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22.07.2008 web stats Feed RSS
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Medio massimi

La destra, finora, si era specializzata nell'uso del dito indice. All'indice, infatti, ha messo i clandestini da cui, però, reclama le impronte di tutte le dita della mano. Lo stesso secondo dito della mano, tornava poi buono per indicare ai malcapitati extracomunitari la via per tornare alle loro lontane terre d'origine.

Qualche anno fa all'indice si affiancò il mignolo. Era il tempo in cui si spacciavano per imminenti nuovi miracoli economici e tagli epocali delle tasse che invece, poi, nessuno ha mai visto. Bastava la consueta foto ricordo di un summit internazionale e l'ignara testa di un distratto premier straniero a far da supporto. Et voilà, le jeux son fait.

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Bei tempi spensierati. Nessuno aveva ancora sentito parlare di suprime e derivati. Oggi, nel bel mezzo di una recessione globale, anche la nostra destra ridens è costretta a tagliare. Così pure l'indice e il mignolo sono subito stati tolti di mezzo.

E' vero, c'è ancora il pollice, certo, ma di questi tempi chi crederebbe in un Tremonti travestito da Fonzie di Happy Days con il pollice in su, mentre prova a rassicurarci sulle sorti del nostro debito pubblico, magari dicendo "Oh yeah"?

Per non parlare poi dell'anulare. E' il dito dove si porta la fede nuziale. Fuori luogo, anzi davvero sconveniente, per tutti quei sinceri devoti del centrodestra che negli anni hanno contratto più di un matrimonio. L'anulare, inoltre, è poco rappresentativo e forse pure un po' superfluo visto che sia i Simpson sia i Puffi ne fanno da sempre a meno.

In un mondo sempre più incerto, l'unico appiglio sicuro per una destra a corto d'argomenti è rimasto quindi il solo dito medio. Un simbolo, a suo modo, rassicurate. Medio deriva dal latino medius, vale a dire che sta in mezzo, che fa da tramite. Un po' come il medium fa da tramite tra noi e l'aldilà o i mass media che mettono in comunicazione col vasto mondo dell'aldiquà.

Così qualche tempo fa l'onorevole Daniela Santanchè, accompagnata da Ignazio La Russa, pensò bene di mostrare il dito medio ad una manifestazione di studenti di sinistra. La Russa assicurò che non si era trattato di una provocazione, anzi l'intento era positivo: erano andati per prestare ascolto. La Santanchè, perciò, non aveva fatto altro che mostrare "lu'dito".

Ovviamente, la "finesse", non è riservata alla sola manovalanza. Anche lo stesso Berlusconi, in un comizio a Bolzano, salutò gli avversari politici in analogo modo. Però, per certa stampa indipendente, Berlusconi non va mai preso troppo sul serio. Infatti, i giornali continuarono a giocare con titoli come questo: "In medio stat virtus".

Simul stabunt, simul cadunt (pardon, cadent...) da ultimo anche Bossi si è adeguato all'epico gesto dei suoi compagni di ventura. Pancia in dentro, petto in fuori ha alzato il medio della mano e ha urlato un fiero "tiè!" contro l'inno di Mameli. Chissà se poi il galateo istituzionale troverà da ridire sull'accaduto visto che il Bossi, casualmente, è pure ministro della Repubblica?

Ma il Bossi è Bossi. Non contento se l'è presa pure con i professori terrori che insegnano in padania. Un'onta, aggravata dal fatto che qualcuno di questi ha avuto l'ardire di bocciare un ardimentoso figlio della padania che alla maturità ha presentato una tesina su Carlo Cattaneo (il pensatore risorgimentale, tra i padri dell'idea federale). Che coincidenza! Anche Renzo Bossi, figlio del leader leghista, pochi giorni fa è stato bocciato alla maturità scientifica. Come dicono in padania: "I figli so' piezz'e core"...


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Ci sono 4 commenti all'articolo

corsaro rosso scrive: In alto i medi

Spassosissimo questo articolo. Surssum medius... :-) Left ti do' un consiglio per un prossimo articolo. Dopo i gesti della nuova destra bisogna studiarne il linguaggio. Scommettiamo che 'cloaca' scalera' in fretta tutte le vette del politichese e diventera' piu' comune di fogna?

giovanni scrive: quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito

Leftorium, quel dito serviva a nascondere la resa totale della lega alla macelleria sociale di Tremonti. Intanto mentre i fessi guardano il dito, i mercati prendono atto dell'inettitudine del macellaio e il differenziale dei rendimenti dei titoli di stato tra Italia e Germania è ai massimi da quando c'è l'euro, vale a dire che noi dobbiamo vendere i Btp (che sono titoli di debito pubblico, per cui più aumenta il tasso d'interesse più aumenta la quota di debito pubblico da estinguere) a tassi molto più alti dei crucchi perchè il mercato ritiene l'economia italiana e lo stato totalmente inaffidabili: leggi qua (da i.p.s.)

davide scrive: Repubblica delle banane

In tre mesi, il governo e il parlamento tra fellatio, cloaca e offesa all' inno nazionale si sono dimostrati un brutto circo "equestre". Tanto da ricordare un affermazione di Gianni Agnelli che si riferiva a Berlusconi II : "In Italia non ci sono le banane, in cambio abbiamo i fichi d' India". Mentre ci facciamo due risate, complice l' ebrezza estiva, il governo gia prepara un autunno di lacrime e sangue.

viviana scrive: se non ci fosse da piangere...

che sia una risata che li seppellirà  non ci credo piu', ahinoi, pero' un po' di sano umorismo non fa mai male, grazie ^__^

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