divieti,i blocchi,le correnti allora la strada che porta al declivio e' aperta. Il rinnovamento abita altrove.

davide scrive: oltre l'ostacolo

Ritengo la scelta di nominare Emma G segretaria provinciale un atto provvisorio e di breve respiro nelle intenzioni di chi l' ha voluta. Poco mi ispira la figura politica della prof, ne mi provoca nessuna pulsione ideologica o condivisione politica. Quindi insisto: facciamo presto le primarie o un congresso, eleggiamo donne e uomini che vivano bene la realtà del proprio territorio e che siano degli "animali politici", il che non guasta. Visto che ci spettano almeno 5 anni di Governo Berlusconi.

Corsaro rosso scrive: Sì alla Iervolino e No a Vozza?

Quello che davvero non si capisce è perché la Giammattei si comporta in un modo a Napoli (con la Iervolino) e in un altro a Castellammare (con Vozza)? A Napoli Rosetta si è scelto la nuova squadra liberamente. E' vero ci sono stati i mal di pancia dei compagni (pardon, gli amici...) di partito della Giammattei e il Pdci è uscito dalla maggioranza (ultimamente escono un po' da tutto). Ma perché la stessa autonomia non può essere garantita pure a Salvatore Vozza? Leftorium pero' hai sbagliato il paragone. La Giammattei più che la leggenda di Damocle mi ricorda la storia di Re Travicello! Saluti.

davide scrive: Napoli e C/mare due realta' distinte

Corsaro Rosso chiede alla segretaria Giammattei perche' due linee opposte per Napoli e Castellammare. Penso che agli occhi di un qualunque cittadino la sua affermazione sia un ovvieta' . Ma e' anche chiaro che un sindaco fuoriuscito dai DS dopo la nascita del Pd, come ha scritto Franco Martoriello noto esponente de la Sinistra L'Arcobaleno, all' indomani della sua scelta poteva e doveva dimettersi per ottemperare a un dovere istituzionale. Cosa che sarebbe di certo servita a ricomporre una maggioranza in eterna crisi. Rosetta a Napoli ha ottenuto il 5% in piu' della coalizione che l' ha sostenuta mentre Vozza il 7% in meno. Quindi e' ovvio che le realta'  sono differenti, e un sindaco che con il suo partito non va oltre il 3% in citta' ha un problema, che definirei di impopolarita' . Oltre questo ci sono ragioni di opportunita' ai piu' non nota. C R le conosci?

Corsaro rosso scrive: Se pure Davide fa il Golia

Perdonami ma quello che hai scritto proprio non lo capisco. Dove sarebbe questo obbligo alle dimissioni di Vozza? Con buona pace tua e di Martoriello i doveri istituzionali di un sindaco sono ben altri e ben piu' seri. Vozza deve rispondere ad un solo vincolo. Quello del mandato datogli dagli elettori. Non risponde, invece in modo esclusivo, alle attese (e soprattutto alle pretese) dei partiti della sua maggioranza. Se poi aggiungiamo che i dissidi interni al Pd nascono dal fatto che si vorrebbe in giunta il "fratello" di Caio, il "nipote" di Tizio e la "compagna" di Sempronio... chi si dovrebbe dimettere (anche in virtu' dei pessimi risultati elettorali e dello sfascio che oggi vive in termini politici ed organizzativi il Pd) abita al corso Vittorio Emanuele ma sta qualche piano sotto "casa Vozza". Saluti, Corsaro Rosso.

davide scrive: Ma questo corsaro e' nero...?

Esempio di dovere istituzionale : D' Alema si dimette dopo la disfatta del centro sinistra alle regionali del 2000. Chiaro che Vozza si e' dimesso per poi rientrare dalle dimissioni entro venti giorni, spaccando il PD con le sue decisioni. Perche' non ad ottobre all' indomani della scelta di aderire alla S l' A., potendo cosi' recuperare su un terreno squisitamente politico,forse pensava di poter essere candidato deputato? Bensi' lo ha fatto in piena campagna elettorale e abbiamo visto il risultato della S. l'A. Forse per combattere il nepotismo!? Di sicuro contando su l' arrivismo di chi militando nel PD gli e' accanto (che critica Emma salvo prima proporla come segretaria). E per questi l' idea di "partito nuovo" che fine ha fatto? Il partito decide e i consiglieri fanno di testa loro, che novita'! Certo due cose sono sicure per la citta'  di Castellammare. 1- Qui non c' e' Veltroni che mette daccordo almeno il PD; 2- Andando a fare quattro passi sulla rinata banchina e zi' Catiello, si puo'scorgere come rinasce C/mare secondo i nostri amministratori. Tornando a Vozza, mi auguro che termini il suo mandato. Ma per i problemi che ha con i partiti e il nepotismo, vale la massima : chi e' causa del suo mal pianga se stesso! Corsaro ..... non c' e' l'ho con te. Come potrei con uno pseudonomo? Ciao Davide

Corsaro rosso scrive: soffia il vento...

Il paragone che fa davide (a proposito di D'Alema) non sta in piedi. D'Alema fece l'errore di politicizzare quel voto cercando una legittimazione che gli elettori non gli avevano dato col voto. D'Alema perse e quindi si dimise cadendo sul campo. Vozza, torno a ripetere, non ha alcun obbligo politico, morale, etico o di qualsiasi altro tipo di dimettersi. Obbligo che non ha avuto, per esempio, Fabio Mussi diventato ministro in quota Ds e rimasto ministro anche quando è passato coordinatore di sinistra democratica. Il PD si è stufato di Vozza? Bene, lo dica apertamente e se ne assuma la responsabilità davanti agli elettori, senza infingimenti. Oggi come oggi significa regalare la città alla destra. A Bologna, per esortare alla rassegnazione nella cattiva sorte, dicono "Quando uno deve prenderlo nel culo il vento gli tira su la camicia". Forse davide si è già messo a soffiare?

davide scrive: ..Chi soffia?

Forse non sono stato chiaro. Il sincaco di una città, secondo la legge, puo' dimettersi ed ha la possibilità di rientrare dalle dimissioni entro 20 gg. In questo periodo si costruisce un percorso politico e programmatico teso a recuperare il rapporto con la città. Se c r è stabiese sa che da tre anni l' amministrazione comunale è in continua crisi. Vozza ha attuato questa sua facoltà in piena campagna elettorale e non prima quando in modo opportuno poteva scegliere la strada "squisitamente"politica e unitaria per il Centro Sinistra. Invece lo ha fatto in piena campagna elettorale consegnando l' elettorato al centro destra. Che dici questa è una scelta politica o no ? Se poi ne esci con una decisione non unanime, e ti trovi ad essere sostenuto da ex consiglieri di C D ( Lorenzo Esposito ). Chi soffia? Chiarisco ancora. Vozza deve rimanere e rilanciare Castellammare. Caro c r vedo che tra gli ultimi 9 articoli pubblicati da leftorium commenti solo quello che da l' opportunità di criticare chi non sostiene una "bottega del PD". Almeno Sei daccordo con me su come ci sia un abbandono generale delle strutture Stabiesi? Vedi banchina di zì Catiello. Io agli amministratori locali, raccomanderei di imparare come si governa prendendo ad esempio l' Emilia Romagna. Magari a partire... vediamo... da tutto. Se proprio vuoi esercitarti a declamare un detto emiliano, fallo in dialetto. Quello che conterà tra due anni è come sarà governata la città. E le figure in campo. Ricorda in Emilia Romagna l' elettorato comunista ha votato lega nord. Ma forse sei solo preoccupato di sostenere a occhi chiusi chi ci amministra. Non è la cosa migliore. Di questo e altro ne potremo parlare in un dibattito pubblico, magari organizzato dal Blog che ci ospita. Pensaci Left. Ciao Davide

Corsaro rosso scrive: La strenna di davide

Premetto che su questo argomento è il mio ultimo commento. A me non interessa conoscere quale sia la bottega di davide ne chi sia il suo bottegaio. Davide trova sconvolgente che Vozza abbia drammatizzato con le sue dimissioni l'intera vicenda? Forse, ha ragione. Ma quelle dimissioni sono anche il risultato di una interminabile verifica e di un rimpasto voluto, in primis, dai partiti. Non dimentichiamo che molti provvedimenti si sono arenati in giunta per l'opposizione di un ristretto gruppo di assessori (sempre gli stessi, tra l'altro) e quindi mai discussi in consiglio comunale. Io, contrariamente a davide, trovo molto più grave l'affissione di quel manifesto, nel pieno della campagna elettorale, che dedicava tre righe (3!) a sostenere Veltroni e tutto il resto ad attaccare Vozza (con l'annuncio del passaggio del Pd all'opposizione) i due assessori a "titolo personale" e tutti quei consiglieri (minacciandoli di fantomatiche sanzioni) che non si fossero uniformati alla decisione della "cupola" che attualmente regge il partito ed avallate, a sua volta, dalla segreteria provinciale. E con questo, come dicono i radioamatori, passo e chiudo.

Leftorium (ADM) scrive: Botteghe oscure?

Neanche a me interessa conoscere la vostra bottega. Del resto, con questi chiari di Luna macroeconomici, si correrebbe il serio rischio di fare "occhi pieni e mani vacanti"... Tuttavia, debbo dar ragione al Corsaro circa l'inopportunità anzi, per citare Lenin, il "cretinismo politico" e tempistico di chi ha redatto quel manifesto. Comunque vi consiglio di non proseguire oltre con questa appassionata "ma anche" un po' ripetitiva polemica. Grazie.

davide scrive: Ricevuto...Non Capisco

Non Capisco perchè corsaro rosso vuole chiudere un dibattito con chi la pensa, forse, diversamente da lui. Non Capisco perchè di fronte ad una assenza assoluta di dibattito politico nella nostra città, corsaro rosso non accetti il mio invito ad aprirne uno pubblico con l' aiuto di Leftirium ( fatta la reciproca conoscenza potrei farti visitare il luogo dove lavoro). Non Capisco perchè se incalzato sull' abbandono delle strutture cittadine come la storica banchina di zì catiello (tra l'altro ristrutturate e abbandonate dalla stessa giunta), c r non esprime nessuna opinione. Mi informerò sui soliti assessori, del manifesto che attacca i sindaco e " tutti quei consiglieri", sulle delibere bloccate e sul perchè non vengono discusse in consiglio comunale. Grazie di avermi aperto gli occhi sulle "belle" dinamiche interne ai partiti e alla giunta.Non Capisco, mi auguro di poter avere l' opportunità di dibattere con te su altri temi. Non Capisco, ma Ricevuto. Ciao Davide P. S. : Caro Beppe Grillo come vedi il Blog, la rete non sono sinonimo di trasparenza o assoluto confronto . Se ti è chiara l' antifona. Ciao caro Beppe il tuo Davide

Mario scrive: salve

Salve a tutti. Ho scoperto questo sito per caso navigando in rete e leggendo l'articolo ho trovato interessanti i commenti fatti. Sono stabiese anche io come Davide e Corsaro Rosso, come si evince dalle vostre affermazioni, e come voi sono fortemente interessato affinchè la mia città, pardon la nostra città, si liberi di tutti i problemi che la attanagliano. Non conosco la vita politica di Castellammare nelle sue mille sfaccettature e nei minimi dettagli come invece la conoscete voi due Davide e Corsaro Rosso per cui in una città dove manca un confronto e un dialogo politico penso che sia giusto ci sia un dibattito per risolvere i problemi della nostra città (o almeno trovare delle strade per migliorare la vita cittadina). Su quest'ultimo punto la penso come Davide. Ciao. ...al prossimo commento... P.S. Corsaro rosso mi raccomando non andare via: tu sei il sale di questo articolo insieme a Davide: leggendo le vostre affermazioni mi sono fatto un'idea più precisa della vita politica stabiese.

Leftorium (ADM) scrive: Benvenuto Mario

Benvenuto anche a te sul mio blog.

liberopensatore scrive: c'è sempre qualcosa dietro... e non i cereali!

beh, apro con un parere sulla prof. segretaria provinciale PD. partiamo dal fatto che è stata nominata e non scelta tramite primarie, ricordiamo che è frutto del voto della parte avversa a Bassolino in regione Campania, ricordiamo il momento storico - politico in cui è stata nominata. sicuramente poteva esser più fortunata. ritengo il suo operato non eccelso, specialmente per alcuni momenti in cui doveva far sentire di più la sua voce ed imporre maggiormente le sue decisioni, ma nonostante i seri problemi personali affrontati, non ha mai fatto mancare il suo appoggio al partito. ed intendo il partito vero. perchè, nonostante qualcuno faccia sottili illazioni o riferimenti di cattivo gusto, il partito di Castellammare ha una maggioranza leggitimata dagli elettori delle primarie. vedi C R questa è una scelta importante. con un pò di furbizia o scaltrezza nel PD si potevano fare accordi per eleggere un nuovo segretario e "normalizzare" gli amici e compagni che sono dissidenti... questo nel PD non si fa. in giunta si. probabilmente il sindaco dovrebbe riflettere sul fatto che approva provvedimenti importanti, come bilanci ASAM, con 15 voti di maggioranza, voti nei quali sono presenti consiglieri eletti nel centrodestra, consiglieri che hanno fatto campagna elettorale per il PdL o per MPA. le critiche portate avanti dal PD tutto, provinciale che ha condotto in prima persona le trattative e cittadino, sono dovute ad una serie di scelte non condivise. la questione su marina di stabia, e forse è meglio non scendere nei particolari in questa sede, o le nomine dei nuovi dirigenti, o il fatto di spaccare i partiti definendosi sindaco dei consiglieri... la riflessione sul nuovo ruolo dei sindaci e dei partiti nelle amministrazioni locali deve essere approfondita e normata nuovamente. questo perchè non è possibile che il partito di maggioranza relativa, rappresentato con 11 consiglieri su 18 di maggioranza eletti nel 2005 sia all'opposizione. perchè, vedi C R, la linea dei partiti non la fanno nè i consiglieri nè gli assessori a titolo personale, la fa il partito, la maggioranza, il segretario e la democrazia vuole che dopo il voto negli organismi dirigenti, la minoranza rispetti il volere della maggioranza. ogni altra pretesa è una pretestuosa ricerca di giustificazioni...

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