Europa, uno dei due quotidiani direttamente riconducibili al partito democratico - l'altro è l'Unità che, proprio in queste ore, ha visto salire alla direzione la bella e brava Conchita De Gregorio - in un tagliente editoriale ha invitato il segretario Walter Veltroni a ritrovare l'orgoglio di partito e a dare una scossa a tutto l'ambiente in vista del prossimo autunno che, su più fronti, si annuncia caldo.
L'editoriale a firma anonima, quindi riconducibile allo stesso direttore Menichini, sostiene: "Il Pd non sta messo benissimo, questo si sa. Potrebbe però andare anche peggio, se non indovinasse le mosse di una ripresa autunnale che doveva essere caratterizzata dall'offensiva contro il governo ma si presenta più che altro piena di trappole per lo stesso Pd".
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"Alcune delle trappole - prosegue l'articolo - le piazzano gli stessi dirigenti democratici". Il riferimento è chiaro a certe intricate "matasse" locali. Dalla "querelle sarda" a colpi di carta bollata, alla contestata leadership di Chiamparino in Piemonte. Per non parlare, poi, della difficile vigilia elettorale in Abruzzo. E questo mentre sale la fronda interna del drappello capeggiato da Parisi, ormai orfano di Prodi, ed aumentano le contestazioni di alcuni baroni locali, a cominciare da Cacciari e Bassolino, che reclamano il congresso e una nuova linea politica, ma si guardano bene, allo stesso tempo, dal prospettarne una alternativa - e credibile - a quella veltroniana.
Proprio dal "trappolone abruzzese" come lo definisce Europa, il quotidiano trae spunto per un duro affondo con Di Pietro. "Il Pd - scrive l'editorialista - si trova in una scomoda posizione: come si muove, sbaglia. Sia che alle Regionali si presenti da solo facendosi battere, sia che invece riesca a vincere, visto che per ottenere questo risultato dovrebbe passare sotto le forche caudine di un'altra alleanza forzosa con Di Pietro - per non parlare, aggiungo io, dell'improbabile alleanza con la riottosa e, per sua scelta, sempre più settaria rifondazione comunista a gestione Ferrero - che va invece considerato un avversario, per motivi oggettivi e per sua volontà soggettiva".
Europa, quindi chiosa: "In queste condizioni si capisce che Veltroni, più che di congressi o di riforme bipartisan, si occupi di portare in piazza ad ottobre un po' d'orgoglio di partito. Non sarà la svolta, ma primum vivere".
Poche parole e chiare. Che sottoscrivo.
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Mister Marcus scrive: Speriamo
bene
Negli ultimi due giorni, sembra che l'attività cerebrale di Veltroni sia ripresa. Speriamo bene. Al solito una mano gliela ha data il cav. dicendo che Veltroni l'ha deluso. Speriamo bene.
davide scrive: il consiglio d'Europa
Devo dire che il titolo del post mi aveva fatto pensare a qualche incarico europeo per Veltroni. Certo che il Pd non avendo un padre padrone che lo possa dirigere, si trova nelle condizioni appena descritte. Nell'elttorato, almeno in quella ampia fetta attiva e attenta, del Pd non sembra vero che Veltroni si voglia impegnare con forza contro il governo. L' augurio non puo' essere solo quello di portare in piazza un po' di orgoglio. Il segretario deve riportare tanta fiducia tra le sue fila, direi anche tanta "sfiducia" nell'elettorato del cdx. Il fatto che Berlusconi attacchi Veltroni e' un sintomo del malessere e una lezione per Walter: mica si aspettava un grazie per l'appoggio dato al governo in questi 4 mesi, a partire da Napoli, scuola, fannulloni, sulla necessita' di non scioperare, ecc.? C' e' ancora tanto da fare!
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