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15.09.2009 web stats Feed RSS
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Il regime dei puffi

La longevità è una bella cosa. Ve lo dice uno di quei bamboccioni tanto cari a Padoa-Schioppa, che vive ancora con la madre di quasi ottanta anni. Viva la longevità quindi, ma ad una condizione: il divieto agli ultrasessantenni di prolungare il dominio della loro generazione sulle altre.

La mia è ferma al palo. Un ventenne disoccupato si può ancora tollerare, ma un quarantenne con due lauree o un artigiano con due palle così gridano vendetta se la loro naturale - o semplicemente possibile - ascesa è bloccata da un culo di pietra.

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Come dite? Molti di voi non conoscono la realtà quotidiana di una fabbrica o di un qualsiasi ufficio pubblico? Beh, allora vi do un consiglio. Accendete quella scatolaccia che vi ha fatto fondere il cervello. Sintonizzatevi su una qualsiasi rete e... godetevi, si fa per dire, lo spettacolo.

Vada per la rievocazione storica, per la replica, per la stessa minestrina riscaldata come se, con il passare degli anni, quella sbobba diventasse manna. Gli anni Settanta, gli Ottanta. Cazzo, gli anni più tristi della nostra vita ce li fanno rivedere con la supermoviola di Biscardi come se certa robaccia invecchiata di venti anni diventasse Brunello di Montalcino.

Se proprio volete farvi delle belle pippe mentali, fatevele fino in fondo. Dite ai Capibastone piazzati or ora da Berlusconi a mamma Rai di fare un bel musical sul sequestro Moro. Un bel Aldus Christ Superstar. Cossiga fa Pilato. Giuda? No, per favore, lasciate in pace il divo Giulio. E poi quello era negro. Cazzo, ci sarà ancora un'ombra di extracomunitario nel CPT di Lampedusa che ha studiato recitazione?

Oppure prendete quattro ballerine scosciate, vestitele da aerei da guerra americani e libici, fate indossare alla Maria De Filippi le ali di un aereo civile con sopra scritto Itavia e cantateci a squarciagola: "Ustica, Usticaa, Usticaaa!" Come Lucio Dalla quando cantava Itaca.

Cosa fate? Cambiate canale? Lo spettacolo non vi garba? Eh già. La verità, come canticchiava la Caselli, fa male... lo so. Anche trenta anni dopo. Anche a ritmo di musical.

Non vi preoccupate, il palinsesto è già stato preparato e non da me. Vespa che svolazza dal suo salotto alla consegna delle nuove casette ai puffi aquilani. Naturalmente presenzierà, manco a dirlo, il Grande puffo in persona.

Propaganda da basso impero. Uno spot di regime tanto infimo e miserabile da non potersi permettere nemmeno l'eco della distinta e distante Ballarò che, così, è stata rinviata a data da destinarsi. Come le partite di calcio sospese per la pioggia.

Piove goveno ladro, appunto.


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