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22.01.2009 web stats Feed RSS
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Obama, on the road

E' stato davvero emozionante il giuramento di Barack Obama. Come pure memorabile è stato il concerto "rock" celebrato il giorno prima davanti al monumento di Abramo Lincoln. Suoni e parole che hanno fatto da ideale colonna sonora di questi formidabili e storici due anni che hanno portato, per la prima volta, un nero alla Casa bianca.

Cosi è stato attraversato, tutto di un fiato, quel ponte ideale tra il giovane Barack e il reverendo Martin Luther King. Forse il compimento di quel biblico e profetico "We shall overcome", la risposta impetuosa del popolo nero alla sollecitazione "I have a dream" del reverendo di Atlanta. E allora voglio provare anche io a ripercorrere quello stesso ponte lungo quasi mezzo secolo.

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Nel periodo di maggior tensione del secondo dopoguerra, in America nacque un movimento che ruppe ogni legame con l'ordine costituito, con il potere codificato dalle leggi della morale protestante e borghese. Tutto cominciò a New York, la "grande mela". Dal quartiere "bianco" del Grennwich village e da quello "nero" della vicina Harlem, per poi diffondersi in tutti gli States, fino alla lontana California. Fu così che venne alla luce la "Beat generation". Una generazione che si raccolse attorno ad alcuni personaggi chiave della letteratura nordamericana di quei fatidici anni, come Allen Ginsburg e Jack Kerouac con il suo celebre romanzo "On the road". Il vagabondaggio, come sintomo ed emblema della rivolta, intessuto di rabbia e di risentimento sociale, ma anche di una forte sensibilità interiore propria di quel mondo giovanile assetato di giustizia, di libertà e di pace. Erano gli anni della "sporca guerra" in Vietnam e del maccartismo: della "caccia alle streghe" (i comunisti), del terrore per una possibile guerra atomica con i russi, ma anche dell'alienazione della stessa società capitalista, dell'immoralità e della corruzione dilagante a cui seguì l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy e con esso, il tramonto di quello spirito liberatore incarnato dalla sua "Nuova frontiera".

Fu in quel contesto che si accentuarono i conflitti razziali fra l'establishment bianco e le minoranze nere dei ghetti. Ci fu l'episodio di Rosa Parks, arrestata per aver rifiutato di cedere il posto ad un passeggero bianco su un autobus, in Alabama. Ci fu la difesa del reverendo Martin Luther King che proprio da quell'episodio di intolleranza razziale dette avvio alla lunga e pacifica marcia "nera" di Washington.

Ci fu, invece, l'assassinio di Malcom X, leader dei black muslims e poi, nel breve volgere di qualche anno, dello stesso King. Infine, come triste suggello di quei tragici anni, fu assassinato pure Bob Kennedy, fratello di John, alla vigilia della sua nomination democratica per la presidenza americana.

Su tale sfondo anche la musica non restò indifferente. Emersero figure di folk-singer "impegnati" del calibro di Bob Dylan e Joan Baez. Se "We shall overcome" era il risvolto del ghetto afro-americano, "Blowin' with the wind", divenne presto l'inno "pacifista" bianco della contestazione.

Col tempo, poi, come naturale che fosse, anche quella contestazione si esaurì. Eppure, se oggi alla Casa bianca troviamo Mr. Barack Obama, molto merito è anche di quella marcia, di quelle lotte e di quel movimento.


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Ci sono 13 commenti all'articolo

Valentina scrive: Bellissimo

Ieri mi sono commossa fino alle lacrime :.)

Corsaro rosso scrive: Ehi Leftorium

Mi sembri Veltroni :-) o forse :.( Boh, fai tu...

Leftorium (ADM) scrive: @Corsaro

Devo preoccuparmi oppure offendermi? :-D

Tess scrive: Preoccupati Left

Comunque la parte che mi ha emozionata di piu' e' stata quella in cui Aretha ha cantato l'inno. - VIDEO

Leftorium (ADM) scrive: @Tess

Io avrei preferito vederla vestita da cameriera come in The blues brothers che canta Think - VIDEO

davide scrive: Il sogno e' diventata un bella realta'

liberi finalmente da Bush e distanti dai tipi alla Bertinotti. La strada e' lunga e Obama non ha ancora iniziato a percorrerla, quindi bisogna aspettare ancora prima di esprimere opinioni. Lo spreco di denaro per i festeggiamenti mi sembra inutile (170 mil. dollari), a prescindere dal momento di crisi. Penso che per quattro anni i rotocalchi platinati e giornali di rilevanza economica e politica ci abbofferanno sulle mise e gli attegiamenti della first lady americana. Cose che comunque non intralciano e non riguardano Barack e la speranza riposta in lui.

corsaro rosso scrive: @davide, ma Bertinotti

che ti ha fatto? Io credo che voi piddini dovreste ringraziarlo. Ha liquefatto il suo partito senza chiedere, peraltro, nulla in cambio.

davide scrive: Caro corsaro,

Bertinotti in modo speculare e complementare a Mastella, sono esempi della politica clientelare, autoreferenziale e fannullona. Al di sopra c'e' Berlusconi.

corsaro rosso scrive: @davide

Capisco. Preferisci la politica forte e nobile di Bassolino... che sta, per tua informazione, nel pd. :-P

davide scrive: Il mio parere sulla politica di Bassolino

l' ho espresso piu' volte commentando su questo blog, anche se a dirla tutta rifondazione in Campania opera con gli stessi metodi del governatore. Nel suo piccolo ma lo fa. Guarda che Bertinotti nel 2001 equiparava Rutelli a Berlusconi, il csx al cdx, mi dirai che e' un emirito ''stupido''. Faceva l' amico del giaguaro, un po come Lucia Annunziata. All' inizio del 2007 diede per conclusa l' esperienza di Prodi. Mai politico e' stato cosi' duramente castigato dal popolo. A onor del vero Bassolino ricalca la politica del csx in Campania, non solo Pd o Rc. :-P

ermes scrive: spero soltanto che

la sua non sia una politica di estrema chiusura.

corsaro rosso scrive: @davide

Cito te stesso: ''Guarda che Bertinotti nel 2001 equiparava Rutelli a Berlusconi. No, ti diro' invece che aveva visto giusto.

davide scrive: @ corsaro, per non commentare all'infinito fammele tutte le similitudini

Accomunali a partire da come ha trovato i soldi per fondare la prima societa', sullo stalliere mafioso, sui processi e leggi ad personam. Infine perche' se Bertinotti aveva visto giusto si è alleato con la Margherita (segretario Rutelli) e il csx nel 2006? Tanto valeva fare l'opposizione! A te la mossa.

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