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16.07.2008 web stats Feed RSS

I come italiaaani!

Prendo in prestito il titolo di un libro di Enzo Biagi "I come Italiani" (Fabbri-Corriere della sera) per parlare di un "italiano" particolare. Beppe Grillo. Intervistato qualche tempo fa, Giampaolo Pansa seppellì il comico genovese sostenendo che quando dice "italiaaani!" a lui vengono i brividi perché gli ricorda un oscuro passato.

Pansa, giornalista di lungo corso e scrittore di libri controversi sul tema della Resistenza che hanno scatenato parecchie polemiche, non ci va tenero col fenomeno Grillo, ma neanche con le ragioni che l'hanno provocato. Eppure, molte delle accuse che Grillo lancia contro la politica sembrano tratte dal suo celebre 'Bestiario' - la rubrica che settimanalmente tiene su L'Espresso. "Il palazzo dei partiti è in mano a una sterminata banda di vu cumprà che spaccia merce falsa..." Così ha arringato il comico in un suo celebre 'vaffa day'. "Appunto, - replica Pansa - il problema, però non è mettere sotto accusa la classe politica, che quella ci si è messa da sola - come tristemente ci ricorda, proprio in queste ore, la tangentopoli abruzzese in cui è ora coinvolto il governatore Ottaviano Del Turco... - bensì discutere di questo Grillo. Che a me non piace per niente, anzi m'inquieta molto. E' un intollerante e scatena l'intolleranza di massa. Questo è un fenomeno allarmante, basta vedere cosa è accaduto al collega de La Stampa Andrea Romano che ha scritto un ottimo fondo critico su Grillo. Risultato? E stato fatto oggetto di insulti, minacce e peggio dal blog del 'grillo populista'. Una volta li avremmo chiamati atteggiamenti squadristi, oggi li chiamo grillisti. Un'intolleranza che ha più il sapore del linciaggio che dello sberleffo".

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Dagli strali di Grillo non si salva nessuno. Non Berlusconi lo "Psiconano", non Veltroni il "Topo Gigio", non il Papa apostrofato come "Un amministratore delegato tedesco che gestisce due milioni di lavoratori in nero". Dopo la recente manifestazione dei 'girotondi' a Piazza Navona, in questa speciale hit parade ha fatto il suo ingresso pure il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, bollato come "Morfeo", un addormentato insomma.

Pansa, come pure un altro grande vecchio del giornalismo italiano qual è Eugenio Scalfari, non nasconde di temere una deriva populista. "Io posso solo dire che il discorso di Grillo mi ha lasciato secco. Ha detto: "Non voglio fondare un partito perché i partiti io li voglio distruggere". Cioè la stessa cosa che dicevano Mussolini, oppure i grandi capi del comunismo internazionale, che infatti di partito ne hanno lasciato in vita uno solo. E da noi le Brigate rosse".

Ma sui rischi legati a Grillo ed al grillismo, forse, si sta un po' esagerando. A mio modesto avviso, non fosse altro che per rassicurare Pansa, quell'italiaaani lì è l'imitazione venuta male di Totò che imitava il duce, non dell'originale di Predappio. Ad una più attenta analisi del fenomeno, infatti, si scopre che il comico genovese non è certamente un esempio di virtu' e di coerenza.

Nel giugno 2004 sul suo blog scrisse un duro articolo contro il governo di centrodestra che "ruba, fa evadere le tasse, corrompe, maneggia fondi neri, tangenti e condoni". Badate bene: il condono è considerato da Grillo più o meno alla stregua di una tangente. Il male assoluto. E' così? Strano: perché deve trattarsi dello stesso Grillo che, attraverso la sua società di famiglia che amministra una decina di immobili fra Liguria e Sardegna, chiede di poter usufruire proprio del condono. Anche il male assoluto, a volte, può essere conveniente?

Poi attacca le multinazionali e la 'telemodernità'. E dove lo trovi a predicare? Alla convention della Samsung: guest star della multinazionale e della telemodernità, fra maxischermi e maxigettoni d'ingaggio.

Infine, come ogni buon rivoluzionario alle vongole di casa nostra, nel suo palmares non poteva mancare il trucido attacco a Massimo D'Alema. L'accusa? Quella di sempre: "Possiede una barca e scarpe di lusso". E che cosa dimentica il nostro grillo parlante? Che di barca ne ha una anche lui. Anzi, l'aveva: "L'ho poi venduta" annunciò imbarazzato qualche tempo dopo dal suo blog, provando a giustificarsi con i suoi lettori.

Un po' Savonarola, un po' Berlusconi. Questo è il quadretto a tinte fosche che se ne ricava. Insomma Grillo, anche in questo, è davvero un tipico fenomeno tutto "italiaaano".


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Ci sono 2 commenti all'articolo

XXX scrive: Grillo vive e la politica muore

Chiediamoci perché Beppe Grillo è seguito? Perché la gente è stufa dei politici. Lui ne parla male e viene acclamato. Chi lo acclama neanche sa cosa Grillo dica in realtà, però apprezzano che mandi a fanculo i politici, e questo basta. Cosa significa questo? Che ci vuole un cambio di rotta, serio. Noi non abbiamo mai operato rivoluzioni, non ne abbiamo le palle. Ma stiamo capendo che così non si può andare avanti. Grillo non è un politico, è un comico. Così come Berlusconi. L’Italia ha bisogno di POLITICI VERI. Quelli con le palle. Ora non ne abbiamo.

davide scrive: I come imbecille

Ricordo che circa 5 mesi fa, Grillo, fautore della trasparenza, spiegava a suoi come potevano innovare la politica. In primo luogo bisognava partire dalle città, costituendo liste civiche. Evidentemente la preoccupazione più sentita dei grillini era quella di mantenere gli impegni una volta eletti e di lasciare a casa i partiti. La soluzione del capo era semplice. Nel momento in cui uno forniva false generalità, ad esempio un eletto era già stato candidato con altro partito e o non manteneva gli impegni, bisognava "sputtanarlo" sulla rete. Perche' la rete non ammette errori e ad ella nulla può sfuggire. Per mezzo della rete nulla resta impunito. Come dire, esempio leftorium mi è antipatico, non piace cio che scrive. Allora mi invento un indirizzo a mail falso, nick name (o nome) altrettano, e dico peste e corna di lui. Così lui è sputtanato ma io sono impunito. Come dire : Grillo affacciati a mirare il cielo, vedrai i ciucci volare! State certi che non si affaccerà , lui le c..... le dice non le fa (condono escluso). p.s. : Che dite, faccimo un tentativo con Berlusconi e vediamo se si vergogna di non mantenere le promesse?

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