Italiani deberlusconizzati?

Forse, il titolo di questo post è un po' troppo pretenzioso (per non dire ottimista) ma dalle "pagelle" dell'UE sulla fiducia dei consumatori emerge un dato indiscutibile. Sulla crisi economica gli italiani la pensano in maniera molto, molto diversa da Silvio Berlusconi.

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Dal rapporto risulta che in Italia il livello di fiducia è drammaticamente basso: Addirittura sotto la media degli altri 27 paesi dell'Unione. In particolare, la fiducia dei consumatori italiani nel buon funzionamento dei mercati e delle istituzioni riguardo al rispetto dei propri diritti è inferiore alla media Ue.

Secondo lo 'Scoreboard', che è stato presentato alla stampa a Bruxelles dal commissario Ue ai Consumatori solo in Bulgaria e Romania c'è un livello più basso di fiducia. Inoltre, nell'attuazione della legislazione Ue sui diritti dei consumatori, la Penisola è messa molto peggio degli altri Stati membri.

Meno di due consumatori italiani su cinque si sentono adeguatamente protetti dalle misure esistenti, mentre solo il 43% ha fiducia per la protezione di propri diritti nelle autorità pubbliche, il 36% nei rivenditori e nei fornitori di servizi, e il 51% si affida invece alle organizzazioni dei consumatori. Tutte queste percentuali sono al di sotto di quelle medie dell'Ue.

Con riferimento alla crisi, l'economista americano Joseph Stilgitz ha affermato che: "In un mondo globalizzato non dovrebbe sorprendere che a spostarsi più facilmente attraverso le frontiere siano non solo le cose buone, ma anche quelle cattive". Infatti, anche gli italiani si sono adatti. Mentre crolla la produzione industriale e persino i consumi di energia e carburanti tornano sui livelli di trent'anni fa, l'unica voce in crescita del nostro export è, appunto, quella della sfiducia e dell'insoddisfazione.

Menomale che Silvio c'è... E allora su con l'ottimismo per decreto, godetevi questo video e partecipate al seguente sondaggio online.

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