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Leftorium

16.05.2008 web stats Feed RSS

Malitalia

Le immagini di quelle misere e fatiscenti baracche dei rom date a fuoco a Ponticelli (quartiere periferico di Napoli), sono un vero e proprio pugno nello stomaco. Un pugno contro la cultura di un popolo, da sempre, tollerante e solidale (anche nelle condizioni più avverse) come quello napoletano. Un pugno nello stomaco: violento, rabbioso eppure non del tutto inaspettato.

Il filosofo Aldo Masullo su Il Mattino ha scritto: "L'intolleranza dei cittadini esplode per effetto della "mala tolleranza" delle istituzioni. All'imperversare del cosiddetto "buonismo" segue il trionfo di quel che per simmetria si potrebbe chiamare "cattivismo". Oggi sotto la tolleranza della sinistra non meno che sotto il rigore della destra è vissuta clandestina, questa sì autentica e distruttiva, la permanente assenza di seria volontà politica. Oggi, la politica di destra legittima la vittoria elettorale come la difesa da una "paura" reale, che invero è effetto ben più di una generale incertezza del futuro che non dell'insicurezza da pericolo criminale. La politica di sinistra a sua volta giustifica la propria sconfitta con la "paura" enfatizzata ad arte dalla destra".

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Ma c'è anche dell'altro. E' un vento che ormai imperversa su tutta la penisola. Il magistrato Adriano Sansa su Famiglia Cristiana spiega: "Ne cives ad arma veniant" (affinché i cittadini non vengano alle armi) è il pilastro su cui fonda il diritto, che riserva l'uso della forza esclusivamente allo Stato. Eppure oggi, in tante realtà, nascono, ma forse è meglio dire tornano, le ronde, vale a dire gruppi di cittadini che non credono più nella facoltà dello Stato di difenderli e si propongono - tra molte ambiguità - di difendersi da soli. Solitudine quindi, incapacità di "essere" comunità, di rispettarne i diritti e di osservarne i doveri. Questa è la "malitalia" in cui oggi viviamo.

Ancora Masullo scrive: "Se nell'intolleranza dei cittadini si legge l'irresistibile sintomo della paura, non si deve tacere che la paura è il prodotto della mala tolleranza delle istituzioni che governano la società. Il fatto poi che dietro la violenta protesta anti-rom ci sono pezzi di camorra, interessati al prodursi di situazioni torbide, ben vantaggiose per gli interessi criminali, non attenua, anzi rende ancora più grave per la sua pericolosità il vizio della lunga tolleranza di situazioni d'illegalità e di sofferenza sociale da parte dei poteri di governo".

Nella "malitalia" quotidiana la legge non è uguale per tutti. "Ottenere" giustizia, anche nelle cose più semplici e comuni è, di fatto, negato ad una larga fetta della popolazione. La legislazione a favore delle vittime dei reati, grandi o piccoli che siano è sostanzialmente inesistente. I cittadini non si sentono sicuri di fronte al crimine. Per questo crescono le risposte private (e per questo sbagliate) ai sentimenti pubblici d'insicurezza.

La stessa magistratura (altro potere dello Stato) non è immune da responsabilità. Il collasso della giustizia ha spinto in troppi alla ricerca di quel risarcimento che per via normale non si trova. Eppure tutto questo avviene, mentre le carceri, letteralmente, scoppiano. Un'altra fetta di umanità ferita e dolente a cui la giusta sanzione, spesso, è trasformata in illegittimo castigo. Quando, poi, si è provato a porvi rimedio. La toppa si è dimostrata peggio del buco. Si pensi a provvedimenti inutili ed inefficaci come l'indulto.

Per questo una fascia sempre più grande di cittadini vuole soluzioni "dure". E in questo la semplice - e semplicistica - ricetta proposta dalla destra appare in ogni caso più concreta e quindi più credibile delle contraddittorie proposte della sinistra. L'efficace slogan "tolleranza zero", significa credere - e far credere - che il male stia "fuori", sia un immigrato da cacciare, un tossicodipendente da isolare o un delinquente da eliminare. Una soluzione chiara e facilmente auto-consolatoria. Certo, poi l'esperienza - alla luce di quando è avvenuto all'estero - dimostra che col inasprimento delle pene e con lo smodato impiego delle forze dell'ordine non si determina alcuna significativa diminuzione dei crimini e degli illeciti. Ma quando soffia un vento così forte e non c'è alcun riparo nei paraggi, è difficile per tutti tenere gli occhi ben aperti.


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Ci sono 8 commenti all'articolo

XXX scrive: di che ti sorprendi?

Chi semina vento raccoglie tempesta, non lo sai? La sinistra cosiddetta di governo si e' messa a scimmiottare la destra più becera del mondo (cioè la nostra) ed ecco il risultato. Governiamo ancora (ma chissa' fino a quando?) grandi citta' e la maggior parte delle regioni; abbiamo governato il paese ma, alla fine, abbiamo politricamente fallito. Non siamo stati capaci di fare cose di sinistra, anzi non siamo stati capaci nemmeno di dirle! Alla fine della fiera questo è rimasto ancora un paese di destra: reazionario, conservatore e bigotto e ora pure razzista e adesso con Berlusconi, Bossi e Fini al governo puo' pure orgogliosamente ostentarlo. Ancora un grande successo di Ualter...

davide scrive: stanno fallendo prima di iniziare

In questo momento triste, bisogna riscoprire i valori essenaziali. Non mi sento di indicarne nessuno. Perchè di fronte alla reazione "assassina" avuta da alcune 10 di cittadini e alla protesta di centinaia di donne ho sentito un senso di liberazione. Si, liberazione da un gruppo di zingari dei quali non condivido il modo di sfruttare i bambini, il fatto che per vivere chiedono la carità e troppo spesso rubano. Solo ora a due giorni dal fatto mi rendo conto di non essere stato solidale. Di non aver fatto spostare l'ago immaginario di quella bilancia reale che deve essere la giustizia. Giustizia non in quanto legge, ma in quanto rapporto leale e corretto col prossimo. Ricercare la sicurezza al difuori delle proprie responsabilità non è un bene, ed è un male attuare una punizione al di fuori dello stato e delle leggi. Forse i cittadini si sono sentiti protetti da un governo di destra che si dimostra razzista. Ma un governo che si rispetti non propone ronde, altrimenti quelle ronde stesse si rivolteranno contro, perchè figlie dell' incapacità e della violenza. Nell' articolo si richiamano alle proprie responsabilità la politica e la magistratura.Se la memoria non mi inganna 10 anni or sono, propio a Ponticelli sono stati sgomberati degli insediamenti rom a colpi di mitragliatrice, cosa è cambiato nella società da allora? Certo all' epoca fu sicuramente la camorra a usare le armi, oggi forse!?! Una cosa mi sento di dire ai politici : state fallendo prima di iniziare.

Luigi scrive: Ciao Leftorium

Sono arrivato al tuo blog leggendo il feed su Blog tool. Complimenti per la grafica ed anche per questo articolo. Ne condivido le preoccupazioni e le critiche. Per me che sono di Napoli e di sinistra, la cosa piu' squallida e' stata leggere i manifesti del Pd contro i rom a Ponticelli. Manifesti verdi come come quelli della lega. Spero di sbagliarmi ma dopo l'ipocrita commedia di questi giorni in parlamento tra Berlusconi e Veltroni, dopo che Bassolino e la Iervolino, come la spazzatura, sono ancora al loro posto... credo che non votero' (perche' Veltroni era riuscito ad illudermi) mai piu' per il Pd. E' stato una delusione completa. Ciao e ancora complimenti.

Pasquale scrive: Mancano le leggi

Penso che il tutto oggi nasca dalla mancanza di una seria legge che regolamenti l'ingresso degli immigrati in Italia e ne favorisca integrazione. La bossi - fini non risponde a tale esigenza anzi viene oggi considerata e non a torto la causa principale della clandestinita'  degli immigrati sia per le quote di ingresso troppo basse sia per l' asprezza delle pene. in definitiva e' carente della considerazione di quello che possiamo definire "l'aspetto umano" del fenomeno. Essa non recepisce l'immigrato come una risorsa per il paese bensi come una minaccia da controllare e combattere. Ha introdotto la condizione di "precarieta'  dell'immigrato" che di fronte a tale situazione non gli resta che darsi alla macchia.

Leftorium (ADM) scrive: Il silenzio degli innocenti o dei colpevoli?

Con riferimento a quanto scritto da Luigi sul manifesto "anti-rom" del Pd di Ponticelli che strillava "Via gli accampamenti Rom da Ponticelli!", voglio manifestare due preoccupazioni. La prima, di carattere leggero, e' dovuta al fatto che sia io sia Bassolino abbiamo usato la stessa espressione: "Un pugno nello stomaco". Io per descrivere la triste vicenda dell'assalto ai campi rom e Bassolino per denunciare la stupidita' di quel manifesto. Spero sia un buon segno. Bassolino si sta alla fine leftorizzando?! La seconda, invece, piu' seria e' per il silenzio "assordante" dell'intellettuale prestata alla politica (che svolge, pero', pure mansione di segretario provinciale del Pd) Emma Giammattei. E' troppo auspicare da parte sua un segno di condanna e disapprovazione? Oppure, anche a Ponticelli il Pd e' all'opposizione di se stesso?

giovanni2 scrive: Ma quale popolo solidale?

ma non diciamo cazzate, suvvia...il popolo "solidale" napoletano è tale solo perchè da sempre da Napoli sono più quelli che partono di quelli che arrivano, non perchè sono tolleranti per natura... sono almeno 10 anni che a Villa Literno e dintorni i ragazzi passano i sabati sera a pestare i neri che lavorano nei campi di pomodori o nell'edilizia...non i neri delinquenti, i lavoratori... le virtù civiche dei napoletani le puoi vedere in azione quando la polizia deve arrestare qualche camorrista...con la camorra i napoletani sono tollerantissimi, anzi, vanno ben oltre l'omertà mafiosa...

gennaro scrive: altre nazioni

La corsa al diverso, la corsa all'inganno, la corsa al pestaggio, il desiderio di pulizie di etnie, il colore della pelle, la pelle di una nazione, una razza incontaminata, mura alte alla frontiera, il ministro della guerra, il presidente dei presidenti, la farsa opposizione, il popolo furente, la malitalia imperante, il verso del condor, le aquile in volo sopra i campi nomadi, la corsa alla fine, la fine delle democrazie, l'avvento delle dittature ............. Scusate, ma forse pensavo a chissa' quale nazione.

Leftorium (ADM) scrive: Bravo gennaro!

Per la serie: la prosa nel pugno... ;-)

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